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giovedì 23 aprile 2009

Incendio a bordo della Laurana nel porto di Milazzo. Tempestivo intervento degli uomini di bordo.

Principio d' incendio la notte scorsa nella sala macchine della nave "Laurana" della Siremar., ormeggiata al molo Marullo nel porto di Milazzo. Le fiamme, da quanto trapela, si sono sviluppate nel vano batterie. A spegnerle con l'attrezzatura di bordo, prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, sono stati gli stessi componenti l'equipaggio.
A lanciare l'allarme è stato il vigilantes che ha avvertito un acre odore di fumo e ha quindi svegliato i componenti l'equipaggio che si trovavano a bordo della nave che, come è risaputo, effettua il collegamento Milazzo-Eolie-Napoli.
La nave, in questo momento, è sottoposta ai controlli dei tecnici del RINA ma non vi dovrebbero essere problemi per l'effettuazione del previsto collegamento verso Napoli.

Lipari: Per l'insegnante la terra trema, alunni della media fuori

(lipari biz) L'insegnante avverte un tremolio e credendo si trattasse di una scossa di terremoto fa precauzionalmente evacuare la scuola media Santa Lucia di Lipari. Ovviamente dopo aver sentito la dirigenza dell'Istituto Comprensivo Lipari II al quale il plesso appartiene. E' accaduto questa mattina. I 150 ragazzi, tra piano terra e primo piano, della scuola sono stati condotti fuori dall'edificio per rientrare pochi minuti dopo. Da segnalare che fino a questo momento il sito web dell'Ingv non riporta nessun evento sismico a Lipari, nelle Eolie e in Provincia.

Mansioni superiori a due ispettori Delibere illegittime. Il TAR "obbliga" alla revoca

(Gazzetta del sud-Salvatore Sarpi) Il comune di Lipari dovrà ottemperare entro sessanta giorni alla sentenza emessa dal giudice del lavoro nel febbraio del 2008. In caso di ulteriore inottemperanza dovrà intervenire il prefetto. Lo ha disposto il Tar di Catania (sentenza 767/09) che ha accolto il ricorso per ottemperanza presentato dall'avvocato Alessia Giorgianni per conto dei componenti la polizia municipale di Lipari, Francesca De Pasquale, Bartolo Portelli, Francesco Ficarra, Francesco Belfiore e Giuseppe Martella.
Il ricorso tendeva ad ottenere l'applicazione di quanto disposto dal giudice del lavoro di Barcellona nel febbraio 2008 il quale, su istanza presentata sempre per conto dei suddetti vigili dall'avvocato Giorgianni, aveva sentenziato che il comune di Lipari non poteva assegnare mansioni superiori alla propria qualifica agli ispettori capo Giacomo Aldo Marino e Francesco Cataliotti chiamati, a partire dal luglio 2006, con determine dirigenziali a ricoprire gli incarichi, rispettivamente, di comandante e vicecomandante del corpo di polizia municipale.
Il dott. Gianluca Grasso, della sezione controversie di lavoro del Tribunale di Barcellona, aveva anche dichiarato illegittimi i provvedimenti impugnati dai ricorrenti e cioè gli atti con cui il dirigente del IV settore del comune di Lipari ha provveduto a conferire gli incarichi a Marino e Cataliotti. La sentenza, a cui fece seguito un dettagliato esposto inviato dal coordinatore provinciale del sindacato C.S.A., Pietro Fotia, alla Procura della Repubblica di Barcellona e per conoscenza all'assessore regionale agli Enti Locali, al Prefetto, alla Procura Generale della Corte dei Conti, secondo i ricorrenti non è stata mai applicata. Tesi accolta dal TAR (presidente Giamportone). Infatti nel dispositivo di sentenza si legge "il comune si è finora parzialmente sottratto. Infatti, non sono state annullate tutte le delibere dichiarate illegittime, non rilevando, contrariamente all'assunto del Comune resistente, che talune di esse al momento della pubblicazione della sentenza avevano cessato la loro efficacia». Come anticipato, il TAR di Catania ha anche disposto «l'obbligo del comune di Lipari di porre in essere gli atti necessari per il completo adempimento, entro il termine di sessanta giorni dalla data di notifica della presente sentenza. Per il caso di ulteriore inottemperanza ai medesimi adempimenti provvederà il Prefetto p.t. di Messina, con facoltà di delega ad altro funzionario dello stesso ufficio. Il predetto commissario provvederà a dare completa esecuzione al giudicato entro trenta giorni»

Dissalatori dai privati? Competenza del commissario per l'emergenza. Risposta di Bertolaso a un imprenditore tedesco

(Gazzetta del sud- Peppe Paino) Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha invitato la società tedesca "Aqua Blue" a rivolgersi per la realizzazione di dissalatori alle Eolie – attraverso la partecipazione ad un bando di gara –, al commissario per l'emergenza idrica, Luigi Pelaggi. Colui cioè che, almeno da quanto risulta dal sito internet della Sogesid, sarebbe ancora consigliere d'amministrazione della società, braccio operativo del Ministero dell'Ambiente che com'è noto si è occupata della progettazione delle opere relative al ciclo dell'acqua alle Eolie, finanziata dallo stato con 38 milioni di euro. La risposta di Bertolaso ad Aqua Blue, cioè alla società che da due anni è in attesa di risposte convincenti su progetti per la realizzazione a Lipari, con propri fondi, di dissalatori, di una fabbrica di pannelli fotovoltaici promettendo 150 posti di lavoro oltre ad un investimento di un milione di euro nel settore dei trasporti marittimi, rappresenta una sorta di apertura in considerazione delle porte chiuse in faccia ai tedeschi sin dalla presentazione della loro proposta. Erano i tempi in cui gli ex operai della Pumex di Lipari si trovavano in mezzo ad un strada. Esattamente come oggi, nonostante una parziale occupazione, in stato di mobilità, al Comune di Lipari. Il silenzio su Aqua Blue è stato interrotto nell'ultimo Consiglio comunale dal sindaco Mariano Bruno. Incalzato dal consigliere di minoranza Giacomo Biviano e dal vicepresidente del Consiglio, Francesco Megna ha però dichiarato che si tratta di una questione che non gli compete dal momento che il Commissario per l' Emergenza Idrica è l'avv. Pelaggi. È stato fatto notare che lo stesso sindaco si era impegnato a convocare i rappresentanti della società a Lipari per spiegare alla popolazione i dettagli dell'offerta. L'intervento del primo cittadino è stato seguito in Germania attraverso il sito internet Lipari.biz . «Io sono venuto a Lipari – ha subito scritto al sindaco Klaus Diter Simon, amministratore di Aqua Blue – e le ho consegnato proposta di convenzione, protocollo di legalità, una evidenza bancaria del capitale a disposizione per un importo pari a 25.000.000 e la relativa certificazione».

mercoledì 22 aprile 2009

PESCA; ZAIA, SU SPADARE ALLERTATE CAPITANERIE

La vicenda delle spadare e' ''molto lunga, che parte dal divieto del 2001. Ma in Italia i sequestri ci sono e 11 mila uomini delle Capitanerie di Porto sono allertate su questo tema''
Cosi' il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, intervenendo su Sky Tg24, ha replicato ad una domanda sulle reti da pesca illegali della presidente di Mare Vivo Rosalba Giugni. Gia' a dicembre, ha poi ricordato il ministro Zaia, sono state sequestrate 160 tonnellate il pesce in tutta Italia, nell'ambito di un'operazione chiamata 'Capitone'

Lipari: Mansioni superiori nei V.U.. Il TAR "obbliga" il comune ad eseguire la sentenza del giudice del lavoro e ad annullare le delibere illegittime

Questa la sentenza emessa dal TAR di Catania che ha accolto il ricorso per ottemperanza presentato dall'avvocato Alessia Giorgianni nei confronti del comune di Lipari. Il ricorso tendeva ad ottenere l'applicazione di quanto disposto dal giudice del lavoro di Barcellona nel febbraio 2008. Giudice del Lavoro di Barcellona P.G., che con sentenza n.347/2008 aveva accolto il ricorso, presentato anche in quel caso dall'avvocato Giorgianni, riconoscendo l’illegittimità degli atti con i quali erano stati conferiti incarichi superiori agli ispettori Franco Cataliotti e Giacomo Marino.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1637 del 2008, proposto da De Pasquale Francesca, Portelli Bartolo, Ficarra Francesco, Belfiore Francesco e Martella Giuseppe, rappresentati e difesi dall'avv. Alessia Giorgianni, e domiciliati presso la Segreteria del T.A.R;
contro
il Comune di Lipari (Me), in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, e domiciliato presso la Segreteria del T.A.R.;
per l’esecuzione del giudicato nascente n. 347 del 22.2.2008, emessa dal Tribunale di Barcellona P.G., Sez.Lav.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti l'atto di costituzione in giudizio del Comune intimato e la memoria dallo stesso prodotta;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 08/04/2009 il presidente Filippo Giamportone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO
Con sentenza n. 347 del 22.2.2008, non impugnata, il Tribunale di Barcellona P.G., Sez.Lav., dichiarava illegittime le determinazioni impugnate dai ricorrenti.
Successivamente, gli stessi, poiché il Comune di Lipari non provvedeva ad annullare dette determinazioni, con atto notificato il 12.5.2008 mettevano in mora il Comune medesimo, diffidandolo a dare esecuzione alla pronuncia di cui sopra.
Stante che questo alla diffida, a dire degli interessati, non faceva seguire alcuna determinazione entro il termine assegnatogli, gli stessi hanno proposto il ricorso in esame, notificato il 9.7.2008 e depositato il 17 successivo, chiedendo che il Tribunale dichiari l'obbligo in capo al Comune di Lipari di dare esecuzione alla sentenza succitata e nomini, in caso di mancata ottemperanza, un commissario ad acta, col favore delle spese.
Il ricorso, a cura della Segreteria, è stato ritualmente comunicato all’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali, che non ha fatto pervenire alcuna osservazione; il Comune di Lipari si è costituito in giudizio, deducendo di avere comunque dato esecuzione alla menzionata sentenza.
Alla Camera di Consiglio dell’8 aprile 2009 il ricorso è stato posto in decisione.
DIRITTO
Il ricorso è fondato nei sensi appresso precisati.
La decisione, della cui esecuzione si controverte, comporta per il Comune di Lipari l'obbligo di annullare le determinazioni impugnate, dichiarate illegittime.
A tale obbligo il Comune suddetto si è finora parzialmente sottratto.
Infatti, non sono state annullate tutte le delibere dichiarate illegittime, non rilevando, contrariamente all’assunto del Comune resistente, che talune di esse al momento della pubblicazione della sentenza avevano cessato la loro efficacia
Ciò posto, e dato che risultano osservate le formalità procedurali prescritte dagli artt. 90 e 91 del R.D. 17 agosto 1907 n. 642 (notificazione della sentenza al Comune intimato, costituzione in mora dello stesso e comunicazione del ricorso al competente Assessorato Regionale), questo va accolto nei sensi suindicati.
Conseguentemente, va dichiarato l'obbligo del Comune di Lipari di porre in essere gli atti necessari per il completo adempimento, entro il termine di sessanta giorni dalla data di notifica a cura di parte o di comunicazione in via amministrativa della presente sentenza.
Per il caso di ulteriore inottemperanza ai medesimi adempimenti provvederà il Prefetto p.t. di Messina, con facoltà di delega ad altro funzionario dello stesso Ufficio.
Il predetto commissario provvederà a dare completa esecuzione al giudicato entro trenta giorni dalla scadenza del termine suddetto.
In relazione all’andamento della causa le spese di lite possono compensarsi
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia-Sezione Staccata di Catania, Sezione Seconda int., accoglie il ricorso in epigrafe nei sensi indicati in motivazione e, per l'effetto, dichiara l'obbligo del Comune di Lipari di adottare i provvedimenti necessari per ottemperare integralmente al giudicato nascente dalla sentenza n. 347 del 22.2.2008, emessa dal Tribunale di Barcellona P.G..
All'uopo assegna al predetto Comune il termine di sessanta giorni dalla data di notifica a cura di parte o di comunicazione in via amministrativa della presente sentenza.
Per il caso di ulteriore inadempienza, fa carico al Prefetto p.t. di Messina, con facoltà di delega ad altro funzionario dello stesso Ufficio, di provvedere a porre in essere, entro i trenta giorni successivi alla scadenza del suddetto termine, gli atti sostitutivi necessari per dare esecuzione al giudicato a carico e spese dell’Amministrazione inadempiente.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 08/04/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Filippo Giamportone, Presidente, Estensore
Gabriella Guzzardi, Consigliere
Diego Spampinato, Referendario

