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lunedì 20 gennaio 2014

Marco Saltalamacchia, il manager con radici eoliane, è il nuovo direttore commerciale del Gruppo Natuzzi a livello mondiale


La nomina di Saltalamacchia s’inserisce nell’ambito della riorganizzazione delle prime linee a riporto del Presidente Pasquale Natuzzi
Marco Saltalamacchia è il nuovo Direttore Commerciale del Gruppo Natuzzi a livello mondiale. In questo ruolo, Saltalamacchia avrà la responsabilità di definire la futura strategia commerciale in tutti i mercati del Gruppo e le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di business dell’azienda.
«Con il mio arrivo in Natuzzi inizia per me un’importante sfida professionale, che intendo portare avanti con il massimo entusiasmo e l’orgoglio di far parte di un Gruppo che da sempre rappresenta l’ambasciatore del made in Italy nel mondo», ha dichiarato Marco Saltalamacchia. «Ricerca del bello, eccellenza nella qualità, efficienza produttiva e sostenibilità ambientale, sono le linee guida strategiche su cui Natuzzi ha costruito la sua storia e che rappresentano, unitamente alla valorizzazione delle competenze, i punti cardine per vincere la sfida della competizione globale».
Biografia di Marco Saltalamacchia
Prima di arrivare nel Gruppo Natuzzi, Marco Saltalamacchia ha maturato una consolidata esperienza nel mercato dell’automotive, ricoprendo la posizione di Senior Vice President Europe di BMW dal 2007 al 2009 e in precedenza di Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia. 
Dopo l’esperienza in BMW, Saltalamacchia ha lavorato come consulente ed imprenditore, contribuendo alla creazione di alcune società attive nel settore dei servizi per l’automotive (G&MS Consulting, DrHail, Trust Rating System).
Marco Saltalamacchia è nato a Roma il 13 Luglio 1961, è sposato ed ha due figli. 
Marco Saltalamacchia ha profonde radici eoliane. 
La sua famiglia è originaria della frazione liparese di Acquacalda. Frazione dove Marco, compatibilmente con i tanti impegni professionali, torna appena possibile.
A Marco vanno le nostre congratulazioni e l'augurio per un futuro ricco di soddisfazioni professionali che vadano ad ampliare quelle già ottenute
Cos'è la Natuzzi S.p.A.
Il Gruppo Natuzzi, fondato nel 1959 da Pasquale Natuzzi, disegna, produce e vende una vasta collezione di poltrone, divani e complementi d’arredo. Con un fatturato nel 2012 di 468,8 milioni di euro, Natuzzi è il più grande produttore italiano nel settore dell’arredamento. Il Gruppo esporta divani e poltrone innovativi e di elevata qualità in 123 mercati nei 5 continenti, con i brand Natuzzi Italia (prodotto esclusivamente in Italia), Natuzzi Editions, Natuzzi Re-vive e una private label destinata solo ai grandi clienti. Design, superiorità artigianale italiana, innovazione ed un’avanzata struttura verticalmente integrata rappresentano le caratteristiche che hanno fatto del Gruppo Natuzzi il leader di mercato. Natuzzi S.p.A. è quotata al New York Stock Exchange dal 13 Maggio 1993. Il Gruppo Natuzzi è certificato ISO 9001 e 14001. 

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Il direttore Salvatore Sarpi e lo staff di Eolienews augurano Buon Compleanno a Ester Isaja, Maria Ziino, Raimondo Alduina, Georgia Angeleri, Ilaria Natoli e Graziella Profilio

domenica 19 gennaio 2014

Lipari. Iscrizione all'imminente corso per diventare volontari della Croce Rossa

Si comunica che la prima fase delle iscrizioni all'imminente corso che sta per partire, per diventare volontario di Croce Rossa, prosegue. 
Le iscrizioni sono aperte. Ci troverete nella sede operativa in via avv. Maggiore tutti i giorni dalle 09,00 alle 13'00 e dalle 15.00 alle 18.00 (sotto scuole elementari)
Per iscriversi al corso bisogna presentare e i seguenti documenti:
- fotocopia carta di identità 
- fotocopia codice fiscale 
- certificato medico di sana e robusta costituzione per lo svolgimento dell'attività di barelliere
- € 16,00(sedici)come quota associativa dell'anno in corso e quota di iscrizione al corso medesimo.
Vi aspettiamo e non dimenticate
Aiutateci ad aiutare
Il Referente della sede operativa Cri Lipari
Dott. Noto Giovanni 

Regione, forestali e operai al lavoro anche nei musei

Forestali, soccorritori del 118, operai degli enti collegati: la Regione chiama a raccolta l’intera galassia dei dipendenti delle aziende di cui è socia per ridurre la spesa ed evitare la beffa del ricorso ad appalti esterni. Perché a disposizione ha un esercito di 7.300 persone impiegate in società che, hanno evidenziato i magistrati della Corte dei Conti, guidati da Maurizio Graffeo, a fronte di una produttività in molti casi pressoché nulla, sono costate negli ultimi quattro anni quasi 1,1 miliardi, soprattutto per pagare gli stipendi. Così in Finanziaria alcune norme consentono di avviare trasferimenti, bloccare appalti esterni e sfruttare la manovalanza tutte le volte che sarà necessario. Del resto, lo stesso assessore all’Economia, Luca Bianchi, ha spiegato che «non è importante quante società chiudiamo, ma quello che fa il personale, se è realmente produttivo e se è impiegato al posto giusto». Le disposizioni scatteranno dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale e dunque dovrebbero essere operative già entro questo mese.
MUSEI, ARRIVANO I RINFORZIGli oltre duemila dipendenti della Sas, la Servizi ausiliari Sicilia, potranno essere impiegati nei servizi aggiuntivi dei musei, cioè in librerie, caffetterie, servizi di accoglienza e biglietterie. La Sas è una delle società partecipate più grandi, nata dalla fusione di tre strutture, Multiservizi, Biosphera e Beni culturali. L’articolo della Finanziaria prevede che, tramite una convenzione con il dipartimento regionale dei Beni culturali, possano essere impiegati in parchi e musei. Un’altra norma consente al dipartimento di inserire nei bandi di gara per l’affidamento di servizi aggiuntivi apposite clausole che prevedano l’utilizzo dei dipendenti Sas.
FORESTALI PER TUTTIL’intera galassia di enti regionali potrà avvalersi dei 30 mila forestali per svolgere tutta una serie di mansioni previste dalla legge. Gli operai potranno occuparsi non solo di aree verdi e giardini, ma anche di convegni e pubbliche manifestazioni e di fornire assistenza tecnica a enti pubblici o privati in materia forestale. Il tutto chiaramente previa stipula di una convenzione col dipartimento Azienda foreste. Gli enti regionali avranno però il divieto assoluto di esternalizzare i servizi.

SOCIETÀ PARTECIPATE, SI CAMBIAUn articolo della finanziaria consente di trasferire per mobilità, da una società all’altra, i dipendenti delle partecipate. Il tutto tenendo conto dei fabbisogni di personale e dei profili professionali. Il personale potrà transitare da un ente all’altro previo accordo quadro da sottoporre all’attenzione dell’assessorato all’Economia. Sono 11 le società partecipate che resteranno in piedi, mentre altre 21 saranno chiuse o le quote dismesse. Il personale ancora in capo alle società da cancellare sarà assorbito dalle altre. La norma consente infatti di assumere in deroga al divieto ma solo per l’espletamento dei servizi affidati e nei limiti dei reali fabbisogni di personale. Nei nuovi contratti non saranno però riconosciuti superminimi e indennità aggiuntivi. 
EX PIP A SOSTEGNO LIMITATOStop al sostegno economico agli ex Pip, storico bacino di precari palermitani, se dimostreranno di avere un reddito Isee superiore a 20 mila euro all’anno. E chi rifiuterà le proposte lavorative dell’amministrazione sarà cancellato dall’elenco che ad oggi racchiude oltre tremila persone.
SOCCORRITORI ANCHE NEGLI UFFICINell’ambito del sistema sanitario regionale alla società Seus, Sicilia emergenza urgenza sanitaria, possono essere affidati servizi ausiliari secondari. Lo prevede un articolo denominato «spese di pulizia e servizi ausiliari», che indica così quali altre attività potranno essere svolte dagli oltre tremila dipendenti.
VIA AI TRASFERIMENTI AL 118Sempre in tema di servizio di emergenza e urgenza, scattano i cambi di postazione di tutti gli autisti soccorritori. Non è una disposizione contenuta in Finanziaria ma fa parte di un percorso di razionalizzazione del personale. Dopo aver fissato delle graduatorie con relativi punteggi, adesso su base volontaria i dipendenti potranno chiedere il trasferimento o accordarsi tra loro per cambi «incrociati» di sede. Il via alle istanze è scattato il 15 gennaio e ci sarà tempo fino al prossimo 28 febbraio per presentare domanda.

