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martedì 30 settembre 2014

Alla Latteria di Lipari "visita" della polizia municipale e....

Operazione della polizia municipale nei confronti del noto locale di Lipari centro "La Latteria". 
Con l'ausilio del carro attrezzi del comune, nel primo pomeriggio, sono state portati via sedie e tavoli. Lo "sgombero" è stato effettuato da personale della struttura stessa.
I due agenti della polizia municipale hanno provveduto, come si vede nella foto, a delimitare con il classico nastro bianco e rosso due delle pareti della struttura esterna.
Da quanto apprendiamo non è stato, comunque, apposto nessun cartello che segnali un sequestro della struttura stessa.
Su iniziativa di uno dei titolari, che ha provveduto a dimostrare, a chi di competenza, come il suolo pubblico fosse stato pagato nei giorni scorsi (si parla di circa 26 mila euro, ma non vi sarebbe compreso il saldo 2014), le sedie e i tavoli, nel giro di meno di un'ora, sono stati "liberati" o meglio dire affidati "in custodia" al titolare stesso. 
Quindi.."abbiamo scherzato"? 
Sicuramente no...ma in questa storia c'è un po di "confusione"... e al centro vi è la struttura esterna del locale o, per meglio dire, le chiusure laterali
Queste, secondo il comune, sarebbero "fuorilegge e/o abusive" e già oggetto di una ordinanza di smonto alla quale la proprietà del locale non ha ottemperato. Da qui l'iniziativa di oggi pomeriggio.
Ma..da profani...ci chiediamo è possibile concedere e far pagare il suolo pubblico racchiuso in una struttura non completamente in regola ?
Sulla "storia" che potrebbe riservare "colpi di scena", già nelle prossime ore, mettiamo a disposizione uno spazio (gratuito) nel nostro giornale a chi, direttamente coinvolto, volesse dire la sua.
Per la cronaca. Il locale in questo momento è chiuso ma solo per volontà della proprietà. La parte interna (quella muraria) è, infatti, pienamente operativa.

Raffineria Milazzo e polo industriale della Valle del Mela, bomba ad orologeria per la nostra comunità. Sindaci eoliani non possono stare a guardare. La nota di Pietro Lo Cascio