Ginostra: Squarcio nel cassone principale del molo. L'S.O.S. di Riccardo Lo Schiavo

Ha per oggetto - pontile di Ginostra- squarcio cassone principale- la nota inviata dal prof. Riccardo Lo Schiavo al Dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari e Funzion. Delegato Emergenza Stromboli)n e p.c. al Dott. Guido Bertolaso (Capo Dipartim. Protezione Civile Roma Commissario Emergenza Stromboli ) e a S.E. il Prefetto di Messina
Egregio sig. Sindaco,
anche facendo seguito alle mie precedenti note del 30/01/09 e 30/03/09, in cui sottoponevo alla Sua attenzione in maniera dettagliata lo stato del disastrato pontile di Ginostra - reso inagibile dallo scorso novembre non dalla furia del mare ma dallo scivolamento del cassone, verosimilmente causato dai ritardi nell’esecuzione e nel completamento dei previsti lavori di messa in sicurezza - ritengo utile riproporre alla Sua attenzione la necessità di verificare se chi di competenza, anche in seguito all’ultimo sopralluogo effettuato della durata di ben due–tre minuti, ha relazionato a Lei e al Dipartimento di Protezione Civile il fatto che uno dei tetrapodi della barriera frangiflutti si è conficcato nel cassone principale lato ovest APRENDO UN GROSSO SQUARCIO, attraverso cui il mare, se non si interviene per tempo, si farà presto strada per demolire l’unica parte rimasta intatta dell’opera…
Si chiede quindi di sapere che tipo di interventi sono previsti per il ripristino e la messa in sicurezza della vitale infrastruttura, nonché i tempi stimati per l’inizio dei lavori stessi.
In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti.
Il Delegato Generale della sezione di Ginostra-Stromboli
dell’associazione ambientalista Marevivo
Prof. Riccardo Lo Schiavo
Poiché, come noto, l’ufficio postale di Ginostra continua a non effettuare regolare servizio, La prego volere anticipare eventuali note via fax allo 090/9812880.

Scuole eoliane e immobili comunali idonei e sicuri.... nel 2003....ed oggi?

Nei giorni scorsi un nostro lettore aveva sollevato la questione della sicurezza nelle scuole eoliane. Memori di una nota sull'argomento inoltrata nel novembre del 2008 dai consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti al sindaco Mariano Bruno abbiamo chiesto ai due consiglieri se avevano ottenuto risposte.
Abbiamo avuto così girata questa nota, firmata dal sindaco di Lipari ed inviata ai due consiglieri nel dicembre del 2008.
IL TESTO:
Oggetto: Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole
In riferimento alla Vostra nota segnata a margine ed afferente l’oggetto, assunta al N° 40126 del protocollo generale dell’Ente in data 27 novembre 2008, vogliate prendere buona nota che presso l’Ufficio di Gabinetto potrete prendere visione della consulenza tecnica e dei i certificati di conformità sismica di tutti gli immobili comunali e/o di abitazioni private adibiti a scuola redatti in data 4 settembre 2003 dai professionisti, dott.ing. Giuseppe D’Andrea e dal dott.geologo, Domenico Russo nonché certificato di idoneità statica e sismica delle strutture costituenti l’edificio ex Seminario sito in Lipari Via Mons. Bernardino Re fatti pervenire dal dott. Ing. G. Bertino.
Il sindaco
Dott. Mariano Bruno

Circolazione caotica nell'isola più grande Ospedale off limits

(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Troppe auto nell'isola. Sembra paradossale ma è così. Deve ancora arrivare l'estate ma è già emergenza parcheggi, soprattutto nel centro. L'amministrazione Bruno, nei suoi sette anni di attività, oltre a non averne realizzati non ha neanche pensato, di fatto, a regolamentare la sosta nella due uniche aree pubbliche adibite a tale finalità rispettivamente nei pressi dell'Ospedale e di via Cappuccini. I mezzi dei residenti però aumentano e a questi nella stagione estiva si aggiungeranno, come al solito, anche le autovetture dei turisti che sbarcheranno da Milazzo a Napoli, nonostante un'ordinanza ministeriale disciplini, da anni, gli accessi dei non residenti con mezzi al seguito. Gli episodi che devono far correre in fretta ai ripari l'amministrazione si verificano giornalmente. Ieri, ad esempio, è durato quasi mezz'ora, tra le 11,30 e le 12,00 un vero e proprio ingorgo creatosi nei pressi dell'Ospedale. Bloccate le auto provenienti dalla via Franza, quelle in uscita dall'hotel Giardino sul Mare e i mezzi provenienti dal nosocomio e da via San Giorgio. Sarebbe opportuno, nell'immediato, come si chiede da anni, regolamentare la sosta e controllarla, nel vicino parcheggio. Il traffico verso l'Ospedale, durante la settimana, è sempre intenso e i tempi sono maturi per eliminare certe vergogne. Se ieri mattina al centro dell'ingorgo si fosse trovata un'ambulanza, altro che sirene: le auto non avrebbero trovato spazi utili. È diventata un'impresa trovare un posto auto anche nelle vie a ridosso del centro.

martedì 21 aprile 2009

Mostra fotografica "Storia per immagini della navigazione eoliana". Dedicata a Livio D'Ambra

Claudio Merlino inaugurerà il prossimo 25 aprile, alle ore 17,00 a Canneto, presso l'auditorium di via Cesare Battisti, la mostra fotografica "Storia per immagini della navigazione Eoliana" dedicata allo scomparso Livio D'Ambra.
Eolienews vi ripropone il video della canzone "L'ultima sigaretta" scritta e musicata da Daniele Profilio. Montaggio video Salvatore Sarpi

Il Sindaco di Assisi è il neo presidente dell’Associazione Città e Siti UNESCO. Solidarietà al sindaco Mariano Bruno sulla questione degli ex Pumex

Il Sindaco di Assisi, Claudio Ricci, è stato eletto presidente dell'Associazione Città e Siti italiani patrimonio mondiale UNESCO, riunito a Ferrara. Nuovo vice presidente nazionale del prestigioso sodalizio è stato eletto all'unanimità il Sindaco di Noto, Corrado Valvo. L'elezione del presidente Ricci è stata fortemente voluta dal sindaco di Noto e dal sindaco di Ferrara per proseguire, nel segno della continuità, la proficua azione svolta dall'Associazione che ha permesso di ottenere una legge speciale, la n. 77 del 2006, per tutti i siti e città Unesco, che viene, anno dopo anno, sempre più impinguata da parte del Governo nazionale, e ha fatto si che il nuovo gruppo dirigente composto dal Presidente (sindaco di Assisi) e dai due Vice Presidenti (sindaci di Noto e Tivoli) redigesse un programma a 6 mani, molto articolato, che prevede una sempre maggiore crescita e rilevanza dei siti UNESCO.
Nella seduta dell'assemblea il sindaco di Noto ha chiesto, inoltre, che venisse allargato il numero dei componenti il Consiglio Direttivo, proponendo l'ingresso di Piazza Armerina, anche al fine di creare un'ulteriore rilevanza degli importanti siti Unesco del Sud Est. L'assemblea ha favorevolmente raccolto tale richiesta, impegnandosi a valutare, nell'arco dell'anno, la modifica dello statuto con la previsione dell'inserimento anche dell'importante sito che a breve sarà "gemellato" con quello di Noto.
Nella stessa sede l'associazione ha dato solidarietà al sindaco di Lipari Mariano Bruno, presente all'assemblea, sul problema relativo al personale delle cave di pomice che sono state chiuse a seguito dei forti richiami da parte dell'UNESCO generale che riteneva tali cave incompatibili con il mantenimento del riconoscimento.
Responsabile e coordinatore del Comitato Tecnico-scientifico dell'Associazione è stato confermato il dirigente dell'Ufficio Centro Storico Unesco del Comune di Firenze, Carlo Franchini, proprio per evidenziare l'importante ruolo tecnico ma soprattutto l'aiuto e il contributo che città importanti come Firenze possono dare all'intera associazione che cresce giorno dopo giorno a dismisura come è dimostrato dalle nuove adesioni di Mantova, Sabbioneta e della Provincia di Perugia.
Nel corso dell'assemblea è stata anche approvata una modifica allo statuto che assegna al Comune di Ferrara, per la competenza e le capacità dimostrate, la sede del Segretariato Permanente dell'Associazione.
L'organo assembleare dei siti Unesco italiani, inoltre, su proposta del neo presidente Ricci, ha attivato una raccolta speciale di fondi fra i siti Unesco italiani da destinare al recupero dei beni culturali abruzzesi danneggiati dal recente terremoto ed ha deciso di sottoporre al Centro del Patrimonio Mondiale di Parigi la candidatura dell'Aquila fra i Patrimoni dell'Umanità.
Il nuovo gruppo dirigente dell'Associazione è composto, pertanto, da: Claudio Ricci presidente, Corrado Valvo vice presidente, Giuseppe Baisi vice presidente.
Il Consiglio Direttivo sarà composto dai rappresentanti dei Comuni di Alberobello, Andria, Barumini, Ferrara, Firenze, Urbino, Verona, Vicenza e della Regione Toscana e il Comitato di presidenza dai rappresentanti dei Comuni di Assisi, Barumini, Ferrara, Noto e Tivoli.
L'Associazione delle Città e dei Siti Italiani Patrimonio Mondiale dell'Unesco, nata nel 1997 da una felice intuizione di sette amministrazioni comunali, su impulso del Comune di Vicenza, per migliorare le capacità progettuali delle singole realtà territoriali, è l'unica associazione alla quale lo Stato italiano riconosce ufficialmente la capacità di beneficiare di specifici finanziamenti. In tale veste ha recentemente ottenuto contributi per circa 250 mila euro finalizzati alla realizzazione di progetti volti alla diffusione di una maggior consapevolezza del valore del nostro immenso patrimonio culturale, con particolare attenzione verso le istituzioni scolastiche.

