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giovedì 10 febbraio 2011

Parco delle Eolie. Il consigliere Fonti "scopre" gli altarini. E senza l'unanimità da parte dei territori la Regione non darà l'intesa


Gentile  Direttore
Le allego resoconto stenografico della seduta dell'A.R.S. del giorno 2 febbraio2011 relativa all'interrogazione  proposta dall'On. Adamo e altri sulla istituzione del parco nazionale delle Egadi.
Appare interessante quanto dichiarato dall'Assessore Sparma "il Parco era previsto da una legge del 2007, ovviamente la regione - è impegno che prendo in Aula - non potrà mai dare l'intesa se da parte dei territori non c'è quella unanimità a favore del Parco".
Nel nostro caso, "il territorio" ha detto di non condividere l'istituzione del Parco delle Eolie attraverso una petizione popolare che ha visto aderire ben 4055 cittadini, e una delibera del Consiglio Comunale che ha   espresso volontà contraria all'istituzione del Parco.
Voglio sperare che quanto affermato dall’Assessore Sparma per le Egadi, possa valere anche per le Eolie.
E a pensare che qualche giorno dopo che il consiglio comunale si è pronunciato contrario al parco, qualcuno affermava: ve lo avevamo detto”  -  “l’inutile deliberato del Consiglio Comunale”
Vorrei anche sottolineare  quanto sia importante  essere rappresentati nelle istituzioni regionali, le Eolie ormai da diversi anni non hanno più nessuna rappresentanza in seno nell’Assemblea Regionale Siciliana, mentre le Egadi,come si vede in questo caso, sono stati ben rappresentati dall’Onorevole Giulia Adamo capo gruppo UDC all’A.R.S.
Cordiali saluti
                                                                                              Consigliere Comunale
                                                                                                 Gesuele Fonti

RESOCONTO STENOGRAFICO
(Stesura provvisoria)
221ª SEDUTA DELL'ARS
MERCOLEDI’ 2 FEBBRAIO 2011

