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lunedì 15 agosto 2011

Buon Ferragosto da Eolienews di Salvatore Sarpi


Foto del Ferragosto 2011 a Lipari





Pulman no....piuttosto carro bestiame. Lettere al direttore

Caro direttore,
giovani si, magari anche un po sui generis, ma non certo animali da carro bestiame. Eppure i turisti (principalmente giovani, ribadisco) in questi giorni a Lipari sono considerati tali, forse poco più.
Basta rendersi conto in che condizioni viaggiano sui mezzi di linea che collegano Canneto a Lipari, specie nelle ore del rientro. Accatastati, "scafazzati" (per dirlo in dialetto) uno sull'altro. Stessa sorte, ovviamente, per chi come lo scrivente (residente da sempre) ha avuto oggi l'ardire di salire sul pulman per scendere a Lipari. Nel pulman in cui ho preso posto oggi pomeriggio "l'esubero" mi creda andava oltre le 40 persone.
Ma stiamo scherzando? Ma d'altronde chi controlla? Dov'è la polizia municipale? Dove sono le altre forze dell'ordine così ligie (giustamente) a sanzionare chi circola senza casco o non indossa la cintura?
Forse esiste una speciale deroga a soggetto? O ad agosto è concesso di tutto?
E non è storia solo di oggi, basta fermarsi in questi giorni all'arrivo Sottomonastero e ci si rende conto di tutto ciò. Non è difficile, eppure nessuno vede. Non sarò io che ho le allucinazioni?
E' vero, purtroppo, devo darle atto che - come scrive lei - questo è un paese senza regole.
Ho scattato delle foto a bordo, non sono un granchè, ma le invierò a chi di competenza. So che sarà tempo perso ma spero si rendano almeno conto di cosa accade e si permette in questo paese.
Lettera firmata
NDD - Spazio aperto, ovviamente, per le repliche. Unico "puntello" nome e cognome, un recapito telefonico per accertare "l'esistenza in vita" dello scrivente. Poi, come in questo caso, dopo l'opportuna nostra verifica, possiamo anche pubblicare la lettera senza rendere pubblico il nome dello scrivente.


Milazzo. Attivati due depositi bagagli allestiti dalla Pro Loco

È partito da circa una settimana il servizio di deposito bagagli presso i due punti informativi turistici allestiti dalla Pro Loco di Milazzo, situati presso la stazione ferroviaria e nell'area antistante gli attracchi degli aliscafi.
Un ulteriore supporto, fornito attraverso il pagamento di un minimo contributo, per quanti si trovino a transitare nella città del Capo, soprattutto in un momento di particolare concentrazione di presenze, quale il Ferragosto. Un modo anche per invogliare il turista di passaggio a Milazzo, una volta alleggerito della zavorra di borsoni e valigie, a concedersi qualche ora a spasso per la città, alla scoperta delle bellezze naturali e dei luoghi più caratteristici, peraltro immortalati in una brochure realizzata dalla stessa Pro Loco mamertina. Gli stand, gestiti da alcuni associati volontari, con orari 7.30-12.30 e 14.30-18.30 (molo aliscafi) e 9.30-12.30 e 16.00-17.00 (stazione Milazzo), forniscono al turista tutte le informazioni sugli orari dei mezzi di trasporto, gli eventuali ritardi e le varie indicazioni su visite guidate a chiese, monumenti e siti di interesse della città del Capo, oltre che sugli eventi in programma, tutto consultabile peraltro sul sito Internet dell'associazione turistica. L'obiettivo è quello di assistere sia il turista che sceglie di soggiornare in città, che il visitatore semplicemente in transito, mostrando Milazzo non solo come un porto attraverso cui raggiungere le Isole Eolie, ma anche come centro ricco di storia, arte, cultura e tradizioni.

Buon Ferragosto dalla spiaggia di Canneto




Le Eolie "viste" su youtube. Nuova rubrica del nostro giornale. Oggi: Eolie 2011

Temo tempi bui (di Luca Chiofalo)


Facendo fede ai luoghi comuni sugli Italiani, si potrebbe facilmente dire che i nostri limiti come paese sono una conseguenza inevitabile delle ataviche debolezze di un "popolo di santi, poeti e navigatori", poco avvezzo al sacrificio ed al rigore. Ma, analizzando bene la nostra storia, in verità, l'Italiano ha sempre dimostrato grande capacità di adattamento. Siamo sempre stati, nel bene e nel male, in primo piano sulla scena mondiale, siamo più volte caduti ma ci siamo sempre rialzati, abbiamo perso due guerre mondiali ma, con sacrificio, abbiamo trovato la forza per restare una nazione e per diventare una potenza economica; insomma, ci siamo sempre ben adattati alle situazioni più disparate. Forse, anche perchè abbiamo avuto la fortuna, nei passaggi cruciali della nostra storia, di avere alla guida del paese uomini notevoli, veri "leaders" che hanno fatto onore all'Italia. Oggi, sembriamo, invece, essere prigionieri di un declino che non lascia speranze e a cui nessuno sa opporre idee e forza per venirne fuori. Allora, rifletto, il problema potrebbe essere la mancanza attuale di "personalità" all'altezza, di una classe dirigente credibile e risoluta, capace di rischiare e con il coraggio di dire e fare la cosa giusta per "guidare" un paese che sbanda paurosamente. Nei fatti, guardando la situazione nazionale, è proprio questo il limite più vistoso del paese. Tra un rutto e un dito medio alzato, "festini" e leggi "ad personam", corruzione e incompetenza, lo "spettacolo" di chi ci governa non è edificante per l'Italia; preoccupa, poi, constatare che neanche la potenziale "alternativa", purtroppo, sembra essere all'altezza della situazione. Speculare la situazione a livello locale, con supposti "leaders" che non hanno un'idea sul futuro dell'arcipelago, curano solo le loro "clientele" e, col timore di perdere qualche consenso, non prendono mai posizione sulle grandi questioni che riguardano la comunità; per la consacrazione e "l'ascesa" al potere, poi, non fanno altro che aspettare buoni buoni il loro turno, che dopo lunga e possibilmente "quieta" militanza politica puntualmente arriva (così è stato per l'attuale sindaco, così sarà per i prossimi). Solitamente, questi "capi" senza qualità, non lasciano "segni" (se non negativi) del loro passaggio, perchè esercitano il "potere" con la sola preoccupazione di conservare la "posizione", assecondando il proprio elettorato (anche nelle "pulsioni" più becere) e guardandosi bene dal "rischiare" di fare i "leaders" per davvero.
Beato il paese che non ha bisogno di eroi ha detto qualcuno ma, se tra di noi ce ne fossero, è tempo di rivelarsi!
Spero di sbagliarmi, ma temo tempi bui...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Due scosse telluriche con epicentro in mare.

