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giovedì 15 marzo 2012

Lipari: Incontro sulle dipendenze patologiche

Il Comune, capofila del Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie, nell’ambito dell’iniziativa “Famiglie aperte e solidali” ha organizzato oggi un incontro sul  disagio e le dipendenze giovanili intitolato “Le dipendenze patologiche: prevenirle, riconoscerle, affrontarle”. Si è tenuto nella sala del centro giovanile di Via Mons. B. Re di Lipari.  
Relatori sono stati la dott.ssa Caterina Panciotto - Psicologa, Psicoterapeuta Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie, “Tanto, smetto quando voglio! Aspetti culturali e psicologici delle tossicodipendenze.”
Dott. Giovanni Utano - Dirigente Medico Ser.T di Milazzo, “Vecchie e nuove dipendenze: aspetti clinici .”
Dott. Samuele Amendola - Educatore Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie, “Il ruolo dell'educatore a scuola per la prevenzione delle dipendenze patologiche nell'adolescenza”
Associazione  Alcolisti Anonimi, “Il percorso verso la sobrietà e i gruppi di auto aiuto”
Dott.ssa Elvira Valitri - Educatrice e psicoterapeuta. Coordinatrice “Villa Antonia”- Roccavaldina, “Il percorso terapeutico nelle comunità ed il reinserimento sociale”
Dott.ssa Deborah Caprara - Psicologa Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie “La dipendenza da internet e da gioco come riflesso del fenomeno sociale”
Avv. Maria Caterina Ficarra: “Aspetti giuridici e legali”. 
Sono  intervenuti rappresentanti delle famiglie, insegnanti, studenti e operatori sociali.


Oltre alle foto vi proponiamo un ampio stralcio dell'intervento della dottoressa Panciotto

Sanità eoliana nel baratro. Il sindaco Bruno scrive al Prefetto

Con animo profondamente amareggiato sono costretto a scrivere questa nota nell’estremo tentativo di sensibilizzare interlocutori istituzionali sul progressivo smantellamento dell’assistenza sanitaria nel territorio delle Isole Eolie e all’Ospedale di Lipari, da anni da noi denunciato nella generale insensibilità e che di recente ha assunto aspetti di vero e proprio allarme sociale dalle conseguenze imprevedibili.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, avvenuto presso il Nosocomio liparese lo scorso 8 marzo, in cui ha perso la vita un feto di otto mesi e ha rischiato di perderla una gestante di 29 anni, costituisce un evento ampiamente previsto e che speriamo, non debba più ripetersi.
Da più tempo abbiamo gridato che proseguendo su questa dissennata politica di tagli indiscriminati che non tutela neppure le più elementari esigenze di salute della nostra comunità ci sarebbe scappato il morto, e così è stato. Ma non siamo per nulla rinfrancati da mistificanti interpretazioni da parte di autorevoli esponenti del Governo Regionale a cui fortunatamente non crede più nessuno o da provvedimenti di solerte sospensione di presunti colpevoli, che potrebbero dare l’impressione (errata s’intende) di volere ad ogni costo sbattere il mostro in prima pagina e invece distogliere la generale attenzione dal reale motivo che è alla base di tali criticità, riconducibile alla protervia con cui si vuole proseguire e portare avanti una politica sanitaria miope, non rispettosa della salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza previsti dalla legge, anche se camuffata da vecchie, logore, scopiazzate logiche manageriali, fra l’altro neppure adattate alle singole realtà.
Ci domandiamo se quel piccolo feto incolpevole sarebbe morto se ci fosse stata più attenzione nella programmazione gestionale dell’emergenza ostetrico-ginecologica all’Ospedale di Lipari, attraverso un razionale impiego di risorse umane e strumentali da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale, ma sappiamo che forse la nostra domanda non troverà mai risposta.
Ci domandiamo se i nostri bambini disabili debbano assistere impassibili al progressivo peggioramento della loro disabilità senza poter contare sul Centro di Riabilitazione di Canneto, ma sappiamo che forse la nostra domanda non troverà mai risposta.
Il piccolo Presidio ospedaliero di Lipari, in atto, costituisce l’unica struttura di ricovero per i 13.000 residenti delle Isole Eolie, e durante la stagione estiva per diverse centinaia di migliaia di visitatori.
In esso vi è un Pronto Soccorso con tutti i servizi di emergenza correlati (radiologia con TAC, Laboratorio analisi, Anestesia e Rianimazione), i servizi di emodialisi (14 dializzati in terapia sostitutiva cronica e decine di villeggianti nella stagione estiva), camera iperbarica e due aree indistinte di degenza: area medica (con dieci posti letto) e area chirurgica (con otto posti letto).
Tali aree di degenza consentono ai cittadini residenti di rivolgersi ad una struttura di ricovero per quelle patologie complesse non trattabili a domicilio, ma non così particolarmente complesse da dover essere trattate in ospedali più attrezzati e con maggiori possibilità diagnostiche terapeutiche esistenti in terraferma, per le quali è previsto il trasferimento tramite elisoccorso.
Non vi è, per esempio, alcun motivo perché dei cittadini affetti da broncopolmonite, da cirrosi epatica, da ictus ischemico, da scompenso cardiaco, non debbano essere trattate nel nostro ospedale, anziché sobbarcarsi disagevoli e costosi soggiorni negli ospedali della terraferma, sempre che lì si trovino con relativa facilità posti letto liberi per poterli accogliere.
Tra l’altro l’ospedale di Lipari è già penalizzato dalla soppressione del punto nascita e per la carenza di locali separati e personale dedicato per la degenza pediatrica che in dispregio ai livelli essenziali di assistenza costringono le nostre gestanti a partorire altrove e i nostri bambini a doversi curare spesso al di fuori del nostro ospedale. Per gestanti e bambini notevoli sono i sacrifici morali ed economici.
E’ proprio questo il punto più dolente che desidero sottoporLe –
Accreditate e riservate fonti della Regione Sicilia e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ci informano che è pronto per essere emanato dal Commissario Straordinario di Messina, Dr. Poli, un atto aziendale che di fatto sopprimerà la degenza ordinaria presso l’ospedale di Lipari, limitandola a quella in MCAU –Medicina e Chirurgia di accettazione e d’urgenza(solo quindi per un massimo di 72 ore) e obbligando a trasferire in altri nosocomi la degenza ordinaria.
Ove, malauguratamente, questo piano dovesse essere portato a compimento, non sarà difficile prevedere nel nostro territorio una vera e propria devastazione sociale che potrebbe assumere rilievi di ordine pubblico, essendo in ipotizzabile che i nostri concittadini, i numerosi villeggianti, i nostri dializzati che incorressero in patologie intercorrenti, siano tutti trasferiti al di fuori dell’isola di Lipari, senza valida motivazione.
L’ospedale di Lipari, pur con le difficoltà imposte dalla limitatezza di risorse umane e strumentali in dotazione, ha costituito e costituisce un punto di riferimento solido per la popolazione che vi afferisce, supplendo alle oggettive carenze di risorse umane e strumentali in dotazione, con un supplemento di disponibilità dei suoi operatori.
Mantenere i punti nascita, la pediatria e le piccole aree di degenza medica e chirurgica costituisce per la popolazione residente l’unica certezza di poter continuare a vivere con relativa tranquillità in queste isole e potere continuare a ospitare i visitatori. Toglierci anche questo, significa levarci anche la speranza e, pertanto, alla luce delle superiori considerazioni, si chiede di volere spendere il Suo autorevole intervento a favore della popolazione residente che Le sarà grata ma più di che noi Le sarà grato il Signore per quello che avrà fatto per questo lembo isolato e ininfluente di territorio che accorato e indifeso Le chiede aiuto.
Mariano Bruno (sindaco)

Il liparoto Davide Cortese leggerà le letture di Carmelo Bene

A dieci anni dalla morte del grande Carmelo Bene, lo studio di Vincenzo Incenzo, autore delle più celeri canzoni italiane, si aprirà al pubblico per celebrare il Genio del teatro italiano, con delle letture tratte da "I mal dei fiori" affidate al poeta eoliano Davide Cortese. Sarà presente Maria Monti, la compagna di Carmelo Bene.