L’incidente che ha coinvolto il serbatoio 513 della Raffineria Mediterranea di Milazzo, dove 1000 tonnellate di benzina non raffinata sono andate in fumo in una sola notte, ripropone con urgenza il problema dell’impatto ambientale del polo industriale della Valle del Mela – che, oltre alla raffineria, comprende una centrale elettrica a olio combustibile, un’acciaieria, un elettrodotto da 380 KV (un altro è in costruzione) e una fabbrica di amianto dismessa in attesa di una bonifica – non soltanto sulle aree immediatamente circostanti, ma anche sull’arcipelago delle Eolie.
Soltanto per fortuite circostanze meteorologiche – i venti spiravano da Nord – le isole non sono state infatti avvolte da una nube di polveri sottili, metalli pesanti, diossine e biossido di carbonio, e tuttavia non si può escludere che nei giorni successivi parte di questi residui tossici e fortemente inquinanti abbia comunque raggiunto anche il nostro territorio.
È dunque evidente che questione ci riguarda da vicino, e sorprende pertanto il silenzio dei sindaci dei comuni eoliani – in primo luogo quello di Lipari, che rappresenta il maggiore comune del comprensorio – su un argomento che investe direttamente la tutela della salute dei cittadini e l’integrità del mare e delle coste dell’arcipelago.
I sindaci eoliani non possono e non devono ignorare che la Valle del Mela, già nel 2002, sia stata dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale”; che la Regione non abbia ancora installato un sufficiente numero di centraline per rilevare le emissioni provenienti dalla raffineria e monitorare l’inquinamento atmosferico (a Milazzo quelle dell’ARPA sono soltanto due, alle Eolie non ce n’è nemmeno una); che numerosi abitanti della cittadina mamertina abbiano avviato una class-action per ottenere il risarcimento dei danni legati all’inquinamento; che la rivista “Epigenomics” abbia pubblicato uno studio, realizzato su un campione di 200 bambini della zona, nel quale si dimostra l’allarmante presenza di alterazioni e metilazioni del DNA; che la Procura di Barcellona-Pozzo di Gotto abbia avviato un’inchiesta sul malfunzionamento degli impianti di trattamento delle acque reflue della raffineria, in parte oggi sotto sequestro, a seguito dello sversamento in mare di ingenti quantitativi di idrocarburi.
Non è possibile continuare a tacere sui rischi concreti di un disastro ambientale, sulla presenza di scarichi industriali in mare, sulla violazione delle prescrizioni dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) relative ai controlli e alla conservazione dei dati (si veda il rapporto pubblicato sul sito di Legambiente Sicilia), ed ancora sui rischi connessi al transito e alle operazioni di carico e scarico di un esorbitante numero di petroliere, che si verificano a poche miglia di distanza dalle isole.
Non è possibile, soprattutto, alla luce dell’orientamento che i governi nazionali e regionali hanno assunto negli ultimi decenni in materia di tutela delle risorse naturali e ambientali delle Eolie, concretizzatesi attraverso la designazione di una ZPS (Zona a protezione speciale) che comprende interamente il mare e le coste dell’arcipelago, la proposta di istituzione di un’area marina protetta e di un parco nazionale e, non ultimo, lo stesso riconoscimento delle isole come Patrimonio dell’Umanità nella World Heritage List dell’Unesco.
Per queste ragioni, sono convinto che i sindaci eoliani debbano fare la loro parte, assumendo una dura presa di posizione e intervenendo presso gli organi competenti, con l’autorevolezza che deriva dal loro ruolo, allo scopo di ottenere concrete garanzie di tutela per le comunità che rappresentano e per l’economia che le sostiene; ma, soprattutto, perché venga finalmente avviato un processo di riconversione del polo industriale della Valle del Mela che, anche per il nostro territorio, rappresenta una “bomba ad orologeria” di portata catastrofica.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de “La Sinistra”, Lipari)

Benvenuta Alida!


E' venuta alla luce, stamane alle ore 10.52,  all'ospedale di Milazzo,
Alida Saltalamacchia
figlia di Simone e AnnaMaria Pace. 
La bimba pesa  kg.3.150  Ai genitori, al fratellino Lorenzo, ai nonni e ai parenti tutti, le felicitazioni di Eolienews.
Alla piccola l'augurio di tutto il bene possibile




Solo dieci loculi nel cimitero principale di Lipari..e il project financing resta nel cassetto (L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi)

