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giovedì 23 ottobre 2008

Lami: Anche il comune contribuisce al degrado dell'area limitrofa all'ex discarica?

I cittadini di Lami(anche con appropriata cartellonistica) si impegnano per far "rivivere" la frazione, al contrario il comune si "impegnerebbe" a favorirne il degrado. Questo quanto si evince dall'interrogazione a firma dei consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti, avente per oggetto "Deposito abusivo materiale vario da risulta e sterpaglie", indirizzata al sindaco e all'assessore all'ecologia del comune di Lipari e per conoscenza al presidente del consiglio comunale. IL TESTO:
La zona immediatamente attigua alla ex discarica di Lami, contrada Malopasso, versa in un totale stato di degrado ed abbandono ed è quotidianamente oggetto di deposito abusivo di materiale di ogni genere, residuati edili, calcinacci ed ogni tipologia di rifiuto, ivi compresi alcuni pericolosissimi rifiuti “speciali”.
In data 17 ottobre 2008, un autocarro in dotazione al Comune di Lipari, con la scritta sulla fiancata laterale “Protezione Civile”, si recava in località Lami Malopasso per depositare materiale vario da risulta non meglio identificato e sterpaglie, nei pressi del cancello della ex discarica comunale.
Un tale accadimento, già di per se gravissimo, sembrerebbe essersi reiterato svariate volte, anche nelle scorse giornate, come tra l’altro evidenziato da parecchi cittadini residenti nella frazione.
Per tali ragioni
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
interrogano le SS.LL per sapere
Se sono a conoscenza dell’accaduto;
Quali iniziative le SS.LL. intendono porre in essere, (o hanno già intrapreso) in merito alla vicenda sopradescritta;
Chi, a che titolo e con quali atti amministrativi avrebbe autorizzato il deposito di materiale in località Lami – contrada Malopasso, nei pressi della ex-discarica.
Lipari lì 23-10-2008
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Francesco Megna Gesuele Fonti

Sito del depuratore. Il prefetto chiede chiarimenti al sindaco

(gazzettadelsud-peppe paino)
Il prefetto-commissario per le emergenze Francesco Alecci chiede spiegazioni al sindaco Mariano Bruno sull'individuazione del sito di Pignataro-Monte Rosa per la realizzazione del tanto atteso depuratore a seguito delle considerazioni negative dell'associazione Contrada Monte Rosa. L'area per la costruzione dell'impianto, finanziato dallo stato nell'ambito delle opere per il ciclo integrato dell'acqua, come sottolineato dallo stesso prefetto Alecci, é stata proposta dal primo cittadino di Lipari in una riunione alla Segreteria Tecnica del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Daniela Lazzaroni, presidente dell'associazione Monte Rosa, che vede tra i propri soci anche personaggi importanti come Osvaldo De Santis, presidente di 20 Century Fox Italia e l'ex arbitro Tullio Lanese, ha di recente fatto presente al prefetto che «la strada attraverso la quale si giunge all'area in argomento avrebbe caratteristiche tali da non consentire il passaggio di mezzi che dovranno essere verosimilmente utilizzati per la manutenzione dell'impianto; il sito prescelto sarebbe adiacente al punto di raccolta della condotta dell'acqua potabile con conseguenti rischi di carattere igienico sanitario in caso di guasti alle condutture e riversamento di liquami».
A tal proposito va ricordato che in zona manca la rete fognaria e che le abitazioni non sono collegate alla rete pubblica in quanto dotate delle fosse a perdere. Sulla questione pesa poi un altro aspetto: l'area appartiene alla società Eolmare che dallo stato ha avuto l'ok per la costruzione di un residence per il turismo da diporto.

