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sabato 8 maggio 2010

E' partita a Lipari la raccolta di firme per "l'acqua non si vende"

Ha preso il via a Lipari parte la raccolta delle firme per la campagna referendaria “L’acqua non si vende”. Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sostengono la campagna referendaria promossa dal Forum, e allestiranno due banchetti per la raccolta firme a Lipari: Oggi 8 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30 Via Vittorio Emanuele;
Domani, domenica 9 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Piazza Ugo di Sant’Onofrio (Marina Corta).
Abbiamo intervistato Pietro Lo Cascio che spiega i motivi della raccolta di firme e cosa bisogna fare per aderire

Attivo il vulcano di Panarea

Attivo il vulcano di Panarea La splendida isola di Panarea nell’arcipelago delle Eolie aveva già fatto parlare di sé negli scorsi anni per le emissioni di gas in mare causate da fenomeni vulcanici. Era il 2002 e in occasione di quel fenomeno, chiamato il “mare che bolle”, gli scienziati cominciarono a studiare il vulcano. Ora, a distanza di 7 anni circa, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno scoperto che a Panarea, a differenza di come si pensava fino a pochi anni fa, il vulcano è ancora attivo. Si è inoltre rilevato che l’isola si muove di alcuni millimetri all’anno e cambia forma. Ma gli esperti assicurano che si tratta di piccole deformazioni tali da non destare alcuna preoccupazione per l’isola e per i suoi 300 abitanti.

Ancora un successo per "Il forno", il giornalino scolastico dell'Istituto superiore "Conti" di Lipari

Ancora un successo per il “Forno”, il giornale scolastico dell’Istituto Superiore I. Conti Eller
Vainicher. La testata ha ricevuto a Chianciano per la quinta volta il riconoscimento quale vincitore del Premio nazionale scolastico “Giornalista per un giorno” e l’alunna Sara Basile è stata nominata tra le prime dieci redattrici tra i 18.205 studenti redattori dei 1.021 giornali scolastici attivati, 55.314 articoli pubblicati sui giornali on line aderenti al circuito nazionale Alboscuole.
Luciano Mandarano ha ricevuto un premio speciale, con altri due ex alunni, per aver continuato a dare il suo proficuo contributo nonostante gli impegni universitari!
Sicuramente una bella soddisfazione che premia l’impegno di tutta la redazione che ormai da più di un decennio dà voce alle idee, alle riflessioni dei giovani eoliani.
Il progetto educativo "Un giornale per tutti" è promosso dalla Presidenza dell'Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico dal 2003 con la collaborazione dell’ l'Associazione Alboscuole ed il Ministero della Pubblica Istruzione e il sostegno del Presidente della Repubblica, che ha destinato in segno di apprezzamento una targa di rappresentanza alla Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico.

A Lipari "Giornata della sicurezza in mare" della Lega Navale

Come ogni anno, da molto tempo ormai, la Lega Navale Italiana dedica una giornata alla sensibilizzazione della popolazione sui temi della sicurezza in mare.
Oggi e domani, presso la maggior parte delle Strutture Periferiche della LNI, anche quelle che non dispongono di base nautica o non si affacciano direttamente su mari e laghi, si terranno dimostrazioni pratiche, incontri, dibattiti e giochi per i più giovani finalizzati alla creazione, non solo nei fruitori del mare, di quella “mentalità della sicurezza” indispensabile per godere in modo responsabile e consapevole di un elemento naturale meraviglioso ma che, se non avvicinato con il necessario rispetto, può anche rivelarsi insidioso. Determinante, come sempre, sarà il concorso ed il contributo organizzativo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
La manifestazione a carattere nazionale vede il coinvolgimento di Soci della LNI, scolaresche, Associazioni, Circoli Nautici e cittadinanza con il sostegno delle Autorità locali. La principale novità dell’edizione 2010 della Giornata della Sicurezza in Mare è costituita dall’anticipo della data, dal primo fine settimana di giugno a quello di maggio, dovuto all’intendimento di coinvolgere quanto più efficacemente possibile i giovani studenti prima del termine delle lezioni, anche in attuazione del protocollo d’intesa siglato all’inizio di quest’anno dalla Lega Navale Italiana con il Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Anche a Lipari la locale sezione della Lega Navale ha dato vita alla "Giornata della sicurezza in mare".
Nell'aula magna dell'Istituto superiore "Conti" esponenti dell'associazione, medici, Croce Rossa ed esponenti del Circomare-Guardia Costiera di Lipari hanno incontrato gli studenti.
Dopo l'introduzione della vice-preside Mirella Nardacci l'iniziativa ha preso corpo con l'intervento di Antonio Casilli (presidente sez. Lega Navale di Lipari) che ha illustrato finalità ed iniziative dell'associazione. Hanno fatto seguito gli interventi a livello medico del dottor Enzo Compagno e tecnico- operativi da parte degli uomini del Circomare (maresciallo Marco Miuccio, sergente Giovanni Buccigrossi).

