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giovedì 4 agosto 2011

Il Capo dello Stato a Stromboli. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi

Il presidente Napolitano accolto dagli applausi si scusa per «avervi costretto a una levataccia» Salvatore Sarpi
Stromboli
Dalle sei e cinque di ieri mattina il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è in vacanza nella "sua" Stromboli, dove trascorre le sue ferie estive da ben ventidue anni.
Il Capo dello Stato è sbarcato nell'isola eoliana dal traghetto della Siremar "Palladio" sul quale, unitamente alla moglie, signora Clio, si era imbarcato la sera precedente nel porto di Napoli. Durante il viaggio è stato "scortato" da un pattugliatore della Marina Militare.
Ad accogliere il Presidente nell'isola, oltre ad un'alba da cartolina, vi erano il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il consigliere comunale Mario Cincotta, il presidente di Confindustria turismo, Vito Russo, il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato con i suoi uomini, il comandante della stazione dei carabinieri di Stromboli, Riccardo Spanò, gli uomini della polizia municipale, gli amici che lo ospiteranno, un discreto gruppetto di residenti e turisti.
«Vi ho fatto fare una levataccia» ha commentato il Presidente non appena sbarcato dal traghetto. Dopo avergli porto il benvenuto il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha omaggiato il gradito ospite con la pubblicazione "I turchi alla marina". Una ulteriore pubblicazione "Pani caliatu", prettamente culinaria e basata su antiche ricette eoliane, l'ha donata alla signora Clio. Per la moglie del Capo dello Stato anche un omaggio floreale da parte della nipote del sindaco Letizia Nardacci.
Napolitano e consorte hanno poi lasciato il porto (senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa, tenuta a debita distanza dalla sicurezza) prendendo posto su due diverse auto elettriche. Direzione la solita villa degli amici di contrada Piscità.
Lo sbarco dal traghetto del Presidente è stato accompagnato dagli applausi delle persone presenti sulla struttura portuale strombolana.
«Vogliamo dare al Capo dello Stato e alla sua signora –ha dichiarato il sindaco Bruno – così come è avvenuto in passato, un benvenuto sereno. Garantendo loro, con la collaborazione dei cittadini e anche dei turisti, quel clima sereno e di relax che può ritemprarlo».
Giorgio Napolitano dovrebbe restare a Stromboli sino all'11 agosto ma, se non dovessero sorgere particolari problematiche a livello politico, il soggiorno strombolano potrebbe protrarsi sino a Ferragosto.
«La presenza del Capo dello Stato nell'Arcipelago– ha detto Bruno – è anche il segnale come l'isola, nonostante le bizze del vulcano che di tanto in tanto varia a quella che è la normale routine, sia più che sicura e ultra monitorata».