SALVATORE SARPI
LIPARI

Nel cimitero di Lipari centro vi è un problema che per la collettività è di una notevole gravità. Ovvero l’esiguo numero di loculi disponibili, in questo momento inferiori alla decina. 
Un problema che si trascina da anni e che, con il passare del tempo, si aggrava sempre di più. Ormai i defunti vengono tumulati nella quinta fila della parete posta in cima al camposanto.. Ma anche qui i loculi liberi sono ormai agli sgoccioli. Molti così cercano di farsi una tomba di famiglia ma i costi non sono certo alla portata di tutti e soprattutto delle famiglie più povere. 
Eppure è dal 2001 che si parla di un project financing da realizzarsi proprio nel pian terreno del cimitero, quello su cui si apre il grande cancello dell’ingresso principale. Allora il progetto per nuovi loculi, in un’area dove vi erano “sepolture secolari” che dovevano essere estumulate per essere ritumulate altrove, in spazi più ristretti, se lo attribuì il costruttore Angelo Biviano che però ritardò l’inizio lavori , presumibilmente in quanto aveva vinto anche la gara per il cimitero di Canneto e stava lavorando ad altre opere. Con il passare del tempo i loculi secolari divennero sempre più fatiscenti al punto che una porzione di quella parete si staccò, mettendo in pericolo l’incolumità di alcuni visitatori. Intervenne la Procura della Repubblica e partirono alcuni avvisi di garanzia. Si diffuse così la notizia che i lavori erano bloccati per via dell’iniziativa della magistratura. Ma, probabilmente, quest’ultima era solo una “leggenda metropolitana”. 
Il comune di Lipari intervenne per eliminare il pericolo, estumulare le salme e ritumularle in altri loculi, mettendo in sicurezza i vecchi loculi. Diede l’incarico ad una ditta esterna, la ditta Paradiso, che condusse a termine l’incarico in pochi mesi. 
A questo punto, e siamo già nel 2011, bisognava procedere ai lavori di rifacimento di loculi che sarebbe spettato alla ditta Biviano aggiudicataria del project financing. Certo non potevano essere più le condizioni del 2001 e non tanto e non solo perchè i costi erano cambiati ma perchè era cambiato notevolmente l’oggetto dei lavori. Non c’era più, infatti, l’estumulazione e la ritumulazione ma solo il rifacimento dei loculi. L’ufficio tecnico doveva rifare i calcoli e fissare il nuovo importo del finanziamento. Calcoli non semplici ed anche forse un po’ rischiosi, specialmente in un ambiente come quello liparese dove tutti stanno con i fucili puntati pronti a vedere favoritismi dovunque. E forse proprio per questo tutto rimane fermo, il progetto rimane nei cassetti anche se di nuovi loculi liberi c’è fortemente bisogno. 
Ma se diventa così difficile rimettere in carreggiata il vecchio project financing perché non si cerca un’altra strada? Non potrebbe l’Amministrazione annullare la determinazione del 2001 e rifare nuovamente il bando visto che sono trascorsi quasi quindici anni, i costi sono cambiati ed è cambiato anche il contenuto del lavoro? 
Certo anche questa strada non è priva di rischi. Il Biviano accetterebbe tranquillamente di essere privato di questo lavoro oppure ricorrerebbe al Tar col rischio che il processo si complichi ulteriormente ed i tempi diventino lunghissimi? 
Al di là di tutto è scontato che questa situazione è inaccettabile e il malcontento cresce tra chi è avanti negli anni o ha congiunti in questa condizione. 
Malcontento che è anche di chi è costretto a seppellire i propri cari in quinta fila e che, specie se anziano o in determinate condizioni fisiche, non può arrampicarsi sulle scale per portare un fiore ai propri cari. 
 Questo pezzo altro non vuole essere che l'esposizione delle giuste lagnanze che ci giungono da un consistente numero di cittadini che, non perde occasione, di ribadire che, quando sarà giunto il momento dell'eterno riposo, vuole che ciò avvenga nel cimitero di Lipari centro dove riposano i loro cari e non "in trasferta" nell’unico cimitero con posti disponibili, quello di Canneto.

lunedì 29 settembre 2014

Paola e Alberto di Liegi lasciano Salina. Lo Schiavo: "Con loro partenza si chiude stagione estiva"


E oggi, con il saluto affettuoso alle Loro Maesta' del Belgio, Paola e Alberto di Liegi, si puo' dire che si chiude questa stagione estiva! (dalla pagina fb del sindaco Massimo Lo Schiavo)

MESSINA: D'ALIA, MANIFESTAZIONE PER 'PIEMONTE' DEVE FARE RIFLETTERE TUTTI

"La partecipazione di massa alla manifestazione per il rilancio dell'ospedale Piemonte deve fare riflettere tutti. Per rilanciare questa importante struttura sanitaria non bisogna ricorrere a scorciatoie o palliativi. Bisogna investire per farne un centro per la prevenzione e l'emergenza sanitaria. Per questo è necessario che l'assessore Borsellino d'intesa con il direttore generale del Papardo e dell'asp 5 assumano un decisione chiara e definitiva in questa direzione". Lo afferma il parlamenta dell'Udc alla Camera, Gianpiero D'Alia. 