Lipari. Lavori sul Monterosa il Codacons chiede l'intervento dell'autorità giudiziaria

COMUNICATO STAMPA 8/5/2010
Lipari, lavori sul Monte Rosa: interviene il Codacons
Chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per fare chiarezza sull’accaduto e verificare eventuali violazioni alla normativa ambientale a seguito dei recenti lavori di sbancamento
Il CODACONS ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. i lavori di sbancamento effettuati nelle date del 24-26 aprile 2010 sul Monte Rosa di Lipari.
In particolare si è chiesto l’intervento della Procura per verificare se i lavori eseguiti siano conformi alla legge o se possano configurare le fattispecie punite dalle norme penali poste a tutela del paesaggio, delle aree naturali protette e per il deturpamento delle bellezze naturali.
Si tratta – spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del CODACONS) - di lavori che risultano effettuati all’interno dell’area SIC ITA 030030 e ZPS ITA 030044.
I siti SIC (“Sito di Importanza Comunitaria”) sono aree tutelate sulla base di normative europee per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Le ZPS, acronimo di “Zona di Protezione Speciale”, sono invece aree di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori.
La Cassazione – continua l’avv. Cardile - ha più volte precisato che alle Zone di Protezione Speciale si applicano le medesime norme posta a tutela dei parchi naturali.
Inoltre la giurisprudenza ha precisato che i siti di importanza comunitaria sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali.
L’effettuazione di lavori non autorizzati o in difformità delle autorizzazioni date, ove accertata, nelle predette aree può comportare la pena della reclusione e la possibilità di disporre la confisca delle cose utilizzate per l’illecito e condanna alla rimessione in pristino dell’area.
Le Isole Eolie, oltre ad essere inserite tra i siti di importanza comunitaria e protezione speciale individuati da precise direttive dell’Unione Europea, sono anche Patrimonio dell’Unesco e necessitano quindi di efficaci controlli.
Ciò anche al fine di consentire le bellezze naturali delle Isole possano mantenersi integre, garantendo - in tal modo – anche l’economia turistica, che si basa proprio su bellezze naturali apprezzate in tutto il mondo.
“Anche a seguito delle segnalazioni ricevute e di quanto apparso sugli organi di stampa locali, ci è quindi apparso doveroso – conclude il CODACONS - richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda”.
Antonio Cardile(Presidente Provinciale Codacons)

"Cartoline" da Piazza Mazzini (Lipari)

Riceviamo da una nostra lettrice e pubblichiamo le foto del grande degrado in cui versa la piazza Mazzini e l'area limitrofa. E dire che da questa zona transitano centinaia di turisti che vanno verso il castello e il museo. Insomma, un bel biglietto da visita!

Judo: Al "Città di Lipari" la nazionale italiana Cadetti

Preparativi in corso per la 18° edizione del Torneo internazionale di judo "Città di Lipari" . In tale contesto la Federazione Nazionale di Judo FIJLKAM sarà presente a Lipari, in occasione dello Stage dal 13 al 23 giugno p.v. ,con la Squadra Cadetti accompagnata dal M° Nicola Moraci. La squadra terrà a Lipari una parte del Raduno Collegiale in preparazione per il Campionato Europeo Cadetti che sarà a Praga (CZE) dal 24 al 27 giugno

venerdì 7 maggio 2010

Ginostra...Che vergogna quella spazzatura puzzolente sul porto

Non è certo un bel biglietto da visita quello che trovano a Ginostra i visitatori. Da Gennaio scorso- così come ci segnalano dalla frazione dell'isola di Stromboli e come visibile dalle due foto- sacchi con rifiuti di ogni genere sono lasciati a marcire in prossimità dello scalo “Pertuso”. Circa un mese fa sono stati rimossi un consistente numero di questi sacchi ma, da quanto sostengono i residenti, si è provveduto a trasferire solo quelli posizionati più recentemente. I più “vecchi”, e quindi igienicamente più malsani, sono rimasti lì e sono giornalmente oggetto dell'aggressione di gabbiani e topi di notevole dimensioni. Un fax, per evidenziare tale incresciosa situazione e nel quale viene evidenziato che, come già accaduto nel passato, una mareggiata potrebbe trasportare in mare tutto ciò, è stato inviato al Ministro dell'Ambiente