Violazione di ordinanze sulla pesca. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

(LIPARI- Salvatore Sarpi) Verbali amministrativi per circa € 19.000,00 euro, unitamente alla decurtazione di 24 punti complessivi dalle licenze di pesca e dai titoli di comandante per la pesca, sono stati elevati dagli uomini dell' 'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, a carico di soggetti residenti nell'arcipelago per la violazione dell'ordinanza che non consente (per il solo circondario delle Eolie dal primo dell'anno e sino al 31 gennaio) la pesca, detenzione, trasporto e commercializzazione della specie ittica denominata “totano” (Todaroes Sagittatus). Gli uomini del Tenente di Vascello (CP) Cosimo BONACCORSO hanno effettuato una serie di ispezioni finalizzate all’accertamento della regolarità della documentazione prodotta ed in possesso ai soggetti attori dell'intera filiera commerciale del prodotto ittico. Controlli sul territorio che, unitamente a quelli da effettuare sulla documentazione accompagnatoria, si estendono su tutta la filiera commerciale e continueranno anche nei prossimi mesi. A tal proposito il Circomare Lipari evidenzia come dall'01 al 31.03.2014, entrerà in vigore un ulteriore mese di fermo alla pesca del Pescespada, come previsto dalla vigente Normativa Europea - Risoluzione ICCAT 11-04.

Sisma di magnitudo 2.7 nel distretto sismico delle Eolie. Non è stato avvertito dalla popolazione

Scossa di terremoto in mare, di fronte alla costa occidentale della Sicilia, nel distretto sismico delle "Isole Lipari o Eolie". 
Il sisma, di magnitudo 2.7, è stato registrato dalle apparecchiature dell'Ingv all'una e ventisette della notte scorsa. 
Non è stato avvertito dalla popolazione
L'epicentro in mare a 12.1 chilometri di profondità. 

GIORNI DIFFICILI TRA CROCETTA E IL PD AVANZA LO SPETTRO DELLE URNE

Tre giorni di silenzio. Di comunicazioni interrotte. L’unica comunicazione fatta girare nervosamente anzi è stata proprio quella relativa alla chiusura dei canali tra il Pd e Crocetta. Affanosi contatti di mediatori, e squilli di telefono che si sono persi nel vuoto.
“Stavolta si sono rotti anche su un piano personale i rapporti, oggi mi ha telefonato persino chi non sentivo da una vita nel partito”, svelava ieri un dirigente del Partito democratico sulla vicenda. Crocetta che rimette insieme chi non si parla da una vita, dunque. Non è la prima volta.
“Stavolta si vota”, prosegue un altro accanto a lui che non vuole essere meno nella narrazione drammatica del momento difficile, l’ennesimo dei rapporti tra il governatore ed il suo partito.
Davide Faraone, che si aspettava solidarietà, ma avrebbe incassato favorevolmente anche il silenzio di Crocetta, l’altro giorno durante la conferenza stampa del presidente della Regione, in merito alla vicenda dei soldi ai gruppi parlamentari, risponde con un documento che segna in dieci punti l’inizio delle ostilità per la segreteria regionale del Pd, senza perdere l’occasione per una stoccata: “Finora niente rivoluzione, solo tanta continuità con il passato che non ci piace. O si cambia o in Sicilia meglio tornare al voto, questo galleggiamento non serve a nessuno”.
Ancora non sappiamo in chi il verbo renziano si sia compiaciuto, e chi sarà il prossimo 16 febbraio l’uomo da battere dei renziani alla guida del partito, ma, partendo da due principi, mai più fondi europei non spesi e mai più precari improduttivi e individuando una mappa di cose da fare in dieci punti, Faraone articola il manifesto politico del futuro che deve essere quanto prima presente.
Intanto, nonostante quello che viene fatto trapelare, le diplomazie lavorano in vista dell’incontro di martedì prossimo convocato da Baldo Gucciardi capogruppo del Pd con Crocetta, che precederà il vertice di maggioranza. Il governatore è lontano dal cospargersi il capo di cenere, ma potrebbe pagare un prezzo alto per essersi proclamato l’unico rottamatore della Sicilia.

Nuova guida e promozioni tagliate al 118. Al vertice della Seus Aliquò. Diminuito lo stipendio a 3.000 dipendenti, contratti ridotti a 30 ore per recuperare 30 milioni

Il governo cambia i vertici della Seus, taglia le promozioni che il consiglio di sorveglianza della società aveva ritenuto fonte di sprechi e riduce anche lo stipendio di circa 3 mila dipendenti portando il contratto da full time (36 ore) a part time (30/32 a seconda dei casi). 
È la conclusione di una manovra sulla società che gestisce le ambulanze del 118 iniziata a ottobre, quando il consiglio di sorveglianza guidato da Giulio Guagliano denunciò circa 600 esuberi (autisti-soccorritori pagati senza lavorare) e promozioni illegittime. I passaggi di qualifica sono stati tutti azzerati ieri dal consiglio di gestione della società, affidato dal primo gennaio a un fedelissimo di Crocetta, Gaetano Montalbano che fa parte anche del gabinetto del presidente della Regione e succede a Livia Lo Cascio.
Montalbano ha riportato al livello contrattuale C una ventina di dipendenti della Seus che tre anni fa, al momento di creare la nuova società dalle ceneri della Sise, erano stati promossi in D: il loro stipendio scenderà ora da circa 1.400 a poco meno di 1.200 euro netti. E in C sono stati riportati anche due dirigenti che erano in E: passano da circa 2.500 a 1.200 euro netti al mese. Una mossa che ha creato agitazione ieri alla Seus: i dipendenti, in un comunicato, hanno fatto notare che ora ci sarebbero settori strategici senza funzionari legittimati a prendere decisioni e a organizzare i servizi. 
Ma la mossa più incisiva dal punto vista finanziario Crocetta l’ha messa a punto ieri in un vertice a Palazzo d’Orleans con Lucia Borsellino. «Abbiamo deciso - spiega il presidente - di riportare i contratti del personale a 30 ore per recuperare 20 milioni di spesa aggiuntiva che non possiamo più permetterci, come ci ha segnalato il presidente della Corte dei Conti, Maurizio Graffeo nella recente indagine sulle partecipate». I 3 mila autisti soccorritori e gli amministrativi tornano quindi all’orario di lavoro che avevano ai tempi in cui furono assunti alla Sise: erano stati portati a 36 ore quando fu creata la Seus in cambio della rinuncia ad alcuni arretrati. La direttiva di Crocetta impone però di attivare la concertazione sindacale, sarà quindi operativa fra qualche settimana e nel frattempo si verificherà il reale fabbisogno in modo che alcuni potrebbero lavorare 32 ore invece di 30. Il taglio medio di stipendio non dovrebbe superare i 100/200 euro e ha l’obiettivo di riportare la spesa annuale per la società da 120 a 100 milioni. «Se le Asp rinunceranno ad affidare all’esterno i servizi non sanitari - ha concluso Crocetta - così come abbiamo chiesto loro e previsto in Finanziaria, al personale Seus potrà essere garantito un integrativo che gli permetterà di recuperare quanto perdono adesso».
Crocetta ha affidato il nuovo corso della Seus ad Angelo Aliquò, uno dei manager che apprezza di più ma che non ha superato il concorso bandito dall’assessore Lucia Borsellino per selezionare i nuovi vertici della sanità pubblica. Aliquò, attuale commissario straordinario dell’Asp di Ragusa e braccio destro di Massimo Russo nella passata legislatura, succede a Giorgio Maria Vinciguerra, il cui contratto è scaduto. Giovedì invece l’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù aveva dato lo stesso incarico a Vittorio Virgilio, commissario uscente alla Asp di Caltanissetta, anche lui bocciato al termine del maxi concorso bandito. Una selezione che hanno superato solo in 70. Da questo elenco entro il primo febbraio la giunta dovrà selezionare i 18 nuovi manager di Asp e ospedali: «Siamo quasi pronti - conferma Crocetta - ma prima farò un passaggio con i partiti». Le nomine degli ultimi giorni sono mosse indicative in questo senso perchè permettono a Crocetta di superare l’attrito che era nato proprio al termine di questa selezione recuperando due nomi a lui graditi. 
Nella stessa logica va letta la revoca dell’incarico a Salvatore Roberto Messina, ormai ex commissario dell’Asp di Agrigento, e promotore di un ricorso al Tar contro il concorso per manager che, a giugno, potrebbe rimettere tutte le nomine in discussione. Per l’assessore Lucia Borsellino «con lui si è rotto il rapporto di fiducia». L’assessore e il presidente hanno motivato la revoca anche per via «del persistere di gravi criticità gestionali sia sotto il profilo dell’assistenza sanitaria che per taluni aspetti relativi all’approvvigionamento di beni e servizi, in gran parte non osservati le normative in materia di certificazione antimafia». L’incarico di guidare la Asp agrigentina è stato affidato ad interim all’attuale commissario della Asp di Enna, Giuseppe Termine, che non avrà compenso aggiuntivo.

