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sabato 15 gennaio 2011

LIPARI, SVILUPPO&PORTUALITA’ di Aldo Natoli

La politica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto non è più percorribile, e con i tempi che corrono risalire dal fondo in cui stiamo precipitando sarà sempre più difficile . Oggi il Paese versa in uno stato di abbandono e di crescente degrado culturale e sociale. Vive senza regole e quelle poche che esistono non vengono rispettate, o peggio ancora, non vengono fatte rispettare. S’impone quindi una riflessione generale, dalle Istituzioni ai cittadini, perché tutti ci siamo abituati a “tirare la coperta”. A mio parere bisogna dettare delle regole ben precise che tutti devono rispettare e nel contempo ridisegnare un nuovo modello di sviluppo di vita sociale, culturale ed economico, tenendo presente che il binomio legalità e sviluppo sono inscindibili e che senza legalità non può esistere sviluppo. Oggi possiamo contare su dei giovani meravigliosi preparati ed istruiti che hanno bisogno soltanto di acquisire esperienza. Dobbiamo essere in grado di valutarli, di affiancarli, per preparare la futura classe politica. Bisogna premiare la meritocrazia e la professionalità. I posti di lavoro debbono essere occupati dai più meritevoli e bisogna smetterla di far entrare dalla finestra chi esce dalla porta, con incarichi particolari, o con l’assunzione di figli e nipoti.
L’illusione di un facile benessere derivante dalla sempre più pressante domanda turistica ha incentivato nelle nostre isole lo sfruttamento di una sola risorsa economica con il conseguenziale abbandono di tutte le altre. Il crescere squilibrato dei vari settori ha causato un progressivo degrado dell’ambiente che oggi rischia di provocare una decadenza economica, sociale e demografica con lo sgretolamento della coesione comunitaria della nostra gente e delle nostre tradizioni. Necessita un’immediata inversione degli indirizzi con un programma che ci consenta di costruire un’economia integrata dove allo sviluppo calibrato del settore turistico, che risulta quello più importante, si associ quello coordinato di tutte le risorse.
Una risorsa da integrare a quella turistica è senz’altro quella del mare. La civiltà eoliana fin dalle sue origini si è sempre presentata come una civiltà marinara. Ed è risaputo che la ricchezza di un’isola arriva dal mare: la porta principale dalla quale passa ed affluisce il benessere delle popolazioni isolane. E’ una realtà che non può e non deve sfuggirci se abbiamo a cuore le sorti di una comunità che si ravvisa sul mare e trova in esso il vero polmone della sua esistenza.
Per uscire dal circolo chiuso che soffoca gli operatori turistici, in particolare, e tutta la gamma di lavori che ruotano attorno ad essi abbiamo bisogno di portare avanti un discorso nuovo che, al di là delle solite sterili iniziative, ci conduca ad una visione più realistica ad affrontare il problema con la massima decisione poiché da esso nasce e si sviluppa l’avvenire, il progresso sociale ed economico della nostra gente. Bisogna programmare con risolutezza tutta una serie di iniziative valide a trasformare le risorse del mare che risultano essere di vitale importanza e di sostegno allo stesso sviluppo turistico. Parlando delle attività del mare mi riferisco alle opere portuali, ai servizi marittimi, alla pesca. Quest’ultima se ben articolata, potrebbe essere, dopo quella turistica, la più importante risorsa. Servizi marittimi e progresso socio-economico non possono disgiungersi ma, necessariamente, si caratterizzano e s’identificano in modo da risultare una componente vitale per l’avvenire dell’arcipelago. Il passato ci insegna che le migliori ricchezze si sono avute in quelle isole situate lungo tali rotte solcate da galeoni e legni mercantili, i cui porti hanno dato sbocco a traffici enormi. Non solo, ma i continui scambi commerciali e culturali ne facevano gli avamposti delle civiltà continentali e le potenze più temute, specie nel Mediterraneo.
La comunità eoliana ha sempre sofferto la mancanza o la discontinuità di questi contatti e non ha potuto sfruttare il mare che, con le sue infinite bellezze e la poesia che da esso si sprigiona, è una delle note più irresistibili dell’anima isolana incline per natura all’amore per tutto ciò che la circonda. Ma è ovvio che la regolarizzazione, o addirittura trasformazione, dei servizi marittimi potrà avvenire solo con approdi sicuri e sufficienti, e quindi con la riqualificazione del Porto di Lipari del quale in questi giorni si parla animatamente.
Ritengo che la costruzione di questa struttura portuale, necessaria per garantire i servizi marittimi e sviluppare la diportistica, debba rientrare in un quadro di pianificazione territoriale e di conservazione dell’ambiente in rapporto alle trasformazioni artificiali. Ian Mc Harg nel suo libro “Design with nature” dice che l’uomo dovrebbe disegnare e costruire, formare i propri “envirements”, o condizioni ambientali, solo con la natura. La natura è una costruzione perfetta, cercare di cambiarla o modificarla significa distruggere un’organizzazione, un sistema e pagarne le conseguenze. Riferendoci sempre alla situazione eoliana il futuro disegno dell’ambiente dovrà partire da una forma di gestione del territorio che tenga conto dei vantaggi e dei valori offerti da una determinata scelta e, nello stesso tempo, degli inconvenienti che si verificheranno nel tempo a causa della stessa decisione. La scelta dovrà essere esaminata nel contesto in cui essa verrà ad inserirsi; occorre cioè conoscere il territorio eoliano, lo spazio fisico, l’ambiente particolare in tutti i suoi valori storici, paesistici e socio-economici per arrivare alla soluzione finale. La morfologia delle isole, la loro posizione geografica, la loro estensione, la loro “non importanza economica” all’interno di un discorso generale, sono tutti elementi che possono facilitare la conservazione di queste bellezze, e ci sembra ne valga la pena. Ma non è detto: la vera sorte la decreteranno gli uomini con le loro implicite scelte di qualsiasi ordine, anche se saranno favoriti in questo dal giuoco politico, ed anche pubblicitario.
