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martedì 30 settembre 2014

Solo dieci loculi nel cimitero principale di Lipari..e il project financing resta nel cassetto (L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi)

SALVATORE SARPI
LIPARI

Nel cimitero di Lipari centro vi è un problema che per la collettività è di una notevole gravità. Ovvero l’esiguo numero di loculi disponibili, in questo momento inferiori alla decina. 
Un problema che si trascina da anni e che, con il passare del tempo, si aggrava sempre di più. Ormai i defunti vengono tumulati nella quinta fila della parete posta in cima al camposanto.. Ma anche qui i loculi liberi sono ormai agli sgoccioli. Molti così cercano di farsi una tomba di famiglia ma i costi non sono certo alla portata di tutti e soprattutto delle famiglie più povere. 
Eppure è dal 2001 che si parla di un project financing da realizzarsi proprio nel pian terreno del cimitero, quello su cui si apre il grande cancello dell’ingresso principale. Allora il progetto per nuovi loculi, in un’area dove vi erano “sepolture secolari” che dovevano essere estumulate per essere ritumulate altrove, in spazi più ristretti, se lo attribuì il costruttore Angelo Biviano che però ritardò l’inizio lavori , presumibilmente in quanto aveva vinto anche la gara per il cimitero di Canneto e stava lavorando ad altre opere. Con il passare del tempo i loculi secolari divennero sempre più fatiscenti al punto che una porzione di quella parete si staccò, mettendo in pericolo l’incolumità di alcuni visitatori. Intervenne la Procura della Repubblica e partirono alcuni avvisi di garanzia. Si diffuse così la notizia che i lavori erano bloccati per via dell’iniziativa della magistratura. Ma, probabilmente, quest’ultima era solo una “leggenda metropolitana”. 
Il comune di Lipari intervenne per eliminare il pericolo, estumulare le salme e ritumularle in altri loculi, mettendo in sicurezza i vecchi loculi. Diede l’incarico ad una ditta esterna, la ditta Paradiso, che condusse a termine l’incarico in pochi mesi. 
A questo punto, e siamo già nel 2011, bisognava procedere ai lavori di rifacimento di loculi che sarebbe spettato alla ditta Biviano aggiudicataria del project financing. Certo non potevano essere più le condizioni del 2001 e non tanto e non solo perchè i costi erano cambiati ma perchè era cambiato notevolmente l’oggetto dei lavori. Non c’era più, infatti, l’estumulazione e la ritumulazione ma solo il rifacimento dei loculi. L’ufficio tecnico doveva rifare i calcoli e fissare il nuovo importo del finanziamento. Calcoli non semplici ed anche forse un po’ rischiosi, specialmente in un ambiente come quello liparese dove tutti stanno con i fucili puntati pronti a vedere favoritismi dovunque. E forse proprio per questo tutto rimane fermo, il progetto rimane nei cassetti anche se di nuovi loculi liberi c’è fortemente bisogno. 
Ma se diventa così difficile rimettere in carreggiata il vecchio project financing perché non si cerca un’altra strada? Non potrebbe l’Amministrazione annullare la determinazione del 2001 e rifare nuovamente il bando visto che sono trascorsi quasi quindici anni, i costi sono cambiati ed è cambiato anche il contenuto del lavoro? 
Certo anche questa strada non è priva di rischi. Il Biviano accetterebbe tranquillamente di essere privato di questo lavoro oppure ricorrerebbe al Tar col rischio che il processo si complichi ulteriormente ed i tempi diventino lunghissimi? 
Al di là di tutto è scontato che questa situazione è inaccettabile e il malcontento cresce tra chi è avanti negli anni o ha congiunti in questa condizione. 
Malcontento che è anche di chi è costretto a seppellire i propri cari in quinta fila e che, specie se anziano o in determinate condizioni fisiche, non può arrampicarsi sulle scale per portare un fiore ai propri cari. 
 Questo pezzo altro non vuole essere che l'esposizione delle giuste lagnanze che ci giungono da un consistente numero di cittadini che, non perde occasione, di ribadire che, quando sarà giunto il momento dell'eterno riposo, vuole che ciò avvenga nel cimitero di Lipari centro dove riposano i loro cari e non "in trasferta" nell’unico cimitero con posti disponibili, quello di Canneto.

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