"Piccoli flash". Carrellata di alcune delle foto realizzate dai ragazzi delle classi IV e V A di Lipari centro

Come anticipato è stata inaugurata stamani, nella sede centrale del "Comprensivo Lipari 1", la mostra fotografica in bianco e nero "Piccoli flash per una scuola di fotografia". La mostra fa parte del progetto portato avanti dai ragazzi delle classi IV e V A. Referente del progetto l'insegnante Caterina Biviano, coadiuvata dal genitore Armando Marino e dai docenti Pavone, Raneri e Cariddi.
Il video(1) con alcune delle foto e il video(2) che mostra la parete espositiva
1)

2)

"Piccoli flash" all'Istituto comprensivo Lipari 1. L'intervento del genitore Armando Marino

"Piccoli flash" all'Istituto comprensivo Lipari 1 sede di Lipari Centro

E' stata inaugurata stamani presso la scuola elementare Domenico Savio di Lipari centro, sede centrale dell'Istituto comprensivo Lipari la mostra fotografica in bianco e nero "Piccoli flash per una scuola di fotografia". La mostra fa parte del progetto portato avanti dai ragazzi delle classi IV e V A. Referente del progetto l'insegnante Caterina Biviano, coadiuvata dal genitore Armando Marino, che ha messo al servizio della scuola e dei ragazzi le sue attrezzature e la sua grande passione per la fotografia, e dai docenti Pavone, Raneri e Cariddi. Le foto, esposte al piano superiore dell'istituto, ritraggono momenti di vita e di lavoro, componenti il nucleo familiare dei ragazzi, gli alunni stessi e zone dell'isola. Nel video: L'intervento del dirigente scolastico prof. Renato Candia

Chiesta autoconvocazione del consiglio comunale su piano di utilizzo spiagge e del demanio marittimo nel comune di lIpari

Comunicato Stampa del 21.04.2009
Nella giornata odierna è stata depositata presso il protocollo (14903) dell’Ente la richiesta di autoconvocazione urgente del consiglio comunale sulle “Problematiche relative al Piano di utilizzazione delle Spiagge e del Demanio marittimo nelle Isole del Comune di Lipari”, discussioni ed eventuali determinazioni.”
I sottoscritti consiglieri comunali si pervenuti nella decisione di presentare tale autoconvocazione urgente alla luce di tutta una serie di illazioni e voci che attraversano il paese ed in considerazioni che il Piano spiagge avviato come strumento di regolamentazione da parte della precedente amministrazione è divenuto di anno in anno un importante strumento di programmazione e di organizzazione del demanio marittimo.
Ulteriori elementi che hanno motivato la decisione nascono dal fatto che il Piano spiagge:
Può prevedere e garantire il servizio di assistenza e vigilanza sulla spiagge, onere che ricade in parte sui gestori dei lotti per posa sdraio ed ombrelloni e in parte sull’amministrazione comunale;
che le eventuali modifiche e/o integrazioni vanno presentate all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente entro il termine del 30 aprile 2009;
che il consiglio deve discutere tale strumento di programmazione come precedentemente richiesto dal civico consensso.
Ci auguriamo che il presidente del consiglio ed ancor più l’amministrazione decidano di affrontare il dibattito in consiglio per dare a questo strumento di programmazione la giusta pubblicizzazione e la doverosa trasparenza.
I consiglieri comunali
Biviano Giacomo
Rosario Centorrino
Pietro Lo Cascio
Adolfo Sabatini
Lauria Bartolo
D’Alia Nunziata

Lipari: Il consiglio affronta la problematica della riabilitazione

Sono in corso a Lipari i lavori del consiglio comunale. In apertuta il consigliere Bartolo Lauria ha denunciato le "deficienze" del centro di riabilitazione di Canneto e ha presentato una mozione affinchè l'argomento venisse inserito tra gli argomenti in discussione. La proposta è stata accolta e durante una conferenza dei capi gruppo è stato predisposto un ordine del giorno (poi votato all'unanimità) affinchè l'amministrazione intervenga presso l'Asl affinchè si garantisca un servizio essenziale. E' stato chiesto, che in assenza di risposte entro quindici giorni, si proceda anche a livello giudiziario. Nel corso dei lavori il presidente del consiglio Pino Longo ha comunicato di aver avuto ampie assicurazione che da lunedì arriveranno due logopedisti. Nel video la fase finale dell'intervento del consigliere Lauria

I lavori del consiglio stanno proseguendo con la discussione di interrogazioni ed interpellanze

Carabinieri in azione ad Alicudi e Filicudi

Una serie di operazioni sono state poste in atto ieri dai carabinieri di Filicudi in collaborazione con i colleghi della motovedetta di stanza a Lipari.
Nell'isola di Alicudi i militari hanno fermato e controllato quattro marocchini. Privi di documenti e di permesso di soggiorno sono stati trasferiti a Milazzo con la motovedetta per essere identificati.
Sempre ad Alicudi i carabinieri, giunti sull'isola con la motovedetta proveniente da Lipari, hanno posto sotto sequestro un manufatto di una trentina di metri quadri realizzato senza le necessarie autorizzazioni dal 51enne milazzese N.C.. L' uomo è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria.
A Filicudi, infine, i carabinieri hanno denunciato due isolani e un fiorentino. Dovranno rispondere di lesioni e danneggiamento di reti da pesca. I tre avrebbero preso a sassate G.Z. , propietario di una imbarcazione da pesca liparese, che stava pescando nelle acque limitrofe all'isola. Avrebbero anche danneggiato la rete utilizzata per la pesca. I denunciati sono i filicudari C. M., 51 anni, B.S., 24 anni e il fiorentino P.S., 32 anni.

lunedì 20 aprile 2009

Alicudi: Capretta sgozzata e barca incendiata ad un residente. Ancora un atto tipicamente mafioso nelle Eolie.

(Peppe Paino) Gli hanno fatto trovare, prima, una delle sue quattro caprette, sgozzata e trascinata, sanguinante, dalla stalla alla porta di casa. Dopo a Bartolomeo Taranto, 46 anni, residente ad Alicudi, gli hanno addirittura bruciato la barca. Un caratteristico gozzo di 4 metri, con tanto di attrezzature ,anche per l’attività subacquea sistemate all’interno, per un danno di oltre 10 mila euro.
Tutto questo in una isoletta della quale si è sempre sentito parlare poco. La tranquillità di Alicudi, per via delle poche anime che la popolano d’inverno, anche a causa della sua posizione geografica e dei limitati servizi di collegamento marittimo, è risaputa. Negli ultimi tempi, però, sono divampate delle turbolenze sociali, con atti intimidatori di tipico stampo mafioso che minacciano seriamente il sereno proseguo della convivenza locale e con i carabinieri della stazione di Filicudi che, ovviamente, hanno il loro bel da fare sentendo turisti o meglio, semiresidenti, nell’ambito delle indagini condotte cercando di scalfire una certa reticenza a parlare. Atteggiamento che si spiega, semplicemente, con il fatto che sull’isola si conoscono tutti a menadito.
I motivi degli ultimi due atti intimidatori sarebbero da ricondurre alla prossima apertura , da parte di Bartolomeo Taranto, di un’azienda agricola per turismo rurale con 36 posti letto in un parco naturale in località Bazzina.
Lo ha dichiarato senza mezzi termini l’interessato il quale ha fatto presente fino ad ieri di continuare a ricevere gravi minacce e che ha presentato una dettagliata denuncia ai carabinieri , temendo, comprensibilmente, per la sua incolumità ma anche per la sua abitazione. E' così forte la preoccupazione, sulla quale ora ha preso il sopravvento la paura, che lo stesso Taranto, addirittura, ammette di non passare più, ormai da qualche giorno, per precauzione la notte tra le sue mura.
“Qui è diffuso il bracconaggio, agevolato dalla mancanza di controlli”, denuncia Taranto. Le trappole hanno provocato uno sterminio oltre che di capre e pecore anche di cani e gatti. Gli stessi semiresidenti, che non possono accettare tali avvenimenti, sono preoccupati per le loro abitazioni ma hanno paura a lanciare l’allarme su questa vera e propria piaga. E’ evidente – conclude Bartolomeo Taranto- che la nascita della mia azienda darebbe parecchio fastidio”.
Ai rappresentanti istituzionali della circoscrizione Filicudi – Alicudi che di recente, in occasione di un altro grave atto intimidatorio ( un gatto ammazzato e appeso ad una tettoia di una casa di Filicudi) hanno mosso l’accusa di strumentalizzazione dell’accaduto, l’invito a non sottovalutare certi episodi, i quali, purtroppo, alla luce della triste frequenza non sono più tali.

Tirrenia: Tra i possibili acquirenti spunta il nome di Aponte

La mancata conferma di Nicola Coccia nel Comitato portuale di Napoli riaccende una vecchia polemica fra la confederazione degli armatori e Snav, il cui amministratore delegato, Raffaele Aiello, ha soffiato il posto al presidente uscente di Confitarma in seno all’organo collegiale dell’Ap partenopea. Giovedì scorso Luciano Dassatti ha comunicato gli uomini della sua squadra: fra i rappresentanti dell’armamento ha fatto il suo ingresso nel comitato l’ad di Snav, con un passato da dirigente di Tirrenia. Sembra, inoltre, che dietro la sua nomina ci sia il placet di Franco Pecorini, al vertice della compagnia di navigazione pubblica da oltre 25 anni, personalità molto spesso al centro di critiche da parte di Confitarma. Per di più, alla fine dello scorso anno anno Snav (di proprietà del patron di MSC Gianluigi Aponte) aveva deciso di uscire dalla Confederazione e ora è in procinto di aderire a Fedarlinea, l’associazione che raggruppa gli armatori pubblici.
Visto che la compagnia di traghetti di Gianluigi Aponte è accreditata come un possibile acquirente dei traghetti di Stato, la mossa è vista con più di un sospetto da più parti. Coccia stesso è restio a parlare della faccenda: «Dico solo - si lascia scappare - che in visto della privatizzazione di Tirrenia mi ero augurato una discontinuità nella gestione di questa partita, una maggiore trasparenza che evidentemente non c’è». Confitarma aveva deciso di candidare il presidente in una logica di garanzia, sarebbe restato in Comitato finché Tirrenia non fosse passata di mano. A quel punto, i nuovi amministratori della compagnia non più pubblica avrebbero deciso chi nominare nel parlamentino del porto partenopeo al posto del presidente Confitarma. Questo perché è innegabile il peso di Tirrenia a Napoli. Snav ha rotto il fronte, uscendo da Confitarma.
Aiello fornisce una versione un po’ diversa. «Abbiamo rotto con Confitarma - fa sapere - perché voleva nominare in Comitato una personalità non legata alla realtà locale del porto, e questo non va bene. È anche vero che la Confederazione ha fatto poco per il cabotaggio negli ultimi anni. Ora, non so ancora dire se Snav aderirà a Fedarlinea. Certo, ci stiamo pensando, ma la questione Tirrenia non c’entra».

