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venerdì 7 maggio 2010

Manifesto per la proposizione di un Referendum sul Parco delle Eolie

Riceviamo, attraverso la segreteria de "La voce eoliana", il testo riportato sul manifesto che l'associazione ha fatto affiggere per le vie isolane. Lo pubblichiamo per darne contezza alla cittadinanza
La Voce Eoliana
libera associazione senza scopo di lucro
Via Maurolico n.24 - 98055 Lipari

lavoceeoliana@alice.it
Ai cittadini delle Eolie ed a chi ama veramente le nostre isole
Questa Associazione si propone di dare un fattivo contributo, e quindi la massima collaborazione, ad enti ed organismi, locali, regionali e nazionali, per l’incremento e lo sviluppo sostenibile delle nostre isole inteso come volano di effettivo incremento dell’economia eoliana e della maturazione sociale e civile della popolazione stanziale che consenta di superare le difficoltà connesse alla plurinsularità tipica di un arcipelago.
In tale contesto, abbiamo avuto modo di esaminare ed approfondire - anche con l’ausilio ed il conforto scientifico di eminenti esperti della materia ed il confronto con analoghe esperienze presso i parchi, regionali e nazionali, già istituiti - la questione dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie che andrà ad interessare l’intero comprensorio terracqueo del territorio eoliano estendendo la propria perimetrazione anche ai mari dell’arcipelago.
Non possiamo, alla luce delle risultanze acquisite, non manifestare la nostra più viva preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali.
Tali preoccupazioni allignano principalmente nelle appresso spiegate argomentazioni:
- In ambito regionale la superficie protetta nelle sue forme più diversificate, parchi, riserve, oasi, demani ecc., impegna già superfici considerevoli;
- In ambito nazionale tale incidenza ha raggiunto oramai livelli oltremodo significativi e, alla luce delle esperienze maturate, ben pochi sono stati i benefici concreti che ne sono derivati per le popolazioni interessate e per l’ambiente che si era inteso tutelare. In molti casi le amministrazioni locali hanno manifestato la loro ferma determinazione ad una drastica riduzione delle aree interessate avendo verificato un impatto assolutamente deleterio sulle economie locali dei numerosi, e spesso privi di logica, vincoli imposti;
- In ambito locale, esiste già una moltitudine di vincoli che di fatto sono ampiamente sufficienti a tutelare il nostro patrimonio naturale, (R.N.O. Isole di Salina, Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, SIC e ZPS, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Piano Regolatore Generale e della R.N.O. isole di Lipari e Vulcano, ecc.).
- L’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, di fatto, sembrerebbe insistere sulle stesse aree già assoggettate alle esistenti tutele di cui si è detto ampliandone però - senza alcun supporto scientifico che ne attesti la necessità - il peso vincolistico concorrendo così a rallentare ulteriormente lo sviluppo dell’intero territorio sia dal punto di vista economico che sociale, sino ad annullarlo di fatto, così intervenendo pesantemente ed inesorabilmente sui modelli di vita quotidiana di tutti i cittadini e pregiudicando qualsiasi attività di crescita e sviluppo. E ciò si appalesa ancora più grave ove si consideri che, nella sua estensione a mare, il parco-area marina protetta verrà ad imporre gravi limitazioni e divieti ulteriori, ad oggi non esistenti, che collidono in maniera dirompente con lo sviluppo del turismo nautico senza specifico e comprovato beneficio per la flora e la fauna marina. Ci appare infatti alquanto singolare che, da un lato, si impongano limiti e divieti mentre, dall’altro, i Comuni del comprensorio eoliano non sono dotati nemmeno di un impianto di depurazione con conseguente sversamento in mare di acque luride solo parzialmente pretrattate. Le esperienze dell’Arcipelago della Maddalena, dell’Arcipelago Toscano e, in Sicilia, lo stato “comatoso” delle aree marine protette delle Egadi e di Ustica e, per quanto riguarda il territorio siciliano in particolare, i malumori delle popolazioni dei comuni ricadenti nell’ambito del parco regionale dei Nebrodi, pare non abbiano insegnato nulla;
- A tutt'oggi nessuna seria attività di informazione è stata avviata, sia dalla amministrazione locale che da quella regionale, per incontrare le categorie interessate ed illustrare quelli che sarebbero i pro ed i contro di un Parco, né tantomeno è stata esibita alcuna bozza di regolamento, né sullo stesso si è incontrata la popolazione locale per quello che avrebbe dovuto (o dovrebbe) essere un approfondito confronto-dibattito;
- Il parco si avvia a nascere con una perimetrazione scellerata che non tiene assolutamente conto dell'elevato grado di antropizzazione delle isole di Lipari e Vulcano, né delle aree a spiccata vocazione agricolo-pastorale incontrando quindi il più netto dissenso da parte delle popolazioni locali. In buona sostanza le istituzioni stanno per imporre alla popolazione un parco assolutamente non condiviso;
Alla luce del premesso questa Associazione non può non manifestare le più preoccupate perplessità per il metodo sino ad oggi seguito nell’assumere iniziative di così deflagrante impatto sulla realtà socio – economica del nostro arcipelago e
C h i e d e
pertanto che i cittadini siano messi in grado di manifestare il loro pensiero democraticamente mediante un referendum popolare consultivo sulla opportunità della istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e dell’area marina protetta.
In tal senso si attende una presa di posizione forte e chiara dalle amministrazioni locali dichiarandosi comunque pronta, in difetto, a farsi carico direttamente di tale iniziativa chiedendo il sostegno di tutta la cittadinanza.
La Voce Eoliana
Libera associazione senza scopo di lucro
Il Presidente
Avv. Angelo Pajno