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lunedì 10 ottobre 2016

Ancora senza esito le ricerche del giovane sub napoletano disperso nel mare di Filicudi

Dopo il falso allarme che voleva fosse stato ritrovato il corpo del sub disperso, proseguono nel mare di Filicudi (l'area interessata è quella della Canna) le ricerche di L.L., 24 anni, napoletano del quale non si hanno più notizie da ieri pomeriggio da quando con un gommone, a bordo del quale c'era anche il suo cane, era uscito in mare per una battuta di pesca. 
Il giovane, habituè dell'isola eoliana da diversi anni, e' un appassionato di pesca subacquea e nel mare filicudaro ha catturato più volte le pregiate cernie, alcune delle quali di una certa consistenza. 
A fare scattare l'allarme il suo mancato rientro in porto. 
I soccorsi, portati, in un primo momento, da alcuni volontari e dalle unità, anche aree, della Guardia Costiera, hanno consentito di individuare, nella tarda serata di ieri, il gommone a bordo del quale c'era il cane. Il peggiorare delle condizioni meteo non ha consentito il recupero del mezzo e dell'animale e stamane, quando le ricerche sono riprese, anche con il supporto della motovedetta dell'Arma di stanza a Lipari, è stato ritrovato il gommone vuoto. L'animale potrebbe essere finito in mare a causa del mare alquanto agitato.
Sul posto nella tarda mattinata sono giunti i sommozzatori della Marina Militare da Messina che - nel momento in cui scriviamo - si stanno immergendo nella zona alla ricerca del giovane.
Purtroppo ogni ora che passa diventano sempre più flebili la speranza di ritrovarlo in vita. 
Sull'isola stanno per giungere anche i genitori che da circa un mese avevano concluso la loro abituale vacanza a Filicudi. Il giovane era invece rimasto per coltivare la sua passione e, nello stesso tempo, studiare.

Inaugurato a Canneto l'Anno Catechistico Pastorale 2016/2017




E' stato inaugurato Domenica 9 Ottobre 2016, nella Parrocchia San Cristoforo in Canneto, l'Anno Catechistico Pastorale 2016/2017.
Due i momenti vissuti nella giornata:
1) la Celebrazione Eucaristica delle ore 10,30 nella Basilica, con la partecipazione dei fanciulli, dei ragazzi e delle famiglie, durante la quale il Parroco, don Letterio Maiorana, ha benedetto e presentato i catechisti all'intera famiglia parrocchiale;
2) festa di accoglienza dal titolo "Fa' crescere il tuo granello di fede!" tenutasi nella piazzetta accanto il Ritrovo Miramare, con canti, giochi e momento di condivisione.

Don Lillo, nel porgere il benvenuto a genitori e fanciulli, a nome di tutta la comunità parrocchiale, ha ricordato che questo nuovo anno di catechesi ci deve aiutare ad incontrare Gesù, a vivere l'amicizia con lui e a far crescere la nostra fede. Ha esortato, inoltre, i genitori ad impegnarsi ad accompagnare i propri figli in questo nuovo tratto del loro cammino di fede, nutrendo costantemente con i sacramenti la loro missione di primi testimoni della fede per i propri figli.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Vulcano (Giugno 2013)

Trentasettesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Vulcano (Giugno 2013)

Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

10/10/2014
Violenta scossa di terremoto scuote le Eolie. E' stata seguita da altre tre scosse 
http://eolienews.blogspot.it/…/violenta-scossa-di-terremoto…

10/10/1813
Nasce Verdi, il compositore patriota

Nasce, in provincia di Parma, Giuseppe Verdi. Dominatore assoluto del melodramma italiano per oltre cinquant’anni, Verdi ha avuto il merito di ampliarne i confini, creando una drammaturgia appassionata e virile. La creatività artistica di Verdi si chiude con la composizione di uno Stabat Mater e di un Te Deum. La morte di Giuseppe Verdi, avvenuta nel 1901 all’età di 88, segna la conclusione di un’era della vita italiana. L’apoteosi del suo funerale coincide con l’inizio della parabola crescente della fortuna della sua opera.

Ancora sull'area marina protetta (di Michele Giacomantonio)

