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giovedì 14 marzo 2013

Il cordoglio per la morte di Gino Viola

Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze all'assessore  Bartolo Lauria e alla sua famiglia tutta per l'immatura scomparsa del loro caro congiunto, Gino Viola.
A nome di tutta la Circoscrizione di Filicudi e Alicudi.
Il Presidente
Maria Grazia Bonica

Oggi è un giorno triste e sono vicino alla Famiglia Lauria e Viola e in particolar modo alla moglie e ai figli della Sig.Ra Viola. con immenso dolore ho saputo ciò che non volevo mai sapere. La scomparsa prematura di Gino. Non ci sono parole ma una certezza, Vi sono vicino.
Daniele Corrieri

Abbiamo appreso solo ora della triste notizia che ha colpito oggi le famiglie Lauria-Viola.
Ci uniamo al dolore per la prematura scomparsa del loro congiunto.
Nessuna parola in questi momenti può riempire il vuoto lasciato dalla scomparsa di un caro. 
Vi siamo vicini con un abbraccio di conforto.
La Circoscrizione di Panarea

mercoledì 13 marzo 2013

Il nuovo Papa è l'italo-argentino Josè Mario Bergoglio. Ha scelto come nome Francesco I°

Sorpresa dal Conclave. L'italo-argentino Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, è il nuovo Papa. Si chiamerà Francesco I. Si tratta del primo Papa appartenente all'ordine dei Gesuiti ed inoltre è il primo Papa sudamericano

E' fumata bianca: in Vaticano è stato eletto il Papa

Il nuovo Papa c'è, la Chiesa universale cattolica ha il suo nuovo Pastore. E' stato eletto al quarto turno di votazione dai 115 cardinali riuniti nella Cappella Sistina. E' il 265esimo successore di Pietro e subentra a Benedetto XVI che ha rinunciato al Pontificato il 28 febbraio. La fumata bianca dal comignolo è arrivata alle 19,06. Adesso si attende di conoscere chi sia, e si stima che lo si sapra' tra una ventina di minuti con lo storico annuncio 'Hamemus Papam' affidato al Protodiacono. Il cardinale Jean-Louis Tauran si affaccerà dalla Loggia della Basilica di San Pietro, pronuncerà il nome del cardinale diventato Papa indicandone il nome che l'eletto ha prescelto per il suo ministero. Pochi attimi, e subito dopo il nuovo Pontefice si offrirà da quella stessa Loggia agli occhi dei fedeli in piazza e al mondo intero.

Folla in delirio in piazza San Pietro dopo la fumata bianca che annuncia l'elezione del nuovo Papa. Grida di entusiamo, sventolio di bandiere tra le migliaia di fedeli che sono accorsi nonostante la pioggia. Al suono delle campane, la gente continua ad accorrere per poter vedere il Pontefice che tra qualche minuto si affaccerà al mondo intero
I fedeli sono assiepati in una piazza gremita. le campane suonano a festa e c'è già chi grida "Viva il Papa", "Viva il Papa". I-Pad, telefonini e telecamere per immortalare l'elezione del nuovo pontefice. le persone invadono via della Conciliazione.
Habemus Papam". Ma non è ancora il Protodiacono, il cardinale francese Jean-Louis Tauran, a pronunciare l'attesa frase dalla oggia della Basilica di San Pietro. E' invece la folla in preda alla gioia che riempie la piazza ad averlo gridato per prima, "impossessandosi" quasi di quella che è una prerogativa del rituale della Chiesa cattolica che annuncia il nuovo Pastore universale. "Viva il Papa, viva il Papa", le altre urla che a ripetizione si sentono in piazza.

VORAGINI E ACCUSE: “LOMBARDO, DEFICIT DI UN MILIARDO”, “FALSO, FARNETICHI”

Un miliardo che balla. Crocetta accusa Lombardo, e incassa una replica lampo. Il governatore denuncia un mancato un raccordo tra governo e alleati. Ma la cattiva volontà non c’entra. La colpa, a detta di Crocetta, sarebbe la frenetica attività della giunta costretta a viaggiare a certi ritmi “per rimediare anche ai danni causati dal governo Lombardo che solo nel suo ultimo anno ha creato un deficit di un miliardo di euro per provvedimenti in finanziaria sprovvisti di ogni copertura”.
Il buco c’è? Crocetta mette in mezzo anche Bianchi. “L’ho verificato con l’assessore all’Economia – dice il governatore -. Se riconosciamo quelle poste diventato debiti fuori bilancio, in caso contrario li facciamo pagare a chi le ha prodotte”.
Accuse “farneticanti” per il partito di Lombardo che ha annunciato una denuncia per calunnia. “Il presidente Crocetta, tra farneticazioni e complotti della Cia, continua a straparlare”, recita una nota stampa del Partito dei Siciliani-Mpa. “L’ultima trovata è quella relativa a provvedimenti adottati dal governo Lombardo non dotati di copertura finanziaria per un miliardo di euro nell’ultimo anno – prosegue la nota -. Come al solito Crocetta non sa quello che dice. E’ stato definito ciarlatano e illusionista. E’ stato invitato a un confronto televisivo e non ha dato riscontro. Come per le 500 nomine che poi si sono ridotte a 50, anche stavolta sara’ deferito all’autorità giudiziaria per calunnia

