Cerca nel blog

giovedì 7 maggio 2009

La raccolta differenziata nelle Eolie dell'ATO ME5

Dopo i buoni risultati ottenuti con il servizio sperimentale estivo, realizzato grazie al lavoro delle ditte, all' Ato Me 5 "Eolie per l'ambiente" si lavora ad un miglioramento. E' in fase di predisposizione l'incarico ad un consulente per l'introduzione della tariffa d'igiene ambientale e la programmazione della raccolta "porta a porta" nelle utenze commerciali. Il documentario che segue è relativo all'avvio della raccolta differenziata sperimentale attuata nel 2008

TIRRENIA/ Matteoli: cerchiamo soluzione condivisa

«Sulla Tirrenia, di fronte alla richiesta di tagli dell'Unione Europea, il governo è alla ricerca di una decisione che non penalizzi i posti di lavoro e che danneggi il meno possibile i cittadini». È quanto ha precisato il ministro del trasporti Altero Matteoli.
La questione Tirrenia, a margine del Forum delle guardie costiere del Mediterraneo, è stata oggetto di un colloquio fra il ministro e il presidente della Regione Claudio Burlando. Al termine dei lavori del Forum, Matteoli ha anche incontrato brevemente un gruppo di lavoratori della Tirrenia che manifestavano con striscioni davanti alla stazione marittima.
«Quello della Tirrenia è un problema serio - ha affermato il ministro -. Mercoledì ho convocato i sindacati per trovare una soluzione condivisa e subito dopo vedrò i presidenti delle Regioni Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia e Toscana. Soltanto dopo verranno presi i provvedimenti che l'Italia è costretta a prendere per non incorrere in una procedura di infrazione da parte dell'Ue». Rispondendo ad una domanda sul rischio che venga tagliato il collegamento tra Genova e la Sardegna, Matteoli ha affermato: «Stiamo trattando perché è una delle linee che perde le cifre maggiori. Ma nulla è stato ancora deciso».
Intanto, in vista della convocazione dei sindacati da parte del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli sulla privatizzazione del gruppo Tirrenia, il segretario generale della Federmar Cisal, Alessandro Pico auspica "un confronto serio e costruttivo". "Al di là delle parole dette fino a oggi, il dialogo porti certezze ai lavoratori del mare per evitare - sottolinea Pico in una nota - un'ulteriore perdita di posti di lavoro a causa della mancanza di una politica a sostegno dell'occupazione e garantire l'elementare diritto all'eguaglianza fiscale e alla mobilità dei cittadini italiani delle grandi e piccole comunità isolane".

Trasporti Siremar: Siragusa, "Il ministro fornisca chiarimenti su riduzione collegamenti isole e ridimensionamento occupazionale".

"Il Ministro Matteoli fornisca immediati chiarimenti sulle preoccupazioni dei sindacati di una imminente riduzione dei collegamenti marittimi con le isole della Sicilia e un ridimensionamento occupazionale".Lo dichiara in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa, commentando la notizia secondo cui il gruppo Tirrenia potrebbe cancellare, sin dai prossimi giorni, alcuni servize ffettuati da Siremar, come il traghetto che collega le Eolie e Napoli e gli aliscafi da Milazzo con l'arcipelago. "La vicenda della privatizzazione di Tirrenia e le sorti di Siremar è stata gestita in modo poco chiaro dal Governo che adesso deve smetterla di glissare: la stagione turistica è alle porte e una riduzione dei collegamenti sarebbe un colpo durissimo per l'economia delle isole siciliane".

Le foto delle Borse di studio "Mimmo Scolarici"

Dopo i quattro servizi video (che troverete in questa pagina di Eolienews), dedicati alla consegna delle Borse di studio intitolate da Eolie nel cuore al compianto notaio Mimmo Scolarici, vi proponiamo adesso alcune foto realizzate da Sylvie Le Cornec durante la cerimonia

Pontile di Ginostra. A quando i necessari interventi?

E' indirizzata al Dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari), e p.c. Dott. Guido Bertolaso(Capo Dipartim. Protezione Civile Roma -Commissario Emergenza Stromboli), la nota del prof. Riccardo Lo Schiavo(delegato di Marevivo) avente per oggetto: quali interventi per la messa in sicurezza del pontile di GINOSTRA?
Egregio sig. Sindaco,
facendo seguito alle mie precedenti note afferenti l’oggetto, nonché alla Sua ultima del 06/04/09, nel prendere atto della Sua volontà di interessarsi della problematica, mi dispiace evidenziare come ancora oggi non sia stato possibile allo scrivente ed alla popolazione ginostrese in generale, conoscere quali siano nello specifico gli interventi previsti per il ripristino della piena funzionalità del pontile di Ginostra.
Per essere ancora più chiaro si desidera sapere se saranno finalmente eseguiti quegli interventi previsti (ma non ultimati,con le catastrofiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti…) nel progetto originario di messa in sicurezza della vitale opera e cioè:
le trivellazioni con conseguenti iniezioni di calcestruzzo finalizzate al riempimento delle “caverne” presenti sotto il cassone principale lato est ed alla base dei due cassoncini su cui poggia il respingente per l’attracco degli aliscafi;
il posizionamento di acropodi a difesa del medesimo angolo della testata del pontile.
Improcrastinabile appare poi la necessità di eseguire con somma urgenza il riempimento e la copertura del grosso squarcio apertosi pure nel cassone principale lato nord ovest.
Auspicando di non doverLa più disturbare con “un’ennesima” lettera una volta avuto adeguato riscontro, Le porgo cordiali saluti.
Il Delegato Generale della sezione di Ginostra-Stromboli
dell’associazione ambientalista Marevivo
Prof. Riccardo Lo Schiavo

Ginostra: Il costone roccioso e l'accesso...negato..al mare

Ha per oggetto "Costone roccioso frazione di Ginostra e..negato accesso al mare" la nota che il prof. Riccardo Lo Schiavo, Delegato Generale della sezione di Ginostra-Stromboli
dell’associazione ambientalista Marevivo, ha inviato al dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari) e p.c. a S..E. Prefetto di Messina e alla Soprintendenza BB. CC. AA.

