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venerdì 5 agosto 2011

Lipari. L'opposizione approva l'adesione al "GAL Isole di Sicilia" senza apportare modifiche. Mandato al sindaco per intervenire sullo Statuto

Riesce finalmente a riunirsi il consiglio comunale di Lipari (convocato in sessione urgente) e, con i voti dell'opposizione, da il via libera all'adesione al "Gal Isole di Sicilia" e approva contestualmente il relativo schema di Statuto.  Lavoro d'aula e voto sul quale non si può non riflettere e che, sicuramente, è soggetto ad una lettura politico-giornalistica, giusta o sbagliata che sia.
Ma andiamo per ordine:
Ricorderete sicuramente la tormentata vicenda del Gal Isole di Sicilia, unico Gal bocciato nel 2009 (insieme a quello dei Nebrodi) per tardiva presentazione della memoria di riesame e per aver presentato una richiesta di finaziamento superiore a quella massima consentita dal bando. Una situazione che diede vita ad una forte polemica. Vedi quella con la dottoressa Basile (tutto il materiale lo troverete nell'archivio). 
Partiamo da questa premessa per sottolineare poi come, durante il dibattito di ieri sera in consiglio comunale, molti consiglieri comunali (soprattutto della maggioranza: Finocchiaro, Corda e Casilli) hanno criticato l’amministrazione lamentando il mancato coinvolgimento del consiglio stesso nella predisposizione del Piano di Sviluppo Locale, dello Statuto e data la ristrettezza e la perentorietà dei tempi per l’adesione al progetto considerata l’imminente scadenza del bando (10 Agosto).
Lo schema di Statuto, peraltro molto contestato, è stato oggetto di 6 proposte di emendamento a firma  di Megna e Fonti.  Attraverso queste proposte si intendeva modificarlo, paventando il rischio che, senza le necessarie integrazioni, si sarebbe dato vita all’ennesimo carrozzone/ stipendificio improduttivo (vedi Sviluppo Eolie e Gal Leaer Eolie, società che annaspano tra i debiti con bilanci in grave perdita). 
Queste le proposte di modifica proposte da Megna e Fonti, anche in considerazione della natura associativa che la legge impone “senza scopo di lucro”: 
-          Che le funzioni di Presidente e Componenti del Consiglio Direttivo fossero esercitate  senza compenso, a titolo gratuito;
-          che eventuali assunzioni, incarichi e collaborazioni fossero precedute da selezione ad evidenza pubblica, non discriminatorie al fine di garantire trasparenza e meritocrazia;
-          che la quota associativa venisse ridotta ad euro 100 anziche euro 1.000 al fine di consentire la più ampia partecipazione dei territori e delle associazioni locali.
-          che i componenti del consiglio direttivo venissero designati “tra i soci” come accade in tutte le associazioni del mondo.  Al contrario dello Statuto approvato che prevede  la possibilità di scegliere componenti del Direttivo tra i “non soci” 
Ebbene tutti questi emendamenti, nel momento in cui si parla di ridurre le spese della pubblica amministrazione e delle sue "ramificazioni", sono stati respinti con  il voto contrario (all’unanimità) di 7 consiglieri d'opposizione (escluso Lauria e D’Alia assenti)  più Famularo e Mirabito. Guarino e Gugliotta si sono astenuti astenuti. 
Favorevoli agli emendamenti, che avrebbero dato un volto diverso a questo GAL,  Casilli, Corda, Finocchiaro, Fonti, Longo e Megna. In pratica un PDL spaccato in due e una opposizione che ha fatto la maggioranza facendo passare una delibera proposta da altri e sulla quale il consiglio di Lipari non ha potuto/voluto incidere. Alcuni, per la cronaca, hanno evidenziato che, dati i tempi ristretti, non era opportuno cambiare lo Statuto.
Ma il "consiglio delle sorprese" non si è limitato a questo.  Il Presidente Longo ha presentato un ulteriore emendamento alla proposta di deliberazione (non allo Statuto) chiedendo di eliminare, perché a suo dire (riteniamo giustamente) illegittima, la parte con la quale il “consiglio dava mandato al Sindaco per modificare lo Statuto”. L’opposizione, insieme ai consiglieri Famularo e Mirabito, ha bocciato pure questa parte dando, pertanto mandato al sindaco di effettuare modifiche statutarie che, da quanto abbiamo potuto appurare, competono ai consigli. Al di la della legittimità o meno di ciò non si può non evidenziare questa "apertura" dell'opposizione che da mandato al primo cittadino di intervenire sullo Statuto.  E' una "apertura di fiducia" verso Bruno o si comincia già a pensare al domani e cioè che il tutto possa passare attraverso la gestione di una amministrazione di colore diverso e più vicina o coincidente con l'attuale opposizione? Senza polemica alcuna, si comincia già a guardare (nel caso dei compensi) ai posti di sottogoverno?
Per ritornare al consiglio.  
Respinti tutti gli emendamenti, nonostante il Comune di Lipari fosse il comune capofila ed aveva diritto (e dovere) di entrare nel merito del futuro partenariato con le altre isole e con i privati, il consiglio ha approvato senza modifiche (con il contributo determinante dell’opposizione che ha votato favorevolmente in modo unanime) la proposta dell’amministrazione di adesione al Gal Isole di Sicilia. Al voto finale non hanno preso parte (avevano già abbandonato l’aula) Corda, Fonti, Longo e Megna)

giovedì 4 agosto 2011

L'assessore regionale alla Salute disponibile ad incontro con rappresentanti gruppo di fb "Voglio nascere....."