“AL POSTO DELLE PROVINCE 11 O 12 CONSORZI DI COMUNI”

di C.B. -
“Daremo vita a tre città metropolitane”. Il triangolo sì. Crocetta ci crede e lo annuncia urbe et orbi. Via le province, roba ormai che ha il retrogusto dell’amarcord e via al Grande Triangolo. Palermo-Catania-Messina. Ecco la ricetta per uscire dalla crisi. E’ la rivoluzione di Crocetta, simile a quella di un secolo e mezzo fa. La rivoluzione industriale, anche se le tre big siciliane non hanno le caratteristiche del triangolo delle Bermuda, Milano-Torino-Genova.
“Con l’abolizione delle province – ha spiegato il governatore – facciamo una grande operazione, quella delle tre città metropolitane. Queste tre città, Catania, Messina e Palermo, attraverso questo pacchetto si salvano così dalla crisi“. Parla così Crocetta, durante il suo intervento alla direzione regionale del Pd, in corso a Palermo.
Il governatore è deciso e suona la carica: “Dobbiamo dire con chiarezza, a Messina e a Catania, dove andiamo a votare, che attraverso l’introduzione delle città metropolitane i trasferimenti di fondi che riceveranno le salveranno dal default. Ma anche Palermo”.
11 /12 CONSORZI - Nel frattempo, però, si solleva il problema del numero dei consorzi: se il segretario regionale del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, sostiene che non dovrebbero essere più di nove (il numero delle attuali Province), Crocetta rilancia, e spiega che “il problema non è il numero”, ma che l’importante è che” vengano creati questi organismi di pianificazione dei territori che salvaguardino anche le piccole realtà locali: comuni come Enna, Caltanissetta o Trapani, ad esempio, non verranno assorbiti da chissà chi, ma si rispetterà l’ordinamento delle Province attuali”. “Il risparmio – continua il governatore – ci sarà, e sarà di più di 50 milioni di euro: cosa cambia, quindi, se i Consorzi saranno nove o dieci? Potrebbero essere anche undici o dodici, ma sicuramente non di più. Lo Statuto, però, parla chiaro, e parla di ‘liberi Consorzi di Comuni’. Non possiamo, perciò, evitare che nascano dei nuovi Consorzi, semmai si può regolamentare in materia dopo l’esame delle richieste”.
COMUNALI - Intanto, la legge stralcio sulla riforma delle Province, che congela la data delle elezioni per i prossimi sei mesi, dovrebbe arrivare in Aula per essere discussa. E Crocetta, alla direzione del Pd, propone di inserire tra le norme transitorie del ddl anche quella sulla parità di genere per le comunali, per evitare che tra 6 mesi si vada al voto “con i soliti meccanismi che escludono le donne. “Con questa norma – spiega il presidente della Regione – potremmo guadagnare terreno sia sul centrodestra sia sui grillini’: perché, ammettiamolo, un po’ di maschilismo tra i 5 Stelle c’è”.
GESIP - Poi Crocetta ha parlato della questione Gesip. “La crisi della Gesip segna il pre-dissesto di Palermo, che Orlando cerca di scaricare sugli altri sapendo che è il frutto delle sue politiche. Orlando tenta di scaricare disperatamente sul mondo intero il problema Gesip – ha ribadito – quando sappiamo che e’ stato il frutto della sua prima legislatura. Orlando vorrebbe mettere fuori i lavoratori e lasciarli nel nulla, quando invece sui processi sociali si governa in modo diverso”.
1 MILIARDO DI DEFICIT - “Il precedente governo regionale nel suo ultimo anno di vita ha creato un deficit di un miliardo, attraverso provvedimenti che non avevano copertura finanziaria”. Questo è l’annuncio del governatore, che torna contro l’ex presidente Lombardo, questa volta accusandolo di avere lasciato, nell’ultimo anno di governo, un buco nelle casse regionali. “Me lo ha comunicato l’assessore all’Economia – continua Crocetta -, e mi ha spiegato che sono provvedimenti che se venissero riconosciuti da noi diventerebbero debiti fuori bilancio”.

Calcio a 5. Alla Ludica il recupero con la Puntese

Importante vittoria oggi pomeriggio per la formazione maschile di calcio a 5 della Ludica Lipari che, al Freeland di Bartolo Giunta, ha superato per 10 a 6 la Pol. Futsal Puntese, diretta concorrente nella lotta per la permanenza in C  Si trattava di un incontro di recupero

"La città murata..." Sabato conferenza del dott. Giuseppe La Greca al Centro Sociale Comunale di Lipari


CENTRO SOCIALE COMUNALE “G. GISABELLA”
Via Mons. Bernardino Re
LIPARI
Sabato 16 Marzo 2013, ore 17,30
                         Conferenza del Dott. Giuseppe La Greca dal titolo:
"La città murata , le trasformazioni dall’acropoli greca agli scavi archeologici"
       A conclusione della serata sarà proiettato il film-documentario:
                                Topografia archeologica di Lipari

Lo Schiavo: Nessun aumento degli stipendi

COMUNICATO
 In merito alle dichiarazioni distorte e fuorvianti apparse sulle varie testate giornalistiche e su social network, comunicate dal Consigliere Comunale Giuffrè, in merito ad un presunto “aumento di oltre il 30% degli stipendi della Giunta Comunale di Santa Marina Salina”, si comunica che sono state semplicemente ripristinate le somme, a distanza di ben sette anni,  previste dalla normativa vigente in materia, decurtate del 10% come stabilito dalla Legge Finanziaria del 2006.
Ritenendo, pertanto, tali dichiarazioni offensive e lesive dell’immagine sia dell’Ente sia degli Amministratori, si comunica che si procederà alla tutela dei diritti degli interessati presso le opportuni sedi giudiziarie.

