13 marzo 1879
Lo stabilimento di San Calogero dato per la prima volta in gestione
Lo stabilimento di San
Calogero, ristrutturato ed ultimato nel 1870, fu dapprima gestito dal Comune,
poi ancora in ottime condizioni, completamente arredato, fu concesso, il 13 marzo 1879 al Dott. Francesco Genovesi di Messina, per 10
anni, con un canone di Lire 500 all'anno.
La deliberazione del
Consiglio Comunale era del 7 novembre 1878, sindaco Filippo De Pasquale. (…) Il Sindaco presenta al consiglio una domanda
del dott. Francesco Genovesi per ottenere l’esercizio dello stabilimento Bagni
San Calogero per la durata di anni dieci mediante il pagamento di lire 500
all’anno.
Il consiglio considerando che per il
numero scarso di bagnanti che son venuti in questo ultimo anno il Comune
poco ha ricavato, e che cedendola al detto Genovesi per anni dieci ne farebbe
rialzare l’importanza ed il valore delle acque e quindi aumenterebbe il
concorso dei bagnanti e grande vantaggio ne ricaverebbe il paese dall’affluenza
dei forestieri, ad unanimità di voti ha deliberato cedersi lo stabilimento dei
Bagni San Calogero di proprietà del Comune al Dottor Francesco Genovesi alle
seguenti condizioni.
Art. 1 – Il Comune cede lo stabilimento per
anni dieci a cominciare dal 1 gennaio 1879 e finire al 31 dicembre 1889 con
tutti i mobili ed arredi in esso contenuti mediante l’annuo pagamento di lire
cinquecento anticipate.
Art. 2 – Il
sindaco appena stipulato il contratto farà consegna al dottor Francesco
Genovesi del fabbricato, vasche, mobili ed arredi di cucina, mediante apposito
inventario, e coll’intervento di periti per stabilire la condizione in cui
trovasi il fabbricato ed i mobili.
Il verbale di
consegna si farà in doppio originale, uno dei quali si consegnerà al sig.
Genovesi, e l’altro si conserverà all’archivio comunale.
Art. 3 – Il
dottor Genovesi si obbliga di riconsegnare al Municipio terminati i dieci anni
i fabbricati, mobili, arredi di cucina, di tavola e tutto che gli sarà
consegnato nello stesso stato e condizioni che li avrà ricevuti. La riconsegna
si farà anche mediante apposito verbale col Sindaco del tempo col relativo
inventario ed anche coll’opera di periti.
Art. 4 – il
dottor Francesco Genovesi rimane assoluto padrone dell’acqua per il detto
periodo di dieci anni.
Art. 5 – I
nativi del Comune di Lipari che vorranno prendere bagni nello stabilimento
dovranno pagare lira una e centesimi cinquanta al giorno alloggiando nelle
camere a primo piano dello stabilimento a lira una al giorno nelle stanze al
piano terreno. Nel detto pagamento e compreso il bagno a stufa che si vuol
prendere.
I detti
liparesi che avranno bisogno di acqua nello stesso stabilimento del Bagno San
Calogero, per uso interno e dietro ordinazione medica la pagheranno a metà
prezzo di quello che il Genovesi la venderà in commercio.
Un
certificato del Sindaco attesterà esser nativo del Comune per godere dei
vantaggi stabiliti sul presente articolo.
Art. 6 –
Tutte le spese di manutenzione, custodia, servizio ed altro dal 1 gennaio 1879
andranno a carico del dott. Genovesi.
Art. 7 – I
poveri riconosciuti tali mediante certificato saranno allogiati gratis nelle
stanze per loro destinate di rimpetto allo stabilimento ed avranno diritto
anche al Bagno o stufa anche gratis.
Art. 8 –
Appena sarà approvata la presente deliberazione si farà formale contratto fra
il Sindaco ed il dott. Genovesi avanti pubblico notaio e tutte le spese di esso
contratto e tassa di registro andranno a carico del dott. Genovesi.
Per l'epoca la concessione
dello Stabilimento al Genovesi fu ritenuta un ottimo affare per il Comune, non
tanto per il Canone che se ne otteneva, quanto per lo sviluppo e l'incremento
che s'intendeva dare allo Stabilimento stesso.
Il Genovesi mantenne la
gestione per 8 anni circa, le entrate non riuscivano a coprire le spese di
gestione, costringendolo a rinunciare alla concessione.
Lo scioglimento del contratto di locazione viene deliberato dal Consiglio
Comunale nella seduta del 18 aprile 1887, dall’amministrazione del sindaco
Ferdinando Pajno.
