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lunedì 3 giugno 2013

ARS, QUOTA DI GALLEGGIAMENTO: L’AGENDA FANTASMA DEI BISOGNI

C’è un’agenda virtuale dei bisogni che non riesce a diventare agenda politica: l’Assemblea regionale siciliana è in ritardo su questioni di grande rilevanza politica ed istituzionale. Pur essendo il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, animato delle migliori intenzioni, l’attività del Parlamento regionale s’inceppa e misura il suo ritardo con la realtà “esterna” al Palazzo. La sua attività è segnata da un regolamento interno vetusto, antecedente alla riforma costituzionale che ha introdotto l’elezione diretta del presidente della Regione e modificato i criteri di nomina dei membri del governo. L’Assemblea è stata privata di prerogative importanti, come l’elezione del presidente e degli assessori, ed ha perduto l’esclusività della rappresentanza, perché il presidente può chiamare al governo anche coloro che non siedono nei banchi di sala D’Ercole.
Il regolamento è rimasto al palo, e l’Assemblea difende con i denti funzioni minimalistiche, come l’esame dei contributi regionali, rinunciando a funzioni che gli sono proprie, demandate all’esecutivo. Piccolo cabotaggio clientelare piuttosto che un lavoro legislativo di qualità, che concederebbe maggiori dividendi in termini di consenso e buone pratiche. Ma questo non è l’unico, seppur rilevante, ritardo.
Nei giorni scorsi una sentenza del Tar ha condannato al pagamento di diecimila euro l’Assemblea regionale perché non ha deciso in tempi accettabili sulla decadenza di un deputato incompatibile. La Commissione per il regolamento, in linea con una antica tradizione, ha allungato all’infinito i tempi, e il Parlamento è stato punito. Non è certo il costo dell’omissione a creare problemi, c’è tuttavia in questa riluttanza la prova della permanenza di un anacronistico spirito di corpo: il rispetto delle norme viene “sacrificato” alla “casta”, che rimane al di sopra di tutto e tutti. Il danno d’immagine è notevole.
L’agenda istituzionale ha tanti altri “buchi”: la trasparenza, ancora solo formalmente scelta ed accettata;la farraginosità e la modesta qualità delle leggi, sprovviste di lavoro preparatorio, ricerche, studi ed analisi di impatto, i costi elevati della politica.
Quella condotta per la trasparenza è una battaglia subdola ed insidiosa, perché il potere di andare a fondo delle cose è demandato ad una burocrazia che, corpo super-privilegiato, adotta ogni strumento per impedire passi avanti concreti e reali. Basti ricordare l’episodio più eclatante: il presidente dell’Ars ha voluto che le riunioni del Consiglio di presidenza, l’organo che decide su tutto e tutti, fossero raccontati on line ed i verbali finalmente resi pubblici. Ebbene, la “rivoluzione” c’è stata, ma i verbali sono incomprensibili, al pari delle leggi, perché rimandano a provvedimenti, decreti, norme legislative, commi ed altro che rendono oscuro il testo. Basterebbe semplicemente rendere “cliccabili” tutti i “rinvii” agli atti, ottenendo così il testo del provvedimento richiamato, per offrire trasparenza alle decisioni.  Ma nessuno vuole farsi strappare il monopolio delle informazioni, senza il quale il controllo reale delle istituzione da parte dei cittadini (e degli stessi parlamentari sulle scelte che compiono) passerebbe di mano, dalla burocrazia superprivilegiata alla  rappresentanza istituzionale prima ed all’opinione pubblica successivamente.
I sacerdoti  delle regole hanno sempre dettato legge dagli albori dell’umanità. Se gli emolumenti concessi alle figure apicali della burocrazia – non ci riferiamo unicamente all’Assemblea – sono astronomici, è segno che la bilancia continua a pendere dalla stessa parte.
Altri temi in perenne stand by: l’assenteismo di sala D’Ercole e nei lavori delle Commissioni legislative, il recepimento del decreto Monti sui tagli dei costi. Un tema quest’ultimo affrontato da Ardizzone lo stesso giorno in cui è stato eletto. Il Parlamento regionale ha deciso di affidare ad una Commissione l’applicazione della norma, come capita quando non c’è una volontà politica reale di affrontare e risolvere una questione. Il bilancio interno dell’Ars, va ricordato, per la prima volta ha subito una inversione di tendenza dopo anni di chiacchiere, che hanno raggiunto nella legislatura precedente –  presidente Cascio imperante – il culmine a causa di un costante richiamo ai risparmismentito da costi sempre alti e bilanci sempre in rosso. Si è risparmiato l’otto per cento, mentre la Regione ha dovuto tagliare il venti per cento delle risorse.
Assenteismo e costi della politica, trasparenza e regolamento interno vetusto, superprivilegi della burocrazia: quando saranno affrontati, e come? L’attività parlamentare sconta le difficoltà politiche di ogni maggioranza e di ogni opposizione, “liquide” come sempre, ma subisce una tendenza alla conservazione di un Parlamento, la cui lungimiranza è ridotta al lumicino.

Black out a Ginostra di Stromboli: una cittadina tedesca si rivolge alla Merkel

La centralina fotovoltaica di Ginostra nell’isola di Stromboli, nelle Eolie, è vecchia e spesso non funziona. ”Abbiamo richiesto l’aiuto della Regione e del governo nazionale, ma siamo abbandonati al nostro destino. Non ci resta che lanciare un appello ad Angela Merkel”.
Così la cittadina tedesca Karol Hoffman, che insieme a una decina di connazionali da oltre 30 anni vive a Ginostra, piccolo borgo di Stromboli, raggiungibile solamente dal mare. ”Ogni anno – dice la signora Hoffman – i tedeschi che affittano le nostre casette sono circa 200. E’ giusto quindi che la Merkel abbia anche un occhio di riguardo, attraverso l’Ue, per questo lembo di terra che nonostante la sua bellezza e l’unicità, continua a essere dimenticato dal mondo. Colgo anche l’occasione per invitarla a Ginostra: invece della solita Ischia venga qui, le faremo trascorrere una vacanza indimenticabile anche con un tour sull’asinello (e’ l’unico mezzo di trasporto) del mio compagno Ullie Stolgies”.
Nell’elenco degli interventi ci sarebbero anche la sistemazione di alcuni sentieri e il restauro della chiesetta ”che cade a pezzi”, dice Hoffman.

