Cerca nel blog

venerdì 1 luglio 2016

Grande Guerra (1915-18) I caduti eoliani (rubrica a cura di Giuseppe Cirino) : ACQUARO MARINO

CADUTO EOLIANO NELLA GRANDE GUERRA SOLDATO ACQUARO MARINO
29 GIUGNO 1916 – 29 GIUGNO 2016
Acquaro Marino  nato a Lipari (Quattropani) il 16 settembre 1893 – distretto militare di Messina
Soldato del 20° Reggimento di Fanteria
Disperso il 29/06/1916 sul monte San Michele in combattimento all’età di 23 anni.
Sepoltura: Ignota

Unità di appartenenza
Brigata Brescia – 19 ° / 20° Reggimento di Fanteria


La Brigata Brescia era costituita dal 19° e 20° reggimento di Fanteria  aventi sede in tempo di pace a Monteleone Calabro 19° e a Reggio Calabria il 20°
Distretti di reclutamento: Belluno Bologna, Cefalù, Cosenza, Firenze , Parma, Monza, Reggio Calabria, Sacile e Salerno.
Anno 1915
Dal 9 Giugno al 10 Agosto, partecipa alle operazioni Monte Fortin e Monte Cappuccio

Anno 1916
Dal 1° gennaio al 14 è stata impiegata sul Monte San Martino (Cima 4 e Cima 3); dal 30 gennaio al 19 febbraio (Cima 3 e Cima 4); dal 10 marzo al 7 aprile  e dal 28 aprile al 19 maggio sul Monte San Michele; dal 5 al 29 giugno sulla Cima1 e Cima 2 del San Michele; dal 15 al 25 agosto a Pecika – Segeti ; dal 12 settembre al 24 ottobre a Vizinti –Cave Devetaki; dal 24 ottobre al 24 novembre Vizinti –Cave Devetaki q.187; dal 13 al 31 dicembre Castagneviza.

Anno 1917
La permanenza i periodi di permanenza  in zona operazioni di nell’anno  1917 sono stati i seguenti: dal 7 al 21 febbraio Castagneviza; dal 5 al 21 marzo e dall’1 al 25 maggio Pecinka – Fajti;  dal 4 al 7 giugno settore di Flondar; dal 18 luglio al 7 agosto Doblar, Valle Rio e Cigni; dal 20 agosto all’11 settembre Kambresco, Leupa, Okroglo; dal 20 settembre al 30 novembre q.800 Bate/ Bansizza, Nakobil, Plava, Monte Fortin, Farra, Talmassons, S. Vendemmiano e Limena.

Anno 1918
Dal 30 maggio al 15 luglio, la Brescia è stata impiegata sul Fronte Francese (Vanquois e Bois de Courton); dal 16 settembre all’11 novembre Fismes, Paars, Sisonne,  Aouste, Mosa.

Alla fine della Guerra le perdite della Brigata Brescia ammonteranno secondo un calcolo approssimativo dei riassunti del diario di guerra della Brescia a:

19° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
94
166
68/63
1481
7842
3833

20° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
81
166
51/40
1421
6208
3697


Dai riassunti dei diari di guerra della brigata Brescia:

“ Il 29 giugno l’attacco Austriaco contro il  S. Michele, preparato con lancio di gas venefici, coinvolse il 1° battaglione del 19° Reggimento ed il il 2° del 20° che, unitamente 2° battaglione del 48° Reggimento, difendevano le trincee presso la Cima 1 e 2. Benché decimati i battaglioni della Brigata, con furioso ritorno offensivo, ripresero le trincee momentaneamente perdute catturando un centinaio di prigionieri.
Le perdite  sofferte nella giornata dai due battaglioni ammonterano a 1200 uomini,  dei quali 32 ufficiali.
Il magnifico contegno mantenuto dai fanti anche in quell’occasione, è ricordato dalla motivazione  delle medaglia d’argento concessa alla bandiera dei due reggimenti.”

Esaurito lo slancio iniziale della Strafexpedition (Spedizione punitiva) portata avanti dagli austriaci nel settore del Trentino, con la parziale stabilizzazione del fronte i due schieramenti belligeranti cercarono di consolidare le rispettive posizioni. Gli italiani nei primi di giugno del 1916, disimpegnarono una consistente parte delle unità spostate nel Trentino per arginare la rottura del fronte sulle rispettive posizioni iniziali della settore Carsico. Era piena convinzione del Generale Cadorna e del suo stato maggiore che la guerra sarebbe stata vinta proprio sull’Altipiano Di Asiago e nei settori periferici dei Sette Comuni.
Sentendo forte la pressione italiana portata avanti con consistenti azioni dimostrative sulle alture intorno Gorizia per tutta la metà del mese di giugno, iI generale austriaco Boreoviec cercò di rafforzare e consolidare le preziose posizioni attenute sul Monte San Michele e ordino perciò ai suoi reparti di preparare un attacco per il 29 giugno.                               Il numero di unità ed uomini impiegati nell’azione non aveva nulla di eccezionale rispetto alle precedenti battaglie ma la data del 29 giugno 1916 rimarrà tristemente famosa per l’impiego dei gas venefici (cloro e fosgene) utilizzati dagli austriaci per la prima volta sul fronte italiano.
Alle ore 5:15 del mattino furono aperte le più di 6000 bombole contenente la nuvola mortale che in breve tempo calò dalle cime sulle posizioni dei triceramenti italiani.
Fu stimato che in pochi minuti tempo morino circa 2000 soldati italiani. Dopo la battaglia  intere unità vennero ritrovate all’interno delle trincee e nelle loro postazioni  con gli equipaggiamenti ancora addosso quasi come se dormissero. Non avevano avuto neanche il tempo di indossare le inadeguate e poche maschere antigas distribuite dal nostro esercito.
La ferocia austriaca non lasciò scampo ai pochi superstiti rimasti intossicati ed ustionati dai gas , infatti i primi battaglioni Ungheresi penetrati senza alcun problema nei trinceramenti di prima linea, finirono i poveri fanti italiani a colpi di mazza ferrata.
L’iniziale sbandamento e terrore generato nelle retrovie, fu prontamente arginato e grazie ad un potente bombardamento ed all’improvviso cambio del vento  che sposto da massa venefica verso le linee austriache, i fanti italiani con uno slancio di ira riuscirono a riconquistare parte delle posizioni perdute. Per azione dei loro stessi gas gli austriaci persero anche loro molti uomini. La crudeltà con cuoi gli austroungarici avevano finito i superstiti ai gas, suscito nei fanti italiani sconcerto e rabbia, tante che durante le contro offensive porte avanti per recuperare le posizioni, si cercò di non fare prigionieri, passando per le armi chiunque si arrendesse, soltanto i gruppi più consistenti furono risparmiati.

Il corpo del soldato Marino Acquaro originario della frazione di Quattropani, non fu mai ritrovato e dichiarato disperso, probabilmente sepolto come ignoto nel cimitero di Sdraussina.

Anche se la battaglia del San Michele non cambiò sostanzialmente, lo schieramento e l’assetto dei due eserciti, la ferocia dello scontro determino il comando italiano ad un maggiore impegno per la conquista di Gorizia e dei suoi Santi (monti che coronano la città) che culminerà nella 6^ Battaglia dell’Isonzo e nell’ennesimo bagno di sangue.

