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domenica 19 luglio 2015

Premesse all'imminente rubrica "100° Anniversario Grande Guerra - I caduti eoliani ". Oggi: L'Italia entra in guerra (di Peppe Cirino)

Caro Direttore,
La scorsa settimana, nel sunto delle cause che portarono l’Europa al primo conflitto mondiale, ho fatto cenno (nelle conclusioni), sulla posizione assunta dalla nostra nazione all’indomani del 28 Luglio 1914 (scoppio della prima guerra mondiale).
L’Italia in un primo momento, scelse per una serie di motivazione la neutralità, e la più importante di queste era sicuramente costituita dall’inadeguatezza del nostro apparato militare, rispetto alle nazioni della “Triplice Alleanza”  al quale ci vincolava l’accordo siglato con la Germania e l’Austria il 20 maggio 1882.
L’Esperienza del conflitto Italo Turco del 1911, aveva messo a nudo i punti deboli del nostro esercito e il forte divario in termini di mezzi ed uomini. Anche tatticamente la strategia adottata dai nostri comandi, era al quanto arretrata e si ispirava soprattutto alle precedenti esperienze delle battaglie garibaldine e risorgimentali.
La paura, per il Re e per il Primo Ministro Salandra, era soprattutto quella che l’Italia venisse trattata nelle future spartizioni territoriali come uno stato minore e perciò di dovere rinunziare definitivamente al riscatto delle terre irredente ( Trentino – Trieste –  Gorizia – Istria – Dalmazia).
Nei mesi che precedettero il conflitto, la nazione si dividerà principalmente in due schieramenti: Non Interventisti o neutralisti, ovvero coloro i quali erano contrari ad un’entrata in guerra sia a favore di una o dell’altra parte ed Interventisti, che speravano fervidamente in un’entrata in guerra da parte dell’Italia a fianco delle Nazioni Alleate.
Gran parte del governo italiano a partire da Giovanni Giolitti (ex presidente del Consiglio dei ministri ed artefice del conflitto Italo-Turco), si era schierata sul fronte neutralista, teoria questa, sposata anche in una prima ora da  socialisti  tra cui spiccavano i nomi degli onorevoli Bonomi e Leonida Bissolati. Sempre in questa parte dello schieramento si inserì Benito Mussolini (direttore dell’Avanti), che comunque prese parte al conflitto, come bersagliere (rimanendo gravemente ferito sul Monte Nero) e cambiando le sue idee da non interventiste ad interventiste.
Gli interventisti, che rappresentarono inizialmente una minoranza della volontà della nazione, seppero pero agire in modo più diretto sulle masse, con un’attiva campagna di propaganda che traeva il suo spunto principale dal diffuso sentimento anti-austriaco e sull'idea che la supremazia Tedesca nel continente europeo, avrebbe fiaccato le aspirazioni della modesta Italia. Il fronte interventista raccoglieva comunque le diverse forze politiche, alimentando oltre modo lo spirito nazionalista  e soprattutto la componente neo-risorgimentale e irredentista, che trovò uno dei maggiori punti di forza in Cesare Battisti (irredento trentino), il quale  vedeva  nel conflitto una quarta Guerra d’indipendenza, necessaria per arrivare ad un completo riscatto nazionale. Tale teoria fu sposata  dai Antonio Salandra e Sidney Sonnino, (anche se in modo più moderato). Ma sicuramente la cassa di risonanza capace di ribaltare il giudizio delle masse, fu rappresentata da Gabriele D’Annunzio, acceso e fervido propagandista pro conflitto. Saranno proprio i suoi di scorsi (celebre quello di Quarto del maggio 1915) che  trascinarono la nazione verso la fatidica data del 24 maggio 1915.


L’ITALIA ENTRA IN GUERRA
Dopo avere trattato sia con la Triplice che con gli Alleati, il 26 aprile 1915, il governo Salandra si decise a firmare il Patto di Londra che, in cambio di un'entrata in guerra entro un mese, accordava all'Italia in caso di vittoria il Trentino, il Tirolo fino al Brennero , la Venezia Giulia, l'intera Penisola istriana (con l'esclusione di Fiume), una parte della Dalmazia, numerose isole dell’Adriatico l'arcipelago del Dodecaneso, la base di Valona in Albania e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia. L'opposizione insorse, chiedendo le dimissioni del governo Salandra, ma fu di fatto sconfitta dal Vittorio Emanuele III, che affidò nuovamente l'incarico di governo ad Antonio Salandra, approvando così il Patto di Londra e l'intervento militare. Lo statista Francesco Saverio Nitti, definì l’entrata in guerra come un  vero e proprio colpo di stato, deciso solo dal Re e da Salandra.
L'interventismo così scelse la via della piazza, mentre il fronte neutralista si disgregava ed il Parlamento si trovò di fronte ad una guerra già dichiarata nei fatti, a favore di un intervento ratificato il 20 maggio e dichiarato il 24.
               Le trattative ed il patto di Londra rimasero così segreti, che secondo alcune indiscrezioni, il capo di stato maggio gen. Luigi Cadorna (a cui venne affidato il comando supremo), ne fu informato solo casualmente, da un ufficiale di collegamento italiano presso in servizio presso la sede del consolato in Francia.
               La mancanza di comunicazione tra l’esercito e il governo, fece si che i preparativi partissero con forte ritardo, tanto è che la completa mobilitazione, avvenne solo tra la fine del 1915 e l’inizio del 1916.
Gen. Luigi Cadorna

Confini Italiani prima e dopo l’entrata in guerra

LA COMPOSIZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO NEL 1914
Già all’indomani del conflitto in Cirenaica e Tripolitania, l’allora capo di stato maggiore gen. Carlo Caneva, aveva pensato e progettato una profonda ristrutturazione dell’esercito, in vista di un possibile ed imminente conflitto, cosà peraltro già fatta da altri stati. Il piano di Caneva, sposato anche dal suo successore gen. Luigi Cadorna , prevedeva la formazione di un esercito formato da tre componenti:
       Esercito permanente o effettivo composto da giovani chiamati ad una leva di 2 anni;
       Milizia Mobile composta da uomini in congedo ma ancora nel pieno vigore fisico;
       Milizia Territoriale, composta da uomini più anziani ma in pieno vigore fisico, con impiego in caso di guerra in ruoli interni, scorta, rifornimenti, sorveglianza ecc.
Nel 1914 l’Esercito Contava 275.000 di cui 14.000 erano ufficiali
-  In caso di guerra, la chiamata della milizia mobile e milizia territoriale unitamente all’esercito permanente avrebbe garantito un numero di uomini pari ad 1.335.000
“La Grande Guerra”, chiamerà in tutto alle armi  5.903.000  italiani su una popolazione maschile di 12.133.460,  compresa tra le classi 1874 e 1999.

APPROFONDIMENTO

La violazione da parte dell’Italia del patto della “Triplice Alleanza”, fu considerato dall’Austria e dalla Germania, come un vero e proprio tradimento, al punto che nel Giugno del 1916 l’Impero Austroungarico (che fino a quel momento aveva mantenuto un atteggiamento difensivo), organizzò contro la nostra nazione nei territori del Trentino, una massiccia operazione militare che passò alla storia come “Strafexpedition” (Spedizione Punitiva).
L’Italia da parte sua non vedeva la cosa allo stesso modo, considerando il trattato del 1882 un patto difensivo, e visto che era stata l’Austria a dichiarare guerra alla Serbia, si sentiva sciolta dagli impegni assunti.
In realtà, già da molti anni il patto della Triplice Alleanza era considerato dai due stati un semplice documento formale, tant’è che nel 1908 in occasione del “Terremoto di Messina” , essendo il grosso dell’Esercito Italiano, impegnato nel portare aiuti alle popolazioni colpite dal sisma, il generale Austriaco Franz Conrad von Hötzendorf, aveva consigliato al proprio Imperatore Francesco Giuseppe di trarre vantaggio da tale situazione, attaccando la nostra nazione sul confine Est, allo scopo di guadagnare i territori del Veneto e del Trentino in possesso dell’Italia.

Entro il 31 agosto le adesioni per partecipare a Lipari alla Borsa interazionale del turismo culturale della rete dei Siti Unesco