Due scosse di terremoto sono state registrate oggi al largo delle Eolie. La prima è stata localizzata nel mar Tirreno, tra l'arcipelago, Messina e la costa calabra. E' stata registrata alle 02.48 dall'Ingv. La magnitudo è stata di 2.1, con epicentro a 9.2 km di profondità.
La seconda, di magnitudo 2.8, è stata registrata alle 7.04, con epicentro a 271.2 km di profondità, a nord est dell'isola di Vulcano.

Tagli. A rischio collegamenti con isole minori

L'assessore Armao e i funzionari del dipartimento Bilancio attendono il testo definitivo della manovra nazionale, ma a grandi linee sanno già dove taglieranno. "L'obiettivo di riduzione della spesa riguarda sia quella corrente che quella per investimenti, è evidente quindi che per arrivare a ridurre le uscite di 1,4 miliardi di euro dovremo eliminare diversi cofinanziamenti a opere da realizzare con fondi europei - dice Armao - Con il doppio risultato negativo di non fare queste infrastrutture e di perdere i fondi europei: un disastro per la Sicilia". Un elenco dettagliato di opere che non saranno cofinanziate ancora non c'è, a rischio sono tutte quelle considerate "grandi interventi" all'interno del Fesr 2007-2013. Rientrano in questa categoria il raddoppio della linea ferroviaria Palermo - aeroporto di Punta Raisi, la chiusura dell'anello ferroviario di Palermo, la Circumetnea, il completamento delle tratte urbane per l'aeroporto di Catania, la tranvia di Palermo, il completamento dell'autostrada Siracusa-Gela, l'interporto di Termini Imerese e i rifacimenti dei porti Catania, Augusta, Messina, Pozzallo e Porto Empedocle.
"Il resto del nostro bilancio è ingessato da una compartecipazione alla spesa sanitaria che supera gli 8 miliardi di euro e dalla spesa per il personale, quindi ci restano poche altre voci come quella per i trasporti su gomma e i collegamenti con le isole minori, con i contratti vigenti che verrebbero ridotti di un quinto su una spesa di circa 300 milioni di euro", dice l'assessore all'Economia. La riduzione di un quinto di questi contratti significa che diminuiranno i collegamenti con tutte le isole minori, sia quelli ordinari che quelli aggiuntivi nel periodo estivo.

domenica 14 agosto 2011

Lipari: E' invasione. In terra e in mare a migliaia....in barba a regole e ordinanze

Vigilia di ferragosto con il boom di presenze a Lipari.
Si è visto di tutto dai giovanissimi accampati sulla spiaggia a quelli che hanno trascorso la notte scorsa (e presumibilmente anche questa e quella di domani) nei sacchi a pelo sulla scalinata che porta in Cattedrale.
E' caos totale sia in terra che in mare. In giro si vede di tutto e si viola di tutto. 
"Centauri" in tre (obbligatoriamente senza casco) su  sconquassati motorini; auto e motorini posteggiati alla meno peggio; automobilisti che strombazzano a più non possono su macchine occupate al di là del consentito; pulman e pulmini stracarichi al di là di ogni logica, regola e norma. Quasi a somigliare a carri bestiame. Venditori di tutto che occupano impunemente spazi ed aree pubbliche. Improvvisati "punti di ristoro" che i giovani vacanzieri posizionano dove capita.
E' Ferragosto....bisogna recuperare il tempo e il denaro perduto...ma basta tutto ciò a giustificare l'invasione barbarica e il permessivismo di chi è preposto al controllo?
Sappiamo che si tratta di un'analisi e di "appunti" che saranno poco graditi. Ma tant'è. Se poi è questo il turismo che vogliamo....
Non ci si salva neppure a mare: nonostante l'impegno del Circomare, le ordinanze che vietano l'ormeggio e la sosta sia di bagnanti che di natanti nei tratti interdetti dopo il terremoto dello scorso anno sono violate a più non posso.

Esemplificative in tal senso le due foto scattate oggi nella "interdetta" Valle Muria.
Pienone entro la fascia di mare interdetta ma anche sulla spiaggia non si scherzava.
Ma è Ferragosto e parafrasando il modo di dire "Agosto moglie mia non ti conosco" possiamo dire "A Lipari a Ferragosto norme e regole sconosco"



Vacanze: “ricrearsi” o “consumarsi”? Riflessioni di un giovane educatore…


D'estate le opportunità di vivere il proprio tempo in modo significativo o in modo superficiale sono davvero tante. Questa la riflessione che scaturisce osservando l’invasione di villeggianti che in questi giorni stanno subendo le nostre isole. Molti di questi sono giovani e sempre di più “adolescenti”. Qualcuno di loro è arrivato con la proria famiglia, altri hanno raggiunto queste isole in gruppo, tra amici o semplicemente tra conoscenti. Qualcuno di loro è giunto con l’intenzione di ritemprarsi, qualcun altro semplicemente con l’idea di “sballarsi”. Qualcuno di loro già si guarda indietro e dice: "Le vacanze sono iniziate e io ancora non me ne sono accorto"; altri fanno il conto dei mesi che restano prima di ritornare al solito ritmo di studio o lavoro; c'è anche chi fa il conto alla rovescia verso il meritato riposo. In un blog si trova anche il pensiero di una sedicenne che vorrebbe persino concludere le vacanze, perché si sente “vuota”, perché le attività che sta svolgendo sono in vista del semplice divertimento che dopo l’illusoria ebbrezza del momento, lasciano dentro soltanto un terribile baratro di silenzio e solitudine. Pensieri sparsi, pensieri nostalgici, riflessioni di un'adolescente che aiutano a capire l'importanza di un tempo come questo da vivere in pienezza e con la coscienza di un periodo che attraverso le persone, i luoghi, gli incontri, le parole di certo segnerà il ritorno alla cosiddetta routine. Ogni estate rimane marchiata a fuoco nella nostra memoria come l'estate in cui vivemmo un'avventura ben specifica: l’estate della casa sull'albero, la prima fidanzatina, la prima vacanza da soli senza i genitori... Sono cose che normalmente succedono d'estate. Si aspetta l'estate per uscire, scoprire, crescere. Poi a settembre si torna a scuola, un po' più grandi.
Chi è in vacanza, chi si può riposare, chi si gode le ferie riesce a farlo veramente senza rischiare dopo la malinconia e affrontando bene il momento? Esiste anche un modo diverso di fare vacanza! Esistono giovani che vogliono "ricrearsi". Sì, ricrearsi, perché il rischio di un certo modo di vivere la vacanza è quello di consumarsi ed arrivare a settembre e ad ottobre con il metabolismo sballato, le occhiaie, scottature varie e soprattutto un'incapacità di riprendere i ritmi quotidiani di studio o di lavoro.
E' possibile che si ritorni alla vita di tutti i giorni come se nulla fosse accaduto? Una buona prospettiva potrebbe dunque essere quella di organizzare una vacanza che dosi bene tutte le esigenze della persona, puntando sul riposo fisico, sulla gioia di stare con gli amici, sul godersi la natura, sullo scoprire luoghi mai visti, sulla cultura, sulla rigenerazione dello spirito, sulla gestione equilibrata del giorno e della notte. Allargare i propri orizzonti vuol dire per esempio abbronzarsi ma non affondare le proprie radici su una spiaggia; divertirsi ma non "sballare"; gestire il tempo in modo diverso ma non cambiare tutte le notti con il giorno; fare nuove esperienze sì, ma anche tornare alle proprie origini e tradizioni magari nelle feste di paese e tra le sagre; leggere, ma possibilmente puntare su un buon romanzo piuttosto che sui giornali scandalistici; conoscere tanta gente, ma anche creare relazioni significative; dedicarsi un po' di tempo, ma prendersi anche cura degli altri.
Attenzione ragazzi! L’estate può essere un momento magico e di ristoro del corpo e della mente, oppure l’ennesima occasione per annullarsi perdendosi tra confusione dei locali, tra le musiche assordanti, tra le luci, nel caldo delle spiagge. “Lasciarsi andare”, una frase che può avere un duplice significato: da un lato, rilassarsi, dedicare del tempo a se stessi, divertirsi in modo sano, dall’altro può voler dire “buttarsi via”…consumarsi lentamente, annebbiati dall’alcol o da altre sostanze, penzolando lungo i bordi dei marciapiedi come “contenitori vuoti”.
Buone vacanze!
Dott. Amendola Samuele

