La Corte di Appello di Messina ha confermato, rigettando l’istanza presentata dalle parti civili Simone Di Cesare, Sergio Fasulo, Alessandro Silvestro e Felice Trimboli la sentenza emessa dalla sezione distaccata del Tribunale di Lipari a favore dell’ex sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo.
La sentenza, oggetto dell’appello, è quella con la quale il giudice Gianluca Manca, chiamato a pronunciarsi su una vicenda risalente al 21 maggio 2014, aveva ritenuto che i reati contestati a Lo Schiavo non fossero punibili per la loro particolare tenuità. L'ex sindaco era stato anche assolto dall'accusa di diffamazione.
Lo Schiavo era finito a giudizio in quanto, indossando la fascia tricolore si posizionò, nella frazione di Lingua, davanti ad un escavatore, per interrompere i lavori in corso, in una proprietà privata, per la realizzazione di una struttura al servizio del turismo.
L'allora primo cittadino del maggior Comune dell'isola di Salina evidenziò, in quell'occasione, di essere intervenuto per salvaguardare un' area rientrante nella ZPS (Zona Protezione Speciale), nonchè sito di interesse comunitario.
La Corte d’Appello di Messina, oltre a rigettare l’appello dei quattro, li ha condannati al pagamento delle spese processuali.
Lo Schiavo, così come in primo grado, è stato difeso dall’avvocato Saro Venuto.
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