Si passa all’interrogazione numero 1057 «Notizie sulla ventilata istituzione del Parco nazionale delle Egadi», a firma degli onorevoli Adamo ed altri. Ne do lettura:
«Al Presidente della Regione, all'Assessore per il territorio e l'ambiente e all'Assessore per i beni culturali e l'identità siciliana, premesso che, con il decreto interministeriale del 27 dicembre 1991,
veniva istituita, in Sicilia, l'area marina protetta delle Egadi, la più grande d'Europa con i suoi 53.992 ettari e 74 chilometri di costa;
considerato che:
il Governo nazionale ha attivato le procedure istituzionali per la creazione del Parco nazionale delle Egadi che, tra l'altro, dovrebbe comprendere, al suo interno, l'area marina protetta delle Egadi e parti di territorio di vari comuni della provincia di Trapani, comuni che hanno, tra di loro, macroscopiche differenziazioni;
sembrerebbe, da notizie di stampa, che il precedente Assessore regionale per il territorio e l'ambiente abbia già svolto numerosi incontri con alcuni rappresentanti di enti locali della provincia di Trapani al fine di concordare le procedure per l'istituzione del suddetto Parco;
stranamente, di tutti questi incontri non vi è traccia alcuna. Difatti, non esistono né pareri nè atti predisposti dai comuni interessati, ad eccezione del Sindaco di Favignana che, con proprio atto deliberativo, ha espresso il suo parere negativo all'istituzione di un parco nazionale che, di fatto, annullerebbe tutte le prerogative di controllo e di tutela insite nell'area marina protetta;
tenuto conto che:
l'istituzione del Parco nazionale delle Egadi, infatti, mette insieme parti di territorio della provincia di Trapani che, per intrinseche peculiarità economiche, sociali, culturali e paesaggistiche, presentano evidenti differenze tra di loro;
la suddetta istituzione del Parco nazionale delle Egadi può e deve quindi passare esclusivamente attraverso un serio e propositivo tavolo di concertazione che preveda la partecipazione non solo dei comuni interessati e dell'ente istitutore, ma anche e soprattutto dei rappresentanti delle attività produttive, delle associazioni ed enti culturali, dei rappresentanti sindacali e di tutti coloro che subiranno danni non indifferenti e non quantificabili dall'istituzione di detto Parco nazionale delle Egadi;
appare inoltre superfluo sottolineare che l'istituzione di un parco, da parte delle autorità competenti nazionali, debba obbligatoriamente passare attraverso la verifica sia del Governo sia dell'Assemblea regionale, che ne ratifica l'attuazione ed applicazione; visto che: alla data odierna, nessun documento ove si accenni al Parco delle Egadi è mai giunto a questa Assemblea regionale;
è bene ricordare che la Regione siciliana si è dotata di normative precise in merito all'istituzione di parchi e riserve naturali nel nostro territorio;
la l.r. n. 98 del 6 maggio 1981, modificata dalla l.r. n. 14 del 9 agosto 1988 (entrambe le leggi regolamentano l'istituzione di parchi e riserve in Sicilia) precisa, tra l'altro, all'art. 6, che l'istituzione delle riserve naturali dovrebbe avvenire con decreto dell'Assessore sentita la competente Commissione legislativa dell'Assemblea Regionale;
per sapere:
se non ritengano indispensabile comunicare all'Assemblea regionale quale iter procedurale si stia attuando per l'istituzione del suddetto Parco;
se sussista il parere obbligatorio della Commissione parlamentare competente;
se si conoscano i limiti territoriali dell'istituendo Parco nazionale delle Egadi, quali sarebbero i poteri di autonomia dei comuni interessati e se gli stessi saranno coinvolti nella gestione del Parco;
se l'area marina protetta delle Egadi continuerà a esistere o verrà inglobata all'interno del Parco, perdendo così autonomia gestionale ed organizzativa;
se ciò dovesse essere nelle previsioni del suddetto Parco nazionale, non ritengano urgente intervenire presso il Governo nazionale al fine di garantire l'esistenza e l'autonomia dell'area marina protetta delle Egadi, escludendo, di fatto, l'accorpamento della costa trapanese e delle sue isole all'interno dell'istituendo Parco nazionale delle Egadi;
se non ritengano improcrastinabile istituire un tavolo di concertazione con i sindaci, i rappresentanti delle attività economiche e produttive, le associazioni e gli enti culturali, i rappresentanti sindacali e le autorità competenti della provincia regionale di Trapani, nel pieno rispetto delle regole democratiche». (1057)
Ha facoltà di parlare l’assessore Sparma per fornire la risposta.
SPARMA, assessore per il territorio e l’ambiente. Signor Presidente, nell’ambito delle attività propedeutiche per l’istituzione del Parco nazionale delle Egadi, nel corso del 2010, sono state convocate tre diverse riunioni aperte al Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, con il dirigente generale, il dirigente del Comando del Corpo forestale, la Presidenza della Regione, con la provincia di Trapani, le associazioni e gli enti locali coinvolti nel progetto del parco.
Il sindaco di Favignana, presente alla riunione, per conto del Comune, ha manifestato l’assoluta contrarietà all’istituzione del parco comprendente il litorale trapanese.
Nel corso di questi incontri che sono stati tre e, quindi, comprendevano quella fase che la legge prevede, cioè ‘sentito gli enti locali’, sono emerse alcune problematiche che vorrei manifestare all’Aula che sono le seguenti: rivisitazione della zonizzazione e della perimetrazione delle zone SIC e ZPS; la problematica riguardante l’inclusione o l’esclusione del porto di Trapani; rapporti amministrativi che si andranno ad instaurare tra l’istituendo parco e la presenza sul sito, comprendente il parco, di altre riserve regionali esistenti e che hanno altri enti gestori; l’opportunità di garantire un’unicità territoriale gestionale ottimale in caso di coincidenza di diversi gestori nello stesso territorio e la possibilità o meno che l’istituendo parco possa comprendere sia le Egadi che il litorale trapanese in un unico modello di governance; l’attenzione sull’estensione dei vincoli da imporre per tenere conto delle attività socio-economiche che ricadono sul territorio; l’inserimento nell’area dell’istituendo parco di territori di altri comuni del trapanese.
Per quanto riguarda l’iter procedurale successivo ai citati incontri sono stati trasmessi tutti gli atti al Ministero per far sì che possa preparare lo schema di decreto del Presidente della Repubblica.
Ovviamente, il decreto non potrà avere seguito senza l’intesa con l’Assessorato regionale al territorio
e ambiente e quindi senza la Regione.
Ad ogni modo, qualora ci fosse l’intesa - questo è ovviamente l’oggetto -, ci sarà il decreto del Presidente della Repubblica, la Conferenza unificata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Successivamente, a questi due passaggi formali sarà, appunto, riformalizzata l’intesa della Regione attraverso una delibera della Giunta di Governo e, infine, verrà deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell’ambiente.
Il senso dell’interrogazione era se c’era un passaggio ovviamente in Aula o in Commissione
ambiente. La norma non lo prevede. Ciò non toglie il Governo è impegnato in questa difficile battaglia perché la situazione dei territori è diversa e ci sono conflitti altissimi.
Il Parco era previsto da una legge del 2007, ovviamente la Regione - è l’impegno che prendo in
Aula - non potrà mai dare l’intesa se da parte dei territori non c’è quella unanimità a favore del
Parco.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole Adamo per dichiararsi soddisfatta o meno della risposta dell’Assessore.
ADAMO. Signor Presidente, Assessore, francamente non credo che il Governo sia impegnato in un’azione difficile. Non so chi abbia partorito la stravagante idea di mettere assieme le isole Egadi con pezzi della costa trapanese. E’ un’idea stupida, facilmente contrastabile.
Il sindaco di Favignana si è espresso con estrema chiarezza. Ieri, il consiglio comunale marsalese ha bocciato la proposta incautamente avanzata dal sindaco di Marsala.
C’è una raccolta di firme e la Regione non deve fare altro che rispettare il volere dei cittadini.
Non siamo, grazie a Dio, a Tunisi, né al Cairo, non mi devo portare i cittadini della provincia di Trapani sotto l’Assessorato.
Quindi, chiedo con forza e determinazione che il Governo regionale dica di no ad una proposta stupida. Altrimenti, saremo costretti a venire con i pullman.
Mi dichiaro insoddisfatta della risposta dell’assessore

Biviano (PD) interviene sulla mancata trasmissione delle delibere consiliari sul depuratore


Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno

Al Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Giuseppe Longo


OGGETTO: Mancata trasmissione Delibere di Consiglio Comunale n. 105/2010 e 002/2011

 Gentili Signori,
In data 12/12/2010 e 17/01/2011 sono state approvate all’unanimità due delibere di Consiglio Comunale, rispettivamente la n. 105/2010 e la n. 002/2011, relative al nuovo impianto di depurazione e all’individuazione prevista nella zona di Canneto dentro.
Da quanto appurato nei giorni scorsi, nonostante fosse esplicitato, le delibere non sono state ancora inviate agli organi indicati.
Questo potrebbe alimentare o generare sospetti che le stesse siano state volutamente boicottate dall’Amministrazione Comunale e/o dagli uffici preposti.
Oltre al danno per la mancata trasmissione delle Delibere, questo atteggiamento, se veritiero ,  significherebbe una chiara mancanza di rispetto per tutto il Consiglio Comunale, massima espressione della sovranità popolare, oltre ad una chiara intenzione di procedere alla realizzazione del Depuratore di Canneto Dentro nonostante la contrarietà dell’intero consesso civico.
Appare strano, inoltre, che la stessa Presidenza del Consiglio non abbia  mai verificato che le stesse venissero regolarmente trasmesse  agli organi indicati e caso contrario denunciare chi di competenza e provvedere direttamente al loro invio.
Alla luce di quanto sopra, si chiede al Sindaco del Comune di Lipari e al Presidente del Consiglio Comunale di voler provvedere direttamente e/o fare predisporre il loro immediato invio agli organi indicati nei rispettivi deliberati.
Distinti saluti.
                                                                                        Il Consigliere Comunale
                                                                                            Partito Democratico
                                                                                           Dott. Giacomo Biviano

