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giovedì 4 agosto 2011

Lettere al direttore. A proposito delle mostre a Lipari. Ci scrive Doris Tiberio

Caro direttore,
le scrivo per controbattere ad una lettera pubblicata su Eolie News firmata dal Sig. Gabriele Russo, il quale aveva espresso la sua perplessità nei confronti delle mostre d’arte proposte sull’isola di Lipari per la stagione estiva.
In veste di curatore della mostra “Cu Nesci Arrinesci” di Daniele Fortuna, ho il dovere di chiarire alcuni punti. Intanto un ringraziamento a coloro che questa mostra la hanno autorizzata e sostenuta, dimostrando un grande coraggio e un’apprezzabile generosità verso i cittadini e turisti, ai quali è stata data la possibilità di conoscere, gratuitamente, il lavoro di un artista riconosciuto a livello internazionale. Se nessuno trova il coraggio di esportare anche nel sud Italia quello che accade nel resto del mondo qualcuno sarà sempre penalizzato ancorato all’arte del passato e diseducato a comprendere l’arte contemporanea. Attualmente la chiesa dell’Immacolata è divenuta anche un auditorium che accoglie eventi musicali (come suggerisce l’etimologia stessa del termine) ma anche manifestazioni culturali in senso più ampio.
Perciò nessun intento blasfemo o diffamatorio nella scelta di far comunicare arte sacra e profana, ma come accade frequentemente oggi, l’arte esce dai luoghi tradizionali come musei e gallerie per invadere spazi  inaspettati. Da circa un ventennio le migliori rappresentazioni  teatrali e coreiche vengono realizzate fuori dai teatri!! Oggi l’arte non è pura piacevolezza estetica, sarebbe anacronistico continuare a realizzare icone bizantine, affreschi o pitture in prospettiva. Attraverso l’arte si esprime un’epoca:  web,telecomunicazioni, consumismo …. Questo siamo noi oggi e l’arte è cambiata.
Sono a disposizione per una lezione più esaustiva per farle capire cosa vuol dire arte contemporanea, ma  qui mi limito a spiegarle come il maestro Piero Manzoni da lei citato, è uno degli artisti concettuali italiani riconosciuti in tutto il mondo che attraverso la sua “merda d’artista” ha rivoluzionato il modo di intendere l’arte. Inoltre vorrei  farla riflettere sui  temi trattati dall’artista Daniela Fortuna, aspetti della vita ludici, vivaci a volte provocatori, ma mai volgari che quindi pur volendo conservare la sacralità del luogo non ne hanno intaccato minimamente la dignità
Essere orgogliosi dell’arte del nostro passato ci fa onore, ma non dovrebbe impedirci di apprezzare le
espressioni artistiche dei creativi dei nostri tempi.  Ci provi potrebbe scoprire un mondo altrettanto apprezzabile.
Doris Tiberio
   Curatrice e critico d’arte

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