Ospedale e LEA, Fp Cgil contro Russo

Gazzetta del Su
LIPARI- La Funzione pubblica della Cgil Sicilia interviene sul caso sanitario di Lipari dove una donna all'ottavo mese di gravidanza ha perso il figlio per l'assenza di un presidio ospedaliero in grado di assisterla sull'isola. In una nota congiunta, il segretario generale di Fp Cgil Sicilia, Michele Palazzotto, insieme con la la segretaria regionale del comparto, Caterina Tusa, e al segretario regionale di Fp Cgil Medici, Renato Costa, replicano alle affermazioni dell'assessore alla Sanità, Massimo Russo.
«Crediamo scorretto – scrivono – speculare su una triste vicenda come quella accaduta a Lipari di una mamma che ha perso il suo bambino. Non vogliamo neanche affermare con certezza che se non fosse stato chiuso il punto nascita il bambino si sarebbe salvato, ma non possiamo certamente accettare che l'Assessore alla sanità definisca l'episodio come esempio di buona sanità».
Secondo i tre dirigenti sindacali, «parlare di buona sanità in una vicenda come questa dimostra ancora una volta come divergono le nostre opinioni da quelle dell'assessore su cosa si intende per buona sanità. Noi crediamo pericoloso abbassare i livelli di assistenza perché indubbiamente diminuiscono le tutele, specie quando (insistiamo) il territorio e la rete dell'emergenza risultano ancora non adeguate alle reali necessità sanitarie. Forse un po' più di umiltà, una maggiore predisposizione ad ascoltare le critiche costruttive sarebbero servite in questo spiacevole caso».

mercoledì 14 marzo 2012

Lipari: Sequestrato mezzo che trasportava sfabbricidi

Un mezzo che trasportava sfabbricidi, senza tenere conto della normativa che discplina la materia, è stato posto sotto sequestro a Lipari dai carabinieri. Il mezzo è in atto custodito nello spazio limitrofo al megaparcheggio.

Al via i tesseramenti alla Lega navale italiana (sezione di Lipari)

COMUNICATO STAMPA – LEGA NAVALE ITALIANA SEZIONE DI LIPARI
Si comunica che in data 01.03.2012 e’ stato aperto il tesseramento alla Lega Navale Italiana – Sezione di Lipari.
Per le adesioni e per i rinnovi si prega di contattare il numero 360/894573, o recarsi presso la sede sociale sita in via Vittorio Emanuele, 45.
Si ricorda inoltre che si puo’ consultare il sito internet www.leganavale.it/lipari o inviare una email all’indirizzo lipari@leganavale.it.
Distinti saluti
Il Presidente

Due importanti opere al via a Santa Marina Salina


COMUNICATO STAMPA
Due importanti opere si apprestano ad aprire i cantieri a Santa Marina Salina. Il primo interessa il molo di sottoflutto della darsena commerciale, la cui testata è stata distrutta dai marosi nel corso degli ultimi due anni, privando il porto di un importante scalo utilizzato dalla navi in particolari situazioni meteo marine. In data odierna la ditta aggiudicatrice dei lavori, infatti, ha iniziato le operazioni primarie per l’installazione del cantiere, e a giorni avvierà i lavori. Il progetto è stato realizzato dal Provveditorato Interregionale Opere Marittime ed è stato finanziato dalla Protezione Civile e permetterà in sei mesi al porto di Santa Marina Salina di recuperare una funzionalità maggiore.
L’altro progetto che si appresta ad essere realizzato è la rifunzionalizzazione del lungomare Giuffré a Santa Marina Salina: con un finanziamento di riqualificazione urbana ottenuto dall’Assessorato Regionale al Turismo, in quattro mesi, si provvederà alla sostituzione dell’attuale pavimentazione con altra più idonea, il rifacimento delle sedute, la pavimentazione del sottobanchinamento esistente consentendo anche una migliore fruibilità balneare di tutta la zona.
Domenico Arabia
Assessore Infrastrutture Comune di Santa Marina Salina

Il rammarico dell'amministrazione Lo Schiavo per la sospensione della dottoressa Rigoli

COMUNICATO STAMPA
Apprendiamo con rammarico la decisione di sospendere la Dott.ssa Rigoli dalle funzioni di Direttore Sanitario dell’Ospedale di Lipari. Questa notizia getta ancor di più nell’incertezza la situazione del nosocomio eoliano, alla luce soprattutto della ristrutturazione in atto in seguito al riordino del sistema sanitario regionale, e in un momento in cui le norme e le direttive non permettono il corretto funzionamento degli organismi periferici. “Ben altre sarebbero le azioni da intraprendere a tutela della salute e dei diritti degli eoliani” commenta il Sindaco Lo Schiavo “e  certamente, questa sospensione  non servirà a giustificare o sanare gli incresciosi accadimenti degli ultimi giorni. Alla Dott.ssa Rigoli esprimo tutta la mia solidarietà e sostegno”
L'amministrazione di Santa Marina Salina

Tedros e le "allucinanti dichiarazioni" di Russo

Siamo d'accordo con l'On Ardizzone, quando afferma che il Sig. Russo rilascia "allucinanti dichiarazioni", ma costui  non è nuovo a tali atteggiamenti (lo ricordiamo a Lipari). Non intendiamo sollevare strumentali polveroni sulle scelte dell'Amministrazione Regionale (ciò è le sue) per quanto riguarda la Sanità; non siamo semplicemente d'accordo sulle misure adottate per quanto riguarda la riforma del settore materno infantile nella realtà Eoliana.
Egli dice: " tetto minimo di parti l'anno cinquecento, così da evitare di creare situazioni di ingiustificato privilegio per questa o quella area geografica del paese" , ma ci faccia il piacere, non sta mica parlando di Palermo o Milano, queste sono le Isole Eolie, sette per la precisione, con circa dodicimila anime; nel 2007 112 nascite, nel 2008 nascite 128, nel 2009 nascite 91, nel 2010 nascite 108, costui farebbe bene di occuparsi di altri privilegi se proprio ci tiene, il luogo "non sicuro" lo hanno creato costoro, con i continui tagli alla sanità e in modo particolare all'Ospedale delle Eolie, con lo smembramento continuo e certosino del personale medico, paramedico e di servizio, ma non si capisce perchè continuino a costruire nuove ali..................
In una cosa siamo d'accordo con il Russo, e che deve tener dritta la barra del timone, ma per andarsene più lontano possibile dalla Sicilia, ma sopratutto dalle Isole Eolie; (gli Eoliani lo chiedono).
Per l'ennesima volta, ha perso l'occasione di tacere Russo;   DIMETTITI !!!!!!