Precisazioni della Dott.ssa Mazziotta sul suo incarico in Ecosviluppo Eolie

Per visualizzare la lettera con le precisazioni della dottoressa Mazziotta cliccate su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Mazziotta.pdf

Ancora una risposta del portavoce Giacomantonio a Silvano Saltalamacchia

Per visualizzare il testo e i documenti cliccare su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Saltalamacchia%203%20giugno.pdf

Sidoti torna a "solleciare" il portavoce Giacomantonio

Caro Michele e Portavoce del Sindaco
ho visto la tua risposta solo oggi in merito alle ultime mie domande rimaste inevase.
Per quanto attiene Ecosviluppo Eolie ad oggi al Registro delle Imprese risulta che il CDA e' composto da tre membri e tra questi la Dott.ssa Mazziotta.
Ci sono pareri diversi della Cassazione a tal proposito. Dalla mia esperienza gli amministratori restano in carica fino alla nomina dei nuovi componenti in Assemblea ed hanno efficacia dal momento della annotazione di tale adempimento presso il Registro delle Imprese.
Non mi sorprenderei che per la prossima assemblea della EcoSviluppo Eolie gli stessi vengano convocati da parte del Presidente anche in relazione agli adempimenti di legge ancora non sottoposti all'assemblea e per i quali i soci chiederanno lumi.
Per quanto riguarda i curriculum vitae degli assessori non ho ad oggi alcuna traccia. Pensavo che la loro pubblicazione fosse più rapida, tenuto conto che alcuni elementi, svolgendo attività  in ambito pubblico ed internazionale, dovrebbero averlo sempre a portata di mano.
Mi rendo conto che ci sono impegni in questi giorni più importanti e urgenti.. mi riferisco in particolare la questione depuratore sulla quale anche io nei prossimi giorni esporrò il mio pensiero. Forse questo argomento e' stato preso sotto gamba? Sicuramente la questione legata alla amministrazione di Pelaggi influisce negativamente.
Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici. 
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.

Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione.
Dimenticavo il tema trasparenza coinvolge anche chi ricopre incarichi di vertice ovvero i dirigenti.
Ti ricordo che il cittadino mediante l'uso dell'accesso civico può chiedere ed ottenere la pubblicazione dei dati "gratuitamente" e senza indicare "alcuna motivazione".
Angelo Sidoti

Le Eolie e le date da ricordare (rubrica a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

3 Giugno 1719
L’ultimo assedio a Lipari
 Nella parte seconda del volume “Diario di tutto quello successe nell'ultima guerra di Sicilia dal giorno 21 maggio 1719 sino 9 maggio 1720” predisposto da “un curioso e veridico palermitano” viene riportata la battaglia per l'occupazione di Lipari, combattuta nei primi giorni del mese di giugno 1719. L'episodio si inquadra in una delle tante battaglie combattute nel corso della Guerra della Quadruplice alleanza, il conflitto bellico che ha visto il regno di Spagna contro Inghilterra, Francia, Austria ed Olanda, che si erano alleate per il predominio sul mare Mediterraneo. Il conflitto durò dalla fine del 1717 sino all'inizio del 1720. Questa la cronaca dello scontro per l'occupazione di Lipari.
 Mese di giugno (1719)
 Alle prime ore del 1 giugno un corpo di spedizione al comando del Tenente Maresciallo Barone di Sekendorf prende il mare per dirigersi verso Lipari, ma ha causa del vento contrario soltanto verso la serata la flotta, composta da due navi da guerra inglesi e da quattro galere napoletane arriva in vista dell’isola eoliana.
Nella mattinata del 2 giugno le truppe sbarcano sull’isola, l’autore del diario non dice dove,  limitandosi a riferire che hanno “preso posto avantaggioso nell'isola, per poscia facilitare il buon successo dell'impresa”. Lo scopo dell’attacco al Castello e città di Lipari era vitale perché una volta occupata la fortezza “sarebbesi levato questo ostacolo al nostro commercio, e si haverebbe liberamente trasportato dal Regno di Napoli e dalla Calabria i viveri per la sussistenza della nostra armata.
 Il 3 giugno iniziano i bombardamenti che si protraggono sino a primo pomeriggio mentre le truppe assedianti si attendono il successo dell’impresa.
Il 4 giugno, il Maresciallo Sekendorf, comunica al quartier generale che “l'isola di Lipari, dopo la resistenza di due giorni” si era arresa “a discrezione” con l’intera guarnigione spagnola, composta da duecento soldati.
Nel corso degli scontri gli assedianti subiscono la morte di dieci uomini, ottanta feriti, e gli ufficiali, tenente colonnello Valuas Barone de Valus, e il tenente colonnello del reggimento di Lorena signor Roost.
Il bottino di guerra viene quantificato in 22 pezzi d’artiglieria.
 Il 5 giugno parte della flotta rientra a Messina, mentre l’Ammiraglio rimane a Lipari, con due compagnie di granatieri ed una guarnigione  di 300 uomini agli ordini del sergente maggiore Formentini, per ripartire subito dopo con i prigionieri spagnoli.
Il narratore parla anche della popolazione affermando che i Liparoti,sul principio fecero quei naturali qualche resistenza” riuscendo ad impedire, in un primo momento, lo sbarco delle truppe. Proseguirono, dopo lo sbarco, la resistenza, ma progressivamente vengono spinti verso Piazza Mazzini, dove il corpo di spedizione pianta le batterie e qualche “mortaro”.
Il racconto prosegue, affermando che “ dopo uno e l'altro tiro conobbero il proprio svantaggio, ed esposto il segno di pace chiesero a' nostri capitulazione. Varie furono le loro pretese, ma finalmente obbligati dalla forza e risoluto procedere del nostro attacco si resero alla discrezione del vincitore.”.
Gli austriaci, occupata Lipari, definita: piazza ben fortificata, provvista d'ogni cosa necessaria e capace ad una buona difesa, il di cui acquisto assicurò una volta la navigazione e il libero commercio dei due Regni di Napoli e Sicilia – tranquillizzarono la popolazione, alla quale fu “accordata la vita e le sostanze.

