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venerdì 12 agosto 2011

Torrente Calandra nel degrado. Lo sottolinea una petizione con 40 firme

Questo il testo della petizione sottoscritta da 40 cittadini ed inoltrata alle preposte autorità comunali:  
I sottoscritti, firmatari della presente petizione, abitanti nella zona Calandra di Canneto, si ritrovano puntualmente a dovere attenzionare lo stato di degrado in cui versa il torrente Calandra.
In particolare, per l’immediato, vogliamo segnalare la presenza di abbondanti residui alluvionali, costituiti essenzialmente da sabbia pomicifera, che sollecitata dal traffico veicolare, è continua fonte di polvere che invade le nostre abitazioni, impedendone  l’ utilizzo degli spazi aperti, la possibilità di tenere le imposte aperte,  la stesura dei panni, oltre a costituire un grave nocumento per la salute (rischio silicosi).
Ci vediamo pertanto costretti a richiedere, come male minore, anche se ci arreca ulteriore disagio,che finquando permane questo stato di cose, venga transennato e chiuso al traffico veicolare , nel tratto che va dalla Marina Garibaldi allo svincolo per il parcheggio, che peraltro dispone di un’altra uscita sulla Cesare Battisti. Dobbiamo evidenziare che quest’ulteriore disagio, si sarebbe potuto evitare se l’Amministrazione Comunale avesse provveduto, in tempo debito, a ripulire il torrente dai residui alluvionali. Chiediamo altresì che venga evidenziato, con apposita cartellonistica, lo stato di pericolo permanente per la sosta, dovuto alla possibile discesa del torrente in caso di pioggia. (Nel recente passato, anche in pieno periodo estivo, molti turisti ignari, hanno subito danni alle proprie autovetture, ed hanno rischiato più seri pericoli nel tentativo di salvarle).
Con l’occasione, nel caso non fosse evidente ai competenti uffici comunali, si sottolinea:
1)      Il grave stato di malessere per i cittadini, contribuenti ed elettori, derivante dal perenne stato di abbandono di quella che nella toponomastica è indicata con un eufemismo,”via torrente Calandra”.  Lamentiamo in particolare la presenza  costante di erbacce e rovi, e la mancanza assoluta di servizio da parte degli operatori ecologici.
2)      E altresì, la mancanza d’illuminazione pubblica in lunghi tratti del torrente, nonostante v’ insistano un significativo numero di abitazioni.
Confidando nella Vostra  sensibilità, restiamo in fiduciosa attesa e porgiamo distinti saluti.

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