Piano di protezione civile per calamità e mappatura edifici a rischio. L'interrogazione di Biviano

Una interrogazione è stata presentata al sindaco di Lipari, e per conoscenza al prefetto di Messina e al presidente del consiglio comunale Pino Longo, dal consigliere di minoranza Giacomo Biviano. L'interrogazione ha per oggetto: Piano di protezione civile e mappattura degli edifici con il più alto rischio di crollo.
IL TESTO:
Premesso
Che il terremoto d’Abruzzo ha definitivamente messo in primo piano l’allarme sismico e con esso il rischio crollo di edifici pubblici e privati non sempre costruiti rispettando la normativa in materia;
Che risulta, quindi, necessario dare il via ad una capillare attività di monitoraggio e verifica delle strutture pubbliche e private presenti anche sul nostro territorio;
Che affrontare situazioni di emergenza legate a calamità naturali, come il sisma che ha colpito la provincia dell’Aquila, non è mai un compito semplice;
Che il nostro territorio, per la sua particolare predisposizione e costituzione geo-morfologica, è particolarmente interessato da un possibile rischio sismico e vulcanologico.
Considerata
La necessità di fornire alla cittadinanza un adeguato piano di protezione civile che possa, nel caso di un’improvvisa calamità, permettere di fronteggiare l’emergenza nel miglior modo possibile;
L’esigenza di poter contare su un’organizzazione che, almeno nelle fasi immediatamente successive la tragedia, permetta alla gente di non sentirsi completamente priva di punti di riferimento,
La interrogo per sapere:
Se il nostro Comune è dotato di un piano di emergenza di protezione civile per poter fronteggiare un improvvisa calamità naturale come, ad esempio, quella di un possibile rischio sismico.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se non ritenga opportuno, eventualmente, mettere a conoscenza la cittadinanza del suddetto piano, attraverso un adeguata campagna di comunicazione-informazione che indichi i vari centri di raccolta e le norme comportamentali da seguire, per cercare di fronteggiare l’emergenza nel migliore dei modi, anche dal punto di vista psicologico, evitando, così, che si vengano a creare prevedibili situazioni di panico, come già verificatesi in passato.
Se il nostro Comune ha mai effettuato una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se ritiene opportuno, inoltre, dare il via, al più presto, ad una vera e propria ristrutturazione dei suddetti edifici.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Caolino, che vergogna!

L'area di Caolino a Quattropani è sicuramente una delle zone più belle dell'isola di Lipari sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico. Meta, oltre che degli eoliani amanti della natura, anche di molti turisti.
Purtroppo, come documentato dalla foto scattata e inviataci da Rosita Rijtano, è meta anche di inquinatori e vandali (ovviamente impuniti) che depositano di tutto

La "Lipari porto" e la perdita d'esercizio. Il comune "sotto" di quasi 42.000 euro più i 382.000 euro del decreto ingiuntivo

La perdita d'esercizio per il 2008 della società "Lipari porto", e quindi del comune (socio minoritario), la vicenda del decreto ingiuntivo, le prospettive e il silenzio calato sulla vicenda sono al centro dell'interrogazione presentata dai consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna.
IL TESTO:
Con atto notarile del 1 Ottobre 2007 è stata costituita la “Lipari Porto spa”, società mista a capitale pubblico minoritario, costituita tra la Società Italiana per Condotte d’Acqua, socio maggioritario con il 70% di capitale interamente versato ed il Comune di Lipari, per una quota minoritaria del 30 % del capitale sociale, con l’obiettivo precipuo della rifunzionalizzazione e gestione dell’intero sistema portuale della rada di Lipari. Nonostante la società Lipari Porto vanti di fatto un’operatività limitatissima, non sia “fisicamente” presente sul territorio, non abbia prodotto le auspicate migliorie né interventi di alcun genere sugli immobili concessi in uso dal Comune di Lipari, non abbia assunto dipendenti e sia ben lontana dall’avviare i lavori per la nuova portualità dell’isola di Lipari, nonostante tutto questo, alla data del 31 Dicembre 2008 il Bilancio della società “LIPARI PORTO SPA”, riporta una perdita d’esercizio pari ad € 138.153. Appare evidente, che pro quota, l’indebitamento del Comune quale socio minoritario, nonostante l’inattività di fatto della società, ammonti già a quasi € 42.000. Se poi consideriamo l’incremento vertiginoso dei costi di costruzione, non appena sarà avviata la fase di realizzazione delle opere, non compensata, almeno nella fase di start-up, da entrate di alcun genere, appare preoccupante l’indebitamento che la società potrebbe generare ed al quale potrebbe essere chiamato a rispondere, pro quota, il Comune di Lipari, quale socio minoritario. Va da sé che lo stato di inerzia attuale, protratto nel tempo, genera comunque costi superiori a quelli preventivati, gravando in modo ancor più consistente sulle scritture contabili della società. Dalla lettura del Bilancio al 31-12-2008 si apprende inoltre che i compensi complessivi spettanti ai Componenti del Consiglio di Amministrazione della società (alcuni dei quali sono di nomina pubblica) ammontano ad € 97.200 annui, mentre gli emolumenti per il Collegio sindacale ammontano ad € 6.821, sempre in ragione annua. Appare evidente che, in mancanza di entrate, le spese per i compensi ai Componenti del Consiglio d’Amministrazione, incidano in misura ancor più rilevante sulla formazione delle perdite.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato notificato al Comune un decreto ingiuntivo per oltre 382 mila euro, da liquidarsi in favore dei dipendenti comunali nominati componenti della Commissione aggiudicatrice che ha scelto il partner privato per la realizzazione della nuova portualità.
La società Italiana per Condotte d’Acqua, unitamente alla controllata Lipari Porto spa ha già ampiamente e formalmente chiarito che tale costo non possa in alcun modo essere imputabile alle suddette società, ma sia attribuibile esclusivamente alla stazione appaltante, pertanto al Comune di Lipari. Se così fosse e fatte salve eventuali future opposizioni, il Comune avrebbe già maturato debiti per oltre 400 mila euro, nonostante fosse stato preliminarmente chiarito che nessun onere a qualsiasi titolo sarebbe gravato sulle casse comunali. Non c’è che dire, un ottimo inizio e “se il buongiorno si vede dal mattino…. “
Pertanto, richiamato quanto esposto in precedenza, interrogano per conoscere:
-qual è il piano strategico all’interno del quale si muove la società e se sono stati rispettati i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi intermedi; qual’è il crono-programma degli interventi che la società intende attuare per la realizzazione dello scopo sociale;
-quale azioni ha posto o intende porre in essere e quali le proposte che si intendono avanzare in sede di assemblea dei soci, per contenere le spese di gestione e limitare l’aumento esponenziale ed incontrollato delle perdite d’esercizio.
I consiglieri scriventi chiedono al Sindaco di interrompere l’assordante silenzio sulla vicenda della nuova portualità dell’isola di Lipari e di riferire in Consiglio Comunale sugli sviluppi recenti e sull’evolversi della tematica.
Al Presidente del Consiglio Comunale, cui la presente interrogazione è inviata per conoscenza, si sollecita l’attivazione della “Commissione speciale sulla portualità nella rada di Lipari”, costituita con Delibera di Consiglio Comunale n. 56 del 23 Settembre 2007. I consiglieri scriventi chiedono altresì quali siano stati gli impedimenti di natura tecnica e/o politica che alla data odierna non hanno permesso l’attivazione della Commissione suddetta, vanificando e disattendendo il Deliberato del Consiglio Comunale n. 56/2007.
Gesuele Fonti
Francesco Megna

La Malvasia di Salina regina al "Vinitaly" di Verona

(gazzetta del sud- m.m.) La Malvasia di Salina trionfa alla 43.ma edizione del "Vinitaly" di Verona. Dopo circa 30 anni di tentativi l'ottimo vino da dessert si aggiudica il prestigioso "Diploma di Gran Menzione". Un riconoscimento che sottolinea ancora una volta la genuinità ed il grande valore del passito prodotto nell'isola più verde delle Eolie, un bene prezioso che era già rinomato durante il XIX secolo.
Proprio Salina risulta essere da sempre il luogo in cui viene prodotta la Malvasia migliore, grazie anche ad una giusta combinazione climatica e territoriale. Al "Vinitaly" erano presenti circa 3.600 campioni suddivisi in diverse categorie, valutati da un centinaio di giurie. L'impressione adesso è che questo non sarà certo l'ultimo importante riconoscimento di cui potrà fregiarsi la Malvasia salinese

"Le sette sorelle" e il Convegno "Le donne di fronte alle patologie oncologiche"

