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domenica 24 luglio 2011

Privatizzazione tirrenia, rischio rottura conCIN

Non si è chiusa la vendita di Tirrenia a Cin e, anzi, l’operazione è ancora una volta a un passo dal fallimento. Ieri era la giornata che doveva sancire il passaggio di proprietà, ma la firma è naufragata di fronte alle richieste della Regione Sardegna. La cordata tra gli armatori Aponte, Grimaldi e Onorato era disposta a cedere una quota di Cin alla Regione che, però, chiede poteri decisionali ben precisi su rotte e tariffe che gli armatori non sono disposti a concedere. Attualmente, quindi, non ci sarebbero le condizioni per firmare anche se il commissario Giancarlo D’Andrea ha provveduto a escutere la fideiussione di 20 milioni di euro a garanzia della conclusione dell’affare. I 20 milioni sono considerati come una sorta d’anticipo qualora l’affare dovesse andare in porto. Lunedì è attesa una nuova riunione.Intanto uno dei tre armatori che compone Cin, Grimaldi Napoli, si è aggiudicato la concessione pluriennale del nuovo terminal di Barcellona “Muelle Costa”, dedicato al trasporto di merci e passeggeri. Al gruppo è stata affidata una concessione per 15 anni, rinnovabile per altri 7 anni e mezzo, di un’area di circa 60.000 metri quadrati, sulla quale saranno costruiti una stazione marittima, infrastrutture, aree di stoccaggio per merci, finger e passerelle per l’accesso dei passeggeri ai traghetti direttamente dal terminal. L’investimento previsto è di circa 20 milioni di euro: «La realizzazione del nuovo terminal a Barcellona dimostra la volontà, da parte del nostro gruppo, di offrire standard di servizi sempre più alti e rispondenti alle esigenze dei nostri clienti» commenta Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del gruppo che annuncia l’intenzione di «espandere la rete delle autostrade del mare nel Mediterraneo occidentale».

Milazzo: Porto nel caos, turisti esasperati. I due terminal ancora chiusi. Mancata sinergia tra Authority e Comune

(Gazzetta del sud) Turisti trattati alla stregua di ospiti indesiderati, disservizi, disorganizzazione, grandi lavori per costruzioni di pontili che cominciano proprio in piena estate, navi di linea per le Eolie che approdano su banchine diverse con gravi disagi, mancanza di adeguati servizi e assenza di pensiline per chi deve sostare in attesa di imbarco o deve raggiungere la stazione ferroviaria. Qesto è il porto di Milazzo, in un fine luglio caratterizzato dal massiccio transito di vacanzieri per le Eolie con strade intasate e minacce di ritrono di nuovi cumuli di immondizia per le strade (vedi servizio a fianco). Le interviste pubblicate ieri sono eloquenti. Nessuno interviene, certamente assente è l'autorità portuale che com'è stato più volte detto in consiglio comunale, vede Milazzo solo in funzione del grosso movimento di navi cisterna da e per la raffineria, movimento che da solo giustifica l'esistenza della stessa Authority. Ma, altrettanto lo è il sindaco di Milazzo, il quale, per dirne una, tollera che i turisti siano trattati alla stregua di abitanti del terzo mondo, mentre ci sono ben due stazioni marittime (via Rizzo e Acqueviole) che restano chiuse. Pino è, a pieno titolo, componente del comitato portuale, ma è soprattutto primo cittadino di un centro che si dice a vocazione turistica e potrebbe utilizzare i poteri di cui dispone per adottare quelle misure straordinarie che in altre stagioni attuò, come quando si paventava il collegamento con Gioia Tauro. A situazioni ecezionali, rimedi straordinari. Il primo cittadino giusto qualche giorno addietro ha partecipato alla riunione del Comitato portuale, nella quale – ci dicono – ha ratificato una serie di concessioni per aree demaniali, e c'è mancato poco che si vedesse passare sotto il naso una concessione per una delle società private che collegano Milazzo alle Eolie per installare dei gazebo. Perché non chiedeva, in deroga e fino all'espletamento delle gare di appalto, che venissero aperte le due stazioni marittime realizzate dall'autorità portuale, almeno per il periodo di emergenza estivo? E, in ogni caso, quando ha intenzione di affrontare il nodo del traffico in quella zona, della sistemazione dell'area portuale e via dicendo?
Conosciamo le giustificazioni dell'Autorità portuale: dice che vorrebbe ma non può. Vorrebbe aprire le due stazioni marittime ma c'è un cavillo burocratico nell'assegnazione degli appalti con richiesta di parere all'Avvocatura dello Stato. Le ditte che hanno presentato offerta sono state la "Fratelli Catalano" di Reggio Calabria e la Comet di Messina. «È chiaro che ormai per quest'estate non sarà possibile aggiudicare la gara» dice un alto dirigente.
Intanto ci si occupa di altro. Dall'ultima riunione si apprende che per lo specchio d'acqua mamertino, sono state fatte numerose ratifiche. Alla ditta Nania Giuseppe (area di 131 mq per il mantenimento di un chiosco bar con area asservita per la posa di sedie e tavoli nel porto), alla ditta Milioti (area di mq. 1137 per mantenere un manufatto per "la lavorazione di frutta ed ortaggi" ad Acqueviole), alla ditta Cutroneo Domenico (subentro di un'area di 4.400 mq per mantenere attività di varo ed alaggio in località Acqueviole), al Cantiere navale Lussino (rinnovo concessione di mq 7000 per mantenere cantiere navale ad Acqueviole), alla Mecomb srl per il rinnovo della disponibilità di un'area di 560 metri allo scopo di mantenere un impianto di distribuzione carburante al molo di sottoflutto nel porto di Milazzo. E le emergenze? Possono attendere.