C’è tempo fino al prossimo 31 agosto per partecipare alla Borsa interazionale del turismo culturale della rete dei Siti Unesco, poco conosciuti, promossa dal progetto Mirabilia, che si terrà a Lipari (Messina) dal 12 al 13 ottobre 2015.
La Camera di Commercio di Matera, capofila del progetto di rete denominato “Mirabilia – European Network of Unesco Sites” organizza congiuntamente alle Camere di Commercio di Bari, Brindisi, Genova, La Spezia, Lecce, Messina, Perugia, Salerno, Siena e Udine, la quarta edizione della Borsa Internazionale del turismo culturale che si terrà nelle isole Eolie, a Lipari, dal 12 al 13 ottobre 2015.
Dopo la partecipazione della Camera di commercio del Tarn alla Borsa internazionale del Turismo culturale Mirabilia a Perugia dello scorso mese di dicembre, l’evento di Lipari è particolarmente importante per il debutto in campo europeo del Network francese di Mirabilia, costituitosi con grande entusiasmo scaturito dai positivi risultati raggiunti a livello italiano. Viene così rafforzata la dimensione internazionale del progetto. Saranno almeno una decina le imprese turistiche francesi selezionate dalle Camere di commercio aderenti al Network che parteciperanno ai B2B programmati. A Lipari, i rappresentanti del Network d’oltralpe, getteranno le basi per la realizzazione della prima Borsa internazionale del turismo culturale della rete dei Siti Unesco di Francia che si svolgerà prevedibilmente nella primavera 2016, interamente mutuata dall’esperienza italiana.
Il programma prevede azioni in quattro punti Riguardano un evento B2B, la già citata “Borsa Internazionale del Turismo Culturale” nel settore turistico, riservato agli imprenditori del settore (tour operators, agenzie di viaggio, albergatori, agenzie di incoming, ecc.) operanti nei territori che possono vantare la candidatura o la titolarità di un sito materiale riconosciuto come bene patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e a 60 buyers (operatori incoming, decision manager, buyers luxury travel, giornalisti, opinion leaders, ecc.) provenienti dai Paesi UE, Russia, USA, Giappone, Canada, Cina, Sud Africa e Israele. Mirabilia realizzerà la strutturazione di itinerari storici, artistici e culturali di carattere nazionale promossi in un unicum attraverso un brand comune la cui innovazione attiene la messa in rete di territori diversi per tradizioni e morfologia, ma accomunati dal riconoscimento Unesco al fine di creare opportunità concrete di business per gli operatori dell’offerta turistica durante i B2B e presentare un prodotto turistico specifico sui mercati internazionali. E’ previsto un ercorso formativo in design, management e promozione innovativa dell’offerta turistica esperenziale per formare nuove figure in turismo esperenziale e culturale che siano in grado di fornire servizi turistici di qualità e rendere la destinazione competitiva, ampliando la gamma di servizi offerti dagli operatori nell’ambito dei pacchetti turistici integrati. Questa attività si terrà a Lipari durante la Borsa del turismo. Seguiranno azioni di promozione del progetto in Europa. Il progetto Mirabilia, che vede come capofila la Camera di commercio di Matera, coinvolge altre 11 realtà italiane. Sono:Bari, Brindisi, Genova, La Spezia, Lecce, Messina, Padova, Perugia, Salerno, Siena e Udine
“ Le positive esperienze delle precedenti edizioni della Borsa – ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- confermano la validità del progetto Mirabilia che sta facendo rete anche in altri Paese europei e che in Italia vanta l’adesione di 12 Camere di commercio. Il percorso progettuale, già avviato con la realizzazione della Borsa Internazionale a Lerici nel 2012 e a Matera nel 2013 e a Perugia nel 2014, intende promuovere un’offerta turistica integrata dei siti Patrimonio dell’Umanità “meno noti” , in modo da rendere visibile e fruibile il collegamento tra territori turisticamente interessanti e accomunati dal riconoscimento UNESCO, per proporli ad un pubblico internazionale sempre più attento ed esigente ad un turismo culturale di grande qualità’’ Aziende e operatori dovranno presentare la manifestazione di interesse inviando via email all’azienda speciale Cesp della Camera di commercio di Matera (cesp@mt.camcom.it), la scheda di adesione allegata e compilare in ogni sua parte il form on line (https://it.surveymonkey.com/r/Z3LKZFY.
Saranno ammesse le imprese regolarmente iscritte nel Registro imprese di competenza e nel pagamento del diritto camerale, che non abbiano pendenza a qualsiasi titolo con le Camere di appartenenza o loro Aziende Speciali. L’ammissione all’iniziativa prevedere il pagamento di una quota di partecipazione di €150,00 più iva per la partecipazione all’evento Borsa Internazionale a Lipari 12/13 ottobre 2015, percorso formativo e inserimento nel catalogo. Ai fini della definizione dell'ammissione, si terrà conto dell'ordine cronologico di arrivo delle domande di adesione.
Le quote di partecipazione devono essere versate sul c/c intestato all’Azienda Speciale CESP della Camera di commercio di Matera, IBAN IT 51D0542404297000000000422 acceso presso la Banca Popolare di Bari – Agenzia di Matera.
Per maggiori informazioni, contattare il Cesp Azienda Speciale della Camera di Commercio di Matera –Tel 0835 338437-42-07 (cesp@mt.camcom.it)

Gioiosa Marea. Un cartellone estivo denso di appuntamenti

È un cartellone denso di appuntamenti quello predisposto dall’amministrazione comunale di Gioiosa Marea per l’estate 2015. Si spazia dalla musica leggera al teatro, dallo sport alla cultura. Appuntamenti classici ed eventi accattivanti si susseguono nelle sere d’estate nel tentativo di andare incontro a tutte le esigenze e tutte le età. Già domenica 26 luglio la terza edizione della Sagra della Granita prevede di aumentare le presenze degli anni scorsi, mentre cresce l’attesa per la sera del 31 luglio in cui l’atleta del secolo Sara Simeoni ed il campione di marcia Maurizio Damilano metteranno la loro firma sulla “Walk of Fame” dell’Arena Canapè nel ricordo di Annarita Sidoti. Il 31 luglio, inoltre, sarà la prima della tre giornate di “Gioiosa Gustosa” la manifestazione che mette in vetrina le eccellenze delle produzioni tipiche enogastronomiche della Sicilia e dei Nebrodi . Sabato 1 agosto il primo dei grandi concerti di uno storico esponente della musica leggera italiana: a San Giorgio di Gioiosa Marea si esibirà, infatti, Riccardo Fogli. Sabato 8 agosto l’orchestra “Luna Rossa” all’Arena Canapè offrirà un “Tributo a Renzo Arbore”, mentre per la classica festa di Ferragosto in onore di Maria SS delle Grazie sul palco di Piazza Cavour salirà Mario Venuti prima degli immancabili giochi pirotecnici. Domenica 9 agosto Villa Mazzini ospiterà la quarta edizione del Festival del cortometraggio “Gioiosa in Corto”. Per gli amanti del cabaret l’appuntamento è martedì 11 agosto all’Arena San Giorgio con Fabio Arena di Colorado Caffè che interverrà a Sicilia Festival – Miss Blumare 2015, mentre sono diversi gli appuntamenti con il teatro organizzati nell’ambito della 13^ Rassegna Teatrale. A Gioiosa Marea, città della maschera del Murgo, non potrà mancare il “Summer Carnival Party” giovedì 13 agosto con la sfilata per le vie del centro e il gran finale all’Arena Canapè. Il 14 agosto si rinnova l’iniziativa organizzata dal gruppo folk “Il Meliuso” (che proprio quest’anno celebra i 25 anni di attività) con la settima edizione del Festival Internazionale del Folklore. Da non perdere anche lo spettacolo delle mountain bike protagoniste il 29 e 30 agosto della “Gioiosa Townhill”. “Questi sono solo alcuni degli appuntamenti previsti nel cartellone di Estate Mare 2015 che punta a far trascorrere in serenità ed allegria il soggiorno a turisti e residenti – commenta il sindaco Eduardo Spinella. Abbiamo cercato, compatibilmente con le esigenze di bilancio, di presentare manifestazioni ed eventi di qualità grazie anche alla collaborazione instaurata con associazioni e commercianti. Gioiosa Marea è città cordiale ed accogliente e, anche in questa estate 2015, farà sentire tutto il proprio entusiasmo”.

Processione S. Marina (anno 2015) - Video: Domenico Re

Vi proponiamo un breve video relativo alla Processione di Santa Marina, tenutasi  nell'isola di Salina.
Per il video grazie a Domenico Re.

Afa e umidità anche la prossima settimana. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Continuerà l'influenza dell'onda di calore nella prossima settimana, con caldo afoso che, tra martedi 21 e giovedi 23, diventerà opprimente nelle ore piu' calde pomeridiane, a causa degli alti tassi di umidità.
Ciò sarà acuito dalla elevata temperatura marina che raggiungerà i 30 C.
Il mare caldo favorisce anche una forte evaporazione immettendo nell'atmosfera enormi quantità di vapore acqueo, stagnante nei bassi strati che, nelle ore notturne, faranno impennare i tassi di umidità.
La temperatura diurna percepita raggiungerà i 37-40 C .
Durante le ore notturne la colonnina di mercurio toccherà i 26 C , mentre le percepite raggiungeranno i 30 C, facendo avvertire un crescente disagio fisico per effetto dell'afa, in assenza di ventilazione
PER APPROFONDIMENTI VISITATE LE PAGINE FACEBOOK www.facebook.com/meteolie e www.facebook.com/meteostrettomessina

sabato 18 luglio 2015

I nostri auguri ai novelli sposi Antonio Sampieri e Stefania Bertè

Il direttore di Eolienews augura tanta gioia e felicità ad Antonio Sampieri e Stefania Bertè che, quest'oggi, coronano con il matrimonio il loro sogno d'amore.