Questo il resoconto della seduta: “Il
sindaco presenta una domanda del dottor Francesco Genovesi affittaiuolo dello
stabilimento dei Bagni San Calogero per lo scioglimento del contratto d’affitto
alle condizioni trascritte nella domanda stessa, della quale fa dare lettura
dal segretario.
Il consiglio considerando che
l’attuale stato di cose non può continuare perché lo stabilimento andrebbe a
deperire e gli abitanti non avrebbero neanche il vantaggio dei bagni restando
quasi chiuso.
Considerando che
l’affittaiuolo ha infatti subito delle gravi perdite.
Ad unanimità di voti delibera
autorizzare il Sindaco a sciogliere il contratto d’affitto in data 13 marzo
1879 rogato notar Mollica col dottor Francesco Genovesi alle seguenti
condizioni:
1 – il dott. Genovesi deve
pagare lire duemila in una sola volta infra quindici giorni dalla notifica
della presente deliberazione per le annualità di fitto dovute al Comune dal
1880 al 1886.
2 – deve rinunziare a favore
del Comune i mobili di sua proprietà esistenti nello stabilimento e ciò in compenso
dei mobili mancanti e deteriorati di proprietà del Comune;
3 – deve rinunciare a
qualsiasi compenso per migliorie fatte allo stabilimento, quali sarebbero
vasche, doccie, ed altro.
Delibera anche che non volendo
il Genovesi sciogliere il contratto di affitto a queste condizioni il Sindaco
deve dare immediatamente esecuzione alla deliberazione consiliare dell’11
dicembre 1886, che autorizza il giudizio per lo scioglimento del contratto e
pel pagamento delle intiere annualità di fitto scadute.
Sciogliendosi il contratto col
Genovesi le lire duemila che pagherà si spenderanno dalla Giunta Municipale per
acquisto di arredi per lo stabilimento e riparazioni al fabbricato dello
stesso.
Dopo la rinuncia del
concessionario, lo stabilimento ritorno alla gestione diretta del Comune, ma
proseguì il contenzioso, per diversi anni.
Nella seduta del consiglio comunale del 23 giugno 1895 si concluse la
vicenda con una transazione tra le parti. Alla seduta del consiglio partecipò il
Genovesi.
La gestione Genovesi si
chiude in perdita. Abbiamo raccolto, comunque, alcune interessanti
testimonianze, un articolo apparso sulla Gazzetta di Messina del 24 aprile 1879
n. 96, che sintetizza un volume pubblicato dallo stesso Genovesi con il titolo
"Notizie sulle acque termo-minerali
e sulla grotta di San Calogero in Lipari pel dott. Francesco Genovesi",
il regolamento e le tariffe dei bagni.
Ecco cosa dice l'articolo
sia del Dott. Genovesi sia dello Stabilimento termale di San Calogero.
…..Il Dr. Genovesi è ormai conosciuto nella nostra società. Egli è tra
noi, per ordine cronologico, il più anziano dei dottori che diedero
l'ostracismo al soprabitone, alla canna d'india ed alla tabaccheria. Egli è un
adoratore, il più convinto adoratore, ed il più infocato apostolo delle chiare
fresche e dolci acque. (…), egli crede più alla potenza terapeutica dell'acqua,
che alle bobbe ed agli unguenti dei farmacisti, egli ammette il gran
medicamento della mamma natura.
Allievo del Tommasi, cioè di uno dei più sommi clinici d'Europa, del
valente riformatore della scuola medica in Italia, egli ha studiato e studia
l'acqua: ha perseverato; ha combattuto; ed ha finito col vincere anche qui tra
noi, ove sul principio trovò tutti i suoi colleghi increduli sogghignanti,
sprezzanti.
Noi dobbiamo al Dr. Genovesi i progressi della idroterapia in Messina;
gli dobbiamo uno stabilimento ormai reputato per cure importantissime, e che
incomincia ad avere la sua storia in questo ramo di clinica medica: gli
dobbiamo insomma uno dei precipui fattori del benessere e della salute.
Questo Dr. Genovesi che tutti sappiamo, oltre allo stabilimento
idropatico tenuto qui nel Corso Cavour, e che pregredisce sempre, perché
risponde alle esigenze del paese, della scienza e della crescente clientela,
ora assume l'esercizio e la direzione della rinomata Stufa e delle acque
termo-minerali di San Calogero, in quel di Lipari; ed ha voluto prima con un
opuscolo di 51 pagine, renderne nota la utilità, fondandola su norme ed
indicazioni razionali. (…)
Il Dr. Genovesi, a completare il suo lavoro, dà il rendiconto dei morbi
che richieggono le acque di San Calogero; e siccome egli scrive per essere
utile alla società e per far conoscere i bagni, e non per flogosi letteraria,
riproduce in proposito il resoconto clinico scritto dal rimpianto e stimato dr.