mercoledì 3 agosto 2011

Mentri u meducu studia.... u malatu sinni vaci.... ovvero Roma e la Siremar

Mentre Roma discute, la Siremar affonda. E con essa, le 345 aziende dell’indotto. Asset dell’ex gruppo Tirrenia (la società statale di navigazione che, a fine luglio, è stata venduta a Cin, la Compagnia italiana di navigazione), la Siremar, che garantisce i collegamenti marittimi da e per le isole minori siciliane, continua a essere in amministrazione straordinaria in attesa di essere privatizzata. Risultato? Le aziende aggiudicatarie di specifici bandi di gara, che negli anni hanno effettuato lavori e forniture per la società di navigazione, hanno di colpo scoperto che i crediti vantati sono inesigibili. In particolare, secondo quanto si legge in una interpellanza presentata dal gruppo “Alleati per la Sicilia”, la procedura di amministrazione straordinaria “se da un lato consente la prosecuzione dell’attività dell’azienda beneficiaria, dall’altro procura un danno grave alle aziende dell’indotto che vantano dei crediti”. È il caso, ad esempio, del “Cantiere Navale Drepanum srl” di Trapani che vanta un credito di 900 mila euro, e il cui mancato pagamento rischia di mandare in fallimento l’azienda. La maggior parte dei creditori (agenzie, cantieri navali, officine meccaniche, ecc.) è concentrata a Trapani, Palermo e Messina e le società interessate danno lavoro a circa 5.000 lavoratori. “Altre compagnie di navigazione regionale quali Caremar, Saremar e Toremar – spiega Giuseppe Lo Giudice, primo firmatario dell’interpellanza – sono state trasferite alle rispettive regioni senza mettere in crisi l’indotto. Qui invece si assiste a un paradosso davvero inaccettabile, e cioè che mentre la Siremar verrà probabilmente ceduta ‘ripulita’ dei debiti, le aziende che per essa hanno lavorato, aggiudicandosi regolari bandi di gara, saranno indotte al fallimento”.
Intanto sul tavolo del commissario straordinario ci sono, dallo scorso 25 maggio, due offerte: quella di 60,1 milioni di “Compagnia delle Isole”, ovvero la newco partecipata dalla Regione Siciliana e controllata dalla Mediterranea Holding dell’armatore napoletano Salvatore Lauro, e quella di 55,1 milioni di euro della “Società di Navigazione Siciliana”, la spa costituita da Ustica Lines e da Caronte & Tourist (quest’ultima gestisce i servizi di traghettamento nello Stretto di Messina). L’aggiudicazione però continua a tardare e il 15 luglio sono scadute le fidejussioni. “Ancora attendiamo una convocazione da Roma – sbotta Amedeo Benigno, segretario generale della Fit Cisl Sicilia – e i tempi continuano ad allungarsi. Adesso calerà il silenzio di agosto e tutto verrà rimandato a settembre”. La compagnia, nel frattempo, continua ad accumulare perdite su perdite, aggravate dal fatto che molte delle imbarcazioni della flotta hanno più di 20 anni e necessitano di costante manutenzione. “La nuova proprietà – spiega Franco Lo Bocchiaro, segretario regionale della Fit Cisl marittimi – dovrà programmare, nel tempo, il rinnovo della flotta per evitare che i guasti, oltre ai costi per le manutenzioni e riparazioni, continuino a imporre le interruzioni di linee. E per avere una idea dell’investimento basti pensare che il costo di un nuovo traghetto si aggira intorno ai 100 milioni di euro”. Non a caso, per rendere più appetibile la privatizzazione, lo Stato ha messo sul piatto 55,6 milioni di euro all’anno per 12 anni. “Ciò che però non bisogna dimenticare – aggiunge Lo Bocchiaro – è che dietro a tutto questo ci sono dei lavoratori, che devono essere garantiti”. In particolare, in Siremar lavorano circa 500 dipendenti, che in estate sfiorano anche le 800 unità (il 30% sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato, il resto sono dipendenti a termine).

Lettere al direttore. Il sindaco, i fatti di Filicudi e il libro donato al Capo dello Stato

Caro direttore,
leggo delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Lipari all'ADNkronos e resto basita.
Passo ad elencare i motivi:
1) Altro che memoria dei fatti di Filicudi. Se il dott. La Greca non avesse "tolto la polvere" da un episodio di grande valenza della popolazione eoliana questo sarebbe rimasto seppellito, così come lo era stato sino ad oggi;
2) Visto che oggi si parla tanto di questo libro (lei ha riportato l'articolo de La Stampa) siamo sicuri che il nostro caro sindaco non abbia preso "la palla al balzo" per accodarsi ed apparire ?
3) Siamo proprio sicuri che gli annunciati controlli siano davvero così serrati? (questo in premessa al di là di ogni ipotesi di infiltrazione mafiosa)
4) Per chiudere. Il sindaco Bruno plaude alla memoria dei fatti di Filicudi e al loro prezioso insegnamento. Mi viene spontaneo chiedere: Come mai al Presidente Napolitano ha portato il libro "I turchi alla marina" (l'ho letto nel suo sito) e non piuttosto il libro "Le giornate di Filicudi"? Semplice dimenticanza o ..... cos'altro?
Cordialmente
Francesca Mandarano

Mafia: Sindaco Bruno " a 40 anni da rivolta cittadini insegnamento sempre valido"