sabato 23 luglio 2011

Il quarto aliscafo Siremar e il sistema di prenotazione online. La nota di Federalberghi Eolie

Nonostante le numerose missive e i disagi sino ad oggi patiti, siamo purtroppo costretti a denunciare ancora una volta il mancato impiego del IV aliscafo Siremar, previsto dalle convenzioni e dagli impegni assunti dal Governo. Con comunicazione del 25 maggio chiedevamo inoltre che si prendesse in considerazione – laddove in periodi di emergenza dovesse venire a mancare il quarto aliscafo – di non adottare il piano a tre aliscafi estivo in quanto questo male si integrava con gli altri servizi offerti dalla Usticalines. Il mancato accoglimento di tale richiesta ci ha portati ad assistere inermi a buchi di oltre due ore e mezza tra una corsa e l’altra sulle tratte principali e negli orari di punta. Mentre in altri orari della giornata ci si ritrova con mezzi in partenza a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro.
Abbiamo, inoltre, dovuto subire in più di un’occasione, non solo nei mesi di maggio e giugno ma anche in pieno luglio, alla mortificante riduzione a due aliscafi. A ciò bisogna aggiungere che gli aliscafi Siremar – molto probabilmente a causa del mancato rispetto del programma di manutenzione previsto – non riescono mai ad essere impiegati a pieno carico. Permangono infine i problemi connessi al sistema di prenotazione online, tanto che solo le agenzie convenzionate e dotate di biglietti riescono ad effettuare le prenotazioni e, per quanto riguarda le navi, solo su un numero limitato di cuccette e di posti auto. Nella maggior parte dei casi i clienti sono quindi costretti a rinunciare alla tratta Eolie- Napoli indirizzandosi sugli aeroporti di Catania e Reggio Calabria. In altri casi molti albergatori si si sono ritrovati nella necessità di dover acquistare per conto dei propri ospiti i biglietti presso le biglietterie locali.
Christian Del Bono (presidente Federalberghi Eolie)

"A Nuda", l'ultima fatica di Davide Cortese il 9 agosto sarà presentato a Canneto

Si chiama "A N U D A" l'ultima fatica poetica del liparoto DAVIDE CORTESE  Aletti Editore- Roma- che sarà presentata il prossimo 9 agosto alle 22 all'Hote Casa janca a Canneto
Il libro è in vendita nelle librerie online Aletti e su Internet book shop  
...Sull'isola di Davide Cortese, la maliosa isola di Lipari, la parola "anuda" significa "nudo". E' proprio la nudità la cifra stilistica della silloge di questo visionario poeta. Nudità intesa come vulnerabilità, come sensualità. Nudità letta come autenticità, come libertà. I versi di Davide Cortese sono tasselli di un prezioso mosaico che ritrae uno splendido e inquieto nudo di poeta. Il nudo di un'anima in bilico tra santità e dannazione. Un nudo d'uomo, di spregiudicata bellezza e commovente intensità.
DAVIDE CORTESE è autore delle sillogi poetiche "ES", "Babylon Guest House", "Libro di vetro", "Storie del bimbo ciliegia" e della raccolta di racconti "Ikebana degli attimi". I suoi versi sono presenti in diverse riviste letterarie cartacee e on line, e sono inclusi nelle antologie "200 giovani poeti europei in nove lingue" e "Poliantea".