Manifesto per la proposizione di un Referendum sul Parco delle Eolie

Riceviamo, attraverso la segreteria de "La voce eoliana", il testo riportato sul manifesto che l'associazione ha fatto affiggere per le vie isolane. Lo pubblichiamo per darne contezza alla cittadinanza
La Voce Eoliana
libera associazione senza scopo di lucro
Via Maurolico n.24 - 98055 Lipari

lavoceeoliana@alice.it
Ai cittadini delle Eolie ed a chi ama veramente le nostre isole
Questa Associazione si propone di dare un fattivo contributo, e quindi la massima collaborazione, ad enti ed organismi, locali, regionali e nazionali, per l’incremento e lo sviluppo sostenibile delle nostre isole inteso come volano di effettivo incremento dell’economia eoliana e della maturazione sociale e civile della popolazione stanziale che consenta di superare le difficoltà connesse alla plurinsularità tipica di un arcipelago.
In tale contesto, abbiamo avuto modo di esaminare ed approfondire - anche con l’ausilio ed il conforto scientifico di eminenti esperti della materia ed il confronto con analoghe esperienze presso i parchi, regionali e nazionali, già istituiti - la questione dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie che andrà ad interessare l’intero comprensorio terracqueo del territorio eoliano estendendo la propria perimetrazione anche ai mari dell’arcipelago.
Non possiamo, alla luce delle risultanze acquisite, non manifestare la nostra più viva preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali.
Tali preoccupazioni allignano principalmente nelle appresso spiegate argomentazioni:
- In ambito regionale la superficie protetta nelle sue forme più diversificate, parchi, riserve, oasi, demani ecc., impegna già superfici considerevoli;
- In ambito nazionale tale incidenza ha raggiunto oramai livelli oltremodo significativi e, alla luce delle esperienze maturate, ben pochi sono stati i benefici concreti che ne sono derivati per le popolazioni interessate e per l’ambiente che si era inteso tutelare. In molti casi le amministrazioni locali hanno manifestato la loro ferma determinazione ad una drastica riduzione delle aree interessate avendo verificato un impatto assolutamente deleterio sulle economie locali dei numerosi, e spesso privi di logica, vincoli imposti;
- In ambito locale, esiste già una moltitudine di vincoli che di fatto sono ampiamente sufficienti a tutelare il nostro patrimonio naturale, (R.N.O. Isole di Salina, Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, SIC e ZPS, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Piano Regolatore Generale e della R.N.O. isole di Lipari e Vulcano, ecc.).
- L’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, di fatto, sembrerebbe insistere sulle stesse aree già assoggettate alle esistenti tutele di cui si è detto ampliandone però - senza alcun supporto scientifico che ne attesti la necessità - il peso vincolistico concorrendo così a rallentare ulteriormente lo sviluppo dell’intero territorio sia dal punto di vista economico che sociale, sino ad annullarlo di fatto, così intervenendo pesantemente ed inesorabilmente sui modelli di vita quotidiana di tutti i cittadini e pregiudicando qualsiasi attività di crescita e sviluppo. E ciò si appalesa ancora più grave ove si consideri che, nella sua estensione a mare, il parco-area marina protetta verrà ad imporre gravi limitazioni e divieti ulteriori, ad oggi non esistenti, che collidono in maniera dirompente con lo sviluppo del turismo nautico senza specifico e comprovato beneficio per la flora e la fauna marina. Ci appare infatti alquanto singolare che, da un lato, si impongano limiti e divieti mentre, dall’altro, i Comuni del comprensorio eoliano non sono dotati nemmeno di un impianto di depurazione con conseguente sversamento in mare di acque luride solo parzialmente pretrattate. Le esperienze dell’Arcipelago della Maddalena, dell’Arcipelago Toscano e, in Sicilia, lo stato “comatoso” delle aree marine protette delle Egadi e di Ustica e, per quanto riguarda il territorio siciliano in particolare, i malumori delle popolazioni dei comuni ricadenti nell’ambito del parco regionale dei Nebrodi, pare non abbiano insegnato nulla;
- A tutt'oggi nessuna seria attività di informazione è stata avviata, sia dalla amministrazione locale che da quella regionale, per incontrare le categorie interessate ed illustrare quelli che sarebbero i pro ed i contro di un Parco, né tantomeno è stata esibita alcuna bozza di regolamento, né sullo stesso si è incontrata la popolazione locale per quello che avrebbe dovuto (o dovrebbe) essere un approfondito confronto-dibattito;
- Il parco si avvia a nascere con una perimetrazione scellerata che non tiene assolutamente conto dell'elevato grado di antropizzazione delle isole di Lipari e Vulcano, né delle aree a spiccata vocazione agricolo-pastorale incontrando quindi il più netto dissenso da parte delle popolazioni locali. In buona sostanza le istituzioni stanno per imporre alla popolazione un parco assolutamente non condiviso;
Alla luce del premesso questa Associazione non può non manifestare le più preoccupate perplessità per il metodo sino ad oggi seguito nell’assumere iniziative di così deflagrante impatto sulla realtà socio – economica del nostro arcipelago e
C h i e d e
pertanto che i cittadini siano messi in grado di manifestare il loro pensiero democraticamente mediante un referendum popolare consultivo sulla opportunità della istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e dell’area marina protetta.
In tal senso si attende una presa di posizione forte e chiara dalle amministrazioni locali dichiarandosi comunque pronta, in difetto, a farsi carico direttamente di tale iniziativa chiedendo il sostegno di tutta la cittadinanza.
La Voce Eoliana
Libera associazione senza scopo di lucro
Il Presidente
Avv. Angelo Pajno

