Cerca nel blog

venerdì 12 marzo 2021

Maria Persiani in memoria del fratello Spartaco



Riceviamo da Maria Persiani e pubblichiamo

Oggi 12 Marzo, con queste foto vorrei ricordare mio fratello Spartaco nel giorno del suo compleanno. Vorrei ricordati cosi com’eri insieme alle tue macchine nella tua tanto amata tipografia. Con il passare degli anni le tue bellissime macchine da lavoro sono state abbandonate e dimenticate, questo grazie alla cattiva amministrazione comunale e ai vari sindaci che si sono susseguiti nei vari anni, gli stessi sindaci che avevano promesso di allestire un piccolo museo a te dedicato.
Inoltre mio fratello Spartaco aveva allestito due raccolte ormai perse e distrutte che trattavano molti argomenti riguardanti i fatti accaduti nelle Isole Eolie.
Con queste breve lettera vorrei anche ricordare la mia famiglia e in particolare i miei genitori.
Maria Persiani

Un nuovo orto didattico a Santa Marina Salina (di Carmela Mannuccia)

Foto d'archivio
Con la collaborazione della dirigente dell’istituto Comprensivo Lipari 1 Mirella Fanti e delle insegnanti della scuola elementare sono state messe a dimora le piantine che saranno curate dai piccoli scolari .
Un modo molto intelligente e pratico per conoscere e veder crescere i nostri prodotti genuini dell'orto.

Dopodomani campagna di screening a Panarea e Ginostra. Sarà su base volontaria

COMUNICATO

Si avvisa la cittadinanza che DOMENICA 14 MARZ0 2021

si svolgerà una CAMPAGNA DI SCREENING tramite l’effettuazione di TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI rivolta a tutta la popolazione, quale misura di prevenzione dalla diffusione del contagio, a tutela della salute pubblica, SU BASE VOLONTARIA E IN FORMA GRATUITA, con le seguenti modalità:

- PANAREA, indicativamente dalle ore 10:00 alle ore 15:00 (in concomitanza con l’arrivo/partenza degli aliscafi), presso la Guardia Medica.

- GINOSTRA, indicativamente dalle ore 16:00 alle ore 17:15 (in concomitanza con l’arrivo/partenza degli aliscafi), nell’area antistante la Guardia Medica.

Si ricorda che non potranno partecipare allo screening coloro che sono sottoposti a isolamento fiduciario o quarantena e coloro che presentano una sintomatologia compatibile con il Covid -19 ovvero febbre superiore a 37,5°, tosse, difficoltà respiratoria, assenza di gusto e olfatto.

Si ringrazia il personale USCA.

Lipari, 12/03/2021

L’Amministrazione Comunale

Gli sbuffi dell'Etna oggi, visti da Lipari(video di Francesca Falconieri). Regione delibera lo stato di crisi per 43 Comuni



Dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al Consiglio dei ministri lo stato di emergenza nazionale per 13 Comuni ricadenti nelle aree sommitali dell'Etna e per altri 30 Comuni dell'areale etneo. Lo ha deliberato, oggi pomeriggio, il governo Musumeci sulla base della documentazione fornita dalla Protezione civile regionale sui danni e i rischi provocati da cenere e lapilli caduti durante gli undici episodi parossistici registrati dal 16 febbraio. Il dirigente generale del dipartimento della Protezione civile, Salvo Cocina, è stato nominato commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti.


La Regione, tramite lo stesso dipartimento, sta già provvedendo a impegnare un milione di euro dal bilancio regionale, dopo averne già stanziati 600mila per reperire mezzi e affidare servizi aggiuntivi a quelli dei Comuni per lo spazzamento e la raccolta della cenere. Il 7 marzo soltanto si stima ne siano caduti 678 mila metri cubi. Una valutazione completa dei danni è ancora in corso, ma sui costi di raccolta, rimozione e smaltimento delle ceneri è stata stimata una spesa complessiva di circa quindici milioni di euro. Ancora non sono quantificabili, invece, i danni alle coperture degli edifici, ai sistemi di smaltimento delle acque e alle attività agricole: si ritengono comunque superiori ai dieci milioni di euro. La Protezione civile regionale, inoltre, in linea con le preoccupazioni del presidente Musumeci, ha evidenziato un potenziale rischio per la salute dovuto alla polverizzazione della cenere vulcanica se non raccolta tempestivamente.


Alle prime risorse regionali debbono far seguito quelle più consistenti da parte dello Stato, per affrontare un fenomeno di così ampie proporzioni. Per questo è stato richiesto pure lo stato di emergenza nazionale ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo n. 1/2018, che prevede anche sostegno di uomini e mezzi.


Lo stato di crisi e di emergenza regionale, ai sensi della legge 13/2020, è stato intanto proclamato per i Comuni ricadenti in un territorio di circa 30 mila ettari: 13 enti dell'area sommitale del vulcano (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Nicolosi, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant'Alfio, Zafferana Etnea) e altri 30 dell'areale etneo (Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci Sant'Antonio, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Gravina di Catania, Maniace, Mascali, Mascalucia, Milo, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Paternò, Pedara, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant'Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande).