Soldati italiani vittime dei gas sul Monte San Michele  
(foto fondo Badoglio)


                                                       Maschera antigas italiana   1915/16                                 

                                                                  Mazza ferrata austriaca

Approfondimenti:
Al 19° Reggimento della Brigata Brescia apparteneva il poeta  Giuseppe Ungaretti arruolatosi volontario e salvatosi nella battaglia  del San Michele, poiché inviato per un periodo di riposo a Mariano del Friuli.
“Soldati
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” (Giuseppe Ungaretti)

Tratto dall’Espresso (La Grande Guerra 1915-1918) Racconto del soldato Antonio Santo Quintino Preite

La mattina, all’alba del 29 giugno 1916, l’artiglieria nostra incominciava a bombardare le linee nemiche, e tutto l’11° Corpo d’Armata stava pronto per andare all’assalto dalla parte di Monfalcone.
II 29° Reggimento, il 30°, il 19° ed il 20° Reggimento erano sul Monte Cappuccio, il 9° ed il 10° Reggimento Brigata Regina erano dalla parte di Duino, il 47° ed il 48° erano alla vallata fra il San Michele e il San Martino, e tutti dovevano andare all’assalto; e quattro Reggimenti altri erano di rincalzo a tutto l’11° Corpo d’Armata.
Il cimitero di Monfalcone (Fondo Arturo Busto)
Verso le ore 7.30 del mattino, l’artiglieria nostra bombardava le retrovie allungando sempre il tiro, acciocché i nostri possono avanzare.
Cinque minuti prima di andare all’assalto, gli Austriaci incominciarono a buttare gas asfissiante. L’artiglieria nemica a bombardare le nostre retrovie con granate cariche di gas asfissiante.
Non vedevi altro che una nube che camminava a passo d’uomo, abbassandosi appena due palmi da terra.
Appena questo gas arrivava alle nostre linee, i nostri, respirando di quel gas avvelenato, cadevano a terra morti.
Per cinque chilometri ormai erano quasi tutti morti, senza che nessuno si potè salvare.
La mia Compagnia e quasi tutto il 2° Battaglione non subirono nessuna perdita, causa che eravamo ad un posto avanzato, in contatto con le trincee nemiche, e perciò il gas non penetrò.
Del 48° Reggimento, che si trovava alla nostra destra vicino al Monte San Michele, quasi che restarono tutti i colpiti. Il Colonnello del 48°, che si trovava in un posto avanzato, ed avendo la maschera, si salvò, con qualche centinaia di soldati e graduati. Allora, veduto che il Reggimento era distrutto, di sua spontanea volontà prende una mitragliatrice, la piazza sulla trincea nostra, e incomincia a far fuoco, che gli Austriaci, sicuri che erano tutti morti gli Italiani, avanzavano col fucile. Già di quel punto, gli Austriaci furono costretti a retrocedere ma, una mezz’ora dopo, si vedevano gli Austriaci sul Monte Cappuccio avanzare dove erano i nostri del 29° e del 30° Reggimento che erano perfettamente colpiti di gas, e tutti giacevano a terra morti, e con mazze di ferro gli davano in testa, barbaramente, per farli morire più presto.
Una Compagnia di Austriaci, oltre 300 soldati e ufficiali, era arrivata alla nostra linea di resistenza, e stavano cominciando a rovesciare la linea, cioè a voltare le feritoie in viceversa, e i pezzi di artiglieria e quelli delle bombarde l’avevano rivoltati contro di noi; in quel momento che il nemico stava facendo quell’operazione, incominciarono ad arrivare i primi nostri rincalzi, che circondarono il nemico e, senza nessuna azione di resistenza, i nostri li fecero prigionieri.
In mezzo a quei prigionieri nemici, trovasi un Maggiore che li comandava, ed era leggermente ferito alla testa e al braccio. Fu portato al posto di medicazione nostro, dove fu medicato.
C’era un nostro Capitano che, per mezzo di certi sacchi pieni di aria, faceva respirare parecchi soldati che erano stati colpiti leggermente di gas avvelenato, e così per mezzo di quell’aria se ne salvarono parecchi.
Appena entrato il Maggiore, disse il Capitano medico verso il Maggiore: “Ma siete veramente barbari voi altri Austriaci, avete buttato questi gas per far morire tanti giovani, senza nemmeno che si potevano difendere!”.
Senza perdere un sol momento di tregua, si alza il Maggiore austriaco e dice: “Siete voi altri italiani barbari, perché avete messo fuori combattimento undici Battaglioni dei nostri soldati. La vostra artiglieria ha fatto strage di noi; ogni granata ci colpiva in pieno, che faceva saltare i soldati con le gambe e braccia, e certi squartati, e per questo noi altri Austriaci abbiamo dovuto servircene del gas ”. Sentendo ciò, il nostro ufficiale non parlò più.
Per due giorni e due notti, tutte le automobili, autocarri, carri e carrette, trasportavano dei soldati morti dal gas, che erano diventati neri come il carbon fossile, e li trasportavano al cimitero di Sdraussina, dove centinaia di soldati del Genio avevano aperte delle buche, e là dentro seppellirono tutti i nostri morti.

Immaginate che gran dispiacere sentivamo nell’animo nostro a vedere centinaia e centinaia di nostri fratelli morti, senza poter nemmeno vendicarsi col nemico e senza poter nemmeno scrivere per l’ultima volta ai loro cari.

La Madonna del Terzito ad Alicudi e Filicudi (di Antonio Brundu)

Prosegue il pellegrinaggio mariano della Madonna del Terzito nell’ arcipelago eoliano. 
Il 30 giugno scorso, infatti, il simulacro della Madonna con il campanello, dopo la visita nelle parrocchie di Lipari e di Vulcano, è stato portato nelle isole di Alicudi e Filicudi (Foto di Antonio Brundu). 
Qui rimarrà sino al prossimo lunedì, 4 luglio e, nella stessa mattinata, farà ritorno a Salina, nel Santuario di Val di Chiesa dove, il 23 luglio si svolgerà la festa annuale in onore della Madonna. Intanto, dopo l’estate, la statua sarà portata anche a Panarea e Stromboli a conclusione del pellegrinaggio in tutte le sette isole Eolie. 
Nel primo pomeriggio di ieri, giovedi, ultimo giorno del mese di giugno, la Madonna del Terzito, a bordo dell’imbarcazione liparese “Principessa”, ha lasciato l’isola di Vulcano dopo una permanenza di circa 10 giorni e si è diretta dapprima verso Alicudi (estrema isola ad Ovest delle Eolie), dove all’Hotel “Ericusa” si è svolta la Santa Messa concelebrata dal canonico Don Alessandro Lo Nardo, rettore del Santuario di Val di Chiesa, da P. Godwin e da P. Enzo. 
Festante, con bandiere e bandierine colorate, è stata l’accoglienza della gente sul porto della piccola e graziosa isola eoliana. Quindi, dopo la concelebrazione eucaristica, la Madonna è stata portata a Filicudi, dove visiterà le parrocchie di Santo Stefano (patrono dell’isola) ubicata in località Val di Chiesa e di San Giuseppe, situata in contrada Pecorini Alto. 
Anche a Filicudi l’accoglienza della popolazione è stata gioiosa e commovente e molte bambine hanno offerto petali di fiori alla Madonna. 
Sia ad Alicudi che a Filicudi P. Alessandro e P. Godwin hanno evidenziato il significato di questo viaggio della Madre nelle isole che non avveniva dal 1948 (cioè da 68 anni), a suo tempo organizzato dal Vescovo di Lipari del tempo Mons. Bernardino Salvatore Re. 
 Come allora, anche oggi, le popolazioni eoliane delle isole di Lipari, Vulcano , Alicudi e Filicudi (come quelle di Panarea e Stromboli e, quindi Salina hanno mostrato e dimostreranno la loro grande e sentita devozione filiale verso la Madonna di Val di Chiesa, il cui culto risale al secondo secolo dopo la nascita di Gesù, quando un monaco eremita giunto dall’Oriente, si è rifugiato nella boscaglia dell’isola eoliana per sfuggire alle persecuzioni degli imperatori romani. 
E qui ha portato una immagine di Maria Vergine e ha dato l’avvio all’antichissimo culto mariano che perdura nel tempo, lungo i secoli ed i millenni. 
 Antonio Brundu