Portinenti. I fruitori della spiaggia segnalano "boa selvaggia" e chiedono intervento CP



Allla richiesta di cui sopra vengono allegate delle foto. Per questione di spazio ne pubblichiamo due tra quelle ricevute

Giornata mondiale della Gioventù. Anche da Lipari ragazzi e ragazze del cammino neocatecumenale in viaggio verso Madrid


Anche per noi ragazzi e ragazze del Cammino Neocatecumenale dell’isola di Lipari è in arrivo uno degli appuntamenti più importanti e attesi dell’anno. Si avvicina, infatti, la Giornata Mondiale della Gioventù,  che si terrà a  Madrid dal 16 al 21 agosto 2011 ed avrà per tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Il Santo Padre Benedetto XVI ha invitato tutti i giovani del mondo, affettuosamente definiti “sentinelle del mattino in quest'alba del terzo millennio” dal compianto suo predecessore il Beato Giovanni Paolo II, a metterci in cammino per avere un incontro serio con il Nostro Signore Gesù Cristo in terra di Spagna.  In questi anni abbiamo avuto modo di sperimentare che Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso che abbiamo da condividere con gli altri ed è per questo motivo che, incoraggiati dalle parole del Papa, abbiamo deciso di lasciare la nostra isola per qualche giorno, le nostre sicurezze, i divertimenti, il sole e il mare e aderire all’invito del Signore a seguirlo là dove lui ci indicherà. Siamo sicuri che Egli vuole regalarci il centuplo in gioia, grazia e serenità, parlando attraverso il suo Vicario ai nostri cuori. Partiamo, accompagnati da due catechisti, portando spiritualmente con noi tutti i giovani eoliani che per motivi vari rimangono nelle nostre beneamate isole, sicuri che il Signore ricolmerà anche loro di ogni bene. Pregate per noi affinché la Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, ci protegga e ci accompagni  in questo viaggio che ci porterà a incontrarci con suo Figlio. Madrid, aspettaci stiamo arrivando.
(Debora ed Ester Quadara)

Le Eolie "viste" su youtube. Nuova rubrica del nostro giornale. Oggi: Eolie - Cinema e luoghi

Ferragosto. Invasione nelle Eolie di giovani vacanzieri

Peppe Paino - Gazzetta del Sud
E' vero e proprio "boom" di presenze alle Eolie per Ferragosto. Aliscafi e navi da ieri viaggiano e piano carico, tanto che la Ustica lines, vista la richiesta, è stata costretta a programmare, venerdì scorso, quattro corse straordinarie con partenza da Milazzo. Ciò, anche per sopperire alla mancanza del quarto aliscafo Siremar, richiesto invano per il mese in corso ( mai accaduto) dagli albergatori e al vuoto di partenze per buona parte della mattinata dalla città mamertina.
Solo la società trapanese, ad esempio, ha trasferito ieri da Reggio-Messina, Milazzo e Palermo, nelle sette isole, 5000 turisti. Se si calcolano gli arrivi garantiti dalla Siremar, anche con i traghetti, e i collegamenti effettuati, sempre da Milazzo, dalle motonavi per minicrociere, si è sfiorata quota 10.000 arrivi in giorno, gite escluse dalla calabria e dalla costa tirrenica sicula.
Pretendere la puntualità nelle partenze e negli arrivi è impossibile. A tal proposito si è registra una curiosità: dall'aliscafo Snav proveniente da Napoli , a Lipari sono prima sbarcati i passeggeri e poi i bagagli. Anche oggi dovrebbe essere una giornata di partenze straordinarie da Milazzo. Assicurata dalla Ustica lines, quella delle 9,15, ma ci sarà sicuramente bisogno di altri viaggi. Tutti questi arrivi, ovviamente, non devono ingannare.
«Si tende a prenotare e ad occupare gli alberghi per i due –tre giorni di ferragosto», ha dichiarato il presidente di Federalberghi Eolie-isole minori Sicilia, Christian Del Bono. Una conferma delle vacanze corte degli ultimi anni degli italiani e anche dei siciliani che affollano le isole, Eolie comprese. Tuttavia le strutture ricettive, case vacanza e appartamenti di fortuna, registrano una discreta affluenza per tutto il mese, in linea con i dati degli anni passati.
A tal proposito, a Lipari, altro elemento utile alla riflessione, i turisti sono in prevalenza giovani che, per comodità, chiedono appartamenti nei pressi del centro per spostarsi più velocemente. Le famiglie che si concedevano quindici giorni di vacanza in ville o appartamenti presi in affitto nelle tranquille zone di campagne oggi rappresentano un diffuso rimpianto del passato. Sono giorni di massa, dunque, e di caos in mare come in terra .
Lipari, a tal proposito, è un'isola che non c'è tra file di automezzi per centinaia di metri del centro urbano in corrispondenza dell'arrivo dei mezzi di linea al porto, e dappertutto: dai supermercati , all'edicola, al pronto soccorso. Ferragosto, sicuramente, più sereno nelle isole più lontane di Filicudi e Alicudi, d'elite a Panarea , Salina e Stromboli con il suo vulcano che negli ultimi giorni ha regalato spettacolari colate notturne da ammirare anche dal mare.