L'Assessore Regionale alla Salute dott. Russo - così come scrive il rag. Saverio Merlino- è disponibile ad incontrare alcuni rappresentanti del gruppo di fb  "Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo", domani alle 16.00 all'Ospedale di Lipari. Chiunque fosse interessato a partecipare prenda contatto con il rag. Merlino anche attraverso la pagina del gruppo

Domani convegno "Parliamo di sanità: l'ospedale di Lipari". Organizzazione del club Unesco - Isole Eolie

Illustre Direttore,
Le sarò grata se attraverso il Suo giornale darà comunicazione del Convegno “Parliamo di Sanità:  l’Ospedale di Lipari”che avrà luogo domani venerdì 5 agosto presso l’Hotel La Filadelfia di Lipari alle ore 9.30.
L’iniziativa è stata condivisa dalle associazioni che operano sul  territorio: A.I.R.C.,A.V.I.S., CittadinanzAttiva, Storica Associazione Terme di S.Calogero,Tribunale del Malato.
Questo Club UNESCO sempre impegnato nelle tematiche più importanti per  il territorio e per la cittadinanza, ha organizzato ora questo importantissimo momento di incontro e di dibattito con i  massimi esponenti della Sanità regionale.
Interverranno infatti : l’Assessore alla salute dr.Massimo Russo, il Direttore Generale dell’A.S.P. Messina dr.Emanuele Giuffrida, S.E. il Prefetto di Messina dr.Francesco Alecci, il  Presidente della Commissione Parlamentare Sanità dell’ARS on.le Giuseppe Laccoto, il Presidente dell’A.N.C.I.M. dr.Massimo Lo Schiavo.
Sono certa che la partecipazione sarà interessata e massiccia data la importanza che per ciascuno di noi riveste l’Ospedale di Lipari : la salute,infatti,riguarda adulti,anziani, bambini,giovani,non ha età,né ceto sociale né colore politico.
Con sentiti  ringraziamenti
dr.Angela Mazziotta (Presidente Club UNESCO di Lipari-Isole Eolie)

Lipari. Festeggiamenti per i 30 anni del Centro Studi

Il Centro Studi di Lipari mercoledì 10 agosto 2011 nella Piazza di Chiesa Vecchia di Quattropani per festeggia i 30 anni di attività.
Alle ore 21,00 verrà proiettato un filmato per i 30 anni del Centro Studi; seguiranno i saluti.
Per l’occasione le famiglie di Quattropani offriranno una degustazione di prodotti tipici della frazione
Concluderà la serata un concerto di Marco Manni con la partecipazione di artisti eoliani ed eccezionalmente si esibiranno Benito Merlino e Geri Palamara.

ITC "Conti" - Calendario esami per alunni con giudizio sospeso


LETTERA INVIATA AL SINDACO DI LIPARI DAL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE GEOMETRI EOLIANI ALDO NATOLI

"Purtroppo ancora oggi nessun riscontro è pervenuto circa la soluzione del  problema più volte sollecitato, conferendo l'incarico professionale ad un tecnico abilitato per la Valutazione dello Studio di Incidenza (VINCA zone ZPS- SIC), nel mentre assistiamo all'acquisto di una potente imbarcazione  che produrrà ulteriori spese, ed al proliferare di incarichi professionali ben remunerati rivolti in altri settori.
Probabilmente la S.S. non ha ancora percepito che il Suo disinteresse sta  paralizzando totalmente l'attività edilizia regolare, soprattutto nelle isole minori, e procurando un ritardato introito all'Ente degli oneri concessori, in un momento che la cassa comunale naviga in acque molto agitate."
Aldo Natoli (Pres. Associazione Geometri Eoliani)