Egregio sig. Sindaco,
dopo i soliti decenni di attese e di costanti e civili sollecitazioni alle autorità competenti da parte di un gruppo di Ginostresi, lo scorso autunno sono in iniziati i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso su cui poggiano alcune case della frazione di Ginostra.
L’avvio dei lavori è stato accolto con la logica soddisfazione da parte della comunità, ma non sono poi mancate le perplessità su taluni aspetti tecnici e sull’impatto ambientale del pur necessario intervento, nonché su un incredibile “inconveniente” emerso in corso d’opera.
Le reti metalliche infatti non sembrerebbero adeguatamente ancorate alla base del costone dove ovviamente è più incisiva l’azione di erosione degli agenti atmosferici e soprattutto dei marosi, che durante la stagione invernale flagellano la costa.
Devastante poi appare dal punto di vista paesaggistico, l’imponete muraglia metallica che, in maniera impietosa sotto il profilo ambientale , “incarcera” lungo tratto della montagna.
Ma c’è un’altra problematica che ritengo opportuno sottoporre alla Sua attenzione, nella speranza che si sia ancora in tempo per intervenire e trovare una soluzione condivisa.
Difatti, o nel redigere il progetto o nell’esecuzione dei lavori, probabilmente non si è tenuto in considerazione che nello stendere la rete di protezione si andava a “coprire” l’unico viottolo di accesso alla scogliera di “sotto san Vincenzo” che rappresenta per i turisti il principale luogo di balneazione della frazione!!
Per godere delle limpide e trasparenti acque del mare di Ginostra residenti e villeggianti dovrebbero infatti in alternativa recarsi o nei pressi dello scalo “Pertuso”, dove però da anni vige l’incomprensibile consuetudine di accatastare centinaia di maleodoranti sacchi di rifiuti di ogni tipo, oppure in località “secche di Lazzaro” raggiungibile però percorrendo una lunga stradina peraltro interrotta in più punti da pericolosissime frane. In altre parole, signor Sindaco, o si interviene subito oppure per l’imminente stagione estiva l’accesso al mare nella frazione di Ginostra sarà off limits.
In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti.
Il Delegato Generale della sezione di Ginostra-Stromboli
dell’associazione ambientalista Marevivo
Prof. Riccardo Lo Schiavo

Consegnate al "Conti" da "Eolie nel cuore" le borse di studio per la legalità. I nostri video-servizi

Cerimonia di premiazione stamattina all'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti" di Lipari per la borsa di studio sulla legalità intitolata al notaio Mimmo Scolarici. Borsa di studio promossa da "Eolie nel cuore". Momenti di autentica commozione si sono vissuti ogni qualvolta gli intervenuti hanno ricordato la figura di Mimmo.
Un attestato è stato consegnato a tutti i partecipanti. Mentre le borse di studio sono state consegnate a Lucia Biviano per un elaborato sulla Costituzione e a Camilla Puglisi e Alessandra Martello per un elaborato realizzato congiuntamente sull'Ambiente. La borsa di studio di 500 euro nel caso di Puglisi e Martello è stata suddivisa tra le due ragazze. Nei filmati i vari momenti della cerimonia:
1) L'introduzione della preside Tommasa Basile
2) L'intervento del dottor Riccardo Gullo (presidente di Eolie nel cuore)
3) La consegna degli attestati a tutti i partecipanti
4) La consegna delle Borse di studio da parte di Elizabeth Curie, compagna del notaio Scolarici



ENNESIMA INSICUREZZA SUI TRASPORTI DELLA SIREMAR. L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE BRANCA

Comunicato stampa
Il Consigliere provinciale, Massimiliano Branca, appartenente al gruppo “Gioventù della libertà”, chiede al Presidente della Provincia, Nanni Ricevuto di attivarsi per avere maggiori informazioni sulle continue e probabili difficoltà del trasporto marittimo dall’Eolie verso l’Italia, poiché oltre a causare per gli operatori turistici difficoltà di organizzazione vi è anche la serie e certa problematica per i dipendenti della Siremar e per le strutture ricettive delle Isole Eolie. Pertanto, si invita il Presidente della Provincia a documentarsi sulla problematica.

Bufardeci: Tagli nei trasporti sarebbe uno schiaffo alle Eolie, Patrimonio dell'Umanità

“Sarebbe una beffa inaccettabile, uno schiaffo a quel patrimonio dell'umanità che sono le isole Eolie”.
Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, respinge al mittente ogni ipotesi di riduzione ai collegamenti marittimi con le isole Eolie. Secondo le indicazioni fornite dai sindacati di categoria, già pronti a incrociare le braccia, il gruppo Tirrenia potrebbe cancellare, sin dai prossimi giorni, alcuni servizi effettuati da Siremar, come il traghetto che collega le Eolie e Napoli. Il gruppo sarebbe in procinto di ridurre gli aliscafi da Milazzo con l'arcipelago. I tagli ai collegamenti veloci potrebbero essere effettuati su quelle rotte dove sono operativi i servizi garantiti con fondi della Regione siciliana, ai sensi della legge sulla continuità territoriale.
“Sarebbe una prassi ingiusta e penalizzante – spiega Bufardeci – perché in questi anni la Regione ha investito risorse importanti con le sue unità di rete, per mantenere un adeguato livello di servizio. Ma questi nostri collegamenti sono studiati e modulati per completare l'offerta garantita dalla Siremar e quindi dallo Stato”.
“Le conseguenze dei tagli prospettati sono inimmaginabili – continua Bufardeci – perchè si tratta di decidere se l'economia, il turismo e la società eoliana debba continuare o no ad esistere. I servizi marittimi per le Eolie garantiscono anche gli approvvigionamenti e la mobilità della comunità eoliana. Per questo non possiamo accettare il minimo taglio, a maggior ragione in un momento topico come questo che prelude alla stagione estiva. Siamo a fianco dei cittadini delle Eolie e ci batteremo con loro per un diritto inalienabile”.
“La vicenda Tirrenia-Siremar si trascina da tempo – spiega il vicepresidente – e in ogni momento delle trattative ci è sempre stata fornita ampia rassicurazione sul mantenimento dei servizi. La posizione del governo regionale è chiarissima: nessuno ci può accusare di avere chiesto la luna, ma pretendiamo la conferma dell'operativo esistente”.
“Sono convinto – conclude Bufardeci – che alla fine arriverà un intervento chiaro e risolutore del ministro Matteoli che non si sottrarrà agli impegni che erano stati promessi alla Sicilia”.
Matteoli ha infatti convocato per la settimana prossima sindacati e presidenti delle Regioni interessate per discutere della vicenda relativa alla Tirrenia e alle sue società collegate.