Dunque per disegnare il Porto di Lipari occorre individuare una condizione necessaria per lo sviluppo economico dell’isola che deve tenere presente il coordinamento dello sviluppo nel rapporto paesaggio-inserimento umano. Bisogna trovare una correlazione tra l’inserimento umano e l’evoluzione delle caratteristiche dell’ambiente, correlazione capace di assicurare alla evoluzione totale del binomio, il mantenimento di base del paesaggio naturale. Una mancanza di controllo potrebbe far perdere all’isola quelle caratteristiche di genuinità che sono alla base della politica turistica delle isole, e nello stesso tempo, concorrerebbero a creare uno squilibrio nel tessuto sociale. Quindi un porto a misura d’isola. Un porto sicuro che non debba far perdere l’identità all’isola. Un porto che si raffronti con i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano all’economia dell’isola. A me pare che la progettazione che ci è stata proposta, anche se ancora in fase di definizione, non risponda minimamente a quanto ribadito, e che sia sovradimensionata rispetto alle reali esigenze di sviluppo dell’isola. Personalmente ritengo, facendo proprio lo “Studio delle rade di particolare interesse delle Isole Eolie” redatto dallo Studio Volta di Savona per conto del Comune di Lipari, che l’isola ha bisogno di un adeguato porto peschereccio a Marina Corta, di un porto commerciale a Sottomonastero, di un porto turistico da collocare a Bagnamare o Unci e di un porto rifugio a Pignataro. Strutture che debbono essere compatibili con l’ambiente marinaro delle varie località. E, l’evidenza dei costi e ricavi deve riguardare la popolazione e non la società privata.
L’esigenza di creare bar, ristoranti, boutique, strutture ricettive, piscine, centro massaggi e piazze per l’intrattenimento non esiste dal momento che la zona dispone di tutte queste attività, e che ha già sopportato un rilevante carico urbanistico per consentire la costruzione di strutture ricettive che possono offrire all’ospite ogni tipo di comfort. Ulteriore cementificazione non trova alcuna logica applicazione tenuto anche conto che siamo all’interno della fascia dei 150 mt. dal mare ed in presenza di un nuovo strumento di pianificazione territoriale: il P.R.G.
Debbo ricordare a tale proposito un intervento dell’economista, Prof. Mario Centurrino, oggi Assessore Regionale, che affermava che la spesa turistica ha un effetto moltiplicatore, su un determinato territorio, solo se i turisti acquistano beni o servizi prodotti in quel territorio. Altra iniziativa che a parere del sottoscritto avrebbe un effetto negativo per il settore turistico è l’applicazione di un balzello a tutti i cittadini del Mondo che vogliono recarsi a Lipari utilizzando i mezzi di linea, naturalmente oltre il ticket dovuto al Comune. Questo ci riporta alla memoria la famosa “eccedenza” che era una tangente applicata dalla “Navisarma” quando la gestione dei servizi marittimi passò dall’ambito eoliano ad interessi estranei e perdendo il fascino della sua funzione. Naturalmente per una più attenta valutazione dell’infrastruttura portuale occorre disporre di maggiori informazioni e documenti: l’ubicazione dell’antico porto sommerso; il business-plan relativo alla gestione del porto ed al rientro economico; la reale durata della convenzione,50 anni o più; l’eventale ricorso a finanziamenti regionali; come il Comune intende far fronte agli aumenti di capitale già preannunciati dall’Amministratore delegato Condotte d’Acqua.
Non è condivisibile l’affermazione del Primo Cittadino, che pur in presenza di pareri contrari sulla realizzazione della messa in sicurezza del molo di Sottomonastero da parte di esperti locali, piloti, comandanti di navi ed aliscafi e pescatori, e del mare che inesorabilmente ha già invaso i fabbricati della via Tenente Mariano Amendola, sostiene che l’Amministrazione deve necessariamente accettare quanto deciso dal Genio Civile delle Opere Marittime di Palermo.
Non è vero che il Comune non può e non deve effettuare alcun controllo, trattandosi di lavori sorvegliati e condotti dal Genio Civile Opere Marittime. Perché è bastato l’intervento dell’allora Vice Sindaco Renato De Pasquale ad evitare che a Pignataro si ripetesse l’errore di Marina Corta, con l’improvvisa apparizione di una variante concertata tra la ditta appaltatrice ed il Genio Civile, sconosciuta al Comune. Ma l’intervento immediato fu perché piloti, e pescatori, intravedendo l’errata proiezione del prolungamento del molo sollecitarono l’Amministrazione a prendere una decisa posizione contro l’esecuzione dei lavori. Purtroppo vi è una certa mentalità e costume da parte degli Enti Pubblici ed Imprenditori privati nel campo marittimo che li porta a trascurare l’apporto, anche a livello consultivo, che possono fornire gli esponenti tecnici ed i pratici interessati. Difficilmente avremmo assistito all’errore della costruzione di quella diga di prolungamento del molo di Marina Corta che ha stretto lo spazio e interrato il porticciolo, se si fosse adottato il sistema accennato. Ritengo che sia un preciso dovere dell’Amministrazione, attraverso i propri tecnici, sorvegliare tutto ciò che viene a modificare una data situazione di fatto al fine di migliorarla e renderla utile alla collettività. Ricordo che in un intervento fatto nella seduta del Consiglio Comunale del 26 gennaio del 1976 dal compianto mio fratello, Pino Natoli, pilota del Porto di Lipari, entrambi Consiglieri Comunali, presente anche il progettista del megaporto perchè Assessore comunale, ha affermato che “senza la costruzione di una diga foranea in prosecuzione di Punta Scaliddi, nessuna garanzia si avrà sulla agibilità dello specchio d’acqua di Sottomonastero in casi di tempi del 1° quadrante”. Non mi sembra che il progetto del megaporto e quello della messa in sicurezza di Sottomonastero prevedono tale realizzazione. Ma tornando al tema più generale che riguarda lo sviluppo da assegnare alle Eolie mi sembra ovvio che la strada tracciata è quella della risorsa turismo, ma di sviluppo integrato. Il turismo va visto come superobbiettivo, cui vanno finalizzate politiche di settore, da quello dell’agricoltura, a quello dei trasporti, da quelli del mare, alla valorizzazione dell’ambiente ed alla ricerca scientifica. Le Isole Eolie costituiscono una singolarità geologica – ha scritto Madaleine Cavalier “un vero museo vivente della vulcanologia”. Un museo nel quale quasi tutti i fenomeni vulcanici sono dimostrati. Ma bisogna subito invertire la “rotta” per usare un termine marinaro, operando delle scelte ben precise. La politica del tutto ed il contrario di tutto non giova più a nessuno, se vogliamo salvare l’economia del Paese.
Oggi si stanno affermando velocissimamente nuovi stili di vita in un mondo che cambia con altrettanta velocità. Quindi nuove forme di domanda del prodotto turistico stanno prendendo forma, creando nuove opportunità e coinvolgendo protagonisti che fino ad oggi erano esclusi dal mercato.
L’industria del turismo è oggi “organizzazione del territorio”