Residenti nelle isole. Dal 4 luglio basterà un click per prenotare il viaggio in aliscafo

Comunicato
Residenti alle Isole. Dal 4 luglio basta un click

Anche ai residenti basterà un click per prenotare il viaggio in aliscafo. Dal prossimo 4 luglio, sul sito libertylines.it, nella sezione booking, i residenti delle Isole siciliane potranno prenotare on line il viaggio di andata e ritorno per la propria destinazione. La richiesta era stata avanzata alla società dal Presidente del Consiglio comunale di Santa Marina Salina alcuni giorni fa. I vertici della Libertylines, hanno accolto immediatamente l’esigenza proveniente dal territorio ed hanno proceduto ad ampliare il servizio booking on line anche alle persone residenti nelle Isole. Un servizio, che unito a quelli già offerti, arricchisce ancora di più il pacchetto delle opportunità rivolte principalmente a chi vive l’insularità giornalmente. Basterà quindi aprire il sito internet della compagnia di navigazione, e prenotare immediatamente il proprio posto in aliscafo. Il ticket di viaggio dovrà essere ritirato all’ufficio di biglietteria del porto di imbarco esibendo il documento d’identità.

SPIAGGIA DI PORTINENTE (LIPARI) ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE EREDITA’ IMMATERIALI DELLA SICILIA

Portinente: Com'era
   La spiaggia di Portinente è stata recentemente iscritta ne Il Libro degli Spazi Simbolici, uno dei sei libri del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia; ed è il primo luogo dell’arcipelago eoliano ad ottenere questo importante riconoscimento, per il suo valore sacrale e simbolico.
  La richiesta di iscrizione, da noi preparata e presentata alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina,  è stata valutata positivamente, in quanto  la spiaggia di Portinente possiede i requisiti  per l’iscrizione nel Libro degli Spazi Simbolici “quale luogo legato al sacro” che “ha registrato eventi tali da sortire dinamiche di memorie collettive”. La richiesta è stata quindi trasmessa all’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’ Identità Siciliana, dove la Commissione apposita l’ha accolta nel mese di aprile, ratificandone l’approvazione nei giorni scorsi.
Siamo particolarmente grate a quanti nelle Istituzioni suddette hanno espresso giudizi favorevoli alla nostra proposta.
L’idea di richiedere l’iscrizione è nata, da parte nostra, sia dal legame affettivo con le isole che dalla conoscenza delle tradizioni religiose e della cultura popolare eoliane; conoscenza che ha consentito di motivare la richiesta, documentando con ampiezza e accuratezza che la spiaggia di Portinente da tempo immemorabile “produce memorie legate al sacro” nelle isole Eolie, ed è riconosciuta dalla collettività insulare  come un luogo  importante della identità eoliana. 
Portinente : Oggi
Secondo una tradizione molto antica, come è noto,  sulla spiaggia di Portinente giunse, navigando sulle acque del mare, la cassa contenente il corpo di San Bartolomeo, il 13 febbraio del 264.
Questo evento miracoloso, accompagnato da altri miracoli, diede vita al mito di fondazione del culto di San Bartolomeo, protettore di Lipari e patrono dell’arcipelago eoliano, ed è  celebrato dalla chiesa locale; ma soprattutto se ne è tramandato il ricordo nella tradizione religiosa popolare, in cui rimane vivido e attuale.
Molti scrittori, antichi e moderni, a partire da San Gregorio di Tours, nella seconda metà del VI secolo, hanno raccontato la storia dell’approdo a Portinente, cui seguì la costruzione della prima chiesa di San Bartolomeo sul suo sepolcro ; e altri avvenimenti connessi alla chiesa e al culto, famosi in tutto il mondo antico, compreso il saccheggio che avrebbe causato  il trasferimento del corpo del Santo a Benevento.
Ed è sempre a Portinente che,  molti secoli dopo, nel 1926, avvenne la riconsegna alla comunità ecclesiale di un lembo della pelle di San Bartolomeo, proveniente da Venezia, a bordo di una torpediniera della Regia Marina, a celebrazione ufficiale e solenne di quel lontano accadimento.
 Innumerevoli racconti della devozione popolare, di cui fino a pochi anni sono state raccolte e registrate preziose testimonianze, narrano la venuta miracolosa del Santo e l’episodio dell’arrivo della reliquia  arricchendoli con i  particolari prodigiosi e fantastici dell’immaginario popolare.
Tutti questi elementi fanno di Portinente un Monumento della storia eoliana, oltre e più che della tradizione religiosa.
Nelle nostre intenzioni, l’iscrizione nel Registro delle Eredità Immateriali dovrebbe contribuire a rafforzare e ad accrescere fra gli abitanti di Lipari e delle isole la consapevolezza di avere un grande patrimonio culturale comune; dovrebbe favorirne la valorizzazione, e anche contrastare il pericolo dell’oblio 
    Il Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia è il catalogo delle espressioni della cultura immateriale della Sicilia, che  l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha istituito il 26 luglio 2005 con il D.A. n.77, secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003.
 L'art.2 della Convenzione definisce così i patrimoni culturali immateriali: “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”.
Con l’ istituzione del Registro, la Regione Sicilia ha avviato le attività essenziali per l'identificazione e registrazione delle proprie eredità culturali, contribuendo così alla loro salvaguardia, con particolare riguardo per quelle a rischio di estinzione. Il Registro,composto inizialmente da quattro libri, nel 2014  è stato aggiornato, secondo le ultime direttive UNESCO, con il D.A. 571  ed ora è composto dai seguenti sei libri: delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali; dei Mestieri, dei Saperi e delle Tecniche; dei Dialetti, delle Parlate e dei Gerghi; delle Pratiche Espressive e dei Repertori Orali; Tesori Umani Viventi; e degli Spazi Simbolici.
Gli spazi simbolici, vogliamo sottolineare, sono luoghi in cui si sono verificati eventi significativi per la storia di una comunità, e di cui si è conservata e rinnovata la memoria.
Ci auguriamo che lo sguardo di tutti coloro che vedranno o visiteranno Portinente, siano essi eoliani o turisti, possa percepire  la sacralità di questo luogo denso di memorie, che è un prezioso Bene culturale oltre che una splendida baia, anche attraverso qualche segno tangibile che ne attesti la storia  e ne perpetui il ricordo.

