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venerdì 1 luglio 2016

SPIAGGIA DI PORTINENTE (LIPARI) ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE EREDITA’ IMMATERIALI DELLA SICILIA

Portinente: Com'era
   La spiaggia di Portinente è stata recentemente iscritta ne Il Libro degli Spazi Simbolici, uno dei sei libri del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia; ed è il primo luogo dell’arcipelago eoliano ad ottenere questo importante riconoscimento, per il suo valore sacrale e simbolico.
  La richiesta di iscrizione, da noi preparata e presentata alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina,  è stata valutata positivamente, in quanto  la spiaggia di Portinente possiede i requisiti  per l’iscrizione nel Libro degli Spazi Simbolici “quale luogo legato al sacro” che “ha registrato eventi tali da sortire dinamiche di memorie collettive”. La richiesta è stata quindi trasmessa all’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’ Identità Siciliana, dove la Commissione apposita l’ha accolta nel mese di aprile, ratificandone l’approvazione nei giorni scorsi.
Siamo particolarmente grate a quanti nelle Istituzioni suddette hanno espresso giudizi favorevoli alla nostra proposta.
L’idea di richiedere l’iscrizione è nata, da parte nostra, sia dal legame affettivo con le isole che dalla conoscenza delle tradizioni religiose e della cultura popolare eoliane; conoscenza che ha consentito di motivare la richiesta, documentando con ampiezza e accuratezza che la spiaggia di Portinente da tempo immemorabile “produce memorie legate al sacro” nelle isole Eolie, ed è riconosciuta dalla collettività insulare  come un luogo  importante della identità eoliana. 
Portinente : Oggi
Secondo una tradizione molto antica, come è noto,  sulla spiaggia di Portinente giunse, navigando sulle acque del mare, la cassa contenente il corpo di San Bartolomeo, il 13 febbraio del 264.
Questo evento miracoloso, accompagnato da altri miracoli, diede vita al mito di fondazione del culto di San Bartolomeo, protettore di Lipari e patrono dell’arcipelago eoliano, ed è  celebrato dalla chiesa locale; ma soprattutto se ne è tramandato il ricordo nella tradizione religiosa popolare, in cui rimane vivido e attuale.
Molti scrittori, antichi e moderni, a partire da San Gregorio di Tours, nella seconda metà del VI secolo, hanno raccontato la storia dell’approdo a Portinente, cui seguì la costruzione della prima chiesa di San Bartolomeo sul suo sepolcro ; e altri avvenimenti connessi alla chiesa e al culto, famosi in tutto il mondo antico, compreso il saccheggio che avrebbe causato  il trasferimento del corpo del Santo a Benevento.
Ed è sempre a Portinente che,  molti secoli dopo, nel 1926, avvenne la riconsegna alla comunità ecclesiale di un lembo della pelle di San Bartolomeo, proveniente da Venezia, a bordo di una torpediniera della Regia Marina, a celebrazione ufficiale e solenne di quel lontano accadimento.
 Innumerevoli racconti della devozione popolare, di cui fino a pochi anni sono state raccolte e registrate preziose testimonianze, narrano la venuta miracolosa del Santo e l’episodio dell’arrivo della reliquia  arricchendoli con i  particolari prodigiosi e fantastici dell’immaginario popolare.
Tutti questi elementi fanno di Portinente un Monumento della storia eoliana, oltre e più che della tradizione religiosa.
Nelle nostre intenzioni, l’iscrizione nel Registro delle Eredità Immateriali dovrebbe contribuire a rafforzare e ad accrescere fra gli abitanti di Lipari e delle isole la consapevolezza di avere un grande patrimonio culturale comune; dovrebbe favorirne la valorizzazione, e anche contrastare il pericolo dell’oblio 
    Il Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia è il catalogo delle espressioni della cultura immateriale della Sicilia, che  l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha istituito il 26 luglio 2005 con il D.A. n.77, secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003.
 L'art.2 della Convenzione definisce così i patrimoni culturali immateriali: “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”.
Con l’ istituzione del Registro, la Regione Sicilia ha avviato le attività essenziali per l'identificazione e registrazione delle proprie eredità culturali, contribuendo così alla loro salvaguardia, con particolare riguardo per quelle a rischio di estinzione. Il Registro,composto inizialmente da quattro libri, nel 2014  è stato aggiornato, secondo le ultime direttive UNESCO, con il D.A. 571  ed ora è composto dai seguenti sei libri: delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali; dei Mestieri, dei Saperi e delle Tecniche; dei Dialetti, delle Parlate e dei Gerghi; delle Pratiche Espressive e dei Repertori Orali; Tesori Umani Viventi; e degli Spazi Simbolici.
Gli spazi simbolici, vogliamo sottolineare, sono luoghi in cui si sono verificati eventi significativi per la storia di una comunità, e di cui si è conservata e rinnovata la memoria.
Ci auguriamo che lo sguardo di tutti coloro che vedranno o visiteranno Portinente, siano essi eoliani o turisti, possa percepire  la sacralità di questo luogo denso di memorie, che è un prezioso Bene culturale oltre che una splendida baia, anche attraverso qualche segno tangibile che ne attesti la storia  e ne perpetui il ricordo.

Macrina Marilena Maffei e Anna Siracusano

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