Riesce finalmente a riunirsi il consiglio comunale di Lipari (convocato in sessione urgente) e, con i voti dell'opposizione, da il via libera all'adesione al "Gal Isole di Sicilia" e approva contestualmente il relativo schema di Statuto. Lavoro d'aula e voto sul quale non si può non riflettere e che, sicuramente, è soggetto ad una lettura politico-giornalistica, giusta o sbagliata che sia.
Ma andiamo per ordine:
Ricorderete sicuramente la tormentata vicenda del Gal Isole di Sicilia, unico Gal bocciato nel 2009 (insieme a quello dei Nebrodi) per tardiva presentazione della memoria di riesame e per aver presentato una richiesta di finaziamento superiore a quella massima consentita dal bando. Una situazione che diede vita ad una forte polemica. Vedi quella con la dottoressa Basile (tutto il materiale lo troverete nell'archivio).
Partiamo da questa premessa per sottolineare poi come, durante il dibattito di ieri sera in consiglio comunale, molti consiglieri comunali (soprattutto della maggioranza: Finocchiaro, Corda e Casilli) hanno criticato l’amministrazione lamentando il mancato coinvolgimento del consiglio stesso nella predisposizione del Piano di Sviluppo Locale, dello Statuto e data la ristrettezza e la perentorietà dei tempi per l’adesione al progetto considerata l’imminente scadenza del bando (10 Agosto).
Lo schema di Statuto, peraltro molto contestato, è stato oggetto di 6 proposte di emendamento a firma di Megna e Fonti. Attraverso queste proposte si intendeva modificarlo, paventando il rischio che, senza le necessarie integrazioni, si sarebbe dato vita all’ennesimo carrozzone/ stipendificio improduttivo (vedi Sviluppo Eolie e Gal Leaer Eolie, società che annaspano tra i debiti con bilanci in grave perdita).
Queste le proposte di modifica proposte da Megna e Fonti, anche in considerazione della natura associativa che la legge impone “senza scopo di lucro”:
- Che le funzioni di Presidente e Componenti del Consiglio Direttivo fossero esercitate senza compenso, a titolo gratuito;
- che eventuali assunzioni, incarichi e collaborazioni fossero precedute da selezione ad evidenza pubblica, non discriminatorie al fine di garantire trasparenza e meritocrazia;
- che la quota associativa venisse ridotta ad euro 100 anziche euro 1.000 al fine di consentire la più ampia partecipazione dei territori e delle associazioni locali.
- che i componenti del consiglio direttivo venissero designati “tra i soci” come accade in tutte le associazioni del mondo. Al contrario dello Statuto approvato che prevede la possibilità di scegliere componenti del Direttivo tra i “non soci”
Ebbene tutti questi emendamenti, nel momento in cui si parla di ridurre le spese della pubblica amministrazione e delle sue "ramificazioni", sono stati respinti con il voto contrario (all’unanimità) di 7 consiglieri d'opposizione (escluso Lauria e D’Alia assenti) più Famularo e Mirabito. Guarino e Gugliotta si sono astenuti astenuti.
Favorevoli agli emendamenti, che avrebbero dato un volto diverso a questo GAL, Casilli, Corda, Finocchiaro, Fonti, Longo e Megna. In pratica un PDL spaccato in due e una opposizione che ha fatto la maggioranza facendo passare una delibera proposta da altri e sulla quale il consiglio di Lipari non ha potuto/voluto incidere. Alcuni, per la cronaca, hanno evidenziato che, dati i tempi ristretti, non era opportuno cambiare lo Statuto.
Ma il "consiglio delle sorprese" non si è limitato a questo. Il Presidente Longo ha presentato un ulteriore emendamento alla proposta di deliberazione (non allo Statuto) chiedendo di eliminare, perché a suo dire (riteniamo giustamente) illegittima, la parte con la quale il “consiglio dava mandato al Sindaco per modificare lo Statuto”. L’opposizione, insieme ai consiglieri Famularo e Mirabito, ha bocciato pure questa parte dando, pertanto mandato al sindaco di effettuare modifiche statutarie che, da quanto abbiamo potuto appurare, competono ai consigli. Al di la della legittimità o meno di ciò non si può non evidenziare questa "apertura" dell'opposizione che da mandato al primo cittadino di intervenire sullo Statuto. E' una "apertura di fiducia" verso Bruno o si comincia già a pensare al domani e cioè che il tutto possa passare attraverso la gestione di una amministrazione di colore diverso e più vicina o coincidente con l'attuale opposizione? Senza polemica alcuna, si comincia già a guardare (nel caso dei compensi) ai posti di sottogoverno?
Per ritornare al consiglio.
Respinti tutti gli emendamenti, nonostante il Comune di Lipari fosse il comune capofila ed aveva diritto (e dovere) di entrare nel merito del futuro partenariato con le altre isole e con i privati, il consiglio ha approvato senza modifiche (con il contributo determinante dell’opposizione che ha votato favorevolmente in modo unanime) la proposta dell’amministrazione di adesione al Gal Isole di Sicilia. Al voto finale non hanno preso parte (avevano già abbandonato l’aula) Corda, Fonti, Longo e Megna)
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