venerdì 14 gennaio 2011

Nuove considerazioni sul depuratore (di Gianfranco Guarino)

Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Dopo un primo momento di attenzione, sembra che il “problema depuratore”, dopo gli sfoghi iniziali sia caduto nel dimenticatoio (forse è una tecnica ben precisa?), certo è che se Canneto piange, Lipari non ha di che ridere, per tentare di essere ancora più esplicito ho provato a fare delle simulazioni del manufatto che verrà realizzato davanti all'imbarcadero degli aliscafi, certamente non è tecnicamente preciso, non possedendo il progetto in formato vettoriale e per la sua collocazione planimetrica ho usato una diapositiva ricavata dalla presentazione dei nuovi approdi da parte della Lipari porto s.p.a.
 Tutte le simulazioni sono allegate alla presente, lascio a chi le guarda, tutte le considerazioni.
La ciliegina sulla torta arriva, quando ho provato a collocarlo in planimetria sovrapponendolo alla realizzazione del nuovo porto (foto a fianco a sinistra).
Appare anche a voi che i progettisti del depuratore non conoscono i colleghi che lavorano al nuovo porto e che non si siano mai confrontati? Se si, ogni ulteriore considerazione è inutile.
            Ed ancora, non è che così facendo di fatto non si vuole realizzare la nuova area portuale?
Certo è che il nuovo simbolo che rappresenterà Lipari per tutti sarà una vasca di decantazione per i liquami, posta a dare il benvenuto ai vacanzieri.

