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martedì 13 giugno 2023

E' deceduto Gaspare Vadalà detto "Bartolino"

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
Ad Anna, a Giuseppe, Simona e ai familiari tutti 
le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Giovedì "Gran galà del museo del calcio di Salina" con Krol e Protti. Presentazione di una decina di nuove "reliquie"


IL 15 GIUGNO 2023 AL RISTORANTE A CANNATA SI SVOLGERÀ "IL GRAN GALA' DEL MUSEO DEL CALCIO DELL’ISOLA DI SALINA" CON UNA SERATA ALL'INSEGNA DEI RICORDI, DELL'ALLEGRIA E DELLA SPENSIERATEZZA. GRANDI OSPITI IN CARTELLONE:

RUUD KROL CHE CON IL NAPOLI ACCAREZZO' IL SOGNO SCUDETTO NEL CAMPIONATO 1980/81 E IL BOMBER IGOR PROTTI CAPOCANNONIERE DELLA SERIE A NEL 1995/96. SARA' PRESENTE ALLA SERATA ANCHE GAETANO RIZZO PRESIDENTE DELL'USSI SICILIA.

PRESENTERANNO IL GRAN GALA' L'ATTRICE MARINA SUMA, NELLE VESTI ANCHE DI MADRINA DELLA MANIFESTAZIONE, E L'ARTISTA ROBERTO VALENTINO.

Queste alcune delle “reliquie” che saranno presentate il 15 giugno e che da quella data arricchiranno il museo del calcio di Salina: 

La prima coppa Internazionale vinta dal Milan nella sua storia

La tessera Juventus del 1898 di Francesco Daprà  uno dei soci fondatori e primi calciatori della “vecchia signora”

Una maglia di Gianni Rivera indossata con l’Alessandria

Una lettera su carta intestata F. C. Internazionale del Giugno 1963 a firma del mago Helenio Herrera contenente le disposizioni e imposizioni riguardanti dieta, partecipazioni ad eventi, scelta della località di vacanza, esercizi fisici da eseguire giornalmente e abitudini quotidiane da avere.

La maglia con cui Marco Van Basten debuttò in coppa Campioni con il Milan  

La maglia della Lazio indossata da Giorgio Chinaglia contro la Juventus nel campionato 1970/71

La maglia del Napoli del capitano Amos Mariani  con la coccarda della Coppa Italia utilizzata nella gara di Coppa delle Coppe 1962/63 Napoli-OFK Belgrado 3-1 in cui la guizzante ala azzurra segnò la terza rete

PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMARE I NUMERI 0909843161 E 3395754240

Auguri di...

Buon Compleanno a Laura La Greca, Nino Stella, Marilena Pansini, Pippo Raffiti, Antonio Marino, Antonio D'ambra, Nino Donato, Giuseppe Mangano, Tiziana Licari, Gianfranco Cullotta, Giuseppe Aquila, Tullio Favaloro, Andrea Liuzzi



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Aiutare gli altri

E' uscito il nuovo album degli Alcool Etilico "1996 Perchè suonavo il rock n' roll"

 FINALMENTE!!! ARRIVANO I DISCHI (FISICI)

E’ già uscito il nuovo album degli ALCOOL ETILICO, intitolato

“1996 PERCHE’ SUONAVO IL ROCK N’ ROLL”.

Il disco è composto da 9 canzoni, scritte e suonate dal periodo che va dal lontano 1996 al 1997.

“Abbiamo, quindi, messo mano al vecchio materiale per farlo rinascere

sotto una nuova luce”.

Inoltre la band sta già lavorando ad altri tre dischi.

L’intero lavoro LA TETRALOGIA DEL TEMPO, è composto da ben 4 album, che completerà un cammino iniziato nel lontano 1996. 

(Usciranno negli anni a venire).

In ordine:

(2022) 1996 Perché suonavo il Rock n’ Roll. IL PRIMO PASSO (già uscito)

(2023) Metamorfosi. IL CAMBIAMENTO

(2024) La strada di mezzo. LA PAUSA

(2025) La farfalla nera. LA RINASCITA

 Quindi, una grande raccolta di brani scritti che va dal 1996 al 2014.

Gli ALCOOL ETILICO ringraziano tutti i “vecchi” fans che li seguono ormai da diversi anni e tutte le nuove generazioni che si uniranno alla loro “grande famiglia”. 

STATE ROCK!

P.S. NOVITA’!!! A BREVE ARRIVERANNO I DISCHI PRONTI PER ESSERE DISTRIBUITI.

Scende a giallo il livello di allerta per lo Stromboli

Lo ha reso noto il Dipartimento nazionale di Protezione Civile. La decisione è stata presa a seguito delle valutazioni di pericolosità dei centri di competenza

Scende a livello giallo l'allerta per il vulcano Stromboli. Così è stato disposto dal Dipartimento della Protezione Civile in giornata. “Tale decisione è stata adottata, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, alla luce delle valutazioni dei Centri di competenza emerse durante la riunione dell'8 giugno 2023 che hanno evidenziato una sostanziale stabilità dei parametri geofisici e geochimici, denotando uno stato del vulcano caratterizzato da attività eruttiva da bassa a media” si legge nella nota del Dpc nazionale.
Centri di competenza
Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
Il monitoraggio continua
Proseguiranno, come di consueto, le attività del sistema di monitoraggio del vulcano e il raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. “Occorre tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell'attività, anche del tutto impreviste” ricorda infine il Dipartimento di Protezione Civile .