Tregua scirocco. Il Masaccio romperà l'isolamento delle Eolie

Alle 13 l'aliscafo "Masaccio" della Compagnia delle Isole, al momento al riparo a Pignataro, effettuerà il collegamento verso Milazzo.
Dalla città del Capo viene preannunciata per le 13 e 20 una corsa veloce CdI-Siremar diretta a Vulcano-Lipari-Salina.   
Al momento, seppure lo scirocco sta scemando, restano senza collegamenti le altre isole eoliane.
Stando alle previsioni meteo dovrebbe scattare una breve tregua ma domani dovrebbe arrivare un forte vento di Ponente che potrebbe creare notevoli disagi nei collegamenti se non, addirittura, il blocco totale

Eolie da sogno: Panarea, gli isolotti e Stromboli (foto)

COME ERAVAMO: Video fotografico del Presepe vivente dei Cantori (Dicembre 2009)

Vi riproponiamo, sperando di farvi cosa gradita, un video-fotografico-musicato che abbiamo realizzato con le foto scattate durante la rappresentazione del Presepe vivente (Dicembre 2009) dei Cantori popolari delle Eolie :

Le Eolie e le date da ricordare - a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca

Il canonico Carlo Rodriquez
19 gennaio 1806
Carlo Rodriquez era nato a Lipari nel gennaio 1806 (battezzato il 19 gennaio) da Giovanni e da Francesca Odovene. Mori a 52 anni il 29 giugno 1858 e fu sepolto nella Chiesa dei PP. Cappuccini.
Teologo ed Esaminatore Sinodale della propria diocesi, e dell’Abaziale Chiesa di S. Lucia, socio corrispondente della Società Imperiale Reale Aretina di arti scienze e lettere; dell’Istituto Archeologico di Roma, della Pontaniana di Napoli, dell’Accademia di Scienze e Belle lettere di Palermo; della Gioenia di Catania; Membro corrispondente della Società Economica della Seconda Calabria Ulteriore; della Reale Peloritana di Messina; dell’Accademia dei Zelanti di Aci Reale; della Civetta di Trapani; delle Società Economiche di Catania e Trapani; e tra gli accadi detto il Florindo Liparese. Fu uno dei pochi intellettuali liparoti del primo ottocento.
L’ampio stralcio sotto riportato è tratto dal sul volume “Breve Cenno storico critico sull’Isola di Lipari”, edito a Palermo nel 1841.
Popolazione, Ospedali, Monte di Prestanza.
Lipari con tutte le Isole aggiacenti conta di popolazione 18000 abitanti circa. Sono in essa due Ospedali uno per uomini sito nella Marina S. Nicolò reso a miglior forma, e fortuna dal fu Collonnello Menzigher allora Comandante questa piazza, ed uno per donne nella strada di S. Pietro vicino il Vescovile Palazzo. Eravi ben anco un Monte frumentario già per scelleranza di uno dei suoi amministradori depauperato ed annicchilato. Esistevi ancora però un Monte di Prestanza. Sarà quest’Isola nella parte morale ben anco fiorente, se come sperasi si darà opera pella creazione di un locale per la riunione dei proietti; della illuminazione del paese, di un seminario, di una pubblica biblioteca, di un’accademia, di un teatro. E di vero nei climi ardenti, come il nostro, vivissime sono le passioni, riscaldata all’eccesso la immaginazione, e i vizi predominanti l’amore si sono e la collera, affetti, quali disse Aristotile sopra gli altri fortissimi. Ecco perché prudenti i governi han sempre tollerato, e gli occhi serrato su di una specie di prostituzione ad evitare maggiori mali, e render la pedicizia sicura.
La prostituzione, o la debbolezza danno dei risultati infelici, producendo degli esseri, che vengono esposti, e svezzati appena, in preda all’ozio rimangono, alla miseria, alla fame, e quindi a vizi tutti di quelli indivisibili compagni. Perciò si veggono in questo Comune tanti giovanetti di ambo i sessi fino al num. Di 100 circa, o interamente nudi, o coverti di inutili cenci presentare un terribile schifoso spettacolo, che inorridir fa la vista, rabbrividire il core.
Noi dobbiamo, direi a miei cittadini, pregare il Governo, il quale nelle sue alte determinazioni saggissimo ha cercato di erigere degli stabilimenti nella nostra Sicilia. Agli orfani, ed agli abbandonati, ripeto, debbe mezzi apprestarsi di sussistenza con morale educazione combinata. Altro vantaggio tornerebbe, mantenerli in pubblico stabilimento, che vivendo i poveri senza tetto, ed accattando il pane alle altrui porte, sudici per bisogno vengono coi moto mofetici aliti ad infettar l’aria del paese, e diffondere epidemiche malattie, come infelicemente si avverò nel 1832 anno di terribile rimembranza per questa mia terra natale, delle quali la causa tristissima si fu giusta l’universale parere di questi medici, la troppa mendicità.
Necessità, commodo, eleganza, le tre riflessioni si sono da tenersi presente nel promuovere questo ramo di pubblico bene, la illuminazione. Altissime montagne a guida di anfiteatro posta da natura nel loro centro contengono la reggia di Eolo: alti edifici, angustia di strade rendono oltre ogni modo oscuro l’abitato, ed allorché il tempo bujo e piovoso cospira con le tre indicate circostanze, le strade di Lipari dalle ore 24 in poi si rendono impraticabili.
Lipari è isola di relegazione, e giammai meno di 500 relegati vi fanno dimora, dei quali la maggior parte vi stanno condannati per ladri, né la relegazione li emenda “Naturam expellas furca, tamen usque recurret”. A costoro arroggi quei malnati naturali che o dal bisogno sedotti o dallo esempio invitati, o soli o a quelli uniti assalir possono i cittadini e le case siccome hanno talvolta praticato. Il bujo li difende, ne cela le operazioni, e all’occhio vigile della pubblica forza gl’invola, sicché evvi necessità di render luminose le strade per assicurare la tranquillità degli abitanti. Lipari è una città bene estesa e popolata spinge i nobili, i commercianti, gli ecclesiastici, i lavoratori ad unirsi, e le sera n’è forse l’ora più commoda per sistemare i loro interessi, e per evitare degl’inconvenienti, è mestieri di fanali che illuminino il paese.
L’illuminare la città poi forma l’eleganza del paese, ed isole di minor considerazione come Favignana e Pantelleria non sono mancanti di tanto vantaggio. (…).
La istituzione di pubbliche librerie ha interessato tutti i popoli colti, che hanno portato reale interesse alla vera coltura degli spiriti. Non in chi poi è amore di lettere e di scienze è sempre fortuna; che questa, avara talvolta coi buoni, prodiga sempre tesori a membri inutili, ed a vili egoisti; per lo che una pubblica libreria inservirebbe ai miseri che l’anima trassero nobile, ed a vera dottrina adatta. E pochezza di fortuna tra noi esiste, i quali in uno scoglio nuotante confinati, privi di derrate a vera bisogne della vita necessarie, non ne ritraggiamo dai nostri terreni, che poche, oggetto di lusso ad estere nazioni, giacciamo nella miseria, e quindi di niuna potenza ad acquistar libri; ed è certissima cosa, che quando gli uomini di sussistenza van privi, lunghi di pascer l’intelletto, cercano di riempire lo indomabile ventre. (..) La istituzione dunque di un’accademia in questo paese, ove tutto brilla, ove tutto ci richiama l’attenzione, produrrebbe degl’illustri, i quali potrebbero e alla repubblica delle lettere, e ben anco alla cosa pubblica essere giovevoli. L’amor proprio risentito, allorché si vede ad altri posposto, farebbe tutti i giovani d’ingegno (e Lipari abbonda di geni) a quelli studi attendere che sono al genere umano proficui; ed ognuno tenterebbe di essere a tale adunanza ascritto, e questi quello nei pensieri, nelle conoscenze agguagliare. L’accademia che potrebbesi qui stabilire avrebbe molti rami di che occuparsi: e questo paese molti obietti offrirebbe, che bene esaminati arrecherebbero vantaggio ed a noi, ed alle lettere, ed agli esteri.(….)
Dalla scuola della mente è pur giusto che passino i Cittadini a quella del core, ed i teatri a ciò molto confluiscono (…) Tali sono gli oggetti di pubblico bene che mancano a Lipari, e che stabiliti potrebbero menare alla felicità questa misera terra, traendola per lo retto sentiero della educazione.