Giacomo Biviano e il difensore civico....fantasma

E' indirizzata al Sindaco del Comune di Lipari, al Presidente del Consiglio Comunale e per conoscenza all’Assessorato Enti Locali- Regione Sicilia una nota del consigliere Giacomo Biviano con oggetto "Difensore Civico". Il testo:
Gentili amministratori,
Il sottoscritto, così come la stragrande maggioranza dei liparoti, riteneva che l’ente comunale avesse da tempo designato, come giusta causa, dopo regolare elezione consiliare, la figura del Difensore Civico.
Si era a conoscenza che lo stesso incarico fosse stato attribuito all’ Avv. Annachiara La Cava.
Del resto, cito a memoria, la stessa notizia era stata riportata da organi d’informazione anche televisivi. Con incredulità, costernazione e disappunto, dalla diretta fonte dianzi citata, apprendo che di fatto il nostro Comune e a distanza di oltre un anno per vicissitudini a me ancora non chiare, di quella figura n’è sprovvisto.
Anche perchè, sapendo che l’Avv. La Cava aveva rifiutato quell’incarico, mi chiedo chi sia stato eletto, in sua sostituzione per ricoprire il delicato e democratico ruolo.
Ufficialmente, essendo io Consigliere Comunale, sò per certo che nessun altro è stato designato. Quindi, domando a lor Signori, quando ritengano opportuno predisporre l’argomento in assise.
Anche perchè il vostro atteggiamento è stato a dir poco delittuoso.
La premessa a questa mia scaturisce dal fatto che Voi, arbitrariamente, non avete informato del rifiuto a quel ruolo dell’Avv. La Cava, nessuno degli eoliani. Nè tantomeno i singoli Consiglieri. Avete commesso e perpetrato un atto gravissimo. Avete fatto, insomma, credere all’Assessorato agli Enti Locali che la comunità di Lipari fosse ausiliata da un Difensore Civico. In pratica, avete omesso di notificare ai soggetti citati ( Assessorato enti locali e Consiglieri Comunali) che il Difensore Civico, all’attuale data, nel nostro municipio non esiste e non è mai esistito! Bluffando, avete fatto intendere che lo storico municipio liparoto fosse munito di quella straordinaria figura. Così facendo, ovviamente, avete impedito a qualsiasi cittadino di espletare un diritto sacrosanto che è quello della “rappresentanza – legale” qualora ne avesse giusto bisogno.
Diventa facile, quindi, amministrare nel momento in cui, nella fattispecie, si ostruisce la possibilità di mettere in discussione un erroneo operato dall’Amministrazione nei confronti degli amministrati stessi. Non solo: l’avere sottaciuto l’intera vicenda, pone gli stessi Consiglieri Comunali non essere in grado di potere fornire agli isolani informazioni utili atte ad individuare lo stesso Difensore Civico.
In conclusione, artificiosamente, avete nascosto una verità che dev’essere invece conosciuta da tutti. La presente, come lor signori hanno avuto modo di intendere, è indirizzata, anche se per conoscenza, all’Assessorato agli Enti Locali al quale, in questo caso, come a Voi, chiedo sollecitamente spiegazioni scritte nel breve tempo possibile.
Convinto di favorevole riscontro, porgo i distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)

Proliferano le antenne telefoniche (Piero Roux)

Sul proliferare di antenne telefoniche a Lipari riceviamo e pubblichiamo una nota di Piero Roux di Legambiente. IL TESTO:
Il proliferare di antenne telefoniche nell’isola di lipari incomincia ad assumere un aspetto inquietante.
Una nuova stazione radio base per telefonia cellulare con sistema GMS e UMTS è stata, ieri, posizionata da Telecom a Marina Corta sul tetto del noto pub “Da Frank”.
L’autorizzazione Edilizia rilasciata dal Comune in data 14.08.2008 sembra godere di tutte le autorizzazioni, compresa quella dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione e Ambiente) che l’aveva bocciata nel 2006.
Inutile polemizzate con la Sovraintendenza circa l’impatto ambientale, con l’amministrazione comunale che non tiene conto del nuovo Piano Regolatore o con l’Arpa circa le emissioni elettromagnetiche.
Sappiamo solo che le emissioni elettromagnetiche, prodotte dagli impianti tecnologici per le telecomunicazioni sono prevalentemente localizzate intorno alla sorgente e che non si può verificare il rischio di permanenza dell'inquinante (o contaminazione) nell'ambiente, per tempi lunghi sugli esseri umani.
Tutto ciò dovrebbe bastare per evitare di posizionare antenne telefoniche nel centro abitato ma se l’assunto è vero, non si capisce da quale analisi scaturisca l’autorizzazione al posizionamento dell’antenna sopra ed accanto all’hotel Filadelfia, al tentativo (fallito) di installarne una sopra il negozio di Chiofalo, in via Garibaldi e quest’ultimo, autorizzato, a Marina Corta.
Sappiamo anche che le valutazioni di impatto ambientale da parte della Sovraintendenza ai Beni Culturali dovrebbero essere mirate a valutare gli effetti che la realizzazione di un progetto può produrre sull'ambiente al fine di tutelare la salute umana e le risorse naturali, salvaguardare la biodiversità di specie ed ecosistemi e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale.
Ma per salvaguardare la biodiversità delle nostre isole e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale delle eolie non bastano dei burocrati ma si richiede l’orgoglio di appartenenza ed un cuore eoliano.
Considerato che i “poteri forti” non entrano mai in conflitto, alla luce degli eventi che stanno, forse, minando la salute dei cittadini nonché la bellezza dei nostri siti, chiediamo all’amministrazione Comunale ed al Sindaco di valutare, in futuro, su basi più restrittive, il rilascio di autorizzazioni su nuovi impianti ed obbligare i titolari di antenne in disuso ed abbandonate (vedi Monte S.Angelo) a rimuoverle.
Legambiente Lipari
Piero Roux