NOTA DEL DIRETTORE - Prendiamo atto del comunicato del sindaco Lo Schiavo evidenziando che la notizia in questione era stata da noi ripresa dall'Agenzia Ansa, la maggiore agenzia italiana d'informazione che evidentemente questa volta ha "toppato"

Giorgianni: "Bene DDL isole minori"


Comune di Lipari e spending review

(Angelo Sidoti) Dal sito del Ministero degli Interni risulta che il Comune di Lipari ha fissato un obbiettivo risparmio per la spending review per un importo complessivo di Euro 248.109 (vedi tabella allegata).
 Premesso che il suddetto importo incide percentualmente sul totale delle spese correnti del nostro comune di uno scarso 1,2%, tra le voci più significative riscontriamo:
 Risparmi su consumi di Energia Elettrica per Euro 78.923 (compreso risparmi per illuminazione di Euro 39.146). Ricordo che la spesa annuale supera Euro 800 mila circa (in termini percentuali risparmio scarso del 9%)
 Risparmi per Indennità Amministratori per Euro 28.251 (compreso risparmi per rimborsi e assenze trasferte per scarsi Euro 3.733).
Chiedo qualche sforzo in più "magari fissarsi come obbiettivo un risparmio sul totale delle spese correnti con una percentuale a due cifre.

La tabella si ingrandisce cliccandoci sopra

La giunta di Santa Marina Salina si aumenta l'indennità (Ansa)

ANSA - Nel Comune di Santa Marina Salina sindaco e assessori si sono aumentati gli stipendi. Per il Comune di 800 abitanti, guidato da Massimo Lo Schiavo (che e' anche coordinatore dell'Ancim Sicilia, l'associazione dei comuni delle isole minori), la spesa annuale aumenta di circa 10 mila euro. La delibera, la numero 24, e' dello scorso 18 febbraio.
   L'aumento e' stato contestato dal capogruppo di minoranza  Bartolo Domenico Giuffre': ''Mentre nel Paese dilaga un forte sentimento di anti-politica e le casse pubbliche sono al verde, non si puo' operare in questo modo''.
 Oltre a Santa Marina, nell'Isola di salina vi sono altri due Comuni (Leni e Malfa) per un totale di 2.400 abitanti. Le altre sei isole delle Eolie sono governate da Lipari, la maggiore dell'arcipelago. Qui il consigliere Antonio Casilli (Pdl), vista la crisi dell'ente, ha proposto di eliminare il gettone di presenza ai consiglieri e di ridurre le indennita' di sindaco, assessori e presidente del consiglio. Ma dall'altro lato, la consulente Angela Mazziotta, che dall'inizio della consiliatura cura i rapporti con la Regione siciliana, e' passata da un incarico a titolo gratuito a uno retribuito 1.200 euro al mese.

A Sottomonastero come in laguna ma mancano le gondole (foto Ivan Turcarelli)

Via Tenente Mariano Amendola (Sottomonastero) in versione laguna di Venezia ma per raggiungere i cassonetti dei rifiuti o per passare dalla strada al molo e viceversa (proprio dove tempo fa venne realizzata una piattaforma inutile) occorrerebbero le gondole.
In alternativa proponiamo ai venditori extracomunitari che frequentano quella zona di mettere in vendita (in occasioni del genere) dei comodi stivali impermeabili

Giunta Giorgianni... e se invece di un rimpasto fosse una "rivoluzione" ?

Era in programma per quest'oggi un vertice delle varie componenti che supportano la giunta Giorgianni. Usiamo "era" in quanto pensiamo che, alla luce del lutto che ha colpito la famiglia  Lauria, tutto possa slittare di una settimana.
Ma.. proviamo...partendo dagli spifferi che provengono da "Radio comune" ad ipotizzare cosa potrebbe bollire in pentola per quanto riguarda la giunta municipale. 
Quello che scriviamo non è certo il Vangelo ma, siccome, dalle nostre parti si usa dire "Voce di Dio, voce di popolo" e abbinandogli il fatto che "una serie di indizi costituiscono una prova", proviamo a darvi i nomi che "ballano" in questo momento attorno alle  poltrone assessoriali.
O consiglieri o assessori! Il sindaco Giorgianni sembra non voler recedere da questa posizione ed allora cosa accadrà di Lauria (UDC) e Biviano (PD).
"Radio comune" dice che  Lauria, una volta  ottenuta  la  nomina del fido Tedros nella Lipari porto, lascerebbe, anche per una serie di situazioni "focose", il posto in giunta optando per il ruolo di consigliere. La sostituzione sarebbe bella e pronta: ha il volto dell'attuale consigliere Giovanni Sardella (già al lavoro nel campo dell'arredo urbano) che si dimetterebbe da consigliere comunale lasciando via libera all'ingresso in consiglio del fidatissimo (per il sindaco) Giovanni Portelli. 
Scontato l'addio della Masin il suo posto (se  non le stesse deleghe)...udite...udite...sembra posso diventare appannaggio di Nino Paino. 
Ma la giunta potrebbe subire un ulteriore ribaltamento (mal di pancia di Orto permettendo). Biviano potrebbe anche  lasciare la  poltrona assessoriale. Voci di popolo..indicano in Livio Schiacchitano, suo fidatissimo amico, il sostituto.
La  rivoluzione potrebbe essere completata dall'abbandono per "stanchezza fisica" (auspichiamo di no e parteggiamo per lei) di Gabriella Berzioli. 
Ma chi arriva? Sicuramente  una donna che potrebbe essere la rappresentante di Art.1 . Toto-poltrona da in poule position la signora Alessandra Falanga.
Sarà davvero così ? Ci saranno cambi strada facendo dopo questa fuga di notizie da "Radio comune"? Staremo a vedere. 