Marina Corta. "Chi ha una risposta convincente ce la dia" di ANTONIO PREVITI

Egregio direttore,
stamani ho letto con grande interesse la lettera accorata di Mimmo Ziino, non è certo una lettera "avvelenata" ma una semplice e veritiera valutazione dei fatti!
Chi come noi opera in questa piazza ormai da troppi anni non può fare a meno di scrollare il capo avvilito per le troppe promesse mai realizzate e l'imbarbarimento di tutto il contesto!
Potrei elencare le tante cose che si potevano fare e non si sono fatte,abbiamo visto susseguirsi varie amministrazioni di tutti i colori ma la 'musica' non è cambiata!
PERCHE'?
Chi ha una risposta convincente ce la dia per cortesia!
Antonio Previti

Tirrenia non taglia ma il Governo....si

Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando è intervenuto ieri sulla situazione della Tirrenia a Genova, dove i lavoratori hanno ritardato, dopo animate assemblee, la partenza di due traghetti per la Sardegna in seguito alle voci di un imminente taglio delle linee con Olbia e Porto Torres da parte del governo. "Ho parlato con l'Amministratore delegato di Tirrenia Franco Pecorini - ha dichiarato Burlando - e da lui ho avuto l'assicurazione che da parte di Tirrenia non esiste alcuna intenzione di tagliare linee, tantomeno quelle tra Genova e la Sardegna, che sono ritenute linee portanti". "Mi ha invece confermato - ha aggiunto Burlando - che è intenzione del governo operare dei tagli ai finanziamenti che oggi vengono assegnati alla Tirrenia, anche per lo svolgimento di servizi a carattere sociale. E' dunque il governo a dover indicare gli eventuali tagli nei servizi che corrisponderebbero al taglio di questi finanziamenti. Sarebbe davvero incredibile - prosegue Burlando - che fossero danneggiati collegamenti commerciali importanti come quelli tra Genova e la Sardegna. Comunque oggi il ministro sarà in visita a Genova, e mi sembra un'occasione per chiarire subito una situazione che rischia di creare pesantissimi disagi ai passeggeri, al turismo e alla città".