Sono passati quarant'anni dalla prima rivolta dei cittadini di Filicudi contro la mafia. E nelle Isole Eolie la ricorrenza viene celebrata in questi giorni con mostre ed eventi. "Un avvenimento importantissimo per la nostra storia. E un insegnamento che ancora portiamo con noi. La mafia non e' ancora entrata e mai entrera'", ha detto all'Adnkronos il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ricordando la protesta degli isolani che nel 1971, all'arrivo dei primi mafiosi in confino, si rifiutarono di prendersi cura degli sgraditi ospiti, lasciando addirittura l'isola. "Il ricordo di quello che hanno fatto i nostri avi e' ancora vivo in noi. Non possiamo dimenticare l'amore per le nostre terre - continua - e oggi come ieri il nostro impegno a non aprire le porte dell'isola alla mafia non viene meno". Ecco perche' il sindaco continua la sua ''azione di supervisione: insediamenti alberghieri sotto controllo, trasparenza nella gestione del Comune e l'abitudine a segnalare alla magistratura e alla polizia tutto quanto accade di strano sulle isole: investimenti e costruzioni - precisa Bruno - vengono da noi analizzati con cura".
"Non vogliamo un turismo incontrollato e di massa, vogliamo rimanere cosi', con i nostri turisti tradizionali. E non vogliamo soprattutto aprire le isole ai casino'". Niente da fare quindi per gli imprenditori che chiedono la costruzione di sale da gioco per attrarre nuovi turisti. "Si mettano il cuore in pace: la costruzione di un casino' non e' possibile anche perche' non e' prevista dal piano regolatore generale". L'isola che chiuse le porte alla mafia apre invece alla bioedilizia. "Molti dei lavori di recupero delle case che gia' ci sono saranno effettuati con materiale biologico o a basso tasso d'inquinamento. Vogliamo -conclude il sindaco di Lipari- che l'isola continui nell'insegnamento dei nostri avi".

Sport, politica e arte in chiesa dal prete marinaio. Don Lio "Bisogna uscire dalla sacrestia e stare in mezzo alla gente''

Vacanze e fede? Un binomio possibile a Panarea e Vulcano grazie a don Lio Raffaele, il prete che fa la spola da un'isola all'altra e riempie le Chiese anche d'estate. Fino a qualche tempo fa si spostava in motoscafo - una consuetudine che gli era valsa la fama di 'prete marinaio' - ora invece preferisce l'aliscafo. 
“Quando una persona ha un cammino di fede non lo dimentica - spiega don Lio a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos - perché Dio non va in vacanza, è un'esigenza del cuore”. Le sue messe sono frequentate sia dalla gente del posto sia dai numerosi turisti che affollano le isole Eolie nei mesi estivi. “Ci sono anche molti personaggi noti - sottolinea - come il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e la principessa Alessandra Borghese. L'anno scorso c'era anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini”.
Molti poi i calciatori: da Dainelli del Genoa, a Zauri e Parisi fino al portiere della Juventus Storari, che recentemente ha fatto battezzare proprio da padre Lio il figlio.
Il parroco, aiutato da una schiera di “collaboratori laici che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alle attività della parrocchia”, è promotore di varie iniziative che hanno l'obiettivo di far crescere la fede nella comunità, tra queste il 'Premio solidarietà' e la festa di San Pietro, il cui momento clou è “la processione al mare - spiega - con le barche che la seguono”.
Don Lio negli ultimi tempi ha rinunciato al motoscafo per i suoi spostamenti tra le isole. “Preferisco l’aliscafo, è più pratico”, dice. Ma restano celebri le sue imprese, come quella del 2009 quando si mise alla guida del motoscafo per accompagnare a Lipari dieci persone rimaste bloccate a Vulcano perché l’aliscafo non partiva a causa del maltempo.
“Un sacerdote - spiega il parroco di Panarea e Vulcano - per avvicinare gli altri alla fede deve uscire dalla sacrestia e stare in mezzo alla gente, deve fermarsi e parlare con le persone”. “Lo faceva Gesù - aggiunge - non padre Lio”. Un'attenzione particolare il sacerdote la dedica poi ai giovani. “Sono difficili da avvicinare. Bisogna stare in mezzo a loro e aiutarli a scoprire la fede in un mondo in cui si parla di tutto tranne che di Dio. E' faticoso, a Lipari come a Milano, ma noi - conclude - dobbiamo provarci”.