La Chiesa festeggia oggi Sant'Antonio da Padova


Sant'Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Con l'età cresceva pure nell'umiltà, unita al disprezzo per le glorie mondane; virtù che, unitamente alla fama di taumaturgo, lo distingueranno sempre. 

Sentendosi portato alla solitudine, il Santo pensò presto di ritirarsi in un convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Quivi si diede con tale fervore alla mortificazione della carne, alla ritiratezza e ad un silenzio operoso, da divenire uno specchio per i suoi confratelli. 
Ma le sue brame non erano ancora pienamente appagate: il Santo desiderava di ricevere il martirio, se cosi fosse piaciuto al Signore; e a questo scopo, abbandonato il convento di S. Croce, si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse le Missioni. 
Ma chi può scrutare i disegni altissimi dell'Onnipotente? Antonio, appena giunto in terra di Missione, è assalito da una malattia tale che lo costringe alla più assoluta inazione, e lo inchioda inesorabilmente in un letto, tanto che è costretto al ritorno. Si imbarca allora per ritornare in Portogallo, ma la nave, sbattuta da violenta tempesta, dopo una fortunosa navigazione, viene a sfasciarsi contro il litorale della Sicilia.
Soccorso da alcuni pescatori, viene trasportato a braccia al più vicino convento. Antonio adora la volontà di Dio, ed appena è in grado di camminare si reca ad Assisi. Quivi ebbe la grazia di vedere il suo caro padre S. Francesco, e di assistere al capitolo delle stuoie. Ma in questa circostanza il nostro Santo non parlò, nè fu notato. Dopo l'umiliazione però la Provvidenza, in modo inaspettato, gli apriva la via della predicazione. 
Fu una rivelazione: in poco tempo divenne celebre e dovette passare a Montpellier, a Tolosa, a Bologna, a Rimini e a Padova. Nella quaresima che tenne in quest'ultima città, i frutti della grazia divina furono copiosissimi: riconciliò nemici, ridusse i dissoluti a vita migliore, persuase gli usurai alla restituzione. La sua parola era come un dardo che trapassava i cuori e li infiammava d'amore alla virtù. 
Il Signore confermava la santità del Santo con numerosissimi miracoli.
Conoscendo per rivelazione che suo padre era accusato ingiustamente della morte di un nobile, pregò Dio e si trovò miracolosamente a Lisbona accanto al padre. Quivi richiamò a vita l'ucciso che indicò Pomici_da: suo padre fu salvo. 
Sentendosi vicino al termine della vita ottenne il permesso di ritirarsi nel romitorio di Camposampiero; ,qui passò i suoi ultimi giorni nella contemplazione e nell'esercizio sempre più puro dell'amor di Dio. Morì ad Arcella, presso Padova, il 13 giugno del 1231 a 36 anni di età. 
Dopo la sua morte i fanciulli di Padova e dei dintorni andavano gridando: «È morto il Santo, è morto il Santo ». Ed era veramente morto un santo ed un grande santo, che lasciò tracce indelebili di ogni virtù. 

"Grazie per aver condiviso con me i tuoi ricordi". Marilena Maffei in memoria di Antonino Criscillo

 Con la morte di Antonino Criscillo scompare un altro tassello della vita eoliana del Novecento.  L’avevo incontrato oltre dieci anni fa, quando era già anziano, grazie alla  mediazione e all’amicizia della nipote Maria. Antonino mi aveva narrato alcune storie della sua famiglia, mi aveva parlato del padre che a soli quattordici anni era partito da Ginostra per andare negli Stati Uniti, poi si era trasferito in Argentina e infine si era stabilito in Nuova Zelanda. Un emigrato come tanti nelle Eolie, aveva detto Antonino, e che come tanti la moglie l’aveva voluta scegliere nel suo paese d’origine: Ginostra appunto.  Dopo la nascita del terzo figlio era però voluto tornare in Oceania dove poi era morto quando non aveva ancora cinquant’anni.  

Soprattutto però Antonino mi aveva raccontato della madre. Era orgoglioso di quello che lei aveva fatto durante la prima guerra mondiale per fare arrivare con regolarità la posta da Ginostra a Stromboli, come si legge nel brano che segue: 

“A Ginostra non c’era il medico e non c’era nemmeno la nave! La nave non c’era e c’era un servizio [postale] che c’è stato specialmente durante la guerra del ’15-18, e l’incarico di raccogliere la posta e di fare il procaccia con Stromboli l’aveva mio nonno.

E io ricordo che nella casa di mio nonno c’era proprio la buca [della posta] sul fianco della casa che dava sulla strada, che poi era un piccolo stipetto con la chiave però di sopra aveva la pensilina per la posta. E allora mio nonno prendeva questa posta, la metteva in un sacchetto e quattro di loro, della famiglia, marito e moglie sempre presenti e poi due figli, quand’era buon tempo con la loro barca [chiamata] Roma dovevano andare a Stromboli a portare il plico della posta.