Comprensivo Lipari - Santa Lucia consegnati altri 13 pc per la didattica a distanza

(di Domenica Iannello) In questi giorni sono stati consegnati all’ARE, Associazione Radioamatori Eoliani, altri 13 pc acquistati con i fondi dedicati specificatamente forniti a questa Istituzione scolastica per coprire l’emergenza covid e poter fornire in comodato d’uso a quelle famiglie che ne hanno necessità un dispositivo utile per affrontare da casa la didattica a distanza, ma anche, più in generale, tutte quelle attività che richiedono il ricorso al digitale. Un ringraziamento particolare ai Radioamatori Eoliani con cui, grazie al protocollo condiviso con la nostra scuola, da tempo proseguono intense azioni progettuali: dopo l’indimenticabile incontro col comandante Parmitano, l’emergenza covid ha spinto la scuola a inventarsi nuove modalità. Con l’impegno dell’ARE è stato possibile arrivare anche nelle case dei nostri alunni anche nei momenti di maggior isolamento, sempre con il sorriso e il desiderio di continuare a guardare avanti per progettare il futuro del nostro territorio.

12 marzo 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore

Acqua bene prezioso, ma a Canneto da ieri si perde abbondantemente per strada

La consistente perdita d'acqua si registra nelle immediatezze della Cesare Battisti, in prossimità dei locali dell'ex Spesa mia (vedi foto)

Nei palazzi della politica locale (79° puntata): Franco Di Stefano, Michele Giacomantonio, Bartolo Favaloro (Una speranza per le Eolie -Giugno 94) Giacomantonio diventerà poi sindaco

Buon Compleanno a Marinella Barretta, Laura Zaia, Domenico Rizzo, Mariella Profilio, Venerando Costanzo Venerando, Giovanni Biviano, Enrico Pajno, Daniele Di Losa, Gaia Zaia, Agostino Giorgianni, Richard Faranda, Vittoria Greco, Alessandro Farall,Tatiana Foti

 

Sabato 13 marzo interruzione energia elettrica a Porticello, Rocche, Acquacalda e Legno nero

Sabato 13 marzo interruzione energia elettrica in zona Quattropani

Oggi è il 12 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Uno "sguardo" su Salina (foto Isabella Libro) - 