COMUNICATO STAMPA
Venerdì 17 Aprile 2009 alle ore 17.30, presso l’Auditorium della Chiesa Sant’ Antonio di Padova in Lipari, si è svolto un Convegno dal tema:”Le Donne di fronte alle patologie oncologiche: quali opportunità?”
Ha aperto i lavori il Presidente della F.I.D.A.P.A. delle Isole Eolie, la dott.ssa Chiara Giorgianni.
Il convegno è stato organizzato dalla Sezione eoliana della Fidapa delle e dall’associazione SiCura con il patrocinio della Provincia Regionale di Messina - Presidenza del Consiglio. Sono intervenuti L’Avv. Tommaso Calderone, Presidente dell’associazione SiCura; il Dott. Francesco Ferraù, Dirigente Medico Resp.le dell’U.O. di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; il Dott. Vincenzo Panebianco, Dirigente Medico Resp.le dell’U.O. Chirurgia Generale Indirizzo Oncologico del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; il Dott. Sebastiano Caudullo, Dirigente Medico Resp.le dell’Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; Don Giuseppe Mirabito , Parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Lipari e di Maria SS. della Purità in Quattropani; la Dott.ssa Tiziana Frigione, Dirigente Medico Psichiatra al Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL n. 5 di Messina; Ha moderato i lavori del convegno il dott. Mario Paino, Direttore U.O.C. Medicina Interna del Presidio Ospedaliero di Lipari.
Il Sig. Pino Longo, Presidente del Consiglio Comunale di Lipari e il Dott. Antonino Scirè, Presidente dell’Associazione ANSPI (Associazione Nazionale Sanitaria Piccole Isole) sono intervenuti per porgere un saluto. Presenti all’incontro il Comandante Luca Politi dell’ Ufficio Circondariale Marittimo, e i Presidenti di alcune realtà associative dell’ Isola di Lipari.
I lavori si sono conclusi intorno alle 20.30 con la Chiesa di Sant’Antonio gremita di gente nonostante l’ora tarda.
Sabato 18 Aprile 2009 alle ore 20.00, presso il Ristorante Filippino in Lipari, la neo Sezione Fidapa delle Isole Eolie “Le Sette Sorelle” si è riunita per celebrare alla presenza delle autorità Fidapa la Cerimonia delle Candele. Sono intervenuti la Presidente Nazionale della Fidapa, la Dott.ssa Giuseppina Bombaci;la Vice Presidente Nazionale della Fidapa, la Prof .Giuseppina Seidita; la Presidente del Distretto Sicilia, la Sig.ra Lucia Chisari . La Cerimonia delle Candele rappresenta l’unione simbolica fra tutte le socie della BPW International, che oggi vivono in 84 paesi dei 5 Continenti, Donne di cultura, etnia, lingua, fede religiosa e appartenenza politica diversa che si impegnano per realizzare obiettivi comuni.
Nel corso della cerimonia la Presidente Nazionale ha consegnato alla Presidente Chiara Giorgianni, l’atto costitutivo della Sezione.
La candela del Futuro è stata accesa da Cristina Sardella, la socia più giovane della Sezione eoliana.
Il Presidente Chiara Giorgianni , nel corso della serata, ha ringraziato la socia Roberta Cacace per aver realizzato il logo della Sezione in cui sono raffigurate le sette Isole Eolie . Tra gli ospiti presenti alla Cerimonia l’Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Messina , il Dott. Mario D’Agostino; la Presidente della Sezione di Messina, la Dott.ssa Rosa Maria Petrelli; la Presidente della Sezione di Venetico, la dott.ssa Mimma Mastroieni; la Presidente della Sezione di Furnari, la Sig.ra Rosalba Torre.

domenica 19 aprile 2009

L'amministratore delegato dell'ATO Eolie risponde ai quesiti di Piero Roux di Legambiente

Nei giorni scorsi Piero Roux di Legambiente aveva posto all'amministratore delegato dell'ATO Eolie Mimmo Fonti dei quesiti. La risposta di Fonti:
Al sig. Piero Roux,
Le domande che mi ha posto riguardo il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ancorchè speciali, mi danno l'occasione, ancora una volta, di informare l'utenza e chiarire alcuni dubbi:
- riguardo lo smaltimento delle pile ho incontrato una certa difficoltà ad affidarla agli stessi rivenditori, cosa invece diversa per i rivenditori di batterie che invece hanno l'obbligo di ritirarsi quelle esauste, esse vanno smaltite tramite il consorsio Cobat che su nostra richiesta (prevalentemente) viene nel nostro territorio ed effettua il prelievo, inoltre nella ns. area di S. Vincenzo, lato opposto al cimitero di Canneto, abbiamo posizionato (all'interno) alcuni contenitori per conferire Batterie e Pile. Il deposito è aperto i giorni lavorativi dalle 09,00 alle ore 12,00;
- Per il materiale di eternit, essendo un rifiuto speciale e pericoloso, lo smaltimento lo possono fare aziende autorizzate sia al prelievo che al trasporto in siti individuati dagli enti pubblici. Noi a richiesta curiamo il tutto, purtroppo il servizio allo stato attuale è a carico del cittadino, potrebbe convenire raggruppare più utenti e fare carichi unici, noi siamo disponibili a coordinare il servizio. - riguardo il conferimento di materiale ferroso, ingombrante, ecc. gli orari sono 09-12,00 il posto è sempre l'area di Canneto S.Vincenzo.
- I materassi sono ancora tra quei rifiuti che anche se inviati e trattati come frazione differenziata, sono un gravissimo onere finanziario che i comuni sono restii a finanziare, comunque fino adesso abbiamo provveduto utilizzando residui di attività di bilancio della ns. società, essi vanno conferiti con le stesse modalità e allo stesso posto degli altri materiali.
- Il materiale di risulta è un servizio che la nostra società non effettua in quanto non è inquadrato come rifiuto solido urbano, esso dovrebbe essere smaltito in centri autorizzati e ci risulta che a Lipari è possibile poterlo fare.
Sono a disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti
Mimmo Fonti

La Federalberghi chiede interventi per evitare lo "scippo" di Laurana e Novelli

Una lettera è stata inviata ai quattro sindaci eoliani e per conoscenza all'Assessorato regionale ai Trasporti e all'Ufficio Isole minori della Regione da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie. Viene chiesto di attivarsi per evitare la paventata destinazione delle navi Laurana e Novelli ad altre rotte e la loro sostituzione con mezzi inadeguati.
Il testo:
Si desidera evidenziare il concreto pericolo che, nei prossimi giorni, a conferma di quanto già segnalato, anche da alcuni Consiglieri comunali, la motonave Laurana, attualmente impegnata sulla linea C1 Eolie-Napoli venga trasferita ad altro settore (dove prenderebbe il posto della Palladio che necessita di regolari lavori di manutenzione) per essere sostituita dalla Veronese. Si prevede, inoltre, che tale situazione di evidente disagio possa perdurare almeno fino ai primi luglio. Per il nostro arcipelago si tratterebbe dell'ennesima sconfitta. Rischieremmo di ritrovarci, proprio con l'avvento della stagione estiva, con navi più piccole, meno confortevoli e meno efficienti.
La Laurana, oltre a disporre di 170 cabine con servizi, può ospitare fino ad un massimo di 800 passeggeri, 272 autovetture, ed ha una stazza lorda di 10.977 tonnellate. LaVeronese, con una stazza di 2.894 tonnellate, dispone soltanto di 93 posti auto e di 60 cabine, decisamente meno confortevoli, e di cui solo la metà con servizi igienici.
Stessa sorte sembra debba toccare alla Pietro Novelli(con una stazza di 2.352) che sulla linea C3/c4 verrebbe sostituita dalla Simone Martini (con una stazza pari a 1.494 tonnellate). Con la presente si chiede, pertanto, di verificare la veridicità delle ipotesi su esposte e, qualora reali, di attivarsi prontamente per evitare iltrasferimento di detti mezzi ad altri settori, in quanto ciò comporterebbe delle ricadute economiche negative sull'intero arcipelago ed, in particolare, sulle isole di Stromboli e Panarea. In attesa di un gradito riscontro e certo di un pronto e risolutivo intervento, porgo i miei più cordiali saluti.
Christian Del Bono
Presidente FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE

La fortuna bacia Lipari Mezzo milione di euro col "Gratta e vinci" (GAZZETTA DEL SUD DI OGGI)

(GAZZETTA DEL SUD -Salvatore Sarpi) La fortuna a volte bussa alla porta giusta individuando la famiglia che effettivamente ha bisogno della carezza della dea bendata. Così è stato a Lipari per la vincita al "Gratta e vinci" con il botto avvenuta ieri mattino a Lipari nel tabacchi-ricevitoria di Catena Scafidi, ubicato al centro del Corso Vittorio Emanuele.
Il "miracolo" è avvenuto con un modesto "Gratta e vinci" da cinque euro della serie "Il Miliardario". Così un liparese ha vinto ben 500.000 euro. Sicuramente una vincita importante e di grande respiro in questo momento di crisi economica che investe anche le isole Eolie che scontano già un ponte pasquale da tregenda.
La fortuna – stando a quanto dichiarato dalla titolare – avrebbe "baciato" un uomo, componente di una famiglia non certo agiata. Insomma un padre di famiglia che potrà grazie a questa vincita dare sicuramente un futuro diverso ai propri cari.
Ovviamente, mentre sull'isola è scattata la "caccia" al fortunato vincitore, il titolare della ricevitoria, così come i suoi collaboratori, mantengono il massimo riserbo sulla sua identità. Nornalmente, come spesso accade in questi casi, non appena si è diffusa la notizia della vincita il tabacchi-ricevitoria Scafidi (di per sé già molto frequentato) è diventato meta di un vero e proprio "pellegrinaggio": di semplici curiosi che tendono a sincerarsi se vi è stata davvero questa grossa vincita e cercano di carpire il nome del vincitore. Gratta gratta, alla fine in un'isola nella quale ci si conosce quasi tutti, non è difficile stringere il cerchio dei possibili fortunati. E in tanti dicono che stavolta la fortuna ha bussato alla porta giusta, aiutando la famiglia giusta.
Da evidenziare che alla centralissima ricevitoria Scafidi, spesso baciata dalla buona sorte, non è la prima volta che viene realizzata una vincita di tale portata. Il 28 luglio del 2007 (sempre un sabato e sempre con un biglietto de "Il miliardario") venne realizzata un'altra vincita da 500.000 euro. Anche in quel caso l'identità del vincitore venne tenuta ben celata. Ben tredici, invece, le vincite di importo pari a 10.000 euro. Tantissime quelle di importo superiore ai 1.000 euro.

sabato 18 aprile 2009

CISL: BERNAVA SEGRETARIO PER PROSSIMI QUATTRO ANNI. ELETTO A CONCLUSIONE CONGRESSO CHE RINNOVA PURE SEGRETERIA.

Maurizio Bernava, 50 anni, messinese, guiderà la Cisl Sicilia per i prossimi quattro anni. E’ la decisione scaturita, nel pomeriggio di oggi, dalle urne del congresso regionale del sindacato, iniziato tre giorni fa alle Ciminiere, a Catania. Ad esprimersi in tal modo, i 217 componenti del consiglio generale designato dall’assise congressuale. Bernava, presenti il leader nazionale Raffaele Bonanni e il segretario organizzativo confederale Paolo Mezzio, ha ottenuto 198 sì su 201 votanti; tre sono state le schede bianche, zero le nulle. E’ stato eletto a scrutinio segreto, a conclusione di una giornata di lavori aperta dal ricordo di Giampiero Cangialosi, il sindacalista dei bancari siciliani Cisl spentosi improvvisamente ieri durante un incontro, proprio a Catania.
Nel pomeriggio, all’elezione del segretario è seguita quella che ha rinnovato la segreteria regionale. Il nuovo vertice Cisl che affiancherà Bernava sarà composto da Daniela De Luca, new entry, espressione del mondo del credito. In segreteria regionale rientra Giorgio Tessitore, che lascerà per questo la guida della Cisl di Trapani. Conferme per Armando Zanotti, responsabile organizzativo e Ivan Ciriminna (politiche per la salute). Escono Mimma Calabrò, eletta nei giorni scorsi segretario generale della Fisascat Sicilia e Michele Magistro, che rappresenterà la Cisl nel comitato regionale Inps.
Quanto a Bernava, assunse per la prima volta le redini della Cisl Sicilia esattamente un anno fa, quando subentrò a Mezzio, asceso alla segreteria confederale nazionale. Il riconfermato segretario ha all’attivo un quarto di secolo di lavoro sindacale, buona parte del quale svolto nella Filca, la categoria cislina delle costruzioni. Ama definirsi un “militante sociale”. Incontra la Cisl quand’è ancora studente universitario, a 23 anni, quasi per caso, durante la lotta dei baraccati e dei residenti nelle ex case-albergo. Entra nella Filca, la federazione degli edili Cisl, nel 1982, ed è tra i lavoratori cislini delle costruzioni che si fa strada nel sindacato. È segretario provinciale della categoria, a Messina, fino al ’93. Nel ’94 Bonanni, da numero uno nazionale della Filca, allora, lo coopta nella segreteria della federazione, a Roma. Qui resta fino al ’95 occupandosi di cemento, laterizi e materiali da costruzione. A metà degli anni Novanta torna a Messina per reggere le sorti della Filca provinciale. Nel ’97 è designato commissario della Filca di Torino. Il secondo e ultimo rientro a Messina data gennaio 2000 quando l’allora segretario generale D’Antoni lo nomina “reggente” della Cisl Peloritana. Nel 2001 l’investitura congressuale quale segretario generale della Cisl messinese. Poi la riconferma, nel 2005. Dal 28 aprile dell’anno scorso è il numero uno della Cisl Sicilia.
Il congresso ha chiuso i lavori con l’approvazione di una mozione che chiede tra l’altro a Palazzo d’Orleans “l’attivazione di una unità di crisi e il varo di un piano regionale anti-crisi”. Inoltre l’impiego, attraverso “un’unica regìa regionale”, delle risorse del Fondo sociale europeo “per sostenere famiglie e anziani in condizioni di povertà; creare occupazione e sviluppare politiche attive del lavoro”.