Ministeri (di Luca Chiofalo)


Senza obiezioni di maggioranza (tranne casi isolati), la Lega, oggi, ha inaugurato quattro "dipartimenti" ministeriali al nord.
Rimarcherei che lo ha fatto la Lega, come se i ministeri della repubblica le appartenessero e appartenessero al nord in esclusiva.
Il "Corriere della Sera" online scrive, addirittura, che due consiglieri comunali del Pd, con tanto di tricolore al seguito, non sono stati ammessi perchè erano graditi solo "fazzoletti verdi". Come bisogna chiamare questa "parata" provinciale e delirante, secessione nella sostanza o becero e costoso  folklore? La domanda la porrei alla molto consistente deputazione meridionale che sta a Roma a difendere non so quale interesse; sicuramente non quello del bistrattato sud, ma, alla luce dei fatti, neanche quello della "decenza nazionale". 
Storicamente, siamo stati noi tra i più restii a farci annettere all'Italia Sabauda. Forse, da Siciliani, avveduti e diffidenti, avevamo previsto che non sarebbe stato un "grande affare"; che avremmo assistito, dopo lo sfruttamento del nostro territorio per interessi a noi lontani, a questo delirio nordista, a questo scempio della nostra dignità, a quest'abbandono voluto e pianificato (vedi risorse bloccate, trasporti dimezzati, infrastrutture ferme, campo libero concesso al potere criminale), indegno di una nazione che si dice civile e solidale.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO 

Via Palermo. Quesiti.

Riceviamo e pubblichiamo:
In risposta alla nota di Paola Martello vorrei capire due cose:
- se è vero che nella via Palermo vige un divieto di accesso da diversi anni, si presume che da
un'altra parte ci sia un senso unico;
- mi chiedo e vi chiedo ma la via in questione è una via privata o comunale?
Se fosse comunale non capisco perchè l'accesso e la sosta siano riservati ai soli residenti domiciliati! Perchè tale privilegio?
Cordiali saluti
Luciano Mollica