                                                                                                              B. M. Tedros

Biviano scrive all'assessore Russo "Se il nostro punto nascita è diventato “inadeguato”, non è certamente colpa degli eoliani che protestano"

Commissione Speciale Sanità
 Lipari, 14/03/2012

All’Assessore Regionale alla Sanità
Dott. Massimo Russo
PALERMO

OGGETTO: Recenti dichiarazioni sul Punto nascita dell’ Ospedale di Lipari e gravissimi fatti avvenuti in data 08 Marzo 2012.
Il recente caso accaduto nel presidio ospedaliero di Lipari, rappresenta l’esempio più eclatante di come la Direzione  dell’ASP di Messina e , forse, lo stesso Assessorato alla Salute della Regione Sicilia non abbia previsto,  probabilmente, considerate le peculiarità territoriali, un’organizzazione e una dotazione organica con la “dovuta ESPERIENZA PROFESSIONALE”  in grado di affrontare le emergenze ostetriche indifferibili.
Ma come si fa, Assessore Russo, a dichiarare davanti a tutti i membri della Commissione regionale Sanità che quanto accaduto nell’ Ospedale di Lipari “ è stato certamente un episodio di buona sanità” e contemporaneamente affermare che “l’organizzazione del servizio di emergenza urgenza ha fatto in pieno il proprio dovere.
Ma con quale fermezza accusa gli eoliani e chi protesta asserendo le seguenti frasi: “c’è ancora qualcuno che per motivi strumentali e demagogici vorrebbe far credere che la Sicilia sia diversa dl resto d’Italia, ma noi abbiamo il dovere di tenere ben dritta la barra del timone”.
Non è la Sicilia ad essere diversa dal resto d’Italia, Assessore Russo. Sono le Isole Minori ad esserlo e nello specifico le “ISOLE EOLIE”. Ma lei, purtroppo, desumo che per la sua probabile limita esperienza tecnica in ambito sanitario, geografico, geopolitico e umanitario non possa capire e di conseguenza essere in grado di comprendere cosa significa vivere in un isola.
Da cosa deriva questa sua certezza nell’affermare “che le donne in gravidanza preferiscono partorire in un luogo sicuro per sé e per i loro bambini anche se in un comune vicino”.
Lo ha mai chiesto ad una gestante in stato di travaglio   ( doglie da parto) che in condizioni di emergenza  è costretta ad affrontare un trasferimento in elicottero dove  viene addirittura legata? Pensi alle preoccupazioni, allo stato d’ansia e di allarme che coinvolge e stravolge l’intera famiglia. Una donna, una madre, viene letteralmente strappata dai propri affetti in un momento tanto importante quanto delicato della propria esistenza. Il “lieto evento parto” viene vissuto come un’autentica tragedia. Senza poi considerare che la comunità Eoliana  al momento della decisione responsabile di mettere al mondo una nuova vita ha sempre avuto la certezza di trovarsi a  vivere in un territorio, sebbene disagiato, in cui storicamente ed anche  in “tempi peggiori”  l’assistenza alla gravidanza e al parto è sempre stata garantita con dignità e rispetto della persona.
E poi ancora, Lei conosce davvero l’attuale stato del servizio di ginecologia e Ostetricia nell’Ospedale di Lipari? Dalle sue dichiarazioni non si direbbe. Lei, infatti,  afferma: “dov’è stata prevista la dismissione del punto nascita, abbiamo contestualmente disegnato percorsi nascita che metteranno in condizioni ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il proprio lavoro, che è quello di assistere la donna gravida fino al momento del parto”.
Assessore Russo, se non è stato informato dell’attuale situazione del servizio di ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Lipari abbia per lo meno il pudore di tacere o di documentarsi prima di fare certe dichiarazioni che lasciano sconcertati non solo gli addetti ai lavori, ma chi vive in queste isole e conosce  meglio, evidentemente, l’Ospedale di Lipari in quanto lo vive giornalmente.
La garanzia dell’assistenza al parto ” precipitoso”  nel P.O. di Lipari, dichiarata dalla Dott.ssa Murè in commissione Sanità nel mese di novembre 2011, avrebbe dovuto prevedere, se si ha consapevolezza del significato del termine “parto precipitoso”, la presenza h/24 dell’ostetrica in servizio, e la presenza di almeno due ginecologi con una esperienza professionale, nella disciplina, tale da poter affrontare realmente le “emergenze Ostetriche” indifferibili.
Il termine “parto precipitoso” non può essere riferito solo all’eventuale parto “spontaneo”, ma anche e soprattutto a tutte le eventuali complicazioni, materne, fetali e/o materno-fetali, ( un esempio per tutti, le diatesi emorragiche da distacco intempestivo di placenta a qualsiasi epoca  evolutiva della gravidanza).
L’attuale organizzazione è costituita da una dotazione di organico che prevede due soli ostetrici e tre ginecologhe con incarico a tempo “DETERMINATO”.
Per quanto riguarda  le linee guida e i  protocolli da seguire la confusione è assoluta.
Il servizio  nelle 24 ore è svolto con le seguenti modalità:
-  un ostetrica/o  dalle ore 08.00 alle ore 20.00, da Lunedì a Sabato; dalle ore 20.00 alle 08.00, da Lunedì a Sabato il servizio viene coperto con reperibilità sostitutiva;  Domeniche e  festivi, il servizio ostetrico è coperto con reperibilità sostitutiva h/24: Nella pratica, il parto “precipitoso”, indifferibile e urgente, nelle ore notturne, domeniche  e festivi h/24, deve attendere che in pronto soccorso qualcuno si renda conto della necessità - “prima diagnosi” - e attivi la chiamata in reperibilità dell’ostetrica con tempi d’attesa inimmaginabili;
-  due Ginecologhe dalle ore 08.00 alle ore 14.00; una Ginecologa dalle ore 14.00 alle ore 20.00 ; notturni , domenica e festivi il servizio è coperto da reperibilità sostitutiva.
- non esiste la presenza di personale infermieristico.
- il “reparto” dalle ore 20.00 alle ore 8.00, Domeniche e festivi è chiuso.
Secondo l’esperienza professionale di alcuni  addetti ai lavori la dotazione organica minima indispensabile è di  6 Ostetriche e 4 ginecologi.
Se questo è il sistema organizzativo, caro Assessore Russo, previsto dalla Direzione Generale dell’ASP di Messina e dal suo Assessorato, per affrontare con tempestività il parto precipitoso indifferibile per via naturale e/o operativo, SIGNIFICA CHE LE GRAVIDE CHE ORBITANO ATTORNO  AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI E I FIGLI CHE PORTANO IN GREMBO SI TROVANO PROBABILMENTE IN UNA CONDIZIONE DI RISCHIO ASSOLUTO E VENGONO GESTITI E CONSIDERATI  COME…………..…..!!!!!
Ricordo che lo scorso 18 febbraio ho presentato personalmente un esposto alla Procura nel quale individuavo delle irregolarità nel servizio di ginecologia e ostetricia. E’ noto a tutti, infatti, come già da qualche anno questo servizio non funzioni più come prima tanto da ridurre progressivamente il numero dei parti da 130 a 15 .  Addirittura a non eseguirne più dallo scorso mese di settembre.
Se il nostro punto nascita è diventato “inadeguato”, caro Assessore Russo, non è certamente colpa degli eoliani che protestano.
La invito, pertanto, a recarsi a Lipari e  spiegare ai cittadini eoliani e alle gravide che vi risiedono quello che ha ripetuto ed affermato in Commissione Sanità lo scorso 12 Marzo. Solo così potrà constatare di persona se quello che Lei asserisce corrisponde alle reali esigenze del nostro territorio oppure se le cose stanno diversamente.
Dubito, però, che Lei sia davvero disposto a farlo in quanto è più facile parlarne in una stanza con dei deputati che come Lei, probabilmente, non sanno cosa significa vivere nelle nostre isole con un Ospedale e un servizio di ginecologia e ostetricia ridotto ai minimi termini.
Se ha il coraggio, mi smentisca.
Distinti saluti.
                                                                    Dott. Giacomo Biviano
                                            (Presidente della Commissione Speciale sulla Sanità)