Continuando, che fine fa la zona destinata attualmente all'impianto di pretrattamento, nella progettazione non mi è parso di vedere nessuna previsione d'intervento per la bonifica o il riutilizzo, forse si potrebbe togliere quello scempio che si vuole realizzare e collocarlo all'interno dell'impianto esistente  
In ultimo, una delle foto allegate (l'ultima in basso), mostra dove era stato collocato il depuratore all'interno del Piano Regolatore Generale.
Il consigliere comunale
Gianfranco Guarino

                                                                                            
     

Depuratore...consiglio comunale e.....assenteismo? L'editoriale

Per lunedì prossimo (come già riportato) è stato convocato a Canneto, dal presidente Pino Longo, un consiglio comunale avente come tema il depuratore che si intende realizzare a Canneto Dentro e quanto ad esso connesso.
Un argomento di sicura rilevanza viste le perplessità che sono state sollevate. Ma siamo davvero certi che questo consiglio sarà celebrato?
Da parte nostra non ne siamo molto convinti. Ovviamente speriamo di sbagliarci ma i "rumors" fanno propendere per una non effettuazione del consiglio. Quasi scontata la non effettuazione in prima convocazione....sembra essere in dubbio anche in seconda convocazione.
Possibile? Sembrerebbe proprio di si. Seppure per motivi diversi i consiglieri di maggioranza e opposizione (la maggior parte di essi) non sarebbero intenzionati a garantire il numero legale.
Staremo a vedere se sarà un buco nell'acqua (meglio dire nella melma) o se si ritroverà il coraggio di mettere da parte le contrapposizioni personali....l'allineamento a chi Canneto dentro ha detto e.... Canneto Dentro deve essere.

A.A.A. Cercasi spiaggia per i bagnanti a Lipari (di Aldo Natoli)

(Aldo Natoli) Secondo i propositi del Primo Cittadino, Mariano Bruno, Marina Lunga dovrebbe venire totalmente sommersa dal megaporto; Porticello dovrebbe ospitare la nave della spazzatura ed il suo stoccaggio; Canneto un oasi per collocare il depuratore dei liquami; Portinenti un ricordo per amatori di vecchie cartoline.
Dinanzi a questo programma sorge spontanea una domanda che ritengo dovrebbero porsi tutti gli albergatori : dove dovranno andare a farsi il bagno gli abitanti dell’isola ed i turisti?
Inoltre, come regalo di Natale, ci è giunta la notizia dal Consigliere Comunale Adolfo Sabatini di un progetto che prevede la collocazione davanti al pontile degli aliscafi di una struttura per contenere la pompa di sollevamento dei liquami a servizio del depuratore. Evidentemente i problemi dell’ambiente, della tutela del paesaggio, dell’arredo urbano e dello sviluppo turistico non interessano minimamente ai nostri Amministratori

giovedì 13 gennaio 2011

BENI DEMANIALI MILITARI: ARMAO SCRIVE A MINISTRO LA RUSSA

L'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per opporsi al trasferimento al patrimonio dello Stato di numerosi beni demaniali militari che si trovano in Sicilia e che, in virtu' dell'art. 32 dello Statuto siciliano, devono, invece, essere acquisiti al patrimonio immobiliare della Regione. Si tratta di immobili che lo Stato potrebbe in tal modo acquisire per poi venderli successivamente, oppure darli in gestione o essere valorizzati dagli enti locali.
Nella lettera si chiede la modifica del provvedimento stante la sua illegittimita' ed il grave danno che ne deriva alla Regione Siciliana.

Anatocismo: sentenza della Cassazione a sezioni Unite. Comunicato dell'Associazioni consumatori eoliani


COMUNICATO
L’Associazione Consumatori Eoliani comunica che la Cassazione a sezioni Unite ha depositato un’importantissima sentenza che riguarda molti correntisti delle isole eolie confermando un un importantissimo principio di diritto: dopo la chiusura di un contratto di conto corrente bancario, l'ex correntista può agire nei confronti dell'istituto di credito per far dichiarare la nullità della clausola contrattuale che prevedeva la corresponsione di interessi anatocistici e per la ripetizione di quanto pagato a tale titolo.
In questo caso, il termine di prescrizione decorre, se i versamenti eseguiti dal correntista - in costanza del rapporto - hanno avuto la funzione di ripristinare la provvista, dal giorno in cui è stato estinto il  saldo di chiusura del conto, ed interessa tutte le operazioni effettuate dal correntista, sin dal giorno di apertura del conto stesso. Non solo.
Dichiarata la nullità della surriferita clausola, gli interessi a debito del correntista debbono essere calcolati senza alcuna capitalizzazione, nemmeno annua. Il correntista può, quindi, recuperare le sopra indicate somme, purché il conto non sia chiuso da oltre dieci anni.

Di tutto un po

 Una "foresta" in pieno centro a Lipari . Auspicabile intervento- Panchine "sommerse" dalla vegetazione (vedi foto) nel largo Padre Pio in pieno centro storico a Lipari. Oltre all'impossibilità di utilizzare le panchine, l'area-così come ci segnalano in molti- è infestata da tutta una serie di animaletti, topi compresi. Sarebbe auspicabile un immediato intervento, quantomeno di decespugliamento.