Santo del giorno:
«Che cosa può venire di buono da Pontecurone?». Con questa frase, tutt'altro che incoraggiante, un frate francescano del convento di Voghera accoglieva il piccolo Luigi Orione che aveva chiesto di entrarvi per farsi frate. Pontecurone, dove egli nacque il 23 giugno 1872, era un oscuro paese della provincia alessandrina. Il padre faceva lo stradino e politicamente stava dalla parte di chi, pur di cambiare le cose che andavano davvero male, era disposto anche ad andare per le spicce. Sua madre, invece, era tutta casa e chiesa. 
D'estate, al tempo della mietitura, la mamma andava a spigolare trascinandosi dietro il piccolo Luigi. «Il pane per i poveri è sacro gli diceva — e neppure una briciola deve andare perduta». E si inchinava lei stessa a raccoglierla. Quel gesto, di raccogliere e portare alla bocca ogni pezzo di pane, divenne anche per Luigi un'abitudine. Che un giorno gli costò cara. I compagni di collegio, avendo notato il suo innocente vezzo, buttavano pezzi di pane che poi con sottile perfidia si affrettavano a calpestare. E quando Luigi, obbedendo al suo istinto, si chinava a raccogliere le briciole, era un coro di risate. Per tutta la vita, in verità, non farà che curvarsi per sollevare gli emarginati, i disgraziati abbandonati a se stessi da una società gretta e meschina.
A Voghera, Luigi non stette per molto: una broncopolmonite lo costrinse a lasciare il convento. Il papà lo prese allora con sé a lavorare lungo le strade: un buon noviziato, che gli fece conoscere il mondo operaio, un mondo difficile, di gente sfruttata e arrabbiata, un po' anticlericale ma non lontano da Cristo. Poi Luigi conobbe don Bosco che lo prese con sé a 'Torino e lo coinvolse nelle sue iniziative a favore dei ragazzini che la durezza della vita aveva ridotto a vivere nei marciapiedi delle città. Ma alla vigilia del noviziato, quando don Bosco pensava ormai di avere un confratello in più, inspiegabilmente Luigi Orione lasciava Torino c chiedeva di essere accolto nel seminario diocesano di Tortona. 
In seminario Orione non fu mai un chierico come gli altri. L: ansia per i ragazzi male in arnese, che don Bosco gli aveva comunicato, gli fece fare cose che di solito i chierici non fanno. Un'estate, quando i chierici tornavano in famiglie, Luigi chiese di restare. E poiché il seminario chiudeva, il rettore gli mise a disposizione una stanzetta, un bugigattolo nel soffitto della cattedrale, che al caldo estivo era tutt'altro che un luogo di delizie. 
Un giorno la porta della sua stanzetta si aprì per accogliere un ragazzino cacciato dalla scuola di catechismo perché turbolento. Qualche giorno dopo una frotta di marmocchi invadeva la soffitta del duomo, contenti di passare qualche ora con quel chierico un po' matto che si faceva in quattro per loro. Un po' meno contenti furono i piissimi canonici, disturbati nel loro devoto salmodiare dai rumori «sospetti» provenienti dalla soffitta. 
Disturbare la preghiera dei canonici fu considerato quasi un delitto e Orione dovette sloggiare, accompagnato dalla fama di soggetto poco raccomandabile. Ma non tutti furono d'accordo con quella sbrigativa definizione, non il vescovo, monsignor Igino Bandi, che, apprezzando l'iniziativa del chierico Orione, gli mise a disposizione il proprio giardino, presto trasformato in oratorio. Ma anche lì la storia durò poco. Qualcuno ravvisò nel gruppetto di ragazzini un covo di papalini antipatriottici e sovversivi. E si diede da fare perché il patronato venisse chiuso. 
E l'oratorio chiuse i battenti. Ma Orione si inventò qualche altra cosa: aprì un piccolo collegio per seminaristi poveri, con la benedizione del vescovo. L'iniziativa per un po' funzionò, ma poi alcuni malintenzionati misero in giro la voce che Orione fosse indebitato fino al collo. 11 vescovo fu costretto a prendere delle precauzioni per non trovarsi nei guai. E Orione si trovò da solo. Ma non mollò l'impresa. «Aiutati ché il ciel t'aiuta», dice la saggezza popolare e lui, dandosi da fare, trovò i soldi per pagare l'affitto del locale che ospitava il collegio. Per mettere tutti a tacere. La Piccola opera della divina provvidenza, una delle sue iniziative più incisive, nascerà da quel collegio, della provvidenza, è il caso di dire. Aveva allora solo ventuno anni. Ed era ancora chierico. Sacerdote lo divenne due anni dopo, nel 1895. 
Ancora chierico ne aveva combinata un'altra delle sue. Il patriarca di Venezia — Giuseppe Sarto, il futuro Pio X — aveva invitato nella città della Serenissima, per dirigere il coro della basilica, il chierico Lorenzo Perosi, compagno di corso di Orione e promettente musicista. 
Notizie che giungevano dalla città di san Marco avevano inquietato il severissimo papà Perosi, il quale un giorno andò a confidare a Orione le sue angustie. Secondo lui, il cardinale Sarto stava «viziando» suo figlio: lo invitava a pranzo, giocava con lui ai tarocchi, gli offriva sigari... Orione, contagiato dal sacro furore di papà Perosi, prese carta e penna e inviò una lettera di rimproveri al cardinale. Se ne pentì subito, ma ormai la frittata era fatta. Il patriarca Sarto, letta la lettera dell'audace chierico, si vendicò, ma a suo modo: inviandogli un pezzo di stoffa per la talare che avrebbe indossato il giorno della prima messa. Quando, anni dopo, don Orione sarà ricevuto in udienza, Pio X, mostrandogli la lettera che aveva posto nel breviario come segnalibro, gli dirà: «Certi rimproveri fanno bene ai patriarchi». 
Intanto la Piccola casa della divina provvidenza prendeva piede. A don Orione si era aggregato un altro sacerdote, don Sterpi, suo futuro successore, e con lui tanti giovani che volevano essere della compagnia. E l'iniziativa cresceva. Don Orione era un vulcano. Una ne faceva e cento ne pensava. La Casa della provvidenza divenne più di una e a esse si affiancarono presto asili, scuole professionali, centri giovanili, ospedali... In Italia e fuori Italia, in Brasile e Argentina. Troppo successo, per non suscitare nei soliti invidiosi qualche sospetto: dove trovava i soldi quel pasticcione di prete? II suo castello era solido o poggiava su un mare di debiti? Perché non era mai in casa ma sempre in giro per il mondo?... 
Sospetti e altro ancora finirono raccolti in un bel dossier che monsignor Bandi dovette leggersi. E non ne fu contento. Tanto che, chiamato don Orione, gli disse con tono che non ammetteva repliche: «La Piccola opera della divina provvidenza deve essere chiusa». 
Il monsignore si aspettava chissà quali reazioni. Don Orione rispose solo: «Obbedisco». Sollecitato poi dal vescovo, sconcertato dalla secca risposta, a esplicitare la sua opinione, egli si mise in ginocchio dicendo: «Eccellenza, domani lei non può celebrare la messa perché ha compiuto un'ingiustizia troppo grossa». 
Tre mesi dopo l'Opera di don Orione otteneva dal vescovo l'approvazione ufficiale, insieme alla raccomandazione di dare basi solide all'istituzione, perché non finisse travolta dai debiti. Don Orione promise. Ma intanto chiedeva di poter aprire una 'uova casa a Borgonovo, nel piacentino, per ospitarvi i più poreri tra i poveri. E il vescovo glielo concesse perché, in fondo, aveva fiducia in quel suo prete un po' pasticcione, è vero, ma mimato da una grande passione che aveva nell'amore di Dio e iel prossimo la sua origine. 
Nel 1908 Messina veniva rasa al suolo dal terremoto. Don Orione fu tra i primi a portare soccorso in nome del papa e della carità cristiana. E mentre gli anticlericali lo accusavano di essere una spia del Vaticano e chiedevano che fossero incamerati tutti i beni ecclesiastici per soccorrere i terremotati, don Orione scriveva mirabili pagine di Vangelo vivo, «incamerando» duemila orfanelli nei suoi collegi. Quando Pio X lo nominò vicario generale della diocesi disastrata, un canonico gli offrì un materasso e una stanza scampata alla devastazione. Ma lui cedette tutto a una famiglia senza casa e andò a dormire in un vagone ferroviario. 
Erano tempi duri, di miseria, di fame e di lotte. Gli operai e i poveri lo ebbero sempre dalla loro parte. Tanto che i socialisti di Alessandria lo chiamavano «il nostro prete». In una predica incitò provocatoriamente i poveri a rubare: «Non nella terra dei poveri — specificò —, ma in quella dei ricchi. Andate nella proprietà di Pedenovi (suo amico, che sapeva presente in chiesa). Però non portategli via la carretta ma solo il canestro». 
Anche il terribile terremoto della Marsica (1915) lo vide prodigarsi in prima persona e con gesti di carità al limite della legalità. Per portare in salvo dei bambini, ad esempio, requisì l'automobile del re, il quale, presente alla scena, non osò opporsi. Tra i bambini che un giorno accompagnò alla stazione per portarli in un suo collegio in Liguria, c'era anche un ragazzetto che nel terremoto aveva perso tutta la sua famiglia, Ignazio Silone. Intervistato in seguito su quali personaggi l'avessero più colpito, il celebre scrittore disse: «Don Orione e Trotskij: il primo non era il cristiano della domenica mattina; il secondo non era il rivoluzionario del sabato sera». 
Mentre imperversava la prima grande guerra con le sue drammatiche vicende, don Orione diede le ultime rifiniture alla Piccola opera, che articolò in cinque rami: i piccoli figli della divina provvidenza, le piccole suore missionarie della carità, gli eremiti di sant'Alberto, le figlie della Madonna della Guardia o sacramentane e i fratelli laici coadiutori. Le sacramentine e gli eremiti, due comunità contemplative, che accolgono anche i ciechi di solito rifiutati dagli istituti religiosi perché non idonei, sono il fiore all'occhiello di don Orione, e il motore di tutte le sue altre attività. E nell'eremo di Sant'Alberto don Orione si rifugiava per disintossicarsi dai veleni delle critiche che da più parti gli venivano mosse: cosa normale per chi realizza qualcosa di importante. Ebbe però anche attestazioni di stima da importanti personaggi della chiesa, come monsignor Roncalli (Giovanni XXIII). 11 cardinale Pacelli (futuro Pio XII), mentre si recava in nave al Congresso eucaristico di Buenos Aires come legato pontificio, a chi gli chiedeva la benedizione rispondeva, indicando don Orione, compagno di viaggio: «Andate da lui: è un santo». 
Ai primi di marzo del 1940 don Orione si ammalò gravemente. Aveva chiesto di essere portato a Borgonovo (Piacenza) in quella che considerava la più povera delle sue case. Invece lo trasferirono nella sede di Sanremo, sperando che il buon clima fosse favorevole alla sua salute. Invece il 12 marzo moriva. Scrivendo un giorno all'amico padre Stefano Ignudi, un francescano conventuale di grande cultura, don Orione aveva chiesto: «Ci sarà il ballo in Paradiso?». Non era una irriverenza, ma un suo modo per sottolineare che la chiesa deve essere il luogo della festa e non dei funerali, della Pasqua e non solo del venerdì santo; una chiesa dell'osare e non solo dell'attendere in pantofole; con un briciolo di pazzia... 
Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 26 ottobre 1980 e proclamato Santo dallo stesso Papa il 16 maggio 2004.