Il ct. Ferrara si gode il sole eoliano. Ieri a Panarea

Impossibile non notarlo per gli amanti del calcio e non solo, il ct della Nazionale Under 21, Ciro Ferrara, è stato avvistato nelle acque dell'arcipelago eoliano a bordo della propria imbarcazione "PapàGiobbe". Dopo il pareggio conquistato qualche giorno fa a Varese dalla Nazionale, nella sfida amichevole disputata contro i vicecampioni d'Europa della Svizzera, il commissario tecnico, definitosi soddisfatto del risultato ottenuto dai suoi ragazzi, si è quindi concesso qualche giorno di riposo, raggiungendo la famiglia già in vacanza a Lipari e proseguendo a bordo del proprio yacht in un tour delle isole Eolie. Ieri mattina, infatti, attraccato al molo di Panarea, il ct si è intrattenuto a dialogare col proprio vicino di barca, dispensando sorrisi e lasciandosi fotografare dai suoi fans.

sabato 13 agosto 2011

Eolie e elicotteri. Germanà: "Altrove si sviluppano infrastrutture, in Sicilia si lavora per mettere in fuga i turisti"

La dichiarazione dell'on. Nino Germanà
"Apprendo con stupore che la Regione Sicilia ha vietato l'uso degli elicotteri turistici sulle Eolie perchè dannosi per l'ambiente. Ancora una volta il governo Lombardo si contraddistingue per la sua lungimiranza. Pur di cavalcare l'onda ambientalista è disposto a mettere a repentaglio il turismo siciliano. Mentre nei paesi che ci circondano si sviluppano infrastrutture sempre piu' sofisiticate per la ricezione dei turisti, in Sicilia sembra che si lavori per metterli in fuga".

Sorvoli, limitazioni e vincoli. Ci scrive la dottoressa Mazziotta

Carissimo direttore,
registro “lo stupore” o lo sdegno ironico con cui viene recepita la dichiarazione del Direttore Generale dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, Dipartimento Ambiente, dr.Arnone relativamente al sorvolo di elicotteri sul territorio del nostro Arcipelago.
Ebbene,che sia una assurdità appare chiaro a tutti, anche a chi, come me, non è dotato di particolare intelligenza. E forse proprio perché non sono dotata di intelligenza  particolare,  ho qualche difficoltà a comprendere il senso –che  sicuramente vi sarà -  delle affermazioni che leggo oggi sul suo giornale e sulla carta stampata.
Non comprendo, infatti,perché qualcuno si “stupisce”o altri mostrino sdegno se un pubblico funzionario dichiara di dovere rispettare le norme: perché di questo si tratta. 
Le proteste contro  quanto affermato  dal  dr .Arnone,secondo il mio modestissimo parere, sono assolutamente fuori luogo e  fuori tempo.
Primo, perchè  il  dr .Arnone non poteva dire nulla di diverso da  quello che ha detto: è come se ci si scandalizzasse se un magistrato dichiarasse  di dovere rispettare i codici!! ; secondo, perchè egli non ha fatto niente altro  che ribadire l’osservanza di quanto stabilito da norme,r isalenti non a stanotte, ma almeno ad undici anni fa e di cui ci si accorge solo ora: i siti SIC e ZPS  risalgono al regolamento NATURA 2000, appunto del 2000; sono stati  successivamente  pienamente recepiti  dalla normativa del piano paesistico delle Isole Eolie, adottato con decreto  dell’agosto  2001 a firma  dell’assessore ai Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana pro tempore on.le Fabio Granata. Ed oggi contemplate da Piano Regolatore di Lipari : QUAL’E'QUINDI LA SORPRESA?
Il complesso di queste norme esiste a partire dall’anno 2000, cioè da undici anni e ciò con il placet di tutti, dato che nessuno si è mai né occupato né preoccupato di prendere in seria considerazione la questione: proprio per lo sviluppo del territorio e della imprenditoria in genere e turistica in particolare!
Natura 2000,Piano Paesistico,Piano Regolatore, inoltre,sono strumenti normativi le cui procedure  richiedono prima di tutto l’approvazione dei Consigli comunali dei comuni cui si riferiscono: di che cosa ci si sorprende? 
Mi consenta a questo punto, però, di volere sottolineare che queste esigenze relative alla normativa vincolante il territorio  e le attività di sviluppo connesse sono state invece profondamente  recepite e prese in molto seria  ed  attenta considerazione proprio da questo Club UNESCO di Lipari-Isole Eolie. Proprio per  affrontare questo  problema, ha indetto l’interessante convegno tenutosi a Lipari il 12 luglio u.s. al quale hanno partecipato il Soprintendente  della provincia di Messina dr. Scuto e l’assessore ai BB.CC. prof. Sebastiano Missineo, avente per tema proprio  la necessità dell'aggiornamento e/o modifica el P.T.P. e conseguentemente del piano regolatore, strumenti fondamentali per lo sviluppo dell’economia di questo territorio, che appare notevolmente mortificato da troppi vincoli e da troppe limitazioni.
Sono stati considerati anche  moltissimi altri, e molteplici aspetti, alla luce delle nuove e più giuste esigenze, anche quelle di una maggiore possibilità alla edilizia dei privati cittadini. Nell’ambito del convegno,cui hanno preso parte moltissime associazioni professionali e di categoria, proprio l’ associazione geometri di Lipari ha consegnato all’assessore ed al soprintendente una cartella esplicativa delle esigenze del territorio e della cittadinanza . E per  raggiungere questo scopo, entro la fine di settembre è già programmato un tavolo di lavoro con i rappresentanti ed  i tecnici delle  istituzioni sopradette e con i tecnici del nostro territorio.
Con sentite cordialità
Angela Mazziotta

Chiesa dei Santi Cosma e Damiano consegnata alla Parrocchia di S. Giuseppe. raccolta la segnalazione del club Unesco di Lipari