Nuovo dirigente all'ex AAST delle Eolie - Il dottor Gioacchino Barbera, è il nuovo dirigente del'Unità operativa di base S 16.03 (ex Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo delle Eolie). E' stato nominato dall'assessorato regionale al turismo.

Pesca: Misure della Regione Sicilia contro il caro-gasolio - Contro il caro-gasolio la Regione destina oltre 1,5 milioni agli operatori del settore della pesca. Il dirigente del dipartimento pesca della Regione, Salvatore Barbagallo, ha firmato due decreti: il primo prevede un contributo pari al 5% del costo complessivo sostenuto per l'acquisto dle gasolio per lo svolgimento dell'attività di pesca nel biennio 2009/2010 per un impegno totale di 1,5 milioni; il secondo provvedimento assegna un contributo a fondo perduto a carattere socio-economico agli operatori delle isole minori - Egadi, Eolie, Pelagie, Pantelleria e Ustica - e iscritti nei compartimenti di Trapani, Milazzo, Porto Empedocle e Palermo.

SANITA': QUALITA' E SICUREZZA DELLE ANALISI, RUSSO FIRMA DECRETO

L'assessorato regionale della Salute imprime una svolta nel governo e nella regolamentazione delle attivita' dei laboratori sia pubblici che privati con una serie di provvedimenti che mirano all'adozione di innovativi standard internazionali di qualita' e di sicurezza.
Le novita' sono contenute in un decreto firmato dall'assessore Massimo Russo con il quale viene istituito un Centro Regionale di controllo e promozione della Qualita' (CRQ) che  coordinera' le attivita' laboratoristiche pubbliche e private puntando a ottenere la standardizzazione, la confrontabilita' e l'omogeneita' di tutti i risultati di laboratorio. Nel decreto, che tiene conto delle indicazioni della Conferenza Stato - Regioni, viene inoltre prevista la reiterazione dell'obbligo dei controlli di qualita' interni e della tracciabilita' dei dati, l'obbligo per tutte le strutture di laboratorio pubbliche e private, dal prossimo 1 maggio, di partecipare a programmi di valutazione esterna di qualita' (VEQ) per tutte le prestazioni di laboratorio, ampliando di fatto gli obblighi gia' previsti in un decreto di nove anni fa.
Viene anche deciso l'avvio di due centri regionali dedicati sia alla gestione della strumentazione di laboratorio (compresi gli aspetti metrologici), sia allo sviluppo di programmi regionali per la verifica esterna della qualita' (VEQ). Sara' ampliata la rete dei controlli con l'obbligo per i laboratori di tracciare i processi inerenti le attivita' laboratoristiche, di definire specifici programmi di controllo di qualita' interno (QI) e di partecipare a schemi di valutazione esterna di qualita' (VEQ) gestiti da enti terzi e non da aziende produttrici o distributrici di prodotti e servizi della diagnostica di laboratorio.
"Questo - spiega l'assessore Massimo Russo - e' uno di quei provvedimenti che servira' a far crescere la qualita' del sistema sanitario in un settore fondamentale come quello delle analisi di laboratorio. Il percorso sanitario di un paziente comincia quasi sempre dalle opportune indagini di laboratorio e la qualita' dell'assistenza complessiva erogata al malato dipende sostanzialmente dalla certezza del dato analitico e dalla congruita' del referto: quando il dato iniziale e' sbagliato si rischia di sbagliare anche la diagnosi o di ripetere gli esami di laboratorio con perdite di tempo e costi aggiuntivi per il sistema perche' anche la mancanza di qualita' ha un costo. Ora puntiamo a formare nuove professionalita' e a creare sinergie con centri specializzati di altre regioni che gestiscono programmi per il controllo della qualita'. L'obiettivo e' anche quello di implementare attivita' innovative soprattutto anche nel campo della metrologia, da mettere a disposizione di altre aziende sanitarie sul territorio nazionale, ponendo la Sicilia in posizione di rilevanza tecnica e scientifica in campo laboratoristico".
Un centro regionale accreditato SIT (servizio italiano taratura) verifichera' per esempio lo stato di taratura delle migliaia di pipette e bilance in uso nei laboratori ed il monitoraggio delle temperature, con un notevole aumento della qualita' del dato finale attraverso il rispetto della catena della riferibilita' delle misure

mercoledì 12 gennaio 2011

Tirrenia. Accordo per la Cigs per un massimo di 100 lavoratori. Senza la firma della Filt-Cgil

E' stato raggiunto l'accordo, senza la firma della Filt Cgil, sulla cassa integrazione straordinaria (cigs) per i lavoratori di Tirrenia. Questo l'esito dell'incontro che si è svolto oggi tra Tirrenia, Federlinea, l'associazione imprenditoriale dell'armamento di linea, e i rappresentanti sindacali. La cigs - si legge nell'accordo - coinvolgerà un numero massimo di 100 lavoratori marittimi, compresi i lavoratori del turno particolare, per i quali le organizzazioni sindacali avevano chiesto l'estensione del sostegno al reddito. La cigs partirà una volta sottoscritto il verbale d'accordo in sede ministeriale, che le parti si sono impegnate a firmare entro il 24 gennaio.