Macrina Marilena Maffei e Anna Siracusano

"Svuotamento straordinario" dei cassonetti in giro per l'isola. I cittadini facciano la loro parte

Giornata di "pulizia straordinaria" per gli operatori ecologici in servizio a Lipari. Con il vigile urbano Simona Grella al seguito (incaricato dal sindaco ai controlli sullo smaltimento dei rifiuti) a partire dalle sei del mattino, si sono svuotati i cassonetti di Quattropani, Serra, Pirrera, Sparanello. 
Per rimuovere i copertoni di auto, posizionati abusivamente, si attende l'arrivo della ditta specializzata.
E' auspicabile adesso uno smaltimento dei rifiuti consapevole da parte dei cittadini e, principalmente, si eviti di conferire materiale in modo non differenziato, così come è auspicabile cessi la "cattiva abitudine" di depositare rifiuti ingombranti nei pressi dei cassonetti. Per questo c'è il centro di raccolta di Canneto Dentro

Libertylines, a breve prenotazione online anche per residenti e titolari Liberty card

Così scrive su fb il presidente del consiglio comunale di Santa Marina Salina, Alessandro Lopes:
Nei giorni scorsi ho scritto alle società di navigazione chiedendo l'apertura delle procedure di prenotazione online anche per i residenti ed i titolari di Liberty Card.
Oggi il Presidente Morace mi ha comunicato di aver dato disposizioni in tal senso affinché ciò sia possibile già a partire dal prossimo lunedì.
Ringrazio il Presidente Morace per la completa disponibilità.


Nota del direttore - Nelle  prossime ore Libertylines emetterà un comunicato ufficiale

Frasi

Adesso sento che sei triste. Mi guardi con due occhi grandi pieni di curiosità e dici che mi sbaglio, che è solo un'invenzione, ma è tanto tempo ormai che ho imparato la follia e leggo chiaro un'anima come se leggessi un libro, dove al posto di parole leggo le emozioni, leggo le espressioni... Adesso, lasciati abbracciare, è ciò che vuoi, è ciò che voglio, staremo bene in due...
(Nicola Aliberti)

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 1° Luglio

Eolienews augura Buon Compleanno ad Elodia Sabatini,  Noemi Spadaro, Mariella Piluso, Bartolo Ficarra, Matteo Mangano, Luca Sgroi, Andrea Sgroi, Piero Braì, Fabiana D'Ambra, Luigi Rizzo, Tommaso Sapienza, Noemi Spadaro 

Armando Esposito coordinatore del Psi per le Eolie

Giuseppe Marano, segretario del Nuovo Partito Socialista per la Provincia di Messina, comunica l’adesione al Psi di Armando Esposito di Lipari, al quale è stato affidato il Coordinamento del Partito per le isole Eolie. La segreteria provinciale, intanto, si prepara ai prossimi appuntamenti politici, uno tra tutti il lancio del Comitato del “No” al Referendum Costituzionale.

Le "mie" isole dentro il mito. Un documento del professor Vincenzo Consolo

Grazie alla signora Caterina Consolo pubblichiamo un pezzo che il compianto professor Vincenzo Consolo nel luglio del 2009 inviò al Giornale delle isole Eolie

giovedì 30 giugno 2016

Ci aiuti ad aiutare?

Ci aiuti ad aiutare?
Torno a chiedere aiuto ai miei lettori di Eolienews e ai miei amici. 
Un appello che ripropongo a distanza di circa un anno da quello andato a buon fine e che, grazie a voi, ci ha permesso di aiutare una famiglia in difficoltà. Fondi che abbiamo consegnato e documentato.
Questa volta - sono stato contattato da amici e da un familiare di una persona che conosco e che so ha realmente bisogno di sottoporsi ad un ciclo di cure costose, da compiere tra l'altro fuori Lipari. 
Non mi sarei lasciato coinvolgere se non ne fossi stato certo. Anche perchè come sempre ci metto la mia di faccia
So che è un momento difficile per tutti vi chiedo, se volete, un piccolissimo contributo per sostenerla in questa "battaglia". Gli amici di Lipari, che mi conoscono, se vogliono possono anche darmi personalmente il loro "pensiero". Va bene anche il costo di una piccola colazione. Il mio contatto telefonico è 339.5798235
Gli amici che mi seguono da Lipari e da fuori Lipari, possono farlo con 

un versamento sulla Postepay n° 5333 1710 2104 44 21
- un bonifico all'IBAN IT94W0760105138204924504926
L'Intestatario, in entrambi i casi,  il direttore Salvatore Sarpi 
( Codice Fiscale SRP SVT 59 B14 E606 P )
Conclusa la raccolta vi renderò conto di quanto avete versato e che girerò alla persona interessata. Ringrazio chi vorrà contribuire ed una raccomandazione. Se volete fare del bene fatelo ma non state a fare indagini sui destinatari. Da me non avrete risposta e preferisco, in tal caso, rinunciare al contributo.
Grazie
Salvatore Sarpi (direttore Eolienews)


N.B. Manterremo aperta la raccolta ancora sino a fine mese

L'ultimo saluto a Lorena Mangano: lacrime e preghiere per lei a Capo d'Orlando (da tempo stretto)


E' stato un vero e proprio abbraccio quello che oggi Capo d'Orlando ha stretto intorno alla famiglia di Lorena Mangano, la ventitreenne uccisa da un'auto impegnata in una corsa folle, sabato scorso notte, a Messina. Un abbraccio caldo, composto e silenzioso, nella chiesa di Cristo Re gremita, fuori e dentro, tantissima gente ha salutato per l'ultima volta Lorena, chiusa nella sua bara bianca davanti l'altare.
In prima fila mamma Carla e papà Vincenzo, mano nella mano, hanno ascoltato le parole di padre Nello Triscari. "Lorena ci insegna ad amare la vita, a non sprecarla in liti e odio, a gustarla pienamente ogni giorno con le persone che il Signore ci ha messo accanto. A volte siamo noi stessi a procurarci il male, per egoismo e arroganza, invece Lorena ci insegna che la vita è amore".
Sull'altare, con la fascia tricolore, c'erano il sindaco orlandino Franco Ingrillì e quello di Messina Renato Accorinti. Tra i banchi, i parenti e gli amici di Lorena, quelli di sempre, e i colleghi di università. Tutti hanno seguito in silenzio la messa di cordoglio, tantissimi i ragazzi coi colori del lutto, hanno tentato di trattenere le lacrime.
"Grazie Signore - ha concluso padre Nello-per averci donato questo bel fiore anzi tempo reciso. E grazie a te Lorena, hai fatto da scudo alla morte con la tua, per evitare che quella notte fosse fatta una strage".
"Vi promettiamo che ci impegneremo perché Lorena non venga dimenticata, perché diventi simbolo della lotta perché quel che è accaduto non accada di nuovo- ha detto il sindaco di Capo d'Orlando Franco Ingrillì rivolto alla famiglia. -Una volta i genitori temevano per i figli che andavano in guerra, oggi forse dimentichiamo che è in atto un'altra guerra, quella contro l'alcol, la droga, la tracotanza".
Anche Accorinti ha voluto salutare Lorena: "dobbiamo cambiare il nostro stile di vita, e dobbiamo vincere l'odio con l'amore", ha detto il sindaco di Messina.
E una voce ha rotto il silenzio commosso della sala: "vogliamo giustizia. Ciao dolce Lorena, adesso sei la stella che vegli su di noi", è stato il saluto dei suoi compagni di liceo, che hanno dovuto prendere la parola prima del dovuto perché la loro preside, salita all'altare per leggere qualche riga, non è riuscita a vincere lo strazio.
All'uscita, uno stormo di piccoli cuori bianchi, i palloncini candidi del dolore, si sono liberati in cielo insieme al cuore di Lorena.
Intanto in Procura si lavora senza tregua. Il sostituto procurate Marco Accolla, titolare del caso, attende le risultanze delle perizie in corso per valutare le responsabilità di Forestiere, il conducente dell'Audi TT pirata che quella notte, ubriaco, ha travolto la Panda della ragazza. Trascorsa la flagranza, per l'uomo non é allo stato possibile disporre l'arresto dell'uomo, anche alla luce della nuova legge sull'omicidio stradale. Ma i risultati degli accertamenti potrebbero cambiare il quadro.