mercoledì 22 ottobre 2008

Ex Pumex: Occhi puntati sul vertice romano

Gli ex lavoratori della pomice guardano con attenzione alla riunione romana di oggi al Ministero dell'Ambiente. Una riunione dove si discuterà degli otto punti a cui l'amministrazione di Lipari deve ottemperare, per non mettere a rischio la permanenza del sito tra quelli Patrimonio dell'umanità, ma che riveste una certa importanza alla luce delle dichiarazioni rese dal sindaco Mariano Bruno in sede di consiglio comunale. “Le Eolie- ha detto il primo cittadino- intendono rimanere tra i siti Patrimonio dell'Umanità ma, se nella riunione del prossimo mercoledì a Roma al Ministero dell'Ambiente, inerente il sito Unesco delle Eolie, non sarà posta al primo punto la soluzione della problematica inerente gli ex lavoratori della pomice, attraverso un intervento sul Governo regionale, non ottempererò alle otto condizioni poste dall'Unesco per fare restare l'arcipelago nella World Heritage List”. Una presa di posizione forte che, al di là del riconoscimento delle giuste aspettative degli ex dipendenti della pomice, ha suscitato la reazione di Legambiente Lipari che, oltre ad invitare Bruno a chiedere scusa ai sindaci di Salina per non averli consultati prima di annunciare una decisione così grave, lo ha invitato a profondere da subito “tutto l’impegno e l’energia necessaria per affrontare, fin da subito, i problemi inerenti le otto condizioni poste dall’Unesco, da attuare entro il prossimo febbraio e che rischiano di mettere in pericolo la permanenza delle Eolie nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità”. Intanto il sindaco è partito per Roma con l' ordine del giorno(approvato all'unanimità) del consiglio comunale che gli da “mandato affinché nella riunione del 22 ottobre chieda l’inserimento al primo punto dell’o.d.g. previsto, la discussione e la definizione per il reinserimento lavorativo a pieno titolo dei lavoratori della pomice in mobilità ai quali è stato “sottratto” il posto di lavoro”. Il consiglio comunale, inoltre, delega il sindaco affinchè “inviti, il Governo Nazionale ad intervenire presso la Regione Sicilia e gli assessorati regionali preposti a mantenere fede agli impegni assunti sia dal precedente Governo sia dagli autorevoli esponenti dell’attuale Governo Regionale che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di Giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l’impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni Culturali presenti nelle isole. Inviti, i parlamentari regionali eletti nella provincia di Messina a sollecitare il Governo Regionale per il mantenimento degli impegni assunti con gli operai del settore pomicifero e con la comunità eoliana”.

martedì 21 ottobre 2008

Eolie nel cuore: Comunicato stampa di puntualizzazione sul consiglio comunale di Lipari