giovedì 11 marzo 2021

Covid: In Sicilia lieve diminuzione dei nuovi casi ma risalgono i decessi

Lieve diminuzione per i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia rispetto a ieri. Sono 672 i nuovi casi registrati sull'Isola nelle ultime 24 ore contro i 695 di ieri. Tornano ad aumentare i decessi: oggi sono stati 18, contro i 15 di ieri.

Buone notizie arrivano dalle terapie intensive, diminuite di 8 unità, mentre come ieri crescono i ricoveri in regime ordinario: 4 in più rispetto a ieri per un totale di 671.

Dissalatore di Vulcano e condanna per maltrattamenti in famiglia. I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 10 marzo 2021



 

Ricordando... Giovannino Bonica


Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Giunta Giorgianni approva progetto definitivo per il porto di Vulcano. Sei anno e mezzo fa l'incidente del Novelli

Con deliberazione 09/21 la giunta Giorgianni ha approvato il progetto definitivo per i lavori di "messa in sicurezza del porto di levante e di ponente nell'isola di Vulcano con la sistemazione del molo foraneo e collegamento tra le banchine portuali e radice attracco aliscafo".

Una volta espletata la gara, che dovrebbe essere bandita in tempi abbastanza brevi, i lavori potrebbero prendere il via conclusione della stagione estiva.

A sei anni e mezzo circa dall'incidente del Pietro Novelli (05.11.2014) che, durante le manovre d'approdo, investì, distruggendolo il pontile aliscafi, già in stato di precarietà, si intravede la "luce in fondo al tunnel" per un'opera indispensabile ma che ha dovuto fare i conti con la burocrazia.

Eolie: Riparte il monitoraggio dei delfini a cura della Filicudi Wildlife Conservation

Con l’arrivo della primavera ripartirà, a cura dell’associazione “Filicudi Wildlife Conservation”, presieduta dalla biologa romana Monica Blasi, il monitoraggio delle popolazioni di delfini che vivono nelle acque dell’arciplago eoliano: il tursiope (Tursiops truncatus) e la stenella striata (Stenella coeruleoalba). Contestualmente si riattiva la sperimentazione, attraverso l’impegno e la disponibilità dei pescatori locali, di strumenti di mitigazione per ridurre le interazioni tra delfini e pesca. Iniziativa che rientra nell’ambito del progetto LifeDelfi.

EMERGENZA ABITATIVA ALLE EOLIE. L'appello del Magazzino di Mutuo Soccorso

Il problema abitativo alle Eolie è più sentito di quanto si possa credere: nonostante l’abbondanza di immobili, non è facile trovare una casa per tutto l’anno, soprattutto per le persone o i nuclei familiari a basso reddito.

L’emergenza pandemica e la relativa crisi occupazionale non possono che aggravare la situazione.

Il Magazzino, già da qualche tempo, sta portando avanti con i servizi per le politiche sociali del Comune un percorso di supporto e collaborazione per le situazioni più gravi, in particolare rispetto a cittadini con disabilità, a volte costretti a vivere ai limiti della segregazione a causa della presenza di barriere architettoniche.

Le istituzioni hanno la responsabilità di costruire una società più inclusiva e solidale e di favorire il rispetto dei diritti di tutti, in particolare delle fasce di povertà e disagio, ma crediamo che anche la comunità possa dare il proprio contributo.