Le reti fantasma sono i killer dei mari

Il nuovo il nuovo rapporto “Abandoned, lost or otherwise discarded fishing gear” di Fao e Programma Onu per l´Ambiente (Unep), sottolinea che «Le grandi quantità di attrezzature da pesca perse in mare o abbandonate dai pescatori stanno danneggiando l´ecosistema marino, compromettendo gli stock marini attraverso la "pesca fantasma" e costituendo un pericolo per le imbarcazion».
Secondo il rapporto «le attrezzature marine abbandonate, perse o dismesse negli oceani ammontano ad un 10% (640 000 tonnellate) di tutti i rifiuti presenti in mare. In mare aperto, le navi mercantili costituiscono la fonte primaria di rifiuti marini, mentre la principale fonte di rifiuti nelle zone costiere è l´attività di pesca a terra. La maggior parte delle attrezzature da pesca non viene deliberatamente abbandonata ma viene persa durante le tempeste, trasportata via da forti correnti, o è il risultato dei cosiddetti "conflitti tra attrezzature", per esempio, quando si pesca con le reti in aree dove sono già state sistemate sul fondo trappole in cui le nuove reti possono incagliarsi».
I principali danni prodotti dalle reti fantasma sono: la cattura continua, conosciuta come "pesca fantasma", di pesci, tartarughe, uccelli e mammiferi marini; l´alterazione degli ecosistemi dei fondali marini; rischi per la navigazione con possibili per le imbarcazioni.
Le attrezzature che più contribuiscono alla pesca fantasma sono tramagli, nasse ed altre trappole per pesci, mentre le reti generalmente intrappolano altri organismi marini e lo strascico danneggia gli ecosistemi sottomarini.
«In passato – dice la Fao - le reti da pesca mal gestite portate alla deriva dalla corrente erano additate come le principali responsabili, ma la loro messa al bando in molte aree nel 1992 ha ridotto il loro contributo alla pesca fantasma. Oggi sono i tramagli posti sui fondali ad essere più spesso riconosciuti come il principale problema. L´estremità inferiore di queste reti è ancorata al fondale marino, mentre alla sommità sono posti dei galleggianti, così da formare un muro sottomarino verticale di reti che può estendersi dai 600 ai 10.000 metri di lunghezza. Se un tramaglio viene abbandonato o perso, può continuare a pescare da solo per mesi - a volte anni - uccidendo indiscriminatamente pesci ed altri animali. Le trappole per pesci e le nasse sono un´altra principale causa di pesca fantasma. Nella baia di Chesapeake, negli Stati Uniti, si stima vengano perse ogni anno circa 150 000 trappole per granchi, su un totale di 500 000. Solo sull´isola caraibica di Guadalupe, circa 20 000 di tutte le trappole sistemate ogni anno vengono perse in ogni stagione degli uragani, un tasso di perdita pari al 50%. Come i tramagli, queste trappole possono continuare a pescare da sole per lunghi periodi di tempo».
Secondo Ichiro Nomura, vice-direttore della Fao per la pesca e l´acquacoltura, le soluzioni ci sarebbero ma bisogna far prestoi: «L´ammontare di attrezzature da pesca che restano in mare continuerà a crescere e le conseguenze sugli ecosistemi marini continueranno a peggiorare se la comunità internazionale non si decide a prendere delle misure effettive per fronteggiare il problema dei rifiuti marini nel suo complesso. Le strategie per affrontare il problema devono dispiegarsi su vari fronti, e comprendere misure di prevenzione, di mitigazione e di cura. La Fao sta lavorando a stretto contatto con l´Organizzazione marittima internazionale (Imo) per la revisione attualmente in corso dell´ Allegato V della "Convenzione Internazionale sulla Prevenzione dell´Inquinamento da Navi" (Marpol), per quanto riguarda le attrezzature da pesca in mare e sugli scogli».
Il rapporto spiega come affrontare il problema delle reti fantasma: i pescatori potrebbero essere incoraggiati con incentivi economici a denunciare le perdite di attrezzature o a riportare a terra le reti vecchie e danneggiate, ed ogni rete fantasma in cui possano accidentalmente imbattersi; contrassegnare le reti non per "additare i colpevoli" ma per capire le ragioni delle perdite di attrezzature e identificare i rimedi; utilizzare le nuove tecnologie per ridurre il rischio di pesca fantasma, come la visualizzazione radar del fondale per evitare gli ostacoli, la dotare i pescatori di Gps per localizzare i punti dove sono state perse le reti e di transponder per trovare quelle calate; migliorare le tecniche di previsione metereologica per aiutare i pescatori a non calare le reti quando sono in arrivo tempeste.
Ma anche i materiali sintetici che hanno contribuito ad acuire il problema delle reti fantasma possono anche aiutare a risolverlo. Si sta lavorando per produrre commercialmente componenti biodegradabili per le reti e gli attrezzi da pesca «Per esempio – spiega la Fao - in alcuni Paesi le trappole per pesci sono costruite con uno "sportello di fuga" che si disintegra se lasciato sott´acqua a lungo, rendendo così la trappola inoffensiva. Poichè questo non contribuirebbe necessariamente a ridurre il livello dei rifiuti, si dovrebbe anche adottare un adeguato sistema di rendicontazione delle reti e di recupero».
E’ anche necessario facilitare la raccolta e il riciclaggio delle reti da pesca vecchie, danneggiate e recuperate, ma il rapporto sottolinea che «La maggioranza dei porti però non dispone delle attrezzature necessarie. Una buona soluzione potrebbe quindi essere quella di collocare dei cestini per i rifiuti sugli scogli e di dotare le imbarcazioni di recipienti di grandi dimensioni e molto resistenti per raccogliere le reti vecchie o parti di esse da buttare. Le imbarcazioni dovrebbero aver l´obbligo di riferire ogni eventuale perdita di attrezzatura. Ciò nonostante, si dovrebbe adottare un approccio "non colpevolizzante" per quanto riguarda le perdite, i loro effetti e tutti i tentativi di recupero. Lo scopo dovrebbe essere quello di accrescere la consapevolezza dei rischi potenziali ed aumentare le probabilità di recupero delle reti».
Secondo il direttore dell´Unep Achim Steiner «Ci sono molti “fantasmi” nell´ecosistema marino, dalla sovrapesca e dall´acidificazione degli oceani legata ai gas serra, alla crescita delle ”zone morte” de-ossigenate causata dagli scarichi e da altre fonti terrestri d´inquinamento. Le attrezzature da pesca abbandonate e perse fanno parte di questa serie di problemi che devono essere affrontati colletivamente con urgenza, affinchè la capacità di riproduzione dei nostri oceani e mari possa esser preservata per le generazioni odierne e future, e non di meno per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio dell´Onu».

"Ci stanno togliendo le fondamenta" di LUCIO RAFFAELE

Riceviamo da Lucio Raffaele e pubblichiamo:
Vorrei fare un piccolo commento alla lettera dell'amico Nando Bianchi.
Credo anch'io che in questo momento ,di quella "eolianità" sopita e maltrattata ve ne sia molto poca e credo che se ne siano accorti tutti quanti gli eoliani, solo che non si sa per quale motivo,non esca fuori,come fecero secoli fa i nostri antenati.
L’aria che si respira è davvero insopportabile e pesante e solo chi non vuol vedere dice che va tutto bene.
Ci stanno davvero togliendo le fondamenta, secondo gli ultimi avvenimenti, in tutti i settori ma soprattutto per quanto riguarda i trasporti, cosa fondamentale , su cui ruota (o meglio dire "ruotava") la nostra economia.
E togliendo le fondamenta stanno togliendo le speranze per un futuro ai nostri figli,i quali terminando gli studi nella scuola dell'obbligo,si troveranno spiazzati e spaesati e fuggiranno via da queste bellissime isole,come fecero una volta i nostri nonni, zii,genitori con davanti il vuoto totale, con un domani incerto , a chiedersi come mai noi ADULTI non siamo stati in grado di dargli il futuro che gli spettava di diritto.
Ecco,non so se questi argomenti siano di interesse pubblico e/o politico, magari nessuno leggerà queste righe,magari si dirà che è solo retorica, la solita morale,ma chi si sente ancora eoliano e soprattutto chi ha dei figli,chi vive alla giornata, la GENTE NORMALE insomma,capirà sicuramente cosa intendo.
Se tutti fossimo dalla stessa parte potremmo costruire qualcosa di positivo per queste isole,sempre più maltrattate.
E con quale coraggio si parla di elezioni europee ? ma ci siamo chiesti se facciamo ancora parte dell'Europa ?
E' vero, Nando, occorre RI-identificarci, non bastano i discorsi elettorali, non servono più adesso, perchè non ci salveranno certo da questa discesa che ci sta portando sempre più a fondo, finchè non resterà che l’abisso.
P.S. Perché non seguiamo tutti il suo esempio?