Comunicato stampa: Una opportuna puntualizzazione.
Ieri il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità un documento dove si dava mandato al Sindaco di Lipari affinché, in occasione dell’imminente riunione a Roma sulla vicenda Unesco-Isole Eolie, proponesse di mettere al primo punto del dibattito sulle questioni ancora aperte relative alla permanenza dell’arcipelago nella World Heritage List l’esigenza di intervenire presso la Regione Siciliana per una definitiva soluzione occupazionale per gli ex-lavoratori del settore pomice.
Questo documento è maturato a seguito di un acceso confronto in aula consiliare, dove i sottoscritti – insieme alle altre forze di minoranza – hanno ribadito le pesanti responsabilità dell’attuale governo regionale, e l’inazione di quello nazionale, nel non avere ancora ottemperato agli impegni ripetutamente assunti con i lavoratori. In particolare, è stato evidenziato come, sulla pelle e sul pane di questi lavoratori, si siano consumate ben TRE campagne elettorali (le amministrative del 2007, le nazionali e le regionali del 2008), dove la definitiva soluzione di questa vergognosa vicenda è purtroppo divenuta merce elettorale.
Intendiamo puntualizzare ciò alla luce delle notizie ampiamente riportate dalla stampa, relative alle dichiarazioni del sindaco di Lipari Dr. Mariano Bruno, che “non avrebbe ottemperato” agli otto punti posti dall’Unesco in assenza di una soluzione. Se da un lato è vero che il sindaco abbia esordito così, dall’altro è necessario sottolineare come il dibattito scaturito successivamente e la ricerca di un accordo tra forze di maggioranza e di opposizione abbia contribuito a moderare tale atteggiamento, sforzandosi di indirizzare l’amministrazione verso una posizione sì provocatoria, ma anche costruttiva e tesa alla ricerca di un dialogo, soprattutto per non generare false attese e alimentare nuova demagogia sulle spalle dei lavoratori: il mandato del Consiglio Comunale, da noi approvato e sottoscritto, non parla di “ottemperare” o meno alle criticità dell’Unesco, ma intende richiamare l’attenzione di questo organismo internazionale sulla necessità di interventi autorevoli presso chi si è assunto determinati impegni, ovvero – non dimentichiamolo, per amore della verità – presso il governo regionale e i suoi rappresentanti plurivotati alle Eolie.
Oltretutto, sempre per amore di verità, va ricordato che non spetta al sindaco di Lipari “ottemperare” o meno ai punti critici posti dall’Unesco, ma discuterne insieme alle autorità nazionali e regionali allo scopo di trovare le adeguate soluzioni per la nostra permanenza nella World Heritage List. Il resto, è soltanto demagogia.
I consiglieri del gruppo “Eolie nel Cuore”
Pietro Lo Cascio
Giacomo Biviano
Rosario Centorrino

Aimée Pierrette Carmoz di Stromboli tra i dieci ambientalisti dell'anno

Legambiente e la Nuova Ecologia hanno nominato la signora Aimée Pierrette Carmoz, paladina dell'ambiente dell'isola di Stromboli, tra i dieci ambientalisti dell’anno in Italia. La signora Carmoz, francese trapiantata a Stromboli da oltre un trentennio, concorrerà di conseguenza al premio “Ambientalista dell’anno”, giunto alla seconda edizione. Ad esprimere le nomination una giuria di esperti presieduta da Alberto Fiorillo, portavoce nazionale di Legambiente, Donatella Massai e Giuseppe Onofrio (direttore esecutivo e direttore della campagne di Greenpeace), Tessa Gelisio (conduttrice tv di programmi sull’ambiente), Toni Mira (giornalista ambientale di Avvenire), Filippo Solibello (conduttore di Caterpillar su Radio 2), Vittorio Cogliati Dezza (presidente di Legambiente) e Marco Fratoddi (direttore di Nuova Ecologia). Per la signora Aimée Carmoz, al di là di quello che sarà il risultato finale, l'essere inserita tra i dieci ambientalisti dell'anno in Italia è un riconoscimento prestigioso. La franco-strombolana dovrà vedersela con nove contendenti di grande livello: Antonio Decaro, amministratore bareser, Sefano Brown, responsabile mondiale dell’ambiente e della responsabilità sociale dei negozi Ikea; i parrocchiani di Nostra Signora di Lourdes e del S.S. nome di Maria a Caserta, pionieri della raccolta differenziata in un quartiere, appunto, di Caserta; Giorgio Fanciulli, direttore dell’Area Marina Protetta di Portofino; Paolo Fanciulli “padre” del pescaturismo in Italia e strenuo difensore dell’ambiente marino; Bruno Massi, sindaco di Serra de’ Conti (Ancona), infaticabile nel sostenere il biologico, i prodotti locali e i beni culturali della sua terra; Giuseppe Messina, agente di Polizia Municipale, ideatore e commissario del Nupa, il nucleo di protezione ambientale di Palermo; Carlo Petrini, giornalista, sociologo e fondatore del movimento internazionale Slow food; e infine Gabriella Zampilloni, insegnante romana di credo ambientalista che da sempre porta avanti con i suoi alunni l’idea di una scuola radicata sul territorio e realmente capace di futuro.“
A designare il vincitore del premio “Ambientalista dell’anno” 2008, che consiste semplicemente in una targa e un abbonamento a La Nuova Ecologia saranno i soci di Legambiente e i lettori della rivista. Per partecipare al voto è sufficiente compilare la scheda (che si trova sul numero di ottobre della Nuova Ecologia e a breve si potrà scaricare anche dal sito http://www.lanuovaecologia.it/) e rispedirla in redazione entro il 15 novembre 2008 via fax allo 0686202670 o via e-mail ad ambientalista2008@lanuovaecologia.it