Depuratore e vasche. Preoccupazione e proposte di Federalberghi Eolie

Questa la nota che la Federalberghi delle Eolie ha inviato a:
COMUNE DI LIPARI
Egregio Sig. Sindaco, Dott. Mariano Bruno
e p.c.
ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE
Egregio On. Assess. Calogero Gianmaria Sparma
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA IDRICA
DELLE ISOLE EOLIE
Egregio Avv. Luigi Pelaggi
COMUNE DI LIPARI
III SETTORE URBANISTICA
Egregio Assessore, Dott. Natale Famà
IV SETTORE IDRICO
Egregio Assessore, Sig. Giulio China
CONSIGLIO COMUNALE
Egregio Presidente, Sig. Giuseppe Longo
Lipari, 9 febbraio 2011
Re: collocazione depuratore isole di Lipari.
Egregio Sig. Sindaco,
La questione della collocazione del depuratore a Canneto dentro e delle vasche di sollevamento a Lipari (Sottomonastero) e a Canneto nei pressi della spiaggia di Unci continua a destare notevoli preoccupazioni e ha visto prese di posizione piuttosto nette da parte della popolazione, di alcune associazioni e dello stesso Consiglio Comunale.
Riscontriamo, oltretutto, una serie d’istanze allarmate da parte di diversi nostri associati di Lipari e Canneto. Quest’ennesimo conflitto interno alla nostra comunità contribuisce ad ingenerare una disgregazione sociale che sicuramente non crea i presupposti per un’azione di sviluppo del nostro territorio all’insegna della
partecipazione e della concertazione.
È fuor di dubbio che Canneto, oltre a rappresentare una risorsa balneare di primaria importanza per l’intera isola di Lipari, merita una qualità della vita che rispetti i parametri propri del vivere su un’isola. Allo stesso tempo, la zona di Sottomonastero dovrebbe costituire il biglietto da visita soprattutto per i visitatori che alimentano la principale industria dell’isola: quella turistica.
Da qui la necessità di prevedere soltanto interventi che possano migliorare e qualificare dette aree, senza quindi sacrificarne in alcun modo la vivibilità e il potenziale di attrazione turistica.
Siamo, altrettanto consci, come da Lei manifestatoci apertamente, del fatto che l’Amministrazione si trovi di fronte alla necessità di dotare l’isola di un impianto di depurazione e ciò per ovvie ragioni di carattere legale e igienico-sanitario.
Con la presente chiediamo, pertanto, di:
• rivalutare la possibilità di collocare l’intero impianto di depurazione nella zona di Monte Rosa, oltre il
Porto di Pignataro, così come previsto dal piano regolatore generale;
• valutare la possibilità che detto impianto preveda anche un ciclo in grado di riutilizzare l’acqua depurata;
• poter partecipare al prossimo incontro previsto sull’argomento entro la fine di febbraio con l’Avv. Luigi
Pelaggi.
Nel ringraziarla per l’attenzione e in attesa di un Suo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Christian Del Bono

Lipari: Valutazione d'incidenza ambientale e "fermo" di molte pratiche edilizie. Sabatini interroga il sindaco

Al Signor Sindaco del Comune di Lipari
dott. Mariano Bruno
        Oggetto: INTERROGAZIONE URGENTE – Valutazione d’incidenza ambientale.-

                           Egregio sig. Sindaco,
voglio sottoporLe un problema che da un primo esame potrebbe sembrare esclusivamente di natura tecnica, mentre lo stesso a mio parere, coinvolgere l’intera economia Eoliana.-
                    Molte pratiche edilizie sono “ferme” perché assoggettate alla procedura prevista dall’Assessorato Territorio ed Ambiente con D.A. 30.3.2007, la cosi detta V.I.A., e del fatto che a tutt’oggi non si è provveduto a costituire la figura che possa valutarne le richieste connesse all’istruttoria del permesso di costruire.-
              La mancanza di tale figura, comporta la paralisi delle Concessioni e delle Autorizzazioni Edilizie, con la grave conseguenza di un “fermo dei lavori” sia per le imprese e sia per gli studi tecnici.-
              In un periodo palesemente logorato dalla crisi che sta investendo in particolare il meridione, ritengo che la S.S. dovrebbe adoperarsi nel più breve tempo possibile per garantire al cittadino Eoliano ed hai turisti che hanno investito alle Eolie, un rapido snellimento delle pratiche che in questo momento vengono accantonate in attesa che venga valutata l’incidenza ambientale.
              Il mio intervento da Consigliere Comunale, prima ancora che da professionista è dovuto non solo a quella gente che ha riposto in me la fiducia, ma a tutti i cittadini e professionisti che oggi già attendono la definizione di una o più pratiche Edilizie e soprattutto nei confronti delle imprese edili che in questo momento si trovano in grande difficoltà.-
              Per quanto sopra esposto con la presente la INTERROGO per sapere se Lei e la Sua Amministrazione avete intrapreso iniziative in merito.-   
          SI RICHIEDE RISPOSTA SCRITTA.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno

mercoledì 9 febbraio 2011

Il comitato cittadino di Canneto-Serra- Pirrera. "No al depuratore a Canneto dentro, Si a Pignataro dopo la Capitaneria!"