L'album dei ricordi

Dopo l'incendio alla Raffineria segreterie e coordinamenti provinciali Vigili del Fuoco tornano a chiedere adeguato organico per la provincia di Messina

Al Ministro dell’Interno
On.  Alfano Angelino- ROMA –
Al Sottosegretario di Stato all’Interno
 On. Bocci Gianpiero – Roma_
 Al Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco
Pref.  Di Pace Alberto - ROMA -
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco
Dott. Ing. Giomi Gioacchino- ROMA -
Al Direttore Centrale per l’Emergenza
ed il Soccorso Tecnico Urgente
Ing. Pippo Sergio MISTRETTA - ROMA -
Al  Direttore Regionale  VV.F. Sicilia
Ing. Occhiuzzi Emilio - PALERMO -
Ai Sig. Prefetto della Città di Messina
Dott. Trotta Stefano  - Messina -
Al Comandante Provinciale VF di Messina
Dott. Ing. Rizzo Salvatore –Messina-
Alle OO.SS. Nazionali e Regionali VV.F. Sicilia
CGIL FP, FNS CISL, UIL PA, CONFSAL, CONAPO. - LORO SEDI -
A Tutto il Personale VV.F. SICILIA - LORO SEDI -
      Egregi,
le scriventi Segreterie e Coordinamenti provinciali, ormai da anni, denunciano con forza la grande criticità del territorio di Milazzo e dell’intera provincia messinese.
Il gravissimo incendio avvenuto il 27 c.m. presso la Raffineria Mediterranea di Milazzo, non si è trasformato in tragedia solo grazie all’altissima professionalità e all’abnegazione del personale del Comando Provinciale VF dei Messina.
Questo grave episodio, che si aggiunge alle alluvioni di Giampilieri,Scaletta e Saponara, che hanno visto numerose vittime, e ai  dissesti idrogeologici avvenuti nei comuni di San Fratello, Caronia e Castell’Umberto, obbliga le autorità in indirizzo, ognuno per le proprie competenze, a mettere in atto tutte le possibili soluzioni, affinché il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Messina possa avvalersi di un organico confacente alle necessità del territorio, con particolare attenzione al Distaccamento di Milazzo, ricadente in uno dei poli industriali più importanti del Sud Italia, quale la raffineria oggetto dell’incendio.
Pertanto:
·         non è più ammissibile una così grave carenza di organico;
·         non è più ammissibile che i cittadini della provincia di Messina non abbiano una adeguata risposta alle proprie richieste di soccorso;
·         Non è più ammissibile che si aspettino le tragedie.

Sicuri di un Vs. immediato e risolutivo interessamento, ringraziamo anticipatamente e porgiamo cordiali saluti.
(Paolo Candido)FP CGIL VF   (Roberto Bombara)FNS CISL  (Nicolò Bellinghieri) UIL PA   (Giuseppe Crisafulli) CONFSAL   (Vittorio Pacini) CONAPO             

Lipari. Consiglio comunale approva tariffe Tari. Resta immutata l'ex Imu (oggi Tasi)

Il consiglio comunale di Lipari, con il voto favorevole di dieci componenti la maggioranza e di Gesuele Fonti, ha approvato stamani le tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti, per il 2014. In pratica sono le stesse dello scorso anno. 