Ramona Parisse canta "Memory" alla festa di San Cristoforo a Canneto Luglio 2011

Lettere al direttore. A proposito delle mostre a Lipari. Ci scrive Doris Tiberio

Caro direttore,
le scrivo per controbattere ad una lettera pubblicata su Eolie News firmata dal Sig. Gabriele Russo, il quale aveva espresso la sua perplessità nei confronti delle mostre d’arte proposte sull’isola di Lipari per la stagione estiva.
In veste di curatore della mostra “Cu Nesci Arrinesci” di Daniele Fortuna, ho il dovere di chiarire alcuni punti. Intanto un ringraziamento a coloro che questa mostra la hanno autorizzata e sostenuta, dimostrando un grande coraggio e un’apprezzabile generosità verso i cittadini e turisti, ai quali è stata data la possibilità di conoscere, gratuitamente, il lavoro di un artista riconosciuto a livello internazionale. Se nessuno trova il coraggio di esportare anche nel sud Italia quello che accade nel resto del mondo qualcuno sarà sempre penalizzato ancorato all’arte del passato e diseducato a comprendere l’arte contemporanea. Attualmente la chiesa dell’Immacolata è divenuta anche un auditorium che accoglie eventi musicali (come suggerisce l’etimologia stessa del termine) ma anche manifestazioni culturali in senso più ampio.
Perciò nessun intento blasfemo o diffamatorio nella scelta di far comunicare arte sacra e profana, ma come accade frequentemente oggi, l’arte esce dai luoghi tradizionali come musei e gallerie per invadere spazi  inaspettati. Da circa un ventennio le migliori rappresentazioni  teatrali e coreiche vengono realizzate fuori dai teatri!! Oggi l’arte non è pura piacevolezza estetica, sarebbe anacronistico continuare a realizzare icone bizantine, affreschi o pitture in prospettiva. Attraverso l’arte si esprime un’epoca:  web,telecomunicazioni, consumismo …. Questo siamo noi oggi e l’arte è cambiata.
Sono a disposizione per una lezione più esaustiva per farle capire cosa vuol dire arte contemporanea, ma  qui mi limito a spiegarle come il maestro Piero Manzoni da lei citato, è uno degli artisti concettuali italiani riconosciuti in tutto il mondo che attraverso la sua “merda d’artista” ha rivoluzionato il modo di intendere l’arte. Inoltre vorrei  farla riflettere sui  temi trattati dall’artista Daniela Fortuna, aspetti della vita ludici, vivaci a volte provocatori, ma mai volgari che quindi pur volendo conservare la sacralità del luogo non ne hanno intaccato minimamente la dignità
Essere orgogliosi dell’arte del nostro passato ci fa onore, ma non dovrebbe impedirci di apprezzare le
espressioni artistiche dei creativi dei nostri tempi.  Ci provi potrebbe scoprire un mondo altrettanto apprezzabile.
Doris Tiberio
   Curatrice e critico d’arte

Salina. Licenziata perchè incinta? (dalla Gazzetta del sud di oggi)

«Licenziata perchè incinta». Ne è convinto l'avvocato Vincenzo La Cava, che contesta il provvedimento del Comune di Santa Marina Salina, nelle Eolie, guidato dal sindaco Massimo Lo Schiavo, che ha comunicato, la «decadenza della dottoressa Francesca Basile dall'impiego di istruttore di vigilanza per mancato superamento del periodo di prova».
L'avvocato però non ci sta: «La lavoratrice – ha spiegato il legale -– contrariamente a quanto asserito, è stata licenziata nonostante l'annunciato stato di gravidanza. Il provvedimento è illegittimo e viola le più elementari norme di tutela delle lavoratrici. Il "mancato superamento del periodo di prova" non era neanche previsto nel contratto di lavoro».
«La vicenda troverà, al di là di ogni eventuale smentita – conclude l'avvocato Vincenzo La Cava– le dovute determinazioni nelle sedi giudiziarie. Inoltre, chiederemo i danni morali e il reintegro nel posto di lavoro».
Sulla vicenda, il sindaco dell'isola eoliana Massino Lo Schiavo si è limitato a dire che l'amministrazione «ha seguito l'iter previsto dal bando». E non ha voluto aggiungere altro.

Il Capo dello Stato a Stromboli. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi

Il presidente Napolitano accolto dagli applausi si scusa per «avervi costretto a una levataccia» Salvatore Sarpi
Stromboli
Dalle sei e cinque di ieri mattina il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è in vacanza nella "sua" Stromboli, dove trascorre le sue ferie estive da ben ventidue anni.
Il Capo dello Stato è sbarcato nell'isola eoliana dal traghetto della Siremar "Palladio" sul quale, unitamente alla moglie, signora Clio, si era imbarcato la sera precedente nel porto di Napoli. Durante il viaggio è stato "scortato" da un pattugliatore della Marina Militare.
Ad accogliere il Presidente nell'isola, oltre ad un'alba da cartolina, vi erano il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il consigliere comunale Mario Cincotta, il presidente di Confindustria turismo, Vito Russo, il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato con i suoi uomini, il comandante della stazione dei carabinieri di Stromboli, Riccardo Spanò, gli uomini della polizia municipale, gli amici che lo ospiteranno, un discreto gruppetto di residenti e turisti.
«Vi ho fatto fare una levataccia» ha commentato il Presidente non appena sbarcato dal traghetto. Dopo avergli porto il benvenuto il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha omaggiato il gradito ospite con la pubblicazione "I turchi alla marina". Una ulteriore pubblicazione "Pani caliatu", prettamente culinaria e basata su antiche ricette eoliane, l'ha donata alla signora Clio. Per la moglie del Capo dello Stato anche un omaggio floreale da parte della nipote del sindaco Letizia Nardacci.
Napolitano e consorte hanno poi lasciato il porto (senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa, tenuta a debita distanza dalla sicurezza) prendendo posto su due diverse auto elettriche. Direzione la solita villa degli amici di contrada Piscità.
Lo sbarco dal traghetto del Presidente è stato accompagnato dagli applausi delle persone presenti sulla struttura portuale strombolana.
«Vogliamo dare al Capo dello Stato e alla sua signora –ha dichiarato il sindaco Bruno – così come è avvenuto in passato, un benvenuto sereno. Garantendo loro, con la collaborazione dei cittadini e anche dei turisti, quel clima sereno e di relax che può ritemprarlo».
Giorgio Napolitano dovrebbe restare a Stromboli sino all'11 agosto ma, se non dovessero sorgere particolari problematiche a livello politico, il soggiorno strombolano potrebbe protrarsi sino a Ferragosto.
«La presenza del Capo dello Stato nell'Arcipelago– ha detto Bruno – è anche il segnale come l'isola, nonostante le bizze del vulcano che di tanto in tanto varia a quella che è la normale routine, sia più che sicura e ultra monitorata».