Merlino e il comunicato di Russo

Il comunicato dell'Assessore Russo mi sembra arrogante,  una  provocazione e una mancanza di rispetto verso i cittadini eoliani che soffrono e sono costretti anche a fare debiti per fare nascere i propri figli e curarsi.
Che abbia il buon senso di dimettersi anzichè insultare chi difende legittimamente i diritti che la Costituzione italiana gli riconosce come libero cittadino.
Saverio Merlino

Ardizzone: " A Lipari esempio di buona sanità?". Russo e Poli si dimettano

"A Lipari esempio di buona sanità ? Quanto dichiarato dall'assessore regionale alla salute, Massimo Russo, è semplicemente disarmante e disgustoso. L'Assessore e il commissario dell'Asp 5 Poli si dimettano. E' il minimo che possano fare e in una Italia normale avrebbero già dovuto farlo". Così il deputato regionale Udc, Giovanni Ardizzone, dopo le parole di ieri dell'assessore Russo. Per l'on. Ardizzone è ingiusto aver individuato il capro espiatorio nella dott.ssa Maria Rigoli, direttrice sanitaria, sospesa dal servizio. " La morte del feto- ha aggiunto Ardizzone- è stato un evento annunciato e ci sono delle responsabilità etiche. Quanto accaduto a Lipari la scorsa settimana- ha concluso il deputato Udc- poteva anche verificarsi a Mistretta".

Pallavolo. Il Meligunis recupera gara casalinga il 25 marzo

 Le ragazze giallo-blu del Club Meligunis domenica scorsa, sono state fermate, ancora una volta, per le condizioni meteo marine avverse.
La Federazione ha predisposto il recupero per domenica 25 Marzo contro la Libertas Tirrena; ore 15 al Nicola Biviano.

Auguri amore!

Buon compleanno a te, tesoro mio, e grazie per tutta la felicità che mi dai! Ti amo! 
Silvia

Sanità. "Vergogna" di Bartolo Natoli

Sino ad oggi non ho voluto manifestare la mia opinione sulla questione in quanto ho ritenuto coloro che sono stati eletti dai cittadini come consiglieri, assessori e sindaci, gli unici delegati a potere  intervenire sull'argomento, in funzione del loro leggittimo e inimpugnabile mandato.
Ma sentirsi dire che la morte di un bambino, anche se all'ottavo mese di gravidanza e' stato "un episodio di buona  sanita'" mi e' sembrata veramente una provocazione che mette a nudo  tutta l'incapacita' intellettiva dell'intera comunita' eoliana.
Ma e' possibile che oltre diecimila persone si facciano insultare da un assessore regionale?
Compaesani, attenzione, e' morto un bambino!
Si tratta di una morte annunciata!!!
Abbiamo piu' volte ribadito l'importanza dell'ospedale di Lipari, e ci hanno sempre detto che "il  tutto non sara' smantellato" addirittura il Presidente della Regione con un fare "burlesco" ha affermato che l'importante e' la sicurezza delle mamme, dei bambini e soprattutto dei malati in generale.
Oggi e' morto un bambino, la mamma ha corso gravi pericoli e cosa ci dicono: attenzione si tratta di "buona sanita'"!
Ma scherzate???
Vorrei ricordare a tutti che l'ospedale di Lipari non puo' essere paragonato aduna agenzia di viaggi, in quanto- oggi -di questo si tratta, cioe':Lei ha bisogno di un ospedale a quattro stelle - la invio al Papardo;
- Lei invece, sembra avere un problema di seconda categoria la invio a Milazzo;
- Lei ha buone conoscenze, la invio a Taormina;
Il tutto sempre e comunque in elicotteto!
Ma veramnente l'intera comunita' Eoliana puo' essere offesa sino a questo punto?
Vedete, sino a quando prendono in giro ME, semplice cittadino che in passato, nel 1996 e nel 2004, ha fatto partorire la propria moglie con successo e senza non poche difficolta' a Lipari, anche se la stessa è di Palermo - dove in teoria ci sono le migliori cliniche, ci posso passare sopra - ma sentire ed apprendere che questi individui prendano per il c..o il Sindaco - il vice sindaco - il presidente del consiglio - gli assessori - gli stessi consiglieri comunali - tutti i rappresentanti dei partiti di Lipari e delle Eolie - e tutti i cittadini - DEBBO DIRE SOLTANTO VERGOGNIAMOCI E SOPRATTUTTO VERGOGNATEVI.
Non so cosa dire, ma sentirvi parlare di primarie, di nuovi esponenti politici, mentre i bambini  muoionomi sembra vergognoso, inumano e fuori luogo.
Addirittura un Assessore Regionale che reclama la "Buona sanita'"mi sembra un'offesa all'intelligenza degli Eoliani.
Una ultima ed importante precisazione voglio fare, proprio per ferire l'orgoglio (se ne hanno) degli attuali amministratori, passerete alla storia per la chiusura dell'ospedale di Lipari e di tutta l'attivita' sin ora svoltaall'interno dello stesso.
Purtroppo, nello stesso tempo, devo dare ragione all'opposizione - questa amministrazione e' stata inadeguata. Questi sembrano essere i risultati.
A tutti, infine, dico fatemi - e soprattutto fateci ricredere!!!!
Sono sempre pronto a cambiare idea, solo e soltanto su risultati seri e tangibili.
Ad oggi dico, solo, VERGOGNA!!!
B. Natoli

martedì 13 marzo 2012

"Caso Lipari". Per l'assessre Russo è stato "certamente un episodio di buona sanità"