Vulcano. Dilaga l'ambulantato. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Messina. Travolse e uccise Rebecca. Condannato a quattro anni e quattro mesi

Il gup di Messina ha condannato a 4 anni e quattro mesi con rito abbreviato Luca Lo Miglio, 31 anni, accusato di aver travolto e ucciso l'8 marzo scorso Rebecca Lazzarini,  14 anni, nel villaggio di Mili Marina a Messina. L'uomo a bordo di una Bmw a noleggio, ubriaco aveva investito la quattordicenne che camminava lungo il ciglio della strada insieme al fratellino e al padre. (ANSA)

Vip alle Eolie. A Panarea, Andrea Agnelli e Marco Storari

Primi vip sotto il sole delle Eolie. A Panarea sono sbarcati Andrea Agnelli e l'ex portiere di Juve e Messina, Marco Storari.
Ieri sera hanno cenato al Raya.
Panarea in questo inizio di stagione sembra essere meta preferita dei vip. Ad inizio giugno era sbarcata Elisabeth Hurley

Art.1: Si diano locali stazione marittima di Lipari in locazione. Ricavi finanzino servizio d'accoglienza

COMUNICATO
Nei giorni scorsi,leggendo tra i commenti nei social ed ascoltando alcune riflessioni di amici ed associati,è emerso che nella gestione dei locali di sotto monastero pare ci sia stata una gestione allegra di questa amministrazione.
Sembrerebbe che al termine dei lavori di ristrutturazione delle biglietterie(2014)il primo cittadino abbia deciso,in autonomia, di affidare i box(pare in assenza di regolare contratto)alle società che gestiscono il servizio di bigliettazione per conto delle società di navigazione libertylines(ex usticalines)e SNS(ex sistemar).
Non ci soffermiamo sulle dichiarazioni che il primo cittadino avrebbe fatto durante l'ultimo consiglio comunale, ne siamo interessati a verificare se ci sia una responsabilità nella sua condotta perché sono altri gli organi preposti a fare eventualmente tali verifiche ma riteniamo sia opportuno ricordare al primo cittadino che amministra il comune di Lipari e non quello di Dogna, pertanto chiediamo che,nel più breve tempo possibile, siano messi in locazione gli immobili di sottomonastero, applicando canoni compatibili con quelli di mercato, e che si utilizzino i ricavi di tali entrate per finanziare un servizio di accoglienza al porto in linea con i criteri di un'area a forte vocazione turistica come Lipari.
Tale servizio potrebbe dare la possibilità a 6-8 giovani eoliani di trovare una occupazione stagionale stabile,miraggio per molti isolani in questi ultimi quattro anni.
Art.1

Festività di S.Pietro. La comunità parrocchiale ricorda i 43 anni di sacerdozio di don Gaetano


La S. Messa concelebrata dal Parroco don Gaetano Sardella, da don Giuseppe Mirabito, parroco di San Giuseppe, e da padre Domenico Paternò, salesiano, originario di Lipari che opera in Tunisia. All'inizio della celebrazione il dott. Michele Giacomantonio ha rivolto un dindirizzo di saluto al Parroco a nome delle comunità parrocchiali. Dopo la celebrazione vi è stata la processione del simulacro di San Pietro che lungo il Corso Vittorio Emanuele ha raggiunto Sottomonastero ed ho tornato in chiesa. Dopo la processione, un momento di convivialità nei locali della canonica e nel cortiletto.
Caro Don Gaetano,
So di interpretare un sentimento comune ringraziandoti per questi 43 anni di missione donati alla parrocchia di San Pietro, Cattedrale, Portosalvo ed alla Chiesa di Lipari. Sono stati 43 anni cruciali per la Chiesa in generale e quella di Lipari in particolare segnati dal travaglio nella recezione del Concilio Vaticano II, dalla conclusione dell’esperienza dell’autonomia della Chiesa di Lipari dopo almeno 17 secoli e dalla necessità di imparare a fare parte di una comunità più ampia con le Diocesi di Messina e S. Lucia del Mela, dalla presenza per diversi anni di un Vescovo ausiliare dinamico e carismatico come Mons. Francesco Micciché e poi dalla sofferenza di sentirci - qualche volta - senza pastore, come messi un po’ ai margini…. Anni segnati dalla forte esperienza dell’immigrazione terzomondiale ed islamica in particolare, dalla svilupparsi del turismo e dall’insorgere della cosiddetta società del benessere con le nuove povertà e le nuove divisioni.
Anni cruciali che hanno interrogato fortemente la pastorale e la vita cristiana e che ti hanno portato, via via, con sempre maggiore decisione , a definire la tua missione come costruzione della parrocchia, famiglia di tante piccole famiglie, di una comunione di tante piccole comunità segnata dal carisma della misericordia. Una missione alta ed impegnativa perché non è facile parlare di comunione in un mondo sempre più caratterizzato dall’individualismo e tanti piccoli egoismi.  Eppure essere introdotti nell’amicizia con Gesù Cristo significa entrare a far parte della comunità di amici che, in quanto tali, ha caratterizzato la chiesa fin dall’inizio come ricorda l’apostolo Giovanni a conclusione della sua terza lettera.
Il sinodo dei vescovi su “Vocazione e missione dei laici nella chiesa e nel mondo” (1987) descrive la parrocchia come «la chiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie» e come «la famiglia di Dio, una fraternità animata dallo Spirito di unità», come casa aperta a tutti e, con una parola di Giovanni XXIII, come «la fontana del villaggio alla quale tutti ricorrono per la loro sete».
Una parrocchia,  comunità di comunità, partendo  dalle famiglie che da noi, per quanto in crisi e traversate da numerosi problemi, sono una realtà che resiste ancora e garantiscono un rapporto con gli ambienti di vita, di lavoro e tempo libero, con gli anziani ed anche – in qualche modo – con i giovani. Cioè una chiesa presente dove sono le persone. Una chiesa che non aspetta solo che la gente venga a lei ma anche chiesa che va verso il mondo. Le famiglie così diventano il fuoco dell’evangelizzazione e dell’azione pastorale e vanno rivitalizzate sollecitandole ad inserirsi in circuiti di preghiera, di spiritualità, di catechesi, di carità e, più in là forse, anche in circuiti  di riflessione su problemi cruciali ed anche ecumenici: circoli di dialogo, di amici o vicini, che si incontrano con regolarità o anche solo sporadicamente.
Ecco, don Gaetano, così ci sembra di potere leggere in prospettiva la tua visione di parrocchia e la missione che hai dato a te ed alla quale inviti tutti noi a partecipare. Vai avanti con  coraggio e la fiducia che ti viene dalla fede e noi, per quanto è nelle nostre capacità, cercheremo di starti a fianco.

Rosita, la mamma del povero Gaetano Giambò : "Mi hanno rubato un ricordo materiale..."

La signora Rosita D'Amico, la mamma di Gaetano Giambò, dopo il grave fatto di cui è venuta a conoscenza ieri (il furto di pezzi vari dal motorino del figlio, avvenuto all'interno del megaparcheggio) intende intervenire nella discussione che si è aperta su fb in un post pubblicato sulla pagina del nostro giornale e lo fa attraverso questa nota inviata a Sonja Raffaele, una amica di famiglia, affinchè noi la pubblicassimo

Cara Sonia,
non riesco a rispondere sul post dove ci sono tutti i commenti.
Sono la mamma di Gaetano, io non auguro niente a nessuno ma se c'è un Dio la persona che ha rubato deve pagare, sapeva o non sapeva che il motorino era di Gaetano. 