mercoledì 3 agosto 2011

Mentri u meducu studia.... u malatu sinni vaci.... ovvero Roma e la Siremar

Mentre Roma discute, la Siremar affonda. E con essa, le 345 aziende dell’indotto. Asset dell’ex gruppo Tirrenia (la società statale di navigazione che, a fine luglio, è stata venduta a Cin, la Compagnia italiana di navigazione), la Siremar, che garantisce i collegamenti marittimi da e per le isole minori siciliane, continua a essere in amministrazione straordinaria in attesa di essere privatizzata. Risultato? Le aziende aggiudicatarie di specifici bandi di gara, che negli anni hanno effettuato lavori e forniture per la società di navigazione, hanno di colpo scoperto che i crediti vantati sono inesigibili. In particolare, secondo quanto si legge in una interpellanza presentata dal gruppo “Alleati per la Sicilia”, la procedura di amministrazione straordinaria “se da un lato consente la prosecuzione dell’attività dell’azienda beneficiaria, dall’altro procura un danno grave alle aziende dell’indotto che vantano dei crediti”. È il caso, ad esempio, del “Cantiere Navale Drepanum srl” di Trapani che vanta un credito di 900 mila euro, e il cui mancato pagamento rischia di mandare in fallimento l’azienda. La maggior parte dei creditori (agenzie, cantieri navali, officine meccaniche, ecc.) è concentrata a Trapani, Palermo e Messina e le società interessate danno lavoro a circa 5.000 lavoratori. “Altre compagnie di navigazione regionale quali Caremar, Saremar e Toremar – spiega Giuseppe Lo Giudice, primo firmatario dell’interpellanza – sono state trasferite alle rispettive regioni senza mettere in crisi l’indotto. Qui invece si assiste a un paradosso davvero inaccettabile, e cioè che mentre la Siremar verrà probabilmente ceduta ‘ripulita’ dei debiti, le aziende che per essa hanno lavorato, aggiudicandosi regolari bandi di gara, saranno indotte al fallimento”.
Intanto sul tavolo del commissario straordinario ci sono, dallo scorso 25 maggio, due offerte: quella di 60,1 milioni di “Compagnia delle Isole”, ovvero la newco partecipata dalla Regione Siciliana e controllata dalla Mediterranea Holding dell’armatore napoletano Salvatore Lauro, e quella di 55,1 milioni di euro della “Società di Navigazione Siciliana”, la spa costituita da Ustica Lines e da Caronte & Tourist (quest’ultima gestisce i servizi di traghettamento nello Stretto di Messina). L’aggiudicazione però continua a tardare e il 15 luglio sono scadute le fidejussioni. “Ancora attendiamo una convocazione da Roma – sbotta Amedeo Benigno, segretario generale della Fit Cisl Sicilia – e i tempi continuano ad allungarsi. Adesso calerà il silenzio di agosto e tutto verrà rimandato a settembre”. La compagnia, nel frattempo, continua ad accumulare perdite su perdite, aggravate dal fatto che molte delle imbarcazioni della flotta hanno più di 20 anni e necessitano di costante manutenzione. “La nuova proprietà – spiega Franco Lo Bocchiaro, segretario regionale della Fit Cisl marittimi – dovrà programmare, nel tempo, il rinnovo della flotta per evitare che i guasti, oltre ai costi per le manutenzioni e riparazioni, continuino a imporre le interruzioni di linee. E per avere una idea dell’investimento basti pensare che il costo di un nuovo traghetto si aggira intorno ai 100 milioni di euro”. Non a caso, per rendere più appetibile la privatizzazione, lo Stato ha messo sul piatto 55,6 milioni di euro all’anno per 12 anni. “Ciò che però non bisogna dimenticare – aggiunge Lo Bocchiaro – è che dietro a tutto questo ci sono dei lavoratori, che devono essere garantiti”. In particolare, in Siremar lavorano circa 500 dipendenti, che in estate sfiorano anche le 800 unità (il 30% sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato, il resto sono dipendenti a termine).