Riceviamo e pubblichiamo:
Ascoltando e leggendo le prese di posizione sull’Area Marina Protetta (AMP) e sul Parco terrestre e marino si ha come l’impressione che si tratti di un dibattito su sistemi chiusi, prendere o lasciare, per cui non si entra mai nel merito ma si rimane sulle linee generali.
Parliamo in questo intervento delll’AMP. Per i suoi fautori la sua istituzione è sempre e comunque un fatto positivo mentre per i suoi detrattori – che raccolgono i diversi aspetti negativi delle varie esperienze assolutizzandole – essa è comunque un male assoluto. Ma nessuno entra nel merito dei problemi concreti come: da chi deve essere formato e come deve funzionare il comitato di gestione; quali devono essere gli obiettivi dell’AMP, quali devono essere le perimetrazioni delle tre aree e con che vincoli, ecc. Non sono temi di poco conto con varie possibilità di risposte perché ci sono soluzioni diversificate da Area ad Area.
A proposito per esempio del Comitato di Gestione, il sito del Ministero dell’Ambiente dice: “La gestione delle aree marine protette è affidata ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute, anche consorziati tra di loro. L'affidamento avviene con decreto del Ministro dell'ambiente, sentiti la regione e gli enti locali territorialmente interessati.”. Lo stesso sito evidenzia che la maggior parte delle Aree sono gestite dai Comuni interessati e pubblica a questo proposito una tabella”. Non è un fatto di poco conto perché ricordo che ancora 15-20 anni fa i Comuni erano esclusi e proprio su questo l’ANCIM fece una buona battaglia. Essere nel Comitato di Gestione è importante perché dipende da questo il controllo dell’ Area, il fare rispettare i vincoli, il poterli modificare se si rivelano troppo gravosi o inefficaci,ecc.
Un'altra serie di problemi riguardano gli obiettivi. E’ indubitabile che il nostro arcipelago presenta gravi problemi che richiedono una migliore regolazione ed un maggior controllo. A parte l’impoverimento ittico che è sotto gli occhi tutti e i “fermo-pesca” sono insufficienti e non sempre efficaci, ma vi è anche un impoverimento della flora e della fauna marina in genere. Una volta da noi si pescava il corallo e ci sono testimonianze in questo senso fino al XVII secolo, quando ero ragazzo si trovavano ancora le “ranule pinule” che si dipingevano per farne souvenir, vi erano pareti intere costellate di grosse “patelle”, vi erano praterie di posidonie. Si sa del saccheggio continuato dei reperti archeologici sottomarini, di particolari rocce vulcaniche, di secrezioni di zolfo, ecc. In estate l’assalto dei barconi a Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e lo stesso Vulcano raggiungere vertici intollerabili che creano sporcizia e degrado. Questi ed altri sono problemi che una efficiente AMP potrebbe affrontare, controllare e gestire.
Quindi quali dovrebbero essere gli obiettivi non di una ipotetica e astratta AMP ma dell’AMP delle isole Eolie? Innanzitutto la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente marino che con le sue particolarità determinate anche dal vulcanesimo e con le sue biodiversità è un patrimonio prezioso. Quindi la tutela e la fruizione sostenibile delle nostre coste, dei nostri approdi e delle nostre spiagge regolamentando il flusso delle imbarcazioni soprattutto quelle a motore, la loro velocità, controllando il loro ancoraggio e l’utilizzo di appositi campi boe, lo scarico a mare delle sentine, e il rischio di inquinamento da carburanti. La salvaguardia della fauna marina col rispetto dei “fermo-pesca” e il privilegio della marineria locale come pure in tante realtà avviene. La promozione di campagne di ripopolamento delle specie marine che si vanno impoverendo o rischiano di scomparire.
Quindi la definizione delle zone A, B,C e dei rispettivi vincoli di cui si ho detto nell’intervento precedente ma che è utile riprendere ed approfondire alla luce di quanto scrive uno studioso come Nicola Castronuovo Motta su www.biologiamarina.eu . Ecco: “all’interno di ogni area sono individuate tre zone a diverso grado di tutela in base alle necessità di conservazione dell’area stessa. La zona A, di riserva integrale, è generalmente interdetta a tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. È il cuore della riserva, dove la protezione è massima, per garantire la tutela delle specie animali e vegetali, e assicurare la loro riproduzione. La zona A è delimitata da boe luminose a mare e da pali luminosi a terra. La zona B, si trova generalmente a confine della zona A, un’area cuscinetto, dove la regolamentazione dell’ente gestore è meno vincolante, si possono fare immersioni, è consentita la balneazione, le visite guidate e il transito, l'ormeggio e l'ancoraggio su apposite boe, di imbarcazioni a remi o a vela, a velocità ridotta, dove generalmente sono segnalati dei corridoi per il transito stesso. È consentita la sola pesca artigianale e non invasiva per la tutela e il mantenimento delle specie ittiche. La zona C, serve a garantire un graduale modo di approccio alle zone più tutelate, è consentito il transito di imbarcazioni a motore a velocità ridotta e possibilmente con un impatto ambientale minimo. È consentita la pesca sportiva, vincolata da alcune regole, dettate dall’ente gestore”.
Tutte queste regole cono contenute nel regolamento.(L. 979/82 art.28, L. 394/91 art.19 comma 6 e 93/01 art. 8 comma 8) che definisce in via definitiva e disciplina i divieti e le eventuali deroghe in funzione del grado di protezione necessario per la tutela degli ecosistemi di pregio. Il Regolamento è proposto dal Comitato di gestione, sentito il parere della Commissione di Riserva, è approvato con decreto del Ministro dell'ambiente.
Per quanto riguarda i vincoli la legge 394/91 articolo 19 individua le attività vietate nelle aree protette marine, quelle cioè che possono compromettere la tutela delle caratteristiche dell'ambiente oggetto della protezione e delle finalità istitutive dell'area.
I Decreti Istitutivi delle aree marine protette, considerando la natura e le attività socio - economiche dei luoghi, possono però prevedere alcune eccezioni (deroghe) oltre a dettagliare in modo più esaustivo i vincoli. In generale la legge 394/91 vieta nelle aree marine protette: A) la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici; B) l'alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque; C) lo svolgimento di attività pubblicitarie; D) l'introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura; E) la navigazione a motore; F) ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Abbiamo visto nel precedente intervento che la zona A nella perimetrazione fatta nel 2001 che superò la precedente del prof. De Geronimo erano ridotte al minimo. Si concorda almeno su queste o anche questa perimetrazione minima sembra eccessiva? E una volta chiarito se c’è accordo sulla zona A si passi alla zona B e a quella C e si definiscano le deroghe – se si ritiene opportuno – per queste aree. Questo vuol dire entrare nel concreto. Il resto è aria fritta.

Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 6° gruppo di lavoro

Si conclude oggi la pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Le pubblicazioni sono state possibili grazie a Matteo Salin di Eolnet. Oggi: Il video della relazione del 6° gruppo di lavoro

Sub disperso in mare a Filicudi. Ricerche in corso poche le speranze di ritrovarlo in vita

Sono davvero poche, se non nulle, le speranze di ritrovare vivo il 24enne sub napoletano che risulta disperso da ieri pomeriggio nel mare di Filicudi.
Contrariamente a quanto trapelato dall'isola, non è stato trovato il corpo ma solo il pallone segnalatore alla deriva.
L'uomo era uscito in gommone con il suo cane. Il suo mancato rientro ha fatto scattare l'allarme e messo in moto le ricerche
L'area della presumibile tragedia è quella della Canna ed è stata per l'appunto individuata per la presenza del gommone a bordo del quale, ad attendere il padrone, vi era il cane che - da quanto apprendiamo - lo accompagnava sempre durante le sue immersioni.
Sul posto vi sono la motovedetta dei Carabinieri di Lipari ed una unità del Circomare- Guardia Costiera. Corpo, quest'ultimo, che sta coordinando le ricerche. Un velivolo della Guardia Costiera sta sorvolando l'area interessata
Si attende l'arrivo dei sommozzatori

E' nato Francesco Rizzo, figlio di Domenico ed Annalisa Fiorenza

E' venuto alla luce ieri sera a Patti
Francesco Rizzo
primogenito di Domenico ed Annalisa Fiorenza
Ai genitori le felicitazioni di Eolienews e del suo direttore
Al piccolo l'augurio di ogni bene

AMP. Chiofalo: In assenza di fatti concreti...è disinformazione

Giusto per moderare l’allarmismo ingiustificato che qualcuno monta ad arte, strumentalizzando tempi e persone, pubblico l’iter previsto dalla legge per l'istituzione di un'Area Marina Protetta.
(fonte Ministero dell’Ambiente)
Nell'ambito dell'elenco di aree di reperimento stabilito dalle leggi, per l'effettiva istituzione di un'area marina protetta occorre innanzitutto disporre di un aggiornato quadro di conoscenze sull'ambiente naturale d'interesse, oltre ai dati necessari sulle attività socio-economiche che si svolgono nell'area.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Difesa del Mare, per l'acquisizione di tali conoscenze e dati può anche avvalersi di istituti scientifici, laboratori ed enti di ricerca. Gli studi sono generalmente distinti in due fasi: nella prima viene esaminata la letteratura già esistente sull'area; nella seconda fase vengono effettuati gli approfondimenti necessari per un quadro conoscitivo concreto ed esaustivo.
Successivamente gli Esperti della Segreteria tecnica per le Aree Marine Protette (art.2,co.14 L. n. 426 del 1998) possono avviare l'istruttoria istitutiva. Al fine di delineare una proposta della futura area marina protetta che ne rispetti le caratteristiche naturali e socio-economiche, gli Esperti della Segreteria tecnica arricchiscono l'indagine conoscitiva fornita dagli studi con sopralluoghi mirati e con confronti con gli Enti e le comunità locali.
La definizione di perimetrazione dell'area (i confini esterni), la zonazione al suo interno (le diverse zone A, B e C), e la tutela operata attraverso i diversi gradi di vincoli nelle tre zone, sono parte dello schema di decreto istitutivo redatto alla fine dell'istruttoria. Sullo schema di decreto vengono sentiti la Regione e gli enti locali interessati dall'istituenda area marina protetta, per l'ottenimento di un concreto ed armonico consenso locale. Infine, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 112/98 art.77, occorre acquisire il parere della Conferenza Unificata su tale schema di DM.
A questo punto, il Ministro dell'ambiente, d'intesa con il Ministro del tesoro, procede all'effettiva istituzione dell'area marina protetta, autorizzando anche il finanziamento per far fronte alle prime spese relative all'istituzione (L. n. 394/91 art.18 e L. n. 93/01 art.8).
Il Decreto Ministeriale, se non diversamente specificato, entra in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Questo è il dispositivo della legge che regolerà l’istituzione dell’AMP delle Eolie.
Per quel che ci riguarda e che sappiamo, Iter ancora alle fasi preliminari, nessuna imposizione dall’alto ma confronto con enti e popolazioni locali. Il resto è disinformazione.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo

Oggi è Lunedì 10 Ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Lipari: Scogliera Sotto il Monte, sullo sfondo Salina 
(foto Francesca Falconieri)

domenica 9 ottobre 2016

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava: Previsti piovaschi per domani

Durante la mattinata di Lunedi 10 saranno possibili piovaschi .Dal pomeriggio si prevede l'arrivo di rovesci di pioggia di moderata intensità, con progressiva intensificazione dell'attività temporalesca dal tardo pomeriggio -sera quando durante i temporali potranno manifestarsi occasionali piogge di forte intensità.Si prevedono nell'arco della giornata accumuli pluviometrici intorno ai 20 mm

Le donne eoliane pescatrici e navigatrici. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Come eravamo: Canneto 1954 (foto Claudio Merlino)


Dopo Stromboli testato anche sull'Etna,"Billi" il radar laser che analizza i fumi dei vulcani

Dopo la sperimentazione condotta lo scorso anno a Stromboli, il radar-laser "Billi", progettato dall'Enea per analizzare i fumi che fuoriescono dai crateri dei vulcani, è stato testato anche sull'Etna. A 2.850 metri di altitudine e a 1,5 chilometri dal cratere principale, il sofisticato apparecchio ha misurato il contenuto di biossido di carbonio dei fumi, indizio importante per la previsione di eventuali eruzioni.
"La tecnologia sviluppata dall'Enea potrà permettere in futuro, una volta automatizzata, di allertare su possibili eruzioni come quella di inizio agosto, non preceduta da segnali usuali come scosse sismiche", spiega Luca Fiorani del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia del Centro Enea di Frascati che ha sviluppato Billi. "Lo abbiamo portato sulla cima dell'Etna - aggiunge Fiorani - luogo assolutamente ostile e inospitale con temperature che di notte possono andare sotto zero anche in questa stagione e di giorno arrivano attorno ai 10° C. E poi pioggia, atmosfera acida, polvere e umidità che rappresentano una 'minaccia' per la strumentazione".
Billi - si legge nella newsletter ENEAinform@ - è basato su una tecnologia complessa che permette di misurare a distanza la concentrazione di CO2 nei gas vulcanici. Si tratta di un'operazione che, se condotta con tecniche diverse, risulta complessa, lenta e pericolosa. Attraverso un sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in qualsiasi direzione, permettendo di effettuare scansioni dei pennacchi vulcanici, simili alle tomografie.
L'Enea ha sviluppato questa tipologia di radar-laser, o lidar, nell'ambito del progetto europeo BRIDGE (Bridging the gap between gas emissions and geophysical observations at active volcanoes) dell'European Research Council, coordinato da Alessandro Aiuppa dell'Università di Palermo, con lo scopo di migliorare i modelli di previsione delle eruzioni, in modo da preallertare per tempo la popolazione in caso di pericolo.
"Billi" è già stato sperimentato per 24 ore consecutive presso il vulcano Stromboli. Il sofisticato apparecchio ha fornito in automatico immagini tridimensionali del pennacchio, fino a 3.000 metri di distanza e misurato il contenuto di biossido di carbonio dei fumi, indizio importante per la previsione di eventuali eruzioni.
"Misurare il biossido di carbonio in pennacchi vulcanici rappresenta una grande sfida scientifica e tecnologica - spiega Luca Fiorani del laboratorio diagnostiche e metrologia del centro Enea di Frascati che ha sviluppato "Billi"- questa sfida è già stata vinta nello scorso ottobre grazie ai test effettuati presso la solfatara di Pozzuoli, che hanno consentito un'osservazione dei gas a distanza moderata".
Una misura del genere "non era mai stata realizzata in precedenza - osserva Aiuppa - il radar laser permette di effettuare scansioni con rapidità e continuità molto superiori a quelle ottenute finora: presto potremo installare radar laser fissi per sorvegliare i vulcani".

"Famiglie al museo" a Lipari. Buona la partecipazione


"Famiglie al museo" quest'oggi a Lipari. Buona la partecipazione.
Stamane, bambini e genitori, su iniziativa del Rotary club, grazie alla collaborazione con il Comprensivo Lipari e Comprensivo Lipari 1 e con il dirigente del Parco archeologico delle Eolie, Maria Amalia Mastelloni, hanno visitato il museo "Bernabò Brea" ed il parco archeologico: l'inizio di un bel "viaggio" alla scoperta della storia e della cultura delle nostre isole. 
Tre foto sono della nostra collaboratrice Francesca Falconieri, l'ultima di Armando Vernuccio

Le ”Olimpiadi dei First Responders - Soccorsiadi 2016” a Castellana Sicula : Le foto di Bartolo Ruggiero (V° ed ultima parte)


E' il 9 Ottobre ma sembra Giugno. Spettacolare giornata di sole a Lipari.

Lo spettacolo della natura in questa stupenda giornata liparese di sole nella foto scattata qualche minuto fa da Francesca Falconieri

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: IV° Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais- EoliEolie Congressi) Tappa Panarea-Lipari (Giugno 2013)

Trentaseiesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV° Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais- EoliEolie Congressi) Tappa Panarea-Lipari

Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 5° gruppo di lavoro

Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Oggi: Il video della relazione del 5° gruppo di lavoro

Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

9/10/2010
Ci lascia Nino Subba
http://eolienews.blogspot.it/2010/10/ci-lascia-nino-subba.html

9/10/1940Nasce John Lennon
Nasce a Liverpool John Lennon, chitarrista e compositore inglese. Anima dei Beatles, la più famosa band della storia del rock, dopo lo scioglimento del gruppo prosegue la carriera da solista. Insieme alla compagna Yoko Ono si dedica all’attivismo politico pacifista. Muore l’8 dicembre 1980, ucciso da cinque colpi di pistola sparati da uno squilibrato, Mark David Chapman, davanti al Dakota Building a Manhattan dove viveva.

9/10/1958

Muore Pio XII
Muore a Castel Gandolfo papa Pio XII. Salito al soglio di Pietro il 2 marzo 1939, Eugenio Pacelli inizia i suoi 19 anni di pontificato in un periodo storico turbinoso e difficile. Nonostante i radiomessaggi del 24 agosto del 1939, con cui tenta di scongiurare lo scoppio della guerra, e quello del Natale del 1942, contro le persecuzioni anche razziali, lo scenario mondiale continua a essere dominato da guerre e orrori contro l’umanità. Deciso avversario dei regimi comunisti, Pio XII, definito «il Papa dell’umanità sofferente», appare una figura molto controversa del più recente dibattito storico.