Marina Corta. "Ma quale salotto!" Lettera aperta dell'operatore turistico Mimmo Ziino

(MIMMO ZIINO) Dopo tanto tempo di silenzio, ritengo sia venuto il momento di esercitare un mio diritto-dovere esprimendo un mio parere personale sulla vicenda Marinacorta.
Tutto è cominciato da una decisione presa dal sindaco Mariano Bruno e dai “pilateschi”consiglieri della allora maggioranza il 2 di Agosto del 2004. Di punto in bianco è stato trasferito l’approdo degli aliscafi da Marinacorta a Sottomonastero.
Una batosta tremenda per i tanti operatori che nel tempo avevano creato la loro fonte di sostentamento nel tratto che va dalla via Garibaldi alla via Roma, passando per la piazza di Ugo di Sant’Onofrio, tra queste quella del sottoscritto.Vi risparmio l’elencazione di manifestazioni, occupazioni dell’aula consiliare, ricorsi al Tar e quantaltro che si si è organizzato per far recedere i così detti amministratori della nostra comunità da quella scellerata e repentina scelta.
Per “compensare” tale decisione ci fu promesso l’attracco di barconi, o meglio motonavi e navi da crociera a Marinacorta condito con il proposito di farla diventare il “salotto delle Eolie” (rispolvero di un vecchio trentennale proposito) nel quale fare svolgere tutte le manifestazioni e gli spettacoli.
In verità, in questi anni abbiamo avuto numerosissimi incontri con il Sindaco, i suoi delegati, gli assessori, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti! Un abbandono totale
Non so come fanno assessori e consiglieri a rendersi conto della nostra realtà se non la conoscono; alcuni di loro non si vedono da anni, mentre per molti atri ci dovremo rivolgere a “chi l’ha visto”.
E’ a loro, a chi ci amministra e a chi fornisce gli “indirizzi politici”, che mi rivolgo con la presente.
Signori, sapete che nonostante il recente spostamento delle pompe di sollevamento, con relative spese per i continui interventi manutentivi, le fogne continuano a “zampillare” quasi giornalmente?
Sapete cosa avviene quando arriva una nave da crociera? Ve lo descrivo io. Lo spazio riservato allo sbarco dei tender in una parte della banchina, segnalato da tanto di vernice rossa, nonostante il divieto, è sistematicamente occupata da imbarcazioni di ogni genere. Solo grazie alla buona volontà ed al grande senso di responsabilità del corpo dei piloti, che si prendono la briga di spostare i natanti in altra banchina, si riesce ogni volta a rendere agibile tale spazio per lo sbarco. Vi risparmio lo spettacolo riservato ai crocieristi, non appena mettono piede in questa tanto decantata “isola turistica”, nel suo “salotto” insomma. Immondizia di ogni genere accatastata insieme ad elettrodomestici abbandonati, ed una quantità di barche, motorini, suppellettili varie tra i quali bisogna fare lo slalom. Non un cartello con delle informazioni utili; la presenza di qualche hostess sarebbe utopia, ipotizzabile soltanto in un posto turistico, non in un luogo “patrimonio dell’umanità”. Non una scritta che indichi il museo, il centro o altri luoghi di potenziale interesse per il turista. Avvolte gli si legge in viso un senso di smarrimento, perchè non tutti dispongono di una guida per le escursioni. Non un vigile urbano o qualcuno della capitaneria di porto, eppure loro sono informati in anticipo dell’arrivo di tali navi?
Voi sapete certamente di un progetto per Marinacorta che prevedeva una sorta di teatro greco o uno stadio al contrario; una gradinate tutta attorno alla piazza. Il tutto doveva praticamente servire ad impedire l’accesso alle auto. Se oggi regna il caos, quindi, sapete di chi è la colpa? E’ logico, di chi non ha voluto quella magnifica opera, e non dell’assenza totale di controllo e regolamentazione!!!
Sapete anche che erano iniziati i lavori per il prolungamento della banchina a sud della penisoletta, e che dopo qualche tempo, posizionati i tre cassoni, vennero bloccati i lavori per colpa di qualche cittadino-comunista? Questo impiccione, anziché farsi i fatti suoi, si permise di segnalare alle autorità competenti qualche potenziale irregolarità. Non sarebbe stato preferibile, invece, lasciar continuare i lavori? Certo ci saremmo potuti ritrovare nelle stesse condizioni di Salina o di Ginostra. Non si poteva chiedere, anche con il conforto del Prefetto, di accelerare tale pratica, dal momento che con l’emergenza Stromboli i porti potrebbero rivelarsi di vitale importanza?
A nessuno è venuto in mente di poter utilizzare, in casi eccezionali, la banchina nord della penisoletta del “Purgatorio”, anzicchè essere costretti ad operare sulla banchina sempre affollatissima di Pignataro? Oltretutto sarebbe una soluzione già adottata in passato.
No, Marinacorta non è degna di un pensiero, di una benché minima attenzione da parte degli amministratori. D’altra parte che avrebbe di speciale rispetto a tutto il resto del comune?
Sapete che un turista che si volesse recare a Marinacorta, partendo da Sottomonmastero, non sa quale direzione seguire?
Il Venerdì Santo, come per incanto, Marinacorta pullulava di vigili urbani, protezione civile, operai comunali, Sindaco e l’Assessore Giannò; tutti indaffarati a mettere a lucido la piazza con l’utilizzo di un autobotte e una scopa rotante. Da non credere ai propri occhi!
Ci si preparava per il giorno di Pasqua, per la processione/sfilata della politica e delle istituzioni. Infatti da quel giorno non si è più visto nessuno. Speriamo di non dover aspettare la prossima Pasqua per un altro intervento!
Chi scrive è convinto che sia gli operatori economici che gli abitanti della zona hanno le loro responsabilità nell’aver portato lentamente, ma inesorabilmente, al degrado il “salotto delle Eolie”, ma un pensiero, forse azzardato, a me sorge spontaneo: non so quanti siano a conoscenza che di fronte a simile inqualificabile immobilismo ed irresponsabile disinteresse dagli esiti evidentemente disastrosi, alcune attività si stanno trasferendo in altra zona di Lipari, altre hanno rilevato magazzini sul corso, altre ancora aspettano di vedere come finirà quest’ultima stagione per prendere una decisione di sloggiamento; non è che, grazie a tale abbandono, altri soggetti potrebbero approfittarne per rilevare il tutto, magari con soldi di dubbia provenienza?
A pensar male …..
Sono del parere che le difficoltà, e il nostro Comune ne soffre tante in ogni contrada e in tutte le isole, se affrontate tempestivamente non necessitano di grossi interventi e di molte risorse, ma se si lasciano al loro destino, come si sta facendo per Marinacorta, poi diventa impossibile porvi rimedio e comunque costerà di più al cittadino contribuente.
E’ ovvio che trattasi di una questione di volontà politica, di buona fede nell’operare e capacità nel programmare. Ma senza il necessario ed insostituibile coinvolgimento della gente, ogni scelta amministrativa rischia di rimanere sterile o addirittura dannosa per gli amministrati.
Mimmo Ziino.