"Incapaci di amministrare il bene pubblico... abili a giocare a scaricabarile". La dura nota di Biviano e Fonti all'indirizzo di China e Russo

Ha per oggetto "Ampliamento cimitero di Pianoconte" la nota congiunta scritta dai consiglieri comunali Giacomo Biviano e Gesuele Fonti ed indirizzata all’Assessore ai Servizi Cimiteriali Rag. Giulio China, al Dirigente del IV settore
Dott. Domenico Russo e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno
IL TESTO:
La presente soltanto per fare chiarezza e, nel contempo, sottolineare quanto siate, con qualche dovuta esclusione, incapaci, non solo di amministrare il bene pubblico, ma nel contempo, d’altro canto, abili, invece, a scaricarvi le responsabilità l’un l’altro per coprire, come nel romanzo de “I promessi sposi”, il don Rodrigo di turno.
Siete, insomma, dei “bravi”, capaci solo di afferrarvi alle vostre traballanti poltrone.
La gente a Pianoconte continua a morire, dirottata da un cimitero ad un altro, mentre voi continuate a promettere e ad accusarvi reciprocamente.
I farisei rispetto a voi sono soltanto delle meteore del vecchio testamento.
Ed è subito spiegato:
Nel mentre i primi come mercanti, venivano schiacciati dal tempio perchè usurosi; voi, invece, oltretutto, bestemmiate.
Pronunciate, insomma, il nome dei defunti invano.
Avete fatto credere ai cittadini di Pianoconte che i loro cari avrebbero avuto degna e cristiana sepoltura nei luoghi dove hanno vissuto per un’intera vita.
Lo stesso Sindaco, di recente, aveva promesso a qualcuno che entro sei mesi, addirittura, sarebbero cominciati i lavori per l’ampliamento del tanto agognato camposanto.
Falsi! e Falso!! Non avevate fatto assolutamente nulla o quasi.
Non avevate espropriato, così come sostiene l’assessore Giulio China, nessun terreno nel quale creare un camposanto e, contestualmente, non avete presentato alcun progetto.
Apertamente, ripeto, questo è quanto dichiara l’assessore China.
Uomo certamente armato di buon senso e di forte credenza cristiana, il quale, dopotutto, attribuisce ogni responsabilità al dirigente Nico Russo, accusando lo stesso di inerzia, scarsa responsabilità ed incapacità programmatica.
Ad onor del vero, l’unico atto prodotto è stato quello di far redigere un mero calcolo computometrico con il quale, evidentemente, a detta di qualcuno, si sarebbe potuto procedere all’esproprio del terreno, anche senza la dovuta progettazione. Niente di più errato. Detta procedura, infatti, non avrebbe mai consentito di poter avviare nessuna azione espropriativa..
Si è perso soltanto tempo. Incapacità?.....o cosa?
L’assessore China, inoltre, non conosce alcuni recenti passaggi, segno evidente di una palese incomunicabilità tra lui, il Dirigente e i responsabili degli uffici del 4° settore.
I sottoscritti, infatti, preoccupati per la situazione di stallo creatasi, si sono recati personalmente presso codesti uffici per conoscere i motivi che hanno determinato, di fatto, il blocco della suddetta procedura.
Risultato: al comune non esiste alcun progetto, ma un semplice calcolo computometrico per il quale, secondo i responsabili degli stessi uffici, non può essere avviata la pratica di esproprio.
Immediatamente, abbiamo sollecitato gli stessi e il Dirigente Nico Russo a rivedere l’intero iter procedurale e a far redigere, nel più breve tempo possibile, un giusto progetto che consenta, finalmente, l’avvio dell’ azione espropriativa.
Personalmente, riteniamo che lo stesso assessore China, alla luce di quanto denunciato, abbia l’obbligo di dimettersi in quanto, dopotutto, ha dimostrato di non essere responsabile effettivo di quel settore, ma, unicamente, un informato in modo alteratamente voluto.
Il dirigente Nico Russo, da parte sua, ha assunto, invece, un atteggiamento malverso ed inspiegabile, così come si evidenzia palesemente nella nota del 19 Marzo 2009 prot. 10132, nella quale nota scriveva che “per l’ampliamentio del cimitero comunale di Pianoconte è stato già predisposto il progetto e si è inattesa di procedere alla gara per appaltare i lavori”......Niente di più falso, anzi, delittuosamente falso. Si è imbrogliato sia l’assessore Giulio China; sia l’intera collettività.
Vi dovreste soltanto vergognare per questo modo di amministrare, soprattutto di fronte ad una questione di tale importanza ed urgenza.
Abbiate il pudore, il coraggio, l’onestà di abbandonare i vostri rispettivi incarichi, certamente ancora tenuti in pugno per rispondere ad una logica intimidatoria in forza della quale chi resta a capo d’una collettività ne può decidere le sorti in vita....ed in morte senza mai essere chiamato ad alcuna responsabilità.
Visti i fatti, ed alla luce delle nostre sensibilità, denunciamo di essere convinti che il camposanto a Pianoconte, finora, non sia stato realizzato esclusivamente perchè, non essendo i sottoscritti schierati dalla parte dell’amministrazione, la stessa voglia penalizzare la gente di Pianoconte per colpire noi, dimostrando, così, che non saremmo in grado di rappresentare quella comunità in seno allo stesso Consiglio Comunale.
Con osservanza.
I Consiglieri Comunali
Giacomo Biviano
Gesuele Fonti

Lipari: Vinti 500 mila euro al "Miliardario"

Vincita al "Gratta e vinci" con il botto quest'oggi a Lipari nel tabacchi-ricevitoria di Catena Scafidi, ubicato al centro del C.so Vittorio Emanuele. Un uomo, un padre di famiglia, che da quanto trapela non naviga certo nell'oro, con un biglietto da 5 euro della serie "Il Miliardario" ha vinto 500.000 euro. La vincita è stata realizzata alle 9 e 55.
Alla ricevitoria Scafidi, spesso baciata dalla buona sorte, non è la prima volta che viene realizzata una vincita di tale portata. Il 28 luglio del 2007(sempre un sabato e sempre con un biglietto de "Il miliardario") venne realizzata un'altra vincita da 500.000 euro.

venerdì 17 aprile 2009

Legambiente Lipari e i quesiti-pro cittadini all'ATO sui rifiuti inquinanti

Una lettera è stata indirizzata al Rag. Mimmo Fonti (Amministratore ATO) da Piero Roux di Legambiente Lipari. IL TESTO:
Gent.mo Signor Fonti,
riceviamo quotidianamente, richieste di ubicazione dei cassonetti speciali per lo smaltimento di pile e modalità di conferimento materiali di eternit (onduline e/o serbatoi).
Abbiamo più volte, verbalmente, chiesto delucidazioni all'Ente da Ella amministrato, senza ottenere risposte.
La preghiamo, tramite lo stesso mezzo, di spiegare ai cittadini interessati ad operare un corretto smaltimento di detti materiali, altamente inquinanti, come comportarsi.
Le saremmo altresi grati volesse specificare luoghi ed orari di apertura degli spazi ove conferire:
- materiali ferrosi ingombranti (lavatrici, frigo, lavastoviglie ecc):
- materassi
- materiale da risulta derivanti da piccoli lavori di muratura.
Sicuri di un pronto riscontro porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux

Tirrenia: ufficializzato a Bruxelles il progetto di privatizzazione. Il portavoce di Tajani smentisce

Il Governo ha ufficializzato a Bruxelles il progetto di privatizzazione di Tirrenia, proponendo tempi brevi e confermando l'intenzione di razionalizzare le rotte regionali. Restano, tuttavia, scrive Il Sole 24 Ore di stamane, alcuni nodi irrisolti: nei giorni scorsi palazzo Chigi ha inviato una lettera a Bruxelles contenente i "desiderata" della Commissione rispetto alla privatizzazione: in sostanza il prolungamento al 31 dicembre 2009 delle convenzioni tra Tirrenia e lo Stato è una misura temporanea, scrive il quotidiano, per arrivare alla vendita della società. La missiva rilancia la necessità di razionalizzare le rotte della compagnia per le isole, laddove le linee sono servite da operatori privati e mantenendo invece le sovvenzioni per quelle che garantiscono la continuità territoriale (ma le Regioni interessate respingono i tagli di linee). Altra questione irrisolta la possibile alienazione di tutta la compagnia, punto sul quale la lettera del Governo, afferma Il Sole, glissa, puntando su una futura mediazione.
Questa notizia, ripresa dal SOLE24 ore, contrasta tuttavia con una nota diffusa oggi dall'ANSA che recita:
La Commissione europea non ha ancora ricevuto la lettera con la quale le autorità italiane sottopongono a Bruxelles il progetto di privatizzazione della Tirrenia. Lo ha riferito Fabio Pirotta, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Antonio Tajani. "La lettera non è ancora arrivata, ma proseguono i contatti informali" con le autorità italiane, ha detto il portavoce. In occasione di una recente audizione alla Camera, Tajani aveva sottolineato che la privatizzazione di Tirrenia è una scelta italiana, ma che tuttavia appare una scelta "solida e credibile" visto lo stato di crisi della società. Il commissario aveva quindi ribadito che il dossier è oggetto di approfondimento da parte degli uffici competenti della Commissione.

Canneto- Calandra: Qualcosa si muove...dopo le segnalazioni. Ma sarà una coincidenza!