Grazie Mamma...grazie Papà. Lettera ai genitori lontani

Grazie Mamma perchè mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la tua mano che mi dava sicurezza, hai asciugato le mie lacrime, hai seguito i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino e con amore mi hai portato alla vita. Due volte grazie. Adesso un grazie di cuore anche a papà perchè lui mi ha fatto vivere.
La lontananza mi uccide perchè non sono vicino a voi cari. Ora capisco che cos'è la famiglia e vivo solo per i miei figli. Avevate ragione di lottare per noi. Un grazie di cuore.
Un bacio mamma e papà e a tutti da parte di Orazio, Mery, Carmelo, Syria e Romeo. Grazie.

Filicudi insorge contro il parroco

(Peppe Paino - Gazzetta del sud) L'isola insorge contro il parroco don Lorenzo Bianco. In una petizione, corredata da oltre 150 firme (prima firmataria la professoressa Floriana Lopes) è stato chiesto all'arcivescovo mons. Calogero La Piana di far continuare a svolgere «tutte le domeniche e nei giorni festivi una messa nella chiesa di Santo Stefano e una nella chiesa di San Giuseppe», come da tradizione.
«Chiediamo di poterla incontrare – hanno scritto gli isolani a monsignor La Piana – per avere il conforto del suo discernimento nell'affrontare i cambiamenti che il nostro parroco ci obbliga ad accettare, riguardanti la vita e le tradizioni di questa comunità. Ci sentiamo un po' scoraggiati da alcune vicende che ci stanno accadendo e che turbano la semplicità del nostro modo di vivere la fede».
Ed ancora, hanno evidenziato gli isolani di Filicudi, «sembra a volte che la voce di Dio non ci arrivi in maniera forte, come se il canale di trasmissione si fosse interrotto. Noi, tuttavia, crediamo nella forza e nell'amore di Dio e la sentiamo dentro pur con tutti i nostri limiti».
La questione si trascina dallo scorso primo gennaio: don Lorenzo Bianco aveva avvisato giorni prima la comunità che per Capodanno si sarebbe svolta una sola celebrazione liturgica, alle 16,30 nella chiesa di San Giuseppe, a Pecorini alto. Ciò, ha anche motivato il prete di recente, per raccogliere i fedeli in un solo appuntamento e per renderlo, quindi, più partecipato dal momento che d'inverno i residenti sono pochi. Ma i fedeli, di fronte alla decisione di padre Bianco, ci sono rimasti male. Quella di Santo Stefano, in località Valdichiesa, è la chiesa "madre" per eccellenza e la messa per il primo dell'anno, alle 9,30, si sarebbe dovuta svolgere a prescindere dalle presenze. Insomma, parafrasando lo slogan di un noto spot pubblicitario, toccateci tutto ma non le due messe per una ribellione che probabilmente parte da lontano e che, non è da escludere, trae fondamento da altre ragioni.
Eppure nell'isola di Filicudi ci sarebbe da protestare contro tante altre cose a partire dalle difficoltà provocate dall'insularità con problemi, di sicuro, non meno importanti di quelli di Stromboli giunti alla ribalta nazionale. E invece si assiste a questo braccio di ferro tra i fedeli di Filicudi e il parroco, con l'arcivescovo chiamato a una mediazione

LIPARI&DEPURATORE. RISPOSTA AL DOTT. DOMENICO RUSSO di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) Avendo scritto al Ministro dell’Ambiente ritengo opportuno, attendere risposte dall’On. Prestigiacomo. e non dal Dott. Russo, Responsabile Unico del Procedimento. Voler relegare la protesta ad una lettera di chiarimenti, definendola di “inusuale veemenza e pretestuose motivazioni”, offende 350 cittadini che con responsabilità difendono le loro case e la loro salute. Prendo comunque atto che anche il Dott. Russo, in linea con il Commissario Delegato Dott. Pelaggi, ama paventare gravose sanzioni per il Comune in caso di ostacoli all’iniziativa intrapresa.
Nessuno ha mai affermato che il depuratore ed il dissalatore siano inutili e non necessari per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Non comprendo quindi l’amarezza del Responsabile Unico del Procedimento. Ho soltanto chiesto al Ministro se rientra nei compiti del Commissario Delegato operare in violazione della normativa vigente atteso che, come evidenziato dal Presidente del Consiglio Comunale, la localizzazione dell’impianto non rispetta il vigente Piano Regolatore Generale, la norma sanitaria per quanto riguarda la distanza dai fabbricati e quindi la salute dei cittadini, la compatibilità con i siti SIC e ZPS. E poiché viviamo, fortunatamente, in uno stato di diritto ove le regole vanno rispettate, sorprende apprendere della mediazione fatta con i rappresentanti degli artigiani per una localizzazione dell’impianto che non risponde a quanto evidenziato. Sorprende anche il parere favorevole reso dai tecnici comunali nella Conferenza dei Servizi pur in presenza di evidenti violazioni alle citate normative. Ma dal momento che il Dott. Russo intende operare “alla luce del sole” sarebbe opportuno che mi spiegasse da tecnico, i motivi tecnici per i quali la zona precedentemente scelta, credo addirittura su Sua determinazione, hanno comportato la modifica della ubicazione, soprattutto dopo le motivazioni riferite dall’ex Sindaco Michele Giacomantonio.

