Lettera del Sindaco Mariano Bruno al Ministro dei trasporti Altero Matteoli; al capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione ing. Amedeo Fumero; al Direttore generale per il trasporto marittimo Enrico Maria Pujia e alla Regione.
Oggetto: Denuncia ennesimi gravi disservizi collegamenti marittimi ed interruzione di pubblico servizio
Preliminarmente alla esposizione dei fatti che in maniera centrale toccano, ancora una volta, i contenuti della presente missiva, ci permettiamo reiterare le rappresentate preoccupazioni che, da troppo, lungo tempo, affliggono e frustrano le comunità delle Isole Eolie, a causa dei gravi disagi, non più tollerabili, derivanti (anche) dalle drastiche riduzioni dei collegamenti marittimi e dalle incertezze emerse per il futuro degli stessi, oltre che dai continui disservizi. Ma l’argomento ha trovato ampia trattazione tanto nella copiosa corrispondenza inviata a codesti organi, ai cui contenuti ci riportiamo, quanto nelle varie sedi istituzionali. Alla luce dei fatti, ulteriormente aggravati da decisioni, forse improvvide, possiamo affermare che il sistema dei trasporti è ormai allo sfacelo assistendosi ad un ritorno a tempi remoti, in cui, diversamente da chi ritiene si stesse “peggio”, si stava sicuramente “meglio” rispetto all’attuale condizione, connessa alla questione dei trasporti marittimi, che si sta drammaticamente vivendo.
Cosa affermare ancora perché possano essere appieno (o almeno in parte) ascoltate le legittime istanze dei cittadini, di cui l’Amministrazione Comunale si è fatta ininterrottamente portatrice? a cosa serve rivendicare diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale, alla salute, all’istruzione (tutti inerenti, imprescindibilmente, al rispetto della dignità della persona umana, parimenti tutelata dalla Carta Costituzionale) quando, tali diritti, vengono praticamente ignorati e mortificati, quotidianamente, da servizi carenti, naviglio vetusto e dalle minacce che essi possano, addirittura, peggiorare nei mesi e negli anni a venire?
Troppi interrogativi ma una sola conseguenza: il diritto ad un vivere civile e, con esso, il diritto al sano sviluppo della persona ed alla crescita sociale ed economica, sono sempre più vilipesi e calpestati. Peraltro, in una epoca segnata da forte crisi, maggiormente avvertita in località a prevalente vocazione turistica, come le nostre, oggi più che mai, si rimane quasi impotenti, soccombenti e prostrati innanzi alla impossibilità di programmare e di fruire di quei collegamenti essenziali che costituiscono per realtà insulari, quali le Eolie, l’unica forma di accesso.
La premessa appare necessaria per introdurre il tema di fondo oggetto della presente missiva e basta un eufemismo per esprimerlo: “oltre al danno la beffa” (maggiormente quella morale). Infatti, proprio nella giornata di ieri, l’ennesima “beffa morale”, oltre al danno economico e sociale, è stato perpetrato nei confronti di circa trecento eoliani (tra cui bambini, malati reduci da ricoveri ospedalieri anche per motivi gravi, anziani) “costretti” a bivaccare ( i più dalle 8,00 del mattino alle ore 21,00) in prossimità della zona portuale di Milazzo ed in locali di fortuna, privi di un terminal di attesa, auspicando l’annuncio, mai giunto, circa la partenza verso le isole di un mezzo di trasporto. A nulla sono valse le azioni di protesta intraprese dai cittadini stanchi per muovere decisioni, in senso favorevole, dei Comandanti degli aliscafi (peraltro irraggiungibili telefonicamente, a detta delle agenzie di navigazione e della Direzione della Siremar S.p.A. di Palermo) che, dalle ore 13,15, avrebbero dovuto assicurare le corse programmate e che, trincerandosi ancora una volta, dietro le solite avverse condizioni meteomarine annunciate dal bollettino e dietro il loro “giudizio insindacabile”, hanno deciso, per converso, di sospendere i collegamenti medesimi, con palese interruzione di pubblico servizio.
Ma, stranamente, il M/t della N.G.I. salpa dal porto di Milazzo alle ore 21,00, riuscendo ad assicurare la corsa con una “felice” traversata verso le Eolie, tutt’altro che preoccupante: le condizioni meteomarine non si rivelavano per niente inclementi e gli isolani, plaudendo la disponibilità della medesima società ed il coraggio di quel Comandante, hanno potuto far rientro, assaporando più intensamente l’amarezza del danno e della beffa loro rivolti nella lunghissima attesa. Disagio, stanchezza, tristezza, rabbia, delusione subiti, non servono insieme a descrivere le difficoltà e le mortificazioni vissute dall’isolano, troppe volte e troppo spesso abbandonato a sé stesso ed alla sua disperazione.
Tali disagi, più volte denunciati, hanno dato e stanno dando vita a diverse forme di protesta ed a troppi momenti di tensione e malcontento. Occorre assolutamente arrestare tale stato di cose e sapere porre rimedi seri per non vessare ulteriormente una situazione oramai al collasso sul piano dei collegamenti marittimi.
Appare degna di menzione una lettera del 2007, prot. n. 41295, che in copia si allega, con la quale proprio a fronte di similari situazioni interruttive del servizio pubblico, ora sempre più frequenti, veniva richiesta da questa Amministrazione la istituzione di una Autorità di Vigilanza Garante per i trasporti marittimi, onde assicurare la continuità territoriale ed accertare eventuali interruzioni di pubblico servizio.
Nel denunciare i predetti disservizi, si chiede alle Autorità in indirizzo, nell’ambito della ravvisata competenza, di intervenire urgentemente per arginare tali comportamenti omissivi e pregiudizievoli, per i cennati motivi, prima che la questione possa assumere connotati ancora più gravi ed irreversibili, valutando anche la opportunità di avviare attività di inchiesta amministrativa sulla gestione dei servizi ed accertare le responsabilità che dalle varie vicende, da ultimo quella registratasi nella giornata del 09/03/2010, siano scaturite.
La presente denuncia viene inviata al Sig. Procuratore della Repubblica affinchè possa valutare, anche attraverso quanto potrà essere acquisito presso gli Agenti di Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri della Compagnia di Milazzo (intervenuti nella circostanza sui luoghi anche su richiesta dei protestatari) se possano ritenersi integrate anche diverse responsabilità.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)