Art.1 : L' Amministrazione Giorgianni...la peggiore dalla costituzione della Repubblica ad oggi

Tre anni fa,nel fare la scelta di appoggiare Giorgianni,ci eravamo immaginati un paese a dimensione d'uomo. 
Purtroppo ci siamo resi conto di esserci relazionati con la peggiore amministrazione dalla costituzione della Repubblica ad oggi. 
Una amministrazione che opera dimenticandosi dei più deboli, di quelli che non hanno la fortuna di vivere una vita tranquilla, di quelli che hanno un handicap con cui confrontarsi giornalmente,è una amministrazione cieca,insensibile ai problemi di chi potrebbe essere aiutato anche attraverso semplici gesti. 
L'abbattimento delle barriere architettoniche, a tre anni dal suo insediamento,rimane un tabù. Scarsa o quasi inesistente la presenza di parcheggi liberi per handicappati in prossimità di locali,piazze o di lidi balneari perché loro,i portatori di handicap,non possono avere le stesse opportunità di chi con questi problemi non ci convive. Mancano del tutto i parcheggi rosa per le donne incinte, un gesto elegante per una amministrazione che non crea disparità di genere. 
L'insensibilità ai temi per i quali ci saremmo aspettati un maggiore interesse e certamente un maggiore impegno rappresenta lo spirito con il quale questa amministrazione di politici dilettanti affronta ogni argomento. 
Art.1

Oppressi dal caldo, ecco le difese. Parla il medico

(da gazzettadelsud.it) I consigli sono sempre gli stessi, ma in un momento di caldo record come quello che stiamo attraversando è importante ribadirli. A dare una serie di importanti indicazioni per proteggersi dalle ondate di calore che nel corso del fine settimana ed in generale per tutto il mese di luglio, che i meteorologi stanno definendo tra i più caldi di sempre (la temperatura percepita toccherà picchi di 40 gradi), ci faranno boccheggiare, il presidente dell’Ordine dei medici di Messina Giacomo Caudo. «In queste settimane la temperature si manterranno sopra le medie stagionali –spiega –e quando superano un certo livello i meccanismi di compensazione del nostro organismo non sono sempre sufficienti per difendersi, per cui si può andare incontro ad alcune manifestazioni patologiche come i colpi di calore. Bisogna proteggersi nei modi migliori per evitare che accada». Le principali indicazioni da seguire, come dice il dott. Caudo, sono le seguenti: bere molta acqua per evitare il rischio di disidratazione, «anche anticipando il sintomo della sete che, soprattutto negli anziani, spesso si avverte meno del necessario»; preferire un’alimentazione leggera evitando porzioni abbondanti; preferire quei cibi che contengono più acqua come frutta e verdura; cercare di uscire nelle ore in cui fa meno caldo, evitando la fascia oraria 11-18 ed evitare di essere sottoposti direttamente ai raggi solari; scegliere indumenti che siano di cotone o di lino e non troppo aderenti in modo tale da favorire la ventilazione e la sudorazione. «Quando la temperatura è molto alta – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici di Messina –la sudorazione diventa un meccanismo di difesa del nostro organismo e dunque va favorita. Quando il caldo è accompagnato anche da alti livelli di umidità e la sudorazione avviene più lentamente i rischi per la salute sono maggiori». Particolare attenzione va dedicata alle cosiddette fasce a rischio, cioè bambini, anziani e soggetti deboli. «Gli anziani sono soggetti fragili per ovvi motivi legati all’età e i bambini rientrano tra i soggetti più a rischio perché la loro corporatura è minuta e la superficie che dà origine alla sudorazione è ridotta rispetto agli adulti – spiega il dott. Caudo –. Tra i soggetti più deboli ci sono i portatori di malattie croniche, alcune anche molto frequenti, come broncopatia cronica oppure malattie cardiovascolari ed ipertensione. Le persone affette da queste patologie devono rispettare le regole di protezione dalle ondate di calore con particolare attenzione sottoponendosi a controlli maggiori. È consigliata la misurazione ravvicinata della pressione in caso di problemi collegati ad essa». Il presidente dell’Ordine dei medici di Messina, inoltre, informa che è attivo in città un sistema di prevenzione ed allarme: «Esiste un sistema di allarme e di prevenzione che è attivo in 25 città d’Italia, tra le quali Messina che si è dotata di un ottimo meccanismo di allerta –afferma –. In caso di malore, bisogna rivolgersi al medico curante nelle ore diurne oppure alla guardia medica nelle ore notturne; per i casi che appaiono più gravi è consigliabile chiamare il 118. Nell’attesa dei soccorsi, è consigliabile trasportare il soggetto sofferente in un luogo più fresco, cercare di favorire il raffreddamento del corpo con acqua fresca, ma non gelata».

Sicurezza in mare ....in "pillole" (Rubrica a cura della Capitaneria di porto di Milazzo)

Linea blu alle Eolie. Le anticipazioni della puntata di oggi

Lineablu, con Donatella Bianchi, in onda oggi sabato 18 luglio, alle 14.30, su Rai1, sarà un viaggio che partirà da Catania, dal mercato del pesce, trionfo di prodotti e profumi, per arrivare alle isole Eolie. Si navigherà verso Panarea a largo dell’isolotto di Basiluzzo, a bordo della nave “Astrea”, nave oceanografica dell’ISPRA, su un fondale di 70 metri, e si vedranno immagini inedite effettuate con un robot subacqueo, per documentare la vita delle sorgenti idrotermali sommerse.
Sempre a largo di Panarea, a bordo della “Alk”, nave americana, si esploreranno i fondali con piccoli sommergibili alla ricerca dei relitti di antiche navi romane. Si proseguirà in navigazione alla volta di Salina: dalla spiaggia di Rinella a quella di Pollara, in mare, un periplo per ammirare una bellezza paesaggistica unica nel suo genere. Mentre sott’acqua a largo di Salina, si ammirerà la duplice immersione sulla secca del Capo e allo scoglio del Faraglione, alla scoperta della rigogliosa fauna e flora di questi fondali. E da Salina a New York, per conoscere l’interessante iniziativa di un giovane chef che esporta le ricette a base di pesce povero della tradizione culinaria locale nella “grande Mela”. Sport, curiosità, personaggi e non solo, con Fabio Gallo, giovane inviato del programma. (ufficio stampa rai)

Scorci eoliani (di Roberto Greco)

Auguri da Partylandia per Gabriel Beninati

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Gabriel Beninati che compie 1 anno.

Auguri da Partylandia per Tonino e Stefania e per Vincenzo

Auguri da Partylandia per Tonino e Stefania nel giorno del loro matrimonio. Auguri anche per Vincenzo che compie 6 annni

Guardia Costiera di Lipari. In corso operazione "Abusivismo zero". Notevole il numero degli abusi già accertati

COMUNICATO STAMPA

OPERAZIONE “ABUSIVISMO ZERO”

Giro di vite della Guardia Costiera di Lipari, con una brillante operazione in corso nell’arcipelago delle isole Eolie, finalizzata alla repressione degli illeciti penali perpetrati sul Pubblico Demanio Marittimo, che si inserisce nel filone della lotta all’abusivismo, già iniziata ad inizio del mese di Luglio, con il sequestro e la rimozione dei corpi morti in cemento armato collocati, senza alcuna autorizzazione e con gravi ripercussioni ambientali e di sicurezza della navigazione, negli specchi acquei di alcune delle Isole Eolie.
L’attività posta in essere dal personale del Circomare che sta interessando in questa primissima fase, le unità abitative e ricettive insistenti in prossimità del lungomare di Ficogrande dell’isola di Stromboli del Comune di Lipari (ME), ha portato all’accertamento di numerosi sconfinamenti demaniali marittimi, abusive occupazioni, realizzazione di nuove opere nella fascia dei trenta metri dal confine demaniale marittimo in assenza dei necessari titoli autorizzativi, opere realizzate inoltre, in assenza dell’indispensabile autorizzazione paesaggistica.
L’operazione condotta dagli uomini del Circomare Lipari agli ordini del Comandante T.V. (CP) Paolo MARGADONNA, ha permesso il deferimento, all’Autorità Giudiziaria, di 15 soggetti per le violazioni sopracitate e contestualmente l’avvio degli iter amministrativi finalizzati al recupero dei consistenti indennizzi dovuti per gli abusi perpetrati al competente Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, nonché all’adozione di provvedimenti di ripristino dello stato originale dei luoghi. I Militari in sinergia con il personale dell’Ufficio Tecnico e Illeciti del Comune di Lipari, hanno proceduto ad effettuare sui medesimi immobili, accertamenti finalizzati a verificare il possesso delle autorizzazioni urbanistiche, a seguito dei quali, essendosi ravvisate ulteriori violazioni, la Civica Amministrazione ha provveduto ad emanare apposite Ordinanze di demolizione delle opere abusivamente realizzate.

Nell’ambito della sopracitata attività investigativa, sono stati rinvenuti su terreni privati, ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati, tra cui alcuni catalogati quali pericolosi speciali (eternit), per i quali, dopo le dovute segnalazioni alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, si è proceduto ad avviare l’iter, di competenza del Sindaco del Comune di Lipari, finalizzato all’emissione di apposite Ordinanze di rimozione e smaltimento.
Tale mirata attività di controllo del territorio, interesserà in maniera integrale l’intera fascia costiera dell’arcipelago, con il chiaro obiettivo di permettere a chiunque la fruizione pubblica delle aree demaniali marittime e la conseguente eliminazione di qualsiasi forma di abusivismo, perpetrata sul pubblico demanio marittimo, con un particolare interesse agli aspetti di carattere ambientale e paesaggistico.
F.to IL COMANDANTE
Tenente di Vascello (CP)
Paolo MARGADONNA

"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico La Greca. 18 Luglio 1956 : Due aerei militari precipitano a Stromboli

18 Luglio 1956
Due aerei militari precipitano a Stromboli
L’isola di Stromboli è scenario tragico di un incidente aereo il 18 luglio del 1956 nel quale perdono la vita due piloti statunitensi, William Patton Holmes e John Richard Komar, entrambi piloti.