"Tempestivo" intervento di pulizia in località Calandra a Canneto per ripulire la sede stradale dai detriti pomiciferi e dalla sabbia depositatisi in quell'area tra Pasqua e Pasquetta. Al lavoro sono stati destinati, come è visibile dal video, due ex dipendenti della Pumex e uno di una ditta locale, oltre ad una pala meccanica. L'intervento, disposto intorno alle 12 e dieci, probabilmente non potrà probabilmente essere completato oggi. La problematica era stata sollevata, insieme ad altre (che ci auguriamo trovino analoga tempestiva soluzione) da un operatore turistico e dalla nostra redazione.

Canneto-Calandra: Di tutto... di più

Nel video realizzato stamani alle 11,30 tutto lo stato di abbandono in cui versa la zona di Calandra a Canneto. Dalla sabbia, trasportata sulla strada dai marosi di Pasqua, al cassonetto dei rifiuti bruciato, dai detriti pomiciferi ai rottami vari, ai rifiuti "posteggiati" accanto ai cassonetti. Il tutto sotto gli occhi dei gruppi dei turisti che sbarcano dai pulman di linea e non per incamminarsi verso quelle che furono le "spiagge bianche".

Canneto "Far west". Operatore turistico evidenzia gravi disfunzioni

Ha per oggetto "Fu" ridente promessa stazione turistica del comune di Lipari" la lettera dell'operatore turistico Mimmo Fonti indirizzata all’Assessore Corrado Gianno’, al presidente del Consiglio Pino Longo, Ai Consiglieri Comunali Antonio Casilli, Sarino Centorrino, Gianfranco Guarino, Francesco Megna e Felicino Mirabito e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lipari. Si tratta di una lettera di sfogo e di denuncia su una serie di problematiche irrisolte che interessano la frazione dell'isola di Lipari.
IL TESTO:
Con grande rammarico vi scrivo questa nota, per segnalarvi le disfunzioni e il grave stato di abbandono in cui versa la frazione e contestualmente richiedervi un interessamento nella vostra veste istituzionale.
Mi rivolgo a Voi, e pubblicamente, in quanto ho già esperito, per le vie formali e informali, ogni richiesta di intervento, evidentemente andata a vuoto.
Segnalo:
grave e pericoloso randagismo, specie in zona Calandra;
incuria totale al cosiddetto arredo pubblico; (dove è finito il progetto dell’allargamento della passeggiata a mare della marina Garibaldi)
totale indisciplina e non controllo del traffico stradale, vedi parcheggi nella piazza s. Cristoforo a doppia e tripla fila, vedi parcheggio sui marciapiedi lato mare, specie vicino supermercato, papisca, ard discount ecc., vedi lato Cesare Battisti zona spesa mia, ecc..
totale indisciplina delle ditte edili, che in tutta la frazione scorazzano con mezzi da cantiere ed utilizzano il suolo pubblico per depositi di detriti, sabbia e cemento, a tal proposito si rimarca l’utilizzo del parcheggio calandra come zona di betonaggio da parte di diverse ditte, a dispregio di ogni buon senso.
E’ sempre tardivo ed inefficace l’intervento in occasione di depositi di detriti alluvionali o da mareggiate nella sede stradale della marina Garibaldi.
Parcheggio nella piazzetta di calandra di vecchie macchine in disuso e di altre in attesa di riparazione, impedendo il parcheggio normale.
Utilizzo del marciapiede per deposito carrelli della spesa e altro materiale da parte dei gestori dell’ard discount, talvolta posizionando in prossimità della curva dei grossi mezzi pieni di merce (camions) rendendo pericoloso il transito.
Ecc. ecc. ecc.
Vi domando e mi domando è possibile che nessuno di voi veda quanto segnalato, nessuno sente il bisogno istituzionale di intervenire, di utilizzare il proprio ruolo e l’autorevolezza che ne deriva per esercitare la debita pressione su chi deve, per lavoro e dovere d’ufficio, eliminare tali gravi inconvenienti??
Non potrei ritenere accettabile la spiegazione che l’inerzia discente da questo o quell’altro settore comunale, o da quel funzionario e quell’agente di polizia municipale, perché se questa dovesse essere la spiegazione, la deduzione ovvia è che ogn’uno di voi non saprebbe esercitare le proprie prerogative o, per il famoso quieto vivere, non le esercita, accontentandosi di un raid improvvisato di tanto in tanto che diventa persino diseducativo (in dialetto si chiama scumazza).
Non riesco a comprendere, come operatore turistico, del perché l’ordinanza di sospensione dei lavori edili, nella frazione di Canneto è sensibilmente ridotta rispetto al centro di Lipari o di altre isole, siamo forse in punizione?? Figli di un Dio minore?? Non abbiamo gli stessi diritti di lavorare degli altri nostri colleghi operatori??
Sono tentato di indicarvi, per lasciarvi senza alibi, una sfilza di nomi, per esempio di chi detiene cani e poi li lascia scorazzare e defegare nelle vie pubbliche o a rovistare insieme ai randagi nei contenitori rr.ss.uu., di chi apre strade abusive per raggiungere i propri lotti in dispregio alle norme urbanistiche e ai vincoli paesaggistici, di chi trasforma aree pubbliche e private in discariche e depositi di vario tipo, di chi rompe ringhiere e muri comunali per crearsi varchi per propri fini e consumo, di chi costruisce capanne e capannoni per ricovero mezzi o animali o chissà cos’altro, di chi recinge i propri terreni in prossimità delle strade pubbliche con lamiere arrugginite, con altro materiale di fortuna, anche con eternit, ecc.. , ma passerei per delatore, e in un contesto piccolo come il nostro, persino per infame.
Tutto ciò perché molti non fanno il proprio dovere, ovvero il lavoro per la quale la comunità li paga, aspettano la fine del mese per percepire la busta paga e magari lamentarsi. Spesso mi sento dire “sono oberato di lavoro, non riesco ad intervenire”, che vergogna.
Tutti abbiamo la certezza che il turismo è diventato, non per nostro merito o responsabilità, l’unica fonte di introito, diretto ed indiretto, mi spiego per i non addetti ai lavori o per chi non vuole capire: diretto per chi rischia con il proprio sedere, investendo ingenti quantità di denaro, che spesso non ha in casa, indiretto perché mette in moto una filiera economica che coinvolge tutti, anche coloro che credono di non essere coinvolti in quanto impiegati nel settore terziario. Faccio un esempio: l’impiegato comunale o quello che lavora in ospedale, il loro lavoro esiste se giustificato da una pianta organica che fa riferimento ad una certa utenza o ad una data quantità di servizi richiesti da quell’utenza, se questi diminuiscono per i mille motivi classici (emigrazione, specie di giovani e laureati, diminuzione di investimenti, chiusure attività, ecc), scompare il lavoro di quel dipendente pubblico. Chi foraggia tutto, in primis, è l’attività produttiva, e alle Eolie l’unica oggi, nostro malgrado, è quella turistica.
Ma, vi domando, come potremo aspirare a fare turismo serio ovvero a sfruttare le nostre prerogative di Isola, bella e ordinata, se non riusciamo nemmeno ad assicurare il minimo ne ai cittadini ne agli imprenditoti, lì dove possiamo determinarlo direttamente, e in tutte le suddette segnalazioni possiamo intervenire!!! Certamente non mi riferisco ai trasporti, che è una partita che si gioca su altri tavoli, ne mi riferisco al palese abbandono da parte della Regione Sicilia riguardo la promozione del nostro territorio, ormai scordato, forse dalla scomparsa dell’ing. Merlino; gli assessori regionali pro tempore guardano solo al loro territorio, ed è persino umano in un contesto politico dove tutto è merce di scambio. Ma intanto noi che facciamo???
Questa triste nota è scritta solo con l’intento di muovere il pantano in cui siamo caduti, lungi da me qualsiasi altra deduzione possibile da parte di chiunque; i napoletani dicono “Acqua cheta fa pantano e feta”
Resto, con scarsa rassegnazione, in attesa di eventi.
Mimmo Fonti

Vulcano, lavori di restauro nella chiesa di Gelso

(Gazzetta del sud- Salvatore Sarpi) Centotrentamila euro per rendere di nuovo agibili a Vulcano Gelso la chiesa di Santa Maria delle Grazie e l'attigua canonica. Il finanziamento, opera anche del certosino lavoro di Padre Lio Raffaele, arriva nell'ambito dei finanziamenti per l'assestamento sismico. I lavori nella chiesa, che risale al 1768, avranno inizio subito dopo l'estate. Una volta ultimati i lavori, oltre a riaprire la chiesa al culto, è intenzione di padre Lio di utilizzare la struttura canonica anche per quanto riguarda i ritiri spirituali. D'altronde il sito dove è ubicata la struttura ben si presta alla meditazione. Ma quella su Vulcano Gelso non è l'unica iniziativa che il giovane sacerdote liparese sta portando avanti sull'isola. Si procederà infatti anche all'ampliamento delle navate della chiesa del porto consacrata a Maria SS.ma del Rosario. Questo ampliamento si è reso necessario perchè spesso la chiesa non riesce a fare fronte al gran numero di fedeli che l'affollano, specie d'estate. Più di una volta Don Lio proprio ha dovuto celebrare proprio per carenza di spazi, la Messa all'aperto. L'intervento comporterà una spesa di circa 200 mila euro. Una parte (63.000 euro) è stata raccolta attraverso una colletta popolare alla quale hanno contribuito anche i turisti. Un'altra parte attraverso la contrazione di un mutuo di 70.000 euro al soddisfacimento del quale contribuiscono anche 30 famiglie dell'isola che si tassano di 10 euro mensili cadauna.

giovedì 16 aprile 2009

"Cave di pomice e la sorte degli ex dipendenti" nel documento presentato da Bruno all’assemblea dell’Associazione Città e Siti Italiani Unesco