Allocci fognari. Il consigliere Sardella chiede l'elenco

Oggetto: Richiesta urgente
Il sottoscritto, nella qualità di consigliere Comunale, chiede di ricevere con urgenza l’elenco degli allacci fognari effettuati dal 1 gennaio 2011 alla data odierna (nominativo, protocollo e data di rilascio).
            In attesa di un urgente riscontro, porge distinti saluti.

  Giovanni Sardella
             Consigliere UDC

La Stampa e "Le giornate di Filicudi"

Comunicato
Ampio risalto nell'edizione odierna del "La Stampa" (alle pagine 34 e 35) alla rivolta di Filicudi del 1971. Il Giornalista Marcello Sorgi, rievoca, attraverso il libro dello storico Giuseppe La Greca ed i reportage dell'inviato speciale dello stesso giornale torinese, Gigi Ghirotti, le giornate della ribellione contro l'invio dei 15 boss mafiosi nella piccola isola delle Eolie.
L'ottimo servizio è corredato da una serie di bellissime foto e da una biografia dell'inviato de "La Stampa".
Il Presidente Nino Saltalamacchia ed il Direttore Nino Paino e l'autore ringraziano vivamente Marcello Sorgi per l'attenzione manifestata verso le attività del Centro Studi e, ancor più, verso le amate Isole Eolie.
L'articolo di Marcello Sorgi
Quarant’anni fa, nella sperduta isola di Filicudi delle Eolie, per la prima volta un gruppo di cittadini eoliani - e siciliani - si ribellarono contro la mafia. Si era ben lontani, allora, all’inizio della lontana estate del 1971, dalla presa di coscienza e dalla reazione civile che seguì alla terribile guerra di mafia degli Anni Ottanta e Novanta. Ma l’arrivo di quindici dei più famosi boss dell’epoca - tra cui spiccavano Gaetano Badalamenti, poi destinato a finire i suoi giorni in un penitenziario americano da cui mandava obliqui messaggi ad Andreotti, Giovanni, «John», Bonventre, potente «capodecina» della famiglia Bonanno di New York, e Mario Brusca, padre di quel Giovanni che vent’anni dopo avrebbe premuto il telecomando per azionare l’esplosivo usato nella strage di Capaci contro Giovanni Falcone - bastò a sorpresa a sollevare l’intero popolo delle Eolie, affluito in massa a manifestare la propria solidarietà ai cugini filicudari, e dopo un massiccio quanto sconclusionato intervento dello Stato per sedare la rivolta, incredibilmente esiliato nell’isola più grande, Lipari.
Così lo Stato, del tutto impreparato, riuscì nel capolavoro di reprimere ed evacuare gli isolani che si erano ribellati alla mafia, mentre circondava di mille attenzioni i mafiosi. Ci volle un mese, dal 24 maggio al 24 giugno, prima che la normalità potesse essere ristabilita e i boss trasferiti all’Asinara. Il diario di questi trenta giorni epici rivive nel bel libro dello storico Giuseppe La Greca ( Le giornate di Filicudi pag. 205,15 euro), edito a cura del Centro Studi Eoliano di Lipari.
Nel tragico 1971 della rivolta, l’antefatto che aveva portato un drastico giro di vite contro i mafiosi a piede libero era stato l’assassinio, il 5 maggio, del procuratore capo della Repubblica di Palermo Pietro Scaglione, primo di una lunghissima serie di delitti eccellenti di una Cosa Nostra ormai votata a una guerra frontale contro lo Stato. Di qui la decisione della magistratura di concentrare i boss al confino, per meglio controllarli e per limitare l’attività che molti di loro, benché inviati al soggiorno obbligato lontano dalla Sicilia, conducevano indisturbati grazie a una rete nazionale di complicità e