"Si scrive acqua si legge Democrazia". Francesco Megna sostiene la campagna referendaria "L'acqua non si vende"

Riceviamo da Francesco Megna e pubblichiamo:
Egr. Direttore
desidero esternare il pieno ed incondizionato sostegno alla campagna referendaria denominata "L´ACQUA NON SI VENDE" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l´Acqua, che vedrà l´allestimento di due banchetti per la raccolta delle firme a Lipari, nella giornata di sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.30, nella giornata di Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
Ringrazio il comitato promotore ed i volontari dei movimenti "Sinistra Ecologia e Libertà" - "Rifondazione Comunista" per aver consentito, anche ai cittadini eoliani, di poter esprimere il netto dissenso alla privatizzazione dell´acqua, attraverso la sottoscrizione dei quesiti referendari.
La legge finanziaria della Regione Siciliana approvata pochi giorni orsono ha finalmente azzerato la precedente gestione privata o semiprivata del servizio idrico.
Anche il Consiglio Comunale di Lipari, con voto unanime, si è recentemente espresso contro la privatizzazione del servizio idrico ed a favore della gestione pubblica dell´acqua.
Adesso tocca a noi!
Sottoscrivendo i tre quesiti referendari potremo finalmente fermare la corsa scellerata alla privatizzazione, favorire la gestione pubblica del servizio idrico ed eliminare ogni tipo di profitto sul bene comune "acqua"!
L´acqua è un diritto umano universale, un bene essenziale che appartiene a tutti! Nessuno può appropriarsene, né farci profitti.
È una battaglia di civiltà, nessuno si senta escluso!
Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia!
Cordiali saluti
Francesco Megna

Il sindaco di Lipari "Vogliamo fare i fatti e sul parco deve ritrovarsi la buona volontà da parte di tutti" . E annuncia revisione piano paesistico

Vi proponiamo una intervista al sindaco di Lipari, Mariano Bruno sul Parco delle Eolie. Il primo cittadino parla anche del piano paesistico in "revisione".
L'intervista è stata realizzata congiuntamente con il collega Peppe Paino

Piano regolatore, Parco, Piano casa. Conferenza stampa di Bruno e Guarino

Piano regolatore generale già operativo da novembre prossimo. Piano casa, Parco delle Eolie e pagina web sull'argomento.
Sono gli argomenti trattati stamattina durante una conferenza stampa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno e dal geometra Gianfranco Guarino.
La conferenza stampa si è tenuta a margine dell'incontro sul Parco che i funzionari della Regione hanno avuto con i rappresentanti delle isole minori.
Vi proponiamo integralmente i due interventi.

Consigliere Corda. Attacco frontale al presidente del consiglio comunale Pino Longo