Prorogato lo stato d'emergenza per i fenomeni vulcanici nelle Eolie

Il consiglio dei Ministri, riunitosi ieri sotto la presidenza del Ministro Altero Matteoli, ha prorogato lo stato d'emergenza in alcuni territori della nazione. Tra le proroghe anche lo stato d'emergenza per i fenomeni vulcanici nelle Eolie.
A seguire, come da prassi, sarà nominato il funzionario delegato per l'emergenza. Scontata la conferma del sindaco Mariano Bruno

martedì 11 gennaio 2011

Lipari. Molo delle navi e Punta Scaliddi sempre più a rischio. Nuovo sollecito del sindaco Bruno

Questo il testo della lettera che il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha inviato a: ASSESSORATO ALLE INFRASTRUTTURE ED ALLA MOBILITA’ Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Servizio VIII Infrastrutture Marittime e Portuali REGIONE SICILIA C.A. Arch. Carmen Lo Monaco e, p.c. PRESIDENTE DELLA REGIONE On. Raffaele LOMBARDO, ASSESSORE  ALLE INFRASTRUTTURE ED ALLA MOBILITA’- REGIONE SICILIA Dott. Pietro Carmelo RUSSO, DIRETTORE GENERALE Dott. Vincenzo FALGARES Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Dott. Franco GABRIELLI Presidenza Consiglio dei Ministri, DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE  REGIONE SICILIA Ing. Pietro LO MONACO,  DIRIGENTE DEL SERVIZIO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA PROVINCIA DI MESSINA Ing. Bruno MANFRE’.
OGGETTO: Drammatica situazione portualità principale dell’isola di Lipari – Banchina Punta Scaliddi e porzione Banchina Commerciale Porto di Sottomonastero dell’isola di Lipari. Stato di Calamità Naturale e Imperiosa Urgenza.
Si fa riferimento e seguito al riscontro formulato da codesto Servizio VIII in relazione alla precorsa corrispondenza con la quale questo Ente ha rappresentato e più volte ribadito lo stato d’urgenza connesso agli interventi di consolidamento ritenuti necessari ed indifferibili, mediante ricorso all’istituto della imperiosa urgenza a fronte delle criticità, i pericoli e gli ostacoli che hanno interessato e continuano ad interessare la portualità principale dell’isola di Lipari.
Pur prendendo buona nota di quanto comunicato con la missiva segnata a margine, appare opportuno, a tal proposito, evidenziare che la situazione di grave rischio segnalata va assumendo, giorno dopo giorno, un portata maggiore di preoccupazione e di allarme per la precaria funzionalità di quell’area portuale a cagione dei già riferiti provvedimenti interdittivi dell’autorità marittima che vietano di fatto le operazioni commerciali nella banchina di Punta Scaliddi e porzione di banchina commerciale del Porto di Sottomonastero. L’unico scalo in atto disponibile, in rada aperta ed esposta ai venti, limita pesantemente le operazioni medesime e l’ormeggio in sicurezza delle unità navali, non consentendo, a ragion veduta, alle società di linea di garantire con regolarità i collegamenti, troppo spesso precludendo la sosta notturna e la conseguente partenza verso la terraferma a fronte dei marosi e delle intemperie. Non appare superfluo ribadire che le condizioni strutturali della zona portuale in esame evidenziano un peggioramento verificabile dalle autorità in indirizzo anche mediante mezzi e personale propri, ed inoltre affermare che, pur non trascurando di esprimere gratitudine per l’attenzione manifestata dalla Regione attraverso il Servizio Infrastrutture Marittime e Portuali, certamente lo status quo denunciato ed ampiamente documentato circa le condizioni di assoluta criticità, non giustifica, al pari di tutte le calamità naturali, iter burocratici che caratterizzano percorsi amministrativi ordinari, ma impone riposte immediate, concrete e mirate, anche per motivi legati alla protezione civile e dunque alla incolumità pubblica. Non si vuole assistere a morti annunciate ma legittimamente si invocano rimedi per la salvezza e la rinascita sul piano sociale, civile ed economico delle comunità eoliane.
Si chiede, ancora, agli organismi interessati ed in particolare a quelli di Protezione Civile di concerto con l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, voler dare cortese assicurazione riguardo alle iniziative ed ai provvedimenti necessari ed indifferibili la cui assunzione non più essere tardiva o trovare rallentamenti a causa di cavilli burocratici che negativamente interferirebbero con lo stato d’imperiosa urgenza e con la messa in sicurezza delle strutture portuali in argomento.
Distinti saluti.
IL SINDACO
(dott. Mariano Bruno)

