Sul proliferare di antenne telefoniche a Lipari riceviamo e pubblichiamo una nota di Piero Roux di Legambiente. IL TESTO:
Il proliferare di antenne telefoniche nell’isola di lipari incomincia ad assumere un aspetto inquietante.
Una nuova stazione radio base per telefonia cellulare con sistema GMS e UMTS è stata, ieri, posizionata da Telecom a Marina Corta sul tetto del noto pub “Da Frank”.
L’autorizzazione Edilizia rilasciata dal Comune in data 14.08.2008 sembra godere di tutte le autorizzazioni, compresa quella dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione e Ambiente) che l’aveva bocciata nel 2006.
Inutile polemizzate con la Sovraintendenza circa l’impatto ambientale, con l’amministrazione comunale che non tiene conto del nuovo Piano Regolatore o con l’Arpa circa le emissioni elettromagnetiche.
Sappiamo solo che le emissioni elettromagnetiche, prodotte dagli impianti tecnologici per le telecomunicazioni sono prevalentemente localizzate intorno alla sorgente e che non si può verificare il rischio di permanenza dell'inquinante (o contaminazione) nell'ambiente, per tempi lunghi sugli esseri umani.
Tutto ciò dovrebbe bastare per evitare di posizionare antenne telefoniche nel centro abitato ma se l’assunto è vero, non si capisce da quale analisi scaturisca l’autorizzazione al posizionamento dell’antenna sopra ed accanto all’hotel Filadelfia, al tentativo (fallito) di installarne una sopra il negozio di Chiofalo, in via Garibaldi e quest’ultimo, autorizzato, a Marina Corta.
Sappiamo anche che le valutazioni di impatto ambientale da parte della Sovraintendenza ai Beni Culturali dovrebbero essere mirate a valutare gli effetti che la realizzazione di un progetto può produrre sull'ambiente al fine di tutelare la salute umana e le risorse naturali, salvaguardare la biodiversità di specie ed ecosistemi e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale.
Ma per salvaguardare la biodiversità delle nostre isole e preservare il patrimonio storico, artistico e culturale delle eolie non bastano dei burocrati ma si richiede l’orgoglio di appartenenza ed un cuore eoliano.
Considerato che i “poteri forti” non entrano mai in conflitto, alla luce degli eventi che stanno, forse, minando la salute dei cittadini nonché la bellezza dei nostri siti, chiediamo all’amministrazione Comunale ed al Sindaco di valutare, in futuro, su basi più restrittive, il rilascio di autorizzazioni su nuovi impianti ed obbligare i titolari di antenne in disuso ed abbandonate (vedi Monte S.Angelo) a rimuoverle.
Legambiente Lipari
Piero Roux