Ex lavoratori della pomice: L'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale

ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
Che negli ultimi giorni si sono manifestate notizie preoccupanti ed allarmanti sui ritardi da parte della Regione Sicilia per il mancato rispetto degli impegni assunti per dare certezze e continuità lavorativa agli operai del settore pomicifero;
CONSIDERATO
Che nel corso del 2007, a seguito di sequestro giudiziario sono state chiuse le cave pomocifere nel territorio dell’isola di Lipari.
Che l’Assessore al Lavoro pro-tempore, On.le Santi Formica, aveva predisposto, unitamente all’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione, On.le Lino Leanza, un progetto che prevedeva la richiesta da parte del Comune di Lipari di utilizzare i suddetti lavoratori in ASU attivando le procedure previste dall’art. 7, comma 2 del D: Leg.vo n. 468/97, il successivo utilizzo degli stessi presso il Museo di Lipari e delle aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea per arrivare alla stabilizzazione mediante l’assunzione presso la Beni Culturali SpA;
Che agli stessi sarebbe stata garantita l’integrazione salariale del 30% sull’indennità di mobilità percepita, per l’utilizzo presso il Comune di Lipari, a carico del bilancio della Regione Sicilia;
Che in data 05/02/2008 con Delibera di Giunta il Comune di Lipari procedeva all’attuazione dell’utilizzo dei lavoratori Pumex S.p.a. secondo quanto stabilito con l’accordo di cui sopra;
Che in data 8 luglio 2008 l’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On.le Antinoro, in accordo con l’Assessore al Lavoro On.le Incardona, convocava una conferenza di servizi per definire l’iter da seguire per la definizione della problematica prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso il proprio Assessorato garantendo la loro stabilizzazione attraverso un percorso che prevedeva l’approvazione di una delibera di giunta interassessoriale appositamente redatta dagli Assessori al Lavoro ed ai BB.CC.AA e Pubblica Istruzione;
VISTE
La lettera del Sindaco di Lipari del 06/10/2008;
Le dichiarazioni di autorevoli parlamentari che invitano il Governo regionale al mantenimento degli impegni assunti;
Le deliberazioni del Consiglio Comunale in ordine ai lavoratori del settore pomicifero.
RITENUTO
Che sarebbe estremamente grave che la Regione Sicilia non mantenesse cli impegni assunti e sottoscritti;
Che tale inspiegabile ritardo da parte della Regione Sicilia mortifica gli operai creando negli stessi una forte sensazione di abbandono e disinteresse da parte delle autorità regionali ;
Di dover sollecitare una soluzione positiva del problema ed impedire una ingiustificata penalizzazione dei lavoratori;
La necessità di protestare con forza al fine di porre rimedio alla inaccettabile situazione esistente.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Esprime di dare mandato al Sindaco del Comune di Lipari affinché nella riunione del 22 p.v. chieda l’insertimento al primo punto dell’o.d.g. previsto, la discussione e la definizione per il reinserimento lavorativo a pieno titolo dei lavoratori della pomice in mobilità ai quali è stato “sottratto” il posto di lavoro.
Inviti, il Governo Nazionale ad intervenire presso la Regione Sicilia e gli assessorati regionali preposti a mantenere fede agli impegni assunti sia dal precedente Governo sia dagli autorevoli esponenti dell’attuale Governo Regionale che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di Giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l’impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni Culturali presenti nelle Isole.
Invitia, i parlamentari regionali eletti nella provincia di Messina a sollecitare il Governo Regionale per il mantenimento degli impegni assunti con gli operai del settore pomicifero e con la comunità eoliana.
Da mandato al Sindaco a rappresentare la volontà del Consiglio Comunale di Lipari in tutte le sedi istituzionali preposte.
Che si adottino tutte le iniziative possibili in senso di coinvolgimento politico, sociale, sindacale, anche attraverso forme di protesta condivise affinché passi anche il principio dell’integrazione dell’uomo nel suo ambiente.
Invita il Presidente del Consiglio a riconvocare il Consiglio Comunale entro 15 giorni per verificare se il Governo Nazionale e Regionale hanno recepito quanto richiesto dal presente ordine del giorno e in caso contrario organizzare forme di protesta più incisive.