Lettere al direttore. Il sindaco, i fatti di Filicudi e il libro donato al Capo dello Stato

Caro direttore,
leggo delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Lipari all'ADNkronos e resto basita.
Passo ad elencare i motivi:
1) Altro che memoria dei fatti di Filicudi. Se il dott. La Greca non avesse "tolto la polvere" da un episodio di grande valenza della popolazione eoliana questo sarebbe rimasto seppellito, così come lo era stato sino ad oggi;
2) Visto che oggi si parla tanto di questo libro (lei ha riportato l'articolo de La Stampa) siamo sicuri che il nostro caro sindaco non abbia preso "la palla al balzo" per accodarsi ed apparire ?
3) Siamo proprio sicuri che gli annunciati controlli siano davvero così serrati? (questo in premessa al di là di ogni ipotesi di infiltrazione mafiosa)
4) Per chiudere. Il sindaco Bruno plaude alla memoria dei fatti di Filicudi e al loro prezioso insegnamento. Mi viene spontaneo chiedere: Come mai al Presidente Napolitano ha portato il libro "I turchi alla marina" (l'ho letto nel suo sito) e non piuttosto il libro "Le giornate di Filicudi"? Semplice dimenticanza o ..... cos'altro?
Cordialmente
Francesca Mandarano

Mafia: Sindaco Bruno " a 40 anni da rivolta cittadini insegnamento sempre valido"

Sono passati quarant'anni dalla prima rivolta dei cittadini di Filicudi contro la mafia. E nelle Isole Eolie la ricorrenza viene celebrata in questi giorni con mostre ed eventi. "Un avvenimento importantissimo per la nostra storia. E un insegnamento che ancora portiamo con noi. La mafia non e' ancora entrata e mai entrera'", ha detto all'Adnkronos il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ricordando la protesta degli isolani che nel 1971, all'arrivo dei primi mafiosi in confino, si rifiutarono di prendersi cura degli sgraditi ospiti, lasciando addirittura l'isola. "Il ricordo di quello che hanno fatto i nostri avi e' ancora vivo in noi. Non possiamo dimenticare l'amore per le nostre terre - continua - e oggi come ieri il nostro impegno a non aprire le porte dell'isola alla mafia non viene meno". Ecco perche' il sindaco continua la sua ''azione di supervisione: insediamenti alberghieri sotto controllo, trasparenza nella gestione del Comune e l'abitudine a segnalare alla magistratura e alla polizia tutto quanto accade di strano sulle isole: investimenti e costruzioni - precisa Bruno - vengono da noi analizzati con cura".
"Non vogliamo un turismo incontrollato e di massa, vogliamo rimanere cosi', con i nostri turisti tradizionali. E non vogliamo soprattutto aprire le isole ai casino'". Niente da fare quindi per gli imprenditori che chiedono la costruzione di sale da gioco per attrarre nuovi turisti. "Si mettano il cuore in pace: la costruzione di un casino' non e' possibile anche perche' non e' prevista dal piano regolatore generale". L'isola che chiuse le porte alla mafia apre invece alla bioedilizia. "Molti dei lavori di recupero delle case che gia' ci sono saranno effettuati con materiale biologico o a basso tasso d'inquinamento. Vogliamo -conclude il sindaco di Lipari- che l'isola continui nell'insegnamento dei nostri avi".

Sport, politica e arte in chiesa dal prete marinaio. Don Lio "Bisogna uscire dalla sacrestia e stare in mezzo alla gente''

Vacanze e fede? Un binomio possibile a Panarea e Vulcano grazie a don Lio Raffaele, il prete che fa la spola da un'isola all'altra e riempie le Chiese anche d'estate. Fino a qualche tempo fa si spostava in motoscafo - una consuetudine che gli era valsa la fama di 'prete marinaio' - ora invece preferisce l'aliscafo. 
“Quando una persona ha un cammino di fede non lo dimentica - spiega don Lio a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos - perché Dio non va in vacanza, è un'esigenza del cuore”. Le sue messe sono frequentate sia dalla gente del posto sia dai numerosi turisti che affollano le isole Eolie nei mesi estivi. “Ci sono anche molti personaggi noti - sottolinea - come il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e la principessa Alessandra Borghese. L'anno scorso c'era anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini”.
Molti poi i calciatori: da Dainelli del Genoa, a Zauri e Parisi fino al portiere della Juventus Storari, che recentemente ha fatto battezzare proprio da padre Lio il figlio.
Il parroco, aiutato da una schiera di “collaboratori laici che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alle attività della parrocchia”, è promotore di varie iniziative che hanno l'obiettivo di far crescere la fede nella comunità, tra queste il 'Premio solidarietà' e la festa di San Pietro, il cui momento clou è “la processione al mare - spiega - con le barche che la seguono”.
Don Lio negli ultimi tempi ha rinunciato al motoscafo per i suoi spostamenti tra le isole. “Preferisco l’aliscafo, è più pratico”, dice. Ma restano celebri le sue imprese, come quella del 2009 quando si mise alla guida del motoscafo per accompagnare a Lipari dieci persone rimaste bloccate a Vulcano perché l’aliscafo non partiva a causa del maltempo.
“Un sacerdote - spiega il parroco di Panarea e Vulcano - per avvicinare gli altri alla fede deve uscire dalla sacrestia e stare in mezzo alla gente, deve fermarsi e parlare con le persone”. “Lo faceva Gesù - aggiunge - non padre Lio”. Un'attenzione particolare il sacerdote la dedica poi ai giovani. “Sono difficili da avvicinare. Bisogna stare in mezzo a loro e aiutarli a scoprire la fede in un mondo in cui si parla di tutto tranne che di Dio. E' faticoso, a Lipari come a Milano, ma noi - conclude - dobbiamo provarci”.