L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha ricostruito oggi, in commissione Sanita', all'Ars, la vicenda avvenuta venerdi' scorso, a Lipari, dove una donna alla 32esima settimana di gravidanza e' stata salvata grazie all'immediato trasferimento all'ospedale Papardo di Messina, dopo aver perso il proprio bambino a causa del distacco della placenta.
"E' stato certamente un episodio di buona sanita' - ha esordito Russo - anche se purtroppo non c'e' stato nulla da fare per salvare il bambino, che era giunto a Lipari gia' in condizioni critiche. La ricostruzione minuto per minuto di quanto e' accaduto conferma che l'organizzazione del servizio di emergenza urgenza del 118 ha fatto in pieno ilproprio dovere. Una vicenda dai contorni molto chiari che nessuno puo' strumentalizzare per alzare polveroni sulle scelte dell'amministrazione regionale in tema di punti nascita assunte in coerenza con il quadro normativo nazionale".
Russo, a questo proposito, ha letto una recente lettera del Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in cui si da' atto che la Regione siciliana, in seguito all'accordo assunto in Conferenza delle Regioni nel dicembre del 2010, "si e' gia' adoperata per una tempestiva riforma del settore materno - infantile" e che e' consentita la permanenza di punti nascita con meno di 1000 parti all'anno "e comunque non al di sotto dei 500 solo sulla scorta di motivate e specifiche valutazioni, cosi' da evitare di creare situazioni di ingiustificato privilegio per questa o quella area geografica del Paese".
"C'e' ancora qualcuno - ha aggiunto Russo - che per motivi strumentali e demagogici vorrebbe far credere che la Sicilia sia diversa dal resto d'Italia, ma noi abbiamo il dovere di tenere ben dritta la barra del timone. Sulla scorta di quanto ci hanno richiesto tutti gli esperti del settore e le piu' importanti societa' scientifiche, abbiamo deciso di privilegiare la sicurezza delle donne, dei bambini e degli operatori sanitari e di puntare alla riduzione degli indici di mortalita' perinatale. Dove e' stata prevista la dismissione del punto nascita, abbiamo contestualmente disegnato percorsi nascita che metteranno in condizione ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il proprio lavoro, che e' quello di assistere la donna gravida fino al momento del parto. Sono certo che le donne in gravidanza preferiscono partorire in un luogo sicuro per se' e per i loro bambini anche se in un comune vicino".
Russo ha poi ribadito che insieme al Ministero della Salute si sta lavorando a un progetto pilota per le isole minori che dovra' garantire la massima assistenza al parto delle donne residenti nelle isole e coniugare dunque le esigenze di sicurezza con le specificita' delle comunita' isolane.
NOTA DEL DIRETTORE : Davvero da restare senza parole

Ospedale di Lipari. Interpellanza al Presidente della Regione degli onorevoli del PD

INTERPELLANZA
 Al Presidente Della Regione
All’Assessore regionale per la Sanità
Premesso che,
con il decreto di approvazione del Piano di rifunzionalizzazione degli ospedali siciliani, si deciso di chiudere il punto nascita dell’ospedale dell’Isola di Lipari;
il piano prevede i punti nascita soppressi siano sostituiti da punti di emergenza attrezzati;
Rilevato che
questa decisione è stata fortemente contestata dagli eoliani con cortei, scioperi, cartoline al presidente della Repubblica, con un ricorso al Tar e una denuncia alla Procura per ''interruzione di pubblico servizio”;
Osservato che
i reali criteri di scelta dei punti nascita da chiudere appaiono poco chiari agli amministratori locali oltre che e ai cittadini, non sembrando tener conto delle specifiche e oggettive difficoltà delle isole minori, mentre risulterebbero mantenuti in vita punti nascita in altri piccoli comuni della terraferma;
tale decisione stata applicata senza consentire agli enti territoriali di trovare una soluzione alternativa alla soppressione di servizi essenziali per le fasce deboli della popolazione: giovani coppie e donne in primis, costretti a sostenere costi ingenti per i trasferimenti ed i pernottamenti delle famiglie presso le strutture ospedaliere;
Rilevato che
nei primi giorni del mese di marzo 2012, una donna residente a Lipari all'ottavo mese di gravidanza ha perso il bambino che portava in grembo a seguito di un distacco di placenta: il piccolo è morto, lei, trasportata dall'elisoccorso all'ospedale "Papardo" di Messina, è stata salvata;
secondo i sanitari “Il trasferimento si è reso necessario perché, per la particolare patologia della donna, non poteva essere assistita nel nosocomio di Lipari” (da un articolo pubblicato dal quotidiano la Repubblica in data 09 marzo 2012);
la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha avviato un'inchiesta sulla vicenda per accertare se il feto fosse già morto quando la donna è giunta in ospedale. Dovranno anche essere accertati i tempi di arrivo dell'elisoccorso dal momento della richiesta”;
anche l'azienda Sanitaria provinciale di Messina ha avviato un'indagine amministrativa per l'accertamento "di eventuali anomalie e/o criticità”;
Visto che
per poter assistere adeguatamente una donna con gravidanza a rischio o con complicanze è necessario che coesistano, nello stesso ambito, particolari servizi (quali anestesia e rianimazione, il servizio di terapia intensiva neonatale e un centro sangue per il servizio immunotrasfusionale;
il sindaco dell'isola, in una lettera ha chiesto al governo nazionale che sia fatta un'indagine ministeriale sull'accaduto e che intervenga anche l'assessore regionale alla Salute;
 per sapere
quali iniziative ritengono di dover assumere per fare chiarezza su quanto delineato in premessa e per assicurare che in un territorio svantaggiato dal punto di vista infrastrutturale, come l’Isola di Lipari, venga garantito il rispetto dei livelli essenziali di assistenza con riferimento agli istituendi punti di emergenza.

Palermo 13 marzo 2012                                              
 Lupo, Ammatuna, Barbagallo, Di Benedetto
Donegani, Faraone, Ferrara, Galvagno, Mattarella

Sul Punto nascite del Presidio Ospedaliero di Lipari e gravissimi fatti avvenuti l'otto Marzo 2012. Biviano scrive al Prefetto