Abbiamo l’impressione che sul problema del depuratore la confusione regna sovrana e che il Sindaco di Lipari faccia di tutto per aumentarla.
Prima dichiara di attuare le scelte deliberate dal Consiglio Comunale, poi afferma di non voler dare seguito alla delibera dello stesso Consiglio Comunale, tenutosi a Canneto in data 17 Gennaio 2011, infine minaccia i cittadini che dissentono dalla scelta della sua collocazione a Canneto dentro con vasche di sollevamento a Unci e porto di Lipari;
Lo ribadiamo a chiare lettere e ci faremo carico di spiegarlo ai cittadini con manifestazioni e comizi: noi siamo decisamente contrari a collocare il depuratore a Canneto dentro anche se dovessero essere spostate da Unci e dal porto di Lipari le vasche.
Siamo contrari perché questa collocazione danneggia la comunità eoliana rendendo praticamente impossibile la già progettata area artigianale, danneggiando aziende agricole sorte nei dintorni, creando problemi sanitari agli abitanti di Canneto, Serra, Pirrera, Collo che guardano su quella vallata.
Certamente Lipari ha bisogno del depuratore ma riteniamo che esso vada collocato a Pignataro dopo la vecchia capitaneria di porto dove era stato previsto fin dal 2001 e dove e dopo lo vuole il Piano Regolatore.
A nostro avviso non ci sono divieti e controindicazioni di sorta e si sono persi dieci anni per manovre che non hanno niente a che vedere con gli interessi di Lipari e dell’ambiente. Certo che ci potrebbe essere il rischio che si perdano i finanziamenti. Ma la responsabilità di questo sarebbe innanzitutto e soprattutto del Sindaco di Lipari che, nominato primo Commissario, decise di mettere da parte il progetto scelto con un regolare bando di gara e diede l’incarico alla Sogesid, società che non aveva partecipato a nessuna gara.
                                                         Comitato dei Cittadini di
                                                         Canneto – Serra - Pirrera

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” COMANDO PROVINCIALE DI MESSINA _ Comunicato Stampa del 9 febbraio 2011

Compagnia di Messina Sud
Nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Bordonaro hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina, SPARTÀ Giuseppe, nato a Messina cl. 1978, pluripregiudicato, ed in atto ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, già per il medesimo reato.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini dei Carabinieri il prevenuto, nel corso del 2010, con minacce avrebbe reiteratamente richiesto e percepito indebitamente da un proprio congiunto delle somme di denaro.
Il provvedimento custodiale è stato notificato a SPARTÀ Giuseppe in carcere.

"Guarino non ha chiara la necessità di un impianto di depurazione all'avanguardia". L'amministrazione Bruno risponde al consigliere comunale

Comunicato stampa
In relazione al comunicato stampa del Consigliere Comunale Gianfranco Guarino, si ritiene che lo stesso probabilmente non ha chiara la necessità di passare con urgenza da un impianto di pretrattamento ad un impianto di depurazione all’avanguardia.
Nell’interesse della comunità l’Amministrazione non intende assolutamente fare alcuna polemica, ne di far precipitare in una lotta politica il paese che ha più gravi situazioni sociali ed economiche.
Per questo superiore interesse non ci si lascerà trascinare in iniziative che siano diverse da quelle procedurali e tecniche.
Per tale motivo l’Avv. Pelaggi, contattato dall’Amministrazione Comunale,ha assicurato la sua presenza a Lipari entro la fine del mese in corso, al fine rifornire le più ampie delucidazioni sull’argomento.
L’Amministrazione Comunale

L’Istuto d'istruzione superiore " Isa Conti" di Lipari ancora vincitore

A Roma, nella storica sede del quotidiano "Il Tempo" di Piazza Colonna, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei concorsi promossi dall'Osservatorio Permanente Giovani Editori, nel contesto del progetto "Il Quotidiano in Classe” che porta nelle scuole superiori italiane alcuni tra i più grandi giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per una moderna forma di educazione civica day by day.
La cerimonia è stata condotta e moderata da Paola Saluzzi (giornalista SKY TG24).
L'Osservatorio Permanente Giovani-Editori e la Fondazione O'Scia' -  di cui l'ideatore e il fondatore è il cantautore Claudio Baglioni  - hanno scelto di riprendere il cammino intrapreso insieme con il progetto "ClanDestino Giovani" - nell' anno scolastico 2006/2007 - per promuovere  nella scuola la diffusione e la  valorizzazione dell'educazione alla cittadinanza con una nuova iniziativa  dal titolo "Un solo mondo. Integrazione: costruire insieme il presente, per abitare il futuro insieme.
Un'iniziativa di alto valore civile e sociale - partita dal desiderio di diffondere tra i giovani la cultura del confronto e del dialogo, aspetti fondamentali della formazione di un individuo - tesa a far maturare una consapevolezza fondata sul rispetto reciproco, sulla convivenza civile e sull'educazione alla vita.
Il concorso, per l'anno scolastico 2009/2010, ha chiesto agli studenti di informarsi e discutere in classe, anche con i loro insegnanti, e poi di lavorare in gruppo per rappresentare in modo creativo i temi del dialogo, del confronto e dell'integrazione.
E' stato Luca Pardo, Segretario Generale della Fondazione O'Scià, a premiare i dodici elaborati vincitori ex aequo scelti tra le classi delle scuole superiori di tutta Italia.
Tra questi le classi QUARTE dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Isa Conti Eller Vainicher di Lipari (ME) coordinate dalla Prof.ssa Maria Livoti.

Carabinieri sequestrano rete al largo di Rinella.

Circa seicento metri di rete da pesca sequestrata e due persone sottoposte a sanzione amministrativa. Questo il risultato di uno dei tanti controlli posti in essere nel mare dell'arcipelago eoliano dagli uomini della motovedetta 704 dell'Arma di stanza a Lipari.
L'operazione è stata compiuta stamani al largo della frazione di Rinella nell'isola di Salina.
Ai due titolari della rete sono state contestate .violazioni alla normativa vigente.
Il pescato è stato sequestrato e donato in beneficienza. Nelle foto: 1) Una parte della rete viene caricata dai carabinieri sull'auto
2) Altro quantitativo di rete sulla motovedetta

TG PARLAMENTO DEL 9 FEBBRAIO, EDIZIONE MATTINA - AgenParl

Depuratore e...preoccupazione (di Angelo Ferlazzo)