Riceviamo "Note di politica polemica" dal consigliere comunale Rosaria Corda e pubblichiamo:
Comincio con il chiedere umilmente scusa agli eoliani, ai lettori lontani che seguono le Eolie e ai direttori che gentilmente mi ospitano, per l’uso improprio di un mezzo di comunicazione che avrebbe tutt’altre finalità che non quelle di pubblicare interventi che, altrimenti, dovrebbero trovare luogo in un civico consesso e che, purtroppo, ahimè, tale non è più da qualche tempo.
Un luogo che dovrebbe insegnare a noi e ai nostri elettori, soprattutto quelli futuri, l’amore per quella democrazia partecipativa che sta alla base di ogni civile convivenza di un popolo, il quale elegge i propri rappresentanti, nei quali ripone fiducia, per capacità e appartenenza ad una idea di sviluppo globale di una comunità, democrazia nella quale ciascuno ha il diritto dovere di esprimere e di operare per il bene comune. Bene comune, quale idea di una scelta collettiva, basata sul disinteresse personale presente e futuro, scevra da ogni sovrastruttura ereditata da una cultura del “fare politica” che certamente non appartiene all’accezione originaria del termine.
Purtroppo, nella realtà delle cose, i fatti non corrispondono ai concetti. E purtroppo, si assiste ad una inesorabile perdita di valori, che dovrebbero essere universalmente sentiti come tali, in tale forma emorragica, che ogni tentativo di intervento si riduce ad inutili tamponamenti delle singole ferite.
I fatti smentiscono regolarmente le parole, perfettamente elaborate e propinate ad ogni piè spinto attraverso gli organi di comunicazione a noi più cari, soprattutto quello più in uso: il pettegolezzo da bar, laddove spesso si ha la presunzione di determinare azioni in un senso o nell’altro, manovre politiche, piuttosto che improbabili e aleatorie alleanze di comodo, destinate miseramente al fallimento, e delle quali vittime inconsapevoli diventano i cittadini, che spesso vengono coinvolti in un vortice di bugie, di “sviamenti” artati all’uopo , ai quali non possono e non sanno sottrarsi, divenendo, loro malgrado, complici di un disegno abilmente tramato dagli stessi che hanno beneficiato dei loro voti, e che per amore di un maggiore “accaparramento” futuro non esitano a lesinare.
Cosa ci resta da fare allora nelle riunioni del Consiglio Comunale, se è già stato tutto deciso tra una granita ed un aperitivo, una birra e un caffè?
Questa domanda avrei desiderato rivolgerla al Presidente del Consiglio, in quell’aula consiliare dove dovrei risiedere, dove avrei anche diritto di parola e nella quale imparzialità, rispetto dei ruoli, civile confronto dovrebbero dallo stesso essere garantiti. In un civico consesso capace di rivolgere indirizzi politici collettivi, capace di operare un effettivo controllo sulle azioni amministrative e in grado di elevare non i toni della discussione, come regolarmente accade, ma quantomeno le idee progettuali ad un livello consono alla qualità del paese che rappresentiamo.
A cosa si assiste invece regolarmente in tutte quelle riunioni, divenute ormai quasi giornaliere, convocate ormai quasi tutte adducendo i motivi dell’urgenza, che francamente tale non è quasi mai, riunioni nelle quali gli insulti, spesso rivolti alla persona e non al ruolo, i discorsi recriminatori per quello che è stato e non potrà mai essere, prendono regolarmente il posto della produttività a noi richiesta?
La motivazione ricorrente è questa: “il Consiglio comunale è sovrano e deve riprendere in mano tale sovranità”.
Bene, sono d’accordo, ma i frutti di tale “sovranità” perseguita ad ogni costo, dove stanno?
E il metodo dell’”inciucio” spudorato (e dire questo è poca cosa), ormai palese a tutti, tra la figura più rappresentativa della politica popolare, dopo quella del primo cittadino, che è il Presidente del Consiglio comunale, eletto tra le fila della maggioranza, dalla maggioranza voluto alla guida del consiglio, il quale, quale “esempio di estrema coerenza e rispetto per il ruolo che esercita” e del quale proclama si riempie spesso la bocca, continua con i fatti a contribuire ad un annichilimento delle prerogative di tutti quei colleghi consiglieri che non rientrano nelle sue grazie, non concedendo la parola, avocando comode “distrazioni” che gli impediscono di sentire la richiesta di intervento, fino al punto che spesso ormai i lavori consiliari si svolgono anche in assenza del numero legale previsto dalla legge?
Che, sovrapponendo regolarmente le convocazioni consiliari, a quelle dell’amministrazione (che pure avrà qualcosa da comunicare, da far conoscere, altrimenti che ci sta a fare?), al solo scopo di impedirne la partecipazione, o quantomeno per mettere ciascuno di fronte ad una scelta difficile, ma necessaria?
Che, pur non avendo quasi mai preso parte a quelle riunioni (che egli avrebbe dovuto convocare con la “sua” maggioranza e che delle quali non se ne ha notizia), necessarie a definire le linee di intervento in consiglio allo scopo di essere produttivi senza defatigare, necessarie ad assumere tutte le informazioni e i documenti disponibili per deliberare in piena scienza e coscienza.
Che essendo forte della esperienza maturata e profondo conoscitore delle norme e dei regolamenti, usa queste armi in modo improprio solo per creare malessere a quanti, come me, amano definirsi “dilettanti” della politica in spirito di servizio?
Il risultato: nulla. Nulla di nuovo sotto il sole, nulla di buono per il nostro paese.
E questo senza remore di smentita, e senza timore di conseguenze, anzi sarebbe forse il caso che qualcuno ci mettesse il “naso”, che a qualcuno venisse in mente di chiedere conto dei “frutti” prodotti dalla sovranità del civico consesso che costa ai cittadini non solo le indennità dei consiglieri, ma anche le ore di straordinario lavoro svolto dai funzionari, quando gli stessi non vengono distolti dai compiti d’ufficio per ore ed ore, senza risultato alcuno. Sarebbe il caso che i cittadini attenti alle sorti del paese cominciassero a chiedersi, ad informarsi sul perché e dove siano finite tutte quelle deliberazioni del consiglio definite per “urgenza”.
Così come sarebbe il caso di verificare sul campo, e non solo attraverso i riferimenti da bar, di quello che realmente accade nella politica eoliana. Dove contrasti personali rischiano di essere tradotti in questioni di generale importanza, dove tutto ci si permette il lusso di concedersi, pur di avviare una campagna elettorale che dovrebbe durare almeno due anni. Perché solo questo è il reale obiettivo.
Davanti a questo modus “non” operandi (mi scuso per la licenza linguistica), di fronte alla prevaricazione di tutti i comportamenti altrimenti improntati alla imparzialità, pur cercando di garantire la personale presenza alle riunioni del civico consesso (non fosse altro per poter testimoniare personalmente di ciò che accade), da questo momento e fino al perdurare di questa che definisco “sporca”, sleale e indegna operazione che nulla ha a che vedere con la politica del “fare”, pur non risolvendomi nella facile azione di comparsa, continuo il lavoro che sono stata chiamata a fare, che so di fare nella piena coerenza e onestà intellettuale che ho scelto come modello di vita. Rimango disponibile all’ascolto di tutte le istanze di tutti i cittadini che lo vogliono, ma consentitemi di prendere le distanze da figure di questo genere che hanno prostituito la nobile arte della politica, sacrificandola all’altare del proprio “io” incondizionato. Ma tanto, tutto ciò avrà vita breve …
Rosaria Corda
Consigliere Comunale PDL