Il sindaco ha chiesto al consigliere Nuccio Russo, presidente dell'apposita commissione, di produrre entro 90 giorni un nuovo regolamento. Nel regolamento dovranno essere previsti incentivi e agevolazioni.  La tassa sarà applicata in base ai componenti del nucleo familiare e non al mq come avviene in questo momento. 
E' stato anche annunciato che la Tasi, ex Imu, riportata l’anno scorso al 7,6 per mille non sarà toccata


Federalberghi Eolie insoddisfatta del piano finanziario della SRR. Così come per la convocazione del consiglio sulla TARI

COMUNE DI LIPARI 
Sindaco, Marco Giorgianni 
Assessore al ramo, Tiziana De Luca 
S.S.R ISOLE EOLIE 
Presidente, Marco Giorgianni 
CONSIGLIO COMUNALE 
Presidente, Adolfo Sabatini 
Oggetto: approvazione piano finanziario SRR e convocazione consiglio comunale per approvazione delle tariffe per l'anno 2014 e relativo schema di regolamento dell’Imposta unica comunale - Tassa sui rifiuti (TARI). 
A seguito della riunione urgente tenutasi questo pomeriggio in Lipari, Federalberghi Isole Eolie manifesta la propria insoddisfazione relativamente ai contenuti (almeno in parte) e al metodo adottato dal Comune di Lipari nella definizione del piano finanziario della SRR. 
Nel metodo, il piano, lascia a desiderare per la mancanza di un’adeguata concertazione con i componenti del consiglio comunale e con le parti sociali in generale. 
Nonostante le diverse richieste di serio confronto e gli incontri tenuti – uno col sindaco e un paio con l’assessore al ramo - non abbiamo mai avuto la possibilità di confrontarci su un documento che potesse ritenersi vicino all’essere definitivo. Ci siamo, pertanto, limitati a formulare delle osservazioni e delle indicazioni che ritenevamo e riteniamo, assieme ad altre, fondamentali per un’efficiente gestione del servizio e per l’ottenimento di quei vantaggi, per l’intera comunità, che sono connessi ad una moderna gestione del ciclo dei rifiuti. In ultimo, abbiamo quindi sottoposto all’attenzione dell’amministrazione le nostre osservazioni in data 31 gennaio 2014 ( http://bit.ly/1rvALEq ), senza purtroppo ottenere alcuna risposta in merito. 
A distanza di mesi, apprendiamo che il consiglio comunale ha provveduto ad approvare un piano finanziario che, visti tempi loro concessi, molto difficilmente, la maggior parte dei consiglieri comunali avrà avuto la possibilità di approfondire adeguatamente. Tale piano purtroppo non affronta in modo né esauriente né certo la questione che maggiormente ci sta a cuore: la possibilità di individuare e premiare economicamente gli utenti virtuosi ovvero coloro i quali differenziano maggiormente e meglio. 
Eppure di mesi a disposizione ce ne sono stati diversi. Avremmo sperato in un’amministrazione che, almeno su questo fronte, potesse lanciare il cuore oltre l’ostacolo, trasmettendo un segnale inequivocabile alla nostra comunità. Puntando a diventare un’eccellenza in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Non solo per un fattore meramente economico ma, soprattutto, per questioni di  carattere culturale. Sia per il rispetto che noi tutti, eoliani in primis, dobbiamo all’ambiente in cui viviamo sia perché ci sarebbe piaciuto poter comunicare agli operatori stranieri: siamo una destinazione verde e possiamo dimostrarvelo. 
Rimaniamo, inoltre, “perplessi” per la tempistica connessa alla convocazione, il 27 per il 29 settembre, del consiglio comunale per la conseguente approvazione quindi del regolamento e del relativo schema di tariffe relativo all’imposta unica comunale - Tassa sui rifiuti (TARI). Anche in questo caso, nutriamo seri dubbi sulla possibilità che i consiglieri – dato il lasso di tempo a loro disposizione - possano mai proporre qualcosa di innovativo sostanzialmente migliorativo rispetto al regolamento in vigore. Regolamento che presenta delle vistose lacune, come ad esempio la totale assenza di alcune categorie, e ampi spazi di confusione e iniquità come, ad esempio, l’applicazione delle riduzioni connesse alla stagionalità. 
Già nel 2011, a seguito di nostre sollecitazioni, la GF Ambiente (alloraconsulente del Comune di Lipari) – scrivendo all’ATO e allo stesso comune di Lipari (http://bit.ly/1uUzKEF ) - evidenziava, tra le varie proposte, quelle di: “ricalcolare la TARSU considerando le richieste, applicabili a norma di legge, di alcune categorie di utenze oggi penalizzate in rispetto dell’attuale regolamento comunale; 
individuare nuove classi di contribuenza; predisporre a livello sperimentale per alcune categorie o in alcune zone campione di sistema di raccolta con tariffa puntuale; analisi e conseguenti provvedimenti per individuazione del sommerso (elusione ed evasione); incentivazione alla raccolta differenziata ed eventuale inizio di programmazione per diminuire le quantità di rifiuti a smaltimento finale anche sviluppando sistemi impiantistici locali che migliorano l’attuale impatto ambientale”. Purtroppo, ad oggi, ci ritroviamo ancora, nelle stesse condizioni di 4 ani fa e, cosa ancora più grave, non sembra – almeno nel breve periodo – ponendo in essere interventi per un rapido aumento della differenziata e per una più equa e puntuale ripartizione dei costi del servizio. 
Nel reiterare le nostre istanze, auspichiamo che l’amministrazione locale si mostri maggiormente ricettiva ai messaggi provenienti dal territorio e dalle classi produttive nelle prossime, a nostro avviso necessarie, rimodulazioni del piano e dei relativi regolamenti. 
Cordiali saluti. 
Christian Del Bono (presidente Federalberghi Eolie)