 Nel corso dell’anno 1720, sconfitti gli spagnoli dalla Quadruple Alleanza (Francia, Olanda, Inghilterra e Austria), gli Asburgo d’Austria ricevettero la Sicilia dai Savoia in cambio della Sardegna. Ma anche questa dominazione austriaca, come già quella sabauda, durò poco (14 anni).
Da Eolienews auguri a Rosa Mandarano e a Marino Todaro

LA REGIONE A ROMA E BRUXELLES PER TUTELARE LA PESCA IN SICILIA

Il governo regionale in pressing su Roma e Bruxelles per tutelare la pesca in Sicilia. In particolare, l’assessore regionale alle Risorse agricole e alla Pesca, Dario Cartabellotta, sta portando avanti una battaglia in merito all’annosa questione del tonno rosso che sta mettendo in ginocchio il comparto siciliano, già schiacciato da una grave crisi. Armatori e pescatori rischiano di andare sul lastrico. A volte sono vittime di una politica europea che zavorra realtà produttive territoriali e che sembra avvantaggiare potenti gruppi internazionali. Uno scenario che fotografa l’attuale situazione siciliana proprio in merito alla pesca del tonno. Un tempo florida attività non solo sotto l’aspetto economico, ma anche culturale e turistico, grazie alle storiche e famose tonnare e che ponevano l’isola sotto i riflettori anche d’oltralpe.
La flotta siciliana ha perso 86 unità e 1.200 posti di lavoro. La politica europea della pesca adottata negli ultimi anni dall’Ue ha contribuito al ridimensionamento del comparto in Sicilia. Le cifre parlano chiaro: al 31 dicembre 2012 ha contato 2.949 battelli attivi. Nel 2011 erano stati 3.035. Con gli 86 battelli in meno, hanno perso il lavoro 400 pescatori e ancora più pensante è stata la ricaduti sull’indotto, con 800 posti in fumo. Emerge inoltre che nel 2012 la stazza lorda complessiva della flotta peschereccia siciliana si è attestata a 51.708 GT (nel 2011: 55.778). L’età’ media dei motopesca è di 33,3 anni con un ulteriore invecchiamento: dieci anni fa la media era 28 anni. Soltanto 4 battelli da pesca risultano costruiti nel 2012. Numeri che stroncano un’economia di tradizione mediterranea che per millenni, come detto, ha visto nelle tonnare, quali ad esempio Favignana, Porticello, Porto Palo e Santa Flavia, una valida fonte di reddito.
“Si tratta di un mercato del tonno che nel Mediterraneo vale 100 milioni di euro governato da 5 lobby a livello mondiale di cui 3 risiedono nel Principato di Monaco – chiosa Cartabellotta – che ha lavorato con l’Unione Europea affinché il tonno sia dichiarato specie in via d’estinzione quando, facendo un appello del pescato, ci si rende perfettamente conto che il Mediterraneo ne è pieno”. Una protesta politica, quella dell’assessore, in difesa del comparto isolano e che non intende mollare. D’altronde, ogni giorno, la cronaca riporta quintali di tonno sequestrati dagli organi competenti. E tra i motivi, l’avere pescato tonno rosso accidentalmente nel Mediterraneo da piccoli pescatori che, non potendo superare la propria quota pesca per norme europee, ed essendo il tonno specie protetta, pescando oltre i quantitativi previsti, la loro attività diventa illegale. Detta in sintesi: il pesce nel Mediterraneo c’è, ma le lobby confortano il contrario Bruxelles che attraverso norme penalizza l’attività degli operatori del settore, mettendo in ginocchio ancor più il comparto.
“Ancora una volta vengono favorite le lobby a livello mondiale – osserva Cartabellotta – a discapito delle piccole economie marinare, rase al suolo da una politica monopolistica e sostenitrice delle grandi imprese”. Non è soltanto la Sicilia ha mugugnare. Anche Sardegna e Campania, in merito, sono sul piede di guerra. I rispettivi assessori al ramo hanno portato la questione in sede Stato-Regioni. Obiettivo: il tonno rosso del Mediterraneo non deve essere considerato specie in via d’estinzione e le attuali quote relative alle catture accidentali siano mantenute. Un primo scontro tra Cartabellotta e il ministro Mario Catania c’era stato quando lo stesso assessore siciliano aveva contestato il decreto ministeriale con il quale “senza confronto democratico in conferenza Stato-Regioni, alla Sicilia venivano affidate 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania”.
Intanto, va da sé che aumenta la sfiducia del consumatore. Altra questione su cui sta lavorando Cartabellotta. E così “come s’è fatto con l’agricoltura, occorre ridare fiducia al consumatore del pesce attraverso la tracciabilità e la filiera corta”. Due strade obbligate per rilanciare, e allo stesso, tempo difendere la pesca siciliana, e per ridare fiducia e sicurezza al consumatore sulla bontà del prodotto. “Abbiamo in cantiere un progetto in merito – conclude Cartabellotta -. E che riteniamo possa ridare linfa a un comparto che rischia di essere distrutto”.

Lipari: Pesca e pescatori abbandonati. Ci scrive Tiziana Basile

A Lipari pur essendo una piccola comunità la crisi si sente parecchio! Di cosa vivono queste isole? Tutti rispondono di turismo...si è vero!!! Ma ci dimentichiamo anche chi in piccola parte non vive di quello? Il PESCATORE è uno dei mestieri praticati più antichi del mondo  e adesso è proprio finito nel dimenticatoio! Mi domano QUALCUNO del comune si è per caso reso conto i pescatori che fine stanno facendo?
Tempo fa erano proprio i pescatori a far girare l'economia del paese con spese,costruzioni di case e acquisti vari....ma adesso non è più possibile! Qualsiasi categoria riceve un aiuto dal comune,dalla provincia e loro perché no??? Innanzitutto non ho mai capito perché tutti hanno uno spazio dove vendere i loro prodotti al pubblico e solo i pescatori no??? Mi domando il comune non può fare niente? Le leggi esistono solo a Lipari...in tutta Italia e in tutto il mondo esiste il mercato del pesce....Solo a qui no! Mah....! 

Poi qualsiasi categoria in crisi è stata aiutata! Perchè non vengono stanziati dei fondi, che non dovrebbero essere erogati e basta..ma dovrebbero essere spesi per questi poveri lavoratori per aiutarli a rinvigorire le attrezzature,le imbarcazioni...creare corsi per imparare e cucire le reti,imparare a  pescare!
Quanti giovani vedono il pesce messo a tavola ma non sanno neanche da dove viene? i pescatori conoscono ogni singolo angolo e sanno pezzi di storia delle nostre terre che potrebbero insegnarli a chiunque. Non so se avete visto da quanto è brutto tempo...quindi immaginate voi in che condizioni sono !Tutti ci lamentiamo ma nessuno ci aiuta!!! 
Il pescato dopo mille tragedie gli è stato permesso di venderlo sottomonastero per un periodo,poi appena si avvicina l'estate questa povera gente viene buttata via,perchè lì devono arrivare i turisti e  quindi il porto(chiamiamolo porto) ha un brutto impatto! 
ahahahha ma quale brutto impatto? Cosa ci sarebbe di più caratteristico? I turisti vogliono questo,vogliono vedere la vita vera di una piccola isola...che dovrebbe essere questo non che facciamo finta che chissà in quale  metropoli viviamo! Poi questa è una scusa vera e propria perchè mica questo mercatino dovrebbe essere per forza al porto? Andrebbe bene in qualsiasi altro posto!!!!Mi permetto di parlare perché sono figlia e moglie di un pescatore e ne SONO FIERA! Aspetterò con ansia se qualcuno del comune o chi per loro mi voglia rispondere e mi voglia dare qualche delucidazione! 
Saluti!
Tiziana Basile