Festa della donna ai Tre Delfini. Foto di Piero Bertè

E' deceduto Gino Viola. Operato d'urgenza il tecnico comunale Mazzeo

Ha cessato di battere nella notte il cuore di Luigi (Gino) Viola, 53 anni. 
Viola, genero dell'assessore Bartolo Lauria, è deceduto a Messina. 
A Bartolo, alla moglie, ai figli di Gino vanno le più sentite condoglianze.
A "scuotere"  questa mattinata alle Eolie un altro avvenimento che ha avuto, purtroppo, come protagonista il tecnico comunale Andrea Mazzeo. 
Andrea nella notte è stato sottoposto a Lipari ad un delicatissimo intervento chirurgico. Stamani, poi, non essendoci state ieri sera le condizioni per un trasporto in sicurezza con l'elicottero, è stato trasferito con il velivolo del 118 a Messina.

Festa della donna ai Tre Delfini. Foto di Piero Bertè

IL PREFETTO SALVA LE PROVINCE E LA FACCIA DEI PARTITI

Bastano le forti perplessità del Prefetto Aronica, commissario dello Stato della Regione siciliana, per fermare l’abolizione delle Province e la nascita dei liberi consorzi di comuni, come detta lo Statuto speciale? A quanto pare le cose stanno così, perché una analisi preventiva del Commissario sconsiglierebbe di portare in Aula ed esaminare il testo del governo, perché conterrebbe profili di costituzionalità e/o contrasto con la legge nazionale.
Assemblea e governo, organo legislativo ed esecutivo, dunque s’incartano perché un Prefetto della Repubblica – la figura istituzionale che sarebbe dovuta sparire già nel 1947, avverte  un fumus di costituzionalità. Ma non bisogna affatto prendersela con il funzionario dello Stato, il dottor Aronica, che è stato sollecitato ad esprimere il suo punto di vista e lo fa sull’altare di una collaborazione che gli è stata richiesta dall’Assemblea regionale. Insomma,  suggerisce come aggiustare le cose  per tempo in modo da evitare le bocciature.
Il paradosso, non l’unico, sta proprio in questo episodio: Aronica si comporta “da amico” e svolge la sua funzione come i suoi predecessori, con spirito collaborativo. Che la sovranità dell’Assemblea venga preclusa con atti informali ma  pregnanti non sembra provocare alcuna reazione in alcuno dei gruppi parlamentari. Ed una ragione c’è: ancora una volta il Prefetto salva la faccia di vaste aree del parlamento che non intendono abolire le province e non vogliono sfidare l’impopolarità di questa scelta.
Non sono in  gioco né le competenze né le funzioni ed i servizi degli enti intermedi – che verrebbero salvaguardati comunque – ma la elezione diretta dei consiglieri e provinciali e del presidente dell’amministrazione provinciale, 350 persone attorno alle quale gravitano almeno duemila addetti ai lavori con uffici, segreterie, auto blu e tutto l’armamentario che gli apparati si portano appresso.
Mentre in passato la permanenza delle province è stata apertamente sostenuta, stavolta con una opinioone pubblica furibonda per i costi della politica, si preferisce lavorare sotto traccia o affidarsi al Commissario dello Stato, un metodo collaudatissimo che toglie le castagne dal fuoco alla politicaquando si trova a giocare la partita fra l’incudine e il martello.
Le province sono diventate il nostro muro di Berlino: nel 1986, cambiarono solo il nome lasciando le cose come stanno, pochi anni fa l’Assemblea bocciò l’abolizione a scrutinio segreto, e stavolta si ricorre al Commissario dello Stato. Ma stavolta, tuttavia, la matassa è più ingarbugliata, perché c’è una legge nazionale che accorpa e abolisce le province: si tratta di scegliere di che morte morire, magari confidando negli impedimenti romani. O proseguire assumendo le responsabilità politiche che ogni decisione comporta.
Il Prefetto Aronica è solo il paravento. Il governo aveva esitato già un testo, che è stato costretto a modificare per il dissenso di una delle componenti della maggioranza, l’Udc. Poi sono arrivai i “no” di varie parti politiche e non, a cominciare dal centrodestra, segnatamente il Pdl, che ha espresso la sua contrarietà in modo esplicito dopo una campagna elettorale nella quale il leader, Berlusconi, aveva assunto posizione nettamente diversa.
Resta il fronte del Movimento 5 Stelle, che non ha manifestato tentennamento. Non avendo propri rappresentanti nelle amministrazioni provinciali e confidando nella volontà dei siciliani, che non amano gli apparati, mantengono le loro posizioni, guadagnandosi a pieno titolo, una utile riconoscibilità.
Abbiamo previsto che sarebbe stata una battaglia campale, del resto. Chi vince in Assemblea, però, potrebbe lasciarci le penne alle urne. Non è la legge del contrappasso, ma l’aria che tira a suggerire la previsione.
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Foto del carnevale 2000-2001. Carro "Cercando un accordo chi fussi a vota bona" (foto di Antonino Giorgianni)