Due aerei militari americani precipitano dopo una collisione
Due aerei militari americani precipitano dopo una collisione Due aerei militari americani precipitano dopo una collisione Deceduti i membri dell'equipaggio - Un reattore si schianta al suolo presso Udine Stromboli, 18 luglio. Due aerei americani, appartenenti all'aviazione di marina, sono precipitati a Stromboli, dopo essere venuti a collisione tra loro. Un apparecchio è caduto lungo la spiaggia, l'altro è piombato al suolo in aperta campagna, provocando un incendio. Gli equipaggi di entrambi gli aerei sono deceduti. Il sinistro è avvenuto verso le 16. Avutane segnalazione, 11 Centro soccorso aereo di Augusta ha immediatamente disposto per l'invio di un apparecchio con il compito, soprattutto, di effettuare le ricerche in mare, nell'eventualità che qualche componente degli equipaggi avesse fatto in tempo a lanciarsi col paracadute. Riuscite infruttuose le ricerche, l'apparecchio del Centro soccorso è ammarato e l'equipaggio ha tentato di avvicinarsi ai due velivoli precipitati, ma non è stato possibile poiché essi erano in preda alle fiamme. Frattanto era stato chiesto a Messina, l'invio di un mezzo navale di soccorso; ma successive comunicazioni da Stromboli, avvertivano della Inutilità di ogni intervento, non esistendo più alcuna possibilità di salvezza dei membri degli equipaggi degli aerei precipitati. Non è stato ancora precisato il numero delle vittime.
Pagina 5 (19.07.1956) La Stampa - numero 168

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Gli eventi vengono raccontati anche dall’Unità nella giornata del 19 luglio 1956 – Giovedì
Due aerei americani cozzano in volo
E precipitano sull’isola di Stromboli

Stromboli 18 – due aerei americani, partiti da una portaerei del comando atlantico orientale,sono precipitati a Stromboli dopo essere venuti a collisione tra loro mentre erano in volo.
Un apparecchio è caduto lungo la spiaggia, mentre l’altro è piombato al suolo in aperta campagna, provocando un incendio. I due piloti degli aerei, che non avevano altre persone a bordo, sono deceduti.
Ecco i particolari della tragica collisione. Nel pomeriggio nel cielo di Stromboli erano stati avvistati quattro “caccia” che procedevano con rotta nord-est in due formazioni. A circa 300 metri dall’isola i due aerei che procedevano in testa hanno effettuato una deviazione, il primo ha puntato verso nord, l’altro in direzione sud. È stato durante tale manovra – seguita dallo equipaggio del motoscafo “Strombolicchio” addetto al collegamento tra la Sicilia e le isole Eolie – che fra i due aerei è avvenuto un cozzo d’ala.

Gli aerei sono precipitati incendiandosi: uno è caduto in prossimità del Villaggio dello studente, l’altro sulla spiaggia di Scari a breve distanza dallo stesso Villaggio. Uno dei due aerei è andato completamente distrutto e non è stato possibile in un primo momento identificarne la sigla. Dell’altro è stato rilevata soltanto l’indicazione “Navy V.A. 85”.

Giudizio immediato per il sindaco Massimo Lo Schiavo. Lo ha chiesto ed ottenuto la Procura

La Procura di Barcellona ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, attualmente ai domiciliari per effetto dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita lo scorso 30 marzo per il reato di peculato. Il primo cittadino avrebbe infatti trattenuto per sé oltre 37 mila euro che appartenevano a due sorelle che erano state ricoverate in una casa di riposo, senza restituire la somma alla richiesta del curatore e dei carabinieri. Giudizio immediato che, di fronte ad un quadro probatorio fondato su elementi di prova tali da condurre ad un processo, consente di evitare la fase preliminare. Ieri il Tribunale, presidente Maria Celi, ha fissato le due udienze per l’avvio del processo che entrerà nel vivo il 15 gennaio con l’escussione di tutti i testi della pubblica accusa. Successivamente, nell’udienza del 27 gennaio saranno invece interrogati i testimoni citati dalla difesa, composta dagli avvocati Alberto Gulino e Giovanni Villari. Per il sindaco Lo Schiavo restano immutate le esigenze di custodia cautelare. Anzi, con la citazione in giudizio per il processo con il rito immediato, i termini di scadenza si sono allungati ancora di un anno.

OGGI PRESENTAZIONE LIBRO DI TEODORO CATAFFO ED INAUGURAZIONE MOSTRA PITTORICA NELLA BIBLIOTECA DI MALFA

COMUNICATO
Nuovi eventi nella Biblioteca Comunale di Malfa per il 18 luglio alle ore 18,30, con la presentazione del libro di Teodoro Cataffo “CASA AL MARE” edito nel 2009 e con anticipazioni del suo secondo libro prossimo alla pubblicazione. Inoltre sarà inaugurata la mostra pittorica “Speak your truth” (Esprimere la propria verità) di Katia Moltisanti, che vive a New York.
L’esposizione d’arte rimarrà esposta nei locali della Biblioteca sino al 3 agosto prossimo secondo l’orario della Biblioteca medesima (da lunedì a venerdì 8,30-14 ed anche martedì e giovedì 16-19).

Art.1 vicina al governatore Crocetta

Comunicato
L’associazione Art.1, da sempre vicina al presidente Crocetta, i circoli di Lipari, Milazzo, Furnari, Pace del mela e Basicó , il coordinatore della zona tirrenica Alessandro La Cava, rappresentano la totale vicinanza al presidente della Regione per avere subito una ulteriore mortificazione, la più grave perché colpisce la sua integrità morale, volta a delegittimarlo e screditarlo rispetto a pseudo intercettazioni presenti solo nella mente di un sistema di potere che ha deciso di “eliminarlo” dalla scena della politica.
Sulla questione Crocetta, l’unica cosa certa emersa è la definitiva scomparsa della democrazia.
Come sui figli non devono ricadere le colpe dei padri, non ne devono ricadere i meriti, quindi Paolo Borsellino, che è un eroe davanti al quale bisogna solo inchinarsi, in questa storia non centra niente e la Borsellino che ieri ha dichiarato di essere stata costretta a lavorare in condizioni non adeguate, dica chi l’avrebbe costretta a non svolgere al meglio il proprio ruolo.
I Poteri forti oggi decidono in quale momento e secondo quale disegno vanno cambiate situazioni non più controllabili.
Noi non ci stiamo!

venerdì 17 luglio 2015

Le Eolie a Linea Blu il 18 e il 25 Luglio

Linea blu, il popolare programma di Raiuno, è tornata alle Eolie realizzando riprese a Panarea e a Filicudi. Approfondite le tematiche inerenti l'archeologia subacquea.
Le due puntate andranno in onda su Rai 1 sabato 18 luglio e sabato 25 luglio alle ore 14.30.

I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi: "Autorizzati a lavorare in nero". L'amara denuncia di 8 lsu da quindici anni impiegati dal comune di Lipari Stromboli - Bancomat fuori uso e c'è chi paga l'acqua con carta di credito

Nell'ambito del progetto MED-JELLYRISK anche a Santa Marina Salina la rete anti-meduse

COMUNICATO
Santa Marina Salina ha la sua rete anti-meduse. Il Delphis Aeolian Dolphin Center, no-profit con sede a Salina che si occupa dello studio e della salvaguardia dell’ecosistema marino delle Eolie e che nel 2013 ha sottoscritto insieme al Comune di Santa Marina Salina un protocollo d’intesa con il Consorzio di progetto MED-JELLYRISK, ha provveduto a posizionarla nello specchio acqueo antistante la piazza principale del paese.
L’obiettivo scientifico del progetto MED-JELLYRISK è quello di tentare, per la prima volta in assoluto, una valutazione degli impatti socio-economici delle “esplosioni demografiche” delle meduse per studiare e progettare con cognizione di causa le contromisure mitigative da applicare.
Del Consorzio MED-JELLYRISK fanno parte il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa) quale Ente capofila oltre ad istituti di ricerca italiani (Università del Salento), spagnoli (l’Istituto di Scienze Marine di Barcelona), maltesi (Università di Malta) e tunisini (Facoltà di Scienze di Bizerta, Istituto Nazionale Agronomico di Tunisia). Vi aderiscono inoltre 33 partner associati: ministeri, organizzazioni governative, agenzie regionali per le acque, PMI, la Croce Rossa, ospedali, tutte le Aree Marine Protette siciliane e numerosi Enti Locali.
Le reti, posizionate su alcune spiagge del Mar Mediterraneo scelte per la sperimentazione, hanno una lunghezza complessiva che varia dai 25 ai 200 m lineari possono proteggere aree paragonabili a quelle di un campo da calcio (0,5 ettari), da calcetto o da tennis. Le reti sono costituite da una linea di galleggianti cilindrici, da una parte immersa di 2 centimetri di maglia e vengono posizionate dalla linea di riva sino alla profondità massima di 3 metri per creare delle zone dove è impedito l’accesso alle meduse.
La rete posizionata a Santa Marina Salina delimita uno specchio acqueo delle dimensioni di circa 250 metri quadrati e sarà gestita dal centro Delphis, che si occuperà del monitoraggio scientifico e della manutenzione della stessa. A breve saranno inoltre posizionati dei pannelli che oltre a segnalare la presenza della rete antimeduse guideranno i bagnanti alla scoperta del mondo delle meduse.
“Siamo contenti – spiega il Vice Sindaco di Santa Marina Salina Domenico Arabia – di poter prestare una piccola porzione del nostro mare alla sperimentazione di questa rete antimeduse innovativa, unica nel suo genere e che ha fatto registrare risultati molto importanti nelle località europee dove la sperimentazione è già in atto da oltre un anno. Benchè quest’anno, come peraltro anche nel 2014 nonostante l’allarmismo ingiustificato provocato da alcune notizie circolate sui media nazionali, di meduse nel nostro mare non se ne vedano tante è sempre un bene poter contare su una installazione che potrà regalare comunque bagni più sereni soprattutto alle tante famiglie con bambini che normalmente affollano la spiaggia antistante la piazza. Già a poche ore dal suo posizionamento – continua il Vice Sindaco – l’area di spiaggia protetta dalla rete risulta essere molto frequentata. Per il futuro pertanto si potrebbe pensare di dotare di questa particolare protezione anche altri tratti del nostro litorale. Ringrazio i biologi marini del centro Delphis – conclude il Vice Sindaco di Santa Marina Salina Domenico Arabia – per la disponibilità dimostrata per l’installazione e per la gestione della rete che necessita, per il buon funzionamento e per la riuscita della sperimentazione, di controllo e di una manutenzione costante ed operata da mani esperte e competenti”.