La Chiesa della Madonna delle Grazie e l'appello di Antonio Iacullo

Nella giornata di ieri sono andato a passeggio sul nostro bellissimo "Castello".
Sono riuscito a godere degli splendidi scorci panoramici che da questo magico posto si possono ammirare, ma gli occhi si sono anche posati su particolari che desidero segnalare qui perché possano raggiungere chi ha competenza e responsabilità.
Ero in compagnia di tanti visitatori che, armati di fotocamera, immortalavano insieme a me tali bellezze.
La voce eccitata di una turista italiana, che segnalava al suo compagno un particolare, mi ha fatto notare qualcosa che sta danneggiando, se non lo ha già fatto, la Chiesa della Madonna delle Grazie.
Faccio un appello perché il luogo sia tenuto più ordinato e si faccia un intervento urgente al manufatto che vi mostro.
Grazie per i nostri figli e nipoti.
Antonio Iacullo

domenica 2 giugno 2013

Elenco navi da crociera in arrivo a Lipari a Giugno

Grazie al comandante Andrea Magazzù pubblichiamo l'elenco delle navi da crociera in arrivo a Lipari nel mese di Giugno

Come eravamo

Da sx a dx (in alto): Massimo Di Franco, Nunzio Li Donni, Giancarlo Puleo, Franco Cataliotti, Gianni Mondello
Da sx a dx (accosciati) Santi Cataliotti, Maurizio Corrieri, Peppe Monteleone, Roberto Paino

Corpus Domini 2013 a Lipari. La chiesetta del Pozzo addobbata


Salina: Due tartarughe "Caretta caretta" riprendono il largo

Due tartarughe marine  della specie 'Caretta carettà recuperate l'estate scorsa mentre erano in difficoltà nel mare delle Isole Eolie, sono state liberate in mare nell'Isola di Salina al termine di un periodo di cura trascorso nella stazione zoologica 'Anton Dohrn' di Napoli. Sono state liberate rispettivamente dalla spiaggia di Santa Marina, alle 11, e dal porto di Cala Galera, a Malfa, alle 12.15. Un esemplare, recuperato il 16 giugno dello scorso anno, aveva problemi ad immergersi, l'altro, recuperato il 7 ottobre del 2012, era stato ferito da un amo
 Foto: Domenico Re
COMUNICATO
A QUANTI SONO COLLEGATI AD ANTENNE TV POSTE SULLA CASA DELL’ING. LOPES A PIAZZA MAZZINI DI LIPARI
SI COMUNICA
CHE SARANNO CONSENTITI 15 GIORNI DI PROROGA ,A FAR DATA DAL PRESENTE COMUNICATO, PER TROVARE ALTRE SOLUZIONI PER L’INSTALLAZIONE DELLE RISPETTIVE ANTENNE.
TRASCORSO INFRUTTUOSAMENTE TALE PERIODO SENZA AVER ESERCITATO LA RIMOZIONE , SI PROVVEDERA’ AUTONOMAMENTE SENZA ULTERIORI AVVERTIMENTI.
QUESTA DECISIONE, IMPROCRASTINABILE, SI E’ RESA NECESSARIA PER NON AGGRAVARE I NOTEVOLI DANNI SUBITI DAI SOLAI DI COPERTURA DELLA CASA A SEGUITO DEI LAVORI DI PIAZZA MAZZINI .
AL FINE DI UNA CONCORDATA PRESENZA SUI LUOGHI PER ADEMPIERE ALLO SMONTO DELLE ANTENNE SI COMUNICANO I SEGUENTI NUMERI DI TELEFONO PER UN APPUNTAMENTO :090.9433100 ---339.7813495 –ING. LOPES .
QUALUNQUE PRESENZA SUI SOLAI NON CONCORDATA SARA’ CONSIDERATA UNA VIOLAZIONE DI DOMICILIO E PUNITA A NORMA DI LEGGE.
LIPARI, 02 GIUGNO 2013                                  
FIRMATO
ING. FELICE LOPES

Avevano prenotato e pagato il viaggio in cabina..trovano posto su una scala interna. Peripezie sul mezzo della CdI

  Sabato 1^ giugno sono arrivati a Lipari degli amici milanesi, di età matura, nei primi giorni di maggio, avevano prenotato e pagato il viaggio da Napoli con cabina
  Il giorno precedente la partenza hanno ricevuto una email, dalla compagnia delle isole, che Li informava che, per cambio nave, non era possibile avere ciò che avevano “ PRENOTATO E PAGATO”.
Nonostante la Disponibilità del Comandante della nave, rammaricato per la situazione, per una più comoda sistemazione il viaggio è stato traumatico e disastroso.
Infatti la nave, insufficiente a soddisfare le esigenze dei viaggiatori.
Le poche cabine a disposizione assegnate con un criterio non noto  ad altrettanti pochi fortunati, i divani erano stati occupati dai saccopelisti, e le persone, tra cui i nostri anziani amici hanno trovato comodo conforto sugli scalini di una scala interna, il tutto aggravato dalle pessime condizioni del mare.
Un viaggio terribile su un mezzo inadeguato anche per i profughi, che ha offerto un’indecorosa premessa alla speranza di un gradevole soggiorno nelle nostre isole,
Siffatta politica aziendale vanifica gli sforzi prodotti dagli operatori locali in questi anni e dall’Amministrazione compromettendo l’immagine e l’economia locale con dati oggettivi e senza che in alcun modo possa parlarsi di accanimento strumentale.
Questi presupposti non sono seriamente da porsi a fondamento di una serie, serena e produttiva politica di sviluppo del territorio, ma neppure adeguati a garantire la cosiddetta continuità territoriale che non può e non deve essere rapportata a vent’anni addietro, ma bensì proiettata vent’anni avanti considerato peraltro che i trasporti sono la condizione prioritaria per lo sviluppo turistico ed economico di queste isole.
Se non vengono garantiti tali presupposti è inutile produrre eventi, sforzarsi di sviluppare l’economia locale, fregiarsi del titolo di Patrimonio dell’Umanità, ecc….
UNA…….DUE………CENTO NOTE DI DEMERITO  ALLA COMPAGNIA DELLE ISOLE.
Case Vacanze Claudia