Auguri da Partylandia per Walter Mandarano

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Walter Mandarano che oggi compie 5 anni

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Il direttore Salvatore Sarpi e lo staff di Eolienews augurano Buon Compleanno a Laura Mandarano, Aurora Favata, Peppe Paino e Anna Merlino

Imperversa lo scirocco sulle Eolie. Ed è isolamento

L'annunciata ondata di scirocco è arrivata sulle Eolie. Dopo le prime avvisaglie di ieri pomeriggio quest'oggi l'arcipelago è pienamente nell'occhio di questo vento. 
La conseguenza più evidente il blocco totale dei collegamenti da e per tutte  le isole.

sabato 18 gennaio 2014

Buonanotte Eolie con questa foto di Antonio Iacullo


Lingua. Tartaruga caretta caretta liberata dalla "prigionia" dalla Guardia Costiera di S.M. Salina e da un giovane

Una tartaruga caretta caretta è stata liberata dalla guardia costiera di Santa Marina Salina, al comando di capo Luigi Ramaglia, con la collaborazione di "Oscar" (nella foto a destra) un marinaio della maggiore frazione dell'isola di Salina.  
La tartaruga (come si vede nella foto in alto a sinistra) era legata con una "lenza" ad un galleggiante nel mare della frazione di Lingua. 




Calcio a 5. Campionato di C2 Maschile. Torna alla vittoria la Ludica Lipari. Solo un pari per il Salina nello scontro diretto con il SIAC

Ritorno alla vittoria oggi pomeriggio, tra le mura amiche del Freeland, per la Ludica Lipari.
La formazione liparese, impegnata nel campionato di C2 di calcio a 5, ha superato per 5 a 4 il Mascalucia.
I marcatori: Lo Schiavo Giuseppe 3 - Puglisi 1
Pari casalingo per 4 a 4 per il Salina nello scontro diretto con il  SIAC di Messina

Come eravamo: (anno 1995) Alessio e Agatino Ferrara detto Tino

Emergenza abitativa a Lipari. Ci è arrivata una lettera-denuncia, a firma probabilmente apocrifa, indirizzata al sindaco Giorgianni

Riceviamo a firma della signora Maria Concetta Natoli (?), da una mail intestata a mariacatena.natoli, una nota, inviata al Sindaco di Lipari con la quale si sollecitano iniziative a proposito di una grava emergenza che riguarda l'isola: quella abitativa.
Riteniamo che la firma sulla lettera possa essere apocrifa (tra l'altro non abbiamo ricevuto risposta ad una nostra mail con la quale chiedevamo di poter avere un contatto per avere la certezza dell'esistenza della firmataria) ma, in via eccezionale, considerando che l'emergenza abitativa c'è e si vede, abbiamo deciso di pubblicarla. 
Ci consentirà l'autrice-autore solo un quesito. Perchè nascondersi per rivendicare un diritto ed evidenziare presunte situazioni non conformi? Questo paese non crescerà mai?
Questo il testo:
Gentile Signor Sindaco
premesso che:  l’emergenza abitativa a Lipari è diventata una realtà URGENTE (vedi sua intervista); sul territorio di Lipari ci sono case popolari assegnate ormai da anni, e di cui non si sente più parlare; un ex ferramenta liparoto ne possiede ben 2 in cui non abita ma che affitta di volta in volta a turisti o eoliani; un ex spazzino ne possiede 1 che non abita e affitta ai turisti; una vedova ne possiede 1 che affitta, abitando lei stessa in una proprietà comunale; queste sono le situazioni che io conosco, quindi, presumibilmente, ce ne sono ben di più; che sono anni che la situazione è bloccata
Mi chiedo e Le chiedo come si può sbloccare tale situazione. Con un Suo intervento chiarificatore (per quanto di Sua competenza) ? Rivolgendosi alla Magistratura? Occupando strutture pubbliche?
Confido che Lei sappia FARE oltre che DIRE
Distinti saluti
Maria Concetta Natoli

Personaggi eoliani che non ci sono più: Eugenio Sciacchitano detto "Garibaldi"

Asp5 di Messina. Rimosso Magistri. Secondo Crocetta "Non rispettava le delibere di giunta regionale e i decreti assessoriali sui punti nascita"

(blogsicilia) Bocciatura per l’operato del commissario dell’Asp di Messina. Dopo la revoca del commissario di Agrigento, lunedì sarà notifica analoga revoca anche al commissario dell’Azienda sanitaria di messina.
La decisione di rimuovere Manlio Magistri è stata presa per non avere rispettato le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita. L’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, sta predisponendo il decreto. Da lunedì la gestione sara’ affidata a interim.
Proprio ieri il Tar di Catania aveva accolto il ricorso del comune di Barcellona Pozzo di Gotto contro la scelta dell’Asp di Messina di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia del ‘Cutroni Zodda’ e trasferirlo all’ospedale di Milazzo, procedura contestata anche dal governo Crocetta che aveva dato indicazioni opposte rispetto al piano del precedente governo Lombardo. I giudici hanno concesso la sospensiva.
La chiusura del punto nascita aveva suscitato la reazione della popolazione e dell’amministrazione comunale che aveva sollevato rischi per la salute pubblica. Due anni fa il Tar aveva accolto anche un ricorso contro la soppressione dei reparti del San Raffaele Giglio di Cefalu’ e dell’ospedale di Lipari.
“Il governo aveva chiesto ai commissari delle Asp – dice l’assessore Lucia Borsellino – di mettere in sicurezza i punti nascita, soprattutto a Messina, per la particolare condizione orografica, ci aspettavamo un’azione più incisiva da parte del commissario, che invece non c’è stata. Questo atteggiamento così lento lo abbiamo constatato anche in altri ambiti, come ad Agrigento revocando, anche lì, l’incarico al commissario”.
“Abbiamo deciso di rimuoverlo – dice il Presidente della Regione Rosario Crocetta – perchè agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto”.
Quella di Crocetta è una chiara dichiarazione di guerra, l’apertura della fase di revisione dei vertici della sanità mandando segnali chiari anche agli altri direttori generali e alle forze politiche “In questi mesi Manlio Magistri ha continuato a tenere una linea completamente autonoma rispetto al governo – aggiunte il Presidente – creando uno stato di fibrillazione tra le popolazioni dei comuni messinesi, provocando conflitti con gli amministratori locali e creando un danno al governo della Regione”

Tragedia in Antartide, ricercatore messinese muore durante un'immersione

Un ricercatore messinese del dipartimento di biologia è morto in Antartide durante un'immersione. Si tratta di Luigi Michaud, 40 anni titolare di un assegno di ricerca. L'uomo si trovava in Antartide per una missione portata avanti dall'Enea, in biologia microbica. Secondo la prima ricostruzione, Michaud sarebbe morto a causa di un malore durante una delle immersioni quotidiane fatte per prelevare alcuni campioni. Il giovane ricercatore era considerato un sub esperto e era molto stimato mell'ambiente universitario. Cordoglio è stato espressop dal rettore dell'università di Messina Pietro Navarra.

