Salvatore Sarpi
Lipari
Le Eolie non potranno essere sorvolate con elicotteri turistici. Ciò deriverebbe dalla «non sostenibilità ambientale di tale attività all'interno del perimetro marino e terrestre dell'arcipelago in quanto la stessa si palesa come attività di disturbo alla fauna selvatica ed alla biocenosi dell'arcipelago, con particolare riferimento alle specie ed ecosistemi tutelati (in particolare in quest'ultima ipotesi si fa esplicito riferimento all'isola di Lipari dove insistono Sic e Zps) ».
Lo si evidenzia in una nota che il dirigente generale del Dipartimento regionale ambiente, Giovanni Arnone ha inviato ai comuni eoliani e al prefetto di Messina. Nei giorni scorsi si è anche parlato di dossier e dettagliati esposti alla magistratura da parte di associazioni ambientaliste che denunciano "sorvoli illegali" con gravissimo nocumento alla pregiata fauna eoliana.
La nota della Regione ha suscitato reazioni e perplessità e si teme che gli elicotteri non possano essere utilizzati neanche in condizioni meteomarine avverse per consentire la partenza o il ritorno a casa degli eoliani. Oltre a precludere la possibilità di attivare collegamenti alternativi ai sempre più precari trasporti marittimi e per avvicinare le Eolie al resto d'Italia. Necessità quest'ultima "sponsorizzata" proprio nei giorni scorsi dal presidente dell'Osservatorio parlamentare del turismo Pierluigi Mantini.
Sulla nota del dottor Arnone e sui collegamenti integrativi ai trasporti marittimi è intervenuto anche il vice-presidente del consiglio comunale di Lipari, Francesco Megna. «Il parere reso dall'autorità regionale – ha evidenziato- sembra non lasciare spiraglio alla possibilità di futuri collegamenti veloci a mezzo elicotteri, in quanto incompatibili con la rigida disciplina ambientale cui sono soggetti i Sic (Siti d'interesse Comunitario) e Zps (Zone di Protezione Speciale). Si pone un macigno sulle prospettive di dotare le Eolie di trasporti integrativi a mezzo elicottero e/o idrovolante, salvo improbabili ripensamenti interpretativi e/o modifiche normative. Sulla pessima qualità degli attuali collegamenti marittimi ogni commento appare superfluo, gli stessi risultano oggi sempre più inefficienti, palesemente inadeguati agli standard minimi di qualità ed efficienza imposti dal mercato turistico, incapaci persino di garantire la continuità territoriale. Alla luce di ciò – continua Megna- se ne deduce che, ancora una volta, le legittime istanze del territorio vengono sacrificate sull'altare di una "pseudo" tutela ambientale che non tiene minimamente conto delle peculiarità territoriali e delle legittime istanze della comunità. Ritengo che, attraverso il necessario confronto nelle sedi istituzionali e mettendo al bando, con un po' di buon senso, anacronistiche posizioni pregiudiziali di stampo quasi integralistico, si possa addivenire ad una sintesi che contemperi l'esigenza di tutela dell'ambiente con la necessità di diversificare, modernizzare e regolamentare la rete di collegamenti, al fine di rendere meglio fruibile e maggiormente competitiva la destinazione Eolie.
«L''accessibilità al territorio eoliano, i tempi lunghissimi per raggiungerlo, il rapporto qualità/prezzo dei servizi di trasporto- conclude Megna- rappresentano certamente il tallone d'achille del sistema turistico eoliano e sovente vanificano gli sforzi della sempre più sfiduciata imprenditoria locale. Permanendo così le cose, non siamo (e non riusciremo mai ad esserlo) competitivi».
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