9/10/1967
Muore Che Guevara
Muore Ernesto “Che” Guevara, ucciso per mano di un gruppo di militari boliviani che il giorno prima lo avevano catturato. Nato nel 1928, a Rosario, in Argentina, il medico Ernesto Guevara si unisce a Fidel Castro a metà del 1950, diventando presto il suo fidato braccio destro. Insieme, guidano la vittoriosa rivoluzione cubana. Dopo il 1965, lascia Cuba per portare la scintilla della rivoluzione in altri paesi, prima nell’ex Congo Belga poi in Bolivia. Universalmente conosciuto, Guevara è considerato uno tra i rivoluzionari più carismatici del ventesimo secolo.

LA PAROLA. Video - Commento al Vangelo di domenica 9 ottobre 2016

Commento a cura di don Giovanni Refosco, vicario dell'Unità pastorale Monte di Malo, Faedo, Priabona e Montepulgo.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza.


Oggi è Domenica 9 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Serra, Canneto e Monterosa viste da Pirrera

sabato 8 ottobre 2016

Area Marina Protetta: dalla riunione di oggi emergono perplessità e preoccupazione. Giorgianni favorevole "ma daremo parola a tutti i portatori d'interesse"

Perplessità, dubbi, rimostranze, preoccupazione hanno praticamente surclassato, stamattina nel corso della riunione fortemente voluta dal presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini, i pareri favorevoli all’istituzione dell’Area Marina protetta delle Eolie. 
Nella prima riunione allargata a tutte le componenti della comunità  il fronte del no ad ulteriori vincoli ha visto convergere pescatori, diportisti, alcuni consiglieri comunali ed anche operatori del settore turistico, associazioni come la “Voce eoliana”, presieduta dall’avvocato Angelo Pajno. In tutti la preoccupazione, anche alla luce di altre esperienze similari, di ritrovarsi a dover rinunciare, in favore di pochi, a spazi marittimi più o meno ampi, ad attività che fanno parte tradizionalmente della vita e della  cultura eoliana. Fronte del no rinforzato anche dalla paura che l’AMP delle Eolie possa essere calata dall’alto e che faccia riferimento a studi ormai datati (Di Geronimo) e che, a suo tempo, furono contestati. 
Di tutt’altro tenore, ovviamente, gli interventi di coloro che sono per il si. Tra questi il consulente di diverse cooperative di pesca Pinuccio Spinella e il presidente di Legambiente Lipari, Giuseppe La Greca che hanno parlato di grande opportunità per le Isole Eolie e di strumento che dovrà avere solide basi scientifiche, oggetto di uno studio approfondito da parte dei biologi e che tenga conto dei contributi della comunità isolani. 
In ogni caso da una parte e dall’altra è stato ribadito, seppure con i necessari distinguo, che la riunione del 9 novembre a Palermo, indetta dall’assessore Maurizio Croce, non può certo essere quella in cui saranno definite e consegnate le perimetrazioni di quest’area della quale alle Eolie si parla da oltre vent’anni. 
Favorevole all’AMP il sindaco Marco Giorgianni che evidenzia di essere convinto che questa rappresenti una opportunità di tutela e sviluppo. “In ogni caso – ha sottolineato – sentiremo i cittadini e tutti i portatori d’interesse e poi ci determineremo di conseguenza”. Il primo cittadino puntualizza, inoltre, “che gli studi esistenti sono ormai datati  e che pur potendo portare un contributo vanno sicuramente aggiornati. La data del 9 novembre non rappresenta la chiusura di nulla. Piuttosto una data di partenza per questo percorso che – ribadisco – deve coinvolgere chi alle Eolie vive e lavora. Quindi nulla di pre-confezionato o calato dall’alto”.

Calypso permette collegamenti con Ginostra. Il grazie della comunità ginostrese

Grazie alla disponibilità dell'equipaggio dell'aliscafo Libertylines, Calypso, nelle giornate del 07 e dell' 08 Ottobre, nonostante l'incertezza delle condizioni meteo è stato assicurato il collegamento  mattutino con la frazione di Ginostra permettendo ad alcuni turisti di  poter raggiungere Milazzo e quindi le città di destinazione.
La comunità di Ginostra ringrazia società ed equipaggio per la sensibilità dimostrata.
Gianluca Giuffrè

Nella Chiesa di Pirrera arriva Don Lillo Maiorana. Si insedierà lunedì

Lunedì alle 18, nella Santa Messa presieduta dal Can. Alessandro Lo Nardo, Vicario Foraneo, Don Lillo Maiorana farà l'ingresso a Pirrera come nuovo parroco, successore di Don Gino, dimessosi lo scoso giugno

I "Grilli eoliani" a Crocetta: Ci si ricordi delle Eolie sempre e che noi eoliani non siamo in vendita!"

Continuano a prenderci in giro
Ci aveva lasciati dicendo che avesse a cuore le nostre isole, è tornato con 20 milioni per comprarle. Ci aveva lasciato dicendo che qualcosa si sarebbe mossa per riaprire il punto nascite eoliano, è tornato comprando le donne eoliane gravide per 3000 €. 

Noi non siamo in vendita abbiamo ancora una dignità da difendere. Perchè invece non dice la verità sul perchè l'ospedale di Lipari sia destinato alla chiusura? Perchè non spiega dell'accordo con Renzi per far risparmiare allo stato 30 miliardi di euro destinati alla regione Sicilia? Perchè non spiega il fallimento totale del suo mandato come Presidente della regione? 
 Non abbiamo più fiducia nelle istituzioni se non stanno vicino a noi cittadini. Si presentano ogni 5 anni a ridosso di qualche campagna elettorale che sia un referendum o siano amministrative. 
In questa settimana si sono prese decisioni molto importanti compresa quella dell'AMP (Area Marina Protetta) che ancora non si capisce bene a chi dovrebbe portare beneficio. 
Non è populismo il nostro ma sogniamo che i nostri amministratori e governatori si ricordino di noi SEMPRE, ogni giorno, di questo il cittadino ha bisogno.
Anche il mare è pieno di stelle
I Grilli Eoliani

Le ”Olimpiadi dei First Responders - Soccorsiadi 2016” a Castellana Sicula : Le foto di Bartolo Ruggiero (IV° parte)

AMP. Chiofalo. Confortato e fiducioso dopo le parole del sindaco Giorgianni

Riceviamo e pubblichiamo:
Ho sinceramente apprezzato le parole chiare e puntuali del sindaco Giorgianni sulla prossima istituzione dell’Area Marina Protetta, dalle quali traspare la convinzione senza remore che sia un’opportunità irrinunciabile di protezione, valorizzazione e sviluppo delle Eolie.
Considerata questa ritrovata, condivisa e diffusa sensibilità al tema dello sviluppo sostenibile delle nostre isole, certa la possibilità di discutere ampiamente e preventivamente i dettagli ed i vincoli che lo strumento comporterà, non ha senso temere l’istituzone dell’AMP.
Non ci saranno imposizioni dall’alto. Il sindaco e tutti quelli che in buona fede credono al valore dello strumento in questione non hanno ovviamente interesse a danneggiare i propri concittadini, le categorie di lavoro o a fare salti nel buio.
Dimostriamo di essere una comunità matura e responsabile: partecipiamo, solleviamo obiezioni e discutiamo approfonditamente, ma facciamo in modo che l’Area Marina Protetta sia un argomento che unisce. Definiamo, assieme, lo strumento migliore possibile di tutela e sviluppo delle nostre fantastiche isole. 
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo

AMP. Voce eoliana replica a Giacomantonio e ricorda lo scontro con Di Geronimo

Riceviamo e pubblichiamo:
Leggiamo con piacere l’intervento del Dott. Michele Giacomantonio, già sindaco del Comune di Lipari negli anni ’90 e persona di notevole spessore culturale.
Ci piace intanto sottolineare come questa Associazione non ha –  né ha mai avuto – la pretesa ( o la presunzione) di essere depositaria del verbo ed abbiamo sempre premesso, nei nostri interventi, che ogni opinione diversa da quella dei propri associati e simpatizzanti è legittima e merita rispetto.
Abbiamo però notato, e quindi denunciato, una assoluta carenza di supporto probatorio nelle argomentazioni dei fautori della AMP.
Si parla infatti di mirabolanti vantaggi per l’ambiente e per le popolazioni residenti ma non si spiega quali essi sarebbero in concreto se non ricorrendo a sempre più arditi voli pindarici.
Di contro, questa Associazione, che da anni segue silente ma  attenta le vicende delle nostre isole, porta dati ed esempi concreti che non vengono smentiti.
Ci sarà quindi un motivo per il quale buona parte delle popolazioni ( e dei propri rappresentanti istituzionali) che vivono all’interno di perimetrazioni di parchi e aree marine protette chiedono prepotentemente di poterne uscire; o no? Non si sgomita per lasciare l’Eden salvo, ovviamente, che questo non si sia rivelato poi tale.
Credo che la gente che ci legge abbia quindi il diritto di ascoltare tutte le opinioni sull’argomento, da chiunque provengano,  ma riteniamo sia assolutamente necessario che vi sia una effettiva pluralità di pensiero e sino a qualche settimana addietro abbiamo avuto modo di ascoltare solo i “pro”, peraltro affidati solo a concetti astratti, e non i “contro”.
Riteniamo pertanto, Dott. Giacomantonio, di aver solo contribuito a riequilibrare un piano inclinato che si appalesava sempre più  distorto sotto il profilo di una completa informazione.
Quanto ai pescatori del milazzese che attingerebbero, a Suo dire, al nostro mare Le facciamo rispettosamente notare che la recente istituzione della AMP di Capo Milazzo ha estromesso tale categoria da ogni possibilità di operare nell’ambito della perimetrazione e vibranti sono state le proteste in sede di Consiglio Comunale; cosa Le fa ritenere che la stessa cosa non accada alle Eolie?
Ha avuto modo di verificare la “disciplina” della pesca alle Egadi (art.23 DM 01.06.2010)?  E’ a conoscenza, ad esempio, che è vietata in tutte le zone dell’area marina l’acquacoltura?
Quanto alla perimetrazione lo scrivente conosce bene l’allucinante proposta del prof. Di Geronimo e spero che Lei non voglia sottacere l’imbarazzante epilogo  dell’incontro di tale illustre cattedratico con la popolazione e le categorie interessate tenutosi presso la “saletta delle lettere” ove alcuni esagitati (tali resi dalla assurdità della proposta) rischiarono lo scontro fisico con il Di Geronimo scampato al linciaggio grazie al provvidenziale intervento dell’allora (se mal non ricordo) Presidente del Consiglio Comunale, geom. Bartolo Favaloro.
L’elaborato prevedeva, di fatto, l’annientamento turistico di Panarea con l’inserimento in zona A di tutti gli scogli che le fanno da contorno, ivi compreso Basiluzzo, l’azzoppamento della spiaggia di levante di Vulcano e l’annullamento della possibilità di visitare la Grotta del Cavallo, una delle mete turistiche più richieste e che impiega una consistente forza lavoro tra i barcaioli eoliani, l’annientamento dell’area  dei faraglioni a Lipari e della Grotta del Bue Marino a Filicudi, con buona parte delle zone limitrofe.
Né può dirsi che tale strumento sia a tutt’oggi utilizzabile, quantomeno limitatamente allo studio dei fondali ed escludendo la perimetrazione.
Si tratta infatti di uno studio risalente a circa un ventennio addietro, inapplicabile alla situazione attuale; ecco perché riteniamo  - e ribadiamo - che non esiste in atto alcuno strumento scientifico che possa permettere di giungere alla perimetrazione entro il 09 novembre prossimo.
Sostenere il contrario sarebbe come suggerire oggi per conversare a distanza l’utilizzo del telefono di Meucci ( o di Bell, a seconda delle tesi) ignorando che si è giunti alla telefonia mobile.
Abbiamo poi letto con attenzione anche l’accorato appello del prof. Silvano Riggio la cui malcelata epidermica avversione per i diportisti ed i pescatori subacquei lo rende però marginale nella discussione atteso che, come sempre, non si espongono proposte per rendere sostenibile  e compatibile tale tipologia di utenti del mare (la pesca subacquea  in apnea   peraltro, come abbiamo già avuto modo di esporre, non è consentita in tutte le AAMMPP mentre quella con autorespiratore è al bando in tutta Italia da anni) con la tutela dell’ambiente (noi ne abbiamo fatte diverse) ma ci si limita alla soluzione più semplice: fuori tutti e sotto con i catenacci!

Associazione La Voce Eoliana

Lipari: Domani "Famiglie al museo", due le iniziative previste


Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

8/10/2012
Ennesimo furto all'istituto Conti di Lipari. Urge la videosorveglianza
Notizia su http://eolienews.blogspot.it/2012/10/ennesimo-furto-allistituto-conti-di.html


Vandali incendiari in azione al "Monteleone"
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/vandali-incendiari-in-azione-al.html

8/10/1895
Argentina, nasce Juan Domingo Peron
Nasce a Buenos Aires Juan Domingo Perón, presidente dell'Argentina dal 1946 al 1955 e dal 1973 al 1974. Coinvolto nel golpe militare contro Ramón Castillo e arrestato nel 1945, Peròn viene rilasciato grazie a manifestazioni di massa guidate dalla moglie, Evita, popolarissima fra i descamisados argentini. Il sostegno popolare gli apre la strada alla presidenza nelle elezioni del 24 febbraio 1946. La politica di Peròn, indirizzata all’industrializzazione del Paese e all’aumento di potere della classe operaia, si pone come una"terza posizione", tra il capitalismo e il comunismo. Peron muore il primo luglio 1974.

