Il Governo ha ufficializzato a Bruxelles il progetto di privatizzazione di Tirrenia, proponendo tempi brevi e confermando l'intenzione di razionalizzare le rotte regionali. Restano, tuttavia, scrive Il Sole 24 Ore di stamane, alcuni nodi irrisolti: nei giorni scorsi palazzo Chigi ha inviato una lettera a Bruxelles contenente i "desiderata" della Commissione rispetto alla privatizzazione: in sostanza il prolungamento al 31 dicembre 2009 delle convenzioni tra Tirrenia e lo Stato è una misura temporanea, scrive il quotidiano, per arrivare alla vendita della società. La missiva rilancia la necessità di razionalizzare le rotte della compagnia per le isole, laddove le linee sono servite da operatori privati e mantenendo invece le sovvenzioni per quelle che garantiscono la continuità territoriale (ma le Regioni interessate respingono i tagli di linee). Altra questione irrisolta la possibile alienazione di tutta la compagnia, punto sul quale la lettera del Governo, afferma Il Sole, glissa, puntando su una futura mediazione.
Questa notizia, ripresa dal SOLE24 ore, contrasta tuttavia con una nota diffusa oggi dall'ANSA che recita:
La Commissione europea non ha ancora ricevuto la lettera con la quale le autorità italiane sottopongono a Bruxelles il progetto di privatizzazione della Tirrenia. Lo ha riferito Fabio Pirotta, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Antonio Tajani. "La lettera non è ancora arrivata, ma proseguono i contatti informali" con le autorità italiane, ha detto il portavoce. In occasione di una recente audizione alla Camera, Tajani aveva sottolineato che la privatizzazione di Tirrenia è una scelta italiana, ma che tuttavia appare una scelta "solida e credibile" visto lo stato di crisi della società. Il commissario aveva quindi ribadito che il dossier è oggetto di approfondimento da parte degli uffici competenti della Commissione.