Alcuni barconi evitano sbarco generando danno all'erario. Il consigliere Bertè scrive al sindaco

Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Marco Giorgianni
SEDE
Oggetto: Gite con i Barconi alle Isole Eolie – Situazione.
Gentilissimo Sig. Sindaco ricevo diverse segnalazioni, da parte di operatori economici e di privati cittadini, circa lo svolgimento di attività di tipo escursionistico svolte da alcuni dei barconi che giornalmente visitano il nostro arcipelago, provenienti dalla terra ferma. Nello specifico, mi fanno rilevare che, alcune di queste imbarcazioni non effettuano più lo sbarco nelle isole, ma raggiungono le Eolie per portare in escursione i passeggeri con sosta in mare per fare il bagno alle cave di pomice o ai faraglioni senza alcun approdo nelle isole.
Per tanto, con la presente, Le chiedo di verificare quanto sopra anche in considerazione del fatto che se le imbarcazioni coinvolte fossero adibite al trasporto passeggeri, credo che le stesse debbano avere un porto di destinazione. La questione, tra l'altro, tocca anche le casse comunali in quanto su questi eventi non verrebbe riconosciuto il pagamento della rituale tassa di sbarco che diversamente dovrebbe essere sostenuto.
Distinti saluti.
Ugo Bertè (consigliere comunale)

Afa sino ad agosto e poi... chissà!

Quelli che stiamo vivendo sono probabilmente i giorni più caldi di questa estate, certamente i più terribili di luglio. Lo afferma Bernardo Gozzini, ricercatore di Ibimet-Cnr, secondo cui «questo mese sarà annoverato nella lista di quelli eccezionali per quanto riguarda i valori delle temperature e la persistenza». «Per essere definito eccezionale – spiega – un periodo deve avere due caratteristiche: la durata dei giorni caldi e la temperatura sopra la media. Il weekend in arrivo, ma anche i giorni che verranno, rientrano nella categoria».
Una prima parte di luglio bollente dunque che ha visto in cima alla classifica delle città più calde finora Firenze che durante le ore del mattino ha toccato punte di 39 gradi per ben 12 giorni di fila, con una percezione del caldo fino a 47 gradi. Roma invece ha vinto lo scettro di città più calda di notte per l’elevato tasso di umidità. Un luglio da record, quindi, come non accadeva da ben 12 anni. «L’estate del 2003 ricordata come la più calda non ha però avuto un luglio come l’attuale – rileva Gozzini –. Il 2003 iniziò con temperature elevate a maggio e giugno, di 3/4 gradi sopra la media, ma senza grossi sfioramenti a luglio».
E se l’Italia detiene il podio per afa e caldo insieme a Spagna e Portogallo che toccano una media di 40 gradi, al resto d’Europa non va meglio, con Parigi e Berlino che «in questi giorni fanno registrare temperature superiori alla media con punte nella capitale francese di 35° e a Berlino poco meno».
E questo scenario non accenna a calmarsi neanche la prossima settimana. Ci sarà una piccola parentesi piovosa solo domenica e solo al Nord e sulle Alpi, ma «il caldo e l’afa non daranno tregua all’Italia, anche la prossima settimana: fino al 25 luglio – spiega Gozzini – si registreranno temperature da record con elevati tassi di umidità che renderanno l’afa più insopportabile». Per avere un po’ di refrigerio si dovrà attendere agosto anche se – conclude Gozzini – non possiamo dirlo con certezza.

Buoni numeri per il turismo eoliano. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud

Il turismo eoliano da soddisfacenti segnali di riprese anche se si è ancora lontani dai numeri di un paio di anni fa. Lo conferma il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono il quale evidenzia come nei primi mesi del 2015 il trend è in crescita. “Relativamente ai mesi di maggio e giugno – dichiara - possiamo parlare di un incremento di presenze stimato attorno al 15%. Il mese di luglio, anche questo in moderata crescita, risente della ripresa ancora troppo lenta del mercato interno. Previsioni positive vi sono, comunque, anche per i mesi di agosto e settembre nei quali abbiamo motivo di ritenere che vengano confermati, se non incrementati i numeri già registrati lo scorso anno. Se in termini di presenze - continua Del Bono - stiamo tornando lentamente ai numeri pre-crisi, per quanto riguarda i fatturati abbiamo ancora parecchio da lavorare, proprio a causa del turismo nostrano. La capacità di spesa degli italiani risente ancora, infatti, parecchio della perdurante crisi economica che ha avvolto il paese in questi ultimi anni". Notevole, in questa prima parte della stagione, è anche il movimento dei turisti-pendolari che raggiungono le isole, in particolare Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli, con i vaporetti provenienti dalla costa sicula e calabra. Il movimento di questi turisti, che arrivano a metà mattinata e partono il pomeriggio, andrebbe meglio regolamentato. Per evitare, come accade in questo momento, il contemporaneo afflusso di migliaia di essi nelle varie isole.
In crescita anche il movimento dei turisti del fine settimana. Ne è chiara dimostrazione il tutto esaurito fatto registrare dai mezzi veloci che servono le isole maggiori delle Eolie. Intanto si deve registrare una notizia di rilievo per quanto riguarda i collegamenti marittimi. A seguito di un tavolo, tenutosi al Ministero dei Trasporti e al quale hanno preso parte rappresentanti dello stesso Ministero, l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo, gli armatori e i sindaci delle isole minori, si è deciso di rivedere gli estimi navali. Il costo delle corse sarà adeguato ai regolamenti comunitari e sarà così possibile fare entrare sul mercato nuove compagnie per garantire i collegamenti con Lampedusa, Linosa, Pantelleria, le Eolie e Ustica. "Si apre insomma al mercato il servizio azzerando tutti i contenziosi con il passato - spiega l'assessore Pizzo.  La variazione degli estimi è un passo fondamentale per potere affidare i nuovi collegamenti veloci integrativi con le isole minori". La gara per l'affidamento dei collegamenti sarà fatta dalla Regione e non più dal Ministero. Per siglare l’accordo l’appuntamento è stato fissato per venerdì prossimo.

Santa Marina Salina. L'Antenna a mare la vince Gianluca Re

Si è tenuta a Santa Marina Salina la tradizionale Antenna a mare. Vincitore dell'edizione edizione 2015 è stato Gianluca Re
Nella foto di Marco Miuccio, l'antenna a mare e il vice-sindaco Domenico Arabia in procinto di finire in acqua

Sale del museo come saune. Visitatori si lamentano

Visitare il museo di Lipari è, in questi giorni estivi, una vera e propria impresa. Stavolta non parliamo di problematiche legate all'apertura ma, piuttosto, come ci segnalano diversi turisti, al gran caldo che vi è nelle sale. La forte calura fa praticamente "scappare" i visitatori che non riescono a godere appieno del patrimonio storico-culturale esposto.
Pensare al posizionamento di condizionatori, è possibile?

"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. 13 Luglio 2006 : Yacht killer