Calcio. I risultati di domenica scorsa delle eoliane in terza categoria

Stromboli -Venetico 2-1           Filicudi - Malfa nd

C. Rometta - Canneto 1-2






































Opere connesse alla portualità della Lipari porto. Difensore civico invita il sindaco a dare riscontro alle richieste di Sabatini

Di tutto un po

Scossa tellurica nel mare delle Eolie - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 8.27 di stamani al largo delle Eolie. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 21 chilometri. L'evento sismico non ha causato danni

 Domani torna il mercatino a Lipari - Riprende da domani mattino, dopo una lunga pausa, l'appuntamento con il mercatino quindicinale a Lipari. Si terrà, come al solito, al megaparcheggio di via Torrente Cappuccini.

 Il dottore Giuseppe Subba chiede la procedura per contattare telefonicamente  il comune di Lipari -   Il dottore Giuseppe Subba ha inviato al sindaco Mariano Bruno questa nota:
Dist.mo Sig. Sindaco
La prego, cortesemente, di volermi comunicare, con la massima urgenza, la procedura per contattare, telefonicamente, gli uffici del Comune
In attesa di cortese cenno di riscontro, ringrazio e porgo distinti saluti.
NDD- In attesa della risposta del primo cittadino informiamo, accorciando così i tempi, il dott. Subba e chiunque fosse interessato che i numeri telefonici provvisori si trovano sul sito del comune di Lipari e che, inoltre, questa redazione ha provveduto a riportarli su questa testata. Per visualizzarli cliccare su questo link

Il Faro in vendita non è quello di Lingua ma quello di Malfa. L'amministrazione Lo Schiavo interviene sulla notizia pubblicata in Gazzetta Ufficiale

COMUNICATO
A rettifica di quanto riportato da alcune testate giornalistiche, e di quanto riportato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 5 del 08.01.2011, il faro individuato dal Ministero delle Difesa al fine del trasferimento al patrimonio disponibile dello Stato è quello di Capo Faro, ricadente nel Comune di Malfa.
Il faro di Punta Lingua, nel territorio di Santa Marina Salina, non è stato inserito in tale lista, e pertanto, al momento, non rientra nel patrimonio disponibile dello Stato.
Il Comune di Santa Marina Salina già da tempo, con note prot. n. 951 del 23.02.2009 e n.542 del 02.02.2010,  ha chiesto all’Agenzia del Demanio di poterne acquisire la titolarità, visto anche l’impegno profuso dall’Amministrazione Comunale e dagli abitanti di Santa Marina Salina e Lingua, durante le mareggiate verificatesi tra dicembre 2009 e gennaio 2010, per evitare che un così importante bene fosse inghiottito dal mare.
La richiesta avanzata all’Agenzia del Demanio di concessione del Faro di Lingua è mirata alla costituzione al suo interno del Museo del Mare, che completerà il circuito museale di Lingua.
In seguito alle sopra descritte richieste, in data 24.03.2010 l’Agenzia del Demanio, con un verbale di consegna anticipata, provvedeva a consegnare l’immobile che ospita il faro di Punta Lingua al Comune di Santa Marina Salina.

Intesa tra Bruno e la CRI. Ambulanze a Vulcano e Filicudi (Gazzetta del sud)

Salvatore Sarpi
Lipari
Emergenza-urgenza ad una svolta nelle isole minori del comune di Lipari grazie a una sinergia tra l'Amministrazione Bruno e la Croce Rossa Italiana (sezione provinciale di Messina). Tutte le isole minori del comune di Lipari, ad eccezione di Alicudi (che non possiede un tracciato stradale), saranno dotate di ambulanze e avranno dei volontari della Croce Rossa abilitati al loro utilizzo. L' Amministrazione Bruno - come ha annunciato ieri lo stesso primo cittadino, durante una riunione alla quale hanno preso parte il presidente provinciale della Croce Rossa, Francesca Stagno D'Alcontres, il commissario provinciale volontari del soccorso della Cri, Grazia Costa, il responsabile della Cri di Lipari, Giovanni Noto, l'assessore Massimo D'Auria e i rappresentanti delle circoscrizioni isolane – ha acquistato due ambulanze da destinare a Vulcano e Filicudi. I due mezzi saranno donati alla Croce Rossa (così come quelli già ubicati a Stromboli e Panarea) con la quale è stato stretto un "accordo" che comprende anche l'istituzione di specifici corsi per volontari a Panarea, Stromboli e Filicudi. La stessa amministrazione Bruno – anche attraverso l'intervento del consigliere provinciale Branca – ha fatto "rientrare" nell'arcipelago l'idroambulanza che era finita addirittura a Gela, e presto sarà messa a disposizione della Croce Rossa. L'operazione dovrebbe porre fine ai famigerati trasporti in motoape o sui furgoni degli alberghi. I nuovi volontari della CRI andranno così ad aggiungersi a quelli già operativi a Lipari e Vulcano.