A dare la notizia della morte del ricercatore è stato il capo della spedizione italiana in Antartide, Franco Ricci, dell'Enea. Michaud, informa l'Enea, «stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni marini. Nonostante le misure di sicurezza e l'immediato intervento della squadra di soccorso, ogni tentativo di mantenerlo in vita è stato vano». Sull'accaduto, a quanto si apprende, è in preparazione una relazione che sarà trasmessa al ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza.  Nato il 5 ottobre 1974, Michaud lascia la moglie e due figli. Si era laureato in Scienze biologiche nel 2001 e nel 2007 aveva conseguito il dottorato in Scienze ambientali e dal marzo 2010. nel corso della sua attività scientifica aveva già partecipato ad altre spedizioni in Antartide. 

Eolienews augura Buon Compleanno a Domenico Quadara

Il direttore e lo staff di Eolienews augurano Buon Compleanno a Domenico Quadara che oggi compie 18 anni

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Il direttore Salvatore Sarpi e lo staff di Eolienews augurano Buon Compleanno a Serena Zaia, Camilla Spinella, "Bomber" Portelli, Emanuela Caponetto, Emilie Di Paola, Lucia Puglisi, Maria Elena Foti, Francesca Puglisi e Alice Persiani

Partylandia augura Buon Compleanno a Sasha Basile, Federico Finocchiaro e Alice Lo Schiavo

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Sasha Basile che compie 2 anni, a Federico Finocchiaro che ne compie, ad Alice Lo Schiavo che ne compie 2 e ad Elena Foti che ne compie 20

Strada di Bagnamare riaperta al transito

E' stata riaperta al traffico la strada di Bagnamare rimasta chiusa per alcuni giorni a causa di cedimenti strutturali che hanno reso necessario l'effettuazione di sondaggi.
La stessa, presumibilmente a breve, sarà interessata dai lavori relativi al passaggio della condotta del costruendo depuratore.

Buon Compleanno figlia mia. Gli auguri del papà Roberto alla figlia Maria Elena

Il papà Roberto augura Buon Compleanno alla figlia Maria Elena che compie 20 anni.

Oggi secondo incontro per il Carnevale Eoliano

Si comunica agli interessati che oggi, sabato18 gennaio 2014, alle ore 11,00 si terrà il secondo incontro sul Carnevale Eoliano.
L’incontro si terrà presso il palazzo municipale in piazza Mazzini.
L’Assessore allo Spettacolo

Davide Starvaggi

Pesca illegale di totani. 19mila euro di verbali elevati dal Circomare Lipari

COMUNICATO STAMPA

Continuano i controlli dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, al Comando del Tenente di Vascello (CP) Cosimo BONACCORSO, che in questi giorni ha effettuato una serie di ispezioni finalizzate all’accertamento della regolarità della documentazione prodotta ed in possesso ai soggetti attori dell'intera filiera commerciale del prodotto ittico.
Le verifiche, sono state condotte in maniera particolarmente incisiva, anche grazie al nuovo sistema informatico di gestione e controllo della Tracciabilità del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al sito www.politicheagricole.gov.it, che ha fatto estendere l'attività d'indagine a tutti i soggetti coinvolti nella “filiera del pesce” dal pescatore al rivenditore finale.
Quale consuntivo dell’intensa attività svolta, sono stati scoperti numerosi illeciti relativi a prodotto ittico soggetto a restrizione, che hanno comportato l'elevazione di verbali amministrativi per circa € 19.000,00 - unitamente alla decurtazione di 24 punti complessivi dalle licenze di pesca e dai titoli di Comandante per la pesca.
I controlli miravano soprattutto ad accertare il rispetto del fermo obbligatorio per il solo Circondario delle Isole Eolie, è valido ".. per la pesca professionale e sportiva...", della specie ittica comunemente denominata “totano”(Todaroes Sagittatus). Questa specie, comune bersaglio di cattura da parte di molte unità della marineria Eoliana, è soggetta a limitazioni di cattura e, conseguentemente, alla detenzione, trasporto e commercializzazione, dal 01 al 31.01.2014, come disposto dall'Art.4 dell'Ordinanza n°40 del 18.07.2013 di Compamare Milazzo, a ratifica del Piano di gestione Locale, presentato dal Consorzio di gestione della Pesca Artigianale, a cui aderiscono il 93% delle unità da pesca del Circondario Marittimo.
I controlli sul territorio, unitamente a quelli da effettuare sulla documentazione accompagnatoria, si estendono su tutta la filiera commerciale, e continueranno anche nei prossimi mesi.
Si ricorda a tal proposito che dal 01 al 31.03.2014, entrerà in vigore un ulteriore mese di fermo alla pesca del Pescespada, come previsto dalla vigente Normativa Europea - Risoluzione ICCAT 11-04.-
Dall'attenta analisi della documentazione prodotta in materia di "Dichiarazioni di Sbarco", presentate da alcuni imprenditori ittici come parte integrante dei Logbook (Giornali di Bordo), è stata rilevata la registrazione della cattura di specie "Totano" (Todaroes Sagittatus) (SQE).
f.to IL COMANDANTE
T.V. (CP) Cosimo BONACCORSO

Frana sulla Falcone-Borsellino (Balestrieri) di Lipari. Traffico momentaneamente dirottato su Marina Lunga

Una frana si è abbattuta stamani, erano circa  le 5 e  55, sulla via Falcone-Borsellino (Balestrieri) di Lipari.
Si è verificata all'altezza dei campi da tennis. Sulla strada, interessata dai lavori di posizionamento della condotta del depuratore, sono finite pietre, terriccio, arbusti e materiale tufaceo staccatosi  dalla montagnola  sovrastante.
Per  fortuna, in quel momento, non transitavano mezzi.
A segnalare la frana ai vigili del fuoco è stato l'operatore ecologico Bartolo Giunta.
Sul posto, oltre ai pompieri, è intervenuta la ditta di Angelino Biviano.
La frana è stata rimossa in modo piuttosto rapido. Durante le operazioni il traffico, in entrata  per Lipari centro, è stato dirottato, momentaneamente, sulla Francesco Crispi (Marina  Lunga).
Quell'area, già nel passato, è stata interessata dal distacco di piccole parti della montagnola.
La frana  di  stamani potrebbe essere stata in qualche modo "sollecitata" dalle vibrazioni causate, in questi giorni, dai mezzi che stanno operando  su quell'arteria stradale

venerdì 17 gennaio 2014

La notizia che stupisce: Suora partorisce bimbo a Rieti 'Pensavo fosse solo un mal di pancia'