S.M.Salina: Burocrazia regionale lumaca rallenta "lavori urgenti"

COMUNICATO
Sette anni per giungere all’avvio delle procedure d’appalto di “lavori urgenti” e per nutrire, oggi, la speranza che l’iter conclusivo di una vicenda caratterizzata dai rimpalli e dalle attese di pareri da parte dei competenti Assessorati Regionali, possa compiersi in tempi decisamente più brevi.
I “lavori urgenti” sono quelli relativi alla sistemazione ed alla riqualificazione di parte della costa di Santa Marina Salina, finalizzate al recupero del litorale ed alla salvaguardia del centro abitato, una delle prime opere pubbliche immaginate dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Massimo Lo Schiavo.
L’intervento era anche stato finanziato già nel 2007, in forza di un Decreto del Ministero dell’Ambiente che assegnava i primi 878.000,00 euro e di un provvedimento, dell’anno successivo, che ne concedeva ulteriori 1.500.000,00. 
Fondi questi che giacciono, ad oggi, inutilizzati ed ancora inutilizzabili, nelle casse comunali.
Nei giorni scorsi, con la trasmissione all’U.R.E.G.A. di Messina di tutti i documenti necessari all’espletamento del bando di gara, il Comune di Santa Marina Salina resta in attesa della pubblicazione dello stesso, che si spera possa avvenire nel più breve tempo possibile, e del definitivo avvio della procedura che porti alla realizzazione dell’importante opera. 
“Il ripascimento e gli interventi di protezione dei litorali e degli abitati di Santa Marina Salina e di Lingua – spiega il Sindaco Massimo Lo Schiavo – rappresentano per la mia Amministrazione una priorità fin dal primo giorno di insediamento. Nel 2007, a tempo di record, siamo riusciti ad ottenere dal Ministero dell’Ambiente un cospicuo finanziamento per un tratto del litorale di Santa Marina Salina che, senza i ritardi accumulati in questi anni anche e soprattutto a causa della lentezza nel valutare e nel decidere dei competenti uffici regionali, ci avrebbe consentito già da tempo di vedere realizzata una riqualificazione importante del tratto interessato. Il progetto originario – continua il Sindaco Lo Schiavo – prevedeva di abbracciare una porzione di costa più estesa di quella sulla quale si andrà in realtà ad intervenire. Il tempo trascorso, un paio di variazioni dei prezziari regionali e le consequenziali rimodulazioni economiche subite dal progetto, rese inevitabili dai summenzionati ritardi, unite alle continue osservazioni provenienti da Palermo e, devo dire con rammarico, anche qualche documento regolarmente protocollato e consegnato, poi fortuitamente smarrito tra le carte degli uffici competenti e quindi riprodotto dal Comune, non hanno aiutato né a mantenere in piedi il progetto di partenza né a velocizzarne l’iter autorizzativo, al punto da dover rinunciare a circa 500 mila euro di opere già previste dal progetto originario. 
Purtroppo in questi anni abbiamo assistito più di una volta a rimpalli di responsabilità e di competenze che lasciano tanti progetti, anche importanti e strategici, incagliarsi tra le carte degli assessorati regionali: penso alle opere da realizzarsi a protezione dell’abitato di Lingua, il cui progetto è arenato presso gli uffici del VIA-VAS a causa di severissime nonché tardive prescrizioni tecniche o a quello del Campo Boe Comunale, fermo da tempo immemorabile in attesa del rilascio del titolo concessorio presso i competenti uffici regionali. Auspico – conclude il Sindaco di Santa Marina Salina – che gli sforzi profusi in questi anni dalla mia Amministrazione e dai competenti uffici comunali che hanno portato finalmente, dopo tante telefonate, tanti appuntamenti e tanti viaggi a Palermo, alla presentazione presso l’U.R.E.G.A. di Messina di tutta la documentazione necessaria alla pubblicazione del bando di gara, possano essere premiati con un veloce espletamento del protocollo previsto dalla Legge. Se gli Enti competenti daranno prova di efficienza e celerità, dopo tanto aspettare potrebbe bastare poco più di un anno perché la riqualificazione del litorale di  Santa Marina Salina possa diventare realtà”.