Esimio Direttore,
mi è gradito comunicare che il Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali della provincia di Messina dott. Salvatore Scuto, raccogliendo con sensibilità ed interesse la segnalazione di questo club UNESCO  di Lipari, ha formalmente consegnato alla Parrocchia di S.Giuseppe la piccola  Chiesa di S. Cosma e Damiano, da tutti chiamata della Anime del Purgatorio, in  Marina Corta, ponendo così termine ad un iter burocratico interrottosi  negli anni .
Il provvedimento consentirà  il regolare uso al culto nonché la possibilità di visita da parte nostra e dei numerosi  turisti anche di questo gioiello del nostro territorio. Gli storici datano infatti, la costruzione dell’aula liturgica – addirittura precedente alla attuale costruzione- già nel 1544,quando il Barbarossa ne fece il quartier generale piantandovi 16 pezzi di artiglieria e facendovi  la sede del suo consiglio. Dopo la distruzione del Barbarossa ,  la “ruina” ,fu ricostruita nel 1545. Già  in documenti  del 1681  la troviamo indicata col titolo : Anime del Purgatorio o della Madonna della Neve, con un significato quasi univoco: cioè affinchè la Madonna della Neve intercedesse perché si desse refrigerio alle  Anime del Purgatorio.
Un luogo sacro dunque,  anche teatro della storia più antica  del nostro paese ed inoltre scrigno di pregevoli opere lignee nonché di un insospettabile e  spettacolare zona sottostante.
Angela Mazziotta

Liolà. Grande successo al Castello di Lipari per il Piccolo Borgo Antico

(Luana Spanò) L’11 agosto al Castello di Lipari la compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico ha presentato la commedia campestre in tre atti di Luigi Pirandello per la regia dell’ instancabile Tindara Falanga.
La compagnia ha riscosso un forte successo, quello sperato dopo tanti mesi di lavoro costante,  tanto da dover rimandare di 20 min. l’ inizio dello spettacolo vista la forte affluenza all’ingresso e più tardi  costretta a chiudere i cancelli.
Quest’anno la compagnia giunge alla XX° edizione della sua rassegna e questo capolavoro ha segnato per la stessa una tappa importante, nonostante le difficoltà incontrate durante il percorso.
Un grazie particolare il Presidente della Compagnia, Angelo Biviano, lo rivolge al pubblico il quale con la sua costante presenza e contributo ha permesso la crescita e la promulgazione della cultura teatrale sull’isola. Garantendo numerosi riconoscimenti in tutta Italia.
A grande richiesta la commedia verrà riproposta ancora una volta nell’ incantevole scenario del Castello di Lipari in date ancora da concordare.
Nella foto di Nino Allegrino: Tiziana Natoli, Angela Merlino, Albarosa Sgroi, Cristian Ziino, Gabriele Furnari, Tiziana Lauricella Cincotta, Maria Luisa Tesoriero, Sonia Ranzino sonia, Immacolata Ziino, Giuseppina Russo, Gabriella Reitano, Bartolo Fonti, Francesco Vivacqua

Gli elicotteri turistici non potranno sorvolare le Eolie (dalla Gazzetta del Sud di oggi)

Salvatore Sarpi
Lipari
Le Eolie non potranno essere sorvolate con elicotteri turistici. Ciò deriverebbe dalla «non sostenibilità ambientale di tale attività all'interno del perimetro marino e terrestre dell'arcipelago in quanto la stessa si palesa come attività di disturbo alla fauna selvatica ed alla biocenosi dell'arcipelago, con particolare riferimento alle specie ed ecosistemi tutelati (in particolare in quest'ultima ipotesi si fa esplicito riferimento all'isola di Lipari dove insistono Sic e Zps) ».
Lo si evidenzia in una nota che il dirigente generale del Dipartimento regionale ambiente, Giovanni Arnone ha inviato ai comuni eoliani e al prefetto di Messina. Nei giorni scorsi si è anche parlato di dossier e dettagliati esposti alla magistratura da parte di associazioni ambientaliste che denunciano "sorvoli illegali" con gravissimo nocumento alla pregiata fauna eoliana.
La nota della Regione ha suscitato reazioni e perplessità e si teme che gli elicotteri non possano essere utilizzati neanche in condizioni meteomarine avverse per consentire la partenza o il ritorno a casa degli eoliani. Oltre a precludere la possibilità di attivare collegamenti alternativi ai sempre più precari trasporti marittimi e per avvicinare le Eolie al resto d'Italia. Necessità quest'ultima "sponsorizzata" proprio nei giorni scorsi dal presidente dell'Osservatorio parlamentare del turismo Pierluigi Mantini.
Sulla nota del dottor Arnone e sui collegamenti integrativi ai trasporti marittimi è intervenuto anche il vice-presidente del consiglio comunale di Lipari, Francesco Megna. «Il parere reso dall'autorità regionale – ha evidenziato- sembra non lasciare spiraglio alla possibilità di futuri collegamenti veloci a mezzo elicotteri, in quanto incompatibili con la rigida disciplina ambientale cui sono soggetti i Sic (Siti d'interesse Comunitario) e Zps (Zone di Protezione Speciale). Si pone un macigno sulle prospettive di dotare le Eolie di trasporti integrativi a mezzo elicottero e/o idrovolante, salvo improbabili ripensamenti interpretativi e/o modifiche normative. Sulla pessima qualità degli attuali collegamenti marittimi ogni commento appare superfluo, gli stessi risultano oggi sempre più inefficienti, palesemente inadeguati agli standard minimi di qualità ed efficienza imposti dal mercato turistico, incapaci persino di garantire la continuità territoriale. Alla luce di ciò – continua Megna- se ne deduce che, ancora una volta, le legittime istanze del territorio vengono sacrificate sull'altare di una "pseudo" tutela ambientale che non tiene minimamente conto delle peculiarità territoriali e delle legittime istanze della comunità. Ritengo che, attraverso il necessario confronto nelle sedi istituzionali e mettendo al bando, con un po' di buon senso, anacronistiche posizioni pregiudiziali di stampo quasi integralistico, si possa addivenire ad una sintesi che contemperi l'esigenza di tutela dell'ambiente con la necessità di diversificare, modernizzare e regolamentare la rete di collegamenti, al fine di rendere meglio fruibile e maggiormente competitiva la destinazione Eolie.
«L''accessibilità al territorio eoliano, i tempi lunghissimi per raggiungerlo, il rapporto qualità/prezzo dei servizi di trasporto- conclude Megna- rappresentano certamente il tallone d'achille del sistema turistico eoliano e sovente vanificano gli sforzi della sempre più sfiduciata imprenditoria locale. Permanendo così le cose, non siamo (e non riusciremo mai ad esserlo) competitivi».

venerdì 12 agosto 2011

Da L'espresso: Salina - Speculazioni. Chi vuole rubare l'Eden di Salina. (di Riccardo Bocca)