a grandi mezzi economici, ricavati già allora dal traffico intercontinentale di droga. La scelta di Filicudi si rivelò subito infelice perché le Eolie erano già state a lungo utilizzate come penitenziario per confinati durante il fascismo, subendo pesanti danni economici, e si erano da poco tempo risollevate dedicandosi al turismo. Pur non essendo tra le più frequentate dell’arcipelago, Filicudi poteva contare da un decennio su un paio di migliaia di turisti affezionati, che la presenza dei mafiosi avrebbe sicuramente allontanato.
Di qui la rivolta. Che dilagò guidata dal sindaco liparoto Checchino Vitale e dai consiglieri Renato De Pasquale e Spartaco Persiani, e coinvolse in breve tutta o quasi la popolazione eoliana, in prima fila i giovani e le donne, arrivati con barche e ogni mezzo a Filicudi. Di fronte a loro lo Stato ebbe una reazione abnorme e per certi versi tragicomica: una nave con centinaia di militari a bordo venne mandata in un’isola in cui, va detto, non esisteva una spiaggia né un molo a cui attraccare e in cui i viaggiatori venivano portati a terra a bordo su scialuppe a remi. Il rifiuto della popolazione, meno di duecento persone, sparse su uno scoglio senza strade, né acqua o luce, di dare assistenza agli sgraditi ospiti, fu contrastato in modo minaccioso e con inutili prove di forza da polizia e carabinieri. «Ogni tanto i mafiosi uscivano dal capannone in cui avevano trovato precario riparo - raccontò Persiani -. E bisognava vederli quei figli di puttana, imperturbabili, eleganti come clienti di alberghi a cinque stelle. Lo Stato inviò navi da guerra, mezzi blindati, ma provi a sbarcare con quegli scogli. Un piroscafo portò 300 carabinieri dalla Sicilia. Il tenente colonnello dichiarò: “Signori, sono sceso con un fiore al fucile, non costringetemi a cambiare atteggiamento”». Effettivamente, come si ricava dalle foto dell’epoca, Badalamenti, Brusca, Bonventre e la dozzina di scampati alla galera grazie a sentenze di assoluzione per insufficienza di prove in cui la mafia non veniva neppure nominata, assomigliavano in modo impressionante all’immagine poi tramandata di loro in film come Il padrino oGoodfellas : benché costretti in una situazione di disagio, vestivano di tutto punto, camicie bianche e abiti stirati, portavano sempre occhiali da sole, e interrogati dai giornalisti - tra cui, in prima linea, il grande inviato della Stampa Gigi Ghirotti -, rispondevano tranquillamente che la mafia non esisteva, era solo un’invenzione, e si presentavano come «benefattori» della povera gente, a cui lo Stato prima o poi avrebbe dovuto dare un riconoscimento!
Alla fine tanto inutili rigore e durezza delle forze dell’ordine contro gli eoliani riuscirono a produrre l’effetto opposto. Toccò a Emilio Colombo, capo democristiano di uno dei tanti «governi balneari», rendersi conto che la situazione era diventata esplosiva, e in tutto il mondo, ormai, grazie ai servizi di tv e giornali stranieri, rischiava di diffondersi la storia di un gruppo di mafiosi, che con l’aiuto del governo italiano erano riusciti a sfrattare una pacifica popolazione contadina dalla propria isola. Dopo il trasferimento dei boss all’Asinara, il ministro dell’Interno Restivo si presentò in Parlamento. Se non altro per dire, con un linguaggio assai sorvegliato, che la brillante idea di mandare in villeggiatura i boss a Filicudi era stata della magistratura e non del governo.