Mi hanno rubato un ricordo materiale ma i miei ricordi, quelli che tengo nel cuore, sono Miei.
Il ladro può andare in giro con il mio motorino ma il rimorso ti accompagnerà fino alla morte, perché, per me, il motorino era mio.
Rosita, la Rosa di Gaetano

Raccolta e smaltimento rifiuti nel comune di Lipari. Proroga per Caruter-Multiecoplast

Sarà ancora Caruter-Multiecoplast a svolgere il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nel comune di Lipari. L'incarico gli è stato prorogato per un altro mese dalla giunta Giorgianni

Lettera aperta a Lorena Mangano, la 23enne di Capo D'Orlando tragicamente strappata alla vita a Messina

Cara collega,
da due giorni ci ripromettiamo di finirla con queste parole, ma è più forte di noi: siamo un fiume in piena. Non era immaginabile che sarebbe potuto accadere tutto ciò e non è nemmeno accettabile che una condotta così scellerata ti abbia portato via dalla tua famiglia, dai tuoi migliori amici, da tutti noi!
Non tutti hanno avuto la fortuna di conoscerti appieno, ma oggi vogliamo dare voce ad ognuno. Non amerai tutto questo clamore attorno a te. Tu non amavi stare al centro dell’attenzione: amavi essere pacata e sobria, avendo un atteggiamento sempre gentile. Parlavi solo quando venivi interpellata, ma allo stesso tempo eri molto “free”, con la testa sempre in aria e mille sogni nel cassetto. Avevi una dote che pochi possiedono: la capacità di saper ascoltare prima ancora di dare un consiglio sempre sincero.
Sappi cara Lorena che per noi non te ne sei mai andata: il tuo ricordo sarà sempre con noi. Così come abbiamo promesso ieri ai tuoi genitori cercheremo di onorarlo nel migliore dei modi, pretendendo quella giustizia imprescindibile per il rispetto della tua memoria. Sei stata e sarai una grande lezione di vita, di quelle che ti insegnano ad apprezzare le cose veramente importanti e che difficilmente possono essere scalfite col passare del tempo.
Da quell’appello, che verrà nuovamente chiamato ogni mattina, il tuo nome per noi non verrà mai cancellato: nella nostra mente ci sarà sempre qualcuno pronto a rispondere “presente”. Fino all’ultimo sei riuscita a donare vita e felicità, permettendo ad altre persone di continuare a vivere.
È giusto che un cuore grande come il tuo continui a battere.
Ciao Lorena

A nome di tutti gli studenti del Primo Anno del Cdl in “Scienze Motorie, Sport e Salute” 

“Summer Slam” di minibaket a Vulcano, tra sport e turismo. Vetrina con 120 mini cestisti e 400 tra accompagnatori e familiari

summer slam 6


COMUNICATO STAMPA
Si è conclusa sabato 25 giugno la 11^ Edizione del Torneo “Summer Slam Minibasket” – 3 contro 3 Sprint dedicato alle categorie Esordienti ed Aquilotti, e che ha visto quest’anno anche la partecipazione di quattro squadre appartenenti alla categoria Under 13 Femminile. L’evento, svoltosi dal 20 al 25 giugno 2016 sull’isola di Vulcano, ed organizzato da Annalisa Piazza e Ivan Ferlazzo della ASD Basket Eolie, è stato patrocinato dalla FIP – Comitato Regionale Sicilia, dal CONI – Comitato Regionale Sicilia e dal Comune di Lipari. Ben venti le squadre partecipanti, di cui otto nella categoria Esordienti, otto formazioni cat. Aquilotti e come già detto quattro Under 13 Femminile.
Le venti squadre provenienti da Siracusa, Palermo, Caltanissetta, Milazzo, Giarre, Cefalù, Gela, Eolie e Siderno in Calabria, si sono date battaglia a suon di canestri nel campetto outdoor di Vulcano, regalando uno spettacolo sportivo non solo ai numerosi accompagnatori e genitori dei ragazzi presenti, ma anche ai turisti che, numerosi, si sono soffermati almeno per qualche minuto a guardare ed apprezzare le gesta dei minicestisti.

summer slam 2summer slam 3

Nella categoria Esordienti ed Under 13 Femminile primo posto conquistato dalla Pol. Aretusa di Siracusa, mentre tra gli aquilotti vittoria finale per Svincolatini Milazzo. Tutte e cinquanta le gare sono state dirette da mini arbitri designati dalla FIP e coordinati dal Commissario Tecnico del torneo Antonino Gennaro.
Presenti nel corso della settimana il Prof. Aldo Violato in rappresentanza del CONI Regionale, Giuseppe Caudo Delegato Provinciale FIP – Messina, Fabrizio Pistritto Responsabile Regionale Minibasket e la Dott.ssa Ersilia Pajno Assessore allo Sport del Comune di Lipari.

 summer slam 4summer slam 5


La manifestazione aperta da una partecipata Cerimonia Inaugurale, ha visto protagonisti tutti gli atleti in una sfilata per le vie di Vulcano. Ben centoventi i minicestisti partecipanti all’evento, mentre circa quattrocento sono stati gli accompagnatori ed i familiari che hanno seguito i propri atleti in questa esperienza che ha unito sport e turismo riscuotendo grande successo ed entusiasmo.
Soddisfatti gli organizzatori per la riuscita del torneo, che da quest’anno è stato aperto anche alla categoria Under 13 Femminile, comportando la disputa di ben dieci gare in più. Novità che è stata apprezzata tant’è che per il prossimo anno sarà previstavla partecipazione anche dell’Under 13 Maschile.

summer slam 1

Il Presidente della Basket Eolie ed il Coordinatore Tecnico Annalisa Piazza ringraziano gli Enti e le numerose attività commerciali che hanno patrocinato la manifestazione, nonché il Presidente FIP – Comitato Regionale Sicilia Antonio Rescifina per il supporto garantito dalla federazione, rinnovando l’appuntamento col torneo per l’edizione 2017.
Il Presidente
ASD Basket Eolie
IvanFerlazzo

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 30 Giugno

Eolienews augura  Buon Compleanno a Rama Azaroual, Margherita Villani, Cristina Paino, Umberto Scolaro e Bartolomeo Ziino

Frasi

Due innamorati abbracciati uniscono i loro cuori in un'unica musica.
(Angela Randisi)

mercoledì 29 giugno 2016

Vergogna, vergogna ed ancora vergogna. Smontato a pezzi il motorino di Gaetano Giambò, il giovane deceduto a Lipari all'alba del 25 Agosto