E dovevano andare di buon mattino perché la nave andava via e lui poi alle dieci già doveva essere all’ufficio postale [di Ginostra]. Quando questo non era possibile perché il mare era mosso, allora mio nonno doveva andare a piedi. Ma non andava! Ha scelto mia mamma che era la più intelligente e la più capace, - per cui mia mamma quando lo raccontava si esaltava dicendo che lei era una persona speciale -, perché doveva fare un sentiero, sai, terribile! Io l’ho fatto […], era un tragitto che a piedi durava tre ore con il mare mosso […].

E sua mamma come faceva? Lungo la spiaggia, sugli scogli. Saltare scoglio scoglio scoglio scoglio scoglio e quando il mare minacciava doveva andare su in alto, fare qualche girata sulla montagna. Ma proprio posti rischiossimi! A me per esempio se arrivava un’ondata e mi portava  via nessuno mi avrebbe più ritrovato […].

Mia mamma faceva questo lavoro, l’ha fatto per tutto il periodo della guerra, dal ’15 al ’18.

Quanti anni aveva? Mia mamma era giovanissima, non era ancora sposata, era agilissima, si sentiva un’autorità! E diciamo che nel fare questo lavoro - arrivando a Stromboli c’era più cultura: c’era l’ufficio postale, c’era il direttore, c’era il maresciallo dei carabinieri, c’era il maresciallo della Marina perché Stromboli era una specie di piattaforma [militare], c’erano i semafori, c’era la Finanza, i carabinieri, c’era tanto personale militare - lei vedendo e parlando si era erudita, diceva lei no?” (da “La maga e il velo. Incantesimi, riti e poteri del mondo magico eoliano”, 2021, Roma, CISU, p.161)

Così raccontava Antonino Criscillo una mattina del 22 agosto 2011 nella sua casa di Lipari sulla piazza di Marina Corta. Gli ridevano gli occhi mentre mi spiegava  che la madre era talmente agile e veloce che riusciva a percorrere il lungo e pericoloso cammino da Ginostra a Stromboli in un tempo brevissimo,  soltanto un’ora e mezza. Mentre  lui per coprire  quel tragitto accidentato e impervio impiegava ben tre ore, il doppio del tempo! Mi è rimasta nella mente la sua ammirazione per la madre, che traboccava anche dietro a quel fare un po’ canzonatorio con cui, si rammentava, le rispondeva quando lei con grande fierezza raccontava ciò che era riuscita a fare in quegli anni difficili della guerra. Sono trascorsi più di cento anni da quegli eventi di una storia minore che tuttavia rende unico un territorio. 

Non dimenticherò Antonino Criscillo che ha voluto condividere con me i suoi ricordi.

Marilena Maffei

 

 

 

Oggi è il 13 giugno. Buongiorno con questa cartolina da Lipari


lunedì 12 giugno 2023

Gli operatori ecologici incrociano le braccia. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 12 giugno 2023

Passaggio di consegne al Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”

 
Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”

SM - Ufficio OAIO

 

COMUNICATO STAMPA

 

Oggi 12 giugno 2023, nel corso della mattinata, a Messina, all’interno della caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Generale di Divisione Giovanni Truglio.

La cerimonia, a cui hanno preso parte Autorità civili, militari e religiose di Sicilia e Calabria, ha visto lo schieramento della Bandiera di guerra e della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e di un Reggimento di formazione, composto da militari dell’Arma territoriale, della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, nonché dai Carabinieri degli Squadroni Eliportati Cacciatori “Sicilia” e “Calabria”, che hanno reso gli onori militari. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.

 

Il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, nel lasciare l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber” per assolvere in via esclusiva quello di Vice Comandante Generale dell’Arma, ha rievocato l’intensa attività svolta, per circa un anno e mezzo, a fianco dei Carabinieri del Comando Interregionale e delle 14 province siciliane e calabresi, ai quali ha rivolto il suo ringraziamento per l’alta dedizione al servizio con cui hanno sempre operato, dai Comandanti delle Legioni “Sicilia” e “Calabria” ai militari delle più lontane Stazioni, a quelli della Rappresentanza Militare e delle Associazioni a carattere sindacale, senza dimenticare il personale in congedo; dopo aver ricordato i Caduti dell’Arma, l’Alto Ufficiale ha poi evidenziato la sinergica collaborazione con le altre Istituzioni, dai Prefetti ai rappresentanti delle Amministrazioni Regionali e degli Enti locali, all’Autorità Giudiziaria, alle Forze Armate e di Polizia, alle Università, alla Stampa, che ha sentitamente ringraziato.

Il Gen. Galletta ha, quindi, ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per il costante sostegno offertogli e ha rivolto i suoi più fervidi auguri al Generale Truglio.