Unci e procurato allarme. Lettere al direttore. Ci scrive Pietro Lo Cascio

Caro Sarpi,
ti scrivo in merito alla notizia apparsa sul tuo giornale on-line, “Lavori a Unci. In arrivo una denuncia per procurato allarme?”, ripresa anche dal tuo collega Paino su lipari.biz e apparsa – mi dicono, abitualmente non la leggo – su Gazzetta del Sud. Ho molta stima – lo sai – del lavoro che svolgi, ma non ti nascondo di essere rimasto sorpreso, in questo caso, del “taglio” dato all’informazione di cui ci porti a conoscenza. Chi denuncia chi? Hai notizie più precise? La denuncia sta per essere presentata dalla ditta che esegue i lavori? Da chi gestisce il dissalatore di Canneto Dentro? Dall’amministrazione comunale? O, addirittura, dal commissario all’“emergenza idrica”?
Quando un giornalista serio e professionale, quale tu sei, ha sentore di un simile avvenimento, perché non esplicita la fonte – non è certamente segreta, dato che si appresterebbe a denunciare qualcuno per “procurato allarme” – e chiarisce dunque i termini della vicenda, troncando sul nascere eventuali dubbi e, inevitabilmente, non procurando “allarmi” più o meno attendibili?
Te lo chiedo perché l’intera questione dei lavori – avviati senza nemmeno un cartello dove si potesse evincere la loro natura, finalità, responsabilità – ha destato comprensibili perplessità, per una lunga serie di ragioni che prima di me ha bene evidenziato il consigliere Megna in una recente interrogazione; di solito, alle perplessità dei consiglieri comunali, dei cittadini e delle associazioni che li rappresentano, si dovrebbe rispondere con chiarimenti, piuttosto che paventando minacciose azioni giudiziarie.
Sull’opportunità di procedere nel modo e nei tempi contestati, potremmo discutere a lungo; è chiaro che se c’è un’emergenza di natura tecnica, la “bolla d’aria” cui fai riferimento, si interviene con la dovuta urgenza, ma agendo in una spiaggia pubblica che è una delle principali mete turistiche dell’isola e nel pieno di una stagione balneare, sarebbe auspicabile fornire corretta informazione e limitare al massimo i disagi connessi all’intervento. Proprio la mancanza di garanzie e di informazione risulta essere stata il motivo di una diffusa apprensione e, successivamente, di disposizioni dell’Ufficio Circondariale Marittimo che richiedono le analisi e un definitivo parere dell’ARPA, soggetto pubblico titolato ad agire a garanzia della salute pubblica. Se, come hai scritto, si tratta invece della collocazione di una nuova condotta “che consentirà un più efficace funzionamento dell’impianto”, invito gli estensori della fantomatica denuncia “per procurato allarme” a denunciare pure me, perché è evidente che tale iniziativa, attuata nel mezzo della stagione estiva e in un’isola che fatica a fare fronte a una grave crisi turistica, sarebbe frutto di un’inadeguata pianificazione degli interventi essenziali di manutenzione, gestione e miglioria di un impianto. In questo caso, chi realmente starebbe procurando “allarme”, i cittadini che si chiedono cosa stia succedendo e lamentano evidenti disagi, o chi avvia i lavori in questione in pieno luglio a danno dell’immagine di una delle ultime spiagge accessibili? Naturalmente, questi sono aspetti che valuterà chi dovesse eventualmente ricevere questa strana denuncia, partorita – a mio modesto avviso – più da un senso di inguaribile autoreferenzialità, che da una attendibile – ma, purtroppo, ormai troppo spesso assente – assunzione di responsabilità di fronte a lecite istanze presentate dalla cittadinanza.
Cordialmente
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà
NOTA DEL DIRETTORE
Caro Pietro,
nessuna volontà di polemizzare con te stante anche il rispetto (reciproco credo). Per questo motivo con questo scritto  intendo chiudere questa discussione e non dare spazio sia ad altre mail già arrivate stamani definite "chiarificatrici" da parte di chi le ha inviate, e che poi sono una sottile (?) aggressione al diritto di cronaca, sia ad altre che dovrebbero arrivare.
Ogni giornalista ha le sue fonti confidenziali attraverso le quali accede a determinate notizie. Proprio perchè confidenziali queste fonti, ovviamente, restano anonime. In questo caso una di queste fonti mi ha informato che vi sarebbe l'intenzione di presentare quella che tu definisci "fantomatica denuncia" da parte di "quanti a vario titolo sono interessati all’intervento pro funzionalità del dissalatore di Canneto Dentro" (così era scritto nell'articolo da me pubblicato)
A me interessa la notizia è la notizia c'è.... giusta o sbagliata che sia l'azione che si vorrebbe intraprendere.
Credo mi permetterai di dire che sono stato ben chiaro anche senza stare ad elencare nomi, cognomi, professioni o ruoli che potrai presumere siano nella mia conoscenza. 
Per il resto ci sono organismi competenti che valuteranno a fronte di altre segnalazioni-denunce se il criterio adottato nell'installazione del cantiere, sulla sua segnalazione sia legale o meno. Così come se vi sono i presupposti di inquinamento ambientale o se tutto nel complesso è stato solo una "bolla d'acqua", pardon "d'aria" che si poteva sgonfiare senza estremismi da qualunque parte essi siano stati posti in essere o stiano provenendo.
Per quanto riguarda la "Gazzetta del sud", che tu scrivi di non leggere abitualmente, caro Pietro posso garantirti che non pubblica solo queste notizie (invise o non accettate da qualcuno) ma spesso e volentieri, sia a mia firma che del collega Paino, da spazio a tutto quanto accade in quest'isola. Ivi compresi decine di articoli che danno risalto alle tue iniziative
Salvatore Sarpi

Un divieto...non divieto

Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo

Tra sacro e profano. Lettera aperta del gruppo Ottava nota

Riceviamo dal gruppo "Ottava nota" (a firma del responsabile e pubblichiamo)
SACRO E PROFANO

Milazzo. Turisti abbandonati a se stessi (Gazzetta del sud di oggi)

Nella Gazzetta del sud di oggi un articolo di Mario Basile sui disagi patiti a Milazzo dai turisti in attesa di imbarco sui mezzi per le Eolie e la mancanza (spesso) di informazioni anche sulla soppressione delle corse. Nel pezzo si evidenzia anche come si vendino biglietti per tratte sospese.A proposito dell'incidente vericatosi a bordo dell'aliscafo Antioco si registra una lettera inviata dall'on. Vincenzo Garofalo al commissario di Siremar, Giancarlo D'Andrea per chiedere rapide soluzioni a problematiche concrete.