N.B. LE FOTO SI INGRANDISCONO CLICCANDOCI SOPRA

Festeggiamenti per il 400° anniversario della fondazione della Confraternita maschile di Maria Santissima Addolorata di Lipari

Prenderanno il via, venerdi' 22 marzo, presso la chiesa dell'Immacolata al castello di Lipari, i festeggiamenti per il 400° anniversario della fondazione della Confraternita maschile di Maria Santissima Addolorata di Lipari.. 
L'appuntamento è per le ore 17,30

ARS, M5S RINUNCIA AD ALTRI 76MILA EURO CANCELLERI: “UN MILIONE A FINE ANNO”

Anche lo stipendio di febbraio dei deputati del Movimento Cinque Stelle e’ tornato in gran parte nelle casse dell’Assemblea regionale siciliana. Ognuno dei quindici parlamentari M5S ha trattenuto soltanto 2500 euro, piu’ i rimborsi spese (documentati). Nelle casse di palazzo dei Normanni in questi giorni sono rientrati 76.673 euro. A questa somma vanno aggiunti circa 62.000 euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati se non vi avessero rinunciato a monte, e cioe’ le varie indennita’ di carica (totale 6.638 euro), il rimborso per il trasporto su gomma (7.000 euro circa) e quello per l’esercizio dell’attivita’ parlamentare (47.700 euro).
 Cresce pertanto il fondo destinato alle microimprese, che sfioraquota 280mila euro (276,173 euro per la precisione). I quasi 77 mila euro restituiti in questi giorni dai deputati sono infatti ”parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sara’ approvata la legge di stabilita’, per finanziare un progetto di microcredito destinato alle piccole imprese.
”A fine anno – commenta il capogruppo del Movimento, Giancarlo Cancelleri – si arrivera’ a sfiorare quota un milione di euro. E questa somma potrebbe anche essere maggiore, se a questo fondo confluiranno versamenti di altri politici, che finora, purtroppo, devo dirlo con grande amarezza, non sono arrivati”. I deputati dell’Ars, comunque, potrebbero essere costretti a rinunciare ”per legge” a parte dei loro emolumenti. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, attende che approdi in Aula il disegno di legge 97, presentato il 31 dicembre scorso, per la riduzione dei costi della politica, che  prevede retribuzioni di 5.000 euro lorde a deputato, piu’ un budget per le spese da rendicontare.

Auguri a...Katia, Giovanni e Martha

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Katia Raffaele, Giovanni Todaro e Martha Cataliotti
A Martha vanno anche gli affettuosi auguri di papà Franco
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. 
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it 
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)


13 marzo 1879
Lo stabilimento di San Calogero dato per la prima volta in gestione



Lo stabilimento di San Calogero, ristrutturato ed ultimato nel 1870, fu dapprima gestito dal Comune, poi ancora in ottime condizioni, completamente arredato, fu concesso, il 13 marzo 1879 al Dott. Francesco Genovesi di Messina, per 10 anni, con un canone di Lire 500 all'anno.
La deliberazione del Consiglio Comunale era del 7 novembre 1878, sindaco Filippo De Pasquale. (…) Il Sindaco presenta al consiglio una domanda del dott. Francesco Genovesi per ottenere l’esercizio dello stabilimento Bagni San Calogero per la durata di anni dieci mediante il pagamento di lire 500 all’anno.
Il consiglio considerando che per il  numero scarso di bagnanti che son venuti in questo ultimo anno il Comune poco ha ricavato, e che cedendola al detto Genovesi per anni dieci ne farebbe rialzare l’importanza ed il valore delle acque e quindi aumenterebbe il concorso dei bagnanti e grande vantaggio ne ricaverebbe il paese dall’affluenza dei forestieri, ad unanimità di voti ha deliberato cedersi lo stabilimento dei Bagni San Calogero di proprietà del Comune al Dottor Francesco Genovesi alle seguenti condizioni.