Stimo seguendo alcuni casi di persone che vivono un particolare disagio abitativo, con case fatiscenti e malsane e barriere architettoniche, ma stiamo riscontrando una notevole difficoltà a trovare case idonee a prezzi abbordabili.

PENSI DI POTERCI DARE UNA MANO?
Hai qualche opzione da segnalarci?
Chiamaci o scrivici al numero: 339 330 8961
Ti spiegheremo la situazione e ci porremo come mediatori per i casi più problematici.

Qualificazione del litorale di Canneto o...? (di Catello Pongolini)

Riceviamo e pubblichiamo:

Ancora non ho finito di rimuovere dalla spiaggia e dai fondali quanto buttato a mare, dal torrente Calandra e dalla grande vasca a monte, OPERA DI QUALIFICA dell’anno scorso,(per poi ricevere e rallegrarsi dello Status di spiaggia BLU) che sono già pronti a scivolare a mare i prossimi carichi, non mancano i veleni. 

Alle montagne di rifiuti edili, condite con scaglie di amianto, raccolte con fatica, per evitare che anche Canneto prendesse le sembianze di altre spiagge già rovinate (marina corta e marina lunga ) , ecco riapparire l’asfalto primaverile, danno invernale del manto stradale, resti del cantiere del muro mischiati ai  sassolini e  mattoni e mattonelle a terra e a mare al pontile. 

Meno male che qualcuno vede e porta via, come quello col pandino, viene da sù o è stato lì, all’alba ne ha portato via un cofano pieno, tutte intere. Lui si che vede! Chi lo ha spostato dalla strada? Sullo scivolo, sugli scogli e a mare? Si continua nonostante sia stato scientificamente correlato ai tanti mali,  alla nostra salute e ai danni  recati all’ambiente. 

Troppo sappiamo per stare zitti a guardare. 

Di che ci meravigliamo se sempre più persone e conoscenti si ammalano, sempre più giovani i colpiti. Non posso che continuare a segnalare e purtroppo foto su facebook postare. 

In questo momento dove nemmeno Agnese parla, (quella della pasta), ognuno è corresponsabile nella propria misura,  per superficialità, timore, leggerezza, comodo,  per quieto vivere e così via, altri ancor di più. 

NESSUN PIANGA DEL SUO STESSO MALE. 

E’ arrivato il momento di congedarmi, già vedo tanti scalpitare e dispensare sorrisi per le prossime amministrative, quasi a dire , nessun problema ci sono io! Ieri dov’era? Qualcuno se vuole può dire e fare qualcosa già da ora, meravigliandoci, anche se materia scomoda, potrebbe essere il momento, per ricevere consenso, senza meravigliarsi troppo.

Pongolini Catello

11 marzo 2018: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore


 

Nei palazzi della politica locale (78° puntata): Francesco Subba (dir.), Massimo D'Auria, Mariano Bruno, Giulio China (amministratori Lipari) anno 2010

Buon Compleanno a Antonio Quadara, Giacomo Favaloro, Bartolina Pellegrino, Francesco Paino, Peppe Grosso, Bartolina Gugliotta, Nunzia Trovato, Filippo Greco

Corte d'appello conferma sentenza favorevole all'ex sindaco di Santa Marina Salina, Lo Schiavo

La Corte di Appello di Messina ha confermato, rigettando l’istanza presentata dalle parti civili Simone Di Cesare, Sergio Fasulo, Alessandro Silvestro e Felice Trimboli la sentenza emessa dalla sezione distaccata del Tribunale di Lipari a favore dell’ex sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo.  

La sentenza, oggetto dell’appello, è quella con la quale il giudice Gianluca Manca, chiamato a pronunciarsi su una vicenda risalente al 21 maggio 2014, aveva ritenuto che i reati contestati a Lo Schiavo non fossero punibili per la loro particolare tenuità. L'ex sindaco era stato anche assolto dall'accusa di diffamazione. 

Lo Schiavo era finito a giudizio in quanto, indossando la fascia tricolore si posizionò, nella frazione di Lingua, davanti ad un escavatore, per interrompere i lavori in corso, in una proprietà privata, per la realizzazione di una struttura al servizio del turismo. 

L'allora primo cittadino del maggior Comune dell'isola di Salina evidenziò, in quell'occasione, di essere intervenuto per salvaguardare un' area rientrante nella ZPS (Zona Protezione Speciale), nonchè sito di interesse comunitario. 

La Corte d’Appello di Messina, oltre a rigettare l’appello dei quattro, li ha condannati al pagamento delle spese processuali. 

Lo Schiavo, così come in primo grado, è stato difeso dall’avvocato Saro Venuto.

mercoledì 10 marzo 2021

Acquacalda: Principio d'incendio all'Italpomice. Dolo?

Un principio d'incendio, intorno alle 17 e 45, ha interessato la sede di Acquacalda dell'ex azienda pomicifera Italpomice. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno evitato l'espandersi delle fiamme. 

In corso gli accertamenti per verificare se si tratta o meno di un evento doloso.

Coronavirus: in Sicilia 695 nuovi casi e altri 15 morti


Tornano a salire i nuovi casi di Covid anche in Sicilia dopo diversi giorni di stabilità. N
ell'isola nelle ultime 24 ore si sono registrati 695 casi su 23.994 tamponi (100 in più di ieri quando i test erano stati 22.842). Sale anche l'incidenza dei positivi che oggi è del 2,8%, in aumento rispetto a ieri. La regione è undicesima nel contagio giornaliero di oggi e, purtroppo, negli ospedali siciliani si contano altre 15 vittime (ieri erano state 18). 