8/10/1985
Achille Lauro: ucciso Klinghoffer
A bordo della nave Achille Lauro, sequestrata il giorno prima da terroristi palestinesi, viene ucciso a sangue freddo un cittadino americano disabile, Leon Klinghoffer. Il suo corpo viene gettato in mare. L'omicidio solleva una indignazione universale. La resa dei terroristi avviene il giorno dopo. Il commando lascerà la nave italiana a bordo di una motovedetta egiziana.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Messina (Giugno 2013)

Trentacinquesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Messina (Giugno 2013)

"Ci venga ridato il lavoro sottrattoci ingiustamente". Cinque ex dipendenti del dissalatore si sono rivolti a Crocetta

Hanno fatto appello al presidente della Regione, Rosario Crocetta per trovare una soluzione al loro stato di disoccupati che va avanti da quasi un anno. Sono Stefano Bertè, Massimo Groppo, Michele Mantineo, Angelo Romano e Fabio Ziino, cinque delle maestranze in forza al dissalatore di Lipari, durante la precedente gestione della struttura da parte della GEDIS. 
Al Governatore hanno fatto presente di ritrovarsi senza lavoro poiché la subentrante SOPES non ha ritenuto opportuno riconfermarli nel posto di lavoro e questo nonostante vantino un’esperienza di 19 anni nella struttura liparese, un contratto a tempo indeterminato ed ancora che la loro permanenza nell’organico del dissalatore fosse previsto nel bando di gara con cui la Regione ha provveduto a riaffidare l’impianto. La SOPES, invece, sino ad oggi, ha deciso di gestire l’impianto assumendo solo quattro operai più un responsabile, anch’essi in forza dapprima alla GEDIS.  
Una situazione, che oltre a creare serie difficoltà alle famiglie degli operai rimasti senza lavoro, si ripercuote anche sulla funzionalità dell’impianto stesso. Il dissalatore che resta incustodito per oltre 14 ore (cosa che prima non accadeva), più volte nel corso di quest’anno, come abbiamo già avuto modo di scrivere, si è fermato e la sua riattivazione solo alle 8 del mattino, quando riparte il turno di lavoro, ha creato forti disagi sia nella produzione che nella distribuzione idrica. In più, ogni qualvolta che, a causa del fermo, non si riesce a produrre il quantitativo d’acqua necessario, si deve fare ricorso ad integrazioni con le navi cisterna con un continuo aggravio per le casse pubbliche. Tutto il contrario di quanto si prevedeva con la realizzazione del nuovo impianto: affrancare  le isole dal rifornimento a mezzo navi cisterna. 
I cinque ex dipendenti del dissalatore di Lipari, che contro il licenziamento e le conseguenti modalità di assunzione hanno presentato ricorso al giudice del lavoro (l’udienza è fissata al 4 Gennaio prossimo), hanno ottenuto dal presidente Crocetta l’impegno ad una soluzione della loro vicenda. Lo stesso presidente, attraverso il dirigente Alessandro Balsamo, li ha messi in contatto con il dottor Maurizio Pirillo, direttore del Dipartimento delle acque e dei rifiuti della Regione. 
Nel descrivere lo stato dei fatti, i cinque hanno anche evidenziato come “a breve andrà in funzione a Vulcano un impianto di dissalazione, di proprietà regionale, dello stesso tipo di quello dove lavoravamo. Ricollocarci in quella struttura, oltre a  “sfruttare” la professionalità da noi acquisita negli anni, ci consentirebbe di uscire dallo stato di disoccupati, consentendoci una prosecuzione di quel rapporto di lavoro a tempo indeterminato del quale siamo in atto privati. In alternativa, ritenendo di essere rimasti tagliati fuori ingiustamente dal mondo lavorativo e dovendo mantenere le nostre famiglie, auspichiamo il collocamento presso i due impianti di depurazione, anch’essi in consegna a  breve a Lipari e Vulcano e di proprietà della Regione Siciliana”. 

Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 4° gruppo di lavoro

Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Oggi: Il video della relazione del 4° gruppo di lavoro

Jonathan compie due anni. Auguri!

Due anni fa per la gioia di mamma, papà e nonni è venuta al mondo una stella di nome Jonathan...
Da allora fai brillare i nostri cuori ogni giorno. 

Ti amiamo, mamma, papà, nonna Angela e zio Roberto

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 8 Ottobre 1950 - Prima nazionale del film "Stromboli, terra di Dio"

Filicudi: Ieri sopralluogo e vertice per la ripresa dei lavori al porto


Si sono tenuti ieri pomeriggio a Filicudi, come era stato preannunciato, il vertice ed il sopralluogo del presidente della Regione, Rosario Crocetta e dei tecnici regionali e locali alla struttura portuale dell'isola i cui lavori per la messa in sicurezza (finanziati nel 2005) sono fermi, ormai, da ben tre anni a causa di un contenzioso con l'impresa Campione
Sull'isola, nonostante le condizioni meteo avverse, sono sbarcati il direttore della Protezione civile regionale, Calogero Foti, il dirigente generale dell’assessorato infrastrutture Fulvio Bellomo, il dirigente Ceraolo, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Lipari , Carmelo Meduri. il capo di 2 cl. Matteo Salvemini per il Circomare Lipari, il geometra Patti per l'impresa. 
Presenti naturalmente anche il sindaco Marco Giorgianni ed il suo consulente Pippo Santamaria che non ha lesinato impegno ed energie per arrivare al vertice-sopralluogo di ieri, trovando una grande disponibilità da parte del presidente Crocetta. A completare il quadro degli intervenuti il vicepresidente e i consiglieri della locale Circoscrizione.
Dal sopralluogo - così come poi riportato all'interno del vertice - è emerso chiaramente che l'obiettivo deve essere quello di riprendere i lavori nel più breve tempo possibile anche perchè lo stato in cui è stata abbandonata la struttura costituisce un grave pericolo per la pubblica incolumità. Il prossimo importante passaggio la settimana prossima a Palermo dove ci sarà un incontro con i vertici del Genio civile oo.mm.

Oggi è Sabato 8 Ottobre. Buongiorno agli amici di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Il centro di Lipari (foto Francesca Falconieri)

venerdì 7 ottobre 2016

Vicenda sorelle Patini. Sindaco Lo Schiavo condannato ed interdetto dai pubblici uffici

Condanna di tre anni al tribunale di Barcellona per il sindaco di Santa Marina Massimo Lo Schiavo ed interdizione dai pubblici uffici nel processo relativo alla custodia dei beni delle sorelle Patini. Lo Schiavo, che una volta entrato in possesso delle motivazioni della sentenza farà sicuramente appello, in base alla legge Severino dovrà lasciare la carica di primo cittadino al vice Domenico Arabia, in attesa di nuove elezioni.

Questo il comunicato stampa sulla vicenda diffuso il 31 Marzo 2015 dalla LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” – COMANDO PROVINCIALE DI MESSINA