Chiuso il contenzioso di via Garibaldi. Il Comune pagherà solo 1600 euro all'impresa Billè. Evitato un altro salasso (Gazzetta del Sud)

(Salvatore Sarpi- Gazzetta del Sud) Il comune di Lipari, rappresentato dal sindaco Mariano Bruno, ha "risparmiato" 143.730 euro nel contenzioso instauratosi con la ditta Antonino Billè (autrice dei lavori di pavimentazione della via Garibaldi di Lipari). L’Ente, difeso dall’avv. Nunziatella Pajno, infatti, con sentenza (n.248/09) della Corte d’Appello di Messina si è visto condannato a pagare all’im presa poco meno di 1600 euro, oltre Iva ed interessi moratori. Decisamente tutt'altra cosa rispetto ai circa 145.000 euro richiesti dalla ditta. Il “contenzioso” parte dal settembre 1999 quando l’impresa di costruzioni citò in giudizio il comune affinchè n pagasse (oltre agli interessi legali): lire 3.079.393 oltre IVA a titolo di pagamento sulla rata di saldo lavori risultante dallo stato finale; lire 49.909.000 per la “Riserva n. 1”; lire 54.086.156 per la “Riserva n. 2”; lire 10.000.000 per la riserva n. 3”; lire 100.000.000 per tutti i danni patiti e patiendi dall’impresa per il grave ingiustificato inadempimento contrattuale; lire 50.000.000 per il maggior danno subito. Già in quell'occasione l’avvocato Nunziatella Pajno riuscì a far valere le ragioni del comune al punto che, con sentenza n. 15/03, il Tribunale di Barcellona P.G. (Sezione distaccata di Lipari), l’Ente venne condannato al pagamento in favore dell’Impresa Billè della somma di euro 7.388,34, oltre interessi legali, e a rifondere metà delle spese sostenute per il giudizio. A questa sentenza l’impresa di costruzioni presentò appello chiedendo la riforma della sentenza con accoglimento di tutte le domande già formulate e non rinunciate. Come anticipato in premessa, con sentenza n.248/09, la Corte d’Appello di Messina ha condannato il Comune di Lipari al pagamento della somma di 1590,37 euro, oltre Iva ed interessi moratori a decorrere dalla data del collaudo. In parziale accoglimento dell’appello incidentale spiegato dal comune di Lipari, la stessa Corte ha escluso la fondatezza delle riserve per carenza di prova e ha riformato in questo senso l’impugnata sentenza,rigettando le ulteriori domande proposte dal Billè e ha dichiarato compensate le spese del giudizio di appello.

mercoledì 6 maggio 2009

Tagli sui trasporti marittimi. Da Roma rimbalza la notizia di una marcia indietro. Video intervista al dott. La Greca

Tagli nei trasporti marittimi. Il Governo, sottoposto a pressione dai sindacati, innesta la (momentanea?) marcia indietro. Ne abbiamo parlato con il dott. Pino La Greca che, dopo aver sentito telefonicamente il sen. Marco Filippi, esplica le ultime novità provenienti da Roma.
L' INTERVISTA:

TIRRENIA: UGL, NECESSARIO APRIRE UN CONFRONTO SERVE CHIAREZZA

“Dopo le proteste spontanee dei lavoratori in corso da ieri sera, chiediamo che il ministro Matteoli dia seguito all’impegno preso da parte del sottosegretario Letta di convocare i sindacati per un confronto sulle strategie di privatizzazione di Tirrenia per avere come garanzia la piena occupazione dei lavoratori e i servizi alle utenze”. E’ quanto chiede Roberto Panella, segretario nazionale dell’Ugl Trasporti.
“Serve chiarezza - ha aggiunto - .I lavoratori hanno indetto assemblee a bordo delle navi in tutti i porti e iniziative spontanee di protesta che da ieri sera stanno interessando tutti i collegamenti marittimi essenziali con le isole maggiori e minori del paese, esercitate dalla Tirrenia e Regionali Marittime (Caremar, Saremar, Toremar, Siremar) stanno causando forti ritardi alle partenze. Non vorremmo che la protesta - conclude - possa aumentare,per questo e’ necessario aprire subito il confronto e dare garanzie contro eventuali tagli alle linee”.

Difensore civico: Tar rigetta richiesta di sospensiva

Il Tar di Catania ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dall'avvocato Alessia Giorgianni per conto dell'avvocato Emanuele Carnevale di Lipari sulla questione inerente la nomina del difensore civico nel maggior comune eoliano.

Tirrenia smentisce: Nessun fax ai comandi di bordo

Tirrenia di Navigazione snentisce di aver inviato ai propri Comandi Nave un fax contenente la notizia della soppressione da 1° giugno di “linee non essenziali”. Tale notizia- secondo l'ufficio stampa di Tirrenia- è totalmente priva di fondamento. Tirrenia di Navigazione,infatti, si legge "non ha ricevuto alcuna disposizione in materia dal Ministero competente, né ha inviato a chicchessia alcun fax contenente informazioni di cui non è in possesso né per iscritto né verbalmente".
Da Roma il sindaco di Lipari Mariano Bruno informa di aver preso contatto con i vertici Siremar i quali gli hanno comunicato ufficialmente di "non avere ricevuto al momento alcuna disposizione dal Ministero e che quindi i collegamenti andranno avanti così come previsto".
Il sindaco Mariano Bruno ha anche annunciato di avere avviato i contatti necessari per fare chiarezza sulla situazione e che la guardia non sarà abbassata.