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

2 giugno 1972
La scalata della Canna di Filicudi


Il 2 giugno 1972 una singolare ed unica scalata in cordata viene effettuata da cinque guide alpine di Macugnaga sulla Canna di Filicudi, il grande obelisco naturale di roccia vulcanica, che si erge a poco più d'un miglio dalla costa occidentale dell’isola eoliana. La spedizione era stata battezzata «dai ghiacciai del Rosa all'Isola del Fuoco».
La Canna, alta una novantina di metri, è stata vinta dopo otto ore di fatica, sotto un sole infocato mentre oltre duemila persone assistevano all'impresa degli alpinisti dalle imbarcazioni.
La scalata era cominciata verso le 7,30. Quando i cinque alpinisti hanno raggiunto la vetta, alle 15, dai natanti è partito un interminabile scrosciante applauso. In cima alla Canna i cinque scalatori hanno collocato una Madonnina di bronzo, alta un metro e trenta, opera dello scultore siciliano Coco che lavora a Milano. La statua, in precedenza era stata benedetta dal vescovo di Lipari monsignor Nicolosi.
Gli scalatori erano arrivati alle Eolie alcuni giorni prima, un po’ preoccupati per l'impresa che presentava parecchie difficoltà tecniche: infatti, in più punti, la parete è del quarto e quinto grado superiore.
« E poi — dichiararono i cinque di Macugnaga — di solito siamo abituati a "sentire" sotto di noi, anche da altezze di molto superiori, la neve. Qui, invece, abbiamo dovuto superare l'impasse psicologica di scrutare dall'alto il mare che sarà bellissimo, ma incute sempre un gran rispetto e un pò di paura ». Sulle barche, al termine della scalata, c'è stato un brindisi generale con la Malvasia. Nel pomeriggio, si svolge la cerimonia nel municipio di Lipari, con scambio di doni tra il sindaco Francesco Vitale e quello di Macugnaga Spartaco Montagnani.
La scalata della canna si inseriva nel ciclo delle manifestazioni per celebrare il centenario della scalata della zona orientale del Monte Rosa. L’associazione «Amici di Macugnaga» organizzò una crociera alle Eolie per seguire le fasi della scalata  con più di un centinaio di persone tra villeggianti e residenti.
I cinque scalatori erano: Luciano Bettineschi, Felice Jacchini, capo delle guide di Macugnaga, e suo fratello Carlo Jacchini, Michele Pala e Lino Pironi.

Luciano Bettineschi, una delle più conosciute guide del «Monte Rosa»: dichiarava: «L'impresa è difficilissima ma fattibile. La "Canna" di Filicudi è un'impressionante colonna di durissima pietra vulcanica che ha resistito e resiste ancora agli assalti delle onde marine. E' composta principalmente di basalto, gneis e serpentino. Bisogna avvicinarla con la barca e attaccare subito la roccia, che si erge quasi a picco, interrotta solo da esigue piattaforme. Presenta difficoltà alpinistiche di quinto e sesto grado». 

Tennis: La Rosa e Di Maggio si aggiudicano il torneo di doppio

Intensa due giorni di tennis ai campetti dello Snoopy Club dove si sono disputate le finali del torneo di doppio. Giovedì alle 21 ha avuto luogo la finale per il terzo posto. In campo si sono affrontate le coppie Bellino-Salpietro e Zanca-Mandarano. Una finale giocata punto a punto che ha visto imporsi i primi per 7-5  7-6. In entrambi i set l’inizio è stato favorevole alla coppia Zanca-Mandarano che nel primo set ha anche fallito due set-point ma Bellino e Salpietro sono stati più abili nei momenti topici e decisivi della partita e hanno dominato entrambe le chiusure di set. Migliore in campo Pino Salpietro che ha deliziato il pubblico con colpi di pregevole fattura. Venerdì pomeriggio si è invece disputata la finalissima per il primo posto. A contendersi il successo finale della manifestazione le coppie La Rosa-Di Maggio e Famularo-Lorizio. La formula della finale prevedeva la disputa di un doppio e di due singolari. Il doppio se lo sono aggiudicati La Rosa- Di Maggio con il punteggio di 6-4 6-4. I due tennisti sono stati abili a conquistare il break decisivo sul finire di entrambi i set quando il punteggio era di 4-4. Nel primo singolare si è imposto Di Maggio su Lorizio con il punteggio di 6-1 6-3 e dunque il secondo singolare è stato ininfluente ai fini dell’assegnazione del successo.
Si ringrazia l’erboristeria “Panacea” che ha gentilmente offerto il rinfresco per la premiazione.
Dopo il turno di riposo Domenica prossima tornano in campo entrambe le formazioni eoliane nel campionato di Promozione. Lo Snoopy Club “B” sarà impegnato in casa contro la formazione del T.C. Messina mentre lo Snoopy Club “A” sarà di scena a S.Agata contro la locale formazione tennistica.
Buon tennis a tutti.

Da Partylandia auguri a Matteo, Gabriele, Gioconda, Giulia I., Giulia L.

Lo staff di Partylandia formula i migliori auguri a Matteo Riganò e Gabriele Lauricella per il loro Battesimo e a Giulia Lauricella Cincotta, Giulia Iacono e Gioconda Cincotta nel giorno della loro Prima Comunione
Da Eolienews auguri di Buon Compleanno a Daniela Russo e Laura Favorito

“CUFFARO NON SCREDITÒ FALCONE” E ORA DI PIETRO DOVRÀ RISARCIRLO

L’ex pm di Mani pulite condannato a risarcire un condannato per favoreggiamento aggravato. Questo lo strano intreccio, lo “scherzo” della legge e del destino, che ha come protagonistiAntonio Di Pietro e Totò Cuffaro.
La prima sezione del Tribunale di Palermo ha condannato il primo per diffamazione ai danni del secondo: Di Pietro, infatti, inserì sul proprio sito internet un video presente su Youtube, dal titolo “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone” . Il video aveva già scatenato contro l’allora senatore più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte.
Cuffaro, per questa ragione, nel 2009, si era rivolto alla magistratura prima con un esposto contro gli anonimi internauti, e poi con un atto di citazione contro Di Pietro. Il pm aveva promesso tutela legale agli anonimi internauti autori dei commenti e nel corso del giudizio invocò per sè l’immunità parlamentareche gli fu negata. Simbolica la cifra, appena € 6.000, ma che costituisce un importante risarcimento morale per Salvatore Cuffaro.
Come si evince dalla sentenza i video in origine erano tre: Costanzo Show: “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”; “La Mafia è Bianca – Totò Cuffaro contro Falcone da Rockpolitik”’; “Totò Cuffaro contro Giovanni Falcone”, caricati su Youtube da ignoti nel 2007. Quei tre video riproducevano il concitato intervento di un giovanissimo Salvatore Cuffaro nel corso della staffetta televisiva tra il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda del settembre del 1991 condotta da Michele Santoro realizzata dopo la morte di Libero Grassi. Tra i presenti Giovanni Falcone. I video avevano suscitato più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte (“Cuffaro deve fare la fine di Falcone”). Cuffaro nel 2009, si rivolse alla magistratura.
L’iniziativa giudiziaria di Cuffaro aveva però suscitato l’immediata reazione di Antonio Di Pietro, il quale, con un articolo pubblicato sul proprio sito internet, oltre a rilanciare l’accusa della inesistente aggressione verbale, aveva anche solidarizzato con gli autori dei commenti, promettendo loro di sostenerne tutte le spese legali.
Ma i titoli dei tre video presenti su Youtube, uno dei quali linkato da Di Pietro sul proprio sito internet, erano falsificazioni e inducevano in errore tutti gli internauti.
Per questa ragione il Tribunale di Palermo, I Sezione Civile, ha condannato, con sentenza n. 1742/2013, l’ex pm di “Mani pulite” a risarcire Salvatore Cuffaro.
“La notizia della sentenza – riferisce l’avvocato Salvatore Ferrara, che ha assistito l’ex presidente della Regione siciliana – è stata appresa con soddisfazione da Salvatore Cuffaro che ha sempre considerato Giovanni Falcone un eroe civile, un martire della giustizia ed un simbolo di fedeltà allo Stato ed alle Istituzioni, nei confronti delle quali lo stesso Cuffaro, anche nel momento della privazione della libertà, nutre profondo rispetto”