Il Generale di Divisione Giovanni Truglio, nell’assumere il comando, dopo aver ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per la fiducia accordatagli nell’assegnargli un incarico così prestigioso e importante, ha salutato tutte le Autorità intervenute e si è detto desideroso di aggiornarsi al più presto sul contesto socio ambientale delle due bellissime Regioni che costituiscono il territorio del Comando Interregionale “Culqualber”; ha sottolineato l’importanza di mantenere forte ed efficiente la capillare struttura territoriale dell’Arma; ha proseguito salutando anche i rappresentanti degli Organi d’informazione, quindi il personale in congedo, della Rappresentanza Militare e delle Associazioni a carattere Sindacale, nonché i Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”; dopo aver ricordato i Caduti dell’Arma, ha poi rivolto un affettuoso saluto a tutti i Carabinieri e al personale civile in servizio nei Reparti dipendenti dal Comando Interregionale.

Infine, il Generale Truglio ha ringraziato il Generale Galletta, formulandogli i propri auguri per il nuovo, rilevantissimo incarico ricoperto. 

Il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, dopo aver salutato il Prefetto di Messina e quelli delle altre province siciliane e calabresi, i rappresentanti degli enti locali, gli esponenti della Magistratura presenti e le autorità religiose, ha inteso sottolineare che la cerimonia militare costituisce un momento di condivisione e di sinergia tra le Istituzioni, per dare alla gente un segnale di efficienza dello Stato, con riferimento all’azione di contrasto alla criminalità. Inoltre, il Generale LUZI ha evidenziato il ruolo importante dei Carabinieri nelle terre di Sicilia e Calabria, con particolare riguardo alle realtà periferiche, dove, le Stazioni dell’Arma, disseminate sul territorio, rappresentano l’unico segno tangibile di presenza dello Stato.

In conclusione il Comandante Generale dell’Arma ha inteso ringraziare il Generale GALLETTA per i prestigiosi risultati raggiunti nel suo incarico, sicuro che, anche nell’incarico di Vice Comandante Generale, continuerà a portare alto il prestigio dell’Arma, mentre al Generale TRUGLIO, che ha assunto l’incarico di Comandante Interregionale Culqualber, ha rivolto i più sentiti auguri, nella considerazione che, con la sua esperienza, saprà dare continuità e ulteriore spinta propulsiva all’attività dell’Arma.

DISCORSO DI CESSIONE

COMANDO INTERREGIONALE “CULQUALBER” 

Signor Comandante Generale, Onorevoli membri del Parlamento, distinte Autorità civili, militari e religiose, gentili ospiti, Delegati della Rappresentanza Militare e componenti delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, lascio oggi, con sincera e profonda emozione, la guida del Comando Interregionale “Culqualber”.

Sono stato al vostro fianco, miei Carabinieri, per circa 1 anno e mezzo; un periodo di intenso lavoro volto a garantire la sicurezza delle nostre 14 meravigliose province.

Ho compiuto, credetemi, ogni sforzo per onorare l’impegno assunto all’inizio del mio mandato: conoscervi nelle vostre sedi di servizio, ascoltarvi, portarvi il mio sostegno ed il mio incoraggiamento.

Ci siamo incontrati nelle lontane Stazioni dei Monti Sicani, dei Nebrodi, delle Madonie, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, nelle più piccole Isole minori, nell’alto cosentino ionico, nelle estese periferie cittadine, lungo le splendide zone costiere e nei più incantevoli luoghi d’arte.

Dovunque, vi ho trovato fortemente motivati, altamente professionali, costantemente animati da sincero spirito di servizio.

In ogni circostanza, vi ho visto lavorare con grande generosità, senza risparmio di energie, per garantire il rispetto della legge e la tranquillità delle popolazioni affidatevi.

A voi, quindi, il mio più sincero ringraziamento per quanto avete fatto, accompagnato dalla consapevolezza di aver mantenuto il rendimento dei nostri Reparti in linea con le migliori tradizioni dell’Arma.

Vivere con voi, vedervi operare quotidianamente con generoso impegno e grande professionalità e condividere i vostri successi mi ha fatto sempre sentire orgoglioso di essere il vostro Comandante.

Un pensiero particolare per i vostri familiari che condividono le ansie del servizio e che ogni giorno attendono il vostro ritorno a casa.

Nell’inchinarmi riverente di fronte alla nostra Bandiera, stringo in un forte abbraccio i congiunti di tutti i nostri Caduti.

Il vuoto incolmabile che essi hanno lasciato ci impegna ad essere affettuosamente vicini alle loro famiglie.

Desidero, poi, rivolgere un apprezzamento sincero al mio COIR, che ha svolto con grande passione il suo delicato compito, contribuendo efficacemente a migliorare il benessere dei nostri militari.

A tutti i delegati, che hanno condiviso con me questo importante servizio, desidero esprimere un grazie sentito e sincero.

Grazie anche ai Carabinieri in congedo della Sicilia e della Calabria; se oggi l’Arma è amata ed apprezzata lo dobbiamo anzitutto a loro, a coloro che ci hanno preceduto.

In questo anno e mezzo, ho avvertito il forte sostegno e la convinta collaborazione di tutte le Istituzioni: i Signori Prefetti, i rappresentanti delle Amministrazioni Regionali e degli Enti locali, i Vertici della Magistratura Ordinaria, Amministrativa e Contabile, a molti dei quali sono profondamente legato da un “antico” e consolidato rapporto di stima ed affetto, quelli delle Forze Armate e di Polizia, le Università, la Stampa.

A ciascuno di loro giunga il mio più sentito ringraziamento e quello di tutti i Carabinieri di Sicilia e di Calabria.

Signor Comandante Generale, carissimo Teo, a Te un ringraziamento particolare, e si mi consenti carico di sincero, “antico” affetto, per avermi dato la possibilità di vivere con entusiasmo e passione questa straordinaria esperienza professionale e di vita.

Grazie per la Tua illuminata e premurosa azione di sostegno ai reparti del Comando Interregionale “Culqualber”. E’ per me un privilegio ed un onore poter collaborare al Tuo fianco nelle nuove vesti di Vice Comandante Generale dell’Arma, incarico nel quale continuerò ad offrirTi, facendo ricorso a tutte le mie energie ed ai miei modesti talenti, il mio più leale, incondizionato e fedele sostegno.

Ai Signori Comandanti di Legione, al Signor Vice Comandante Interregionale, ai Comandanti Provinciali ed ai componenti del mio Stato Maggiore e della mia Segreteria, fedeli e pazienti compagni di viaggio, permettetemi di porgere una carezza, a parziale riparazione delle sempre più prolungate assenze dalle mura familiari che talvolta ho richiesto loro.

Ed è proprio a loro che vorrei rivolgere un ultimo pensiero che sintetizzo con le parole del Cardinal Federico Borromeo a Don Abbondio: “Tale è la misera e terribile nostra condizione. Dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che Dio sa se noi saremmo pronti a dare!”.

Gli auguri più fervidi, infine, sono per il Generale Giovanni Truglio, amico di sempre, Ufficiale di straordinarie qualità umane e professionali.

Sono certo carissimo Gianni, che i Carabinieri di Sicilia e di Calabria,  sotto la tua sapiente guida, continueranno a sempre meglio operare per il bene della nostra amata Patria.

L’austerità del rito non celi l’intensità delle emozioni che la presenza di ciascuno di voi suscita in me.

Riecheggiano, in questo momento, nella mia mente e nel mio animo, le parole di San Paolo apostolo nella sua seconda lettera a Timoteo:

“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede!”.

Lascio l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber” con la serena consapevolezza di aver compiuto sempre il mio dovere, nell’esclusivo interesse dell’Istituzione, che ho sempre immensamente amato, e ringrazio Iddio per aver costantemente illuminato il mio cammino, in modo tale da poter discernere, in ogni circostanza, quale fosse il mio dovere.

Ricorrendo, ancora una volta, al Manzoni, ed in particolare al suo celebre “addio ai monti”, mi verrebbe da dire: “quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!”.

Non vi dimenticherò mai. Resterete sempre nel mio cuore, così come i suoni, gli odori e le luci delle amate terre di Calabria e di Sicilia.

Che Iddio vi protegga. Auguri a tutti.

Viva l’Arma dei Carabinieri. Viva La Repubblica!


I ringraziamenti della famiglia Cincotta

Lipari si candida ad organizzare la prossima edizione del Festival del Cinema italiano. L'annuncio durante Set - Eolie

Da sx: Riccardo Gullo, Elvira Amata, Nino Saltalamacchia e Franco Arcoraci

Problemi, risorse e prospettive del settore , a livello regionale, discussi in un incontro nella maggiore isola dell’arcipelago alla ribalta della settima arte dal dopoguerra e che si candida ad ospitare il Festival del Cinema Italiano 2024. 

 L’assessore regionale Elvira Amata: “ Facciamo rete per abbattere le criticità ”

Parterre dell'evento
L’isola di Lipari, attraverso la società Brand Eolie operante nel settore della promozione turistica e del marketing e la RTM Messina che ne detiene i diritti, si candida all’organizzazione della prossima edizione del Festival del Cinema Italiano. Calato il sipario, sabato scorso ( sull’ edizione 2023 della manifestazione tenutasi a Milazzo) domenica , a Lipari, si è tenuta l’appendice “ Set –Eolie” nella splendida cornice dell’hotel Mea alla presenza dell’assessore regionale per il turismo, lo sport e lo spettacolo, Elvira Amata, e di una rappresentanza di ospiti del mondo cinematografico e dello spettacolo che hanno preso parte al festival, tra i quali l’attrice statunitense, candidata al premio oscar, Alfre Woodard con il marito, scrittore, Roderick Spencer.

Il patron della manifestazione, Franco Arcoraci apre le porte : “ Quella di Lipari è una idea che valutiamo seriamente. L’unicità dei luoghi non si discute e le collaborazioni locali sono di ottimo livello per cui tutto è possibile”. D’accordo , ovviamente, anche il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo nonostante il compito “arduo”. Ma c’è la disponibilità ad offrire l’assistenza necessaria. Il primo cittadino isolano ha incantato la platea descrivendo il museo archeologico ed esaltando la storia e la bellezza di questi luoghi.