Febbraio è alle porte... di Piero Roux(Legambiente)

Riceviamo da Piero Roux(Legambiente Lipari e pubblichiamo)
FEBBRAIO E’ ALLE PORTE….
Allarmati dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Lipari circa l’intenzione di minaccia all’Unesco di uscire dalla World Heritage List e nell’omettere di chiedere il parere dei sindaci di S.Marina Salina, Malfa e Leni, che sicuramente, in seduta congiunta avranno giustificato l’accaduto come fatto grave, inspiegabile e foriero di eventi di portata storica per le Eolie, primo sito nel mondo a rischio di essere estromesso da un riconoscimento di portata mondiale, chiediamo al Dott. Bruno, oltre a scusarsi con i colleghi sindaci di Salina, tutto l’impegno e l’energia necessaria per affrontare, fin da subito, i problemi inerenti le otto condizioni poste dall’Unesco, da attuare entro il prossimo febbraio e che rischiano di mettere in pericolo la permanenza delle Eolie nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità.
Ricordiamo che l’Unesco, (spina nel fianco del Sindaco Bruno), pena cancellazione del sito, ha chiesto:
- informazioni dettagliate su politiche, strategie e azioni specifiche volte a proteggere il patrimonio mondiale
- una data per la rimozione delle scorte di pomice
- una valutazione dell’impatto sull’ambiente marino del piano per il loro utilizzo;
- specifiche risposte per il ripristino della vegetazione nelle aree di cava.
- chiarimenti sull’ente gestore del sito Unesco eoliano e sui finanziamenti a disposizione.
- la modifica dei confini del sito sulla base della riserva di Lipari e ritiene opportuno in tal senso una modifica del piano territoriale paesistico.
- la necessità del Parco regionale delle Isole Eolie che dovrebbe comprendere anche le aree marine raccomandante dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura e la mancata attenzione nel piano di gestione delle zone costiere e marittime.
L’Unesco, inoltre, ritiene eccessivo l’allargamento del porto di Lipari evidenziando che nel piano di gestione non viene indicato se è stata eseguita una valutazione d’impatto ambientale.
Attendiamo, fiduciosi, segnali in tal senso da parte dell’amministrazione.
Legambiente Lipari
Piero Roux

Lo Cascio e Megna: "Cratere di Vulcano, che degrado! "