Questo il documento presentato dal Sindaco di Lipari all’assemblea dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale Unesco in corso a Ferrara da oggi al 19 aprile. Lo stesso documento è stato inviato al Presidente della Regione e agli Assessori regionali, al Presidente e al Vice-presidente dell'ARS
IL TESTO:
Sin dall’anno 2000, l’UNESCO si era espressa chiaramente in merito al destino delle cave di pomice di Lipari prevedendone la graduale dismissione come condizione necessaria al mantenimento delle Eolie quale sito Patrimonio dell’Umanità.
Il 12.06.2006 il sindaco di Lipari indirizzava la missiva protocollo n° 27351 a tutti i vari Enti interessati evidenziando che, a seguito della dismissione delle attività estrattive, si sarebbe venuta a creare una crisi occupazionale insostenibile in quanto il tessuto socio economico Eoliano, prettamente incentrato sul turismo stagionale, non offre altre opportunità occupazionali per tutto l’arco dell’anno.
Per tali ragioni, andava assicurata una possibilità alternativa di inserimento nel mondo del lavoro delle maestranze coinvolte nelle attività di cava.
Il 21.09.2006 l’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Onorevole Francesco Rutelli ribadiva, nella missiva protocollo n° 18585, l’assoluta necessità di adempiere allo specifico impegno assunto nei confronti della collettività internazionale attraverso l’iscrizione delle Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
A tale proposito veniva sottolineato che il mancato adempimento di tale obbligo avrebbe posto lo Stato in una spiacevole posizione di inadempienza di un trattato internazionale ed il sito inserito nella condizione di essere cancellato dalla Lista, prospettiva insostenibile per lo Stato Italiano.
In data 10.10.2006, con lettera protocollo n° 32350, il Sindaco di Lipari in risposta alla nota dell’Onorevole Ministro Francesco Rutelli ribadiva la consapevolezza della notevole importanza del prestigio che l’ambito riconoscimento dava al Paese ed in particolare alle Isole Eolie, precisando comunque che a seguito della chiusura delle Cave di Pomice si sarebbe venuta a creare una crisi occupazionale difficilmente sopportabile dal già precario tessuto socio economico delle Isole Eolie, pertanto, sarebbe stato necessario valutare mirati interventi ed adeguate soluzioni.
In data 31.10.2006, l’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Onorevole Alfonso Pecorario Scanio, con nota protocollo GAB/2006/9817/C, evidenziava che le Eolie rappresentano l’unico bene di tipo “naturale” finora iscritto nella prestigiosa lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ribadendo la necessità della chiusura delle cave di pomice al fine di scongiurare la possibile cancellazione delle Isole Eolie dalla lista di Patrimonio dell’Umanità.
In occasione della Missione presieduta dal Professore Hamilton in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007 è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa quaranta lavoratori impiegati nelle cave di pomice.
La Commissione,nel verbale conclusivo,al punto 3.2, dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa chiara ed immediata.
Veniva evidenziato altresi’ che la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi non solo a livello Comunale ma anche con le Autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione doveva essere effettuato immediatamnte.
Le stesse argomentazioni vennero ribadite anche nel documento WHC 07/31 COM-7 badd).
Nella 31° sessione dell’Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07 (WHC – 07/31 com/24), veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice e che, tra le altre cose, doveva essere messo in atto un programma di riassunzione e/o riqualificazione delle persone interessate.
Nel Novembre 2007, dopo la chiusura delle cave di pomice ed a seguito del licenziamento di tutte le maestranze impiegate, l’Assessore Regionale al Lavoro pro tempore On.le Santi Formica aveva predisposto, uniamente all’Assessore Regionale ai Ben Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On. Lino Leanza, un progetto che prevedeva la richiesta da parte del Comune di Lipari di utilizzare i suddetti lavoratori in ASU, attivando le procedure previste dall’art.7 comma 2 del dlgs n.468/97, il successivo utilizzo degli stessi presso il Museo di Lipari, delle sezioni staccate del Museo di Panarea e Filicudi e delle aree archelogiche di Lipari, Filicudi e Panarea per arrivare alla stabilizzazione mediante l’assunzione presso la Beni Culturali Spa.
Mentre, l’Assesorato Regionale al Lavoro avrebbe erogato ai suddetti lavoratori, durante la loro utilizzazione diretta in attività socialmente utili, l’importo integrativo di cui all’art. 8, comma 2 del dlgs n.468/97.
Il percorso individuato venne definito e sottoscritto in una conferenza di servizi tenutasi presso l’Assessorato Regionale al Lavoro il 24/01/08.
A seguito di quanto stabilito nella suddetta riunione del 24.01.2008, l’Amm.ne Comunale di Lipari provvide, con delibera di Giunta n.7 del 05/02/08 ad attivare la procedura di utilizzo dei lavoratori ai sensi degli articoli 7 e 8 del Dlgs n.468/97, susseguentemente, il Centro regionale per L’impiego di Lipari assegnò i lavoratori al Comune di Lipari che richiese all’Ass.to al Lavoro l’integrazione salariale prevista.
In data 08/07/08 l’Assesore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On. Antinoro, in accordo con l’Ass.re Regionale al Lavoro On. Incardona, convocava una conferenza di servizi per definire l’iter da seguire per la definizione della problematica prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso il proprio Assessorato garantendo, successivamente, la loro stabilizzazione attraverso un percorso che prevedeva l’approvazione di una delibera di giunta interassessoriale appositamente redatta dagli Assessorati al Lavoro ed ai BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione.
Il Sindaco di Lipari, nelle more della definizione di quanto concordato nel corso della suddetta conferenza di servizi, in data 23/07/08 con nota prot. 27728 comunicava, la disponibilità del comune di Lipari al trasferimento dei suddetti lavoratori presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione.
In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008 in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti ché in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione
31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ad oggi la delibera interassessoriale, a suo tempo proposta dagli Onorevoli Assessori Regionali Antinoro ed Incardona, non è stata adottata dalla Giunta Regionale disattendendo, immotivatamente, quanto più volte espresso nei vari tavoli istituzionali per la risoluzione della problematica occupazionale conseguente alla chiusura delle cave di pomice.
Si fa presente che la Pumex Spa era una Azienda produttiva con crescente utilizzo di manodopera che è stata chiusa non per fallimento o crisi di mercato ma, unicamente, per il rispetto del titolo “Patrimonio dell’Umanità” assegnato nell’anno 2000 non concedendo il rinnovo delle concessioni di escavazione.
Tutto ciò non doveva comportare perdita di posti di lavoro poichè le competenti autorità avrebbero dovuto provvedere alla ricollocazione delle maestranze in altri settori lavorativi.
A tutt’oggi i circa quaranta lavoratori sopravvivono con poco più di cinquecento euro mensili, modesto contributo di mobilità, molti di loro stanno per perdere anche questo contributo che nella crisi generale sta ad indicare disperazione ed impossibilità di collocazione in altre attività lavorative.
L'unica certezza è che senza una immediata e definitiva soluzione della problematica, questi operai e le loro famiglie saranno le uniche a pagare per consentire il mantenimento delle Isole Eolie nella lista di Patrimonio dell'Umanità.
Così come l’Unesco ha moralmente invitato il Governo Nazionale e quello Regionale ad attivarsi per la chiusura delle cave di pomice di Lipari, siamo certi che l’Associazione Città e siti Italiani Patrimonio mondiale Unesco saprà far valere i diritti di circa quaranta lavoratori che desiderano esclusivamente riavere una opportunità di impiego, suggerendo al Governo Nazionale ed al Governo Regionale Siciliano le strade da seguire per il reimpiego nell’attività lavorativa dei circa quaranta ex lavoratori del settore pomicifero Eoliano.
IL SINDACO DI LIPARI
(Dott. Mariano Bruno)

Tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Possibile solo un aumento massimo del 5%. Megna e Fonti richiamano delibera CIPE

E' indirizzata al sindaco Mariano Bruno, all'assessore ai Servizi idrici Giulio China, al dirigente del IV settore Domenico Russo e al presidente della commissione servizi idrici Antonio Casilli la nota dei consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna avente per oggetto: Delibera CIPE n. 117/2008 “Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione” e Richiesta Atti
PREMESSO che con Determina Sindacale n. 49/2008, è stata considerevolmente incrementata la tariffa del servizio idrico per l’anno 2008, da € 1,01 ad € 1,74 al metro cubo, con un aumento percentuale del 73 %;
PREMESSO che la predetta Determina n. 49/2008 contestualmente disponeva un pauroso incremento delle tariffe per i servizi di fognatura e depurazione, relativamente alle utenze di Canneto e Lipari, da € 0,42 ad € 0,99 al metro cubo, con un aumento percentuale addirittura superiore al 135 %;
ATTESO che i predetti incrementi disposti dal Sindaco senza alcuna concertazione con la cittadinanza e nonostante il parere unanimemente contrario della Commissione Consiliare ai servizi idrici, traeva fondamento dallo studio della società GFAmbiente di Bologna, fortemente contestato dai Consiglieri scriventi, in quanto colmo di incongruità e madornali contraddizioni, basato inoltre su dati imprecisi, talvolta palesemente infondati;
PREMESSO che con Determina del Dirigente del IV settore n. 565 del 12/11/2008 è stato affidato anche per l’anno 2009, l’incarico alla società GF ambiente di Bologna di rideterminare la tariffa del servizio idrico tenuto conto della gestione unitaria del servizio e che per tale incarico è stata prevista la spesa di € 15.960,00;
APPRESO che con nota prot. 6850 del 02/03/2009 sono stati consegnati al Comune di Lipari, la relazione tecnica e lo studio per la determinazione della tariffa del servizio idrico per l’anno 2009 e che, in allegato alla nota prot. 7419 del 04/03/2009 a firma del Dirigente del IV settore, è stata trasmessa al Sindaco la proposta di Determina Sindacale per l’adozione delle tariffe per l’anno 2009;
PRESO ATTO che le predette note (n. 6850 del 02/03/2009 e 7419 del 04/03/2009) contenenti le risultanze dello studio per la determinazione della tariffa del servizio idrico sono state formalmente richieste dal Consigliere Megna, anche in qualità di Vice Presidente della Commissione Servizi Idrici, al Dirigente del IV settore ed al Sindaco, e nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni dalla prima formale richiesta (prot. n. 8819 del 14/03/2009), l’accesso agli atti è stato negato ed i Consiglieri scriventi, ancora una volta, non sono stati messi nelle condizioni di poter espletare il proprio mandato;
I sottoscritti Consiglieri Comunali
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
REITERANO LA RICHIESTA
(sperando che sia l’ultima volta!!!)
di visionare ed estrarre copia urgente della relazione prot. n. 6850 del 02-03-2009, con allegati, a firma della società G.F. Ambiente di Bologna, contenente lo studio per la determinazione della tariffa per l’anno 2009;
di visionare ed estrarre copia urgente della nota prot. n. 7410 del 04/03/2009, con relativi allegati, a firma del Dirigente del IV settore, avente ad oggetto: “Trasmissione proposta determina sindacale rideterminazione tariffe idrico 2009”;
RAPPRESENTANO INOLTRE ALLE SS.LL.
affinchè possano essere adottati gli atti consequenziali
che ai sensi della Deliberazione CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) n. 117/2008 a firma del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del Sottosegretario alla Presidenza On. Gianfranco Miccichè, avente ad oggetto: “Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 26-03-2009, “I gestori in regime transitorio dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione possono chiedere un aumento tariffario fino a un massimo del 5%”
Tale incremento può essere concesso sulla base del rispetto dei seguenti requisiti:
presentazione all'ente competente e al CIPE di una relazione sulla gestione per il periodo 2003/2007, redatta secondo il formulario riportato nella direttiva;
certificazione, da parte del rappresentante legale dell' Ente gestore del servizio idrico, del superamento del minimo impegnato, di cui alla delibera CIPE n. 52/2001;
dichiarazione da parte del rappresentante legale del valore assunto dal coefficiente di interruzione del servizio, determinato secondo parametri indicati nel dispositivo.
Lipari lì 16/04/2009
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Francesco MEGNA Gesuele FONTI