Salina - Speculazioni. Chi vuole rubare l'Eden di Salina.
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di Riccardo Bocca
Intimidazioni, aggressioni, denunce. L'isola si divide per il progetto di un hotel. Destinato ai meeting dell'alta finanza e contestato dai verdi.
 Lo sbancamento di una collina per realizzare una villa. I carabinieri arrivano alle sei di pomeriggio. Salina a quest'ora è un'isola di pace profonda, attraversata dal vento morbido e da gruppetti di turisti che rientrano dopo la giornata al mare. Soltanto Pippo Cafarella, nella sua estrema magrezza, si agita davanti ai due militari. "Venite a vedere...", dice. E li precede verso il patio di casa: che non è un villino qualunque, ma quello rosa e famoso dove nel 1994 è stato girato "Il postino", ultimo film con Massimo Troisi prima della morte.
"La chiave non riesce a entrare nel lucchetto dell'ingresso", mostra Cafarella, "ci sono tracce di colla...". Che non è un segnale rassicurante, in Sicilia. Anzi: è il tipico sistema con cui la mafia minaccia i negozianti, quando s'azzardano a non pagare il pizzo. "L'ennesima intimidazione", scuote la testa Cafarella, "l'ennesima conferma che qualcosa di anomalo sta accadendo alle Eolie".
Difficile smentirlo. Da qualche tempo, Salina patisce un faticoso intreccio di appetiti edilizi e polemiche amministrative, episodi di violenza e battaglie ambientaliste. "I 27 chilometri quadrati dell'isola sono patrimonio dell'Unesco", ricorda l'avvocato di Legambiente Corrado Giuliano, "e per giunta rientrano in una riserva naturale". Ma nonostante queste cautele, può succedere anche l'incredibile. Basta fermarsi a Pollara, nel comune di Malfa, la frazione più selvaggia dell'isola dove si trovano la spiaggia e la casa del "Postino", per rendersene conto.
"Vede la meravigliosa discesa a mare di tufo?", dice un residente: "E' stata assalita a colpi di martello pneumatico per costruire comodi gradini". E l'autore materiale di questo gesto, come ammette lui stesso, è una figura cruciale nelle attuali vicende di Salina: Ernesto Dimitri Salonia, classe 1941. Avvocato ufficialmente in pensione nato a Pace del Mela, in provincia di Messina. Un uomo dall'aspetto eccentrico - barba e capelli bianchi e lunghi, camicia hawaiana con bretelle in vista - che racconta le sue verità tra effluvi di sorrisi e cortesie: "Abbiamo un controllo significativo sul territorio", ammette accanto all'amico e socio Giovanni Tomasello, 44 anni, presentatosi come "esperto di finanza a 360 gradi". E mentre gioca con il piccolo coltello che ciondola da un passante dei pantaloni, aggiunge che il suo sincero obiettivo è contrastare "gli speculatori, coloro che vogliono rovinare lo splendido patrimonio dell'isola".  
Frasi condivisibili, ma che non bastano a convincere Simona Calì Cocuzza, fotoreporter catanese con villetta di famiglia a Pollara. Da lei, a maggio e luglio 2010, sono partite due denunce che riguardano proprio Salonia, il quale avrebbe fatto costruire muretti a secco simulando "l'esistenza di vecchi ruderi", indispensabili per richiedere "l'approvazione di progetti da edificare" (nelle cosiddette "fasce di rispetto", infatti, è possibile solo ristrutturare edifici esistenti senza alterarne i volumi, ndr.). L'avvocato, da parte sua, nega tutto. Di più: s'indigna, catalogando simili accuse come la ripicca di chi "viene in vacanza a Salina e si sente padrone". Ma resta il fatto che, effettivamente, Salonia e i suoi soci hanno presentato con la srl Sosipolis un progetto edilizio su Pollara da un milione di euro (stima dello stesso Salonia, ndr.), appunto nell'area segnalata dalla fotoreporter. E nonostante siano arrivate le autorizzazioni della Forestale e della Soprintendenza di Messina, i particolari del piano "lasciano molto perplessi", per sintetizzare la consistente preoccupazione degli ambientalisti siciliani. 
L'idea, c'è scritto nei documenti, sarebbe quella di realizzare sotto il romantico titolo de "I giardini dell'Eden rubati agli dei" "un sistema integrato, attraverso la creazione di ricettività turistica e l'offerta di una rete di servizi a carattere ambientale e naturalistico". Parole che si traducono, in concreto, nella prospettiva di costruire "una residenza turistico-alberghiera a quattro stelle", un "sentiero pedonale a vocazione naturalistica", una "fattoria didattica" per studenti, un "ricovero da circa 1.300 metri quadrati per asini grigi siciliani" su uno dei "terreni agricoli dell'azienda Salonia", laboratori vari, nonché una suggestiva "casa delle farfalle".
Speculazioni. E il mare cancella la spiaggia di Troisi. L'erosione costiera ha cancellato la spiaggia resa celebre in una scena del film 'Il postino'. E il resto dell'isola è minacciato dagli appetiti degli speculatori. Come dimostrano alcuni episodi inquetanti
Non è soltanto il caso dei "Giardini dell'Eden", ad agitare Salina. Altre tre storie creano tensione sull'isola, e due di queste sono sempre a sfondo edilizio.
La prima, ai confini dell'incredibile, riguarda quattro proprietari di case che hanno denunciato il tentativo di espropriare le loro abitazioni in un vortice di false compravendite con la presunta complicità di notai compiacenti. "Appena arrivata sulle scale di casa", scrive per esempio Rosanna Castrianni alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), "sorprendo due uomini che avevano appena tagliato con grosse tenaglie i lucchetti posti a chiusura dell'immobile...".
Più o meno la stessa atmosfera che si respira nelle denunce degli altri proprietari, allibiti per l'aggressione fisica e legale alle proprie villette. E mentre queste sventure già animano i tribunali, un'altra storia salinota ci riporta al paradiso di Pollara, dove Legambiente ha fatto ricorso al Tar per l'avvio in aprile di "lavori di sbancamento per la realizzazione di un manufatto edilizio, in palese violazione di legge, del piano paesistico vigente e del piano di gestione Unesco".
In sostanza, accanto a dove sarebbero previsti i "Giardini dell'Eden rubati agli dei", si è partiti con la costruzione di "cinque unità abitative e tre garage interrati", a fronte della demolizione "di un immobile a un solo piano" e "altri due modestissimi immobili in stato di ruderi". Lo scorso 21 luglio, il tribunale amministrativo ha accolto la domanda di sospensiva cautelare presentata dagli ambientalisti, ma ha anche imposto a Legambiente l'obbligo di versare 100 mila euro come "idonea cauzione a favore dei controinteressati (cioè i costruttori, ndr.)". Una decisione "inaccettabile", contesta l'avvocato di Legambiente Corrado Giuliano, "con la quale si vorrebbe costringere la nostra associazione a versare una cifra enorme per difendere il patrimonio ambientale comune". Non a caso, aggiunge Giuliano, "abbiamo subito presentato ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia.  
E non è ancora finita. In questo circo di polemiche, gli ambientalisti guardano con preoccupazione al terzo e imbarazzante problema di Salina, così sintetizzato dal sindaco di Malfa, Salvatore Longhitano: "La famosa spiaggia del "Postino", quella su cui nel film passeggiavano insieme Massimo Troisi e Philippe Noiret, non c'è più". Letteralmente. E' stata cancellata, in massima parte, dalle frane e dal fenomeno dell'erosione costiera, mentre le barche continuano ad attraccare a pochi metri dalla riva. "Tre anni fa", dice il sindaco, "abbiamo presentato un progetto frangi-flutti al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo". Ma fino a oggi, aggiunge, "l'unico risultato ottenuto è il silenzio".