Interrogazione consiliare di Francesco Megna ( Il Faro) e Pietro Lo Cascio ( Eolie nel cuore) al sindaco del Comune di Lipari, al Commissario Delegato all’Emergenza Eolie, al Dirigente del 3° settore del comune di Lipari e per conoscenza al presidente del consiglio comunale di Lipari.
Il testo:
Oggetto: interrogazione consiliare ed esposto sullo stato di degrado del sentiero di accesso al cratere La Fossa nell’Isola di Vulcano e sulla presenza di strutture fisse realizzate in assenza di titoli abilitati
Egregi Signori,durante i giorni scorsi gli scriventi hanno avuto modo di recarsi al cratere La Fossa di Vulcano e di verificare personalmente lo stato di degrado nel quale versano attualmente sia le zone di accesso del sentiero, dove sorgono un capanno fisso utilizzato per la riscossione del ticket e un’area di ristoro, sia l’intero sentiero, che si presenta in larga parte difficilmente percorribile per l’azione erosiva della pioggia. La situazione è sconcertante: cumuli di spazzatura sparsa accolgono i visitatori, ancora numerosi nonostante il picco di massima affluenza sia ormai alle spalle; un senso di abbandono, di degrado diffuso, di trascuratezza, caratterizza luoghi che, per espressività, importanza e bellezza, costituiscono uno dei principali motivi di attrazione del turismo nelle Eolie e della loro inclusione nella lista dei “Patrimoni dell’Umanità” dell’Unesco. Per comprendere meglio lo scenario sopra descritto alleghiamo alcune immagini, realizzate il 12 c.m., precisando che tale stato dei fatti permane dalle settimane precedenti. A questo si aggiunge l’inspiegabile assenza degli addetti alla riscossione del ticket di accesso ai vulcani, istituito per l’anno in corso con ordinanza del 12/06/08 dal Commissario Delegato all’Emergenza Eolie e valido fino al 31 dicembre c.a., personalmente verificata in data 8/10, 12/10 e 18/10, nonostante un cartello avverta i visitatori che il pagamento (non meglio precisato) possa essere riscosso anche in fase di discesa se l’addetto non fosse presente in quella di salita; nessuna copia della citata ordinanza risulta affissa nel capanno, mentre fa bella mostra di sé una pubblicità del servizio guide espletato da privati per la visita ai crateri, oltre a quella di cumuli di spazzatura, lamiere, ondulino e altri rifiuti di vario genere, accumulati nei pressi della struttura. Infine, una rapida indagine ci consente di affermare che detta struttura, che a tutti gli effetti va considerata una struttura fissa, non risulta essere stata in alcun modo autorizzata né provvista dei necessari titoli abilitativi che di norma devono essere rilasciati dagli uffici di competenza in maniera conforme alle prescrizioni di legge: tale struttura, pertanto, va considerata assolutamente abusiva. Per le ragioni anzidette, i sottoscritti firmatari interrogano il Signor Sindaco del Comune di Lipari per conoscere se, come e quando intende provvedere alla rimozione dei detrattori ambientali e paesaggistici che insistono sui luoghi, con particolare riferimento al sequestro e alla demolizione della struttura citata priva di titoli abilitativi; se e come intende provvedere per garantire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti attualmente presenti nelle aree sopra descritte, nonché se risulta essere stato disposto un regolare servizio di raccolta dei rifiuti nel tratto iniziale del sentiero; se, di concerto con il Commissario Delegato all’Emergenza che dispone dell’uso dei fondi derivanti dalla riscossione del ticket di accesso ai vulcani, ha previsto un regolare mantenimento del sentiero che conduce al cratere La Fossa, e secondo quali tempi e modalità. Con l’occasione, intendiamo sottolineare l’opportunità di un definitivo chiarimento delle modalità di riscossione del ticket da parte del Commissario Delegato, ovvero la sua revoca se – in atto – non sussistono le condizioni per garantire la sua riscossione da parte di addetti; non è infatti comprensibile il perché i visitatori debbano risultare potenzialmente passibili di un verbale di contravvenzione, in quanto costretti a violare un provvedimento dello stesso Commissario, quando non risulta materialmente possibile il pagamento del ticket previsto dall’ordinanza citata. Inoltre, invitiamo il Commissario a vigilare affinché la presenza di eventuali addetti non debba costituire un presupposto per favorire talune attività private, come quella delle guide che reclamizzano i propri servizi presso il posto di controllo, ma sia e resti esclusivamente funzionale all’applicazione dell’ordinanza.
Restando in attesa di una Vs. gentile risposta, porgiamo distinti saluti
I consiglieri comunali
Francesco Megna (gruppo “Il Faro”)e Pietro Lo Cascio (gruppo “Eolie nel Cuore”)

Il Sindaco Bruno, ha ragione. Usciamo…..allo scoperto….. (PIERO ROUX-LEGAMBIENTE LIPARI)

Piero Roux di Legambiente Lipari ci ha inviato una nota dal titolo: Il Sindaco Bruno, ha ragione. Usciamo…..allo scoperto….. IL TESTO:
L’invidiato riconoscimento, che in tutto il mondo è stato occasione di sviluppo anche economico per le popolazioni locali e oggi importantissima occasione per la conservazione e valorizzazione dei territori dell’arcipelago Eoliano, rischia di essere azzerato dall’operato di un solo uomo: il nostro amato Sindaco.
Infatti, al documento presentato al Consiglio Comunale dagli ex lavoratori della pomice con la quale manifestano, giustamente, il loro “disappunto nei confronti della classe politica poiché, nonostante le innumerevoli rassicurazioni”, ad oggi, “non si è concretizzata la risoluzione della problematica occupazionale che attanaglia gli ex lavoratori del comparto pomice”, ha fatto seguito l’out out del Dottor Bruno che ha affermato: "Se nella riunione del prossimo mercoledì a Roma, inerente il sito Unesco delle Eolie, non sarà posta al primo punto la soluzione della problematica inerente gli ex lavoratori della pomice, non ottempererò alle otto condizioni poste dall’Unesco per fare restare le Eolie nella World Heritage List”.
Il Sindaco Bruno si rivela, ancora una volta, un grande mistificatore, sottacendo le proprie responsabilità politiche e quelle della Regione, politicamente amica che, nella precedente amministrazione, tramite l’Assessore Santi Formica (AN) aveva elaborato un progetto di ASU che prevedeva, in un primo momento, il loro utilizzo nell'ambito del museo e dei siti archeologici delle isole e che avrebbe permesso agli ex lavoratori di essere re-impiegati in lavori socialmente utili, tramite il quale sarebbero stato loro corrisposto una integrazione salariale che avrebbe consentito di portare l'introito economico alla pari di quello percepito in Pumex.
Si trattava forse di promesse a fini elettorali?
Era un progetto al quale il nostro sindaco credeva a tal punto da rassicurare gli operai, tramite una lettera inviata agli stessi a ridosso delle imminenti passate amministrative ma senza fini reconditi?
Cosa ha fatto successivamente il Sindaco eletto – forse - anche con i voti delle famiglie dei lavoratori Pumex per mantenere un impegno che a quel punto era anche il Suo?
Certo non molto se, a distanza di un anno, gli operai sono costretti a presidiare l’aula consiliare reclamando - pacificamente – il mantenimento degli impegni presi.
Caro Sindaco Bruno, le Sue affermazioni suonano ancora una volta sibilline.
Un pensiero maligno attraversa la mia mente: non sarà che, manipolando ancora una volta i fatti e le persone, si utilizzino i lavoratori per aver un maggior spazio di manovra rispetto alle limitazioni poste dall’Unesco circa il progetto del “Megaporto”?
Riconosco che un tale pensiero è da scartare a priori, soprattutto se riferito ad un eoliano, ma è anche accertato che Lei, Sindaco Bruno certo non eccelle nel rispetto e tutela del patrimonio ambientalistico che amministra.
Legambiente Lipari
Piero Roux