Guide turistiche in visita a San Calogero

Questa  mattina alle ore 11.30  una rappresentanza delle Guide Turistiche Autorizzate della Provincia di Messina, aderenti a FEDERAGIAT,  operanti sul territorio delle Isole Eolie, è stata invitata dall’assessore al turismo del Comune di Lipari Anna Spinella, a visitare l’ ex stabilimento delle Terme di San Calogero, per prendere atto del recente progetto di rifunzionalizzazione dello stesso. Tale visita ha l’obiettivo di ripristinare questa tappa nei circuiti turistico-culturali del territorio eoliano.

Tirrenia: «Governo blocchi la vendita».Lo afferma il deputato sardo Pili

«Le convenzioni allegate al contratto di vendita di Tirrenia sono uno schiaffo alla Sardegna e ai sardi. E' semplicemente impensabile che i sardi debbano pagare piu' dei non residenti per un servizio di continuita' territoriale che anziche' avvicinare la Sardegna al resto del paese l'allontana inesorabilmente».
Lo denuncia il deputato sardo Mauro Pili in un'interrogazione, depositata giovedì agli atti della Camera e pubblicata sui resoconti di oggi, in cui chiede al governo di bloccare la vendita. Secondo Pili le convenzioni lederebbero il diritto alla mobilità dei Sardi. «La convenzione di cui informalmente sono venuto in possesso - spiega il parlamentare del Pdl - è l'esatto contrario di un contratto di servizio pubblico e rappresenta un grave e lesivo atto contro il diritto alla mobilità non solo di un intero popolo, quello sardo, ma di un intero territorio regionale».
Basterebbe conoscere solo un dato, quello della tratta Olbia-Genova - per comprendere che chi ha redatto il documento «niente conosce del significato di continuità territoriale e tantomeno conosce le norme relative al diritto alla mobilità, alla libertà di movimento e alle pari condizioni per tutti i cittadini europei». «Lo Stato e la Regione Autonoma della Sardegna - conclude Pili - devono esercitare la funzione e il dovere di controllo e indirizzo. E' grave che coloro che avevano il compito di scrivere, imporre e controllare le regole lo abbia fatto omettendo le più elementari norme. E' fin troppo chiaro - conclude Pili - che se la Tirrenia verrà venduta senza regole capaci di tutelare i sardi e la Sardegna la continuità territoriale sarà finita».

Eolie oggi in tv

Stamani alle 10.40 le Isole Eolie saranno su RAI 2 ospiti del programma “Quello che… regioni”. Vulcani, Archeologia, Natura, Enogastronomia: turismo.

venerdì 22 luglio 2011

Lavori ad Unci. In arrivo una denuncia per procurato ed ingiustificato allarme?

Una denuncia per procurato ed ingiustificato allarme potrebbe scattare già nelle prossime ore nei confronti del Codacons e di quanti cittadini e/o esercenti attività commerciali hanno sollevato la questione relativa ai lavori in corso nella baia di Unci a Canneto, ponendo il dubbio che vi potesse essere un inquinamento delle acque marine  dovuto allo sversamento nelle stesse di un liquido grigiastro. Liquido che, come ribadito dagli addetti ai lavori, non è null’altro che acqua salmastra mista a sabbia. La notizia non ha ancora il crisma dell’ufficialità ma da fonti attendibili apprendiamo che questo sarebbe l’orientamento di quanti a vario titolo sono interessati all’intervento pro funzionalità del dissalatore di Canneto Dentro. A questi si aggiungerebbero cittadini ed esercenti attività economiche e commerciali che, tra l’altro, si ritengono danneggiati dal mancato proseguimento dei lavori e quindi dal ritardo con cui si darà piena funzionalità al dissalatore. Nell’area si starebbe, infatti, procedendo sia ad eliminare una “bolla d’aria” dall’impianto d’adduzione sia a posizionare una nuova condotta che consentirà un più efficace funzionamento dell’impianto in termini di produzione del prezioso liquido. Come si ricorderà i lavori, stante anche le segnalazioni alla Procura, sono stati sospesi da qualche giorno in attesa del sopralluogo dell’ARPA che dovrebbe avvenire lunedì.