G. Cincotta.
Questa è certo una delle parti più importanti dell'opuscolo. Le
importantissime secondo noi sono il Regolamento e le Tariffe degli alloggi,
bagni e vitto, che tengono dietro alla dottissima ed accurata analisi
qualitativa e quantitativa delle acque, fatta a suo tempo dall'insigne chimico
Prof. G. Arrosto. I prezzi degli alloggi e del vitto, la regolarità del
servizio, le comodità che offre lo stabilimento, il quale e pel sito e per la
costruzione ora regge al paragone dei migliori d'Italia, fan sì che tutti,
dalla più ricca alla più modesta famiglia, possano frequentar quelle acque e
trovarvi salute e ristoro. La stagione balneare non è più sogno per i non
milionarii. Ecco il Baden-Baden per chi ha qualche agiatezza soltanto. Ne
approfitti grazie al dr. Genovesi che vuol rendere a tutti possibile una bella
villeggiatura balneare, in cui si spenda molto meno di quel che si spende in
una stagione di caccia, e se ne guadagni il doppio di salute.
Auguriamo ai coraggiosi intraprendenti un avvenire splendido - tale
quale lo merita la rarità delle acque e la prodigalità della stufa.
E le acque e la Stufa in parola non possono vantare soltanto le loro
qualità naturali, e le soprannaturali "che consistono tutte nell'alta
protezione e nella grazia del glorioso S. Calogero"; ma vantano anche un
servizio inappuntabile, ed una pulitezza impareggiabile. Basta solo si conosca
che questo ramo è affidato alle cure del distinto Baronello Rodriquez. - Avanti
dunque e facciamo bene alla salute, ed onore al coraggio di chi, giovando al
simile, vuol giovare specialmente ad una città della nostra provincia, e
renderla il ritrovo più amabile, più elegante, più giovevole che si possano
concedere tutti coloro il cui stato discusso permette una spesa relativamente
modicissima.
Regolamento
n. 1 - A Lipari si può andare due volte la settimana col battello a
vapore che da Messina direttamente muove ogni Martedì ed ogni Sabato alla
mezzanotte; il nolo si è: 1^ classe L. 15. 60. - 2^ classe L. 9. 60. - 3^ classe
L. 5. 60.
n. 2 - In Messina presso lo Stabilimento idropatico, Corso Cavour n.
57, vi è stabilita un'agenzia la quale s'incarica per l'imbarco di coloro che
si vogliono portare ai bagni in quell'isola, e del rispettivo bagaglio, con
aggiungere all'importo pel posto L. 2. 50.
Il servizio dell'agenzia in Lipari presso l'ufficio dell'Esattoria,
all'arrivo del vapore, farà trovare apposita barchetta, la quale si distingue
per una banderuola gialla portante l'iniziale B.S.C. (Bagni San Calogero
n.d.a.).
I bagnanti, coi loro bagagli, saranno sbarcati e condotti allo
stabilimento, pagando ciascuna persona L. 3, tutto compreso, cioè: sbarco,
facchinaggio e vetture; pagheranno L. 5 coloro i quali dovranno fare uso della
portantina. Tale servizio è stato stabilito per economia di spese, e per
esentare i bagnanti da fastidi e difficoltà durante il viaggio. Le partenze del
detto vapore coincidono cogli arrivi dei postali da Napoli, Palermo e
Reggio-Calabria.
n. 3 - Lo Stabilimento, fabbricato in luogo salubre e romantico, si
compone di due piani divisi in due classi, 1^ e 2^.
n. 4 - Giunto il bagnante allo Stabilimento, la Direzione, a secondo la
richiesta, la persona e la specie della malattia, gli destinerà l'alloggio.
n. 5 - I due medici condotti del Comune sono addetti al servizio
sanitario dello Stabilimento.
n. 6 - E' obbligatoria la visita medica ai signori bagnanti pria
d'intraprendere la cura; tranne il caso che volendosene esentare, presentino
certificato medico dal quale risulti la diagnosi della malattia, e la
prescrizione della specie dei bagni.