Lisca Bianca (Panarea). Disinnescato ordigno

Si sono concluse le operazioni atte a rimuovere e a fare brillare l'ordigno bellico rinvenuto a Panarea nello scoglio di Lisca Bianca. Si trattava di una bomba risalente alla seconda guerra mondiale. Sono intervenuti gli specialisti della Marina Militare. L'operazione è stata coordinata dal Circomare Lipari

Torrente Calandra nel degrado. Lo sottolinea una petizione con 40 firme

Questo il testo della petizione sottoscritta da 40 cittadini ed inoltrata alle preposte autorità comunali:  
I sottoscritti, firmatari della presente petizione, abitanti nella zona Calandra di Canneto, si ritrovano puntualmente a dovere attenzionare lo stato di degrado in cui versa il torrente Calandra.
In particolare, per l’immediato, vogliamo segnalare la presenza di abbondanti residui alluvionali, costituiti essenzialmente da sabbia pomicifera, che sollecitata dal traffico veicolare, è continua fonte di polvere che invade le nostre abitazioni, impedendone  l’ utilizzo degli spazi aperti, la possibilità di tenere le imposte aperte,  la stesura dei panni, oltre a costituire un grave nocumento per la salute (rischio silicosi).
Ci vediamo pertanto costretti a richiedere, come male minore, anche se ci arreca ulteriore disagio,che finquando permane questo stato di cose, venga transennato e chiuso al traffico veicolare , nel tratto che va dalla Marina Garibaldi allo svincolo per il parcheggio, che peraltro dispone di un’altra uscita sulla Cesare Battisti. Dobbiamo evidenziare che quest’ulteriore disagio, si sarebbe potuto evitare se l’Amministrazione Comunale avesse provveduto, in tempo debito, a ripulire il torrente dai residui alluvionali. Chiediamo altresì che venga evidenziato, con apposita cartellonistica, lo stato di pericolo permanente per la sosta, dovuto alla possibile discesa del torrente in caso di pioggia. (Nel recente passato, anche in pieno periodo estivo, molti turisti ignari, hanno subito danni alle proprie autovetture, ed hanno rischiato più seri pericoli nel tentativo di salvarle).
Con l’occasione, nel caso non fosse evidente ai competenti uffici comunali, si sottolinea:
1)      Il grave stato di malessere per i cittadini, contribuenti ed elettori, derivante dal perenne stato di abbandono di quella che nella toponomastica è indicata con un eufemismo,”via torrente Calandra”.  Lamentiamo in particolare la presenza  costante di erbacce e rovi, e la mancanza assoluta di servizio da parte degli operatori ecologici.
2)      E altresì, la mancanza d’illuminazione pubblica in lunghi tratti del torrente, nonostante v’ insistano un significativo numero di abitazioni.
Confidando nella Vostra  sensibilità, restiamo in fiduciosa attesa e porgiamo distinti saluti.

Una domanda "Eversiva" (di Luca Chiofalo)

Comincia a montare (era ora!) la protesta di una parte della cittadinanza e dei (pochi) turisti assennati per la situazione "fuori controllo" in cui sembra essere piombato il paese in questa caotica e modesta estate. Lipari sembra essere diventata un ricettacolo di "fuorilegge", ostaggio di "furbi indigeni" e "turisti da sballo", in cui l'autorità costituita non riesce a far rispettare regole elementari di legalità e civiltà.
Si fa strada, purtroppo, la diffusa consapevolezza dell'inutilità, quando non connivenza con chi genera il caos, della suddetta "autorità"; voglio sperare non si "aspetti il fattaccio" per riprendere in mano la situazione. Dunque, una domanda nasce spontanea e merita riflessione comune: se amministrazione e forza pubblica non assolvono al compito loro affidato, a cosa ci servono?...
Conseguente e inevitabile la provocazione: abolirle e liberarsi del loro (strabico) arbitrio non avrebbe più senso?...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Ancora "cartoline" da Panarea.

Dal porto all'interno dell'isola di Panarea la situazione non cambia. Ecco come si presentava stamani una delle viuzze più trafficate

Filicudi. La messa in sicurezza sprofonda in mare

Gazzetta del Sud - Peppe Paino
Filicudi- Replay di fine luglio ma, questa volta, con conseguenze ben più gravi. Probabilmente anche per il futuro dell’intervento previsto e finanziato con quasi due milioni di euro dalla Regione. E’ bastato, infatti, un pò di mare di grecale, forza 2/3, a far colare letteralmente a picco i cassoni ( una ventina) posizionati in testata al molo dello scalo principale. Qualche settimana fà, invece, il mare aveva solo dato un assaggio , spostando i cassoni collocati lateralmente alla struttura. Incredulità, indignazione e rabbia in un’isola che , come lamentato dagli abitanti nei giorni scorsi , in una petizione inviata al Sindaco, è economicamente in ginocchio per la scelta di far eseguire i lavori di messa in sicurezza del porto in piena stagione estiva. Già, la messa in sicurezza; il mezzo disastro di ieri con i cassoni risucchiati dal mare e adesso a 35 metri di profondità, era stato annunciato per iscritto da tempo. I comandanti dei mezzi di linea, un paio di anni fà, avevano indicato minuziosamente al Genio civile opere marittime di Palermo come dovevano essere eseguite le opere. Ma il progetto, come, tra l’altro, denunciato in un esposto inviato di recente da residenti, commercianti e turisti, alla Corte dei Conti è stato stravolto prevedendo opere , come sostengono esperti del luogo, praticamente inutili. L’area portuale dopo l’amara scoperta di ieri mattina è stata chiusa compreso l’attracco in radice che consentiva al traghetto della Ngi, l’unico tra aliscafi e navi, di fare operazione nello scalo principale. Ciò, in attesa di nuove disposizioni che verranno fuori da un confronto tra direttore dei lavori, rup e la ditta esecutrice dei lavori, la “Campione industries” di Agrigento. Frattanto la stagione prosegue con i soliti disagi di residenti e turisti costretti a staccare i biglietti per l’imbarco sui mezzi di linea a 8 km dal porto di partenza, quello alternativo di Pecorini, percorrendo una provinciale che resta da brivido nonostante gli interventi fatti eseguire dalla Provincia per la messa in sicurezza delle soprastanti pareti rocciose più a rischio. Quanto provocato dal mare nel porto principale dell’isola dovrebbe far riflettere ulteriormente i tecnici del Genio civile sulle opere di messa in sicurezza previste per il porto di Sottomonastero a Lipari e di cui al momento si sono perse le tracce. In questo caso si dovrebbe realizzare un molo in mezzo al porto. Va ricordato che l’anno scorso, sulla questione, è stata rigettata per intero la proposta di due geometri locali, nonché presidenti delle commissioni consiliari lavori pubblici e portualità, Gianfranco Guarino e Adolfo Sabatini , sostenuta dagli esperti del luogo. Prevedeva l’affiancamento di quel “pennello” al pontile degli aliscafi per evitare problemi con i resti del porto romano sommerso, per consentire la manovrabilità in sicurezza di aliscafi e navi e soprattutto per evitare problemi nella sottostante via ten. Mariano Amendola. Si vedrà.