Commissione Speciale Sanità


 Al Prefetto di Messina
Dott. Francesco Alecci

OGGETTO: Punto nascite Presidio Ospedaliero di Lipari e gravissimi fatti avvenuti in data 08 Marzo 2012.
Il recente caso accaduto nel presidio ospedaliero di Lipari, rappresenta l’esempio più eclatante di come la Direzione  dell’ASP di Messina non abbia previsto,  probabilmente, considerate le peculiarità territoriali, una organizzazione e una dotazione organica con la “dovuta ESPERIENZA PROFESSIONALE”  in grado di affrontare le emergenze ostetriche indifferibili.
In evidente e aperta violazione dei principi di tutela della  salute, del percorso nascita, di  assistenza al parto e di garanzia dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), improvvisamente, nel nosocomio Eoliano (sette isole) non viene più garantito il sacrosanto diritto di nascere con tutte le garanzie previste dalle  linee guida e dai  protocolli del SSN (Sistema Sanitario Nazionale).
La garanzia dell’assistenza al parto ” precipitoso”  nel PO di Lipari, dichiarata dalla Dott.ssa Murè in commissione Sanità nel mese di novembre 2011, avrebbe dovuto prevedere, se si ha consapevolezza del significato del termine “parto precipitoso”, la presenza h/24 dell’ostetrica in servizio, e la presenza di almeno due ginecologi con una esperienza professionale, nella disciplina, tale da poter affrontare realmente le “emergenze Ostetriche” indifferibili.
Il termine “parto precipitoso” non può essere riferito solo all’eventuale parto “spontaneo”, ma anche e soprattutto a tutte le eventuali complicazioni, materne, fetali e/o materno-fetali, ( un esempio per tutti, le diatesi emorragiche da distacco intempestivo di placenta a qualsiasi epoca  evolutiva della gravidanza).
Espongo di seguito una breve cronistoria di quanto accaduto dal mese di ottobre 2010 ad oggi:
Da oltre un anno le nascite nell’ospedale di Lipari sono state progressivamente quasi azzerate o comunque ridotte  a poco più di una decina, a fronte dei 90/100 parti degli anni precedenti. Dal  mese di Settembre 2011 non è  stato più possibile effettuare parti.
Nel mese di Ottobre 2010 il Direttore sanitario dell’Ospedale di Lipari, adducendo come motivazione la carenza di personale , disponeva di fatto la chiusura del punto nascita di Lipari , limitando i parti ai soli casi di urgenza indifferibile : in verità, dei quattro ginecologi previsti in pianta organica  ne mancava solo uno che, se si fosse voluto, probabilmente poteva essere facilmente sostituito. Si avanzano dunque seri dubbi sulla legittimità di tale provvedimento e sulla eventuale possibilità che esso abbia arrecato un’ interruzione di pubblico servizio o altra fattispecie penalmente rilevante .
Tuttavia tale disposizione  del direttore sanitario è stata revocata in data 20 ottobre 2011, presumibilmente a seguito di numerose e  plateali proteste degli abitanti delle isole.
Alla revoca  di tale  disposizione  non è seguita, comunque, integrazione di personale specializzato.
Il primo novembre 2011 sono stati nominati due nuovi ginecologi, a tempo indeterminato, per il reparto di ostetricia e ginecologia, il dott Santino Federico e la dottoressa Carmela Galeani. Quest’ultima, dopo pochi giorni di servizio, incomprensibilmente, viene trasferita al reparto di ostetricia e ginecologia del P.O. di Taormina, nonostante le dichiarazioni del Commissario dell’ASP, Francesco Poli, che aveva assicurato la presenza di personale in pianta stabile.
 Il Dr. Federico, con dedizione ammirevole, si è effettivamente adoperato in pochissimo tempo nei confronti delle gestanti al fine di ripristinare il punto nascite. Di conseguenza è ripresa la normale attività, anche se per pochi giorni, del punto nascita.
In data 26 novembre 2011, improvvisamente, il dott. Santino Federico viene sospeso dal servizio su disposizione del Commissario straordinario, Dr. Francesco Poli.
Sospeso il Dr Federico e attivato il trasferimento della Dr.ssa Galeani restano in servizio solo due  ginecologi, la Dr.ssa Cutugno e la Dr.ssa Mastroeni, che sono costrette a sopportare turni massacranti per garantire il solo servizio ambulatoriale, la doppia reperibilità e le eventuali emergenze-urgenze, senza la possibilità, probabilmente, di potersi allontanare dall’isola.
La dott.ssa Cutugno, che nel mese di Dicembre 2011 era rimasta  da sola per parecchi giorni a causa dell’ assenza temporanea della dott.ssa Mastroeni, presumibilmente, non sopportando l’eccessivo carico di lavoro e di responsabilità, a fine dicembre rassegnava irrevocabilmente  le proprie dimissioni al Commissario Straordinario.
Nel mese di gennaio 2012 rientra la dott.ssa Mastroeni che rimane per la gran parte del tempo da sola fino ai primi giorni del mese di Marzo, quando vengono inviati, su sollecitazioni del sottoscritto, anche alla Procura della Repubblica,  altri due ginecologi.
L’attuale organizzazione è costituita da una dotazione di organico che prevede due soli ostetrici e tre ginecologhe con incarico a tempo “DETERMINATO”.
Per quanto riguarda  le linee guida e i  protocolli da seguire la confusione è assoluta.
Il servizio  nelle 24 ore è svolto con le seguenti modalità:
-  un ostetrica/o  dalle ore 08.00 alle ore 20.00, da Lunedì a Sabato; dalle ore 20.00 alle 08.00, da Lunedì a Sabato il servizio viene coperto con reperibilità sostitutiva;  Domeniche e  festivi, il servizio ostetrico è coperto con reperibilità sostitutiva h/24: Nella pratica, il parto “precipitoso”, indifferibile e urgente, nelle ore notturne, domeniche  e festivi h/24, deve attendere che in pronto soccorso qualcuno si renda conto della necessità - “prima diagnosi” - e attivi la chiamata in reperibilità dell’ostetrica con tempi d’attesa inimmaginabili;
-  due Ginecologhe dalle ore 08.00 alle ore 14.00; una Ginecologa dalle ore 14.00 alle ore 20.00 ; notturni , domenica e festivi il servizio è coperto da reperibilità sostitutiva.
- non esiste la presenza di personale infermieristico.
- il “reparto” dalle ore 20.00 alle ore 8.00, Domeniche e festivi è chiuso.
Secondo l’esperienza professionale di alcuni  addetti ai lavori la Dotazione Organica Minima Indispensabile è di  6 Ostetriche e 4 ginecologi.
Se questo è il sistema organizzativo, previsto dalla Direzione Generale dell’ASP di Messina, per affrontare con tempestività il parto precipitoso indifferibile per via naturale e/o operativo, SIGNIFICA CHE LE GRAVIDE CHE ORBITANO ATTORNO  AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI E I FIGLI CHE PORTANO IN GREMBO SI TROVANO PROBABILMENTE IN UNA CONDIZIONE DI RISCHIO ASSOLUTO E VENGONO GESTITI E CONSIDERATI  COME…………..…..!!!!!
Poiché il sottoscritto, quale Presidente della Commissione Speciale Sanità del Comune di Lipari, ha il dovere della tutela del diritto alla salute di tutta la comunità Eoliana chiede a sua Eccellenza d’intervenire e di organizzare un incontro con la suddetta Commissione, con il Sindaco di Lipari, con l’Asp di Messina, con l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia e con tutti quei soggetti che si ritenga opportuno far partecipare al fine di garantire il diritto alla salute sancito dall’Art. 32 della Costituzione e a tutela dell’incolumità dei cittadini eoliani.
Nel porgere i migliori saluti si rimane in attesa di un gradito riscontro.
Lipari lì, 13/03/2012

                                                                                          
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE                                                                                                                   
(Dott. Giacomo Biviano )

Sanità nelle Eolie. Sindaco Bruno incontra Prefetto

COMUNICATO STAMPA
La gravissima situazione sanitaria nelle Isole Eolie è stato il tema dell’incontro che stamane ha visto di fronte il Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, e S.E. il Prefetto di Messina, Francesco Alecci.
            Bruno ha sottolineato il gravissimo disagio morale e la profonda amarezza che ha pervaso e continua a pervadere la popolazione eoliana anche a seguito degli ultimi tragici accadimenti.
            Con S.E. il Prefetto è stato fatto anche il punto sulle carenze, più volte segnalate e riscontrate, al centro di riabilitazione di Canneto, nonché su altri temuti e paventati tagli all’Ospedale di Lipari.
            Bruno ha anche sottolineato al Prefetto come forti manifestazioni di protesta, da parte dei cittadini eoliani che si sentono privati dei più elementari diritti alla salute, possano essere messe in atto stante le ripetute vessazioni a cui gli isolani vengono continuamente sottoposti.
            Dal canto suo il Prefetto Alecci ha ribadito la Sua vicinanza e solidarietà alla gente eoliana, oltre che ad un costante interessamento sulla delicata questione.
           