n. 7 - La visita obbligatoria, come sopra, è tassata L. 5 - Chi dei
bagnanti richiedesse pell'intero periodo di cura, non maggiore della durata di
un mese e non minore di 15 giorni, l'assistenza particolare del dottore dello
stabilimento, sarà tenuto al pagamento di L. 20, altrimenti pagherà, per ogni
visita a richiesta L. 2.
n. 8 - Lo stabilimento fornisce tutto quanto può occorrere ai signori
bagnanti, compreso il servizio postale, meno però la biancheria da letto.
n. 9 - I bagnanti potranno richiedere di essere serviti di pranzo e
colazione nelle rispettive stanze, qualora non volessero profittare della
tavola rotonda.
n. 10 - Nel salone di compagnia vi è un libro nel quale ciascun
bagnante potrà scrivere i propri reclami.
n. 12 - Ciascun bagnante sarà tenuto allo adempimento della seguente
tariffa:
Tariffa
Degli alloggi e Bagni
1° Stanza in 1^ classe L.
3.
2° Stanza in 2^ classe L.
2.
N.B.) Siccome ogni stanza ha la capacità di due letti, allorquando due
persone trovano comodo di alloggiare nella medesima stanza, il prezzo per
ciascuna persona verrà diminuito di cent. 50 al giorno. I bagnanti che
costituiscono una famiglia, potranno, a loro richiesta, avere delle stanze in
comunicazione; ma la diminuzione del prezzo non avverrà che sulla base
precedente. Ogni bagno sarà preparato alla presenza del bagnante, e nei casi
ordinari, non potrà protrarsi al di là di un'ora.
I prezzi sono:
Bagno in vasca L.
1. 50
Bagno in stufa L.
1. 60
Bagno a doccia di acqua fredda minerale o comune L. 1. 50
Bagno a doccia alternata calda e fredda di acqua
Minerale e comune (Bagno scozzese) L.
2. ---
La Stufa seguita dalla doccia (Bagno russo) L. 2. 50
Un Bagnosolo L.
2. ---
Bagno solfuro col balsamo-Vulcano L.
1. 50
Per tutte quelle persone che non vorranno o non potranno portarsi allo
Stabilimento, facendone debita richiesta, potranno ottenere quella quantità
d'acqua, uso bagno, che desiderano pagando per ogni 50 L.
1. ---
Dei Pranzi
1° Il pranzo a tavola rotonda di 1^ cl. L. 3. 50
Il pranzo a tavola rotonda di
2^ cl. L.
2. 70
2^ arrosto di carne di vitella L.
0. 60
NB.) Nella presente categoria va compresa qualunque specie
Di arrosto di carne e di pesce di taglio, come triglie, spinole,
pauri, ecc.
3° bollito di carne L.
0. 50
4° bollito di pesce L.
0. 40
5° bollito di pollo L.
0. 60
6° Braciuole in umido L.
0. 60
7° Brodo di sostanza L.
0. 40
8° Brodo di brule L.
0. 50
9° Frittata semplice L.
0. 35
10° Frittata ripiena L.
0. 50
11° Frittata dolce L.
0. 60
12° Frittura di pesce, di petronciane, di carciofi, midolle,
crocchè, ecc. L.
0. 50
13° Insalata semplice L.
0. 20
14° Minestra verde semplice L.
0. 35
15° Minestra composta L.
0. 50
16° Minestra al brodo, al burro, al sugo L. 0. 50
17° Ragù di vaccina o lingua L.
0. 50
18° Ragù di pollo L.
0. 60
19° Uovi bolliti o frutti, per ognuno L.
0. 12
20° Fritto al pomodoro ed al burro L.
0. 20
21° Fritto al preparati per ortata L.
0. 50
22° Zuppa alla Santè semplice L.
0. 50
23° Zuppa alla Santé forte L.
0. 60
24° Zuppa alla Santè di pesce L.
0. 40
25° Zuppa alla santè di pesce di taglio L. 0. 55
A richiesta si eseguiscono sartù, timpalli, pasticci, torte, e
qualunque altra pietanza si desideri, nonché si forniscono vini di pasto, da
desser, marsala, rosolio, limonate, granite, sorbetti ecc. ecc., tutto a prezzi
discreti.
NB.) La direzione, costando di persone che si rispettano e che hanno a
cuore l'incremento dello Stabilimento e la riputazione delle terme, promette di
contentare in ogni maniera i signori avventori, e nei casi singoli
condiscendere alle esigente dei signori bagnanti.
Per approfondimenti vedi:
Le Terme di San Calogero, Giuseppe La Greca, Gianni
Iacolino Editore, Lipari, 2004
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