Allocci fognari. Il consigliere Sardella chiede l'elenco

Oggetto: Richiesta urgente
Il sottoscritto, nella qualità di consigliere Comunale, chiede di ricevere con urgenza l’elenco degli allacci fognari effettuati dal 1 gennaio 2011 alla data odierna (nominativo, protocollo e data di rilascio).
            In attesa di un urgente riscontro, porge distinti saluti.

  Giovanni Sardella
             Consigliere UDC

La Stampa e "Le giornate di Filicudi"

Comunicato
Ampio risalto nell'edizione odierna del "La Stampa" (alle pagine 34 e 35) alla rivolta di Filicudi del 1971. Il Giornalista Marcello Sorgi, rievoca, attraverso il libro dello storico Giuseppe La Greca ed i reportage dell'inviato speciale dello stesso giornale torinese, Gigi Ghirotti, le giornate della ribellione contro l'invio dei 15 boss mafiosi nella piccola isola delle Eolie.
L'ottimo servizio è corredato da una serie di bellissime foto e da una biografia dell'inviato de "La Stampa".
Il Presidente Nino Saltalamacchia ed il Direttore Nino Paino e l'autore ringraziano vivamente Marcello Sorgi per l'attenzione manifestata verso le attività del Centro Studi e, ancor più, verso le amate Isole Eolie.
L'articolo di Marcello Sorgi
Quarant’anni fa, nella sperduta isola di Filicudi delle Eolie, per la prima volta un gruppo di cittadini eoliani - e siciliani - si ribellarono contro la mafia. Si era ben lontani, allora, all’inizio della lontana estate del 1971, dalla presa di coscienza e dalla reazione civile che seguì alla terribile guerra di mafia degli Anni Ottanta e Novanta. Ma l’arrivo di quindici dei più famosi boss dell’epoca - tra cui spiccavano Gaetano Badalamenti, poi destinato a finire i suoi giorni in un penitenziario americano da cui mandava obliqui messaggi ad Andreotti, Giovanni, «John», Bonventre, potente «capodecina» della famiglia Bonanno di New York, e Mario Brusca, padre di quel Giovanni che vent’anni dopo avrebbe premuto il telecomando per azionare l’esplosivo usato nella strage di Capaci contro Giovanni Falcone - bastò a sorpresa a sollevare l’intero popolo delle Eolie, affluito in massa a manifestare la propria solidarietà ai cugini filicudari, e dopo un massiccio quanto sconclusionato intervento dello Stato per sedare la rivolta, incredibilmente esiliato nell’isola più grande, Lipari.
Così lo Stato, del tutto impreparato, riuscì nel capolavoro di reprimere ed evacuare gli isolani che si erano ribellati alla mafia, mentre circondava di mille attenzioni i mafiosi. Ci volle un mese, dal 24 maggio al 24 giugno, prima che la normalità potesse essere ristabilita e i boss trasferiti all’Asinara. Il diario di questi trenta giorni epici rivive nel bel libro dello storico Giuseppe La Greca ( Le giornate di Filicudi pag. 205,15 euro), edito a cura del Centro Studi Eoliano di Lipari.
Nel tragico 1971 della rivolta, l’antefatto che aveva portato un drastico giro di vite contro i mafiosi a piede libero era stato l’assassinio, il 5 maggio, del procuratore capo della Repubblica di Palermo Pietro Scaglione, primo di una lunghissima serie di delitti eccellenti di una Cosa Nostra ormai votata a una guerra frontale contro lo Stato. Di qui la decisione della magistratura di concentrare i boss al confino, per meglio controllarli e per limitare l’attività che molti di loro, benché inviati al soggiorno obbligato lontano dalla Sicilia, conducevano indisturbati grazie a una rete nazionale di complicità e a grandi mezzi economici, ricavati già allora dal traffico intercontinentale di droga. La scelta di Filicudi si rivelò subito infelice perché le Eolie erano già state a lungo utilizzate come penitenziario per confinati durante il fascismo, subendo pesanti danni economici, e si erano da poco tempo risollevate dedicandosi al turismo. Pur non essendo tra le più frequentate dell’arcipelago, Filicudi poteva contare da un decennio su un paio di migliaia di turisti affezionati, che la presenza dei mafiosi avrebbe sicuramente allontanato.
Di qui la rivolta. Che dilagò guidata dal sindaco liparoto Checchino Vitale e dai consiglieri Renato De Pasquale e Spartaco Persiani, e coinvolse in breve tutta o quasi la popolazione eoliana, in prima fila i giovani e le donne, arrivati con barche e ogni mezzo a Filicudi. Di fronte a loro lo Stato ebbe una reazione abnorme e per certi versi tragicomica: una nave con centinaia di militari a bordo venne mandata in un’isola in cui, va detto, non esisteva una spiaggia né un molo a cui attraccare e in cui i viaggiatori venivano portati a terra a bordo su scialuppe a remi. Il rifiuto della popolazione, meno di duecento persone, sparse su uno scoglio senza strade, né acqua o luce, di dare assistenza agli sgraditi ospiti, fu contrastato in modo minaccioso e con inutili prove di forza da polizia e carabinieri. «Ogni tanto i mafiosi uscivano dal capannone in cui avevano trovato precario riparo - raccontò Persiani -. E bisognava vederli quei figli di puttana, imperturbabili, eleganti come clienti di alberghi a cinque stelle. Lo Stato inviò navi da guerra, mezzi blindati, ma provi a sbarcare con quegli scogli. Un piroscafo portò 300 carabinieri dalla Sicilia. Il tenente colonnello dichiarò: “Signori, sono sceso con un fiore al fucile, non costringetemi a cambiare atteggiamento”». Effettivamente, come si ricava dalle foto dell’epoca, Badalamenti, Brusca, Bonventre e la dozzina di scampati alla galera grazie a sentenze di assoluzione per insufficienza di prove in cui la mafia non veniva neppure nominata, assomigliavano in modo impressionante all’immagine poi tramandata di loro in film come Il padrino oGoodfellas : benché costretti in una situazione di disagio, vestivano di tutto punto, camicie bianche e abiti stirati, portavano sempre occhiali da sole, e interrogati dai giornalisti - tra cui, in prima linea, il grande inviato della Stampa Gigi Ghirotti -, rispondevano tranquillamente che la mafia non esisteva, era solo un’invenzione, e si presentavano come «benefattori» della povera gente, a cui lo Stato prima o poi avrebbe dovuto dare un riconoscimento!
Alla fine tanto inutili rigore e durezza delle forze dell’ordine contro gli eoliani riuscirono a produrre l’effetto opposto. Toccò a Emilio Colombo, capo democristiano di uno dei tanti «governi balneari», rendersi conto che la situazione era diventata esplosiva, e in tutto il mondo, ormai, grazie ai servizi di tv e giornali stranieri, rischiava di diffondersi la storia di un gruppo di mafiosi, che con l’aiuto del governo italiano erano riusciti a sfrattare una pacifica popolazione contadina dalla propria isola. Dopo il trasferimento dei boss all’Asinara, il ministro dell’Interno Restivo si presentò in Parlamento. Se non altro per dire, con un linguaggio assai sorvegliato, che la brillante idea di mandare in villeggiatura i boss a Filicudi era stata della magistratura e non del governo.

