Perplessità, dubbi, rimostranze, preoccupazione
hanno praticamente surclassato, stamattina nel corso della riunione fortemente
voluta dal presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini, i pareri
favorevoli all’istituzione dell’Area Marina protetta delle Eolie.
Nella prima
riunione allargata a tutte le componenti della comunità il fronte del no ad ulteriori vincoli ha visto
convergere pescatori, diportisti, alcuni consiglieri comunali ed anche
operatori del settore turistico, associazioni come la “Voce eoliana”,
presieduta dall’avvocato Angelo Pajno. In tutti la preoccupazione, anche alla
luce di altre esperienze similari, di ritrovarsi a dover rinunciare, in favore
di pochi, a spazi marittimi più o meno ampi, ad attività che fanno parte
tradizionalmente della vita e della
cultura eoliana. Fronte del no rinforzato anche dalla paura che l’AMP
delle Eolie possa essere calata dall’alto e che faccia riferimento a studi
ormai datati (Di Geronimo) e che, a suo tempo, furono contestati.
Di tutt’altro
tenore, ovviamente, gli interventi di coloro che sono per il si. Tra questi il
consulente di diverse cooperative di pesca Pinuccio Spinella e il presidente di
Legambiente Lipari, Giuseppe La Greca che hanno parlato di grande opportunità
per le Isole Eolie e di strumento che dovrà avere solide basi scientifiche,
oggetto di uno studio approfondito da parte dei biologi e che tenga conto dei
contributi della comunità isolani.
In ogni caso da una parte e dall’altra è
stato ribadito, seppure con i necessari distinguo, che la riunione del 9
novembre a Palermo, indetta dall’assessore Maurizio Croce, non può certo essere
quella in cui saranno definite e consegnate le perimetrazioni di quest’area
della quale alle Eolie si parla da oltre vent’anni.
Favorevole all’AMP il
sindaco Marco Giorgianni che evidenzia di essere convinto che questa
rappresenti una opportunità di tutela e sviluppo. “In ogni caso – ha
sottolineato – sentiremo i cittadini e tutti i portatori d’interesse e poi ci
determineremo di conseguenza”. Il primo cittadino puntualizza, inoltre, “che
gli studi esistenti sono ormai datati e che
pur potendo portare un contributo vanno sicuramente aggiornati. La data del 9
novembre non rappresenta la chiusura di nulla. Piuttosto una data di partenza
per questo percorso che – ribadisco – deve coinvolgere chi alle Eolie vive e
lavora. Quindi nulla di pre-confezionato o calato dall’alto”.
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