Opere teatrali in piazza a Canneto ed Acquacalda

L’associazione “Circolo artistico culturale eoliano”, in collaborazione con la compagnia teatrale “Rubik”, presenterà delle opere teatrali che si terranno:
la prima, giovedì 4 agosto alle ore 21,30 nella frazione di Canneto,in Piazza San Cristoforo. Sarà presentata per quella occasione l’opera teatrale “La fiaba incartata”, uno spettacolo per bambini.
La seconda serata si terrà sabato 6 agosto alle ore 22,00 nella frazione di Acquacalda, con la presentazione dell’opera “The cube”, rappresentata nella Piazza di San Gaetano.
“Rubik” è una compagnia teatrale genovese specializzata in improvvisazione teatrale,essa organizza anche corsi di improvvisazione a Genova. Chiunque fosse interessato può inviare una e.mail al seguente indirizzo: rubik.teatro@gmail.com.

Nuovo direttivo per la banda "Città di Lipari"

Il corpo musicale "Città di Lipari" si è dato un nuovo direttivo che risulta così composto: LA CAVA ANNACHIARA (Presidente); FARINA MARIA GIOVANNA (Vice-presidente); FARALLA NUNZIATA (Segretario e Cassiere);  SPARTA’ SALVATORE e FAVALORO GIOVANNI (Consiglieri) 
Il collegio sindacale risulta così composto: FRAUMENI ROBERTO (PRESIDENTE), AGRIP CARLO e BARBERA ANTONIO 
Supplenti: BIVIANO ERALDO e VILLA GIUSEPPE

Intervista Bruno su Napolitano a Stromboli

Il Presidente Napolitano: arrivo a Stromboli (video)

Buone vacanze Presidente . E' sbarcato a Stromboli il Capo dello Stato


Da stamani alle 6.05 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è in vacanza nella "sua" Stromboli.
Il Capo dello Stato è sbarcato nell'isola eoliana dal traghetto della Siremar "Palladio" sul quale, unitamente alla moglie signora Clio, si era imbarcato ieri sera a Napoli.
Ad accoglierlo, oltre ad un'alba da cartolina, vi erano il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il consigliere comunale Mario Cincotta, il presidente di Confindustria turismo, Vito Russo, il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato con i suoi uomini, il comandante della stazione dei carabinieri di Stromboli, gli uomini della polizia municipale, gli amici che lo ospiteranno, un discreto gruppetto di residenti e turistio.
"Vi ho fatto fare una levataccia" - ha detto il Presidente non appena sbarcato dal traghetto.
Napolitano e signora, dopo il benvenuto e la consegna da parte del sindaco Mariano Bruno di due pubblicazioni (I turchi alla marina e Pani caliatu) e del tradizionale mazzo di fiori alla signora Clio da parte della nipote del sindaco Letizia Nardacci, hanno lasciato il porto (senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa, tenuta a debita distanza dalla sicurezza) prendendo posto su due diverse auto elettriche. Direzione la solita villa di contrada Piscità.
Lo sbarco del Presidente è stato accompagnato dagli applausi delle persone presenti sul porto.
"Vogliamo dare al Capo dello Stato e alla sua signora- ha dichiarato il sindaco Bruno -  così come è avvenuto in passato un benvenuto sereno. Garantendo loro, con la collaborazione dei cittadini e anche dei turisti, quel clima sereno e di relax che può ritemprarlo".


A proposito dei 500 parti all'anno. La "regola" vale solo in Sicilia? (di Saverio Merlino)

A proposito di chiusura dei centri nascita con meno di 500 parti l'anno perchè imposto dall'OMS.
Dopo le isole della Campania scopro che anche all'isola d'Elba, all'ospedale di Portoferraio, il numero di parti nell'anno 2010 sono stati 210 (dato fornito dall'USL di Livorno).
Due pesi e due misure o.....CORRETTAMENTE in Toscana comprendono che le isole non possono essere assimilate, per alcuni servizi, specialmente quelli essenziali, alla terraferma?
Saverio Merlino

L'alba di oggi a Lipari

martedì 2 agosto 2011

Stromboli. Protezione civile "Criticità elevata per l'area sommitale del vulcano"

Questa notte le reti di monitoraggio attive sullo Stromboli hanno osservato una colata di lava sull'area sommitale del vulcano: materiale incandescente è fuoriuscito dal cratere settentrionale, iniziando poi a fluire lentamente lungo la Sciara del Fuoco. Come spiega il Dipartimento della Protezione Civile, la colata è stata seguita dal rotolamento di grossi blocchi e dalla formazione di due lingue di materiale incandescente: una delle due, quella più settentrionale e di minore entità si è raffreddata velocemente; l'altra ha continuato invece a scorrere lentamente verso il mare.  
Subito sul posto il personale del Coa - Centro Operativo Avanzato - di Stromboli, al fine di osservare il fenomeno e seguirne l'evoluzione, il tutto in costante raccordo con la stazione dei Carabinieri di Stromboli, della Capitaneria di Porto, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato della Regione Sicilia. 
Intanto, mentre continua l'attività di vigilanza, durante la notte il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di "criticità elevata" per l'area sommitale del vulcano.

