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lunedì 15 agosto 2011

Temo tempi bui (di Luca Chiofalo)


Facendo fede ai luoghi comuni sugli Italiani, si potrebbe facilmente dire che i nostri limiti come paese sono una conseguenza inevitabile delle ataviche debolezze di un "popolo di santi, poeti e navigatori", poco avvezzo al sacrificio ed al rigore. Ma, analizzando bene la nostra storia, in verità, l'Italiano ha sempre dimostrato grande capacità di adattamento. Siamo sempre stati, nel bene e nel male, in primo piano sulla scena mondiale, siamo più volte caduti ma ci siamo sempre rialzati, abbiamo perso due guerre mondiali ma, con sacrificio, abbiamo trovato la forza per restare una nazione e per diventare una potenza economica; insomma, ci siamo sempre ben adattati alle situazioni più disparate. Forse, anche perchè abbiamo avuto la fortuna, nei passaggi cruciali della nostra storia, di avere alla guida del paese uomini notevoli, veri "leaders" che hanno fatto onore all'Italia. Oggi, sembriamo, invece, essere prigionieri di un declino che non lascia speranze e a cui nessuno sa opporre idee e forza per venirne fuori. Allora, rifletto, il problema potrebbe essere la mancanza attuale di "personalità" all'altezza, di una classe dirigente credibile e risoluta, capace di rischiare e con il coraggio di dire e fare la cosa giusta per "guidare" un paese che sbanda paurosamente. Nei fatti, guardando la situazione nazionale, è proprio questo il limite più vistoso del paese. Tra un rutto e un dito medio alzato, "festini" e leggi "ad personam", corruzione e incompetenza, lo "spettacolo" di chi ci governa non è edificante per l'Italia; preoccupa, poi, constatare che neanche la potenziale "alternativa", purtroppo, sembra essere all'altezza della situazione. Speculare la situazione a livello locale, con supposti "leaders" che non hanno un'idea sul futuro dell'arcipelago, curano solo le loro "clientele" e, col timore di perdere qualche consenso, non prendono mai posizione sulle grandi questioni che riguardano la comunità; per la consacrazione e "l'ascesa" al potere, poi, non fanno altro che aspettare buoni buoni il loro turno, che dopo lunga e possibilmente "quieta" militanza politica puntualmente arriva (così è stato per l'attuale sindaco, così sarà per i prossimi). Solitamente, questi "capi" senza qualità, non lasciano "segni" (se non negativi) del loro passaggio, perchè esercitano il "potere" con la sola preoccupazione di conservare la "posizione", assecondando il proprio elettorato (anche nelle "pulsioni" più becere) e guardandosi bene dal "rischiare" di fare i "leaders" per davvero.
Beato il paese che non ha bisogno di eroi ha detto qualcuno ma, se tra di noi ce ne fossero, è tempo di rivelarsi!
Spero di sbagliarmi, ma temo tempi bui...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

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