I Carabinieri della Compagnia di Milazzo al termine di una delicata attività di indagine, nella serata di ieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona P.G., su richiesta della Procura di Barcellona P.G., hanno tratto in arresto
Lo Schiavo Massimo classe 1972, di Santa Marina Salina, attuale sindaco del comune di Santa Marina Salina ritenuto responsabile del reato di Peculato.
La vicenda, che oggi vede il suo epilogo, trae origine nel giugno del 2013 ed è strettamente collegata alla triste storia di due anziane sorelle dell’isola, oggi defunte. Queste due signore, all’epoca dei fatti incapaci e ammalate, nonché bisognevoli di continua assistenza, nonostante fossero proprietarie di una casa e di vari beni, non avevano eredi diretti né persone che potessero badare a loro. Nel giugno del 2013, per la loro tutela, furono trasferite in una casa di riposo a Leni in frazione Valdichiesa, dove sarebbero state accudite e curate. Non essendoci eredi né parenti, gli agenti della Polizia Municipale si occuparono del loro trasferimento e si premurarono di sigillare la loro abitazione che da quel momento sarebbe rimasta disabitata. Prima, però, come da prassi gli agenti ed in un secondo momento anche il Sindaco effettuarono un sopralluogo all’interno dei locali e rinvennero 36.890,78 euro 212 dollari australiani e 180 dollari americani di proprietà delle due anziane.
I soldi, insieme alle chiavi, furono chiusi in una busta controfirmata e furono consegnati in custodia temporanea al Sindaco Lo Schiavo, attraverso un apposito verbale firmato dagli agenti e dal sindaco stesso. Come da prassi, il Sindaco avrebbe dovuto, nei giorni immediatamente successivi al sopralluogo, versare l’intero ammontare sul conto corrente delle due donne che era ancora attivo presso la filiale della Banca Nuova di Malfa o in alternativa, custodirlo in una cassaforte presso il Comune.
Il 4 marzo 2015 il Giudice tutelare presso il Tribunale di Barcellona P.G. nominava un amministratore di sostegno di una delle due anziane donne (una delle due era intanto deceduta nel dicembre del 2013). Poco dopo tale nomina, quest’ultimo comunicava all’A.G. il decesso anche dell’altra sorella chiedendo a quel punto di poter prendere possesso delle chiavi dell’abitazione e di poter fare un sopralluogo all’interno con l’ausilio dei Carabinieri, per avviare le procedure di successione ereditaria. Così il 20 marzo 2015 il Comandante della Stazione di Santa Marina Salina, il neo nominato amministratore di sostegno e il Sindaco Lo Schiavo effettuavano un sopralluogo dell’abitazione delle due defunte sorelle. Nella circostanza l’amministratore di sostegno chiedeva di prendere possesso delle chiavi e contestualmente chiedeva notizie al Sindaco di Santa Marian Salina in merito alla citata somma di denaro, che, presuntivamente, doveva essere ancora custodita dallo stesso , poiché, come accertato, sul Conto corrente delle due donne non c’erano stati versamenti da quel giugno del 2013. Alla specifica richiesta, il Sindaco lo Schiavo riferiva di detenere il denaro, a suo dire ammontante a soli 20/25mila euro ( e non quasi 37 mila), presso la propria abitazione, ma che a causa di un recente trasloco non ricordava più dove lo aveva nascosto.
Dagli accertamenti dei Carabinieri è quindi emerso che il denaro delle due sorelle non è stato “custodito” nei modi previsti dalla legge. E’ bene precisare, inoltre, che venerdì scorso, Lo Schiavo, aveva consegnato circa 6mila euro in contanti all’amministratore di sostegno, somma decisamente inferiore a quella originaria.
Nel corso di una perquisizione effettuata nella serata di ieri, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, presso il domicilio del Lo Schiavo, i verbali del rinvenimento dei contanti, stilati il 20 giugno 2013, con allegate due buste controfirmate con sigillo del comune, originariamente contenenti i citati contanti e al momento aperte e vuote. Avendo trovate le buste “aperte e vuote” e non essendo in grado di riconsegnare i 37mila euro circa presi in custodia temporanea nel giugno del 2013, si presume che il primo cittadino li abbia utilizzati, tutti o in parte, per altre finalità, che nello specifico sono ancora in corso di accertamento. Nell’ambito della stessa perquisizione, in altre parti dell’abitazione, i militari rinvenivano e sequestravano anche ulteriori 12mila euro circa in contanti di varie nazionalità, la cui provenienza è ancora in corso di accertamento.
L’arrestato veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.

NDD - I domiciliari vennero poi revocati e Lo Schiavo ha ripreso ad amministrare il maggior comune dell'isola di Salina, sino alla condanna di oggi

LIPARI, SI E' TENUTA OGGI LA “I° GIORNATA FORMATIVA DELLA POLIZIA MUNICIPALE”



Si è tenuta, presso la Chiesa dell’Immacolata al Castello di Lipari, per l'organizzazione dell ’ANVU, con il patrocinio del Comune di Lipari, la “I° GIORNATA FORMATIVA DELLA POLIZIA MUNICIPALE.
A portare il saluto dell'amministrazione il sindaco Marco Giorgianni. Sono intervenuti anche l'assessore Ersilia Pajno, il dottor Mattelo De Micheli, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona, Nicola Salvato, presidente Nazionale Anvu, Pietro Sestito, Commissario Anvu Sicilia.
Hanno relazionato Osvaldo Busi, ufficiale della polizia municipale di Palermo “La videosorveglianza e il contrasto all'abbandono dei rifiuti”; Giovanni Battista D’Amico, sub-commissario anvu Sicilia “Suap e Polizia Amministrativa: normativa, controllo e sistema sanzionatorio”. Teresa Castano, Comandante polizia municipale di Capo d’Orlando, esperto in commercio e tributi – Sub Commissario anvu Sicilia "Il ruolo e le competenza dell’Agente di PL con particolare riguardo alla regione Sicilia”. 
Oltre agli ispettori e agli agenti della polizia municipale di Lipari erano presenti anche il nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Milazzo Valentino Adinolfi, il luogotenente dei Carabinieri Francesco Villari, il luogotenente della guardia di finanza Salvatore Tringali e il maresciallo della guardia costiera Antonino Leone


Libertylines riserva posti per abitanti isole minori su due aliscafi in partenza da Milazzo. Accolta richiesta sindaco Giorgianni

COMUNICATO STAMPA

A seguito di istanze e sollecitazioni rivolte dall’Amministrazione Comunale alle società ed agli organismi istituzionali interessati, tese ad ottenere la riserva di posti sui mezzi di collegamento di linea, mediante unità veloci, in favore degli abitanti delle isole minori dell’arcipelago sottoposti a maggiori difficoltà e disagi, in termini di servizi marittimi e, segnatamente, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi, la Liberty Lines ha comunicato l’accoglimento delle richieste de quo, programmando già a decorrere da domani 07/10/2016 detta riserva per n.30 posti con riferimento alle partenze da Milazzo delle ore 13:20 e delle 14:00 e fino a 30 minuti prima della partenza, termine trascorso il quale gli stessi posti saranno resi disponibili all’utenza interessata.
L’Amministrazione esprime soddisfazione per il risultato raggiunto a favore delle comunità e dei contesti insulari in argomento, che si pone a fondamento del tanto invocato diritto alla mobilità, auspicando traguardi sempre migliori nel settore dei servizi marittimi, annoverato tra gli obiettivi di maggiore attenzione ed interesse nell’azione di governo e costituente volano per la crescita ed il benessere del tessuto economico e sociale del territorio.
Un ringraziamento si rivolge alla Compagnia di navigazione Liberty Lines per avere dato concretezza ed efficacia alle richieste allo scopo avanzate.
Dalla Residenza Municipale, 07 ottobre 2016
IL SINDACO
(Marco Giorgianni)

A proposito di Area Marina Protetta, Parco e dintorni. L'intervento del dottor Michele Giacomantonio

Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
In questi giorni abbiamo visto ricomparire,  in coincidenza con i timidi propositi dell’Amministrazione di promuovere finalmente nelle Eolie l’Area Marina Protetta di cui si discute fin dal secolo scorso, le posizioni “no Parco” sostenute dall’Associazione La Voce Eoliana per la penna del suo presidente avv. Angelo Pajno.
Angelo lamenta la grande disinformazione che circonda questo problema e potremmo essere d’accordo purché si ammetta che la disinformazione è generale fra i pro e i contro. Basti un piccolo esempio preso dalla sua  nota .
Dice l’avv. Pajno “Parlare della data del 09 novembre – indicata dall’assessore regionale all’Ambiente a conclusione dell’incontro con l’amministrazione comunale di cui si è detto – per la presentazione di una zonazione presso il competente assessorato regionale dimostra il disarmante dilettantismo degli interessati.
La stessa legge istitutiva impone preliminarmente un attento e dettagliato studio del territorio e di tutta una serie di elementi da valutare scientificamente prima di giungere ad una “proposta” di zonazione. Cosa assolutamente carente (rectius: mancante) nel caso di specie.
In assenza quindi di tale ineludibile presupposto, per la cui acquisizione occorreranno mesi, se non anni, l’invito dell’assessore Croce assume la stessa consistenza di un invito ad una gita domenicale fuori porta: portate barbecue e salsiccia. Nient’altro!”.
In realtà un attento e dettagliato studio del territorio e delle sue biodiversità fu fatto dal prof. Di Geronimo ed è a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni fin dagli ultimi anni 90. Il Sindaco di allora contestò al prof. Di Geronimo non lo studio, giacché il Sindaco non aveva la competenza per farlo, ma la perimetrazione delle aree di riserva che ne deduceva.
Per questo, qualche anno dopo, all’inizio del 2001, se non vado errato, si tenne un incontro a Roma, al Ministero dell’Ambiente fra i Sindaci delle Eolie ed i responsabili del Ministero in cui si giunse alla bozza di una nuova perimetrazione che sarebbe dovuta passare al vaglio dei Consigli comunali e che purtroppo venne travolta dagli eventi che seguirono come  la sfiducia al Sindaco di Lipari da parte del Consiglio Comunale il 19 giugno del 2001.
Di quella bozza dovrebbe esistere traccia nelle carte del Comune, comunque mi pare di ricordare che le cosiddette zone A, di riserva integrale , quelle che prevedono un divieto di fruizione quasi assoluto, erano pochissime ed in particolare, per quanto riguarda il Comune di Lipari: i Faraglioni di Lipari, mare che bolle e Grotta del Cavallo a Vulcano, Grotta del Bue Marino a Filicudi, dintorni di Basiluzzo e degli scogli di Dattito, Lisca Bianca, Lisca Nera, le Formiche a Panarea, Strombolicchio a Stromboli.
“L'intento – si spiega nel sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente - è quello di assicurare la massima protezione agli ambiti di maggior valore ambientale, che ricadono nelle zone di riserva integrale (zona A), applicando in modo rigoroso i vincoli stabiliti dalla legge. Con le zone B e C si vuole assicurare una gradualità di protezione attuando, attraverso i Decreti Istitutivi, delle eccezioni (deroghe) a tali vincoli al fine di coniugare la conservazione dei valori ambientali con la fruizione ed uso sostenibile dell'ambiente marino. Le tre tipologie di zone sono delimitate da coordinate geografiche e riportate nella cartografia allegata al Decreto Istitutivo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”. Sul sito del Ministero si legge ancora: 
Zona A  è interdetta a tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all'ambiente marino. La zona A è il vero cuore della riserva. In tale zona, individuata in ambiti ridotti, sono consentite in genere unicamente le attività di ricerca scientifica e le attività di servizio. 
Zona B,  di riserva generale, dove sono consentite, spesso regolamentate e autorizzate dall'organismo di gestione, una serie di attività che, pur concedendo una fruizione ed uso sostenibile dell'ambiente influiscono con il minor impatto possibile. Anche le zone B di solito non sono molto estese. 
Zona C , di riserva parziale, che rappresenta la fascia tampone tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all'area marina protetta, dove sono consentite e regolamentate dall'organismo di gestione, oltre a quanto già consentito nelle altre zone, le attività di fruizione ed uso sostenibile del mare di modesto impatto ambientale. La maggior estensione dell'area marina protetta in genere ricade in zona C. 
E’ incontrovertibile che il nostro mare ha subito negli anni un impoverimento notevole che si esprime nella scomparsa o rarefazione di alcune specie marine fra cui anche il pescato con un vulnus all’economia degli addetti ed alla tradizionale cucina eoliana.
Ma quella dell’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Eolie deve essere  il primo passo del rilancio di un grande progetto di sviluppo sostenibile per il nostro arcipelago che si lega strettamente alla realizzazione del Parco terrestre di cui si parla da anni ma non si è andati al di là della realizzazione di alcune Riserve spesso mal gestite, ed alla gestione del Sito Unesco che dal 2000, quando vi è stato il  riconoscimento, non è mai stata attivata. E il Sindaco e l’Amministrazione comunale farebbero bene a chiarire o smentire le voci che vogliono che quella dell’AMP non sarebbe stata una loro libera scelta ma vi sarebbero giunti -“obtorto collo”- proprio per cercare di evitare le pressioni dell’Assessorato regionale a favore del Parco.
In realtà la realizzazione dell’AMP è fondamentale per il futuro delle Eolie (e penso che dovrà rappresentare una discriminante di fondo nella prossima campagna elettorale) , perché può rappresentare l’occasione per dimostrare alla gente delle Eolie che è possibile coniugare insieme difesa dell’ambiente ed occasioni di sviluppo e di crescita.
Infatti la riserva marina oltre a tutelare, come abbiamo detto,  alcune aree di grande rilevanza che rischiano il degrado e la devastazione da parte di  un turismo d’assalto (con motoscafi, barche, barconi... ) che va crescendo ogni anno, può rendere tangibile la salvaguardia della pesca locale che attualmente è in forte crisi e rischia di scomparire per la concorrenza di marinerie più attrezzate che scorrazzano nel nostro mare ( sembra strano che l’avv. Pajno non si sia accorto che la marineria milazzese opera abitualmente nel nostro mare e spesso il pesce che si vende nelle nostre pescherie – pesce spada, tonno, ma anche acciughe, ecc. - arriva proprio dai rivenditori milazzesi che dopo averlo pescato da noi ce lo rimandano con le navi).
Questa esperienza dell’AMP permetterebbe di sconfiggere alcune leggende metropolitane che si sono diffuse negli ultimi anni grazie anche alla connivenza di amministrazioni locali poco interessate alla salvaguardia della natura come la tesi che il riconoscimento del sito Unesco abbia provocato meccanicamente la chiusura delle cave di pomice ed il licenziamento dei dipendenti (mentre era notorio da tempo che la concessione delle cave sarebbe scaduta nel 2001 e si sono volutamente lasciate cadere opportunità alternative di valorizzazione dei territori), e che il parco terreste favorirebbe l’abbandono delle campagne perchè non consentirebbe la loro coltivazione. In realtà ciò che incombe sull’arcipelago eoliano è l’abbandono e la devastazione di monumenti naturali e culturali di grande rilevanza a cominciare dalle aree vulcaniche che sono quelle che hanno garantito alle Eolie il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, ed il proliferare di una speculazione edilizia endemica che continua ad imperversare malgrado l’esistenza di un piano paesistico cancellando ogni carattere distintivo e banalizzando ed omologando ogni ambiente e costruzione.
 Non ho voluto rispondere a tutte le osservazioni dell’avv. Pajno ma solo battere un colpo per dire che c’è anche chi la pensa diversamente e cominciare ad esporne le ragioni.  Nei prossimi giorni ci sarà la possibilità di intervenire ancora e spero che lo facciano anche amici più preparati di me sull’argomento.

 Michele Giacomantonio