Decreto "taglia linee". Nota di Saverio Merlino (PD)

Riceviamo e pubblichiamo:
(Saverio Merlino) L' On. Silvia Velo, vicepresidente della commissione trasporti della Camera dei deputati, da me interpellata per avere notizie sul "decreto taglia linee", mi ha confermato che tale decreto non è stato ancora firmato ma gira, con insistenza la voce, che avverrà quanto prima.
L'On. Velo mi ha altresì comunicato che alle ore 14.30 , durante i lavori della commissione trasporti ha chiesto che il Ministro Matteoli vada urgentemente in Commissione per chiarire e relazionare in merito.

A bordo della Laurana. In attesa di essere ricevuti dal comandante

In attesa di essere ricevuti dal comandante della Laurana i componenti il gruppo d'opposizione e i consiglieri del Faro discutono e/o cercare di acquisire ulteriori notizie. Il video:

La minoranza e il Faro in fermento sui tagli

Minoranza e gruppo del Faro mobilitati per affrontare e capire il da farsi dopo la diffusione della notizia inerente il taglio della Eolie-Napoli e viceversa e di un aliscafo sulla Milazzo-Eolie e viceversa. In attesa dell'arrivo della Laurana si è tenuta una riunione a conclusione della quale abbiamo ascoltato Marco Giorgianni(UDC). L'intervista:

Museo: Fruizione limitata. Ma si potrebbero impiegare gli ex Pumex. Il sindaco Bruno prende posizione

Una lettera è stata inviata dal sindaco Mariano Bruno all’Assessore Regionale Beni Culturali e Pubblica Istruzione Antonello ANTINORO, all’Assessore Regionale Turismo e Trasporti Giambattista BUFARDECI, all’Assessore Regionale Bilancio e Finanze Michele CIMINO, all’Assessore Regionale Lavoro, Previdenza Sociale, Formazione Professionale, Emigrazione ed Immigrazione, Carmelo INCARDONA e per conoscenza al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Stefania PRESTIGIACOMO, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare Direzione per la Protezione della Natura Coordinamento Gruppo Lavoro per il P.M. UNESCO, al Ministro per i Beni e Attività Culturali Sandro BONDI, al Presidente della Regione On.le Raffaele LOMBARDO, all’Assessore Regionale Presidenza Giovanni ILARDA, all’Assessore Regionale Agricoltura e Foreste Giovanni LA VIA, all’Assessore Regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca Roberto DI MAURO, all’Assessore Regionale Famiglia, Politiche Sociali ed Autonomie Locali Francesco SCOMA, all’Assessore Regionale Industria Giuseppe GIANNI, all’Assessore RegionaleLavori Pubblici Luigi GENTILE, all’Assessore Regionale Sanità Massimo RUSSO, all’Assessore Regionale Territorio ed Ambiente Giuseppe SORBELLO, all' Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO Presidente Ing. Claudio RICCI Sindaco di Assisi, Vice Presidente Avv. Corrado VALVO Sindaco di Noto .
Oggetto: limitata fruizione Museo Archeologico di Lipari
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la visita di cortesia di una delle più importanti museologhe del nostro Paese la professoressa Alessandra Mottola Molfino, accompagnata dal Dr. Giovanni Flaccavento (tel. 380/5034228) del gruppo editoriale Kalòs, i quali, nell’incontrare il Sindaco di Lipari, esprimevano il profondo rammarico di aver ricevuto l’agghiacciante risposta, dai responsabili del Museo Archeologico Regionale B. Brèa di Lipari - alla richiesta degli orari in cui avrebbero potuto visitare il Museo - che lo stesso era aperto alle visite limitatamente a due sole sale sulle sei che compongono il complesso museale.
Non intendo entrare nel merito della risposta ottenuta dai predetti visitatori, nè sul numero delle sale visitabili, ma non posso esimermi da una protesta vibrata ed accorata, allorchè apprendo che la motivazione della limitata fruizione del museo va ascritta “alla mancanza di personale”!!! Inaudito a dirsi!!! Incredibile ad ascoltarsi!!! A chi ed a che cosa i visitatori, la gente del mondo della cultura, i turisti, gli amministratori locali debbono credere? Alle belle parole, ai grandi progetti che i responsabili regionali sciorinano negli incontri pubblici (borse del turismo ed in altre sedi) che “la cultura è turismo”, “che la Regione deve investire nella cultura”per avere, con i grandi patrimoni storico-artistici che possiede, un eccezionale ritorno dal punto di vista economico e, inoltre, favorire la presenza in Sicilia di una nicchia di mercato di alta valenza? Complimenti! E’ questo il trattamento che meritano le Eolie “Patrimonio dell’Unanimità”, cosi “elette” dall’Unesco!
Ma non finisce qui! Gli importanti investimenti nelle aree archeologiche di questo territorio, pari ad € 1.620.000 per Filicudi, (dove stanno venendo alla luce nuovi insediamenti) e di eguale importo per Panarea, daranno ulteriore splendore alla storia millenaria risalente tra il IV e V sec. a.C. delle Isole Eolie. Senza trascurare, poi, le aree del parco Diana e del Castello, anche esse non presiediate da personale. A questo punto viene da chiedersi se, alla data odierna, non è possibile visitare il Museo di Lipari per mancanza di personale, cosa avverrà delle aree che con tanta cura e tanto denaro stanno riportando ai giusti splendori meravigliosi musei a cielo aperto? Torneranno ad essere oggetto della furia di atti vandalici di giornata? Degli agenti atmosferici? Dell’incuria di chi dovrebbe valorizzarli? Tutto questo per non voler tenere fede ad impegni già assunti dal precedente governo regionale di incaricare dei servizi del Museo di Lipari e delle aree archeologiche gli ex lavoratori della pomice, i quali stanno maturando le loro giornate in un lavoro senza alcuna prospettiva, senza la promessa stabilizzazione, con il rischio di ritrovarsi a breve senza alcun impegno conclusa la mobilità.
A noi, modesti operatori della politica, tra le cose che ci hanno insegnato una era ed è ritenuta fondamentale: “la continuità amministrativa” attività che rende credibile una istituzione.
Per ironia della sorte ci perviene una lettera da parte del Signor Andrea Bargiacchi , di per sè esplicativa, che compieghiamo alla presente. Mentre il patrimonio storico-archeologico eoliano si avvia verso una sicura distruzione, in ordine a quanto precede quali sono le valutazioni e le considerazioni del Governo Nazionale, del Governo Regionale e dell’Unesco? Veramente ai posteri l’ardua sentenza!
IL SINDACO(Dott. Mariano Bruno)