 Art. 1 – Il Comune cede lo stabilimento per anni dieci a cominciare dal 1 gennaio 1879 e finire al 31 dicembre 1889 con tutti i mobili ed arredi in esso contenuti mediante l’annuo pagamento di lire cinquecento anticipate.
Art. 2 – Il sindaco appena stipulato il contratto farà consegna al dottor Francesco Genovesi del fabbricato, vasche, mobili ed arredi di cucina, mediante apposito inventario, e coll’intervento di periti per stabilire la condizione in cui trovasi il fabbricato ed i mobili.
Il verbale di consegna si farà in doppio originale, uno dei quali si consegnerà al sig. Genovesi, e l’altro si conserverà all’archivio comunale.
Art. 3 – Il dottor Genovesi si obbliga di riconsegnare al Municipio terminati i dieci anni i fabbricati, mobili, arredi di cucina, di tavola e tutto che gli sarà consegnato nello stesso stato e condizioni che li avrà ricevuti. La riconsegna si farà anche mediante apposito verbale col Sindaco del tempo col relativo inventario ed anche coll’opera di periti.
Art. 4 – il dottor Francesco Genovesi rimane assoluto padrone dell’acqua per il detto periodo di dieci anni.
Art. 5 – I nativi del Comune di Lipari che vorranno prendere bagni nello stabilimento dovranno pagare lira una e centesimi cinquanta al giorno alloggiando nelle camere a primo piano dello stabilimento a lira una al giorno nelle stanze al piano terreno. Nel detto pagamento e compreso il bagno a stufa che si vuol prendere.
I detti liparesi che avranno bisogno di acqua nello stesso stabilimento del Bagno San Calogero, per uso interno e dietro ordinazione medica la pagheranno a metà prezzo di quello che il Genovesi la venderà in commercio.
Un certificato del Sindaco attesterà esser nativo del Comune per godere dei vantaggi stabiliti sul presente articolo.
Art. 6 – Tutte le spese di manutenzione, custodia, servizio ed altro dal 1 gennaio 1879 andranno a carico del dott. Genovesi.
Art. 7 – I poveri riconosciuti tali mediante certificato saranno allogiati gratis nelle stanze per loro destinate di rimpetto allo stabilimento ed avranno diritto anche al Bagno o stufa anche gratis.
Art. 8 – Appena sarà approvata la presente deliberazione si farà formale contratto fra il Sindaco ed il dott. Genovesi avanti pubblico notaio e tutte le spese di esso contratto e tassa di registro andranno a carico del dott. Genovesi.


Per l'epoca la concessione dello Stabilimento al Genovesi fu ritenuta un ottimo affare per il Comune, non tanto per il Canone che se ne otteneva, quanto per lo sviluppo e l'incremento che s'intendeva dare allo Stabilimento stesso.
Il Genovesi mantenne la gestione per 8 anni circa, le entrate non riuscivano a coprire le spese di gestione, costringendolo a rinunciare alla concessione.
Lo scioglimento del contratto di locazione viene deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 aprile 1887, dall’amministrazione del sindaco Ferdinando Pajno.
Questo il resoconto della seduta: “Il sindaco presenta una domanda del dottor Francesco Genovesi affittaiuolo dello stabilimento dei Bagni San Calogero per lo scioglimento del contratto d’affitto alle condizioni trascritte nella domanda stessa, della quale fa dare lettura dal segretario.
Il consiglio considerando che l’attuale stato di cose non può continuare perché lo stabilimento andrebbe a deperire e gli abitanti non avrebbero neanche il vantaggio dei bagni restando quasi chiuso.
Considerando che l’affittaiuolo ha infatti subito delle gravi perdite.

Ad unanimità di voti delibera autorizzare il Sindaco a sciogliere il contratto d’affitto in data 13 marzo 1879 rogato notar Mollica col dottor Francesco Genovesi alle seguenti condizioni:
1 – il dott. Genovesi deve pagare lire duemila in una sola volta infra quindici giorni dalla notifica della presente deliberazione per le annualità di fitto dovute al Comune dal 1880 al 1886.
2 – deve rinunziare a favore del Comune i mobili di sua proprietà esistenti nello stabilimento e ciò in compenso dei mobili mancanti e deteriorati di proprietà del Comune;
3 – deve rinunciare a qualsiasi compenso per migliorie fatte allo stabilimento, quali sarebbero vasche, doccie, ed altro.
Delibera anche che non volendo il Genovesi sciogliere il contratto di affitto a queste condizioni il Sindaco deve dare immediatamente esecuzione alla deliberazione consiliare dell’11 dicembre 1886, che autorizza il giudizio per lo scioglimento del contratto e pel pagamento delle intiere annualità di fitto scadute.
Sciogliendosi il contratto col Genovesi le lire duemila che pagherà si spenderanno dalla Giunta Municipale per acquisto di arredi per lo stabilimento e riparazioni al fabbricato dello stesso.
Dopo la rinuncia del concessionario, lo stabilimento ritorno alla gestione diretta del Comune, ma proseguì il contenzioso, per diversi anni.
Nella seduta del consiglio comunale del 23 giugno 1895 si concluse la vicenda con una transazione tra le parti. Alla seduta del consiglio partecipò il Genovesi.


La gestione Genovesi si chiude in perdita. Abbiamo raccolto, comunque, alcune interessanti testimonianze, un articolo apparso sulla Gazzetta di Messina del 24 aprile 1879 n. 96, che sintetizza un volume pubblicato dallo stesso Genovesi con il titolo "Notizie sulle acque termo-minerali e sulla grotta di San Calogero in Lipari pel dott. Francesco Genovesi", il regolamento e le tariffe dei bagni.