Lipari. Polizia locale, diffidato Giorgianni. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 10 marzo 2021

Dissalatore di Vulcano. Lo gestirà per 10 anni "Infratech Consorzio Stabile Scarl" (salvo ricorsi)

Al bando, per gestire per un decennio il dissalatore di Vulcano, messo in funzione lunedì, hanno partecipato quattro imprese, una delle quali è stata, in seguito, esclusa. 

Nella riunione dello scorso nove febbraio la commissione giudicatrice, dopo la valutazione delle offerte tecniche ed economiche, ha attribuito i relativi punteggi e stilato la graduatoria, proponendo al RUP l’aggiudicazione a favore dell’operatore economico “Infratech Consorzio Stabile Scarl”, risultato primo con il punteggio complessivo di 97,321.

Ricordando... Gaetanina Raffaele

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Covid: vaccini, in Sicilia al via prenotazioni per i settantenni

Da oggi, in Sicilia, tutti i cittadini dai 70 ai 79 anni (dalla classe 1951 fino alla classe 1942) potranno avere accesso ai sistemi di prenotazione per richiedere il vaccino anti Covid. Entra nel vivo, infatti, una nuova fase della campagna vaccinale che complessivamente potrà interessare una platea di oltre 567mila persone alla quale verrà somministrato il vaccino AstraZeneca

Le procedure di prenotazione sono analoghe a quelle già in atto nel territorio della Regione Siciliana per altri target della campagna vaccinale: si può, infatti, adoperare la piattaforma della struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane (prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) o attraverso il portale regionale (www.siciliacoronavirus.it).

Oltre alla modalità online, è possibile prenotare anche attraverso il call center dedicato - telefonando al numero verde 800.00.99.66 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi) – attraverso i 687 sportelli Postamat e tramite il canale costituito dai portalettere di Poste Italiane che possono inserire in agenda gli appuntamenti richiesti dai cittadini appartenenti alla categoria interessata.

Si ricorda che il vaccino è gratuito e non obbligatorio.

Marzo pazzerello... come previsto (di Carmela Mannuccia)

Un leggero, ma mica tanto, ponentino ha chiuso la parentesi "quasi primavera" con le sue tiepide giornate. Da ieri sera acqua e vento fanno da padroni e fanno rispolverare giubbotti e ombrelli. 
Coraggio che manca ormai poco alla bella stagione!!! 
Alla fine, siamo sempre a marzo, che come si usa dire:è pazzariello

Accadde alle Eolie. 10 marzo 2017: Scarpe rosse sul ponte a Marina Corta contro il femminicidio ( Iniziativa Soroptimist)

Nei palazzi della politica locale (77° puntata): Arturo (Bartolino) Turcarelli, consigliere comunale e assessore a Lipari

Buon Compleanno a Nuccio La Greca, Ersilia Pajno, Vincenzo Saltalamacchia, Francesca Giovenco, Cettina Biviano, Brian Buttò, Antonio Cipicchia, Giuseppe Pasquali, Michele Farchica, Maria Sarpi, Ettore Benforte, Dario Saltalamacchia, Nuccio Raccuia, Venanzio Iacolino

 

martedì 9 marzo 2021

Covid: in Sicilia 595 nuovi casi in 24 ore e lieve calo dei ricoveri. 18 i decessi“

In Sicilia i nuovi positivi accertati sono 595, in aumento rispetto a ieri (515). I decessi sono stati 18 (ieri 19). I tamponi processati sono stati 22.842 (7.373 molecolari e 15.469 rapidi) quindi anche oggi il tasso di positività è stabile al 2,6%.

La Cava : ” Bene vaccinare disabili gravissimi ma a Lipari che accade in caso di effetti collaterali?. Sveglia! “

Qualche giorno fa ho letto che sta per partire in Sicilia la campagna vaccinale anti Covid in favore dei disabili gravissimi. “L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in una direttiva inviata ai direttori delle Asp siciliane, ha stabilito che a beneficiarne da subito saranno tutti i cittadini che ricevono già l’assegno di cura del fondo di cui al decreto del presidente della Regione Siciliana n. 589 del 31 agosto 2018. Si tratta di circa 11mila persone che risultano iscritte negli elenchi speciali in quanto affette da patologie “gravissime” e che hanno sottoscritto il Patto di cura. Saranno contattate delle singole Aziende sanitarie provinciali.

”Ottima iniziativa ma qualcuno si è chiesto se è possibile vaccinare in totale sicurezza i “nostri” disabili affetti da gravi patologie?
Chi assicura loro un pronto intervento se si dovesse verificare l’eventualità di un effetto collaterale? 
Come si potrebbe intervenire per quei disabili che proprio per la gravità della loro malattia non possono essere intubati? Qualcuno comincia a comprendere l’importanza dei due posti di terapia sub intensiva o dobbiamo aspettare la prossima vittima? È possibile che queste riflessioni e queste preoccupazioni non siano le stesse di chi ci amministra?Sveglia!!!! Alessandro La Cava

Il turismo delle Eolie al collasso. Duro "Sos". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 9 marzo 2021

Ricordando... Armando Turcarelli

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Gallina in "libera uscita" sul lungomare di Canneto attende proprietario. Astenersi malintenzionati

Passeggiata (zampettata) real time

 

Entrato in funzione il dissalatore di Vulcano


COMUNICATO STAMPA

Si è svolto ieri, lunedì 8 marzo 2021, il sopralluogo congiunto per l’avvio immissione acqua prodotta dal dissalatore di Vulcano nella rete idrica comunale dell’isola.