13 luglio 2006
Yacht killer

La storia. Sono le 16,30 del 13 luglio 2006. Tempo splendido, visibilità perfetta. Un Yacht bianco, lunghezza fuori tutto 15 metri o più, dalle linee moderne, avanza a velocità regolare lungo le stretto si dirige verso Vulcanello, davanti alla costa del complesso «Baia Fenicia». A 80 metri di distanza, sulla terrazza di un residence, l’ingegnere Sergio C., assieme alla moglie, sta osservando il panorama. Compare il grande motoscafo, di nome forse Nabila, Nabilia, Marbella o qualcosa di simile. «Erano appena iniziate le vacanze - racconta - e stavo osservando l’ambiente marino, quando compare all’orizzonte quello scafo». L’ingegnere sente il rombo dei motori che, all’improvviso, si avvitano in una brusca e marcata decellerazione; incuriosito, osserva la scena concitata e misteriosa che segue. Un pugno di secondi. Tre persone, tre uomini, si precipitano in poppa e si sporgono per vedere cosa è successo. Passano uno, due minuti: «Non di più». Poi il frastuono sordo dei turbodiesel torna di nuovo ad assordare la baia, ancora più intenso. Il ribollire delle onde, i gorghi provocati da una manovra convulsa. In apparenza incomprensibile. Lo yacht, così, riparte a tutta velocità, verso il porto di Filicudi, lasciandosi alle spalle una scia insanguinata.
Sergio C. ha capito che è successo qualcosa di grave, corre in casa e afferra il suo binocolo. Controlla con attenzione, lentamente, quel tratto di mare. E capisce tutto: intravede un corpo, di schiena, avvolto dalla tuta, la boa bianca e rossa che segnala l’immersione di un sub. Semiaffondata, quasi spezzata. Scatta l’allarme. Un gommone della Capitaneria di Porto di Lipari si dirige verso Vulcanello. Dopo una mezz’ora di ricerche, guidate dal testimone, la salma del medico anestesista Mauro Falletta, 34 anni, sposato e padre di una bimba, viene recuperata e portata nel porto di Lipari, per l’autopsia. Nei giorni successivi prosegue la caccia al pirata e al suo yacht bianco lungo tra i 15 e i 18 metri che ha travolto e ucciso atrocemente il sub torinese. Alle ricerche partecipano attivamente un aereo della Guardia costiera proveniente da Catania e le motovedette della Cp e dei Carabinieri che hanno setacciato rispettivamente dall’alto e in ogni porto e in ogni anfratto il mare delle Eolie e della vicina costa tirrenica sicula. Nel tratto di mare dell’incidente, nei pressi del canale tra Vulcano e Lipari, è stato anche recuperato il fucile adoperato da Falletta per la caccia subacquea e quel che resta del pallone di segnalazione.
Scrive Sarpi sulla Gazzetta: “Il nome del natante killer, in base alle dichiarazioni di uni dei due preziosi testimoni che ha fornito tre importanti indicazioni sull’identità del mezzo, sarebbe in  mano agli investigatori. Questioni di pochi giorni, se non di ore, secondo i più ottimisti e il nome del responsabile del criminoso evento verrà fuori. Dovrà rispondere dei reati di omissione di soccorso ed omicidio colposo”.
Le previsioni ottimistiche del giornalista eoliano non si concretizzano, il grande yacht bianco sembra svanito nel nulla. Le ulteriori notizie vengono alla luce dopo oltre un anno.
I giornali del 1 agosto 2007 danno la notizia che è stata consegnata agli inquirenti di Barcellona P.G. una immagine sfocata, ma molto leggibile, di quello che potrebbe essere lo yacht-killer. La foto era stata scattata, per caso, da due turisti che, a bordo di una canoa stavano fotografando il panorama: in un angolo del fotogramma, piccola, compare la sagoma di uno scafo bianco con  strisce blu sulle fiancate. Il ponte alto. Data, ora, braccio di mare, coincidono al millimetro con il teatro della tragedia descritto da Sergio C., il supertestimone che è stato già più volte interrogato. Nella perizia di Daniela Trio e Filippo Santovito, disposta dai pm di Barcellona Pozzo di Gotto, quel segmento di foto è stato ripreso e rielaborato con tecniche diverse. Sono ricomparse immagini abbastanza chiare, che disegnano linee e caratteristiche forse riconoscibili dagli occhi, per esempio, di un vero esperto di nautica. I tecnici hanno così ricostruito le linee del quadrato di poppa e di parte della prua con una notevole precisione. Leggibili anche i profili del ponte di comando e delle strutture della parte anteriore dello scafo. Ma c’è ancora da lavorare.
I carabinieri dei Ris di Roma stanno ancora esaminando le cellule telefoniche della zona. Vogliono ricostruire il traffico di quei minuti cruciali del 13 luglio 2006. Obiettivo, risalire ai titolari delle Sim. Non sarà facile. «Ma non sarà tralasciato nulla», promettono gli inquirenti. Che hanno iniziato un faticoso censimento, su tutti i registri navali italiani, delle imbarcazioni con caratteristiche e nomi simili alla barca assassina. Nessuno si nasconde le difficoltà. negli anni successivi gli ufficiali della Capitaneria riuscirono a individuare il laboratorio grafico dove venivano realizzate le scritte in acciaio inox, incollate sulle fiancate alle imbarcazioni da diporto della zona. Fu individuata la fattura relativa a un «Aicon» identico alla barca assassina. I dipendenti , dopo molte reticenze, e anche bugie, finalmente confermano di avere eseguito, a suo tempo, quell’ordine. Una serie di Aicon, destinati ad essere noleggiati nei porti arabi, erano stati tutti battezzati con nomi arabi: Tahira, Jamila, Kamila. Ma del Nabila, nessuna traccia.
Il giallo si risolverà nel corso del marzo 2013 quando i giornali danno notizia che è stata individuata l’imbarcazione. PA 2651 D. Sarebbe la targa del motoscafo d’altura, anni di indagini, difficilissime, e alla fine il pm della procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha iscritto undici persone nel registro degli indagati, tutte imputate di omicidio colposo aggravato, favoreggiamento e falsa testimonianza.
I cellulari di due degli indagati, sarebbero stati «agganciati» dalla cella telefonica di Vulcano.

Fuga verso Milazzo
Secondo gli investigatori della Capitaneria di Lipari, il grosso natante, dopo l’incidente, invece di fermarsi e di tentare di soccorrere la vittima, dopo una sosta di pochi minuti, ripartì a tutta velocità e si diresse verso il porto di Milazzo. Gli armatori l’avrebbero immediatamente riportata a secco, il nome cancellato e sostituito e poi di nuovo noleggiata, con nuovi documenti e identità. Sette anni di indagini, in un clima di omertà, tra silenzi, documenti spariti, fatture contraffatte, amnesie parziali e totali.
Giustizia? Nessuna!

Il processo si è risolto con un clamoroso epilogo: prescritto.

giovedì 16 luglio 2015

Domani, Messa in suffragio di Saverio Camporeale

Una S. Messa in suffragio di Saverio Camporeale nel sesto anniversario della sua dipartita sarà celebrata da Mons. Gaetano Sardella domani, venerdì 17 luglio, alle ore 19, nella Chiesetta della Madonna del pozzo. Saranno presenti la moglie Debbie e le figlie Francesca ed Almas.

Crocetta si auto-sospende. Ma l'intercettazione choc sulla Borsellino seconda la procura di Palermo "non esiste"

Il governatore siciliano si auto-sospende dalla sua carica dopo le polemiche per un'intercettazione, pubblicata dall'Espresso, nella quale il suo medico, Matteo Tutino, parlando di Lucia Borsellino afferma: "Va fermata, va fatta fuori come suo padre". Parole che Crocetta dice di non aver sentito. E il legale di Tutino, che nel frattempo è stato arrestato per truffa, sostiene di non averla mai pronunciata. Ma sul governatore scoppia la bufera con il Pd che ne chiede le dimissioni e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi chiamano la Borsellino per manifestarle la loro solidarietà. Intanto Beppe Grillo lancia sui social l'hashtag #CrocettaDimettiti. Il presidente del Senato Pietro Grasso, parla di "parole schifose".
"Agli atti dell'ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino". Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi.
"I carabinieri del Nas - ha aggiunto Lo Voi - hanno escluso che conversazioni simili siano contenute tra quelle registrate nel corso delle operazioni di intercettazione nei confronti di Tutino".
La Procura ha specificato di avere fatto ricontrollare tutte le registrazioni relative all'inchiesta su Tutino, il medico agli arresti domiciliari per truffa, sia dai Pm titolari dell'inchiesta che dai carabinieri del Nas. Lo Voi ed il procuratore aggiunto Leonardo Agueci, che ha coordinato l'indagine, hanno sottolineato che nelle carte e negli atti della Procura di Palermo non esiste alcuna telefonata in cui Tutino avrebbe detto a Crocetta riferendosi all'ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino: "Questa va fatta fuori come il padre". 



Lo Schiavo (Marevivo) scrive al sindaco sullo smaltimento dei rifiuti a Ginostra

Sig. Sindaco Comune di Lipari
e p.c. S.E. Prefetto di Messina
Presidente Circoscrizione Stromboli
Comandante Circomare Lipari
Oggetto: problematiche smaltimento rifiuti a Ginostra – isola di Stromboli


Egregio sig. Sindaco,
in qualità di Primo Cittadino Lei darebbe mai disposizioni per posizionare, nei mesi estivi, un maleodorante compattatore di rifiuti sul pontile di Scari a Stromboli, o di Panarea, o di Marina Lunga a Lipari…, proprio dove poggia il portellone delle navi di Linea, nonché a meno di venti metri dall’imbarcadero degli aliscafi?!? Sì proprio nel punto esatto dove i turisti in visita nelle nostre isole mettono piede a terra?!?
Era il lontano 9 giugno del 2012 quando  in occasione della sua prima (ed unica) visita ufficiale nella frazione di Ginostra, prima ancora che potesse raggiungere il locale dove avrebbe incontrato gli abitanti, Le venne prospettata l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti … a distanza di oltre tre anni la risoluzione di quel problema non è mai stata efficacemente pianificata, programmata, finché si è giunti all’emergenza!
Nella mattinata dello scorso martedì 14 c.m. è stato effettuato un sopralluogo congiunto (di cui pochi… avevano notizia) da parte di un rappresentante del Comune di Lipari, degli uomini del Circomare Lipari, di operai della ditta appaltatrice, cui ha partecipato anche un gruppetto di appena otto abitanti accorsi, sotto il sole cocente, per discutere del posizionamento in ambito portuale di un compattatore in cui conferire giornalmente i rifiuti.
Dopo un’ampia discussione, che ha raggiunto in certi momenti toni accesi ed esasperati, fra i pochi presenti, ed in maniera affatto condivisa, è prevalsa la scelta di collocare il suddetto mezzo in maniera permanente sulla testata del pontile da dove dovrà essere imbarcato, ed immediatamente sostituito, sulla nave dei rifiuti che passerà da Ginostra, mare permettendo, e dunque nella migliore delle ipotesi, due volte alla settimana
Tale soluzione presenta a mio modesto avviso una serie di indubbi vantaggi che mi permetto di elencare anche volendo rivendicare il decennale impegno in tal senso dello scrivente: 
1- si libera lo scalo storico del “Pertuso” e l’adiacente “piscinetta” per i bambini da quella vergognosa catasta di sacchi emananti odori nauseabondi lasciati per giorni\settimane alla mercé di topi, gabbiani, insetti; 
2- si abolisce l’assurdo, inefficace, inefficiente e probabilmente illegale servizio di trasporto rifiuti a mezzo barca da Ginostra al porto di “Scari”; 
3- si pone fine ai disagi degli abitanti di Stromboli che per anni hanno dovuto “sopportare” la vista ed il putrido olezzo di quell’ulteriore carico di rifiuti proprio sulla banchina di “Scari” dove giornalmente sbarcano migliaia di turisti; 
4- si prevengono piccoli disastri ambientali derivanti dal trascinamento in mare di decine di sacchi in occasione di violente mareggiate.
Resta tuttavia quel triste BENVENUTO  proprio accanto alla maiolica che ricorda a chi sbarca dai mezzi di linea di essere arrivato a “Ginostra patrimonio dell’Unesco”.
Alla luce di quanto esposto in maniera precisa ed oggettiva, e non subdola e fuorviante, ritengo che certamente la soluzione individuata non possa essere definita un “miglioramento” e che comunque, seppur momentanea, rappresenti un’umiliazione, un ennesimo sacrificio imposto, che probabilmente ancora una volta la comunità ginostrese saprà sopportare, nell’auspicio di una definitiva risoluzione della problematica che non può prescindere dalla realizzazione con materiali locali di un piccolo spazio, opportunamente mimetizzato, sotto (e non sopra come qualche mente labile ha suggerito) il muraglione del sito denominato “u fossu a cauci”.
Sempre in tema di rifiuti mi permetto infine di volere sollecitare ancora una volta la bonifica della discarica a cielo aperto adiacente il cimitero di Ginostra nonché lo storico sentiero (seppur ormai abbandonato) per la scalata allo “Stromboli”.
A tal proposito mi permetto di rilevare che - probabilmente da diversi lustri - il Comune liquida ogni semestre al proprietario circa 1.150,00 € per l'affitto del terreno area di stoccaggio RSU: non si potrebbero utilizzare tali somme per la rimozione e il trasporto delle migliaia di bottiglie di vetro e plastica in idoneo sito?
Sperando di poterLa presto incontrare a Ginostra insieme a tutta la comunità, per un confronto leale e costruttivo, Le porgo i più cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo

Auguri Carmelina!