                                                                                                          L’Amministrazione Comunale

Ex Pumex incontrano La Greca di Legambiente


Legambiente Circolo delle Isole Eolie
 Comunicato stampa
Del 13 marzo 2012
Nella giornata odierna una delegazione degli operai della ex-pumex ha incontrato il coordinatore del circolo Legambiente delle Isole Eolie, Dott. Giuseppe La Greca, per porre l’attenzione sull’attuale situazione degli operai già dipendenti dell’industria estrattiva all’opinione pubblica locale e regionale.
Si è concordato, in sintesi, di prevedere un intervento specifico rispetto a quello inizialmente programmato sulla riconversione delle cave, con la partecipazione di un rappresentante degli operai nella persona dell’avv. Pippo Torre, che tratterà l’intervento su:  “Lavoratori ex-pumex a che punto siamo?”

Incontro su “Le dipendenze patologiche: prevenirle, riconoscerle, affrontarle”

Il Comune di Lipari, capofila del Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie, nell’ambito dell’iniziativa “Famiglie aperte e solidali” organizza un incontro sul tema del disagio e delle dipendenze giovanili intitolato Le dipendenze patologiche: prevenirle, riconoscerle, affrontarle”
L’incontro si terrà nella Sala del Centro Giovanile di Via Mons. B. Re – Lipari - giovedì 15 marzo 2012 dalle ore 9,30 - ed è aperto a tutti gli interessati, con particolare riferimento alle famiglie, agli insegnanti, agli operatori sociali .

PROGRAMMA

Dott.ssa Caterina Panciotto - Psicologa, Psicoterapeuta Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie, “Tanto, smetto quando voglio!Aspetti culturali e psicologici delle tossicodipendenze.”

Dott. Giovanni Utano - Dirigente Medico Ser.T di Milazzo, “Vecchie e nuove dipendenze: aspetti clinici .”

Dott. Samuele Amendola - Educatore Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie, “Il ruolo dell'educatore a scuola per la prevenzione delle dipendenze patologiche nell'adolescenza”

Associazione  Alcolisti Anonimi, “Il percorso verso la sobrietà e i gruppi di auto aiuto”

Dott.ssa Elvira Valitri - Educatrice e psicoterapeuta. Coordinatrice “Villa Antonia”- Roccavaldina, “Il percorso terapeutico nelle comunità ed il reinserimento sociale”

Dott.ssa Deborah Caprara - Psicologa Distretto socio-sanitario 25 delle Isole Eolie “La dipendenza da internet e da gioco come riflesso del fenomeno sociale”

Avv. Maria Caterina Ficarra
“Aspetti giuridici e legali”

Commissione errori sanitari chiede relazione su decesso feto a Lipari

(Adnkronos) - La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leonluca Orlando, interviene sul presunto errore sanitario verificatosi a Lipari (Messina) lo scorso 8 marzo. Il caso riguarda una donna all'ottavo mese di gravidanza, presentatasi presso la struttura eoliana per un distacco della placenta ma l'ospedale di Lipari non sarebbe attrezzato per il trattamento di tale complicanza e il feto e' morto poco dopo il ricovero. Per salvare la vita della donna, e' stato deciso di trasferirla con l'elisoccorso presso l'ospedale Papardo di Messina. Due medici risultano indagati dalla magistratura e, sull'episodio, la Commissione parlamentare ha chiesto una relazione all'assessore alla Sanita' della Regione Sicilia, Massimo Russo.
"Questo triste episodio - dice Orlando - riporta l'attenzione su un tema di fondamentale importanza, quello di garantire la sicurezza del momento della nascita, troppo spesso messo a rischio dalla volonta' di mantenere aperte strutture che per organizzazione e dimensione non risultano dotate di tutti i servizi necessari a renderle affidabile e sicure. La questione relativa alla chiusura del punto nascita di Lipari, che con solo 26 posti letto non risulta essere sufficientemente attrezzato ad affrontare emergenze - conclude -, era stata sollevata anche in occasione dell'audizione dell'assessore regionale alla Sanita' Massimo Russo, tenutasi presso la Commissione lo scorso 16 febbraio''.
''La Commissione d'inchiesta che presiedo - si legge nella lettera inviata da Orlando a Russo - senza pregiudizio per le  indagini in corso da parte della competente autorita' giudiziaria, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticita' organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilita' individuali. Le chiedo pertanto - conclude la nota - di trasmettere una relazione recante ogni utile elemento di conoscenza sull'accaduto. La documentazione acquisita sara' valutata per eventuali, ulteriori adempimenti di competenza''.

Via Fabio Filzi e condotta fognaria. Il consigliere Biviano chiede chiarimenti


OGGETTO: Richiesta d’intervento urgente e chiarimenti in merito ai lavori di spostamento di un tratto di condotta fognaria in via F. Filzi – Canneto.
La presente viene avanzata a seguito delle numerose istanze pervenute allo scrivente da parte di alcuni cittadini residenti nelle vie Filzi ed Ausonia in Canneto di Lipari, in merito allo spostamento della condotta fognaria comunale nel tratto iniziale della via Filzi.
Premesso,
che il Comune di Lipari, a seguito di sentenza esecutiva dalla Corte di Appello di Messina vertente tra Zaia Onofrio + 1 contro il Comune di Lipari, depositata in data 20 marzo 2008, deve ottemperare alla rimozione della condotta fognaria comunale nel tratto iniziale della via Filzi;
che a seguito della notifica del provvedimento esecutivo, l’Ente ha provveduto ad affidare incarico di progettazione delle opere necessarie allo spostamento della condotta nonché ad appaltare i lavori per l’importo complessivo di euro 44.000,00;
Che i residenti hanno invitato e diffidato il Comune di Lipari a non dar inizio all’esecuzione dei lavori di spostamento della condotta fognaria della via Filzi – Ausonia, rappresentando che la stessa problematica d’inesistenza delle distanze di legge dai fabbricati (di cui all’art. 889 co. II del Cod. Civ.) posta alla base nella succitata Sentenza, sussistono pure nella nuova progettazione e che, in ogni caso, tecnicamente, le dimensioni della via Filzi non permettono il rispetto delle distanze legali  e che lo scavo previsto per la posa della nuova conduttura in alcuni punti raggiungerebbe i 2.57 mt di profondità  mettendo a rischio la stabilità di tutti i fabbricati insistenti sulle vie interessate dall’intervento;
Che gli stessi, inoltre, hanno dato incarico a un proprio tecnico di fiducia, geom. Luciano Profilio, il quale con perizia giurata presso la Cancelleria del Tribunale di Barcellona PG – Sez. distaccata di Lipari - del 4.04.2011, ha accertato l’inesistenza delle distanze di legge, in corrispondenza dei fabbricati dei sig.ri Sturniolo, Peluso e Mezzapica, nonché il pericolo per la stabilità dei fabbricati, stante la profondità dello scavo progettato.
Che il Comune di Lipari, nonostante le richiamate diffide da parte dei residenti, ad oggi, non ha mai disposto la revoca dell’esecuzione dei lavori, pur nella consapevolezza che i lavori che saranno effettuati sono contrari alle norme di legge, sia sotto il profilo dell’inesistenza delle distanze dai fabbricati, sia sotto il profilo del danno temuto;
Considerato,
Che la distanza di legge della condotta fognaria dalle abitazioni, prevista dall’art. 889 co. II del cod. civ., sarebbe violata pure nel caso di realizzazione del nuovo intervento di spostamento previsto dal Comune di Lipari;
Che la stessa problematica, posta alla base della decisione dellla Corte d’Appello di Messina, verrebbe a determinarsi, quindi, anche nel tratto della via Filzi e della via Ausonia interessato dall’esecuzione dei lavori di spostamento della condotta fognaria;
Che l’Ente ha già dato avvio all’esecuzione dei lavori attraverso incarico alla ditta Natoli determinando un gravoso esborso di somme che il Comune di Lipari dovrà sostenere per far fronte allo spostamento della condotta, euro 44.000,00, pur nella consapevolezza che l’intervento che si andrà a realizzare è contrario alle previsioni di legge in materia di distanze;
Alla luce di quanto sopra, si chiede