lunedì 20 ottobre 2008

Messaggio di solidarietà dell'Arcivescovo agli ex dipendenti della Pumex

NEL POMERIGGIO MONS. CALOGERO LA PIANA HA FATTO GIUNGERE UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETÁ AGLI EX DIPENDENTI DELLA PUMEX. IL TESTO:
Come Pastore di questa amata Chiesa di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela, seguo con particolare interesse la vicenda degli ex lavoratori Pumex, partecipando alle loro preoccupazioni per la precaria situazione in cui versano.
Come guida della Comunità religiosa desidero rivolgermi subito a ciascuno di loro, esprimendo la solidarietà della Chiesa. Essere accanto ad ogni uomo per condividerne i dolori e le angosce, le gioie e le speranze: è l’intrinseca vocazione del discepolo di Cristo.
Ricevendovi a Lipari nei giorni scorsi ho ascoltato le vostre difficoltà e, con sofferenza, ho preso atto del clima di incertezza che rischia di affogare voi e i vostri cari, e adesso anch’io con forza faccio mie le vostre lecite richieste, che trovano fondamento nel primordiale diritto dell’uomo al lavoro.
Insieme a voi mi rivolgo a quanti a livello locale e regionale hanno potere di dirimere la questione, invocando quell’apprezzato senso di responsabilità che contraddistingue le nostre pubbliche Amministrazioni ed il Governo Regionale, affinché ogni impegno assunto sia finalmente rispettato.
Sento di ricordare agli Amministratori che dietro ogni lavoratore c’è un uomo con la sua storia e la sua alta dignità che, per noi credenti, è sacra in quanto creati ad immagine di Dio. Non solo, ma la vicenda che li ha colpiti non è un fatto privato, coinvolge la serenità delle loro famiglie e la sana crescita dei figli. Infine, ha un ampio valore sociale perché immagine del nome della Sicilia e delle Isole Eolie, peraltro dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Ecco perché chiedo anche che possano essere considerate adeguatamente serie e stabili forme alternative di lavoro, utilizzando gli ex lavoratori Pumex per inserirli in circuiti che scaturiscono proprio da questo ricco patrimonio naturale, storico ed artistico delle Eolie.
Sono, altresì, consapevole degli interventi messi in atto dal Comune di Lipari, che però non è in condizione di assicurare con risorse proprie l’integrazione salariale ai lavoratori.
Auspico, pertanto, una fattiva collaborazione tra gli organismi preposti al fine di trovare sollecitamente chiare ed adeguate soluzioni e, nel rispetto della specificità dei ruoli, faccio appello al comune senso di responsabilità che non può più lasciare il passo ad ulteriori ritardi che creano disorientamento, danneggiando loro e tutti noi.
La preghiera che innalzo al Signore infonda speranza ai lavoratori e sia di sprone a chi ha potere decisionale.
Messina, 20 Ottobre 2008
 Calogero La Piana
Arcivescovo Metropolita