Aviosuperficie e collegamenti integrativi a mezzo elicotteri. La nota e le considerazioni di Francesco Megna

Nei giorni scorsi ho potuto ascoltare alcune dichiarazioni rilasciate sul tema dell’aviosuperficie  e dei collegamenti integrativi a mezzo elicotteri nel territorio eoliano. Ho ascoltato con estremo interesse l’intervista dell’On. Pierluigi Mantini, Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo, sul tema dell’aviosuperficie, dallo stesso definita  una struttura necessaria, di grandissima importanza e di rilievo nazionale. Premetto di condividerne pienamente i contenuti per quanto attiene la necessità di dotare le isole Eolie di alternative moderne ed efficienti ai trasporti marittimi.
Tuttavia alcune perplessità mi pervadono: com’è noto l’aviosuperficie è stata definitivamente stralciata dalla pianificazione urbanistica territoriale in quanto confliggente con la normativa di riferimento soprattutto per le molteplici criticità ambientali rilevate. Pertanto l’unica possibilità residua in tema di collegamenti integrativi ai trasporti marittimi resta quella di “istituzionalizzare” ed implementare, disciplinandola e compatibilizzandola con il contesto ambientale, una efficiente rete di collegamenti veloci a mezzo elicotteri e/o idrovolanti che possa sopperire, almeno parzialmente, al deficit strutturale ed ai disagi provocati dall’inadeguatezza dei servizi marittimi attualmente garantiti.
L’accessibilità al territorio delle Isole Eolie, i tempi lunghissimi per raggiungere la destinazione di vacanza, il rapporto qualità/prezzo dei servizi di trasporto, rappresentano certamente il tallone d’achille del sistema turistico  Eoliano e sovente vanificano gli sforzi della sempre più sfiduciata imprenditoria eoliana. Permanendo così le cose, non siamo (e non riusciremo mai ad esserlo) competitivi! Servono dunque proposte e progetti che mirino finalmente a destagionalizzare i flussi rendendo la destinazione Eolie meglio fruibile e maggiormente concorrenziale!
Ma ciò è realmente possibile, allo stato attuale ed in forza della stringente normativa ambientale? Si può concretamente ipotizzare, come sarebbe ampiamente auspicabile, un sistema integrato di trasporti integrativi a mezzo elicotteri, affiancato da una efficiente rete di piste eliportuali a basso impatto ambientale? La risposta appare tutt’altro che scontata! Già nei giorni scorsi, da un articolo di Domenica 7 Agosto 2011 dal  titolo “ Elicotteri e voli illegali, gli ambientalisti accusano” si apprendeva di corposi dossier e dettagliati esposti alla magistratura da parte di alcune associazioni ambientaliste che denunciavano “sorvoli illegali” sul territorio eoliano, che gravissimo nocumento stavano creando ( a loro dire) alla pregiata fauna eoliana.
A rincarare la dose, proprio in tema di sorvoli, nei giorni scorsi, è intervenuta una “sconcertante” nota chiarificatrice dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, inviata alla prefettura di Messina e pervenuta per conoscenza al Comune di Lipari con nota prot. 25162 del 8 Luglio 2011. Il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Ambiente dott. Giovanni Arnone, ha chiarito la “non sostenibilità ambientale dell’attività di sorvolo per finalità turistiche all’interno del perimetro marino e terrestre” dell’Arcipelago delle Isole Eolie, in quanto la stessa “si palesa come attività di disturbo alla fauna selvatica ed alla biocenosi dell’Arcipelago Eoliano, con particolare riferimento alle specie ed ecosistemi tutelati”.
Nessuna possibilità di deroga è stata contemplata, ad eccezione, si spera, dei mezzi di protezione civile, emergenza e pronto soccorso. Negata pertanto ogni possibilità di effettuare sorvoli, per finalità turistiche, sia sul mare che sulla terra dell’intero arcipelago. Qualora ce ne fosse stata necessità, il Dirigente Regionale concludeva la propria missiva ribadendo che, “per quanto concerne specificamente l’isola di Lipari”, essendo l’area tutelata ed inserita tra i siti d’importanza comunitaria (SIC e ZPS), “l’attività di sorvolo per finalità turistiche si manifesta come non compatibile con la tutela delle specie di fauna tutelate  ai sensi delle direttive comunitarie”. Il parere reso dall’autorità regionale, sembra non lasciare alcuno spiraglio alla possibilità di futuri collegamenti veloci a mezzo elicotteri, in quanto incompatibili con le rigida disciplina ambientale cui sono soggetti i Siti d’interesse Comunitario (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS).
La vicenda pone dunque un macigno sulla prospettive future di dotare le Eolie di trasporti integrativi ai servizi marittimi a mezzo elicottero e/o idrovolante, salvo improbabili ripensamenti interpretativi e/o modificazioni normative. Sulla pessima qualità degli attuali collegamenti marittimi ogni commento appare superfluo, gli stessi risultano oggi sempre più inefficienti, palesemente inadeguati agli standard minimi di qualità ed efficienza imposti dal mercato turistico, incapaci persino di garantire la continuità territoriale degli eoliani . Ancora una volta le legittime istanze del territorio vengono sacrificate sull’altare di una “pseudo” tutela ambientale che non tiene minimamente conto delle peculiarità territoriali e delle legittime istanze della comunità.
Personalmente ritengo che, attraverso il necessario confronto nelle sedi istituzionali e mettendo al bando, con un po’ di buon senso, anacronistiche posizioni pregiudiziali di stampo quasi integralistico, si possa addivenire ad una sintesi che contemperi l’esigenza di tutela del patrimonio ambientale con la necessità di diversificare, modernizzare e regolamentare la rete di collegamenti da e per le Eolie, al fine di rendere meglio fruibile e maggiormente competitiva la destinazione Eolie.
Francesco Megna (Consigliere comunale Il Faro)