Opere teatrali in piazza a Canneto ed Acquacalda

L’associazione “Circolo artistico culturale eoliano”, in collaborazione con la compagnia teatrale “Rubik”, presenterà delle opere teatrali che si terranno:
la prima, giovedì 4 agosto alle ore 21,30 nella frazione di Canneto,in Piazza San Cristoforo. Sarà presentata per quella occasione l’opera teatrale “La fiaba incartata”, uno spettacolo per bambini.
La seconda serata si terrà sabato 6 agosto alle ore 22,00 nella frazione di Acquacalda, con la presentazione dell’opera “The cube”, rappresentata nella Piazza di San Gaetano.
“Rubik” è una compagnia teatrale genovese specializzata in improvvisazione teatrale,essa organizza anche corsi di improvvisazione a Genova. Chiunque fosse interessato può inviare una e.mail al seguente indirizzo: rubik.teatro@gmail.com.

Nuovo direttivo per la banda "Città di Lipari"

Il corpo musicale "Città di Lipari" si è dato un nuovo direttivo che risulta così composto: LA CAVA ANNACHIARA (Presidente); FARINA MARIA GIOVANNA (Vice-presidente); FARALLA NUNZIATA (Segretario e Cassiere);  SPARTA’ SALVATORE e FAVALORO GIOVANNI (Consiglieri) 
Il collegio sindacale risulta così composto: FRAUMENI ROBERTO (PRESIDENTE), AGRIP CARLO e BARBERA ANTONIO 
Supplenti: BIVIANO ERALDO e VILLA GIUSEPPE

Intervista Bruno su Napolitano a Stromboli

Il Presidente Napolitano: arrivo a Stromboli (video)

