Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”
SM - Ufficio OAIO
COMUNICATO STAMPA
Oggi 12 giugno 2023, nel corso della mattinata, a Messina, all’interno della caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Generale di Divisione Giovanni Truglio.
La cerimonia, a cui hanno
preso parte Autorità civili, militari e religiose di Sicilia e Calabria, ha
visto lo schieramento della Bandiera di
guerra e della Fanfara del 12°
Reggimento Carabinieri “Sicilia” e di un Reggimento di formazione, composto
da militari dell’Arma territoriale, della
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”
e del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, nonché dai Carabinieri degli
Squadroni Eliportati Cacciatori “Sicilia” e “Calabria”, che hanno reso gli
onori militari. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti
dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.
Il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo
d’Armata Riccardo Galletta, nel lasciare l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber” per
assolvere in via esclusiva quello di Vice Comandante Generale dell’Arma, ha rievocato
l’intensa attività svolta, per circa un anno e mezzo, a fianco dei Carabinieri del
Comando Interregionale e delle 14 province siciliane e calabresi, ai quali ha rivolto
il suo ringraziamento per l’alta dedizione al servizio con cui hanno sempre
operato, dai Comandanti delle Legioni “Sicilia” e “Calabria” ai militari delle
più lontane Stazioni, a quelli della Rappresentanza Militare e delle Associazioni
a carattere sindacale, senza dimenticare il personale in congedo; dopo aver
ricordato i Caduti dell’Arma, l’Alto Ufficiale ha poi evidenziato la sinergica
collaborazione con le altre Istituzioni, dai Prefetti ai rappresentanti delle
Amministrazioni Regionali e degli Enti locali, all’Autorità Giudiziaria, alle
Forze Armate e di Polizia, alle Università, alla Stampa, che ha sentitamente
ringraziato.
Il Gen. Galletta ha, quindi, ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per il costante sostegno offertogli e ha rivolto i suoi più fervidi auguri al Generale Truglio.
Il Generale di Divisione Giovanni Truglio, nell’assumere il comando, dopo aver ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per la fiducia accordatagli nell’assegnargli un incarico così prestigioso e importante, ha salutato tutte le Autorità intervenute e si è detto desideroso di aggiornarsi al più presto sul contesto socio ambientale delle due bellissime Regioni che costituiscono il territorio del Comando Interregionale “Culqualber”; ha sottolineato l’importanza di mantenere forte ed efficiente la capillare struttura territoriale dell’Arma; ha proseguito salutando anche i rappresentanti degli Organi d’informazione, quindi il personale in congedo, della Rappresentanza Militare e delle Associazioni a carattere Sindacale, nonché i Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”; dopo aver ricordato i Caduti dell’Arma, ha poi rivolto un affettuoso saluto a tutti i Carabinieri e al personale civile in servizio nei Reparti dipendenti dal Comando Interregionale.
Infine, il Generale Truglio ha ringraziato il Generale Galletta, formulandogli i propri auguri per il nuovo, rilevantissimo incarico ricoperto.
Il Comandante Generale dell’Arma,
Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, dopo aver salutato il Prefetto di Messina e quelli
delle altre province siciliane e calabresi, i rappresentanti degli enti locali,
gli esponenti della Magistratura presenti e le autorità religiose, ha inteso
sottolineare che la cerimonia militare costituisce un momento di condivisione e
di sinergia tra le Istituzioni, per dare alla gente un segnale di efficienza
dello Stato, con riferimento all’azione di contrasto alla criminalità. Inoltre,
il Generale LUZI ha evidenziato il ruolo importante dei Carabinieri nelle terre
di Sicilia e Calabria, con particolare riguardo alle realtà periferiche, dove, le
Stazioni dell’Arma, disseminate sul territorio, rappresentano l’unico segno
tangibile di presenza dello Stato.
In conclusione il Comandante Generale dell’Arma ha inteso ringraziare il Generale GALLETTA per i prestigiosi risultati raggiunti nel suo incarico, sicuro che, anche nell’incarico di Vice Comandante Generale, continuerà a portare alto il prestigio dell’Arma, mentre al Generale TRUGLIO, che ha assunto l’incarico di Comandante Interregionale Culqualber, ha rivolto i più sentiti auguri, nella considerazione che, con la sua esperienza, saprà dare continuità e ulteriore spinta propulsiva all’attività dell’Arma.
DISCORSO DI
CESSIONE
COMANDO INTERREGIONALE “CULQUALBER”
Signor Comandante
Generale, Onorevoli membri del Parlamento, distinte Autorità civili, militari e
religiose, gentili ospiti, Delegati della Rappresentanza Militare e componenti
delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, Ufficiali,
Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, lascio oggi, con sincera e
profonda emozione, la guida del Comando Interregionale “Culqualber”.
Sono stato al vostro
fianco, miei Carabinieri, per circa 1 anno e mezzo; un periodo di intenso
lavoro volto a garantire la sicurezza delle nostre 14 meravigliose province.
Ho compiuto,
credetemi, ogni sforzo per onorare l’impegno assunto all’inizio del mio
mandato: conoscervi nelle vostre sedi di servizio, ascoltarvi, portarvi il mio
sostegno ed il mio incoraggiamento.