Presenti per il Comune di Lipari il Vicesindaco e Assessore al ramo Gaetano Orto, l’Assessore alle isole minori Massimo D’Auria, il Dirigente del III Settore Arch. Mirko Ficarra e il delegato Giovanni di Vincenzo, per la Regione Sicilia i rappresentanti del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti Arch. Giuseppe Carbone e Leonardo Messineo, e i rappresentanti della Bel.Mar.Costruzioni s.r.l. quale ente gestore della rete idrica e della società Veolia  Water Technologies Italia s.p.a.

Sarà infatti Veolia WTI, società capogruppo dell’ATI che ha realizzato l’impianto, a gestire temporaneamente il dissalatore nell’attesa dello svolgimento delle procedure di verifica a seguito della conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento definitivo dell’impianto da parte della Regione.

Eseguite le analisi necessarie e accertata la potabilità dell’acqua da parte dell’ASP, il Dissalatore di Vulcano è entrato ufficialmente in funzione.

“Esprimo a nome di tutta l’Amministrazione Comunale grande soddisfazione – afferma il ViceSindaco Gaetano Orto - per un’opera che, dopo un complesso iter e non poche difficoltà, finalmente renderà Vulcano completamente autonoma e autosufficiente nell’approvvigionamento idrico, sospendendo la fornitura a mezzo nave cisterna, assicurando un rifornimento costante e proporzionato in relazione al fabbisogno effettivo dell’isola”.

                                                L’Amministrazione Comunale

Covid, si inaugura domani a Messina il nuovo hub vaccinale

Sarà presentato domani (mercoledì 10 marzo) alle 12.30, alla presenza dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, l’hub provinciale di Messina dedicato alle vaccinazioni anti-Covid. 
Il centro è stato allestito dal dipartimento regionale della Protezione civile in due padiglioni dell’ex Fiera di Messina e ospiterà complessivamente 52 box dedicati alla somministrazione dei vaccini. 
I locali sono stati concessi all’Asp dall’Autorità portuale dello Stretto. 
Quello che verrà inaugurato domani sarà il quarto hub provinciale dedicato alle vaccinazioni dopo quelli di Palermo, Catania e Siracusa. 
Le strutture affiancano gli altri punti di somministrazione già messi a disposizione dal Sistema sanitario regionale.

Canneto: Al via i lavori per la realizzazione di un laboratorio per la produzione di collagene

COMUNICATO STAMPA 

Dopo un lungo percorso e un perseverante lavoro, si concretizza un’opera di grande importanza che vede il nostro territorio protagonista su un tema di altissimo valore: sono stati infatti avviati, dalla ditta Cortese Livio, i lavori per la realizzazione di un laboratorio, a Canneto – S. Vincenzo, nell’ambito del progetto “Bythos - Biotechnologies for Human Health and Blue Growth”, di cui il Comune di Lipari è partner insieme all’Università di Palermo, all’Università di Malta, al Distretto Pescaturismo e Cultura del Mare, al Ministero per lo Sviluppo Sostenibile per l’Ambiente e i Cambiamenti Climatici Maltese, Dipartimento della Pesca e dell’Acquacoltura di Malta, e ad AquaBioTech Ltd.

L’obiettivo di Bythos è la produzione di collagene attraverso la lavorazione degli scarti del prodotto ittico, da utilizzare soprattutto in ambito cosmetico e farmacologico, e dunque in un'ottica di trasformazione della materia da scarto a risorsa, da costo da smaltire a produzione di valore, secondo una concezione di economia circolare. 

Tali attività di trattamento e di estrazione delle molecole bioattive (incluso il collagene e gli omega 3 e 6) dagli scarti del pesce saranno svolte, una volta ultimati i lavori, presso il laboratorio biotecnologico di Canneto che rimarrà anche quale centro dimostrativo permanente a disposizione di tutti gli stakeholder e portatori d’interesse.

                                       L’Amministrazione Comunale

La famiglia Giampino ringrazia

Accadde alle Eolie. Marzo 2012: Violenta mareggiata a Canneto, il pontile investito dalle onde


 

"Vignettando". A cura di GRAZIA EMME MUSUMECI (8° puntata) : Stromboli rivendica attenzione


 

Nei palazzi della politica locale (76° puntata): Francesco Megna (consigliere comunale) e Corrado Giannò (assessore)


 

Buon Compleanno a Antonio Perna, Stefano Bonica, Francesco Cannistra, Anna Acquaro, Mary Natoli, Daniela Toni, Lorenzo Aiello, Gandharv0ika Devi Dasi, Francesco Pintus, Sara Greco, Natalie Mollah

Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno


                              Protettrice di:motoristi


Nel 1384 nasceva a Roma, da nobile famiglia, Francesca, la santa che seppe nella vita coniugale, prepararsi una corona fulgentissima per il cielo.

Ancora tenera fanciullina mostrò grande amore alla virtù e alla vita nascosta: schivando gli infantili divertimenti, si dava con grande fervore alla pietà e alla mortificazione.

Giovanetta di 11 anni, manifestò ai genitori il desiderio di consacrarsi a Dio, ma ebbe un rifiuto, anzi per ubbidienza nel 1396 contrasse matrimonio con Lorenzo Ponzani, nobile signore romano.

Nel nuovo stato di vita, due furono le preoccupazioni della Santa: conservare la grazia di Dio schivando le compagnie pericolose, i banchetti, gli spettacoli e tutti i cattivi divertimenti; procurare di essere ubbidiente ai voleri dello sposo, pronta ai doveri familiari, per cui soleva dire che una donna maritata deve lasciare all'istante ogni pratica di devozione, quando ha da attendere alle sue cose domestiche.