1)      Di verificare se le opere che si andranno a realizzare sono contrarie alle norme di legge, creando un danno all’Ente, e mettono a rischio sia l’incolumità dei residenti per il pericolo legato alla stabilità dei fabbricati adiacenti a seguito degli scavi previsti nella progettazione, sia in merito alla consapevolezza della inesistenza delle distanze di legge.
2)      Di accertare se l’esecuzione dello spostamento della condotta fognaria provocherebbe all’Ente un danno dal punto di vista patrimoniale. Infatti, la perizia a firma del geom. Martello, prevede una spesa complessiva di Euro 44.000,00. Il Comune di Lipari, pertanto, si troverebbe a spendere la somma suindicata inutilmente, poiché l’intervento che si andrebbe a realizzare è contrario alla legge. Pertanto, si prospetterebbe per l’Ente il danno erariale integrato dalla condotta degli uffici comunali.
 Di predisporre l’eventuale immediato sequestro del cantiere al fine di accertare quanto sopra evidenziato ed evitare gli effetti dannosi della condotta posta in essere dagli uffici comunali.
 Inoltre, s’interroga il Sindaco del Comune di Lipari per sapere:
 a)      Se è stata avanzata istanza al competente Giudice dell’ Esecuzione per rappresentare le problematiche di carattere tecnico e giuridico che comporterebbe l’intervento di spostamento della condotta fognaria;
b)      Se sono state avviate tutte le  iniziative possibili da parte dell’Amministrazione Comunale al fine di evitare l’esecuzione di un intervento contrario alle previsioni di legge in materia di distanze legali ai sensi dell’art. 889 co. II cod. civ. e che mette seriamente a rischio la stabilità dei fabbricati interessati dalla realizzazione degli interventi;
 Si rimane in attesa di urgente riscontro.

                                                                                         Il Consigliere Comunale
                                                                                            Partito Democratico
                                                                                           Dott. Giacomo Biviano

lunedì 12 marzo 2012

Punto nascite di Lipari e morte del feto. L'interrogazione dell'on. Siragusa

Interrogazione a risposta a risposta in Commissione
Premesso che,
l’interrogante richiama in premessa l’Interrogazione a risposta in Commissione 5-05455; 
con il decreto di approvazione del Piano di rifunzionalizzazione degli ospedali siciliani, si è deciso di chiudere il punto nascita dell’ospedale dell’Isola di Lipari;
il piano prevede i punti nascita soppressi siano sostituiti da punti di emergenza attrezzati;
una decisione fortemente contestata dagli eoliani con cortei, scioperi, cartoline al presidente della Repubblica, con un ricorso al Tar e una denuncia alla procura per ''interruzione di pubblico servizio”;
non è chiaro, peraltro, quali siano stati i reali criteri di scelta dei punti nascita da chiudere: decisione poco chiara, anche per gli amministratori locali e per i cittadini, che non ha tenuto conto delle specifiche e oggettive difficoltà delle isole minori, mentre ha mantenuto in vita punti nascita in altri piccoli comuni della terraferma;

tale decisione è stata  applicata senza consentire agli enti territoriali di trovare una soluzione alternativa alla soppressione di servizi essenziali per le fasce deboli della popolazione: giovani coppie e donne in primis costretti a sostenere costi ingenti per i trasferimenti ed i pernottamenti delle famiglie presso le strutture ospedaliere;

nei primi giorni del mese di marzo 2012, una donna residente a Lipari all'ottavo mese di gravidanza ha perso il bambino che portava in grembo a seguito di un distacco di placenta: il piccolo è morto, lei è stata salvata dall'elisoccorso e trasportata all'ospedale "Papardo" di Messina;
la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha avviato un'inchiesta sulla vicenda;  
come si legge in un articolo pubblicato dal quotidiano la Repubblica in data 09 marzo 2012 “Il trasferimento  dicono i sanitari - si è reso necessario perché per la particolare patologia della donna non poteva essere assistita nel nosocomio di Lipari. I carabinieri, su mandato della procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) hanno chiesto all'ospedale Papardo copia della cartella clinica della donna. L'indagine dovrà accertare se il feto era già morto quando la donna è giunta in ospedale. Dovranno anche essere accertati i tempi di arrivo dell'elisoccorso dalla richiesta”;
per poter assistere adeguatamente una donna con gravidanza a rischio o con complicanze è necessario che coesistano nello stesso ambito particolari servizi quali la rianimazione, il servizio immunotrasfusionale, il servizio di terapia intensiva neonatale;
di terapia intensiva neonatale, una di anestesia e rianimazione ed un centro sangue;
il sindaco dell'isola, in una lettera al governo nazionale chiede che sia fatta un'indagine ministeriale sull'accaduto e che intervenga anche l'assessore regionale alla Salute;
anche l'azienda Sanitaria provinciale di Messina ha avviato un'indagine amministrativa per l'accertamento "di eventuali anomalie e/o criticità”;
per sapere,
fatte salve le competenze della regione autonoma Sicilia, se il Ministro non ritenga opportuno  assumere iniziative per fare chiarezza su quanto delineato in premessa e per assicurare che in un territorio svantaggiato dal punto di vista infrastrutturale, come l’Isola di Lipari, venga garantito il rispetto dei livelli essenziali di assistenza con riferimento agli istituendi punti di emergenza;
 
On. Alessandra Siragusa

Primo sondaggio sul sindaco. Netta affermazione della dottoressa Ersilia Pajno.

Si è chiuso il nostro primo sondaggio su coloro che potrebbero concorrere alla poltrona di primo cittadino. Un sondaggio effettuato con quelli che sino a poco meno di una settimana fa erano i possibili "aspiranti": Giorgianni, Merenda, Pajno.
Tra qualche ora rilanceremo un nuovo sondaggio alla luce delle ultimissime.
Vi è da evidenziare intanto il successo del nostro sondaggio che ha raccolto ben 563 voti
Per quanto riguarda gli aspiranti, nettissima affermazione della dottoressa Ersilia Pajno che ha riportato ben 275 preferenze (48%) . Seguono Marco Giorgianni 134 (23%), Angelo Merenda 54 (9%).
Significativo il numero dei lettori che non si riconosce in nessuno dei tre candidati. Sono stati 100 (17%)