"Perchè l'ufficio postale di Quattropani continua a restare chiuso?". Il consigliere Biviano (PD) interroga il sindaco di Lipari

Questa l'interrogazione presentata al Sindaco del Comune di Lipari, dott. Mariano Bruno, dal consigliere comunale Giacomo Biviano.
OGGETTO: Ufficio Postale di Quattropani.
Egregio Sindaco,
Nella frazione di Quattropani, la più distante dal centro e tra le più popolose dell’isola di Lipari, da circa 10 mesi è stato soppresso l’unico ufficio postale, adducendo come motivazione principale quella di aver impegnato i locali ospitanti per un progetto di riqualificazione ambientale dei punti panoramici della contrada, approvato con delibera di G.M. n.77 del 18/05/2007, in quanto, altrimenti, sarebbero stati persi i finanziamenti previsti per tale scopo.
Ribadisco, ancora una volta, di non condividere il modo di agire della sua Amministrazione. Ritengo, infatti, che prima d'impegnare i suddetti locali si sarebbe dovuto procedere prima all'individuazione dei nuovi locali da adibire ad ufficio postale e contemporaneamente stipulare un nuovo contratto di locazione con il gruppo postale.
Lei, invece, ha ugualmente impegnato i locali procedendo, poco dopo, a diffidare il Gruppo Poste Italiane affinchè sgomberasse gli stessi. Inoltre, si è anche rivolto alla Procura della Repubblica chiedendo, paradossalmente, di valutare se potevano intravedersi fattispecie penalmente rilevanti, da un lato per interruzione di pubblico servizio, vista la chiusura dell’ufficio da circa due mesi, e dall’altro per non aver proceduto allo sgombero........IL MASSIMO DELLA CONTRADDIZIONE!
Risultato: Li ha letteralmente “BUTTATI FUORI” e contemporaneamente ha anche interessato la Procura per valutare eventuali ipotesi di reato.
Da quando l'ufficio postale è stato soppresso ho indirizzato diverse note e interrogazioni a Lei e al suddetto gruppo postale, senza tuttavia trovare concreto riscontro ad un problematica che, a suo dire e in maniera ottimistica, appariva invece di facile soluzione.
Riporto alcune sue affermazioni in risposta ad una mia interrogazione del 17 dicembre 2010:
"....Le significo che, alla presenza anche di cittadini di Quattropani, nella fattispecie il sig. Bonino, funzionari delle Poste Italiane - Filiale di Messina, hanno visitato, nella predetta frazione, due locali, ritenendoli entrambi idonei allo scopo."
"Le comunico che proprio oggi (28/12/2009) il Direttore della Filiale delle Poste di Messina ha comunicato che lo sportello di Quattropani è stato inserito nell'elenco degli Uffici da riaprire al più presto".
"Si fa presente che ove non venissero mantenuti gli impegni assunti dalle Poste Italiane, si procederà per le vie giudiziarie".
Sindaco Bruno, mi dispiace ma non posso non rievocare il titolo di una vecchia ma sempre attuale canzone della grande Mina: "Parole, parole, parole........".
Alla luce di quanto esposto La interrogo per sapere:
Per quale misterioso motivo non si è ancora proceduti all'apertura del nuovo Ufficio postale nella frazione di Quattropani, visto che i nuovi locali visitati dai funzionari del Gruppo Poste Italiane sono stati ritenuti idonei allo scopo e visti anche gli impegni assunti da Lei e dallo stesso gruppo postale;
Quali sono, eventualmente, i tempi o quanto bisognerà ancora attendere per la riapertura delle stesso;
Qualora il Gruppo Poste Italiane, invece, non intendesse riaprire l’ufficio postale, la sua intenzione e unica soluzione rimarrebbe sempre quella di procedere per le vie giudiziarie o cosa?
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Forestali del servizio antincendio Un migliaio al lavoro dal 20 maggio. Interessate anche le Eolie