sabato 1 giugno 2013

L'amministrazione risponde "Qual’è il posto ideale del mercatino del pesce"

DOMANDA
Caro Michele,
ti chiedo, nella tua nuova veste di portavoce del Sindaco, ma a chi è venuto in mente di fare il mercato del pesce a Sottomonastero, in quella posizione? E' possibile che in questo paese si debba procedere continuamente senza un minimo di visione di sviluppo razionale del territorio? Non era forse più giusto attrezzare quell'area per l'attesa e l'accoglienza, per collocarvi i box di informazione turistica, vista la sua posizione naturale dirimpettaia dello sbarcadero aliscafi e del porto commerciale direttamente correlata al porto e primo biglietto da visita per l'isola? Perchè non si è pensato di fare il mercato del pesce in una zona più attrezzata? Penso ad esempio al recupero di una piccola parte del megaparcheggio o al piano alto o a quello interrato (ultimo piano interrato) dove già esiste la struttura coperta, peraltro non utilizzata? Perchè non si recupera l'edificio della scuola materna (abbandonata da oltre vent'anni e quasi cadente) e quell'ammasso di cemento recentemente steso nell'area antistante  e destinato a parcheggio, visto il megaparcheggio frontale? Perchè non collocare in queste aree anche gli ambulanti della frutta, dei fiori, etcc...con un minimo di servizi igienici e posto ristoro, come fanno in molte cittadine siciliane?
Ti sarei grato se potessi rispondere a me ma anche ai numerosi cittadini che si pongono queste domande da sempre.
B.Favaloro

La Soprintendenza "boccia" il fabbricato per il mercato del pesce
di Aldo Natoli

In risposta al chiarimento del portavoce del Sindaco Michele Giacomantonio sul fabbricato destinato a mercato del pesce. Egregio Dottore Giacomantonio, proprio perchè sono un tecnico ed un vecchio amministratore conosco bene le procedure per conseguire l'approvazione dei progetti ed eventuale stralcio. Probabilmente Lei non ha visionato bene la documentazione agli atti dell'Ente o non ha consultato direttamente l'ufficio interessato. Infatti il progetto presentato alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina è quello completo che comprende anche il fabbricato da destinare a mercato del pesce. Risulta infatti che l'Istituto messinese per tale realizzazione cosi si abbia espresso: " essendo l'area soggetta a vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a procedere".  Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato.

Risposta di Giacomantonio per entrambi:

Qual è il posto ideale del mercatino del pesce? E’ una componente della nostra accoglienza turistica o un detrattore che quindi va nascosto? Realizzarlo a pochi metri dal terminal degli aliscafi è una idea  balzana? Meglio spostarlo al megaparcheggio o comunque in una realtà più periferica fuori dagli sguardi del turista?
Intanto vorrei che convenissimo su un punto. La situazione attuale che abbiamo tollerato per decenni non è più accettabile. Non è accettabile che a Lipari ci siano decine di venditori ambulanti che vendono pesce nei luoghi più disparati – al pozzo, Sottomonastero, di fronte al cimitero, lungo il corso Vittorio Emanuele, ecc. ecc. – in condizioni igieniche e sanitarie discutibili, senza acqua corrente a disposizione, lasciando fermentare al sole per tutta la mattina gli scarti e le interiora. Non è nemmeno accettabile che il Terminal degli aliscafi stia nelle condizioni in cui abbiamo tollerato che fosse nell’ultimo decennio quando l’allora Amministrazione, senza preparazione alcuna, spostò gli aliscafi da Marina corta a Sottomonastero realizzando una sorta di stazione marittima e non curandosi se la zona attorno fosse una sorta di discarica dove si gettava di tutto. Non è nemmeno accettabile che si sia pensato di realizzare in quell’area una stazione di pompaggio del nuovo depuratore con una vasca di decantazione che dovrebbe riversare a mare i liquami nel caso di “troppo pieno” e si sia tollerato questo progetto, opera del Commissario straordinario per il depuratore con la connivenza dell’ex Amministrazione,  circolasse da due anni senza che nessuno gridi allo scandalo.
Ammesso e non concesso che il Sindaco riesca ad ottenere dal Commissario lo spostamento di questa stazione di pompaggio in un luogo più discreto (Santa Caterina?), l’area della stazione marittima verrà riordinata a cominciare da questo autunno in due tempi: prima la creazione della nuova stazione accorpando i due prefabbricati esistenti ( di cui uno finora inutilizzato), creando aiuole, dando una copertura al pontile, ecc;  poi  realizzando il mercato del pesce e le restanti opere previste nel progetto che a suo tempo abbiamo pubblicato.
Ed approfitto dell’occasione per rispondere al geom. Natoli. La Soprintendenza ha  bocciato il progetto relativo al mercato. Nella nota del 15 marzo 2013 prot. n. 1761 si legge: “questa Soprintendenza, ai sensi del combinato disposto dell’art. 15, comma primo lett. a) della L.R. n.78/76 e dell’art. 2 della L.R. n. 15/91 essendo l’area interessata soggetta al vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a pronunciarsi nel merito del progetto”. Questo vuol dire che il progetto è bocciato oppure si tratta di una valutazione procedurale nel senso che rispetto alle altre opere contenute nel primo stralcio ha bisogno di diversa documentazione e di diversa procedura a cominciare dal parere del Genio civile a cui infatti è stata inoltrata istanza? Io non sono un tecnico ma credo di conoscere un poco la lingua italiana per cui mi chiedo con perplessità, “non luogo a pronunciarsi” vuol dire bocciatura?
Infine concludendo sui luoghi più idonei dove collocare un mercato del pesce forse uno sguardo fuori di casa nostra potrebbe darci qualche suggerimento