Eolie: faro di Strombolicchio illuminato da energia rinnovabile

(da meteoweb.eu) Il faro di Strombolicchio ora e’ alimentato con energia rinnovabile. 
Il progetto dei due architetti Luana Biviano di Lipari e Ivan Laquidara di Milazzo si era aggiudicato il primo posto in un concorso nazionale indetto da “Marevivo” ed e’ stato presentato al palacongressi di Lipari in un incontro organizzato dal Comune di Lipari e dall’Associazione Marevivo, in collaborazione con gli istituti scolastici “Lipari” e “Lipari 1. 
Sono intervenuti il presidente nazionale di Marevivo Rosalba Giugni, il sindaco Marco Giorgianni, l’assessore Tiziana De Luca e i curatori del progetto Luana Biviano e Ivan Laquidara. 
“Il concorso – ha detto Rosalba Giugni – e’ stato battuto e percorso dalle due nuove menti scientifiche che con le Eolie dividono affetto e provenienze. Largo a queste iniziative, soprattutto un forte incoraggiamento perche’ il futuro non e’ piu’ scavare solo nel passato ma scavare nelle menti le novita’ che il mondo deve abituarsi ad inseguire. Anche alle Eolie. Da oggi con speranze piu’ luminose”. 
“Si tratta di progetti – dice l’assessore De Luca – che sfruttano l’energia solare, eolica e marina nel rispetto del paesaggio, della naturalita’ e della naturale vocazione dei luoghi, con la creazione di uno spazio ricettivo energeticamente autosufficiente attraverso l’adozione di sistemi attivi e passivi per la produzione di energia incentrati su solare ed eolico”. 
Il faro di Strombolicchio sorge sullo sperone roccioso dell’isolotto, a picco sul mare; e’ raggiungibile percorrendo un ripido sentiero. Fino a qualche tempo fa funzionava a gas propano liquido (GPL) alimentato da una serie di otto bombole da 15 Kg ciascuna, che garantivano un’autonomia di circa un anno: data l’estrema difficolta’ per raggiungerlo, con il progetto Biviano&Laquidara vi e’ stata la trasformazione dell’apparato illuminate a energia solare. 
“E ora – dicono i due architetti – puntiamo ad estenderlo a tutti gli altri fari delle Eolie”.