Accordo raggiunto. I lavoratori forestali del servizio antincendio entreranno in servizio il prossimo 20 maggio. L'intesa è stata ratificato all'assessorato regionale al Territorio e ambiente, presente l'assessore regionale Di Mauro, il direttore generale del Comando forestale Tolomeo, i segretari regionali di Fai Cisl Fabrizio Colonna, Flai Cgil Salvatore Tripi e Uila Uil Gaetano Pensabene. La Fai Cisl di Messina era rappresentata dal segretario Calogero Cipriano.
L'assessore Di Mauro ha illustrato l'iter procedurale che consentirà di rispettare il protocollo stipulato il 14 maggio 2009, una delle istanze inoltrate dai sindacati di categoria che hanno chiesto e ottenuto di far partire entro e non oltre il 20 maggio il servizio per i lavoratori forestali che così potranno completare le 151 giornate lavorative entro il 2010. Il dirigente generale del Comando del Corpo forestale, arch. Tolomeo, ha anticipato la convocazione degli ispettori ripartimentali di tutta la Sicilia per dare avvio alle procedure per l'inizio effettivo dell'attività lavorativa. Le risorse per il servizio saranno reperite dai Fondi Par-Fas e permetteranno il rafforzamento degli interventi che rappresentano una priorità strategica per le politiche di sviluppo del territorio.
Nella nostra provincia sono circa un migliaio i forestali interessati al provvedimento: «Massima soddisfazione – ha detto il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Fabrizio Colonna – per il raggiungimento di un risultato agognato, ma frutto dell'opera e del sacrificio di tanti lavoratori e dirigenti sindacali. Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà economiche dell'ultimo anno».
Soddisfazione arriva anche dal segretario della Fai Cisl di Messina, Calogero Cipriano: «Un risultato importante per la nostra provincia – ha detto – perché potranno essere avviati interventi non più rimandabili in un territorio tanto vasto che ha necessità di essere sempre monitorato e curato. Il risultato ottenuto è anche una risposta concreta, nei fatti e non nelle parole, alle esigenze e alle richieste di tanti lavoratori forestali della provincia di Messina. Un risultato reso ancora più importante dal fatto che vi è già la copertura finanziaria per tutto il 2010».

giovedì 6 maggio 2010

Giorgianni (UDC): "Coerenti con l'elettorato e contenti di non far parte della peggiore amministrazione espressa in questo comune da sempre"