Una suora di 32 anni originaria di El Salvador martedì notte ha partorito un bimbo all'ospedale S. Camillo De Lellis di Rieti. Secondo quanto confermato da fonti sanitarie, è stata trasportata al pronto soccorso del nosocomio dal 118, a cui si erano rivolte le consorelle preoccupate per i forti dolori al ventre accusati dalla donna. Giunta all'ospedale reatino i medici hanno confermato la diagnosi formulata dall'equipaggio dell' autoambulanza che, da subito, prestando le prime cure alla suora, aveva sospettato una gravidanza. Poco ore dopo la religiosa, che risiede in un convento del capoluogo sabino, ha messo al mondo un maschietto di 3 chili e mezzo. Il parto, naturale, è avvenuto nel più stretto riserbo garantendo alla suora un posto letto lontano da occhi indiscreti, ma la notizia è comunque trapelata destando molto scalpore anche sui social network. Bocche cucite alla direzione sanitaria dell'ospedale di Rieti. ''Non sapevo di essere incinta, avevo solo un forte mal di pancia''. E' quanto ha riferito ai primi soccorritori la suora di 32 anni, salvadoregna, che ha partorito un bimbo all'ospedale di Rieti. La donna è stata trasportata d'urgenza in ambulanza. La suora è ricoverata in un'area riservata del reparto di ostetricia, vive da molti anni nel convento reatino di Campomoro dove le Piccole Discepole di Gesù gestiscono una casa di riposo per anziani. Terrà suo figlio, almeno così dicono in ospedale dove altre mamme ricoverate hanno fatto una colletta e raccolto indumenti per il suo bimbo. A quanto si è appreso il bambino nato mercoledì notte da una suora di 32 anni all'ospedale De Lellis di Rieti, sarebbe stato registrato con il nome di Francesco.
Ex reggente Penitenzieria, lascera' vita religiosa - La suora di 32 anni, originaria di El Salvador, che all'ospedale di Rieti ha dato alla luce un bimbo dovrà lasciare il suo ordine religioso e "farsi carico della prole", ricevendo comunque il probabile aiuto da parte dell'istituto di provenienza. Questa la via prevedibile nella circostanza, secondo quanto dice all'ANSA monsignor Gianfranco Girotti, per oltre dieci anni, fino al giugno 2012, reggente della Penitenzieria Apostolica, il primo Tribunale della Curia romana. "Verrà dimessa dall'istituto e dovrà farsi carico della prole che è nata. Il fatto della gravidanza e della nascita del bambino la impegna a un nuovo stato di vita. Qualunque superiore si comporterebbe così", spiega il vescovo apprendendo della notizia della suora che ha partorito a Rieti. "Un'ipotesi da scartare - prosegue l'ex reggente della Penitenzieria - è che possa continuare a condurre la vita religiosa e che il bambino venga affidato a un'istituzione. Ma questa, ripeto, è un'ipotesi che non può essere tenuta in considerazione". L'aver violato il voto di castità, comunque, non fa sì che la religiosa incorra nella scomunica. "Non c'è nessuna scomunica - spiega ancora mons. Girotti -. La sanzione è già quella di essere dimessa dall'istituto religioso". Quindi la via prevista sarà quella di uscire dall'ordine religioso e di occuparsi della prole. "I superiori - sottolinea inoltre Girotti - dovranno aiutarla ad affrontare la situazione. Essendo anche straniera, trovandosi in un paese non suo, non avrà altre possibilità di aiuto, quindi ci sarà sicuramente un sostegno da parte dell'istituto cui apparteneva". "Pur deprecando l'episodio - aggiunge -, dal punto di vista evangelico deve prevalere sempre l'atteggiamento di aiuto. Questo dev'essere il primo sentimento, tanto più trovandoci di fronte a una vita che nasce". "La Diocesi è vicina alla sorella che ha partorito. E' molto probabile che lei stessa lascerà l'istituto religioso per avere cura del piccolo. E' preferibile che conduca una vita secolare". Lo ha affermato il vescovo di Rieti, Delio Lucarelli, che oggi ha ricevuto la telefonata della suora che mercoledì scorso ha dato alla luce un bimbo. "Anche il vescovo è rimasto sorpreso dalla notizia - racconta il suo portavoce, Massimo Casciani - questo è un caso davvero unico e non ci sono provvedimenti che la Curia possa adottare nei confronti di una religiosa. Diverso sarebbe stato il caso di un sacerdote che sarebbe potuto essere sospeso a divinis. In questo caso la competenza è dei superiori della suora perché fanno riferimento alla Congregazione degli istituti religiosi. La sorella è comunque venuta meno ad uno specifico voto".

Filicudi. Cingolato in un dirupo

(ANSA) Il mezzo cingolato di un piccolo imprenditore edile di Filicudi, Stefano Cappadona, è stato fatto precipitare da ignoti nel dirupo di Stimpagnato-Montepalmieri, nell'isola delle Eolie. Indagano i carabinieri.

Torneo interparrocchiale di calcetto. Ancora una vittoria in trasferta per i ragazzi della Parrocchia di S.Croce (Pianoconte)

Vittoria in trasferta oggi pomeriggio per la squadra parrocchiale di S.Croce (Pianoconte). I ragazzi di Don Lio, impegnati nel  Campionato P.G.S. (Polisportiva Gioventù Salesiana) di calcetto, hanno vinto per 8 a 2 in trasferta contro il Gala.
Nella foto: il team che ha preso parte alla trasferta

"Colpi di fortuna". In proiezione a Lipari da oggi

In ricordo di Franco Scoglio. Da una frase celebre del Professore è nata una squadra

L'indimenticabile Professore, Franco Scoglio al quale Lipari ha dato i natali e dove, nella frazione di Canneto, risiedeva e risiede la sua famiglia spesso, parlando del suo Genoa, usava dire "Noi siamo il Genoa, non siamo mica il Roccapepe”
Un modo di dire che ha spinto un gruppo di amici genoani (e non solo) di ricordarlo a modo loro fondando una squadra amatoriale di calcio a 7 che portasse il nome dell' improbabile formazione citata dal Professore. 
Ora, infatti, grazie a questi amici, questa squadra fantomatica esiste davvero e ha una sede precisa a Pegli: la pizzeria “Lo Scugnizzo” in cui i giocatori si ritrovano dopo le partita per il classico terzo tempo e dove, promette Alessio Scapinelli - gestore del locale e mister della squadra – sarà presto intitolata una pizza a Franco Scoglio e al Roccapepe con ingredienti misti liguri e siculi. 
"Dovevamo scegliere il nome della squadra e così abbiamo pensato di dedicarla al mitico Professore- spiega il capitano Matteo Iorio -chiamandola Roccapepe FC 2013 anche per cercare di essere modesti, considerando che è il primo anno che partecipiamo a questo torneo,senza però tralasciare il tipico umorismo del Professore”. 
C'è da dire che la rosa (12 i tesserati) comprende anche ragazzi di fede blucerchiata che hanno aderito con grande entusiasmo all'iniziativa confermando ancora una volta che tra genoani e sampdoriani esiste sì una grande rivalità sportiva, ma nello stesso tempo le due tifoserie danno vita al derby più bello e affascinante d' Italia unite questa volta nel ricordo del Professore.
 Il Roccapepe FC 2013 è stato inserito nel girone I del campionato “Zonale” AICS Liguria. 

Sicilia. Abolizione Province, non c'è accordo governo -maggioranza

(gds) Ancora un testo condiviso sulla riforma delle Province non c'è, tant'è che lunedì prossimo il governo dovrebbe riunire la maggioranza per trovare una sintesi, con l'Udc che preme per l'abolizione totale degli enti. Intanto la commissione Affari istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici (Pd), ha cominciato l'esame degli emendamenti, bocciandone uno, a firma Giuseppe Milazzo (Pdl-Ncd) che sopprimeva l'articolo 1 e che di fatto avrebbe affossato il testo in esame. Ormai è una corsa contro il tempo: il Parlamento ha tempo fino a metà febbraio per varare la riforma, altrimenti saranno indetti i comizi elettorali e si tornerà al voto per l'elezione degli organi di governo e addio riforma.   
La commissione conta di esitare il disegno di legge entro la fine della prossima settimana; i lavori proseguiranno a ritmo serrato, con la commissione convocata dal 21 al 24 gennaio.    Il nodo da sciogliere, però, resta il numero dei liberi consorzi da istituire e lunedì il governo farà un passaggio con i partiti di maggioranza per trovare un'intesa.
Le opzioni possibili sembrerebbero due: una è quella contenuta nel testo del ddl delle Commisione che ne prevede nove, l'altra quella indicata nell'emendamento del governo, che consente di crearne in numero maggiore e individua come parametro di riferimento aree territoriali con un numero di abitanti compreso tra i 150 mila e 500 mila, quest'ultima ipotesi indigesta all'Udc. Nulla quaestio per le città metropolitane, quelle previste sono tre Palermo, Catania e Messina

Lipari: L'isola della bellezza colta. Oggi primo appuntamento al Centro Studi

Oggi17 gennaio primo appuntamento al Centro studi eoliano con "Preistoria delle Isole Eolie: dal primo insediamento alla scomparsa dei grandi villaggi - con Maria Clara Martinelli

L'incontro rientra nel calendario dell'iniziativa "Lipari: L'isola dalla bellezza colta"

CROCETTA CONTRO TUTTI. È GUERRA VUOLE TORNARE ALLE URNE?