MIRACOLI A 5 STELLE: ARS, L’ACQUA DEL BAGNO È POTABILE – VIDEO

di Chiara Billitteri -
“L’acqua del bagno è potabile”. L’avviso è scritto caratteri cubitali nelle stanze del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, su un foglio bianco attaccato ad una parete vicino alla scrivania del deputato grillino Giorgio Ciaccio.
Conosciuto per la sua intransigenza sulle questioni che riguardano il rispetto dell’ambiente (caffè e bevande calde le consuma solo in tazza di ceramica perché la plastica, a contatto col calore, rilascia tossine), il giovane deputato da poco eletto segretario della commissione Antimafia sta tentanto di portare avanti una piccola e personale ‘rivoluzione’ all’Assemblea regionale siciliana.
D’altro canto, il tema l’acqua è proprio una delle ’5 stelle’ del Movimento, e Ciaccio, davanti alle centinaia di bottiglie, bicchieri e posate di plastica che a Palazzo dei Normanni vengono utilizzati tutti i giorni, ha capito che era tempo di dire basta alle cattive abitudini. Solo al bar dell’Ars, infatti, ogni giorno vengono acquistate circa 60 casse d’acqua minerale (per dirne una), e gettate, quindi, più o meno 2 mila bottiglie a settimana.
Così, armato di un campione d’acqua presa dal water del bagno che si trova al gruppo, Ciaccio è andato a farlo analizzare da un laboratorio che si occupa di analisi chimiche e microbiologiche del settore ambientale e agro-alimentare. Il risultato? L’acqua di Palazzo dei Normanni, persino quella del gabinetto, è potabile. “Così come in tutta la città – ha spiegato il deputato dei 5 Stelle – . Molti non lo sanno o sono diffidenti dal bere l’acqua del rubinetto, ma il Comune è obbligato per legge a immettere nella rete idrica acqua potabile e che quindi si può bere tranquillamente”.
Il documento video

Ex discarica di Lami. Si lavora da circa una settimana per un intervento straordinario

Dopo la  notizia pubblicata ieri sera, a  firma del signor Elio Finocchiaro, abbiamo cercato di assumere  ulteriori notizie per quanto riguarda il sito dell'ex discarica di Lami.
Da  fonti ufficiali abbiamo appreso che, da circa una settimana, su input del sindaco Giorgianni (e a seguito del sopralluogo compiuto dall'ispettore Agostino Portelli e dall'assessore Giovanni Sardella) si sta procedendo ad un intervento straordinario nella suddetta discarica a cura della Eoliemultiservizi e da parte della squadra comunale della Protezione civile.
L'intervento viene effettuato nelle more della definitiva messa in sicurezza della ex discarica per la quale sono in corso dei rilievi affidati ad un tecnico locale
Per quanto riguarda la segnalata fuoriuscita di fumi nella giornata di ieri questa viene categoricamente smentita. Tra l'altro, oltre agli addetti ai lavori, a "certificare" ciò vi sono due nativi di Lami che, proprio ieri, sono saliti a rendersi conto della situazione.

Il pezzo di cui sopra  è stato pubblicato alle 12 e 07 di oggi nel pomeriggio è tornato a scriverci sull'argomento il signor Elio Finocchiaro:
Non voglio essere noioso sulla' argomento ma nessuno si può' permettermi di darmi del bugiardo su situazioni cosi' delicate. Sicuramente costoro che affermano che tutto era regolare sono saliti in mattinata o hanno deliberatamente detto qualcosa di sbagliato. Certo se abitano a Lami.....poveri noi! Elio Finocchiaro

Da oggi in vigore il decreto per le "Limitazioni all'afflusso e alla circolazione dei veicoli sulle Isole Eolie"

DECRETO 24 aprile 2013 
Limitazioni all'afflusso e alla circolazione dei veicoli sulle Isole Eolie. (13A04737) 
(GU n.125 del 30-5-2013) 
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Decreta: 
Art. 1 
Sono vietati l'afflusso e la circolazione sulle isole del Comune di Lipari, di veicoli a motore appartenenti a persone non stabilmente residenti nelle isole del Comune stesso, secondo il seguente calendario: 
dal 1° giugno 2013 al 31 ottobre 2013 divieto per le isole di Panarea e Stromboli; 
dal 1° luglio 2013 al 31 ottobre 2013 divieto per l'isola di Alicudi; 
dal 1° luglio 2013 al 30 settembre 2013 divieto per le isole di Lipari, Vulcano e Filicudi. 
Art. 2 
Nei periodi di cui all'art. 1 sono concesse le seguenti deroghe: 
A) Alicudi - Stromboli - Panarea: 
1) ai veicoli adibiti al trasporto di cose per il rifornimento degli esercizi commerciali con l'obbligo di stazionare negli appositi stalli dell'area portuale per lo scarico delle merci; 
2) per le sole isole di Panarea e Stromboli, ai motocicli e ciclomotori elettrici appartenenti ai proprietari di abitazioni che,pur non essendo residenti, risultino iscritti nei ruoli comunali delle imposte di nettezza urbana del Comune di Lipari per l'anno 2012, limitatamente ad uno solo dei citati veicoli per nucleo familiare; 
3) agli autoveicoli per il trasporto di artisti e attrezzature per occasionali prestazioni di spettacolo, per convegni e manifestazioni culturali. Il permesso verra' concesso dal comune, di volta in volta,
secondo le necessita';  4) ai veicoli delle forze dell'ordine; 
B) Lipari - Vulcano: 
1) agli autoveicoli, ciclomotori e motocicli appartenenti ai proprietari di abitazioni ubicate all'esterno del perimetro urbano che, pur non essendo residenti, risultino iscritti nei ruoli comunali delle imposte di nettezza urbana per l'anno 2012, limitatamente ad un solo veicolo per nucleo familiare. L'iscrizione deve essere dimostrata con la relativa cartella esattoriale o certificato rilasciato dal comune; 
2) ai veicoli adibiti al trasporto di cose; 
3) agli autoveicoli, ciclomotori e motocicli appartenenti a persone che dimostrino di essere in possesso di prenotazione di almeno sette giorni in struttura alberghiera, extralberghiera o casa privata; ove tali residenze fossero ubicate all'interno del perimetro urbano di Lipari e Canneto, i proprietari di tali veicoli dovranno dimostrare di avere la possibilita' di un parcheggio privato o pubblico (ove esistente) e la corrispondente dichiarazione dovra' essere esposta, in modo visibile, all'interno del veicolo; 
4) ai caravan e autocaravan al servizio di soggetti che dimostrino di avere prenotazioni per almeno sette giorni nei campeggi esistenti, o parcheggi pubblici, o privati, ove esistenti, e li stazionino per tutto il periodo del soggiorno; 
5) agli autoveicoli del servizio televisivo, cinematografico o che trasportano artisti e attrezzature per occasionali prestazioni di spettacolo, per convegni e manifestazioni culturali. Tale permesso verra' concesso dal comune, di volta in volta, secondo le necessita'; 
6) alle autoambulanze, veicoli delle forze dell'ordine e carri funebri; 
7) agli autobus turistici che, relativamente alla sosta ed alla circolazione, dovranno scrupolosamente attenersi alle ordinanze locali; 
C) Filicudi: 
1) ai veicoli adibiti al trasporto di cose per il rifornimento di esercizi commerciali con l'obbligo di stazionare negli stalli autorizzati per lo scarico delle merci; 
2) agli autoveicoli del servizio televisivo, cinematografico o che trasportano artisti e attrezzature per occasionali prestazioni di spettacolo, per convegni e manifestazioni culturali. Tale permesso verra' concesso dal comune, di volta in volta, secondo le necessita'; 
3) agli autoveicoli appartenenti a persone che dimostrino di essere in possesso di prenotazione di almeno sette giorni in struttura alberghiera, extralberghiera o casa privata che dovranno dimostrare di avere la possibilita' di un parcheggio privato o pubblico (ove esistente) e la corrispondente dichiarazione dovra' essere esposta, in modo visibile, all'interno del veicolo. 
Art. 3 
Sulle isole anzidette possono affluire gli autoveicoli che trasportano invalidi, purche' muniti dell'apposito contrassegno previsto dall'art. 381 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 e successive modifiche ed integrazioni, rilasciato da una competente autorita' italiana o estera. 
Art. 4 
Al Comune di Lipari e' consentito, per comprovate, urgenti e inderogabili necessita', di concedere ulteriori deroghe al divieto di accesso di cui al presente decreto. 
Art. 5 
Sanzioni 
Chiunque viola i divieti al presente decreto e' punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643 cosi' come previsto dal comma 2 dell'art. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, con gli aggiornamenti di cui al decreto del Ministro della giustizia in data 19 dicembre 2012. 
Art. 6 
Il Prefetto di Messina e' incaricato della esecuzione e della assidua e sistematica sorveglianza sul rispetto dei divieti stabiliti con il presente decreto, per tutto il periodo considerato. 
Roma, 24 aprile 2013 
Il vice Ministro: Ciaccia 
Registrato alla Corte dei conti il 21 maggio 2013  Ufficio di controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, registro n. 4, foglio n. 248 