Una iniziativa di Medici senza frontiere. La segnalazione di Daniela Merlo

LA MALNUTRIZIONE E' UN NEMICO SPIETATO CHE AGISCE SENZA FARSI VEDERE E UCCIDE LENTAMENTE
Colpisce ogni anno milioni di bambini rendendoli facile bersaglio per malattie ed infezioni.
Nel 2010 Medici Senza Frontiere e' intervenuta in 35 paesi del mondo. Solo in Niger abbiamo curato 250.000 bambini.
AIUTACI A SALVARE ALTRE VITE UMANE
Cliccando sulla foto si viene indirizzati alla pagina che promuove l'iniziativa

Stromboli domani abbraccerà il Capo dello Stato

Stromboli domani, salvo contrattempi dell’ultimo istante, abbraccerà il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che sbarcherà nell’isola eoliana per trascorrervi, unitamente alla moglie signora Clio, un breve periodo di vacanza. Si parla di circa una settimana. 
L’onorevole Giorgio Napolitano, come si ricorderà, doveva arrivare all’ombra di “Iddu” già sabato scorso ma poi le vicissitudini politiche, in particolare la questione dei Ministeri al Nord, lo hanno costretto a rinviare la partenza. Finalmente adesso sembra essere arrivato il momento giusto per “staccare la spina”. 
Il Presidente della Repubblica arriverà alle primi luci dell’alba a bordo del traghetto “Palladio” della Siremar proveniente da Napoli. 
Ad accoglierlo, oltre alle forze dell’ordine, vi sarà anche il sindaco di Lipari, Mariano Bruno che donerà all’illustre ospite una pubblicazione attinente le Eolie. Il Presidente sarà ospite di amici nella “solita” villa di contrada Piscità.

Santa Marina Salina: 2 persone denunciate dai Carabinieri

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare i militari della Stazione di Santa Marina Salina, nell’ambito di servizi di prevenzione dei reati in genere e nello specifico per il controllo della normativa sulle armi, hanno segnalato all’A.G. due persone del luogo, ritenute responsabili di detenzione abusiva di munizionamento.
Nella circostanza i Carabinieri accertavano che all’interno di un locale interrato adibito a cisterna e nella disponibilità di due uomini, di 53 e 34 anni, rispettivamente suocero e genero, erano detenute abusivamente n. 1122 cartucce a pallini di vario calibro e n. 28 cartucce a palla.
Il munizionamento è stato posto sotto sequestro.

Difendere il diritto di nascere a Lipari (di Saverio Merlino)

Convinto, da sempre,  che difendere e lottare per i  diritti civili e costituzionale è morale e  legittimo e  visto che altri, demandati a tutelare la salute pubblica in questo nostro comune sono, inspiegabilmente, "in religioso silenzio", vorrei chiedere agli amici avvocati iscritti al nostro gruppo "Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo" e anche a  quelli non iscritti ma che condividono questa nostra legittima civile rivendicazione, se ci sono gli estremi giuridici per presentare un ricorso al TAR contro la decisione della Regione Sicilia - Assessorato alla Sanità - di chiudere il  Centro Nascite all'Ospedale di Lipari nonostante  le tante peculiarità e le difficoltà che le isole, in quanto tali, presentano.
Mi piacerebbe conoscere l'opinione degli amici legali e di chiunque vuole contribuire al dibattito.
 
Saverio Merlino

Stromboli. Barca da diporto in fiamme, affonda. Le due persone a bordo soccorse e tratte in salvo dalla Guardia Costiera

Una piccola imbarcazione da diporto, dopo un incendio divampato a bordo, è affondata stamattina intorno alle 11 e 30 a circa 20 miglia a nord dell'isola di Stromboli. Due le persone che si trovano a bordo del natante e che hanno lanciato la richiesta di soccorso prontamente raccolta dal Circomare-Guardia Costiera di Lipari. Il comandante Giuseppe Donato, oltre ad allertare le unità in transito nella zona, ha quindi disposto l'uscita in mare del gommone di stanza a Stromboli. Le due persone, una delle quali traumatizzata alla colonna vertebrale e l'altra in evidente stato di schock, sono state recuperate dai marinai proprio un attimo prima che il natante affondasse e con lo stesso gommone sono state trasferite a Stromboli per le cure del caso presso la locale Guardia medica