È come se avesse disegnato una road map e avesse fatto crollare i ponti dietro per evitare di tornare indietro, altrimenti non si spiegano le reazioni di Rosario Crocetta dopo le conclusioni dell’inchiesta della Procura sulle spese facili di deputati e gruppi parlamentari. Ha affondato la lancia nel costato senza guardare in faccia nessuno, anzi scendendo nei particolari, al punto da mandare in bestia tutti quanti, da Cracolici a Faraone, a Lupo ed altri. Si aspettavano un distinguo, cautela, ed invece qualche ora dopo, ha messo le mani avanti: avete visto, ha detto più o meno, se avessi ascoltato i fautori del rimpasto mi sarei trovato una giunta di indagati e che figura ci avremmo fatto?
La road map è tracciata, sospetta qualcuno: vuole lasciare Palazzo d’Orleans e andare a Roma, perché l’aria si è fatta mefitica a Palazzo dei Normanni. Non ha maggioranza e non ha alleati veri ed affidabili. Perfino il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, spiegano, è uscito dal riserbo e lo ha accusato di non rispettare il Parlamento e di approfittare dell’inchiesta per delegittimarlo. Covava, è vero, in lui una profonda diffidenza per via delle giornate (e nottate) passate a Sala D’Ercole attorno alla Finanziaria, tanto che a cose fatte ha espresso un plauso nei confronti dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, che è sembrato un rimprovero nei confronti del governatore.
Chi non condivide la tesi del ritorno alle urne, la “fuga” dal parlamento ostile, ricorda che Crocetta ha sempre avuto reazioni istintive, che poi sono state ammorbidite nei giorni successivi. Ed a riprova di questo ragionamento, avverte che poi il governatore, tornando sulla questione – l’inchiesta e gli indagati – si è mostrato dispiaciuto ed ha ricordato che ci sono tanti deputati seri ed efficienti che fanno la loro parte in modo encomiabile.
Ma questa “seconda” puntata non attenua i rigori della prima, quando ha colpito nel mucchio, ha delegittimato il Parlamento senza eccezione ed ha alzato barricate fra il governo e l’Assemblea.
Al di là delle parole, opportune o inopportune, è questo il punto dolente: la scelta, di principio, nessun deputato deve fare parte dell’esecutivo. Si può sostenere, fanno notare, la necessità di un governo tecnico, che privilegi l’efficienza, l’esperienza, la competenza, ma non può essere una regola non scritta, che i parlamentari non debbano e non possano fare parte dell’esecutivo. Non c’è una norma che lo vieta, finora.
La prima “vittima” del disagio istituzionale creato dall’inchiesta e dall’accoglienza riservata dalle sue conclusioni a Palazzo d’Orleans potrebbe essere l’abolizione delle Province. I “conservatori” aspettano al varco il governo per fare un viaggio e due servizi, impallinarlo e tornare alle urne per eleggere i consigli provinciali ed i presidenti, mentre i riformatori – dal Pd all’Udc (seppure con alcuni distinguo) – lo aspettano al varco per misurare l’attendibilità degli impegni assunti.
Le cose, insomma, si sono messe male. E la prospettiva di una terza legislatura “spezzata” è diventata improvvisamente concreta. Nonostante le forti resistenze dei deputati, che sono tradizionalmente contrari ad accorciare la vita del mandato.

Biviano (PD) scrive al sindaco a proposito di compagnie di navigazione e modifica attuali linee. Propone la Genova-Lipari-Milazzo

Al Sindaco del Comune di Lipari


OGGETTO: Compagnie di navigazione ed eventuali proposte di modifica delle attuali linee.

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dai notiziari locali di un incontro svoltosi tra la Federalberghi Lipari e i rappresentanti di "Compagnia delle Isole - Siremar".
Nello stesso incontro sembrerebbe che si sia discusso di eventuali modifiche agli attuali orari e alle corse giornaliere e/o settimanali. In particolar modo sembrerebbe essere emersa la volontà di incrementare la linea Napoli-Eolie portandola nel periodo estivo da due a tre corse settimanali.
Non posso che accogliere favorevolmente qualsiasi ipotesi di incremento delle linee, ma valuterei meglio la proposta emersa negli ultimi giorni dai media locali di posticipare uno dei due giorni settimanali di partenza della tratta Napoli-Eolie da giovedì a venerdì con arrivo sabato mattina. Questo consentirebbe una migliore intercettazione di quel turismo di fine settimana che purtroppo negli ultimi anni a causa della crisi nazionale è incrementato a discapito di quello settimanale. Mi trovo, inoltre, favorevole con la possibilità di inserire, anche a costo di rinunciare all'eventuale terza tratta Napoli-Eolie che si intende integrare, la linea GENOVA-LIPARI-MILAZZO, considerato l'enorme successo riscosso dalla Genova-Palermo e considerato che in tal modo si amplierebbe il ventaglio di possibilità di collegare le Eolie con il resto d'Italia.
Poichè il sottoscritto ritiene che il nostro Comune debba essere il principale interlocutore con le compagnie che forniscono un servizio pubblico di trasporto finanziato da Stato e Regione, La invito a convocare le suddette compagnie affinchè si possa meglio delineare e concordare con l'ente pubblico comunale qualsiasi modifica e/o incremento di linee e orari, anche alla luce delle proposte emerse dal sottoscritto, da altri consiglieri comunali, dai media locali e da tutte le categorie commerciali presenti nel nostro territorio.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano

Ospedale di Lipari. "Non si ridimensioni nulla e si dia concretezza al provvedimento di riapertura del Centro nascite. Merlino, Biviano e Sgroi(PD) sollecitano l'amministrazione Giorgianni

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI

Considerato che negli ultimi anni molte sono state le proteste contro il ridimensionamento dell’ospedale di Lipari senza però ottenere modifiche concrete al piano sanitario della Regione che, con insistenza, ha seguito solo una logica prettamente economica e politica.
Visto che oggi l’approccio dell’assessore Borsellino al problema sembrerebbe diverso rispetto a quello dei suoi predecessori.
Preso atto che l’assessore Borsellino si è impegnata a rivedere il piano sanitario regionale e la realizzazione di una nuova bozza che, prima di diventare legge, verrà inviata alla conferenza dei sindaci affinché anche questi ultimi possano avere voce in capitolo.
I Sottoscritti, pertanto, invitano le SS.LL. a promuovere ogni azione necessaria, unitamente ad un accorato appello all’assessore alla Salute della Regione siciliana, affinché nel piano sanitario regionale nulla dell’ospedale di Lipari venga in qualsiasi modo ridimensionato (anche perché non si comprende cosa c’è più da tagliare), chiedendo, altresì, di dare concretezza al provvedimento emanato dalla Giunta regionale del Presidente Crocetta sulla riapertura del Centro Nascite presso l’Ospedale di Lipari, in deroga al principio dei 500 parti, e il mantenimento dei reparti di ostetricia e pediatria, facendo emergere le reali necessità di un territorio insulare come il nostro al servizio di sette isole.
La invitiamo, inoltre, a chiedere un audizione alla Commissione regionale Sanità, con la presenza dell'Assessore Borsellino e la partecipazione di rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e minoranza del nostro Comune, affinchè in fase di redazione del suddetto piano, venga affermato quanto sopra espresso.
Privare le Eolie di un qualsiasi servizio ospedaliero verrebbe dire privare i cittadini del diritto alla Salute.
Lipari, 16/01/2014
Saverio Merlino Segretario PD-Lipari Eolie   Giacomo Biviano – Capogruppo PD
Claudio Sgroi - Consigliere Comunale PD