"E con grande interesse e preoccupazione che ultimamente noi abitanti di Canneto e io in primis, seguiamo le dichiarazioni delle parti sull’annoso problema del depuratore che si vuole collocare a Canneto dentro e con il tubo di scarico della vasca di decantazione con scarico diretto in mare, nel caso di troppo pieno, e se questo non bastasse, accanto al tubo di carico, ed a quello di scarico del dissalatore.
Grande preoccupazione, vi è dalle indiscrezioni che trapelano riguardo i pareri positivi a che l’opera si realizzi, da parte di tutti gli Enti tranne il Consiglio Comunale di Lipari che ha espresso parere negativo se non vado errato. Ma la domanda è la Regione Sicilia e/o chi di competenza ha ricevuto questo parere? Sicuramente è stato inoltrato in tempo e se è così come mai non è stato preso in considerazione?
Giusto oggi al TG regionale apprendiamo che il porto previsto per l’Isola di Lipari è andato in fumo per il parere negativo espresso dal Consiglio Comunale, peccato una grande opportunità, per la quale e con la quale con molta probabilità avremmo fatto il salto di qualità, ma così come è contato qualcosa questo parere, come mai non è stato parimenti preso in considerazione l’altro sul depuratore, dato che all’unanimità vi è una difficoltà a concepirlo in quel sito con conseguente costruzione di edifici nuovi all’interno dei 150 mt. Dal mare con tipologie altamente rischiose specie d’Estate per il mal funzionamento o altro. Perché non potenziare i motori esistenti? Perché non trasformare quello già esistente dato che il problema degli odori come si dice non esiste? Perché non avere rispetto per l’unica fonte di ricchezza di una frazione che in Estate è il volano dell’economia balneare dell’Isola? Perché
Probabilmente questo interessa solo a noi che ci viviamo a Canneto e che forse per questo problema, almeno per questo riusciamo ad essere uniti e intransigenti proponendo soluzioni diverse e condivise, senza schieramenti politici di parte.
Per questa Estate ” buon bagno” a tutti ….
Angelo Ferlazzo

Depuratore a Lipari e Vulcano. Approvazione in dirittura d'arrivo? . Il comunicato di Guarino


COMUNICATO STAMPA
            Nei giorni di lunedì 7 e martedì 8 febbraio 2010 su input del gruppo  “Futuro e Libertà” delle Isole Eolie mi sono incontrato con l'On. Carmelo Briguglio Eolie e successivamente accompagnato dall'Onorevole  Pippo Currenti, nonché  dal dott. Aldo Campo, ho incontrato L'Ass.ore Regionale all'Ambiente e Territorio il dott. Gianmaria Sparma, il quale dopo aver ascoltato con grande attenzione e partecipazione , le motivazioni del dissenso , le preoccupazioni e le proposto alternative delle popolazioni interessate dal problema,  preannunciando tra le altre cose, una visita alle Isole Eolie in un prossimo futuro per discutere dei problemi di sua competenza.
            L'assessore, ha messo a disposizione gli uffici competenti per il settore, ossia i responsabili della Valutazione di incidenza ambientale, relativa all'opera dei depuratori di Lipari e Vulcano, per conoscere lo stato di fatto e i tempi a disposizione, (va detto che l'unica competenza reale da parte della Regione Sicilia, rimane solo la Valutazione di incidenza ambientale, in quanto il resto trova soluzione nei vari enti preposti ai pareri di rito.
            Messi a conoscenza dello stato di fatto, dopo una reazione di stupore e rabbia ricordando la finta concessione nel mese di dicembre di un tempo brevissimo dal Commissario di governo il dott. Pelaggi al Consiglio Comunale per poter effettuare delle controdeduzioni sull'opera, (ma che in ogni caso occorreva presentare all'Assessorato Ambiente e Territorio), in quanto con ordinanza ministeriale i tempi necessari per le osservazioni e specificatamente per il depuratore di Lipari erano stati ristretti a soli 15 gg rispetto alla normalità circa 60 gg. dalla data di presentazione degli atti agli uffici competenti, inoltre tutti gli altri pareri erano già stati acquisiti.
Dopo la trafila burocratica e i chiarimenti e le integrazioni richieste dai tecnici dell'Assessorato, Ad oggi rimangono in termini di legge circa 13 gg. per il rilascio del parere di legittimità ambientale, dopo di chè il dott. Pelaggi con i poteri commissariali, potrà auto approvarsi l'opera, anche senza il parere della Regione Sicilia ponendo la parola fine all'iter burocratico il tutto per semplice decorrenza dei termini.
Se si prende per buono l'annuncio del Sindaco di Lipari che a fine mese il Dott. Pelaggi sarà a Lipari, per parlare con i cittadini, mi chiedo che significato ha? Un'altra bufala?
Tanto con certezza non avrà più nulla cambiare se non con delle varianti, ovviamente prima di una gara pubblica, altrimenti, si ricadrebbe nella stesa situazione delle opere di messa in sicurezza di Sottomonastero, ed allora quanto detto dal Sindaco sulle responsabilità penali e civili di chiunque provi ad ostacolare l'iter del depuratore, prenderebbero corpo.
Scusate l'ironia ma sono sicuro che il Sindaco è in buona fede e sicuramente di tutte queste cose non ne sa nulla!
Di fatto si stà per uccidere con certezza la frazione di Canneto, (tutta), oltre che per una parte importante della popolazione di Canneto, dove la convivenza con il depuratore renderà la vita insopportabile, (vedi tutte le altre zone dove esistono depuratori), ed a gli altri se va bene, vedranno dimezzare il valore dei propri immobili e il crollo totale del turismo e della balneazione.
Mi chiedo chi di noi o quale turista, farebbe mai il bagno o andrebbe in spiaggia in una zona dove scarica un depuratore (anche se realizzato a regola d'arte), o con i rischi connessi dalle vasche per le pompe di sollevamento, ovviamente odori a parte, o sceglierebbe di passare le vacanze a Canneto,  L'isola di Vulcano ed i Vulcanari non pensino di essere esenti, per loro è previsto lo stesso destino (Spiaggia delle Sabbie nere).
In conclusione invito i Cannetari ed i Vulcanari, a trovare nel più pieno rispetto delle leggi e del vivere civile la forza di gridare al mondo intero, che le Isole Eolie Patrimonio dell'umanità rischiano di diventare come Cuma (NA), Agrigento, Milazzo, Barcellona, etc.
Invito i consiglieri comunali, gli assessori comunali, il Sindaco ancora una volta e chiunque abbia cuore il futuro delle zone interessate ad attivarsi per modificare il sito delle opere.
Se nulla sarà fatto, in breve tempo (ritengo un paio d'anni) arriveranno i risultati di scelte scellerate, fatte contro la popolazione e contro i propri figli distruggendone il futuro,  in quel momento a pagare il prezzo non saranno certamente coloro che hanno generato tutto questo.
Vi invito a guardare i primi 5 minuti di un filmato andato in onda domenica 6 febbraio 2011 su RAI3 e riflettere. (basta collegarsi ad internet)