Alla serata, per tracciare una rapida analisi dei problemi accusati dalle case di produzione che investono massicciamente in Sicilia, sull’effetto “ The White Lotus” è intervenuto , tra gli altri, Marcello Foti già direttore del Centro Sperimentale di cinematografia e ora del CeSAM di Potenza . “ Serve – ha dichiarato-che le istituzioni territoriali facciano rete altrimenti è come se avessimo una bella Ferrari senza pilota”. Nel mirino la burocrazia: “ se si chiede un suolo pubblico non si possono perdere 20 giorni per un timbro”. Ma- osserva ancora Foti- “ occorre fare sistema con gli operatori turistici, migliorare i trasporti e valorizzare le risorse umane locali, formando le maestranze, creando lavoro e consentendo a chi investe di risparmiare”.

L'attrice Alfre Woodard


Per l’attore Pino Ammendola “ non si può parlare in questo momento di cinema in senso stretto ma, piuttosto, bisognerebbe creare un rapporto diretto con le piattaforme televisive”.

Roberta Ammendola, presentatrice Rai, ha sottolineato l’importanza del Festival del Cinema Italiano che racconta il territorio auspicando che sia l’inizio di un percorso che possa portare la manifestazione in tutto il mondo. “ Siamo stimati, creduti e apprezzati ovunque per il lavoro che facciamo. Se riusciamo a portare il cinema a quello di una volta, alla sua allure, saremo sempre vincenti”.

L’assessore Elvira Amata , consapevole delle difficoltà, ma fiduciosa sul lavoro intrapreso ha invitato tutti gli “attori” a fare rete per abbattere le criticità perché le potenzialità sono straordinarie. Pare anche che “la luce naturale che abbiamo in Sicilia sia una delle migliori per girare film”. “ Bisogna- ha spiegato- offrire servizi oltre alle locations, eliminare i problemi creati dalla burocrazia perché i produttori hanno dei tempi e devono andare veloci. Spendono tanti soldi già per il primo ciak per cui vanno sostenuti”. Ecco quindi l’idea del “ cineporto a Palermo con servizi alle case produttrici per realizzare un set al chiuso” tanto amato dagli americani . E per abbattere i costi ricorda che, ogni anno, c’è il bando “Film Commission” col credito sportivo ( che si occupa anche di cultura) e che consente alle case produttrici di accedere immediatamente all’anticipo delle somme, per il primo ciak .

“ E dobbiamo- ha concluso- insieme alle amministrazioni , alle associazioni, alle Pro Loco e a coloro che hanno interesse a vendere questo nostro prodotto, sapere accogliere i turisti cercando di risolvere i problemi legati ai rifiuti e ai collegamenti marittimi.”

E' deceduta Nunziata Mandile "Titina"

L'ufficio postale di Pianoconte e il "Principio della rana bollita" (di Francesco Coscione)

Riceviamo da Francesco Coscione e pubblichiamo:
Conoscete il "PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA"? No? Bene alla fine troverete il link.
Intanto vorrei far presente che da qualche tempo, tra l'assoluta indifferenza generale, lo sportello bancomat dell' Ufficio Postale di Pianoconte è stato disattivato e chiuso, a tempo indeterminato, con un pannello metallico. Vorrei ricordare che quello sportello serve un'utenza di quasi duemila abitanti (Pianoconte, Quattropani e zone limitrofe) e che è uno degli unici tre esistenti nell'isola (quello posto all'interno dell'Ufficio di Lipari funziona soltanto durante gli orari di apertura dello stesso). 
Ritengo che sia dovere, quantomeno morale, dell' Amministrazione Comunale e dei Consiglieri, farsi portavoce presso la direzione delle Posta per il ripristino dello stesso al più presto. 
Se si fosse guastato lo sportello bancomat di Piazza Cairoli a Messina pensate che avrebbero fatto la stessa cosa? 
Certo noi a Lipari abbiamo i conti correnti gratuiti alle Poste e non paghiamo tasse quindi niente pretese! Il mio pensiero è che questi siano i prodromi della chiusura dell'ufficio più volte tentata dalla direzione postale.

Leggetevi il link sotto e ditemi se anche voi cominciate a sentire un certo... calore.
https://www.tragicomico.it/il-principio-della-rana-bollita-noam-chomsky/

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Malattie e cure

Le Eolie nelle stampe d'epoca (281° puntata)


U parmitu (Lipari) e Salina

E' deceduto Silvio Berlusconi


Silvio Berlusconi è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì: aveva da tempo una leucemia e nelle scorse settimane aveva già trascorso 45 giorni in ospedale per curarsi. Berlusconi, che aveva 86 anni, è stato tre volte presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi e di successo in Italia. È stato anche il politico più controverso, discusso, influente e divisivo degli ultimi trent’anni di storia del paese.
Era stato ricoverato una prima volta a inizio aprile per alcune complicazioni respiratorie collegate a una leucemia mielomonocitica cronica. I suoi medici avevano in seguito spiegato che l’ex presidente del Consiglio era malato da tempo e che era sottoposto a chemioterapia.

E' deceduta Letteria Giuffrè in Iacono

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA & OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

 

Auguri di...