Il Centro Studi portà le novità nelle isole

Prosegue l'attività di presentazione delle novità del Centro Studi nelle isole del Comune di Lipari. la presentazione sarà seguita, inoltre, dalla proiezione del documentario "Il Maggio di Filicudi" di Flavia Grita e Pino La Greca.
I prossimi appuntamenti:
06 agosto, ore 21,00 Hotel Villaggio Stromboli a Stromboli, insieme a Giuseppe La Greca interverrà Lidia Ravera;
11 agosto  ore 20,00 Sagrato della Chiesa di San Pietro, Panarea, insieme agli autori, Clara Raimondi e Giuseppe La Greca, interverranno P.L. Mantini e R. Ranucci;
20 agosto ore 19,00, Hotel Phenicusa, Filicudi, insieme agli autori,  Clara Raimondi e Giuseppe La Greca interverranno Giovanna Melandri e Giovanni Minoli.

La settimana del Soroptimist di Lipari


Quest’anno la settimana organizzata dal club Soroptimist di Lipari è stata veramente eccezionale…
Eccezionale per le presenze di massimo riguardo prima fra tutte quella della Presidente nazionale Wilma Malucelli, delle Vicepresidenti M.Silvia Monterosso e M.Luisa Frosio e delle numerose  presidenti e past president Giuseppina Volpicelli,  Rosanna Della Vecchia,Elisa Valenti, , tra cui due simpaticissime dame provenienti da Nizza,la past president Monique Gauchon e la segretaria del club di AntWerpen in Belgio Rita de Groot, eccezionale per l’atmosfera di serena affettuosa amicizia che tutti indistintamente hanno condiviso, soroptimiste e ospiti, eccezionali gli eventi, naturali e non, dalle straordinarie fontane di lava dello Stromboli all’incontro con il famoso giornalista della Stampa Marcello Sorgi, divenuto in questa occasione cittadino onorario di Lipari, eccezionale l’incanto del mare che ha consentito di portare le nostre ospiti a spasso per le isole, cullate dal canto delle sirene di Ulisse.
Ed ecco i momenti salienti della settimana. La visita a Panarea e Stromboli ci ha regalato uno spettacolo straordinario di quanto “Iddu”, il vulcano, sia potente, ma anche un mare dal profondo blu e dall’acqua cristallina; interessantissima è stata a Lipari la visita al Museo Archeologico Regionale Bernabò Brea accompagnati dalla competente guida di Ute e il giro dell’isola con vista panoramica e tramonto incantato sui Faraglioni. E poi ancora in barca alla volta di Filicudi guidati dalla dott.ssa Martinelli, archeologa, agli scavi che ricordano la presenza millenaria dell’uomo alle Eolie e bagno alla Canna e poi a Pollara di Salina, dopo aver assistito ai giochi acrobatici di un branco di delfini in vena di prestazioni atletiche, e a Vulcano, nella splendida baia dell’Asino, in un mare limpido e caldo. Indimenticabili i momenti  “culturali” : la visione del film documentario Fughe e approdi di Giovanna Taviani, presentato dalla produttrice Grazia Volpi e dall’attore principale , il liparese  Figliodoro, già protagonista del film dei fratelli Taviani Kaos e l’incontro con Marcello Sorgi, autore di due libri che raccontano la storia recente delle nostre isole, Edda Ciano e il comunista e Le amanti del Vulcano , conclusosi con un incisivo intervento della nostra Presidente nazionale sul valore della donna  oggi come ieri . Infine i saluti finali ….con la promessa di essere ancora insieme per la settimana 2012, accompagnati dalla voce dei mariti delle socie, che  ha segnato ogni momento di relax intonando un ricco repertorio anni ’70 seguito da tutti noi.
Grazie a tutte le nostre ospiti, alla loro affabilità, alla loro cordialità, alla loro disponibilità a perdonare le normali piccole defaillances organizzative, grazie anche a loro si è respirato un clima di vera e sincera amicizia soroptimista, grazie alle autorità soroptimiste che sono state con noi, e un grazie particolare a Wilma Malucelli, nostra presidente, che dopo le fatiche del Congresso in Canada e un viaggio periglioso ha mostrato a noi sia il volto competente e profondo, sia quello romagnolo , simpaticamente goliardico.
Arrivederci  alle Eolie 2012!!!
                                                                                            Mirella Nardacci Bruno