Gianfranco Guarino

A Roma grande successo per la Malvasia delle Lipari prodotta da Lantieri a Vulcano

(di Gilberto Iacono) Negli antichi saloni di Palazzo della Rovere a Roma, grande successo della manifestazione "Vini Naturali' dedicata agli operatori del settore enologico e Horeca.
Una particolare accoglienza e' stata riservata alla Malvasia delle Lipari Lantieri, la prima prodotta a Vulcano-Gelso.
Tutti gli operatori che hanno effettuato l'assaggio hanno concordato nel rilevare una particolare finezza e una chiusura "minerale", dovuta senza dubbio al terreno siliceo e all'esposizione a sud, del tutto diversi dalle tradizionali colture in Salina.
Un augurio alla signora della casa rosa, con la speranza di successo e affermazione nel settore, e di crescita anche in questo campo per la nostra isola di Vulcano.

Porto di Lipari, l'iter va avanti Alcune osservazioni da definire in conferenza dei servizi. Bruno fiducioso (Gazzetta del Sud)

(Peppe Paino - Gazzetta del sud) Il dirigente dell'assessorato regionale al territorio e Ambiente, Sergio Gelardi revoca, come atto dovuto per decorrenza dei termini, il provvedimento di sospensione sull'iter relativo al progetto del cosidetto "mega porto". Ma il progetto di rifunzionalizzazione della portualità isolana non sarebbe stato bocciato, come diffuso ieri sera.
In realtà il Comune sarebbe stato invitato a riformulare la richiesta per la parte relativa ai porti turistici in attesa di determinazioni sulla parte commerciale. Passaggi burocratici, insomma. I progetti della Lipari Porto Spa, società mista tra Condotte d'Acqua Spa e Comune di Lipari, a maggioranza privata, realizzati dall'ing. Giuseppe Rodriguez, com'è noto, sono cinque nell'ottica della rifunzionalizzazione e riqualificazione delle strutture esistenti (Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga, Bagnamare, Pignataro). Opere da 130 milioni di euro. Rispetto ai primi elaborati del 2007, e come annunciato nella presentazione alla popolazione dello scorso 2 dicembre, offrono 540 posti barca in totale, gratis per la marineria locale, con banchine i cui muraglioni, dal piano di calpestio erano alti 2,30 metri. Ed ancora, un edificio da realizzare sotto la salita San Giuseppe (a Marina Corta) per consentire a pescatori e barcaioli di sistemare le loro attrezzature al riparo.
Sempre a Marina Corta, un pontile galleggiante lungo la scogliera del castello di fronte il molo lato nord. Per Sottomonastero, invece, gli elaborati ripropongono più o meno quanto già progettato, per le opere di messa in sicurezza, dal Genio civile opere marittime di Palermo. Progetto contestatissimo, va ricordato, dagli esperti di mare del luogo. A Marina lunga, è stato previsto uno dei tre porti turistici e a Bagnamare una passeggiata a mare da e per Pignataro con ben 239 parcheggi pubblici lungo la litoranea al centro della quale era stato pensato un centro di talassoterapia ed altriedifici o box commerciali. Giù, dieci posti barca per super yacht. Per Pignataro, infine, è stato progettato un altro porto turistico. I gruppi di Udc -Nuovo Giorno, riportando i passaggi della nota inviata da Gelardi al Comune e dando per scontato che si tratti di una bocciatura al progetto hanno rivendicato, come più volte evidenziato in passato, l'importanza del ruolo del Consiglio comunale nella programmazione delle scelte sul territorio. Ciò «per dare voce ai cittadini in considerazione delle tante perplessità e preoccupazioni che l'iniziativa ha suscitato nella stragrande maggioranza degli Eoliani e dei frequentatori delle nostre isole». Udc e Nuovo Giorno hanno anche sottolineato che nella stessa nota della Regione viene ribadito come l'iniziativa «appare di difficile inquadramento, sotto il profilo della legittimità, in quanto idonea ad alterare la par condicio, la riserva ex art 45 bis del Codice della Navigazione di provvedere ad un eventuale affidamento a terzi, diversi dal Comune proponente, della gestione delle aree demaniali. Ciò perche il Comune di Lipari, in seno alla richiesta presentata e allo schema di Accordo di Programma, ha manifestato la volontà di affidare la gestione di tutte le opere portuali ad una società Pubblico-Privata denominata Lipari Porto Spa, che è stata costituita, prima della richiesta di assenso con socio prevalente privato. Fiducioso il sindaco Mariano Bruno; rintracciato in serata, ha dichiarato che si tratta di «tutt'altro che di una bocciatura».
Intanto, passando ai "disagi portuali quotidiani" le belle giornate di sole e le regolari partenze degli aliscafi da Sottomonastero non devono far dimenticare i disagi negli attracchi dei mezzi veloci nello scalo alternativo di Punta Scaliddi con il mare molto mosso. Va ricordato che quella banchina versa in stato di precarietà. Per i lavori di consolidamento giovedì ci sarà un incontro al Genio civile; si spera per la definizione degli interventi. Intanto, c'è pur sempre il porto rifugio di Pignataro. La struttura, in testata, va però adeguata alle esigenze dei mezzi di linea e soprattutto dal punto di vista della sicurezza.