IL CASTELLO DI LIPARI

La rocca, nota come il Castello, è un'imponente cupola di lava vulcanica che si protende nel mare innalzandosi fino ad un'altezza di circa cinquanta metri. Formatosi meno di 40000 anni fa, il Castello sorge al centro di un'ampia baia sulla costa orientale di Lipari, tra le due insenature di Marina Lunga a Nord, delimitata dal Monte Rosa e Marina Corta a Sud, ancora oggi i migliori approdi dell'isola. La rocca è circondata tutto intorno da alte balze verticali, inaccessibili, e presenta alla sommità una superficie abbastanza pianeggiante. Grazie alla sua conformazione, essa ha da sempre costituito una vera e propria fortezza naturale, offrendo fin dall'antichità una sede sicura agli abitanti che vi si stabilivano quando vi era necessità di difendersi dal pericolo di incursioni nemiche; nei periodi di tranquillità, l'abitato si è esteso anche nella piana sottostante, ovvero nell'area della città attuale. Così, con alterne vicende, il Castello di Lipari è stato abitato a partire dall'età neolitica (circa 6000 anni fa) fino al nostro secolo. Le testimonianze degli insediamenti di ogni età si sono sovrapposte man mano a quelle dei periodi precedenti creando un notevole innalzamento del terreno. Gli scavi archeologici hanno infatti portato alla luce una successione di strati alta più di 10 metri dovuta alla sovrapposizione dei resti degli abitati che si sono succeduti, resti ben conservati anche grazie all'accumulo delle ceneri emesse dai vulcani vicini e trasportate dal vento. Oggi il Castello rappresenta il centro della vita culturale delle Isole Eolie, animato dalla presenza giornaliera di molti visitatori che possono ripercorrere le tappe della storia del Castello attraverso la visione degli scavi archeologici, dei padiglioni del museo, delle chiese principali e delle mura di fortificazione.Il suo aspetto attuale deriva dalle possenti fortificazioni spagnole, fatte costruire intorno alla rocca da Carlo V verso il 1560, dopo l'attacco all'isola del pirata tunisino Kairedin Barbarossa, che nel 1544 aveva conquistato e distrutto la città, portando via come schiavi gran parte degli abitanti. Queste mura hanno rivestito il roccione fino alla sua base ed erano provviste in diversi punti da postazioni di artiglieria e cannoniere, ora chiuse da murature. Sul lato Nord le mura spagnole hanno inglobato le torri di età normanna (XII secolo) tra le quali è una torre-porta che costituiva l'ingresso antico dalla collina della Civita (Piazza Mazzini) al Castello. Ancora oggi questo rappresenta l'ingresso principale alla rocca. Qui si può vedere, oltre le fortificazioni spagnole e normanne, una torre di età greca (IV secolo a.C.) in esse inserita, costruita con blocchi di pietra rossastra del Monte Rosa, ben squadrati, disposti in altezza su 23 filari. La strada di ingresso al Castello passa sotto un corridoio con volta a botte, dove si conserva una caditoia per la saracinesca di ferro che poteva essere calata a sbarrare il passaggio.Dopo questa apertura doveva esistere una seconda porta chiusa da una stanga di legno. La strada prosegue quindi all'aperto, accanto al muro spagnolo con feritoie, e poi sotto un soffitto con arcate ogivali costruite nel 1800. Si accede finalmente al pianoro della rocca attraverso la porta spagnola del XV secolo, sopra la quale è dipinto uno stemma con un'aquila simbolo della famiglia dei Borboni.Il Castello era sede fino al XVIII secolo della città. Se delle case sono rimasti visibili pochi resti, si conservano invece le chiese, in tutto cinque: la chiesa di S. Caterina all'ingresso (fine XVll-inizi XVIII sec.), usata come cucina nel periodo fascista, l' Addolorata (prima metà del XVI sec.) e l'Immacolata (prima metà del XVIII sec.) poco più avanti, la Cattedrale dedicata a S. Bartolomeo apostolo, al centro del pianoro, e infine la chiesa della Madonna delle Grazie (XVII secolo), nell'area del parco archeologico. La più antica è la Cattedrale, che fondata in età normanna nel XII secolo, è stata ricostruita dagli spagnoli nel XVI e XVII secolo dopo la distruzione del pirata Barbarossa . La facciata attuale fu realizzata nel 1861 insieme al campanile, non finito; della costruzione normanna della Cattedrale si può oggi visitare il chiostro dell'antico monastero, costruito con colonne e capitelli sia recuperati dalle case più antiche, soprattutto di età romana, sia di età medievale, decorati con figure di animali (colombe, leoni o animali fantastici) e motivi vegetali (fiori e frutti).L'abitato con case dal XV al XVIII secolo si conservava ancora fino agli inizi del nostro secolo, nonostante le case fossero molto danneggiate.Queste, infatti, una volta abbandonate dagli abitanti trasferitisi nella città nuova nella piana sottostante, erano state occupate dai "coatti", relegati nell'isola di Lipari prima dal governo borbonico, poi, dopo l'unità d'ltalia, dal governo italiano. Nei primi anni del '900, il Vescovo, per non passare attraverso le tristi case distrutte, creò una scalinata di accesso frontale alla Cattedrale, tagliando purtroppo un ampio tratto delle fortificazioni spagnole e distruggendo i resti degli insediamenti delle età più antiche.Nel 1926, con l'arrivo dei confinati politici, il governo fascista distrusse quanto restava delle case antiche tra l'ingresso e la Cattedrale costruendo due casermoni, dei quali uno ospita oggi il Museo Classico.Si conserva invece parte dei vecchi edifici nell'area oltre la Cattedrale. A sinistra l'attuale Sezione Preistorica era nel XVII secolo il Palazzo Vescovile eretto dal vescovo Vidal inglobando i resti dell'antico monastero normanno; a destra era un'abitazione del XV secolo, ora sezione Vulcanologica; in fondo era la casa "Acunto" del XVIII secolo, attuale sede della Biblioteca e centro dell'attività scientifica del Museo. L'estremità meridionale del Castello è stata sistemata a parco archeologico, dove sono, oltre alla chiesa della Madonna delle Grazie, anche alcuni padiglioni del campo di concentramento che ospitano ora i depositi del Museo ed i laboratori di restauro. Nel parco, inoltre, sono stati sistemati numerosi sarcofagi in pietra provenienti dalla necropoli greca e romana di Contrada Diana ed è stato costruito nel 1978 dal Comune di Lipari, proprio nell'area utilizzata durante il fascismo come cava di pietra, un teatro all'aperto sul modello degli antichi teatri greci, ora destinato nella stagione estiva a spettacoli di vario genere.A partire dal 1950, allorché fu soppresso il campo di concentramento sul castello, cominciarono gli scavi archeologici condotti da Luigi Bernabò Brea e da Madeleine Cavalier nell'area adiacente la strada moderna. Lo scavo ha richiesto estrema perizia e attenzione, perché la parte superiore del terreno era piena di buche per cisterne o pozzi neri e dei resti delle abitazioni distrutte in epoca fascista.Sono stati messi in luce dapprima i resti delle strade di un quartiere abitativo di età ellenistico-romana ovvero del II sec.a.C. mentre delle case si conserva parte dei muri perimetrali.Quando nel 580 a.C. coloni provenienti da Rodi e da Cnido fondarono la città greca, stanziarono I'acropoli sul Castello. Degli edifici che furono costruiti sull'acropoli rimangono però poche testimonianze a causa della violenta . distruzione operata dai Romani nel 252-51 a.C.Visibile è ancora una fossa votiva, nota come "Bothros di Eolo", profonda più di 7 metri e con un diametro di 3 metri, con la bocca coperta da un coperchio di pietra lavica sormontato da un leoncino, all'interno della quale venivano gettati oggetti di vario genere come vasi e statuette in terracotta, offerti ad Eolo dio dei venti e probabilmente ad altre divinità. Sotto il livello di età greca sono stati rinvenuti i resti di capanne relative a quattro abitati preistorici dell'età del Bronzo: dall'età del Bronzo antico, cui appartengono le capanne della cultura di Capo Graziano (XVII-XV sec. a.C.) all'età del Bronzo medio, con le capanne della cultura del Milazzese (XIV-XIII sec.a.C.), e del Bronzo tardo o finale, cui si riferiscono le capanne della cultura dell'Ausonio I e II (XIII-X sec.a.C.).L'abitato dell'Ausonio II subì una violenta distruzione, a causa di un incendio provocato da popolazioni nemiche agli Ausoni, fra il X e il IX sec. a.C. (950-850 a.C.). Dopo la distruzione del villaggio ausonio la rocca del Castello non fu più abitata fino ad età greca.AI di sotto delle capanne dell'età del Bronzo saggi di scavo eseguiti in profondità hanno portato alla luce vari altri strati.Questi materiali hanno permesso di conoscere gli insediamenti più antichi del Castello, dall'Eneolitico (età del Rame), attraverso le culture chiamate di Piano Conte e di Piano Quartara intorno alla metà del III millennio a.C., alla fase finale del Neolitico con la cultura di Diana, nel IV e agli inizi del III millennio a.C., e fino al Neolitico medio (IV millennio a.C.) quando si stabiliscono sul Castello genti che usano una raffinata ceramica dipinta con i motivi del meandro e della spirale, nello stile cosiddetto di Serra d'Alto, e ancor prima altre popolazioni che fabbricavano vasi in ceramica decorati con motivi a fasce o fiamme rosse contornate di nero sul fondo chiaro dell'argilla.

Auguri da Partylandia per Ilaria e Maia

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Ilaria e Maia che compiono tre anni