Buone vacanze Presidente . E' sbarcato a Stromboli il Capo dello Stato


Da stamani alle 6.05 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è in vacanza nella "sua" Stromboli.
Il Capo dello Stato è sbarcato nell'isola eoliana dal traghetto della Siremar "Palladio" sul quale, unitamente alla moglie signora Clio, si era imbarcato ieri sera a Napoli.
Ad accoglierlo, oltre ad un'alba da cartolina, vi erano il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il consigliere comunale Mario Cincotta, il presidente di Confindustria turismo, Vito Russo, il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato con i suoi uomini, il comandante della stazione dei carabinieri di Stromboli, gli uomini della polizia municipale, gli amici che lo ospiteranno, un discreto gruppetto di residenti e turistio.
"Vi ho fatto fare una levataccia" - ha detto il Presidente non appena sbarcato dal traghetto.
Napolitano e signora, dopo il benvenuto e la consegna da parte del sindaco Mariano Bruno di due pubblicazioni (I turchi alla marina e Pani caliatu) e del tradizionale mazzo di fiori alla signora Clio da parte della nipote del sindaco Letizia Nardacci, hanno lasciato il porto (senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa, tenuta a debita distanza dalla sicurezza) prendendo posto su due diverse auto elettriche. Direzione la solita villa di contrada Piscità.
Lo sbarco del Presidente è stato accompagnato dagli applausi delle persone presenti sul porto.
"Vogliamo dare al Capo dello Stato e alla sua signora- ha dichiarato il sindaco Bruno -  così come è avvenuto in passato un benvenuto sereno. Garantendo loro, con la collaborazione dei cittadini e anche dei turisti, quel clima sereno e di relax che può ritemprarlo".


A proposito dei 500 parti all'anno. La "regola" vale solo in Sicilia? (di Saverio Merlino)

A proposito di chiusura dei centri nascita con meno di 500 parti l'anno perchè imposto dall'OMS.
Dopo le isole della Campania scopro che anche all'isola d'Elba, all'ospedale di Portoferraio, il numero di parti nell'anno 2010 sono stati 210 (dato fornito dall'USL di Livorno).
Due pesi e due misure o.....CORRETTAMENTE in Toscana comprendono che le isole non possono essere assimilate, per alcuni servizi, specialmente quelli essenziali, alla terraferma?
Saverio Merlino

L'alba di oggi a Lipari

martedì 2 agosto 2011

Stromboli. Protezione civile "Criticità elevata per l'area sommitale del vulcano"

Questa notte le reti di monitoraggio attive sullo Stromboli hanno osservato una colata di lava sull'area sommitale del vulcano: materiale incandescente è fuoriuscito dal cratere settentrionale, iniziando poi a fluire lentamente lungo la Sciara del Fuoco. Come spiega il Dipartimento della Protezione Civile, la colata è stata seguita dal rotolamento di grossi blocchi e dalla formazione di due lingue di materiale incandescente: una delle due, quella più settentrionale e di minore entità si è raffreddata velocemente; l'altra ha continuato invece a scorrere lentamente verso il mare.  
Subito sul posto il personale del Coa - Centro Operativo Avanzato - di Stromboli, al fine di osservare il fenomeno e seguirne l'evoluzione, il tutto in costante raccordo con la stazione dei Carabinieri di Stromboli, della Capitaneria di Porto, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato della Regione Sicilia. 
Intanto, mentre continua l'attività di vigilanza, durante la notte il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di "criticità elevata" per l'area sommitale del vulcano.

Una iniziativa di Medici senza frontiere. La segnalazione di Daniela Merlo

LA MALNUTRIZIONE E' UN NEMICO SPIETATO CHE AGISCE SENZA FARSI VEDERE E UCCIDE LENTAMENTE
Colpisce ogni anno milioni di bambini rendendoli facile bersaglio per malattie ed infezioni.
Nel 2010 Medici Senza Frontiere e' intervenuta in 35 paesi del mondo. Solo in Niger abbiamo curato 250.000 bambini.
AIUTACI A SALVARE ALTRE VITE UMANE
Cliccando sulla foto si viene indirizzati alla pagina che promuove l'iniziativa

Stromboli domani abbraccerà il Capo dello Stato

Stromboli domani, salvo contrattempi dell’ultimo istante, abbraccerà il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che sbarcherà nell’isola eoliana per trascorrervi, unitamente alla moglie signora Clio, un breve periodo di vacanza. Si parla di circa una settimana. 
L’onorevole Giorgio Napolitano, come si ricorderà, doveva arrivare all’ombra di “Iddu” già sabato scorso ma poi le vicissitudini politiche, in particolare la questione dei Ministeri al Nord, lo hanno costretto a rinviare la partenza. Finalmente adesso sembra essere arrivato il momento giusto per “staccare la spina”. 
Il Presidente della Repubblica arriverà alle primi luci dell’alba a bordo del traghetto “Palladio” della Siremar proveniente da Napoli. 
Ad accoglierlo, oltre alle forze dell’ordine, vi sarà anche il sindaco di Lipari, Mariano Bruno che donerà all’illustre ospite una pubblicazione attinente le Eolie. Il Presidente sarà ospite di amici nella “solita” villa di contrada Piscità.