Da Partylandia auguri di Buon Compleanno a Caterina

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Caterina che oggi compie 7 anni

Liquami da via Gorizia invadono la Marina Garibaldi di Canneto...eppure è passata una settimana

Riceviamo e pubblichiamo, ricordando che ieri anche ci eravamo occupati di tale situazione
A distanza di una settimana nessun intervento eppure ci troviamo a Lipari, frazione di Canneto Vico Gorizia.
La tremenda e puzzolente fuoriuscita di liquami ed escrementi sorge proprio nel  Vicolo appena citato a 100 mt. dalla Piazza San Cristoforo, attraversa il marciapiede percorso da numerosissimi pedoni e sfocia sul lungomare della Via Marina Garibaldi. 
Cosa dire di più, se non che siete fortunati visto che le foto vi esentano dal sentire ciò che tutti purtroppo avvertono passando.  
Segnalazione Firmata.


I° Mostra Mercato delle Eolie e "Ragazzi all'opera"

Ha preso il via stamani, per concludersi domani sera,  la I° Mostra Mercato delle Isole Eolie, organizzata dalla coop Fsc group service in collaborazione con la Pro Loco Isole Eolie.
 Si tiene nell'area antistante le Terme di San Calogero. Vi prendono parte una quindicina tra  artisti, artigiani, ditte locali
Due giorni, con un ricco programma, con gli stand che ospiteranno antichi mestieri ormai in via di estinzione, con la possibilità di ammirare, nelle due mattinate, il lavoro di scultori, falegnami, intrecciatori di ceste e di nasse, lavoratori del ferro, ricamatrici, lavori all’uncinetto, tutto all’insegna dell’artigianato locale.
Il visitatore attratto dalla gastronomia potrà, all’ora di pranzo, degustare alcuni dei prodotti tipici eoliani: capperi, cucunci, pomodori secchi, formaggio di Vulcano, “pani ed alivi”, insalata eoliana, dolci tipici.
Al palazzo dei congressi di Lipari, sempre stamani, è stato presentato docu-film di Giovanna TAVIANI che illustra i percorsi didattici sviluppati sul territorio di Lipari, nell’ambito del Progetto P.O.R. Sicilia Legalità denominato “Ragazzi all’opera”  e realizzato dall' Istituto Comprensivo Lipari 2 "

Il presidente La Greca convoca per il 10 giugno l'assemblea del Circolo di Legambiente Eolie

Cari amici,
dopo un rapido giro di telefonate, ed alla luce di diversi impegni degli iscritti, è convocata per giorno 10 giugno prossimo, alle ore 19,00, con il seguente ordine del giorno:
a)  incontro con l’amministrazione comunale del 11 giugno 2013; b) composizione delegazione.
Nel corso dell’incontro con l’amministrazione discutere di:
1. portualità delle isole Eolie, per la quale abbiamo già inviato agli iscritti la relazione di base; 2. problematica relativa alla bonifica e messa in sicurezza della discarica di Lami-Malopasso (anche alla luce dei recenti problemi riscontrati dalla socia Carbone, da Saverio Merlino e da altri cittadini residente); 3. problematica relativa alla deputazione.
Fraterni saluti
Il presidente del Circolo (Giuseppe La Greca)

Calcio giovanile. Domani al "Monteleone" la 6° edizione del "Città di Lipari"

Anche quest'anno la società CSD Ludica Lipari darà vita, a conclusione dell'attività calcistica giovanile "invernale", Al torneo "Città di Lipari" giunto ormai alla 6^ edizione. Il torneo, riservato alle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti,  si svolgerà domani 2 giugno presso lo stadio comunale di Lipari "Franchino Monteleone" (vedi locandina).
Oltre ai piccoli atleti della Ludica, vi prenderanno parte quelli della  Folgore di Milazzo, S. Giovanni di Milazzo e ACR Messina.
Intanto, oggi, come visibile nella foto a destra, al Monteleone fervono i preparativi per il posizionamento delle strutture collaterali alla manifestazione.