Riceviamo dal rag. Marco Giorgianni (UDC) e pubblichiamo:
Ho ascoltato una intervista rilasciata dal Sindaco di Lipari che, nella parte finale, parla delle posizioni politiche che qualificano l’UDC e che di conseguenza meritano un chiarimento.
Innanzitutto l’UDC Eoliano che è degnamente rappresentato anche dal Consigliere Lauria, ma non solo, vanta una ampio radicamento nel territorio così come dimostrato in ogni tornata elettorale, comprese le ultime comunali, nazionali, regionali ed europee. Agli Eoliani che ci hanno onorato con il loro consenso abbiamo promesso che non avremmo avuto mai nulla a che fare con i metodi , le azioni, e i programmi di questa fallimentare amministrazione.
Siamo d’accordo sul fatto che le posizioni di ognuno di noi ci “qualificano”, e noi crediamo di esserci “qualificati”, anzi addirittura “redenti” mantenendo una azione coerente di opposizione politica a quella che consideriamo la peggiore amministrazione espressa in questo Comune da sempre.
Per questo motivo, seppur a nostra conoscenza, non ci sia all’ordine del giorno la discussione di alcuna mozione di sfiducia, non comprendo perché chi milita o condivide l’azione politica dell’UDC non debba esprimersi favorevolmente a qualsiasi ipotesi di sfiducia nei confronti di una amministrazione che non si condivide e si condanna per inefficacia, inefficienza e dolo.
Anche perché non capisco cosa intenda dire il Sindaco quando ci definisce partito di “governo”.
Noi siamo all’OPPOSIZIONE di questo Governo Nazionale, OPPOSIZIONE a questo Governo Regionale e sopratutto OPPOSIZIONE a questa Amministrazione Comunale.
In base a quale solidarietà amministrativa dovremmo operare consentendo un’amministrazione del paese contraria, per noi, agli stessi interessi del nostro Comune.
Se intendeva dire, pur esprimendosi malamente, che un partito inserito in un civile contesto politico votato alla cultura del fare, deve avere rispetto della volontà dell’elettorato che ha espresso una maggioranza che deve governare sino alla scadenza del mandato, gli rammento che l’istituto della sfiducia al Sindaco è uno strumento democratico previsto dal nostro ordinamento e che quando vi siano le giuste motivazioni rassegna nuovamente all’elettorato la responsabilità di scegliere da chi vuole essere governato. D’altronde nel caso di altre precedenti sfiducie non mi pare che l’attuale Sindaco abbia espresso contrarietà o giudizi negativi di principio.
Per ultimo, in riferimento alla conclusiva frase con la quale il Sindaco chiede se il Paese possa essere lasciato “nelle mani” di Sabatini e Lauria, verrebbe troppo semplicistico rispondere che sono certamente mani più capaci di quelle che oggi armeggiano in questa Amministrazione, rischierei, con il paragone, di offendere Sabatini e Lauria. L’affermazione del Sindaco riflette invece qualcosa di più grave e ormai troppo conosciuto, cioè, il tentativo spesso perpetuato dal Sindaco con amici e nemici, che impossibilitato a mobilitare il consenso sulla sua azione politica per assenza di argomenti e programmi seri, tenta di raccogliere almeno i frutti di una presunta avversione verso questo o quell’avversario quasi a sostenere, “ non restate con me per me, ma per non stare con l’altro”.
UDC
Marco Giorgianni

Parco delle Eolie. Uno di qui, uno di là. Anche i funzionari regionali devono fare i conti con lo scollamento tra consiglio e amministrazione

Proseguono i lavori del consiglio comunale di Lipari che, dopo l'autorizzazione concessa dall'assessore regionale Di Mauro, ha ospitato (sino alle 17 circa) entrambi i funzionari regionali che stanno lavorando al Parco delle Eolie.
Da quasi novanta minuti il consiglio è stato aperto all'intervento dei cittadini. Per quanto riguarda i funzionari regionali è presente soltanto il dottor Salvatore Di Martino. Il collega Francesco Gendusa si trova invece nella stanza del sindaco dove doveva tenersi una riunione con i cittadini.
Per l'ennesima volta sull'argomento si registra, quindi, una divisione tra l'amministrazione e il consiglio.
Il presidente Longo aveva chiesto che l'interlocuzione dei cittadini con i funzionari potesse avvenire nell'aula consiliare. Di diverso avviso il sindaco che ha ritenuto la riunione con i cittadini dovesse tenersi secondo le modalità annunciate e non in consiglio. Come anticipato è venuta fuori l'ennesima spaccatura, alla quale si sono dovuti adeguare i funzionari: uno in consiglio, uno nella stanza del sindaco. A dire il vero in quest'ultima sono pochi i presenti.
In aula consiliare, oltre ai consiglieri e al presidente Longo, hanno preso la parola la dottoressa Angela Mazziotta, il presidente dei geometri eoliani Bartolo Favaloro, il geometra Aldo Natoli, il dott. Pino La Greca.
Tutti seppure con modalità diverse hanno evidenziato la preoccupazione per l'ennesimo vincolo e per quello che viene ritiene un ulteriore "blocco" alla vita delle isole e degli isolani. Si è anche appreso che in un paio di giorni sono state già raccolte circa tremila firme per la petizione sottoscritta dai cittadini che intendono richiedere un referendum consultivo sul parco.

Parco delle Eolie. L'assessore regionale Di Mauro da l'ok i funzionari possono partecipare alla riunione del consiglio comunale

E' arrivata l'autorizzazione dell'assessore regionale del territorio e ambiente Roberto Di Mauro affinchè i dirigenti regionali Salvatore Di Martino e Francesco Gendusa partecipino alla riunione del consiglio comunale. I tecnici, che prima hanno incontrato alcuni consiglieri di maggioranza e alcuni cittadini (vedi notizia precedente) si sono quindi trasferiti nell'aula consiliare per relazionare sul parco e chiarire i dubbi ai consiglieri.
Oggi pomeriggio alle 17, nella sala congressi del comune di Lipari, incontreranno la cittadinanza liparese e domani alle 10 i presidenti di corcoscrizione e i cittadini delle isole minori