"La farsa è finita, adesso parliamo seriamente di un porto per Lipari". Il comunicato del circolo SEL Eolie

COMUNICATO DEL CIRCOLO DELLE EOLIE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'
La notizia della sonora bocciatura del megaporto di Lipari da parte della Regione Siciliana non ci coglie di sorpresa, perché abbiamo sempre sostenuto – insieme alle altre forze di opposizione del paese – la necessità di un porto “a misura” della comunità e non barbaramente sovradimensionato, un porto “della” comunità e non di una società privata, e soprattutto l’esigenza inderogabile di un percorso concertato, quale può essere solo ed esclusivamente quello garantito da un Piano Regolatore dei Porti.
Il consiglio comunale, con una delibera votata dalla minoranza e maldestramente ignorata dal sindaco Bruno, questo Piano Regolatore dei Porti l’aveva già chiesto nel 2008. L’amministrazione comunale ha preferito non dotarsi dell’unico strumento che permette l’accesso a finanziamenti pubblici per non pregiudicare un megaporto in mano a Condotte d’Acqua per i prossimi cinquant’anni. Così facendo, alla luce dell’atteso (e attendibile) pronunciamento della Regione, ha finito invece per pregiudicare il presente e il futuro immediato dei cittadini, che di un porto – un porto vero, quello dove le navi trovano riparo quando c’è tempesta – hanno realmente bisogno.
Abbiamo assistito a campagne elettorali fatte di megaprogetti portuali che la Regione respinge al mittente. Abbiamo assistito alla svendita del patrimonio immobiliare del Comune, consegnato sulla scorta di valutazioni indecorose in mano ai privati. Abbiamo assistito alla farsa dei progetti “ritoccati”, dove a mare spuntano le SPA e i centri benessere invece delle banchine realmente funzionali agli approdi dei mezzi commerciali. Abbiamo assistito alla creazione di società “miste” che costano 150.000 euro l’anno. Adesso basta.
Adesso bisogna ripartire da questo punto, e ripensare un porto a misura degli eoliani, non delle società private attratte dal miraggio di facili speculazioni nel nostro territorio. Un porto che si integri in maniera coerente nel paesaggio della rada di Lipari. Un porto che sia un patrimonio collettivo, dei mezzi commerciali, dei pescatori, del traffico locale, e non una spada di Damocle sull’economia dell’isola.
La vicenda del megaporto bocciato è l’ennesima dimostrazione di quanto sia distante l’operato dell’amministrazione dalle reali esigenze della comunità. Dopo l’appello lanciato a proposito dell’allarmante localizzazione del depuratore, di fronte all’ennesimo fallimento conclamato, ribadiamo con ulteriore motivazione la necessità che sindaco e amministratori chiedano scusa alla cittadinanza, e si dimettano.

Porti....palla al centro (di Saverio Merlino)

Dopo un primo tempo inutile e giocato senza applicare le regole corrette (trasparenza, informazione e coinvolgimento di chi è realmente interessato alla partita) oggi la palla viene rimessa al centro. 
Speriamo che il calcio d'inizio del secondo tempo lo diano i giocatori veri. 
Saverio Merlino

martedì 8 febbraio 2011

REVOCA IN AUTOTUTELA DEL PARERE ESPRESSO DALLA REGIONE SUL MEGAPORTO. "L'AVEVAMO DETTO". COMUNICATO DI UDC E NUOVO GIORNO

COMUNICATO STAMPA UDC  NUOVO GIORNO   -  REVOCA IN AUTOTUTELA DEL PARERE ESPRESSO DALLA REGIONE SICILIANA SUL MEGAPORTO.
Apprendiamo che con nota del 07.02.2011 l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana notifica, al Comune di Lipari, l’avvio del procedimento di revoca del parere, già espresso, sul progetto di massima presentato per la realizzazione e la gestione dell’area portuale che va da Marina Corta a Pignataro.
 Tra le motivazioni di riscontrata illegittimità esposte, alcune ci hanno colpito particolarmente ed alle quali non possiamo che aggiungere: “ve lo avevamo detto”.
Avevamo chiesto al Sindaco se aveva intenzione di sottoporre l’iniziativa al Consiglio Comunale per verificarne la condivisione o meno, attraverso un atto di programmazione serio, magari sottoponendogli la proposta di accordo di programma, vista l’assenza nel nostro territorio di uno strumento di programmazione in materia (Piano Regolatore dei Porti).
Chiedevamo di ridare al Consiglio Comunale il ruolo che gli spetta per legge, di programmare le scelte sul territorio, e così dare voce ai cittadini, viste le tante perplessità e preoccupazioni che l’iniziativa ha suscitato nella stragrande maggioranza degli Eoliani e dei frequentatori delle nostre isole.
In risposta il Sindaco ha affermato con assoluto disprezzo per le idee altrui “lo farò solo se lo impone la procedura prevista dalla legge
Oggi nella nota dell’Assessorato leggiamo:
”sono state formulate delle osservazioni che portano a rivedere i presupposti di legittimità …omissis.....
In particolare considerato che:
-      in assenza di Accordo di Programma, strumento non derogabile, non sussistono i presupposti per assumere l’intervento nel suo complesso e quindi anche limitatamente alla parte che si riferisce ad opere di portualità turistica…;
-      in assenza per quanto sopra, di previsioni  della programmazione regionale viene meno uno dei presupposti previsti per l’applicazione della norma contenuta nell’art. 1 della LR 3/09 alla fattispecie in oggetto;
-      detta norma ha carattere eccezionale e non consente una interpretazione estensiva di interventi non compresi nella programmazione regionale;    
Avevamo anche  detto di non essere contrari alla realizzazione dei porti, anzi, ma alla realizzazione di sproporzionate volumetrie ed alla gestione dei servizi pubblici affidati ad una società a maggioranza privata.
Oggi sempre nella stessa nota viene ribadito:
-      l ’iniziativa “appare di difficile inquadramento, sotto il profilo della legittimità, in quanto idonea ad alterare la par condicio, la riserva ex art 45 bis del Codice della Navigazione di provvedere ad un eventuale affidamento a terzi, diversi dal Comune proponente, della gestione delle aree demaniali. Ciò perche il Comune di Lipari, in seno alla richiesta presentata e allo schema di Accordo di Programma, ha manifestato la volontà di affidare la gestione di tutte le opere portuali ad una società Pubblico- Privata denominata Lipari Porto Spa, che è stata costituita, prima della richiesta di assenso con socio prevalente privato. Ora poiché l’oggetto della procedura di gara e la costituzione della società pubblico privata hanno avuto ad oggetto l’intero sistema portuale (parte turistica e parte commerciale) l’assenso rilasciato, nella parte in cui è astrattamente idoneo ex art 45 C.N., a legittimare la gestione privata della sola parte turistica, porta ad una modifica dell’oggetto della procedura di gara con la conseguente alterazione, ancora una volta, del principio della par condicio tra i concorrenti…omissis…; 
 Non ci meraviglia, neanche che il Sindaco nelle note inviate sino a pochi giorni fa, per evitare questa scontata conclusione abbia avuto l’ardire di sostenere, “che la concessione delle strutture portuali con destinazione commerciale per la cui realizzazione è stata prevista soltanto la necessaria autorizzazione restando la gestione di competenza della Regione Siciliana” cioè il contrario di ciò che ha sostenuto qui in ogni sede.
La regione nella stessa nota gli ha fatto notare che:
“ … il proggetto preliminare presentato è unitario e prevede la realizzazione di un complesso intervento di portualità, turistica e commerciale, e la sua successiva gestione, per la parte turistica, da parte dell’ente locale, e per esso, di una società mista.
Le bugie hanno le gambe corte, sia quelle dette in campagna elettorale, che quelle sostenute con l’ausilio di autorevoli tecnici, avvocati ed esperti, che tanto esperti forse non sono.
Ci asteniamo da ulteriori commenti rinviando all’interesse di tutti ad una approfondita e completa lettura del documento citato, che non mancherà di illuminare definitivamente qui pochi che ancora in buona fede credevano che l’amministrazione stesse procedendo nell’interesse degli Eoliani.
U D C     Nuovo Giorno