Nel giorno in cui festeggi il tuo compleanno e il tuo onomastico voglio farti giungere, attraverso questo mio giornale, i miei più affettuosi auguri.
Avrei voluto scriverti qualcosa di diverso ma stranamente non riesco e non comprendo perchè....o forse si:  
Qualsiasi mia parola di augurio sarebbe superflua rispetto a quella che stanotte, alzando gli occhi verso il cielo, potrai percepire. Dolce, leggera, carica d'amore, di quell'amore che LORO....hanno per te!
Salvo

Bancomat di Stromboli fuori servizio da 4 giorni. Bottiglietta d'acqua si paga con carta di credito

I due bancomat di Stromboli sono fuori servizio da ben quattro giorni e le lamentele dei turisti che affollano l'isola si sprecano. Non avendo alcuna disponibilità di contante i vacanzieri sono costretti a pagare con la carta di credito o con il bancomat - così come ci conferma il titolare di un supermercato - anche una semplice bottiglietta d'acqua minerale. Altri ricorrono, per quanto possibile, a piccoli "prestiti" da parte delle strutture in cui sono ospitati. Con l'impegno di saldare il tutto insieme al conto del soggiorno. La situazione, tra l'altro, è aggravata anche dalla ristrettissima disponibilità di contante da parte del locale ufficio postale. Sino ad oggi - così come ci informano alcuni tra gli operatori turistico-alberghieri dell'isola - a nulla sono valse le richieste d'intervento. Il coro unanime è: Ma si può pensare davvero di fare turismo in queste condizioni?

Mons. Miccichè indagato solo per astratte ipotesi di appropriazione dell’otto per mille e di beni artistici. Il comunicato dell'avvocato Troia che annuncia la presentazione di denunce per recenti rivelazioni giornalistiche

Riceviamo dall' Avv. Francesco Troia e pubblichiamo:
 Le inchieste che hanno investito recentemente Sua Eccellenza Mons. Francesco Miccichè Vescovo emerito di Trapani, finora si sono dimostrate il frutto delle testimonianze di soggetti più interessati a compiacere i propri interlocutori e/o i propri ispiratori, piuttosto che alla verità.
Le carte investigative, rese già disponibili dalle dinamiche processuali, tradiscono il limite di una indagine basata su fonti compromesse da tensioni o problematiche personali, ovvero contagiate dalle malevole ed anonime voci che da anni, senza riscontro, pervadono il Trapanese.
Tanto sembrerebbe dimostrare che il mezzo secolo di servizio sacerdotale, in prima linea contro l’immoralità, la criminalità organizzata e le occulte concentrazioni di potere, è una scomoda eredità, un patrimonio che, secondo alcuni, deve essere disperso.
Tuttavia, alla luce dei fatti, il Vescovo risulta indagato solo per astratte ed indeterminate ipotesi di appropriazione dei fondi dell’otto per mille e di beni artistici che, peraltro, nessuno degli aventi diritto ha mai denunciato sottratti.
Invero, le opere sequestrate, sottoposte al vaglio di tecnici esperti, sono risultate per la maggior parte di modestissima fattura, diverse sono le copie di pezzi conservati altrove ed addirittura sono stati riconosciuti dei falsi.
Quanto alle più recenti rivelazioni giornalistiche, atteso che l’unica fonte attendibile sarebbe stata la Procura della Repubblica di Trapani che, viceversa, è chiamata per prima a rispettare e a far rispettare il segreto istruttorio, sono state tutte prontamente denunciate avanti alle rispettive autorità giudiziarie e si procederà alle conseguenti richieste di risarcimento del danno.
Tale situazione ha comunque sollevato un problema che, come operatori del diritto, non possiamo ignorare, poiché abbiamo riscontrato che nel passato i propositi della Procura sono stati spesso percepiti anticipatamente dalla stampa; la impermeabilità degli Uffici dei Tribunali è garanzia di Diritto e di civiltà giuridica, negarne il valore ed ignorarne il pericolo svilisce il lavoro di chi è chiamato a servire lo Stato e le sue Leggi. 

Sicché, sarà iniziativa dei prossimi giorni procedere a segnalare e richiedere agli Uffici competenti di intervenire. 

La giovane artista liparese Anna Coluccio, settima tra gli Iperreallisti partecipanti ad una Biennale. Disegno selezionato mostra d'arte a Milano

Questo bellissimo disegno della giovane artista liparese Anna Coluccio ha partecipato ad una biennale dell'arte.
Ieri Anna è stata informata di essersi classificata con lo stesso tra i primi venti IPERREALISTI, precisamente al settimo posto.
In conseguenza di questo risultato il disegno sarà esposto alla mostra che si terrà a MILANO presso la galleria ART STUDIO 38, dall'1 al 15 settembre 2015.
Noi di Eolienews, che al talento di Anna abbiamo sempre creduto, riservandogli dello spazio del nostro sito, pubblicando, tra gli altri, anche questo disegno, siamo estremamente felici da questo traguardo da lei raggiunto e le formuliamo i migliori auguri per il futuro.

Sequestro imbarcazione minicrociere. In corso conferenza stampa. Inchiesta Dda di Catanzaro su presunti interessi 'ndrangheta in collegamenti quotidiani con le Eolie

(ANSA) - TROPEA (VIBO VALENTIA), 16 LUG - La nave di proprietà di una società privata che effettua il servizio di collegamento quotidiano tra Tropea e le Isole Eolie è stata sequestrata dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza perchè condotta da una persona che non aveva i titoli per svolgere le funzioni di comandante. L'imbarcazione, capace di trasportare fino a 300 passeggeri e del valore di alcuni milioni di euro, è stata bloccata stamattina al suo arrivo nel porto di Tropea La nave, dopo il sequestro, è stata messa a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha diretto le indagini che hanno portato all'esecuzione del provvedimento. I dettagli dell'operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle 12 nella Procura della Repubblica di Vibo Valentia. 
Si è poi appreso che la Dda di Catanzaro sta conducendo un'inchiesta su presunti interessi della 'ndrangheta nella gestione dei collegamenti quotidiani via nave tra Tropea e le Isole Eolie. Nell'inchiesta della Dda, che è comunque nella fase iniziale, non ci sarebbero, al momento, indagati.

Festeggiamenti a Porto Salvo . Da domani gli eventi collaterali al calendario religioso

Ars, spese pazze: in tredici a giudizio

(AGI) – Palermo  – La Procura della Repubblica di Palermo chiude l’indagine sulle spese dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana chiedendo il rinvio a giudizio per peculato nei confronti di 13 capigruppo della scorsa legislatura. L’unico per cui i magistrati chiedono l’archiviazione e’ Antonello Cracolici del Pd, che ha appena riassunto lo stesso incarico in questa legislatura. Secondo i pm devono invece essere processati Giulia Adamo, Titti Bufardeci, Nunzio Cappadona, Marianna Caronia, Nicola D’Agostino, Cateno De Luca, Cataldo Fiorenza, Innocenzo Leontini, Rudy Maira, Livio Marrocco, Francesco Musotto, Salvo Pogliese e Paolo Ruggirello. I magistrati chiedono l’archiviazione per 45 altri politici, tra i quali Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars, Baldo Gucciardi, appena nominato assessore alla Salute e gia’ capogruppo del Pd, Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, Francesco Cascio, Pino Apprendi, Luigi Gentile, Giuseppe Lupo, Raffaele Lombardo, Bernardo Mattarella e Gaspare Vitrano. Gli indagati erano 97 in tutto. Per una quarantina di questi la posizione e’ stata stralciata e le indagini proseguono.
L’inchiesta della Procura guidata da Francesco Lo Voi e’ stata coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Maurizio Agnello e Sergio Demontis. 

Comune di Lipari: continua la trattativa su contrattazione decentrata

COMUNICATO
La FP CGIL ha ribadito la necessità che tutti gli istituti contrattuali previsti dalla normativa vigente vengano liquidati allo stesso modo, evitando di creare disparità di trattamento economico che il sindacato non è disposto ad accettare 
Ancora una riunione di contrattazione decentrata per gli anni 2013-2014 quella svoltasi tra la Funzione pubblica della Cgil e l’Amministrazione comunale di Lipari. 
“Ormai da troppo tempo – ha affermato il segretario provinciale della FP CGIL, Francesco Fucile, i lavoratori del comune eoliano attendono di veder corrisposta la liquidazione di quanto gli spetta per i servizi. Ad oggi, però, i continui rinvii e rimpalli, hanno determinato una situazione di stallo che vede nella dirigenza dell’ente locale la principale responsabile dello stato di fatto”. 
La difficoltà principale dell’intera trattativa risiede nel fatto che le somme a disposizione nei Fondi Trattamento accessorio 2013 e 2014 non sono sufficienti a pagare tutti gli istituti contrattuali. L’Amministrazione propone di liquidare e pagare tutti gli istituti contrattuali obbligatori nei limiti della capienza dei Fondi, ma la FP CGIL ha ribadito che tutti gli Istituti contrattuali presentati nel prospetto di liquidazione dall’Amministrazione sono obbligatori ai sensi delle vigenti norme regolamentari e, come tali, tutti, dalla turnazione alla responsabilità, vanno liquidati alla stessa stregua. 
“Ogni diversa impostazione – ha aggiunto Fucile – rischia altrimenti di ingenerare un pericoloso conflitto tra i dipendenti, con inevitabili ripercussioni giudiziali che la FP CGIL ritiene opportuno evitare”.
Il sindacato rimane quindi in attesa delle prossime decisioni che vorrà assumere l’Amministrazione, ma soprattutto rimane in attesa dei correttivi, ancora non disposti dai dirigenti, per i servizi 2015. Ciò in considerazione del fatto che il Fondo 2015 è già stato totalmente utilizzato e ogni altro servizio sarà di fatto espletato senza copertura finanziaria. 