E' quella che scriviamo stasera una notizia di quelle non vorremmo mai scrivere. Ma dobbiamo raccontare un episodio squallido del quale c'è solo da vergognarsi e che è stato motivo di ulteriore dolore per una mamma, in primis, per il resto della famiglia e degli amici poi.
Tutti ricorderete, i suoi cari su tutti, la tragica alba del 25 Agosto quando sulla Falcone - Borsellino perse la vita, andando ad impattare con il suo motorino, il giovane Gaetano Giambò, nativo di Barcellona ma con tanti amici alle Eolie, a Vulcano in particolare.
Il motorino, come da prassi, venne sequestrato e ricoverato presso il piano inferiore del megaparcheggio (incustodito).
A distanza di 10 mesi la mamma di Gaetano, la signora Rosita, grazie alla collaborazione di alcuni amici e alla disponibilità delle forze dell'ordine, ha ottenuto che il motorino fosse dissequestrato, per poterlo portare a Barcellona.
Stamattina è sbarcata a Lipari e, dopo l'iter per il dissequestro, sperava di poter finalmente entrare in possesso del mezzo.
Ed è qui...l'amara scoperta...di un gesto meschino...da parte di sciacalli... gente meschina (non si può non usare questo termine) : del motorino di Gaetano resta ben poco, in quanto è stato oggetto (insieme ad altri mezzi allocati nel megaparcheggio) delle "attenzioni" di ladruncoli meschini...che si sono impossessati, smontandoli, di tutta una serie di pezzi...lasciando lo scheletro del mezzo o poco più, come è ben evidente dalle foto.
Per la povera donna...dolore su dolore..forse anche rabbia...e lacrime tante lacrime...per un gesto che non riesce a spiegarsi...costretta a riportarsi a casa quel che soggetti meschini (si, lo ribadiamo) gli hanno lasciato del mezzo appartenuto al figlio.
Abbiamo raccolto, grazie all'amica Sonja Raffaele, il giusto sfogo di Salvatore, il fratello di Gaetano che così ci scrive

In un giorno di festa la prematura scomparsa di mio fratello Gaetano ha colpito la mia famiglia in pieno volto, togliendo luce ai nostri giorni.
Ad una anno di distanza si aggiunge la beffa.
Andando a ritirare mezzo con il quale era avvenuto l'incidente, sul quale vigeva il sequestro, abbiamo scoperto con stupore che era stato completamente smontato.
Non so come possa esser possibile un simile atto di sciacallaggio e non mi aspetto che una persona capace di una cosa cosi meschina possa provare vergogna.
La ringrazio per il suo interessamento
Cordiali saluti


Rocambolesco incidente in via Barone a Lipari. Due auto si sono "accavallate"

Incidente, per fortuna senza gravi conseguenza, in via Barone a Lipari tra una Citroen e una Punto. Un po' malconci i mezzo.
La Punto attraversava il vicolo, mentre la Citroen usciva dalla stradina laterale.
Sono prontamente intervenuti gli operatori del 118 che hanno prestato soccorso, trattandola sul posto, visto che si trattava solo di un forte stato d'agitazione, alla donna che era alla guida della Citroen. 
Sul posto anche i vigili del fuoco che stanno lavorando per "disincagliare" le due auto

Finalmente estate...Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

L'Estate finalmente diventa protagonista al Sud Italia.
Un promontorio di alta pressione ci farà compagnia, con il contributo dell'alticiclone nord africano che risalirà di latitudine nel prossimo weekend abbracciando la Sicilia e regalando alle Eolie tempo stabile, in prevalenza soleggiato, con cielo che nelle giornate del 30 - 1 Luglio potrebbe essere solcato da nubi stratiformi.
Clima moderatamente caldo specie da Venerdi 1 Luglio,con temperatura massima di qualche grado oltre le medie stagionali e colonnina di mercurio che registrerà temperature prossime ai 30 C. Il tasso di umidità e la scarsa ventilazione tenderanno a far percepire una leggera sensazione di afa specie nelle ore serali. La ventilazione sarà debole  e moto ondoso che, a partire da Giovedi 30, in concomitanza con l'ulteriore attenuazione del vento che spirerà a regime di brezza, risulterà quasi calmo. 
Si segnala un temporaneo disturbo nella giornata di Venerdi 1 quando potrebbero verificarsi nel corso della giornata locali pioviggini. 
La temperatura superficiale delle acque intorno all'Arcipelago tenderà ad aumentare portandosi sui 25 C nel prossimo weekend, rendendo gradevole la balneazione . 
Prestare attenzione all'esposizione ai raggi solari nelle ore piu' calde della giornata. Infatti il costante soleggiamento e l'alto indice UV potranno recare le prime scottature o colpi di calore.
Le tendenze a lungo termine confermano il regime altopressorio fino al 5 Luglio con clima asciutto e ventilazione debole.
Vi invito a seguite gli aggiornamenti meteo e i bollettini del mare sulla pagina facebook www.facebook/meteoeolie.it.
Sulla suddetta pagina, troverete oltre un'ampia sezione con mappe dei mari e dei venti dedicata ai surfisti e velisti ed inoltre la nuova sezione dedicata agli amanti della pesca
BUON INIZIO DI ESTATE A TUTTI I LETTORI DI EOLIENEWS

Il problema dei forestali di Salina e i rifiuti differenziati a Lipari. Due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Operazione "Totem" di Carabinieri e Polizia a Messina. Il video di alcuni momenti dell'operazione

Grazie padre Sardella (di Caterina Conti)

Carissimo padre Sardella,
Al momento di pensare come dimostrarti la nostra gratitudine ed il nostro incondizionato affetto per tutto quello che ci hai dato e che hai fatto per tutti noi in questi 43 anni di sacerdozio, tutto sembra insufficiente ed inadeguato.
Non rimangono che le parole. Ti siamo grati, ti vogliamo bene e preghiamo il buon Dio che tu possa continuare a lungo nella tua missione e sperimo di poter continuare a prendere da te, dalla tua fede , dalla tua sagacia e dalla tua comprensione la forza che ogni settimana ci trasmetti quando faticosamente, a volte arrancando, riusciamo ad arrivare a te nella celebrazione della Santissima Messa.
Grazie, Grazie di tutto a nome mio e di tutti coloro che hanno la fortuna di ascoltare le tue parole e di ricevere il tuo affetto ed il tuo aiuto.
Caterina Conti

Panarea: anfore a rischio furto anche a 100 metri di profondità

da corriere.it Il mare attorno a Panarea, la più piccola delle isole Eolie che in estate attira vip e personaggi dello spettacolo, è sempre più meta degli archeologi marini e subacquei di alto fondale. Nel profondo blu, compreso tra gli 80 e i 170 metri sul versante che guarda gli scogli di Basiluzzo e Lisca Bianca, nel 2010 gli archeologi siciliani della Soprintendenza del mare hanno localizzato e fotografato quattro spettacolari relitti di epoca romana (I e II secolo) carichi di centinaia di anfore intatte, che giacciono adagiate sul fondo. Erano navi commerciali romane di medie dimensioni, adibite al trasporto di grano, vino e garum (una salsa di pesce molto apprezzata all’epoca) che, troppo cariche, verosimilmente imbarcando acqua fecero naufragio inabissandosi lungo la trafficatissima rotta tirrenica tra la Sicilia e la costa meridionale italiana.
Lo studio dei reperti
Nelle prossime settimane gli archeologi della Regione, che hanno localizzato con esattezza i carichi e iniziato la mappatura del sito tra il 2009 e il 2011 grazie all’impiego del Rov (Remotely Operated Vehicle) insieme all’équipeamericana della Fondazione Aurora Trust, si preparano a tornare sui fondali. Obiettivo, continuare a studiare i reperti, grazie all’intervento dei sub esperti in immersioni di alto fondale che utilizzano le sofisticate tecniche direbreather. E iniziare a progettare una strategia di controllo con le telecamere di profondità.
I furti
La questione dei furti clandestini di reperti, per i mari siciliani, è una piaga antica. Sul relitto a 85 metri, oltre a danni alle anfore ridotte in cocci, sono state rilevate tracce di alterazioni, forse cavi d’acciaio utilizzati per un tentativo di furto, secondo quanto rilevato negli anni passati dagli esperti della regione. «Il progetto Archeorete, partito alle Eolie nel 2009, continuerà anche quest’estate», spiega il soprintendente del Mare della Sicilia, l’archeologo Sebastiano Tusa. Tra fine luglio e inizio agosto ritorneremo a lavorare sul relitto Panarea III, il più bello, quello che ha già restituito un altare portatile, su cui sono incise tre lettere che consentono di individuarne la proprietà, e i vasi cilindrici adibiti al trasporto del miele. «L’alta profondità a cui giacciono i reperti costituisce un buon deterrente contro i furti», continua il Soprintendente. «Pensiamo che non sia affatto facile trafugare materiali a 100 metri sott’acqua, e che la rete di informatori, primi tra tutti idiving locali, che abbiamo attivato negli anni è sempre efficace».
Divieto di immersione, pesca e ancoraggio
Sui siti intanto sono state apposte ordinanze di divieto di immersione, pesca e ancoraggio, su cui vigilano le forze dell’ordine, Carabinieri e Capitaneria di porto. Il pericolo maggiore però è costituito dalle reti a strascico con i loro congegni metallici che, al passaggio, distruggono le anfore nella parte sommitale. «Per evitare questo scempio l’unica arma è sensibilizzare le marinerie costiere di Messina e Reggio Calabria che si spingono sino a queste acque», conclude Tusa. «Stiamo inoltre pensando a un bando per un progettointernazionale per realizzare la rete di telecontrollo per proteggere l’area, con un sistema simile a quello già sperimentato sui relitti delle isole Egadi, a Levanzo e Favignana».