Buon Compleanno a Annunziata Pajno, Gessica Cortese, Maria Greco, Vanessa Di Losa, Domenico Scalia, Gaetano Tripi, Luca Biviano, Ramona Maria Agrip, Ivana Mandarano, Alessandra Zampetti, Vincenzo Sciacchitano, Gabriele Profilio



La Chiesa venera oggi Sant'Onofrio

 

Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.


Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore.

MARTIROLOGIO ROMANO. In Egitto sant'Onófrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant'anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall'Abate Pafnùzio.

È, assieme a Santa Rosalia e Benedetto il Moro, uno dei patroni della città di Palermo, nella quale è ritenuto, assieme a Sant'Antonio da Padova e San Graziano di Tours, protettore di chi cerca oggetti smarriti, nonché delle donne che cercano marito e degli studenti che hanno problemi di studio. Una delle preghiere tipiche, a Palermo, per ottenere l'intercessione del Santo, recita:


Testo sicilianoTraduzione italiana


Santu Nofriu pilusu-pilusu

Tuttu amabili e amurusu

Pi li vostri santi pila

Fascitimi sta grazia

Diccà a stasira.





Sant'Onofrio peloso-peloso

tutto amabile e amorevole

per i vostri santi peli

fatemi questa grazia

entro stasera.



Santu Nofriu pilusu-pilusu

Lu me cori è tuttu cunfusu

Pi li vostri santi pila

Fascitimi stà grazia

Diccà a stasira.



Sant'Onofrio peloso-peloso

il mio cuore è tutto confuso

per i vostri santi peli

fatemi questa grazia

entro stasera.



Santu Nofriu pilusu-pilusu

Misi un muranu n'to pirtusu

Pi li vostri santi pila

Fascitimi truvari chiddu ca pirdivi

Diccà a stasira.



Sant'Onofrio peloso-peloso

ho fatto un'offerta ai poveri

per i vostri santi peli

fatemi trovare ciò che ho perso

entro stasera.

Oggi è il 12 Giugno. Buongiorno con questa foto di Carmelo Bertè

Tramonto da Acquacalda - 

domenica 11 giugno 2023

"A Lipari lasciamo un pezzo di cuore. E tanti nuovi amici". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'undici giugno 2023

L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

 

Lipari, monopattini vietati in area pedonale. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 giugno 2023

Iacolino e i materassi di Vico Sparviero: "Interveniamo e verbalizziamo ma è difficile cambiare le abitudini"

Riceviamo dall'assessore Iacolino e pubblichiamo:

Caro direttore,

Leggo lo stupore giustificato alla vista dell'abbandono dei rifiuti ingombranti in vico Sparviero, zona Marina Corta, ma devo precisare che non è vero che nessuno li vede. Vengono abbandonati puntualmente dallo stesso cittadino ( si fa per dire ) e puntualmente vengono rimossi.

Siamo, credo , al quarto verbale nei suoi confronti , prova che gli interventi si fanno ma per molti è difficile se non impossibile cambiare abitudini.

Volontari per ripulire la Cesare Battisti di Canneto


 

OFFSHORE: SCHEPICI E PETRONI, SUL "TOMMY ONE", CONQUISTANO RECORD MONDIALE SULLA MESSINA-VULCANO-MESSINA

Ad una velocità media di 90 nodi e con dei picchi tra i 100 e i 105 nodi, Maurizio Schepici e Mario Petroni, a bordo del potente "Tommy One" hanno conquistato il record mondiale offshore sulla tratta Messina-Vulcano-Messina, coprendo un percorso di 70 miglia nautiche in 45 minuti e 17 secondi. Record che già apparteneva al "Tommy One", con il tempo di 51 minuti e 44 secondi stabilito nel 2020.

La cerimonia di premiazione dei piloti si è svolta al Marina del Nettuno alla presenza di esponenti del Comune di Messina, tra i quali il sindaco Federico Basile.  

Torna da oggi la "Sagra della ginestra"

Dopo diversi anni di fermo, parte oggi la settimana della “sagra della ginestra” nella sua 36^ edizione.
Un cartellone ricco di eventi che iniziano oggi con il torneo di calcetto “memorial Maria Tindara” e il concorso di fotografia.

Auguri di...

Buon Compleanno a Aurora Palino, Sandro Biviano, Giulia Parisi, Ruta Iole, Noemi Zaia, Manuela Nastasi, Alessandra Lupo, Andrea Li Donni, Fiorella Paino, Saida El Fanidi, Tindaro Borrello, Stefania Marino, Galliano Rizzo, Salvatore Torre, Armando Vernuccio, Gisella Ballato, Simone Merlino


In memoria di Antonino Criscillo (di Gianni Iacolino)