La Tirrenia taglia le rotte, è rivolta. I dipendenti fermano tre navi a Napoli

(Il mattino) Ore di ansia per gli oltre tremila lavoratori del gruppo Tirrenia, presente soprattutto al Sud e in Campania, oltre che in Toscana e Lazio. Un’assemblea unitaria, svoltasi ieri nella sede napoletana della compagnia di navigazione al rione Sirignano, con la partecipazione di marittimi ed amministrativi, ha sancito lo stato di agitazione dei dipendenti della società. Nelle loro parole il timore che l’avviato processo di privatizzazione della società possa generare un nuovo caso Alitalia. In un comunicato diffuso al termine dell’assemblea, i dipendenti della Tirrenia minacciano «azioni di lotta dure» e invocano l’intervento delle istituzioni locali e dei sindacati, ribadendo il loro no a «ingiustificati e indiscriminati tagli di servizi per decreto, a una svalutazione economico-patrimoniale dell’azienda, che porti a un’inevitabile svendita e a una privatizzazione selvaggia senza accordi sindacali».E già ieri lo stato di agitazione dei lavoratori della compagnia di navigazione ha causato i primi disagi ai passeggeri in partenza dal porto di Napoli, costretti a lunghe attese sulle banchine, con tre navi interessate dal blocco di due ore deciso nell’ambito della protesta Tirrenia.
All’ancora ieri per due ore sono rimaste la Raffaele Rubattino ormeggiata al molo 16 per Palermo, la Laurana, ormeggiata al molo 6, per le isole Eolie, e la Toscana, al molo 15/bis, destinazione Cagliari

Trasporti marittimi: Tagliata non solo la linea Eolie-Napoli ma anche un aliscafo sulla Milazzo-Eolie

Il decreto interministeriale, che dovrebbe essere firmato per razionalizzare alcuni collegamenti delle società facenti capo a Tirrenia, prevede non solo il taglio del collegamento a mezzo traghetto Eolie-Napoli e viceversa ma anche la soppressione di tre aliscafi di cui uno nella Milazzo-Eolie e viceversa. Una situazione davvero insostenibile che finirà per penalizzare in modo particolare le isole minori.
I tagli, si apprende, scatteranno dal 1° giugno.
Mentre le notizie si inseguono, continua in linea di massima a regnare nelle isole una certa apatia se non indifferenza sulla questione. Visti i precedenti, vista la mobilitazione generale del recente passato, ci saremmo aspettati oggi delle forti prese di posizione, delle iniziative. Invece...almeno al momento.... tutto tace. La rassegnazione sembra regnare sovrana
A Lipari, al momento, almeno a livello ufficiale, si è mosso solo il gruppo di opposizione che ha convocato una riunione per le 11 e 15 di oggi(trenta minuti prima dell'arrivo della Laurana) per fare il punto della situazione e per valutare le azioni da intraprendere.

Cassandra Finocchiaro ai Giochi delle isole 2009

Per il secondo anno consecutivo l'atleta dello Sporting Club Judo Lipari, Cassandra Finocchiaro, Classe Cadetti kg.63, è stata scelta nella selezione regionale per la Rappresentativa Sicilia che parteciperà ai Giochi delle Isole 2009.
Lo scorso anno Cassandra ha partecipato con la Rappresentativa Sicilia ai Giochi delle Isole 2008 che si sono svolti nelle Antille esattamente a Guadalupe. Qui l'atleta si è distinta conquistando l'argento nella gara individuale ed il bronzo nella gara a squadre.

Anche per il 2009 quindi la giovane atleta, classe 1993, parteciperà con la Sicilia alla importante trasferta.
I Jeux des Iles 2009 si disputeranno a Majorca nei giorni 29 e 30 maggio p.v.
Le squadre siciliane, femminile e maschile partiranno con lo staff tecnico siciliano il 27 maggio e rientreranno in Sicilia il 2 giugno. L' atleta, che si è sempre allenata con costanza e serietà, adesso inizierà la preparazione specifica con la squadra per affrontare al meglio l'importante impegno che vedrà coinvolte nella competizione le isole della Terra.
A.Ferlazzo ( vice Presidente e coll.tecnico dell'associazione )

L'Arroganza del potere. Il fotomontaggio di Piero Roux

Stromboli: Torna in libertà Vincenzo Cincotta

È tornato in libertà Vincenzo Cincotta, 45 anni, nativo di Milazzo, residente a Stromboli. Il gip del tribunale di Barcellona, Adamo, non ha infatti convalidato l'arresto disposto dal pm Massara a seguito del fermo effettuato dai carbinieri di Stromboli con l'accusa di detenzione di 25 grammi di hashish. I legali del Cincotta, avvocati Danilo Santoro e Francesco Sciacca, hanno sostenuto che la sostanza stupefacente è stata rinvenuta in terreno non di proprietà dell'assistito ed a lui non in uso. Al Cincotta il Gip ha imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due giorni la settimana.