Raccolta differenziata, emanate le linee guida del ministero per i Comuni

Il ragionier Roberto Piemonte ci segnala questo articolo pubblicato da "Il Sole 24 ore" 
Emanate le linee guida del ministero dell’Ambiente per uniformare su tutto il territorio nazionale indirizzi, criteri e metodi di calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati in ogni Comune, per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Codice dell’ambiente e dalle direttive europee. Le linee guida forniscono alle Regioni anche un complesso di raccomandazioni tecniche omogenee, destinate a rendere confrontabili i dati sulla differenziata, tenendo conto dei diversi contesti territoriali.

Il decreto
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 147 del 24 giugno 2016, il decreto del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2016 recante «Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani»,adottato ai sensi dell'articolo 205, comma 3-quater, del Codice dell’ambiente (Dlgs 152/2006), per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla direttiva rifiuti 2008/98/Ce e dal Codice dell’ambiente stesso.
L’articolo 205 del Dlgs 152/2006 dispone, infatti, che la misura del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani sia modulata in base alla quota percentuale di superamento del livello di raccolta differenziata raggiunto dall’ente locale nell’anno precedente, determinato sulla scorta del metodo standard adottato dalle Regioni per il calcolo e la verifica delle percentuali di raccolta differenziata raggiunta da ciascun Comune, in base ai criteri delle Linee guida ministeriali.

La raccolta differenziata
Nelle intenzioni del legislatore la raccolta differenziata prevista dal Codice ambientale cioè «la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separatamente in base al tipo ed alla natura al fine di facilitarne il trattamento specifico» (articolo 183, comma 1, lettera p)), deve diventare sempre più un’opportunità economica per la crescita del Paese, quale strumento dell’economia circolare che punta sulla valorizzazione dei rifiuti e sul risparmio di materie prime, propedeutico alle operazioni di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti, con benefici impatti anche sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Obiettivi di raccolta
Le disposizioni europee, trasfuse nell’articolo 205 del Dlgs 152/2006, prescrivono il raggiungimento, in ogni ambito territoriale ottimale individuato dalle singole Regioni competenti, ovvero in ogni Comune interessato, di quote di raccolta differenziata almeno al 35% entro il 31 dicembre 2006, al 45% entro il 31 dicembre 2008, al 65% entro il 31 dicembre 2012. La direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE, recepita nel Codice dell’ambiente con il Dlgs 205/2010, ha previsto che la raccolta differenziata dovesse riguardare carta, metalli, plastica, vetro, e, ove possibile, legno, per far sì che, entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti provenienti dai nuclei domestici fossero aumentatati complessivamente almeno al 50% in termini di peso, promuovendo il riciclaggio di «alta qualità».

Metodo standard
Spetta quindi alle Regioni, avvalendosi del supporto tecnico-scientifico del gestore del catasto regionale dei rifiuti o di altro organismo pubblico attraverso una deliberazione, la definizione del cosiddetto metodo standard per calcolare e verificare le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati raggiunte in ogni Comune. Tale metodo dovrà essere definito sulla base dei criteri metodologici previsti dall’allegato al decreto ministeriale 26 maggio 2016 appena pubblicato in Gu, che individua i formati, i termini e le modalità di rilevamento e trasmissione dei dati che i Comuni sono tenuti a comunicare ai fini della certificazione della percentuale di raccolta raggiunta, nonché le modalità di eventuale compensazione o di conguaglio dei versamenti effettuati in rapporto alle percentuali da applicare. Non è prevista l’applicazione di fattori di correzione delle percentuali di raccolta differenziata di tipo demografico, in quanto viene calcolata come «rapporto tra quantitativi di rifiuti raccolti e quantitativi totali di rifiuti urbani prodotti».

Indirizzi metodologici
Per il calcolo dei quantitativi dei rifiuti prodotti e della percentuale di quelli avviati alla raccolta differenziata, secondo l’allegato tecnico al Dm 26 maggio 2016, si dovrà tenere conto dei rifiuti urbani classificati in base alle definizioni e ai codici Cer previsti dal Codice dell’ambiente, raccolti in modo separato rispetto agli altri rifiuti urbani e raggruppati in frazioni, prendendo in particolare in considerazione vetro, carta, plastica, legno, metalli, nonché i quantitativi di rifiuti di imballaggio o di altre tipologie di rifiuti, anche ingombranti, costituiti da tali materiali raccolti separatamente e avviati alla preparazione per il riutilizzo, al riciclaggio o prioritariamente al recupero di materia.
Nel calcolo dovranno, inoltre, essere ricomprese le frazioni di raccolta multi-materiale, derivante dalla raccolta combinata di più frazioni merceologiche in un unico contenitore, nonché i rifiuti ingombranti detti «misti a recupero», raccolti separatamente dai rifiuti indifferenziati e inviati a impianti di trattamento finalizzati al recupero, oltre alla frazione organica umida e verde proveniente dalla manutenzione di giardini e parchi, ai rifiuti non pericolosi omogenei derivati da raccolta selettiva, al fine di garantire una corretta e separata gestione rispetto al rifiuto indifferenziato.

Altri rifiuti
Tra i quantitativi presi a riferimento per il calcolo della percentuale, il decreto ricomprende anche i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), avviati a trattamento adeguato, nonché i rifiuti di origine tessile, quali abiti, coperte, scarpe, tovaglie, asciugamani e gli imballaggi tessili, oltre ai rifiuti da spazzamento stradale a recupero raccolti separatamente dai rifiuti indifferenziati e inviati a impianti di trattamento finalizzati al recupero. Infine, il decreto prevede come tipologie che possono essere conferite al centro di raccolta comunale «altre tipologie di rifiuti», purché raccolte separatamente.

Rifiuti indifferenziati
Rientrano, in ultimo, nell’ammontare dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti, quelli propriamente definiti rifiuti urbani non differenziati classificati con codice «Cer 200301», quelli ingombranti e quelli derivanti da spazzamento stradale avviati a smaltimento; sono considerati, invece, «frazioni neutre» i rifiuti derivanti dalla pulizia di spiagge marittime e lacuali e rive dei corsi d'acqua in quanto, se calcolati, penalizzerebbero i Comuni con particolare collocazione geografica, oltre ai rifiuti cimiteriali.