(di Gianni Iacolino) L'ho conosciuto una notte di febbraio del 1972 a Stromboli. Un forte vento sferzava l'isola ed il vulcano ,per non essere da meno,ci metteva di suo qualche tremore così da far vibrare più forte i vetri delle imposte. La tempesta perfetta. Non capivo bene se fossi stato svegliato da questa baraonda di rumori o se si fosse trattato del bussare alla porta da parte di qualcuno. Non esisteva a Stromboli il campanello elettrico , eravamo al tempo del lume a petrolio e delle lampade a gas . Decido di andare alla porta e mi si presenta, anzi mi acceca con la sua potente torcia a batteria un omone che entra, quasi prepotentemente, seguito da una signora tedesca ed il suo bambino bisognoso di cure. Venivano da Ginostra con la barca in una notte da incubo. Si presenta con fare minaccioso : <sono Antonio Criscillo , direttore dell'ufficio postale di Ginostra>. Avevo attrezzato il mio ambulatorio di medico condotto di tutti quei presidi indispensabili in un'isola e nel giro di alcune ore, alle prime luci dell'alba, il ragazzino aveva superato la crisi e tutto volgeva per il meglio. Criscillo era molto più disteso e cominciò a mostrare quel lato simpatico e generoso del suo carattere. Ebbe inizio cosi un'amicizia sincera con qualche frequentazione estiva nella sua bella dimora affacciata sul mare.. Era intanto convolato a nozze con la professoressa Giovanna La Cava , abbandonando di colpo le sue abitudini da scapolone , decidendo di vivere a Lipari, anzi a Marina Corta, con Ginostra sempre nel cuore. Ossessionato dalla paura delle malattie, visse da malato per spegnersi da sano e fu sempre lo stesso uomo da giovane e da anziano : caparbio, genuino e verace. Così voglio ricordarlo cocciuto e simpaticone, minaccioso come quella notte di cinquantuno anni fa ed affettuoso ospite nel suo rifugio sotto il vulcano.

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 11 Giugno 2023

La Chiesa celebra oggi il Corpus Domini


« Così Dio amò il mondo, da darci il suo Figlio Unigenito ».
Queste mirabili parole le vediamo brillare sulla capanna dell'Infante di Betlemme ove Cristo nacque su di un giaciglio di foglie.
Le vediamo impresse sulla povera casetta di Nazaret ove Gesù lavorò per amor nostro.
Le vediamo là nel pretorio di Caifa, di Erode, di Pilato, ove l'innocente Gesù soffrì per amor nostro.
Senza dubbio se Nostro Signore ci avesse amato soltanto fino alla croce, fino a dare la vita per noi, sarebbe già stata una prova di immenso amore, ma il Signore volle far più. Il Cuore di Gesù è Cuore divino, e Dio è eterno ed anche il suo amore non può morire: « Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli ».
Ma in che modo, o Gesù, resterai con noi? Se tu stesso hai predetto la tua morte, la tua partenza da questa terra?
Nella notte stessa nella quale uno dei suoi amici più intimi, un suo apostolo, Giuda, lo tradiva, nella notte in cui i suoi nemici aizzavano la plebe, radunavano falsi accusatori, armavano soldati per la sua cattura, mentre i Giudei gridavano : « Non deve regnare sopra di noi, è degno di morte... dobbiamo toglierlo dal mondo... », Gesù, là, nel Cenacolo, circondato dai suoi Apostoli dà una prova solenne di tutto il suo amore per gli uomini.
« Non vi lascerò orfani, esclama, ma sarò sempre con voi ». Ancora una volta quel Cuore adorabile, pieno d'amore, si commuove, pensa alle anime che avranno bisogno di nutrimento spirituale; che avranno bisogno di Lui e della sua forza ed allora decide di darsi come cibo.
Verso la metà della cena, prese il pane, alzò gli occhi al cielo, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì agli Apostoli dicendo: « Prendete e mangiate; questo è il mio Corpo ». Similmente fece del vino che distribuì dicendo: « Prendete e bevete, questo è il mio Sangue; ogni qualvolta farete questo, fatelo in mia memoria ».
Ecco compiuta l'istituzione del Sacramento dell'amore, l'Eucarestia, il Sacramento che fa vivere in mezzo a noi Gesù, anche dopo la sua ascesa al cielo.
I nemici uccisero Gesù, suscitarono persecuzioni di ogni genere, cercarono ogni mezzo per toglierlo di mezzo agli uomini, ma tutto fu inutile.
Cristiani, quante volte là da quel tabernacolo Gesù ci invita al banchetto divino! accostiamoci a lui. Rallegriamoci di essere nel numero dei fedeli convitati che il Padrone ha introdotto nella sua casa. Là dimenticheremo le nostre tristezze ed ascolteremo dal Cuore di Cristo i suoi divini consigli, là riceveremo la forza, il vigore per vincere i nostri nemici e camminare più speditamente per la via della virtù.
Gesù Eucaristico, sole splendente ed ardente d'amore, brilla nella nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel mondo intero, e facci amare Iddio sopra ogni cosa e il prossimo come noi medesimi!

Oggi è l'undici giugno. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina dalle Eolie

Vulcano
 

Il dottor Compagno direttore della Chirurgia generale dell'ospedale di Lipari

Con delibera del 6 giugno il Commissario Straordinario dell'ASP di Messina, dottor Bernardo Alagna,  ha nominato il dottore Vincenzo Compagno, direttore della Chirurgia Generale dell'ospedale di Lipari.


NDD - Al dottor Compagno le nostre congratulazioni