Ci siamo incontrati
nelle lontane Stazioni dei Monti Sicani, dei Nebrodi, delle Madonie, della Sila,
delle Serre e dell’Aspromonte, nelle più piccole Isole minori, nell’alto
cosentino ionico, nelle estese periferie cittadine, lungo le splendide zone
costiere e nei più incantevoli luoghi d’arte.
Dovunque, vi ho
trovato fortemente motivati, altamente professionali, costantemente animati da
sincero spirito di servizio.
In ogni circostanza,
vi ho visto lavorare con grande generosità, senza risparmio di energie, per
garantire il rispetto della legge e la tranquillità delle popolazioni
affidatevi.
A voi, quindi, il mio
più sincero ringraziamento per quanto avete fatto, accompagnato dalla
consapevolezza di aver mantenuto il rendimento dei nostri Reparti in linea con
le migliori tradizioni dell’Arma.
Vivere con voi,
vedervi operare quotidianamente con generoso impegno e grande professionalità e
condividere i vostri successi mi ha fatto sempre sentire orgoglioso di essere
il vostro Comandante.
Un pensiero
particolare per i vostri familiari che condividono le ansie del servizio e che
ogni giorno attendono il vostro ritorno a casa.
Nell’inchinarmi riverente
di fronte alla nostra Bandiera, stringo in un forte abbraccio i congiunti di
tutti i nostri Caduti.
Il vuoto incolmabile
che essi hanno lasciato ci impegna ad essere affettuosamente vicini alle loro
famiglie.
Desidero, poi,
rivolgere un apprezzamento sincero al mio COIR, che ha svolto con grande
passione il suo delicato compito, contribuendo efficacemente a migliorare il
benessere dei nostri militari.
A tutti i delegati,
che hanno condiviso con me questo importante servizio, desidero esprimere un
grazie sentito e sincero.
Grazie anche ai
Carabinieri in congedo della Sicilia e della Calabria; se oggi l’Arma è amata
ed apprezzata lo dobbiamo anzitutto a loro, a coloro che ci hanno preceduto.
In questo anno e
mezzo, ho avvertito il forte sostegno e la convinta collaborazione di tutte le
Istituzioni: i Signori Prefetti, i rappresentanti delle Amministrazioni
Regionali e degli Enti locali, i Vertici della Magistratura Ordinaria,
Amministrativa e Contabile, a molti dei quali sono profondamente legato da un
“antico” e consolidato rapporto di stima ed affetto, quelli delle Forze Armate
e di Polizia, le Università, la Stampa.
A ciascuno di loro
giunga il mio più sentito ringraziamento e quello di tutti i Carabinieri di
Sicilia e di Calabria.
Signor Comandante
Generale, carissimo Teo, a Te un ringraziamento particolare, e si mi consenti
carico di sincero, “antico” affetto, per avermi dato la possibilità di vivere
con entusiasmo e passione questa straordinaria esperienza professionale e di
vita.
Grazie per la Tua illuminata e premurosa azione di sostegno
ai reparti del Comando Interregionale “Culqualber”. E’ per me un privilegio ed
un onore poter collaborare al Tuo fianco nelle nuove vesti di Vice Comandante
Generale dell’Arma, incarico nel quale continuerò ad offrirTi, facendo ricorso
a tutte le mie energie ed ai miei modesti talenti, il mio più leale,
incondizionato e fedele sostegno.
Ai Signori Comandanti
di Legione, al Signor Vice Comandante Interregionale, ai Comandanti Provinciali
ed ai componenti del mio Stato Maggiore e della mia Segreteria, fedeli e
pazienti compagni di viaggio, permettetemi di porgere una carezza, a parziale
riparazione delle sempre più prolungate assenze dalle mura familiari che
talvolta ho richiesto loro.
Ed è proprio a loro
che vorrei rivolgere un ultimo pensiero che sintetizzo con le parole del
Cardinal Federico Borromeo a Don Abbondio: “Tale è la misera e terribile nostra
condizione. Dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che Dio sa se noi
saremmo pronti a dare!”.
Gli auguri più
fervidi, infine, sono per il Generale Giovanni Truglio, amico di sempre,
Ufficiale di straordinarie qualità umane e professionali.
Sono certo carissimo
Gianni, che i Carabinieri di Sicilia e di Calabria, sotto la tua sapiente guida, continueranno a
sempre meglio operare per il bene della nostra amata Patria.
L’austerità del rito non celi
l’intensità delle emozioni che la presenza di ciascuno di voi suscita in me.
Riecheggiano, in questo momento, nella mia mente e nel mio animo, le parole di San Paolo apostolo nella sua seconda lettera a Timoteo:
“Ho combattuto la
buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede!”.
Lascio l’incarico di
Comandante Interregionale “Culqualber” con la serena consapevolezza di aver
compiuto sempre il mio dovere, nell’esclusivo interesse dell’Istituzione, che
ho sempre immensamente amato, e ringrazio Iddio per aver costantemente
illuminato il mio cammino, in modo tale da poter discernere, in ogni
circostanza, quale fosse il mio dovere.
Ricorrendo, ancora una
volta, al Manzoni, ed in particolare al suo celebre “addio ai monti”, mi
verrebbe da dire: “quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne
allontana!”.
Non vi dimenticherò mai. Resterete
sempre nel mio cuore, così come i suoni, gli odori e le luci delle amate terre
di Calabria e di Sicilia.
Che Iddio vi protegga.
Auguri a tutti.
Viva l’Arma dei
Carabinieri. Viva La Repubblica!
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