Divenuta madre, pose ogni cura per educare nell'innocenza e nel timore di Dio i suoi figliuoli e per essi chiedeva al Signore che la loro vita fosse tale da meritare un bel posto in cielo.

Sempre numerose furono le sue mortificazioni, ma crebbero a dismisura quando riuscì ad ottenere dal marito il permesso di diportarsi secondo che la sua pietà le ispirava. Fu allora che, sotto la guida di un saggio confessore, fece mirabili progressi nella via della perfezione. L'orazione era continua sulle sue labbra e sapeva tramutare il lavoro in preghiera.

I piccoli difetti che talvolta per umana fragilità commetteva, le erano stimolo a vieppiù mortificarsi e a vigilare su se stessa, specialmente sulla lingua, il grande pericolo delle donne.

Il Signore non mancò di provare la sua serva con gravi sventure: infatti, quando a causa dello scisma, suo marito fu confinato e spogliato d'ogni bene e il suo primogenito ritenuto in ostaggio, mostrò tutta la sua rassegnazione alla volontà di Dio, non dicendo altro che le parole del santo Giobbe: « Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore ».

Poco tempo dopo potè rivedere liberi il marito e il figlio, ma venne allora la morte a rapirle il consorte. Libera dai legami coniugali, si ritirò nel monastero che ella aveva fondato in Roma. Presentatasi con una fune al collo e a piedi nudi, fu dalle suore ricevuta con grande gioia e quasi subito eletta superiora.

Fu favorita da Dio del dono della profezia e della visione quasi continua dell'Angelo Custode, col quale familiarmente conversava.

Morì l'anno 1440 e fu subito onorata con culto pubblico, benché venisse canonizzata solo nel 1608.

PRATICA. Cerchiamo di tener viva nella nostra mente la presenza del nostro Angelo Custode e valiamoci del suo aiuto in ogni occasione.

PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri tuoi doni decorasti la tua beata serva Francesca con la familiare presenza del suo Angelo, deh, concedi, per la sua intercessione, che meritiamo di raggiungere gli Angeli in Paradiso.

lunedì 8 marzo 2021

Maltrattamenti in famiglia. Cassazione conferma condanna a 3 anni e 2 mesi per 56enne liparese

L'avvocato D'Agata
Riceviamo e pubblichiamo:

Come consentito dalle recenti norme sulla trattazione dei giudizi penali in tempo di Covid 19 (L. n. 176/2020), si è concluso per iscritto il processo penale in Cassazione contro il sig. (*omissis) di Lipari, di anni 56, colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia compiuti contro la coniuge separata e in presenza di una figlia minore d’età.

L'imputato era accusato di violenze psicologiche continue, ripetute vessazioni, minacce, intimidazioni, pedinamenti, appostamenti ai danni della moglie separata. Questa si è costituita parte civile nello stesso processo, con la difesa dell’avv. Antonella D'Agata Faraci dell’Ordine degli Avvocati di Catania, avente studio in Lipari e con la collaborazione dell’avv. Giovanna D’Agata.

La sesta sez. penale della Suprema Corte ha deciso la causa emettendo pronuncia di l’inammissibilità totale del ricorso proposto dall’imputato.
 Confermata dunque la condanna stabilita in Appello a tre anni e due mesi di reclusione, riconoscendo alla moglie la liquidazione dei danni patiti da quantificarsi in sede civile e la rifusione delle spese del giudizio.

Si tratta di una sentenza molto significativa e di innegabile utilità, anche in rapporto al contesto sociale in cui i fatti sono avvenuti, cioè in funzione di monito a coloro che si fanno autori di condotte criminose ai danni della donna e della famiglia, sul territorio di Lipari e delle Isole Eolie tutte.

I Giudici hanno così accolto le tesi della difesa della moglie, promuovendo ancora una volta un forte e deciso 'stop' a ogni forma di violenza di genere e manifestando viva sensibilità anche verso la violenza psicologica, troppo spesso sottovalutata e prodromo di successivi abusi.

Oggi la Giornata Internazionale della Donna invita ad un momento di riflessione su temi ancora troppo sottostimati, posto che la maggior parte degli episodi come quelli sopra descritti si verificano in ambito familiare e non vengono denunciati, ed occorre necessariamente un impegno concreto di immedesimarsi per capire e per agire.

Immedesimarsi nel senso di violazione, di solitudine, di vergogna che segna il destino di tante, troppe donne in tutto il mondo.

Immedesimarsi in quella condizione di abbandono, di marginalizzazione, di discriminazione che inibisce il loro autentico potenziale.

È questo ciò che cerchiamo di fare nel nostro piccolo noi avvocati donne: comprendere da vicino altre simili a noi e talvolta da noi molto lontane, condurle verso l’autorealizzazione fuori da un pianeta silenzioso di irregolarità e violazioni, ritrovare insieme quel che ci accomuna…

Concludo con le parole di Papa Giovanni Paolo II: "Grazie a te, donna, per Il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani" .

Avv. Antonella D’Agata Faraci

*Nota del direttore: Il nostro omissis delle iniziali del condannato, seppure riportate nella nota dell'avvocato D'Agata, è a tutela della di lui moglie. Ciò in quanto, attraverso le iniziali che, in questo caso, permetterebbero la facile identificazione del soggetto, si risalirebbe facilmente alla vittima, violando il suo diritto alla privacy. 
La nostra decisione va contestualizzata in quella che è la linea adottata in casi similari.