Progetto di rifunzionalizzazione della rada di Lipari: la posizione della Federalberghi.

Riunione di Direttivo fiume quest’oggi in Federalberghi Isole Eolie, a completamento della serie di incontri e di verifiche sul progetto di rifunzionalizzazione della rada di Lipari.
L’associazione, nelle ultime settimane aveva avuto modo di porre tutta una serie di quesiti alla Lipari Porto, la società mista partecipata per il 30% dal Comune di Lipari e per il 70% dalla Condotte D’Acqua che ha realizzato il progetto.
Gli associati, nel confermare il proprio favore ad un progetto di rifunzionalizzazione della rada di Lipari, hanno sollevato una serie di perplessità che mettono parzialmente in discussione alcune scelte progettuali e altre che richiamano l’attenzione su aspetti meramente operativi.
Le motivazioni alla base delle varie considerazioni, saranno quanto prima sottoposte all’attenzione degli organi preposti, e scaturiscono da una serie di valutazioni che andrebbero meglio approfondite sulla base di un piano di sviluppo complessivo dell’isola di Lipari che consenta di contestualizzare il progetto nel tempo ed in relazione ad altri interventi strutturali previsti o da prevedere sul territorio.
Innanzitutto, è ferma convinzione che l’aspetto più importante del progetto debba essere quello di dotare Lipari e le Eolie di un porto commerciale in grado di garantire operatività e riparo anche in condizioni meteo avverse. A questo proposito vanno assolutamente dipanati i dubbi che ancora avvolgono la messa in sicurezza di Sottomonastero a seguito dei timori evidenziati da diversi comandanti e dai piloti del porto.
In secondo luogo, un’isola che vive di turismo e che negli ultimi cinquant’anni deve il proprio benessere essenzialmente al proprio patrimonio ambientale e culturale e alla capacità che questo ha di generare flussi turistici, deve dimostrare a se stessa e al mondo intero che è rispettosa di tale patrimonio anche a costo di dover rinunciare a qualche posto barca.
A tal proposito si ritiene che i massi e, soprattutto, il braccio galleggiante che cingerebbe parzialmente la millenaria rocca del Castello di Lipari, andrebbero evitati. Sempre in quest’ottica, non si ravvisa la necessità (se non meramente economica) di dover rinunciare all’intera spiaggia di Marina Lunga. La parte che dall’altezza di via Zagami (dove è previsto il nuovo attracco degli aliscafi) arriva fino quasi all’attuale stazione dei Vigili del Fuoco potrebbe, infatti, essere risparmiata. I posti barca previsti in quest’area potrebbero essere posizionati nella zona che dalla stazione stessa arriva fino a Porto Pignataro. Così facendo, oltre a mantenere la spiaggia, che dovrebbe essere invece oggetto di riqualificazione e restituita, se non altro, al piacere di poterla percorrere e ammirare sia dalla strada sia dal mare (dove per il camminamento è da poco stato speso circa € 1 milione), si eviterebbe il rischio di costruire una città nella città. Si manterrebbe, inoltre, una maggiore integrazione visiva e funzionale con il resto del territorio, evitando anche di sovraccaricare quella che, stando alle indicazioni ricevute, rimarrebbe l’unica arteria di collegamento tra Lipari e Canneto: la Falcone Borsellino. Tale accorgimento consentirebbe, infine, di evitare buona parte dei fabbricati previsti nella zona di Bagnamare, che sarebbe pertanto prevalentemente adibita a porto turistico e verrebbe percorsa dal camminamento che la metterebbe in comunicazione con Pignataro.
In terzo luogo, è evidente che l’entità dell’investimento sarà direttamente proporzionale alle fonti di reddito che sarà necessario attivare per garantirne il ritorno.
Non avendo potuto prendere visione del business plan non ci è dato sapere quanto frutterebbero le attività attualmente previste nella zona di Bagnamare (circa 1.780 mq di fabbricati) ma, per garantire un adeguato ritorno all’investitore, oltre al notevole risparmio derivante dal mancato realizzo di tale intervento si potrebbe aggiungere anche un’estensione del periodo di riscossione degli oneri previsti sul porto commerciale (attualmente questi sono legati esclusivamente all’investimento previsto sul porto commerciale); anche questi per altro da monitorare.
Tra le altre questioni di carattere operativo da approfondire, sono da segnalare: la mancata previsione di un punto di attracco per la nave della spazzatura e gli eventuali oneri a carico della stessa, la necessità di prevedere interventi per la gestione di un’accresciuta viabilità, l’inevitabile sovraccarico per la rete fognaria, e la necessità di definire un regolamento condiviso che stabilisca una serie di paletti tariffari e operativi sia per il porto commerciale sia per quello turistico.
 Christian Del Bono
 Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

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