GIUSTIZIA: SOPPRESSIONE CORTI ME E CL, DELEGAZIONE ARS INCONTRA GUARDASIGILLI

Il mantenimento delle Corti d’appello di Messina e Caltanissetta è stato l’argomento dell’incontro che si è tenuto ieri a Roma al ministero della Giustizia tra il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, e il guardasigilli, Andrea Orlando. Insieme al presidente Ardizzone erano presenti i presidenti delle Corti d’appello e i procuratori generali di Messina, Michele Galluccio e Giovanni D’Angelo, di Caltanissetta Salvatore Cardinale e Fabio D’Anna, oltre ai presidenti degli Ordini degli avvocati dei due centri, Vincenzo Ciraolo e Pierluigi Zoda.
Della delegazione del parlamento siciliano facevano parte anche il vice presidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, il presidente della Commissione antimafia, Nello Musumeci, con il vice Gianluca Miccichè, e il deputato Giancarlo Cancelleri.
L’incontro con il ministro Orlando segue la mozione approvata dall’Ars lo scorso 14 aprile, per evitare che il progetto di revisione delle Corti d'Appello in Italia possa portare alla chiusura, in Sicilia, dei distretti giudiziari di Messina e Caltanissetta.
Al ministro Orlando sono stati illustrati dati oggettivi. Secondo gli attuali parametri, la permanenza delle due Corti d’appello sarebbe ampiamente giustificata.

"Cartoline". Il degrado e la foresta di Piazza Mazzini, a due passi dal municipio e dal Castello/Museo Archeologico

Riceviamo e pubblichiamo, se non con un brevissimo commento, una serie di "cartoline" sul degrado e lo stato di abbandono di una parte di piazza Mazzini. Considerando che siamo a due passi dal municipio e dal Castello/Museo Archeologico ci vengono spontanee le domande: Ma non ci vergogniamo? Possibile che nessuno dei nostri amministratori veda?











Tropea, sequestrata nella notte una nave delle minicrociere alle Eolie: Il conducente non aveva titolo per essere il comandante

I militari della guardia costiera e del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Vibo Valentia hanno posto sotto sequestro di una delle imbarcazioni turistiche che effettua la tratta Tropea-Isole Eolie. L'unità, carica di passeggeri, era condotta da un soggetto privo dei titoli previsti dalla legge per svolgere le mansioni di comandante, come si legge in una nota ufficiale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina.
All'arrivo nel porto di Tropea la nave e' stata posta sotto sequestro e messa a disposizione della procura della repubblica di Vibo Valentia.

mercoledì 15 luglio 2015

Sicilia: Patto Pd – Udc per cambiare rotta

(AGI) – Palermo, 15 lug. – Un “patto di consultazione permanente” tra Pd e Udc, che vigili sui risultati del governo siciliano, spazzi via “sterili protagonisti” e “improvvisazioni”, assumendo, “dopo un logoramento durato troppo a lungo”, la sfida della svolta politica, perche’ “non e’ prioritario concludere a ogni costo la legislatura”, ma piuttosto realizzare “un serio e rigoroso percorso di riforme”.
E’ il passo deciso nel corso di un vertice a Roma tra il segretario siciliano dei democratici Fausto Raciti e il leader regionale dello scudocrociato Gianluca Micciche’, dopo il recente chiarimento che ha placato, almeno per ora, i venti di burrasca sul governo Crocetta. Una mossa, quella dei principali alleati del governatore, che vuole dare il senso di un pressing senza sconti dopo due anni e mezzo vissuti tra strappi, tensioni e magri risultati. Cosi’, quel patto ha il sapore di un ‘direttorio’ pronto a esercitare tutto il suo peso in direzione dell’assunzione “in toto, insieme al presidente, della responsabilita’ politica di cambiare rotta e metodo di governo”. I pesanti ingressi in giunta dell’ex segretario centrista Giovanni Pistorio e dell’ex capogruppo dem Baldo Gucciardi, in fondo, assumono il senso di questa nuova fase.

Piaccia o – come e’ piu’ credibile – non piaccia a Crocetta. E quelle parole dei vertici siciliani di Pd e Udc, “non e’ prioritario concludere ad ogni costo la legislatura, ma vincere la sfida di governo”, appaiono la risposta a Crocetta che appena ieri aveva fatto sfoggio di ottimismo sulla stabilita’ del esecutivo e sulla sua durata sino a fine legislatura. “Il Partito democratico e l’Udc – aggiungono Raciti e Micciche’ – da sempre critici verso scorciatoie fai da te, sterili protagonismi e improvvisazioni politiche, oggi sono in prima fila per garantire un serio e rigoroso percorso di riforme che faccia uscire dalle secche di un’emergenza drammatica la nostra terra”. I segretari regionali dei democratici e dei centristi indicano poi la via: “Responsabilita’, strategia e visione sono le chiavi di volta fondamentali per ridare fiato ad una Regione che paga il conto pesantissimo di un passato che non passa e di un logoramento politico che e’ durato troppo a lungo ed e’ andato al di la’ di ogni ragionevolezza”. E’ per questo che “oltre ad un impegno diretto in giunta intendiamo avviare un patto di consultazione permanente tra i nostri vertici e i nostri gruppi parlamentari per favorire la condivisione politica e individuare soluzioni amministrative valide e percorsi parlamentari veloci”. 

La 'grande bellezza' dell'Italia e, soprattutto, quella nascosta

Riceviamo da Giuseppe La Greca, presidente Legambiente Eolie, e pubblichiamo:
L'ITALIA È UNO SCRIGNO DI TESORI MA UNA GRAN PARTE NON SFRUTTA LE PROPRIE POTENZIALITÀ. NON È LA SOLITA BANALITÀ. QUESTA VOLTA A CERTIFICARLO È L'ISTAT. "SOLO 70, DEFINITI "LA GRANDE BELLEZZA" - SPIEGA IL PRESIDENTE DELL'ISTAT GIORGIO ALLEVA CHIAMATO DAL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI A ILLUSTRARE E 'AGGIORNARE' LA PARTE DEL RAPPORTO 2015 SU CULTURA E TURISMO - HANNO UN INSIEME DI ECCELLENZE CULTURALI SOSTENUTE DA UN'ALTRETTANTO FIORENTE INDUSTRIA CULTURALE, COME ROMA, MILANO E FIRENZE MA ANCHE ALCUNE ZONE DI UMBRIA E CAMPANIA. MA CI SONO BEN 138 SISTEMI LOCALI CHE HANNO UN GRANDE PATRIMONIO CULTURALE 'NON ANCORA VALORIZZATO'. PER LO PIÙ FANNO PARTE DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA CON PUNTE IN SICILIA E PUGLIA".
Completano il quadro altri 138 sistemi locali soprattutto nel Nord Est che hanno una forte "imprenditorialità culturale" e cioè non hanno risorse di patrimonio incredibili, ma valorizzano in modo eccellente quello che hanno.
Ci sono poi 194 sistemi "volano del turismo": talmente belli e dotati di bellezza naturale da attrarre turisti senza avere musei o beni storico-artistici (di cui 14% Sicilia e 11% Sardegna).
Infine 71 "perifericità culturali" con risorse culturali scarse e scarsa capacità imprenditoriale e anche questi si trovano al Mezzogiorno (soprattutto aree interne di Calabria, Sicilia, Sardegna). Ma questa geografia, secondo Alleva, serve proprio per essere rivoluzionata puntando "su investimenti, capitale umano e innovazione".
"Una volta di più dico che bisogna fare sistema - dice Franceschini - e investire su quel museo diffuso che è l'Italia. Tanto che assieme alla Rai e all'Istat stiamo pensando a creare un parametro culturale per misurare il valore di un Paese e ad incrociare tutti i dati che ci arrivano non solo dall'Istat ma dall'Osservatorio nazionale del turismo e da altre fonti. Non solo lo Stato deve fare la sua parte (e l'abbiamo in parte fatta con art bonus e anche il tax credit), ma anche i privati: se c'è un monumento che attira i turisti, attorno vanno costruiti anche alberghi, ristoranti, negozi etc.
In un anno di crisi come il 2014 - conclude - abbiamo superato i 50 milioni di arrivi internazionali. Ora stiamo vivendo il grande anno dell'Expo e ci aspetta quello del Giubileo per cui stiamo lavorando con tante iniziative a partire dai cammini religiosi. Aspettiamo con fiducia che la rinnovata Enit cominci il suo percorso e si occupi non solo di promozione, ma anche di commercializzazione del prodotto Italia".

PER CHI NON CREDE NEL TURISMO CULTURALE E NELL'ESSERE NELLA LISTA DEI SITI PATRIMONIO DELL'UMANITA'
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE LIPARI
DOTT. GIUSEPPE LA GRECA