Ecco cosa dice l'articolo sia del Dott. Genovesi sia dello Stabilimento termale di San Calogero.
…..Il Dr. Genovesi è ormai conosciuto nella nostra società. Egli è tra noi, per ordine cronologico, il più anziano dei dottori che diedero l'ostracismo al soprabitone, alla canna d'india ed alla tabaccheria. Egli è un adoratore, il più convinto adoratore, ed il più infocato apostolo delle chiare fresche e dolci acque. (…), egli crede più alla potenza terapeutica dell'acqua, che alle bobbe ed agli unguenti dei farmacisti, egli ammette il gran medicamento della mamma natura.
Allievo del Tommasi, cioè di uno dei più sommi clinici d'Europa, del valente riformatore della scuola medica in Italia, egli ha studiato e studia l'acqua: ha perseverato; ha combattuto; ed ha finito col vincere anche qui tra noi, ove sul principio trovò tutti i suoi colleghi increduli sogghignanti, sprezzanti.
Noi dobbiamo al Dr. Genovesi i progressi della idroterapia in Messina; gli dobbiamo uno stabilimento ormai reputato per cure importantissime, e che incomincia ad avere la sua storia in questo ramo di clinica medica: gli dobbiamo insomma uno dei precipui fattori del benessere e della salute.
Questo Dr. Genovesi che tutti sappiamo, oltre allo stabilimento idropatico tenuto qui nel Corso Cavour, e che pregredisce sempre, perché risponde alle esigenze del paese, della scienza e della crescente clientela, ora assume l'esercizio e la direzione della rinomata Stufa e delle acque termo-minerali di San Calogero, in quel di Lipari; ed ha voluto prima con un opuscolo di 51 pagine, renderne nota la utilità, fondandola su norme ed indicazioni razionali. (…)
Il Dr. Genovesi, a completare il suo lavoro, dà il rendiconto dei morbi che richieggono le acque di San Calogero; e siccome egli scrive per essere utile alla società e per far conoscere i bagni, e non per flogosi letteraria, riproduce in proposito il resoconto clinico scritto dal rimpianto e stimato dr. G. Cincotta.
Questa è certo una delle parti più importanti dell'opuscolo. Le importantissime secondo noi sono il Regolamento e le Tariffe degli alloggi, bagni e vitto, che tengono dietro alla dottissima ed accurata analisi qualitativa e quantitativa delle acque, fatta a suo tempo dall'insigne chimico Prof. G. Arrosto. I prezzi degli alloggi e del vitto, la regolarità del servizio, le comodità che offre lo stabilimento, il quale e pel sito e per la costruzione ora regge al paragone dei migliori d'Italia, fan sì che tutti, dalla più ricca alla più modesta famiglia, possano frequentar quelle acque e trovarvi salute e ristoro. La stagione balneare non è più sogno per i non milionarii. Ecco il Baden-Baden per chi ha qualche agiatezza soltanto. Ne approfitti grazie al dr. Genovesi che vuol rendere a tutti possibile una bella villeggiatura balneare, in cui si spenda molto meno di quel che si spende in una stagione di caccia, e se ne guadagni il doppio di salute.
Auguriamo ai coraggiosi intraprendenti un avvenire splendido - tale quale lo merita la rarità delle acque e la prodigalità della stufa.
E le acque e la Stufa in parola non possono vantare soltanto le loro qualità naturali, e le soprannaturali "che consistono tutte nell'alta protezione e nella grazia del glorioso S. Calogero"; ma vantano anche un servizio inappuntabile, ed una pulitezza impareggiabile. Basta solo si conosca che questo ramo è affidato alle cure del distinto Baronello Rodriquez. - Avanti dunque e facciamo bene alla salute, ed onore al coraggio di chi, giovando al simile, vuol giovare specialmente ad una città della nostra provincia, e renderla il ritrovo più amabile, più elegante, più giovevole che si possano concedere tutti coloro il cui stato discusso permette una spesa relativamente modicissima.


Regolamento
n. 1 - A Lipari si può andare due volte la settimana col battello a vapore che da Messina direttamente muove ogni Martedì ed ogni Sabato alla mezzanotte; il nolo si è: 1^ classe L. 15. 60. - 2^ classe L. 9. 60. - 3^ classe L. 5. 60.
n. 2 - In Messina presso lo Stabilimento idropatico, Corso Cavour n. 57, vi è stabilita un'agenzia la quale s'incarica per l'imbarco di coloro che si vogliono portare ai bagni in quell'isola, e del rispettivo bagaglio, con aggiungere all'importo pel posto L. 2. 50.
Il servizio dell'agenzia in Lipari presso l'ufficio dell'Esattoria, all'arrivo del vapore, farà trovare apposita barchetta, la quale si distingue per una banderuola gialla portante l'iniziale B.S.C. (Bagni San Calogero n.d.a.).
I bagnanti, coi loro bagagli, saranno sbarcati e condotti allo stabilimento, pagando ciascuna persona L. 3, tutto compreso, cioè: sbarco, facchinaggio e vetture; pagheranno L. 5 coloro i quali dovranno fare uso della portantina. Tale servizio è stato stabilito per economia di spese, e per esentare i bagnanti da fastidi e difficoltà durante il viaggio. Le partenze del detto vapore coincidono cogli arrivi dei postali da Napoli, Palermo e Reggio-Calabria.
n. 3 - Lo Stabilimento, fabbricato in luogo salubre e romantico, si compone di due piani divisi in due classi, 1^ e 2^.
n. 4 - Giunto il bagnante allo Stabilimento, la Direzione, a secondo la richiesta, la persona e la specie della malattia, gli destinerà l'alloggio.
n. 5 - I due medici condotti del Comune sono addetti al servizio sanitario dello Stabilimento.
n. 6 - E' obbligatoria la visita medica ai signori bagnanti pria d'intraprendere la cura; tranne il caso che volendosene esentare, presentino certificato medico dal quale risulti la diagnosi della malattia, e la prescrizione della specie dei bagni.
n. 7 - La visita obbligatoria, come sopra, è tassata L. 5 - Chi dei bagnanti richiedesse pell'intero periodo di cura, non maggiore della durata di un mese e non minore di 15 giorni, l'assistenza particolare del dottore dello stabilimento, sarà tenuto al pagamento di L. 20, altrimenti pagherà, per ogni visita a richiesta L. 2.
n. 8 - Lo stabilimento fornisce tutto quanto può occorrere ai signori bagnanti, compreso il servizio postale, meno però la biancheria da letto.
n. 9 - I bagnanti potranno richiedere di essere serviti di pranzo e colazione nelle rispettive stanze, qualora non volessero profittare della tavola rotonda.
n. 10 - Nel salone di compagnia vi è un libro nel quale ciascun bagnante potrà scrivere i propri reclami.
n. 12 - Ciascun bagnante sarà tenuto allo adempimento della seguente tariffa:



Tariffa
Degli alloggi e Bagni

1° Stanza in 1^ classe                                                                                          L. 3.
2° Stanza in 2^ classe                                                                                         L. 2.

N.B.) Siccome ogni stanza ha la capacità di due letti, allorquando due persone trovano comodo di alloggiare nella medesima stanza, il prezzo per ciascuna persona verrà diminuito di cent. 50 al giorno. I bagnanti che costituiscono una famiglia, potranno, a loro richiesta, avere delle stanze in comunicazione; ma la diminuzione del prezzo non avverrà che sulla base precedente. Ogni bagno sarà preparato alla presenza del bagnante, e nei casi ordinari, non potrà protrarsi al di là di un'ora.

I prezzi sono:

Bagno in vasca                                                                                             L. 1. 50
Bagno in stufa                                                                                               L. 1. 60
Bagno a doccia di acqua fredda minerale o comune                                   L. 1. 50
Bagno a doccia alternata calda e fredda di acqua
Minerale e comune (Bagno scozzese)                                                           L. 2. ---
La Stufa seguita dalla doccia (Bagno russo)                                                L. 2. 50
Un Bagnosolo                                                                                               L. 2. ---
Bagno solfuro col balsamo-Vulcano                                                            L. 1. 50

Per tutte quelle persone che non vorranno o non potranno portarsi allo Stabilimento, facendone debita richiesta, potranno ottenere quella quantità d'acqua, uso bagno, che desiderano pagando per ogni 50                                                                      L. 1. ---



Dei Pranzi

1° Il pranzo a tavola rotonda di 1^ cl.                                                          L. 3. 50
    Il pranzo a tavola rotonda di 2^ cl.                                                           L. 2. 70
2^ arrosto di carne di vitella                                                                         L. 0. 60
           
NB.) Nella presente categoria va compresa qualunque specie
Di arrosto di carne e di pesce di taglio, come triglie, spinole,
pauri, ecc.
3° bollito di carne                                                                                         L. 0. 50
4° bollito di pesce                                                                                         L. 0. 40
5° bollito di pollo                                                                                          L. 0. 60
6° Braciuole in umido                                                                                   L. 0. 60
7° Brodo di sostanza                                                                                     L. 0. 40
8° Brodo di brule                                                                                          L. 0. 50
9° Frittata semplice                                                                                      L. 0. 35
10° Frittata ripiena                                                                                       L. 0. 50
11° Frittata dolce                                                                                          L. 0. 60
12° Frittura di pesce, di petronciane, di carciofi, midolle,
crocchè, ecc.                                                                                                 L. 0. 50
13° Insalata semplice                                                                                    L. 0. 20
14° Minestra verde semplice                                                                         L. 0. 35
15° Minestra composta                                                                                 L. 0. 50
16° Minestra al brodo, al burro, al sugo                                                      L. 0. 50
17° Ragù di vaccina o lingua                                                                       L. 0. 50
18° Ragù di pollo                                                                                          L. 0. 60
19° Uovi bolliti o frutti, per ognuno                                                              L. 0. 12
20° Fritto al pomodoro ed al burro                                                              L. 0. 20
21° Fritto al preparati per ortata                                                                  L. 0. 50
22° Zuppa alla Santè semplice                                                                     L. 0. 50
23° Zuppa alla Santé forte                                                                            L. 0. 60
24° Zuppa alla Santè di pesce                                                                      L. 0. 40
25° Zuppa alla santè di pesce di taglio                                                         L. 0. 55
A richiesta si eseguiscono sartù, timpalli, pasticci, torte, e qualunque altra pietanza si desideri, nonché si forniscono vini di pasto, da desser, marsala, rosolio, limonate, granite, sorbetti ecc. ecc., tutto a prezzi discreti.
NB.) La direzione, costando di persone che si rispettano e che hanno a cuore l'incremento dello Stabilimento e la riputazione delle terme, promette di contentare in ogni maniera i signori avventori, e nei casi singoli condiscendere alle esigente dei signori bagnanti.

Per approfondimenti vedi:
Le Terme di San Calogero, Giuseppe La Greca, Gianni Iacolino Editore, Lipari, 2004