La diatriba di Via Palermo e quella segnaletica "un po così". Ci scrive la dottoressa Sobrero

Egregio direttore,
le rubo solo qualche istante per esporre un mio pensiero in merito alla DIATRIBA sulla Via Palermo.....
...Continuano a cambiare la segnaletica verticale.... ma ci fosse una volta che dal "SACCO" pescassero quella giusta..... (come del resto in tutta l'isola)
Il DIVIETO DI ACCESSO in questione a mio avviso è sbagliato: perchè cosi messo prevede che dall'altro accesso ovvero dalla Marina Garibaldi ci sia l'ingresso con  affissa segnaletica verticale di senso  unico. (come dice la dicitura del segnale di DIVIETO DI ACCESSO O SENSO VIETATO: "VIETA DI ENTRARE IN UNA STRADA ACCESSIBILE IN UN ALTRO SENSO")...
Se proprio sono cosi desiderosi di avere la loro "strada privata"..... si attivassero per farsi installare un segnale più consono... vedi magari un DIVIETO DI TRANSITO CON UN PANNELLO INTEGRATIVO (DIVIETO DI TRANSITO: vieta a tutti i veicoli di entrare in una strada; posto su enrambi gli accessi, e può essere integrato da un pannello di limitazione)
..... si pensasse a RISOLVERE cose più SERIE anzichè queste cretinate!!!!!!!
Cordialmente con stima
dott.ssa Patrizia Sobrero

Il programma religioso per San Cristoforo.

Via Cairoli e quel divieto di accesso non rispettato da ben 23 anni. Lettere al direttore

Caro direttore,
mi permetta di aggiungere che bisognerebbe multare anche chi contravviene il divieto di accesso apposto nella via Cairoli da ben 23 anni. Duranti i quali non mi risulta (qualcuno mi smentisca se sbaglio) sia mai stata elevata alcuna multa e così facendo l'accesso al vicolo da parte di motocicli é diventato senza freno.
Il transito indisciplinato e la velocità, spesso sostenuta (per poter affrontare la salita), di rumorosi motoveicoli, a qualunque ora del giorno e della notte, in un vicolo così stretto e soprattutto sprovvisto di marciapiedi  mette a rischio l'incolumità delle persone. Non trascurabili sono le esalazioni dei gas di scarico che penetrano all'interno delle abitazioni, specie in questa stagione.
Roberto V. 

Panarea. Molo al buio

Lamentele giungono dall'isola di Panarea dove il molo di San Pietro è praticamente al buio e non funziona neppure il fanale verde di segnalazione. Ciò costituisce un potenziale pericolo sia per i mezzi in transito che per le operazioni notturne. La risoluzione della problematica – da quanto apprendiamo – è da tempo stata sollecitata dal Circomare al comune di Lipari che è l'Ente competente. Sinora, purtroppo, senza riscontro alcuno.

Ex Pumex. Maxi-pulizia nel degrado di Sottomonastero

Un radicale intervento di pulizia dell'area alle spalle della nuova sala attesa di Sottomonastero a Lipari è stata posta in essere stamani da una squadra di ex Pumex composta da Ciccio Carbonaro, Frank Puglisi e Gaetano Saltalamacchia. Un intervento che ha permesso di rimuovere dalla zona un quantitativo notevole di materiale vario, anche ingombrante quali copertoni, carriole, espositori in ferro, vecchie marmitte, pezzi di motori ecc.
L'intervento, effettuato dagli ex Pumex, rientra nell'ambito di un piano di riqualificazione e pulizia del territorio portato avanti dall'assessore Anna Spinella, sotto il diretto coordinamento del Circomare Lipari, e che ha interessato già altre aree.
Certo a vedere quello che è stato rimosso da quell'area, anche tra i massi frangiflutti e tra non poche difficoltà, non si può certo parlare di civiltà....anzi tutto il contrario. Spesso si accusa la pubblica amministrazione (a torto o a ragione)ma, in questo caso, davvero non si può che puntare il dito sull'inciviltà e sulla mancanza di rispetto per la propria terra da parte dei cittadini..... Per fortuna non tutti.
IL VIDEO: