Cerca nel blog

lunedì 8 maggio 2017

Le ultime ore del Santamarina...nella ricostruzione storica

(di Giuseppe Cirino) Domani 9 maggio ricorre il 74° anniversario del siluramento del Santamarina, vi invio questi miei appunti sulle ultime ore vissute dal piroscafo della società Eolie prima dell’affondamento e nei momenti che ne seguirono.
Le informazioni sono state tratte dal verbale preliminare stilato dalla Capitaneria di Porto di Lipari nelle ore successive alla tragedia e dal libro di bordo dell’Urnrivalled consultabile anche online unitamente al materiale fotografico. 
Niente di nuovo e di clamoroso rispetto a quanto già è stato detto da fonti autorevoli, ma solo una mia personale e fedele cronaca ottenuta dall’incrocio dei dati consultati. 
Comprendo che il pezzo è lungo quindi lascio a voi la scelta di pubblicarlo. So che comunque ricorderete nei vostri giornali questo giorno rendendo il giusto tributo a chi perse la vita sul Santamarina. 
Personalmente credo che le scuole debbano avviare un programma di valorizzazione della storia Eoliana affinché le generazioni future possano essere custodi della memoria.

LE ULTIME ORE DEL SANTAMARINA
L'Equipaggio del Santamarina

La mattina del 09 maggio 1943, in una Lipari che si sveglia sotto un pallido sole offuscato dall’aria di scirocco, il lontananza si scorge la scia del fumo lasciato dal piccolo postale Santamarina. La cui prora puntata verso Capo Milazzo è persa tra la spuma delle onde che cullano i circa 200 passeggeri; per lo più ragazzi che devono recarsi ai distretti militari per la loro visita di leva.

È ormai tarda mattina quando la figura del piroscafo, come ribalta in uno specchio di ricordi, torna a solcare di nuovo il mare per dirigersi verso quei piccoli scogli che emergono dal Tirreno. Il Comandante Onofrio Basile ed il suo equipaggio non sanno di essere osservati e seguiti a debita distanza, ne si accorgono del possibile lampo di luce emesso dal periscopio del sommergibile britannico (classe U serie II) HMS Unrivalled (P45) al comando del ventottenne Lt Cmdr Hugh Bentley Turner, che desiste dal compiere un attacco dall’esito incerto per via del mare agitato.

L’Unrivalled cambia direzione e ben celato dalla massa d’acqua che lo sovrasta continua a perlustrare le acque eoliane tra le isole di Vulcano, Lipari e Salina in attesa di altri bersagli o di una condizione più favorevole.

Alle ore 14:30 il Santamarina ed il suo equipaggio sono intenti a completare le operazioni di stivaggio delle poche merci e si apprestano ad imbarcare a mezzo del rollo i passeggeri già in attesa nella banchina di Marina Corta. Tutto sembra svolgersi in modo tranquillo ed ordinato, regolare come i tanti viaggi che il piroscafo (unico mezzo ancora in linea da e verso le eolie) ha già eseguito durante i tre anni di guerra trascorsi. Tutto è ormai pronto per la partenza ed il capo Cannoniere di 2^ Classe Porretto da ordine agli uomini serventi ai pezzi di difesa di aprire gli otturatori. Sul ponte di comando si portano anche il 2° Capo Gallazzi Arnaldo come vedetta insieme al marittimo Formica Giuseppe pronti ad individuare possibili minacce che possano giungere dal mare o dal cielo, cosa non facile viste le condizioni del tempo.

Bandiera Società "Eolia"

Alle 15:10 il comandante Basile da l’ordine alla sala macchine di dare potenza ai motori e lentamente l’elica inizia a muovere le 763 tonnellate del Santamarina che punta la sua prora verso la rotta 102 in direzione di Milazzo. I passeggeri hanno preso posto, chi nei saloni interni chi in coperta sulle panche in legno iniziando con i compagni di viaggio una partita a carte per ingannare il tempo. Alcuni degli uomini dell’equipaggio ultimate le manovre di partenza si recano in cabina per riposare, mentre altri si preparano al cambio turno previsto per le 14:00.

Il Comandante H.B. Turner è intento a perlustrare le acque intorno alle Eolie, nell’area che in codice viene chiamata dai sommergibili britannici “All times are zone -2”, quando alle ore 15:24 il suo periscopio inquadra la sagoma del piroscafo Santamarina. Lo stesso Turner nel libro di bordo dell’Urrivalled annoterà:

15:24 hours – Sighted the same small 800 tons auxiliary we had seen during the forenoon. She was bound for Milazzo. Started attack.”

ore 15:24 – Rilevo lo stesso piccolo ausiliario di 800 tonnellate che avevamo visto durante il mattino. È diretto a Milazzo. Avviene l’attacco.”

Turner non comprende che si tratta di una nave passeggeri e scambia il piroscafo della società Eolia per una nave ausiliaria (nave appoggio armata in modo leggero), probabilmente per la presenza dei piccoli pezzi di artiglieria da difesa posti a prora e poppa. Ed alle ore 15:40, quando ormai il Santamarina si trova a circa 6 miglia per 131° a Sud Est dal Porto di Lipari , da ordine ai suoi uomini di iniziare l’attacco, lanciando verso la fiancata sinistra della nave 3 siluri dalla posizione 38°25’ N – 15°03’ E (probabilmente Mark VI o VIII caricati ciascuno con circa 340/360 kg di Amatolo).

Sul Santamarina nessuno sembra accorgersi dell’incombente minaccia e non vengono intraprese manovre elusive. Probabilmente solo all’ultimo minuto il 2° Capo Gallazzi Arnaldo si accorge della scia dei siluri e si porta rapidamente verso il lato sinistro della plancia( così come risulta dalle testimonianze del superstite marò Natoli Antonino ). Ma ormai è troppo tardi, due dei tre siluri colpiscono la nave al centro sotto il ponte di comando.

15:40 hours – In position 38°25’N, 15°03’E fired three torpedoes. Two hits were obtained and the ship sank. The third torpedo was heard to explode on Vulcano Island.”

15:40 ore – Nella posizione 38°25’N, 15 °03’E ho sparato tre siluri. Due colpi sono andati a segno e la nave è affondata. Il terzo siluro si è sentito esplodere sull’isola di Vulcano.”

Il Piroscafo viene spezzato in due dall’impatto dei due siluri ed il ponte di comando salta in aria per la forza dell’esplosione. Un uomo identificato probabilmente come il 2° Capo Gallazzi viene proiettato violentemente in mare, insieme a pezzi di legno, ferro e rottami vari. Tutti gli ufficiali in plancia muoio sul colpo travolti dallo scoppio. Così come i passeggeri che si trovavano nel salottino sottostante. Mentre quelli di coperta vengono scaraventati in acqua o buttati a terra dall’onda d’urto.

Nelle cabine di poppa alcuni marinai balzati giù dalle cuccette, provano a uscire fuori per vedere cos’è accaduto, ma si accorgono che le porte non si aprono per via delle deformazioni subite dallo scafo.

Chi può si mette in salvo lanciandosi in mare dagli oblò, mentre molti presi dal panico restano impietriti mentre la nave inesorabilmente e velocemente affonda.

Il Capo fuochista Angelo Natoli nel rapporto consegnato alla Capitaneria di Porto di Lipari descrive quei momenti drammatici:

“…Con lo scoppio provocato direttamente in carbonaia, il ponte di comando è saltato in aria con il comandante ed il personale di servizio ed i relitti, con carbone, pezzi di ferro ed anche un uomo , sono da me stati visti cadere in mare. È seguito un momento di confusione ed io mi sono precipitato verso la lancia di salvataggio per tagliare le drizze della stessa, però, visto che la lancia già toccava acqua e che il piroscafo spezzato quasi al centro aveva la prua e la poppa già verso l’alto (ricordo di avere visto anche l’elica girare ancora a vuoto) mi sono lanciato in acqua afferrandomi ad un pezzo di legno capitatomi davanti ed in un secondo momento ad una zattera che dopo l’affondamento era venuta a galla. Il piroscafo è affondato in meno di un minuto molti dell’equipaggio e passeggeri, penso che siano morti per l’esplosione…”

Il Santamarina è ormai condannato e come molti dei feriti e dei sopravvissuti all’impatto cerca disperatamente di lottare per tenersi a galla. A bordo vi erano salvagenti per tutti, ma pochi o quasi nessuno, comprese le persone non abili al nuoto le indossavano, questo perché la rotta da e per le Eolie era considerata da tutti sicura e l’unico episodio di guerra concretamente sentito dalla popolazione, era avvenuto circa un anno prima con l’incagliamento dell’incrociatore Bolzano a Panarea. Ma quella era una nave da battaglia e nella logica di guerra il suo sinistramento era ammissibile. Ma non per una innocua nave passeggeri come il Santamarina. In quella tragica domenica pomeriggio del maggio 1943 le Isole Eolie scoprirono l’insensata brutalità della guerra.

La prua e la poppa del piroscafo sono ormai rivolte agonizzanti verso il cielo e l’elica gira ancora lentamente nel vuoto, quasi come a volere salutare quelle sette sorelle che per 3 lustri a servito. Il Santamarina si inabissa intorno le 15:45 ad una profondità compresa tra 900 mt e 1000 mt trascinando con se molte delle persone a bordo e di quelle in acqua che cercavano disperatamente di salvarsi.

Il mare è nero ricoperto dalla polvere di carbone e dai rottami che pian piano vanno emergendo ed ai quali i superstiti si aggrappano con tutte le loro forze. Emerge anche qualche zattera di salvataggio e pian piano gli uomini dell’equipaggio e quanti dei passeggeri e militari a bordo non sono gravemente feriti, cercano di portare soccorso meglio che possono. Tra di essi vi è anche l’unica donna sopravvissuta, Assunta Poma che con coraggio si prodiga per soccorrere alcune delle persone in difficoltà.

Tutto sembra ormai finito e lo sguardo dei superstiti si rivolge verso la baia di Lipari nel tentativo di scorgere l’arrivo dei soccorsi, ma a poche centinai di metri dal mare affiora lentamente il periscopio dell’Unrivalled e la sua torretta. Il panico si impadronisce dei naufraghi ormai certi che il sommergibile si prepari ad un mitragliamento e in qualche modo provano a creare un riparo con i rottami riemersi, ma Turner si accorge che da Lipari sono in arrivo mezzi di salvataggio tra i quali un mezzo veloce che si dirige a tutta forza verso il suo battello.

16:18 hours – Sighted a two-masted schooner coming out of Lipari. Closed and commenced attack. The schooner was towing two other vessels. All three were flying the Italian Naval Ensign.

16:18 ore – Ho avvistato una goletta a due alberi che usciva da Lipari. Attacco chiuso e inizio. La goletta stava trainando altre due navi. Tutti e tre stavano battendo la bandiera della Marina Italiana.

Qualcuno dei superstiti si mette in piedi sulla zattera e togliendosi la camicia inizia a sventolarla e ad urlare verso i soccorsi per segnalare la minaccia del sommergibile. Turner probabilmente preoccupato da un possibile attacco delle unità provenienti da Lipari punta la prora dell’Unrivalled verso il dragamine (probabilmente la goletta Unione impiegata per il suo scafo in legno in tale compito) ed espelle l’ultimo siluro presente nei 4 tubi di lancio da 533 mm, che secondo alcune testimonianze passò vicino all’unità di soccorso andando ad esplodere sulla costa di Vulcano.

16:42 hours – In position 38°25’N, 15°02’E fired one torpedo. The schooner saw the track and altered away to comb it. The torpedo missed. Unrivalled then drew clear to the northward.

16:42 ore – Nella posizione 38 ° 25’N, 15 ° 02′ e’ stato lanciato un siluro. La goletta vide la pista e si allontanò per schivarlo. Il siluro ha mancato il bersaglio. Unrivalled si è poi diretto verso nord.

Fallito il secondo attacco e con due pattugliatori tedeschi in arrivo (salpati da Milazzo), Turner con un solo siluro a disposizione si immerge e l’Urrivalled punta verso Nord per poi fare rotta verso la base sommergibili di Malta dove giunge il 13 maggio 1943 concludendo la sua 11^ Missione (9^ nel Mediterraneo).-

I superstiti del Santamarina verranno raccolti dalle unità giunte da Lipari e riceveranno i primi soccorsi nel porto di Marina Corta dove la popolazione si era recata in massa alla notizia dell’affondamento, tra la disperazione di quanti quel giorno non avrebbero più ritrovato più i propri cari. Delle 107 persone a bordo del Santamarina solo 45 si salveranno le altre 62 perirono nello scoppio o annegarono nei momenti che seguirono.

Per anni i fatti di quel 9 maggio 1943 sono passati tra mistificazione e leggende, cercando in qualche modo di romanzare gli avvenimenti con sottili veli. Ma la verità è che l’affondamento di una nave, sia militare che civile era un fatto ritenuto normale che rientrava nell’assurda logica di guerra di tutte le marine coinvolte, nessuna esclusa. Ma a farne le spese era della gente inerme, ritenuta come vittime sacrificabili.

In un’Europa intrisa del sangue di milioni di persone, le Isole Eolie pagarono un pesante tributo e le vittime del Santamarina costituiscono un monito per i giovani isolani di oggi e per le generazioni future, perché tra i popoli civili non vi sia …”MAI PIU’ LA GUERRA”. La storia è scritta dai vincitori, ma il tempo restituisce sempre la verità ed oggi noi dobbiamo guardare ad essa con sentimenti di pace, mettendo da parte i rancori e l’odio che gli anni hanno obliato. Ed è per questo credo che il popolo eoliano abbia già concesso da tempo al comandante Turner ed all’equipaggio dell’Unrivalled il PERDONO.-

Il sommergibile britannico HMS Unrivalled (P45) passò indenne il 2° Conflitto Mondiale e concluse la sua operatività il 31 luglio 1945, fu mandato al disarmo il 22 gennaio 1946 a Briton Ferry (Galles).

Il Lt Hugh Bentlay Turner nato il 18 Febbraio 1915 Clochester, Essex , fu al comando del sommergibile Unrivalled dal 22 Marzo del 1942 al Gennaio 1944, e dall’Ottobre 1944 fu al comando del Sommergibile HMS Porpoise sul quale morì il 16 Gennaio 1945 (data presunta) a seguito di affondamento per mano di aerei Giapponesi a largo di Penang (stretto di Malacca) dove si trovava per la posa di mine. Il Porpoise fu l’ultimo dei sommergibili Inglesi ad essere affondano durante la 2^ Guerra Mondiale.

Tiziana Russo: "Scelte di Sicilia Futura a Lipari hanno determinato riposizionamenti" . Apertura a Giovanni Sardella

"Le scelte nette fatte da Sicilia Futura a Lipari hanno determinato, come ampiamente previsto e prevedibile, alcuni riposizionamenti di posizioni politiche che si erano avvicinate a noi. La linea di cambiamento da noi intrapresa alle Eolie andrà, da ora in poi, avanti a maggior ragione senza tentennamenti o mezze misure.
Auspichiamo adesso che il nuovo corso politico offra la possibilità ai tanti nostri amici e militanti, che non credevano nella colazione di prima (quale ad esempio il caro Giovanni Sardella) di volersi scommettere in questa nuova avventura di grande prospettiva politica".
Tiziana Russo
Direzione Provinciale
Sicilia Futura - Lipari

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Pina Tesoriero, Mario Cincotta, Bastiano Saglimbeni, Pino Lauricella Cincotta, Tindara Falanga, Mariarosa Stramandino, Giulia Riganò, Antonio Costa, Enzo Pergola, Mariagrazia Cincotta, Emily Greco, Mario Scolaro, Margherita Forgione e Lara Cavagnis

Corsa serale della Filippo Lippi da Milazzo per le Eolie partirà con ritardo

La motonave “Filippo Lippi” che copre la tratta Milazzo-Eolie per rifornimento di carburante salperà con 40 minuti di ritardo rispetto alla partenza prevista per le 18,30

Bandiera blu 2017: conferme per Stromboli, Acquacalda, Canneto e Vulcano. Confermate anche le "bandiere verdi" assegnate dai pediatri

L’arcipelago eoliano conferma anche nell’edizione 2017 il proprio posto di privilegio tra le località alle quali è stata assegnata la Bandiera Blu del FEE (Foundation for Environmental Education. 
Sono state, infatti, confermate tutte le spiagge che l’avevano già ottenuta lo scorso anno, ovvero: Ficogrande (Stromboli), Acquacalda e Canneto (Lipari), Acque termali e Gelso (Vulcano). 
Un risultato più che soddisfacente se si considera che in Sicilia sono complessivamente 17 le spiagge che potranno fregiarsi di tale riconoscimento ed in provincia di Messina, oltre alle località eoliane, solo Tusa (Spiaggia Lampare e Spiaggia Marina) e S. Teresa Riva (Lungomare). 
I criteri di premiazione non valutano solo i litorali paradisiaci ma anche la qualità del servizio, l’ecologia e la capacità di valorizzare la natura circostante, la gestione sostenibile del territorio. 
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile. 
La bandiera blu conferita alle località eoliane va ad aggiungersi a quella verde assegnata, nei giorni scorsi, alla Marina di Lipari, Acquacalda e Canneto, da un apposito team di pediatri e che premia le località a dimensione di bambino ovvero con acqua limpida e bassa vicino alla riva, sabbia pulita per costruire castelli, bagnini, giochi colorati, spazi per cambiare il pannolino o allattare, e la presenza nelle vicinanze di gelaterie, locali per l'aperitivo e ristoranti.

Il PD di Lipari e i diritti degli iscritti... violati (di Luca Chiofalo)

Chiedo venia in premessa (qualcuno si risentirà) per quanto esporrò di seguito, ma certi 'panni' non si possono lavare in famiglia, hanno bisogno di 'pubblicità', perché concernono le cattive abitudini che fanno dei partiti centri di potere invece che aggregazioni di persone in cui dominano democrazia, confronto e visione collettiva.
Scrivo per riaffermare un principio disatteso, affinché la funzione dei partiti non continui ad essere svilita da pratiche opache e logiche di clan.
Da tesserato al PD provo una certa amarezza per la scarsa o inesistente propensione del circolo locale a coinvolgere gli iscritti nelle proprie attività.
Eppure, all’atto dell’iscrizione, la mia prima ad un partito, avevo creduto che il PD fosse la ‘casa’ meglio strutturata e più aperta al confronto democratico, che garantisse le condizioni ideali per una partecipazione attiva alla vita politica, che consentisse ad ognuno di dare il proprio, ancorché modesto, contribuito alla proposta del partito per la comunità Eoliana.
Andando al sodo, è prossima la scadenza per la presentazione di liste e programmi per le elezioni amministrative, ma non ho notizia della convocazione di assemblee aperte a tutti gli iscritti per la definizione delle linee politico-programmatiche e dei candidati del partito alle cariche elettive.
Oggi, siamo già fuori tempo massimo (settimana prossima si presentano liste e programmi) per le necessarie, approfondite e 'democratiche' riflessioni del caso; e certamente non sarebbe accettabile e dignitosa per i partecipanti una convocazione dell’ultimo minuto che servirebbe solo a ratificare decisioni già prese.
Da chi e con quale metodo, in un momento storico difficile che richiederebbe massima partecipazione e condivisione, sono state fatte le scelte per il PD di Lipari?
Democrazia interna, coinvolgimento e consultazione degli iscritti su programma e rappresentanza sono principi inderogabili o garanzie teoriche e superflue?
A tali quesiti cercherò risposta anche (se necessario) ricorrendo all'ausilio degli organi di garanzia del partito, ma l'obiettivo che più mi preme raggiungere è quello di stimolare un cambio di 'prassi', necessario per non allontanare chi vorrebbe partecipare e per conservare la residua credibilità di politica e istituzioni.
N.B. di seguito, a beneficio di quanti non lo conoscessero, ignorando i principi fondanti del Pd, mi sento in obbligo di ricordare l’articolo 4 dello statuto regionale del partito, a cui devono attenersi, ovviamente, anche i circoli locali.
Le iscritte e gli iscritti al Partito Democratico Siciliano hanno il diritto di:
a) partecipare all’elezione diretta dei Segretari e delle Assemblee a tutti i livelli territoriali, ove previsto;
b) essere consultati sulla scelta delle candidature a qualsiasi carica istituzionale elettiva;
c) votare nei referendum riservati agli iscritti;
d) partecipare alla formazione della proposta politica del partito e alla sua attuazione; e) avere sedi permanenti di confronto e di elaborazione politica;
f) essere compiutamente informati ai fini di una partecipazione consapevole alla vita interna del partito;
g) avanzare la propria candidatura per gli organismi dirigenti ai diversi livelli territoriali e sottoscrivere le proposte di candidatura per l’elezione diretta da parte di tutti gli elettori;
h) sottoscrivere le proposte di candidatura a ricoprire incarichi istituzionali.
CORDIALMENTE 

 Luca Chiofalo



Amministrative a Malfa. Ufficializzata la candidatura di Clara Rametta

Clara Rametta con Maria Grazia Cucinotta
COMUNICATO
In prima linea a rappresentare il Comune “Malfa” Clara Rametta candidata a Sindaco con la lista “ NOI per MALFA”.
“Mi candido a Sindaco per la prima volta - dichiara Rametta - perché intendo impegnarmi in prima persona, mettendo a disposizione della comunità la mia esperienza , le mie capacità e le relazioni che si sono consolidate in questi anni con le Pubbliche Amministrazioni , gli organi di stampa e il settore dell'imprenditoria. Bisogna segnare una svolta, mettere in moto tutta la comunità, chiamando e coinvolgendo i giovani a condividere un progetto di sviluppo sostenibile che individua nella promozione della qualità, dell’identità del territorio,e nella valorizzazione delle attività produttive, il proprio obiettivo strategico”

NEL RICORDO DELLA TRAGEDIA DEL 9 MAGGIO 1943. RIFLESSIONI DEL PROF. ATTILIO PRINCIOTTO

Il 9 Maggio 1943 è una data che almeno i siciliani del messinese non possono e non devono dimenticare mai, anzi hanno l’obbligo morale di tenere sempre vivo il ricordo di quel tragico evento, parlandone anche a chi eventualmente lo ignora. Sarebbe anche opportuno che nelle scuole del territorio gli insegnanti ne parlassero in modo che anche gli studenti, a partire dalla prime classi, conoscessero le vicende della loro città, del loro paese anche se piccolo.
Com’è noto, nel primo pomeriggio di quel giorno, poco prima delle ore sedici, venne colpito in pieno da un siluro lanciato da un sottomarino inglese il piroscafo mercantile “Santa Marina”,salpato da pochi minuti dal porto dell’isola di Vulcano e diretto a Milazzo con a bordo 107 persone, compreso l’equipaggio. E’ stato possibile ai soccorritori accorsi subito dalle isole vicine salvare cinquantacinque viaggiatori mentre altri sessantadue esseri umani innocenti in breve tempo scomparvero insieme alla nave che diventò la loro tomba ed andò ad adagiarsi in un avvallamento del mare tirreno ad una profondità di circa 1800 metri, in un silenzio totale e in una pace assoluta che mai nessuna guerra potrà disturbare. Salvo una nuova diavoleria che l’ uomo dovesse inventare per il momento non è possibile riportare in superficie la nave.
Esattamente quattro mesi dopo e sempre nelle prime ore del pomeriggio, il 9 Settembre 1943, il giorno dopo che era stato proclamato l’armistizio, si consumava un’altra grande tragedia: un’altra nave italiana, stavolta però una nave militare, andava ad adagiarsi sul fondo del mare di Sardegna al largo dell’isola Asinara con il suo carico umano di 1393 marinai, ad una profondità di oltre 500 m. Si tratta della corazzata “Roma” ammiraglia della flotta militare italiana; ma non è stato il risultato di un combattimento: la squadra navale con in testa la Roma era in fase di trasferimento. Causa forse un dolore minore il fatto che quei morti erano soldati? No, erano soprattutto uomini, che lasciavano nel dolore più grande migliaia di madri, di padri, di mogli, di sorelle, di fratelli, di figli, di bambini. La cosa più amara è che quelli che hanno affondato la corazzata Roma erano, fino a pochi giorni prima, nostri alleati; sono stati cioè i tedeschi. Tanti non sapevano che con l’armistizio le cose erano così profondamente cambiate e la sorpresa pertanto fu terribilmente amara.
Come si suol dire la guerra non guarda in faccia  nessuno; la guerra distrugge l’uomo: annulla i suoi sentimenti più nobili, la capacità di amare e rispettare gli altri, la capacità di stimare e apprezzare la vita e di scorgere in essa dei valori; la guerra distrugge l’umanità stessa dell’uomo; la guerra distrugge tutto quello che di buono egli ha costruito nei secoli, con tanto impegno e tanta fatica, distrugge il benessere che ha creato e la bellezza che ha saputo trovare  e inventare, distrugge le condizioni di vita che man mano ha realizzato superando e risolvendo tutti i problemi incontrati. Con la guerra l’uomo ritorna alla barbarie primordiale, si può dire che diventa peggio di una belva, perché in una belva non si trova la crudeltà e la ferocia che l’uomo fa nascere in se stesso e che lo porta a distruggere i suoi simili.
Non è necessario avere fatto studi profondi per capire che è veramente assurdo che gli uomini si uccidano tanto frequentemente e tanto ferocemente tra di loro. Se torniamo molto più indietro nel tempo, fino ai tempi bui della preistoria, veniamo a scoprire purtroppo che l’essere umano ha sempre usato la guerra, ossia la violenza, per risolvere i suoi problemi, convinto che quello fosse il mezzo migliore; col tempo però ha compreso la necessità di vivere in comune coi propri simili e ha creato leggi che gli hanno permesso di vivere insieme agli altri e di risolvere così i problemi che da solo non sarebbe riuscito a superare, ha elaborato valori civili quali la solidarietà, la giustizia e il desiderio di pace; è nato il diritto. Sembra però che la sua natura stessa lo porti all’uso della violenza. Ripetiamoci sempre con Albert Einstein “ Io non trovo nessuna ragione che giustifichi una guerra”; purtroppo però non si può non essere d’accordo con Papa Francesco il quale, qualche anno fa, ebbe a dire che stiamo vivendo la Terza Guerra Mondiale: oggi in tutto il mondo si combattono infatti numerose guerre, forse non di grandi dimensioni ma sanguinose e feroci sì.
E allora? Che cosa ci rimane da fare? Dobbiamo rassegnarci e accettare passivamente questa realtà? Si tratta di un destino immutabile? NO, non può essere così.. L’uomo ha la capacità di intervenire nel corso degli eventi e di modificarli, deve solo volerlo; è dotato di libero arbitrio e ha la capacità di distinguere il bene dal male e di scegliere quello che per lui è il bene combattendo il male nella consapevolezza che prima o poi ne rimarrà vittima. E’ una lotta in cui non bisogna arrendersi anche se l’ obiettivo appare spesso di una difficoltà insormontabile.
Pico della Mirandola, nel 1400, sosteneva che l’uomo ha in se stesso la possibilità di diventare un angelo o un demonio,dipende da lui. Ecco dunque l’assoluta necessità di un’adeguata istruzione dei giovani, dell’aiuto che gli adulti devono dare per la loro formazione, perché diventino cioè donne e uomini responsabili, capaci di orientarsi correttamente nella vita , col pensiero rivolto non solo a se stessi ma anche a tutti gli altri dal momento che nessuno può vivere solo.“L’uomo è un compagnevole animale”  ha scritto Dante nel “Convivio“ e questo principio vale per tutti: se vogliamo vivere la pace dobbiamo combattere la guerra, non dimenticando mai le sofferenze e le distruzioni che essa produce.
In primo luogo ricordiamoci sempre delle vittime più autentiche delle guerre che ne testimoniano gli orrori, ossia i  morti,a cui la guerra ha tolto il bene  supremo, la vita. E dove si trovano i caduti? Intanto i morti causati dalla Seconda Guerra Mondiale, civili e militari, sono stati oltre cinquanta milioni. Molti, soprattutto soldati, si trovano sul fondo dei mari e degli oceani, nelle loro navi affondate con armi micidiali e negli aerei abbattuti in combattimenti feroci. Com’è  possibile ricordare i tanti morti dal momento che non si sa nemmeno dove sono finiti? Ha dato la risposta la professoressa MARIA ROSARIA LEANZA , figlia del Maresciallo dei Carabinieri ROCCO LEANZA che il 9 maggio 1943 si trovava sul piroscafo “Santa Marina” nel quale è rimasto. La prof. Leanza,  cui esprimo i sensi più profondi della mia stima, grazie anche al sostegno del Sindaco di Santa Marina di Salina  MASSIMO LO SCHIAVO e dell’ Assessore Comunale sig. LINDA SIDOTI, ha fatto costruire, nella piazza principale del  Comune oliano di Santa Marina un monumento alla nave affondata con incisi i sessantadue nomi delle vittime che con essa giacciono in fondo al mare. Ogni anno, il 9 maggio, si commemora degnamente  il tragico evento.
Offro alla sig. Leanza tutta la mia amicizia e penso che la accetterà perché condividiamo e sosteniamo i più importanti valori che  sono alla base del vivere civile. Entrambi sappiamo che il termine “monumento” deriva dal verbo latino monere (ammonire); esso significa perciò ammonimento ed è proprio questo il messaggio che emana da quei blocchi  di marmo e giunge all’intelligenza e al cuore del visitatore e sospinge a riflettere e a commuoversi alla luce di quanto gli rivela.. Nello stesso tempo bisogna insegnare ai giovani  e ai giovanissimi ad ascoltare e a percepire la voce che di là proviene e che parla però solo ai cuori nobili e sensibili. Sarebbe doveroso che le scuole guidassero gli studenti davanti ai loro monumenti per spiegarglieli. E’ possibile sperare di realizzare una pace duratura solo fino a quando ci ricorderemo dei caduti in guerra e degnamente li onoreremo.
Prof. ATTILIO PRINCIOTTO

Lipari : Convocato per il 9 Maggio il consiglio comunale

Il 9 Maggio a Lipari commemorazione delle vittime del Santamarina

NGI: La compagnia di navigazione al servizio delle Eolie e degli eoliani

N.G. I. (Navigazione Generale Italiana)
La compagnia di navigazione al servizio delle Eolie e degli eoliani


Per informazioni: Numero verde 800.250000
Agenzie Sociali:
MILAZZO : N.G.I. S.p.a.Via dei Mille, 26 tel. .090.9284091 tel. 090.9283415 fax 090.9283415
LIPARI : ERICUSA TRAVEL via ten. Amendola, 14 tel. 090.9811955 fax. 090.9811955
RINELLA : DIDYME VIAGGI tel. 090.9809233
STROMBOLI : MANDARANO CATERINA via G. Picone tel. 090.986003
VULCANO : LA ROSA DEI VENTI S.r.l. Molo di Levante tel. 090.9852401 fax. 090.9852401
SALINA : DIDYME VIAGGI Piazza S.Marina tel. 090.9843003 fax 090.9843078
PANAREA : MORELLI SALVATORE Via C. Mare tel. 090.983344
PALERMO : BARBARO PIETRO SPA Via P. Belmonte 51/55 tel. 091.7437393 fax. 091.584541

Oggi è l'Otto Maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Foto Francesca Falconieri
S. Vittore ebbe la corona del martirio sotto Massimiano. Il crudele imperatore, venuto a Marsiglia ove il nostro Martire militava come ufficiale, ordinò la più spietata guerra contro i Cristiani, esponendoli alle pene più orribili. Paventarono quei buoni fedeli alla nuova procella, quando si levò a loro conforto la voce di Vittore, che con l'esempio della sua invincibile costanza e con parole infuocate seppe animarli alla battaglia e alla vittoria. 

Vittore, esposto più degli altri al pericolo, fu arrestato e condotto ai tribunali. Intimatogli d'ubbidire ai comandi dell'imperatore, rispose che aveva sempre cercato di difendere principe ed impero, che aveva lavorato per coprirli di gloria, e che ogni giorno pregava per la salute dell'imperatore e la prosperità dei suoi stati; ma, che sopra il comando dell'imperatore stava il comando di Dio.

Quindi, dopo aver accennato alla bassezza dell'adorazione idolatrica, parlò con accento ispirato della divinità di Gesù Cristo, della sublimità della morale evangelica, concludendo con un inno al premio eterno che ci aspetta. 

Gli si permise di parlare a lungo; ma alla. finé gli fu proposto o il sacrificio agli dèi o la morte. Vittore rispose che in quanto a questo aveva già scelto,: .e che ora non desiderava altro che confermare con il sangue le verità che aveva esposte. 

Fu subito sospeso sull'eculeo, e, dopo un'orribile tortura, gettato in una oscura prigione, dove nella notte fu visitato dagli Angeli. 

I soldati di guardia, rapiti a quella scena, si buttarono ai piedi del Martire, gli chiesero perdono e domandarono il battesimo. Vittore li istmi come meglio potè, poi li fece battezzare. 

Il glorioso Martire, sospeso di nuovo sull'eculeo, ebbe le ossa slogate, venne battuto con verghe di ferro e poi ricondotto in prigione. 

Dopo tre giorni, Massimiano lo fece di nuovo, con, durre in tribunale, invitandolo nuovamente ad. adorare i suoi idoli. 

Vittore aveva già dimostrato la falsità degli dèi e l'irragionevolezza dell'atto idolatrico che gli si chiede: va perciò, avvicinatosi ad una di quelle statue, con un calcio la rovesciò, mandandola in frantumi.

L'irato imperatore, fuor di sè per la collera, ordinò che gli si tagliasse subito il piede, e lo si, gettasse fra le macine d'un mulino. Era l'anno 290. 

Marsiglia lo scelse per patrono, e nella chiesa del Santo si conservano le sue reliquie. 

PRATICA. Se vogliamo giungere al cielo, dobbiamo anche combattere per osservare i comandamenti di Dio. 

PREGHIERA. La beata confessione di fede del tuo martire Vittore ci fortifichi, o Signore, e ci ottenga dalla tua pietà valido soccorso alla nostra fragilità.

MARTIROLOGIO ROMANO. Così pure a Milano il natale di san Vittóre Martire, il quale Moro di nazione e Cristiano fin dalla sua prima età, essendo soldato nell'esercito imperiale, obbligato da Massimiano a sacrificare agli idoli, e fortissimamente perseverando nella confessione del Signore, per questo, prima fu gravemente percosso con bastoni, ma, protetto da Dio, non provò alcun dolore; allora fu cosparso con piombo liquefatto, ma non ne rimase per niente offeso; da ultimo colla decapitazione compì il corso del glorioso martirio.

domenica 7 maggio 2017

A.A.A. Cercasi reperti archeologici seppelliti tra le erbacce al parco Diana...e nel limitrofo parco giochi non va meglio


Nuovo Psi di Lipari con Ciccio Rizzo

Mancano ormai poche settimane alle elezioni amministrative in cui l'elettorato eoliano e liparese dovra' decidere se riconfermare o meno la fiducia all'attuale primo cittadino uscente.
Se veramente si desidera la possibilita' di un cambiamento radicale non si può non puntare su Ciccio Rizzo. 
Conosco Ciccio, un buon amico, il candidato sindaco in cui ho sempre creduto fin da quando decise che si sarebbe speso, ancora una volta, in prima persona a lottare per il miglioramento sociale ed economico della nostra comunita'. 
E' un bravo ragazzo, leale, sincero e capace di grandi doti umane e professionali, rappresenta quella politica innovativa in cui credo ed ho sempre creduto in tutta la mia vita quindi, proprio per questo motivo, per quanto mi riguarda credo che nessuno meglio di lui, in questo preciso momento, possa contribuire a potere rappresentare al meglio il cambiamento tanto sperato.
Pertanto concludo questo intervento riconfermando il mio sostegno sia a livello personale che come coordinatore del Nuovo Psi di Lipari a Ciccio Rizzo affinche' possa diventare il prossimo Sindaco del Comune di Lipari. 
Auguri Ciccio li meriti tutti.
Armando Esposito

Calcio a 5 - Serie D femminile. Una straripante Ludica surclassa l'AICS Messina


Si è giocata oggi la gara di recupero della 6^ Giornata di Ritorno del campionato di serie D femminile. 
La C.S.D. Ludica Lipari si è imposta per 17 a 1 all' AICS Messina
A segno Portelli (7), Cristiano (3), Cipriano (3), Guercio (2), Wijayaratne, Geraci

Anche Alberto Biviano lascia "Sicilia futura" e sceglie Giorgianni

Comunicato stampa
In data odierna ho appreso dai social e dai media locali di un comunicato a firma del "comitato eoliano Sicilia Futura" con il quale viene esternata la decisione di sostenere nella prossima campagna elettorale il candidato sindaco rag. Nuccio Russo. 
Pur stimando il collega Rag. Nuccio Russo mi trovo tuttavia in disaccordo con la decisione presa in quanto oltre a non essere stata concordata e discussa con tutti i componenti locali del movimenti, non ha tenuto in considerazione le idee e il percorso finora intrapreso dal sottoscritto. 
Pertanto, pur riconoscendo l'impegno profuso e l'attenzione dimostrata dal gruppo verso le nostre Isole, il sottoscritto, in veste di comune cittadino ed esperto dell'attuale Amministrazione, ritiene doveroso continuare il percorso iniziato cinque anni fa con il Sindaco Marco Giorgianni che, nonostante le tante difficoltà, ha visto già la realizzazione di numerosi progetti. Altri ancora sono in cantiere e troveranno sicura realizzazione nei prossimi anni. 
Nel mio piccolo ho provato a dare il mio contributo a questa Amministrazione e voglio continuare a farlo al fianco dell'attuale Sindaco Marco Giorgianni che gode della mia totale fiducia. 
Alla luce di quanto detto non posso che discostarmi dalla scelta fatta del cosidetto nominato "comitato locale" di Sicilia Futura e quindi comunico ufficialmente la mia uscita dal movimento PDR- Sicilia Futura. 
Continuerò in maniera indipendente il cammino già intrapreso con questa amministrazione, con a capo il Sindaco Marco Giorgianni, al fine di completare quel percorso intrapreso che vede e vedrà come principale obiettivo il bene comune delle nostre isole.
Cordialmente
Alberto Biviano

LA TV TEDESCA ALLE EOLIE PER UN DOCUMENTARIO SULLE SCUOLE DELLE ISOLE

 COMUNICATO 
Durante il ponte del 1° maggio abbiamo avuto ospite una troupe della TV tedesca scesa appositamente alle Isole Eolie per girare un documentario sulle scuole delle nostre splendide Isole.
La regista di Amburgo Anke Hillman, accompagnata dagli operatori Matthias Kind e Tobias Rueping, e sostenuta dall'organizzazione di Ernek Reder, ha visitato le scuole di Salina, Alicudi e Stromboli. La dirigente Mirella Fanti ha fatto da guida programmando la scaletta degli incontri.

Nel corso delle visite la troupe ha potuto riprendere le classi durante le attività didattiche:
Ad Alicudi il gruppo classe è stato ripreso durante una lezione sull'ambiente e poi all'aperto sulle tecniche di pesca illustrate dall'amico pescatore Silvio. Le mamme hanno preparato un delizioso pic-nic sulla terrazza. 

A Stromboli è stata mostrata la lezione d'inglese in videoconferenza con Lipari, poi una attività di arte e immagine sul vulcano, un power-point di geologia e vulcanologia, per terminare con una bella partita di calcio al campetto.
Studenti e docenti sono stati entusiasti di questa esperienza ed hanno offerto con orgoglio un saggio della loro giornata scolastica nelle nostre meravigliose scuole. 
La dirigente ha ricevuto i complimenti da parte della troupe per la bellezza degli edifici, per l'avanzato livello della metodologia e delle attrezzature tecnologiche, per la disponibilità e simpatia di tutta la comunità scolastica e per l'accoglienza degli abitanti delle Eolie.
Per tutti è stata una vera soddisfazione poter mostrare i risultati del lavoro svolto con rigore e passione, ricevere un riconoscimento come scuola d'eccellenza.

Calcio - La Ludica Lipari concretizza un sogno: E' promozione in seconda categoria!

Quello che in autunno sembrava un sogno oggi è diventato realtà!
La Ludica Lipari, con il pareggio odierno per 2 a 2 sul campo di Casalvecchio (doppietta di Antonio Marino) e con il contestuale pari della seconda della classe, ha ottenuto la tanto agognata promozione.
Una promozione fatta di sacrifici e per la quale va il plauso a tutti coloro che in questo sogno, domenica dopo domenica, ci hanno creduto....in campo e fuori.
Una promozione che giunge dopo un lungo periodo di "oscurantismo" del calcio a Lipari. Grazie a questi ragazzi si è riacceso l'entusiasmo, riuscendo a riportare, domenica dopo domenica, sempre più persone allo stadio.
Adesso sarà festa...ma subito dopo bisognerà pensare al futuro...per non sprecare quanto fatto. 
Ed è richiesto il contributo di tutti...amministrazione e attività comprese.

"...io sto con Marco Giorgianni". Prime reazioni dopo il comunicato di Sicilia Futura

Riceviamo e pubblichiamo:
Pur riconoscendo l'impegno e l'attenzione dimostrata dal movimento verso il nostro territorio il sottoscritto ritiene sia indispensabile continuare un percorso iniziato cinque anni fa con Marco Giorgianni Sindaco, che nonostante le grandi difficoltà ha visto tante realizzazioni e se portato a termine presenta tutti le condizioni per vedere concretizzarsi l'immenso lavoro svolto. 
Ho dato il mio contributo negli anni passati da Consigliere Comunale e voglio continuare a farlo nel ruolo che la nostra comunità vorrà affidarmi per i prossimi cinque che ritengo possano rappresentare un periodo di riscatto per il nostro paese. 
Pertanto non posso che lasciare Sicilia Futura per continuare da solo il percorso con questa amministrazione. 
Cordialmente
Ugo Bertè

Lipari, Sicilia futura lascia Giorgianni e sostiene Nuccio Russo nella corsa alla sindacatura

COMUNICATO
Dopo una opportuna riflessione ed una attenta analisi delle recenti vicende politiche isolane, Sicilia Futura ha deciso di dare un convinto sostegno alla candidatura indipendente dell'amico Nuccio Russo. Ciò al di fuori dei soliti, e forse comodi, calcoli politici o della logica del auspicabile "posto al sole" a portata di mano e dopo alcune riunioni di consultazione con differenti forze e movimenti politici cui abbiamo partecipato, ritenendo insufficienti sia la proposta che gli spazi di rappresentanza. Lo ha fatto perché gli uomini e le donne di Sicilia Futura, con in testa Aldo Campo e Tiziana Russo, hanno da sempre e comunque creduto in una iniziale ipotesi moderata alternativa ai due blocchi contrapposti (Alessandro La Cava docet ), che consentisse ai nostri amici ed elettori delle Lipari di scegliere con coraggio ed autonomia una via di autogoverno alternativa alle logiche politiche bipolari sino ad oggi espresse. E ciò nel pieno rispetto degli altri due autorevoli candidati alla Sindacatura, ma anche nel rispetto di alcuni valori di lealtà, amicizia e correttezza che per noi rappresentano davvero un irrinunciabile punto sia di partenza che di arrivo. Desideriamo condividere con Nuccio un progetto ed un programma fondato su questi valori prima ancora che su tutti quei temi relativi allo sviluppo che caratterizzeranno la nostra campagna elettorale nelle Eolie. E che rappresentano già il primo punto di incontro tra Sicilia Futura e il nostro futuro Sindaco. Siamo orgogliosi della nostra scelta che, per il panorama politico attuale, potrà e dovrà rappresentare un nuovo modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo pertanto appello ai nostri amici e simpatizzanti, che credono in questo progetto alternativo che noi reputiamo di grande prospettiva politica, di volerlo condividere da subito con coraggio ed entusiasmo. E per coloro i quali non vorranno o potranno crederci....garantiamo anche in futuro una nuova chance. Non alzeremo, certamente in controtendenza con lo "stile eoliano" di altri amici, steccati nei confronti dei nostri leali competitori, anzi, per ciò che ci riguarda, vorremmo coinvolgere quegli avversari, che reputeremo di valore assoluto, nella prossima gestione della macchina comunale .
Il comitato Eoliano di Sicilia Futura

Olio da cucina. Più facile smaltirlo così che correttamente? Mettendo anche a rischio la pubblica incolumità?

 
Non ci stancheremo mai di stupirci delle "sorprese" che questo paese, una parte dei suoi concittadini, "regala" giornalmente.
L'ultimo episodio stamane quando due grossi contenitori pieni d'olio da cucina sono gettati in un cassonetto dei rifiuti ad Unci. Gettati, tra l'altro, in modo che il liquido finisse, così come è avvenuto, sulla sede stradale con grave pericolo per gli scooteristi e motociclisti, in particolare.
Il tutto sarebbe avvenuto nel giro di 10 - 15 minuti. Cioè da quando è passato il camion che ha svuotato i cassonetti a quando l'operatore ecologico in servizio si è accorto della fuoriuscita dell'olio, ha tolto i fusti dai cassonetti "per salvare il salvabile", allertando chi di competenza per un intervento. 
Intervento poi effettuato dagli operatori ecologici, sotto il coordinamento del responsabile locale della Loveral, Giovanni Profilio, che hanno cosparso la grossa macchia d'olio con la calce e transennato lo spazio in attesa che l'olio venga assorbito. Sul posto anche l'assessore Ersilia Pajno.
Non sta a noi individuare il responsabile ne da dove proviene l'olio, ma una cosa è certa, visti i fusti e la quantità "smaltita", non sembra certo provenire da una abitazione. Non si potrebbe evitare questa "vergogna" smaltendolo come da normativa, ovvero attraverso una ditta specializzata che ci risulta opera già nell'isola attraverso un puntuale prelievo nelle varie attività?
O è più facile così...visto che smaltendolo nei cassonetti non costa nulla? 
Forse bisognerebbe però ricordare anche un vecchio detto: "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino". Ne vale la pena?

PS. Come si nota dalle foto i cassonetti di Unci sono in "buona compagnia"

Festeggiamenti per la Madonna di Pompei a Lipari e la storia della statua liparese


Cliccando sul link sottostante è possibile visualizzare, a cura del dottor Michele Giacomantonio, la storia della statua liparese della Madonna di Pompei
http://www.farecomunione.it/sites/default/files/file_allegati/La%20storia%20della%20statua%20della%20Madonna%20di%20Pompei.pdf

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 7 Maggio

Eolienews augura Buon Compleanno ad Antonio Favaloro, Carmelo Amato, Rosa Merlino, Gaetano Barca, Raffaele Stagno, Silvia Venuti

sabato 6 maggio 2017

Monsignor Accolla alla Casa di Riposo di Valdichiesa. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Serie D - Calcio a 5 - Pari casalingo per i liparesi del Milazzo 1937

Pareggio casalingo per 7 a 7 dei ragazzi liparesi del Milazzo 1937 con la Spadaforese. La gara era valida per il campionato di serie D di calcio a 5. 
A segno: Del Monaco, Felice Puglisi (3), Mario Puglisi (3)

ALLA FIDAPA EOLIE TRADIZIONALE APPUNTAMENTO CON LA CERIMONIA DELLE CANDELE

COMUNICATO
Si è svolta, venerdì sera, nella terrazza del Ristorante "E Pulera" l'annuale Cerimonia delle Candele della sezione F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari) delle Isole Eolie "Le Sette Sorelle", un evento importante nella vita delle sezioni a cui, quest'anno, ha partecipato la Segreteria del Distretto Sicilia la paternese Maria Ciancitto.
Durante la cerimonia, dopo i saluti della Presidente Nunziatina D'Alia e l'intervento della Segretaria distrettuale, è stata presentata una nuova socia la Sig.ra Enza Giammalva. 
La Cerimonia, nutrita da momenti emozionanti, si è conclusa con l'accensione delle candele che simboleggiano le ambizioni e gli sforzi delle donne impegnate nell'Associazione in ogni paese del mondo.
La locale sezione Fidapa ha infine brindando all'imminente chiusura del biennio in corso (2015-2017), entro giugno infatti le sezioni dovranno eleggere i propri organi con il rinnovo delle cariche. 
Si chiude dunque un biennio intenso di attività con le quali, ha evidenziato la Presidente D'Alia nel suo intervento, "ci siamo soffermate su taluni valori ed argomenti tra cui la solidarietà, il volontariato e la promozione della cultura in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue forme. Nel suo intervento di saluto e di ringraziamento, la Sig.ra D'Alia ha inoltre aggiunto "ci siamo poste l'obbiettivo di organizzare occasioni di confronto e di approfondimento in merito a importanti problematiche sociali e prioritariamente sulla diffusa ed inaccettabile violenza contro le donne per avviare e sostenere anche sul nostro territorio un percorso strutturato e necessario di iniziative di sensibilizzazione, che coinvolgesse le Istituzioni locali e la scuola, con l'intento di rafforzare taluni sentimenti e condotte positive, puntando essenzialmente all'educazione dei giovani, al rispetto e alla libertà dell'altro. Il nostro contributo è solo un granello di sabbia ma ha un valore immenso perché nasce dalla condivisione e da un sentire comune."

Santa Marina Salina. "Celebrata" la prima unione civile nell'isola di Salina

"Celebrata" stamane al Comune di Santa Marina Salina la prima unione civile nell'isola di Salina. 
A scegliere l'isola verde per formalizzare la loro unione, due non residenti.
Ricordiamo che lo scorso anno una analoga "cerimonia" si era svolta a Stromboli, sempre tra non residenti

Eseguita l'autopsia sul corpo di Massimo Mezzapica. E' stata disposta dalla Procura

E' stata eseguita stamane l'autopsia sul corpo di Massimo Mezzapica, il dipendente comunale di 61 anni, deceduto il 21 Aprile scorso al Policlinico di Messina e sul cui decesso è in corso una indagine scattata dopo l'esposto presentato dai familiari.
L'esame autoptico è stato eseguito stamane nell'obitorio del cimitero di Lipari centro dove la salma è stata traslata dopo l'esumazione dal cimitero di Canneto.
L'esame medico - legale, presenti i periti di parte, è stato eseguito dalla dottoressa Elvira Spagnolo dell'Istituto di medicina legale di Messina. Presente anche il sostituto procuratore del tribunale di Barcellona, Alessandro Liprino che segue l'indagine su delega della Procura di Messina. 

All'esterno dell'obitorio hanno presenziato i familiari.
L’obiettivo dell'autopsia, disposta dalla Procura, è chiarire le modalità e le cause che hanno portato all’inaspettata morte dell’uomo. Inaspettata in quanto, dopo l’intervento chirurgico e un breve periodo di convalescenza trascorso all’interno della struttura ospedaliera messinese, l’uomo era prossimo alle dimissioni. La moglie, infatti, proprio il giorno in cui è avvenuto il decesso, avendo avuta notizia che il coniuge sarebbe stato dimesso, era partita per Lipari per preparare quanto necessario alla fuoriuscita dal Policlinico. Qui è stata raggiunta dalla ferale notizia
Il risultato dell'esame autoptico dovrebbe essere comunicato alla Procura tra un mese circa

"Racchette di classe". Quattro alunni del Comprensivo Lipari 1 a Roma

Riceviamo dalla professoressa Mirella Fanti e pubblichiamo:

Eoliani che non ci sono più (1° parte)

.Questo è il primo filmato che abbiamo realizzato.

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 6 Maggio

Eolienews augura Buon Compleanno a Mari Biviano, Rosalba Bongiorno, Frank Speziale, Luisa Di Pietro, Giovanni Favaloro, Daria Zanca, Alessia Rubino, Alessandra Merrina, Samantha Mandarano, Elena Casamento, Carlo Zaia, Graziella Acquario, Mirko Mandarano, Diana Saltalamacchia 

LIpari: Oggi e domani, Orchidea dei Bambini - Unicef


LIPARI - SABATO 6 E DOMENICA 7 MAGGIO 
CORSO VITTORIO EMANUELE (PALMA) 
ORE 18:00 - 20:00 
ORCHIDEA DEI BAMBINI - UNICEF

venerdì 5 maggio 2017

Anche Eolienews dice no alla pedofilia e alla pedopornografia

Il 5 maggio giornata mondiale contro pedofilia e pedopornografia
Oggi 5 maggio è la Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia e la pedopornografia, data scelta per sensibilizzare e porre l'attenzione su un crimine spregevole e odioso che si perpetra quotidianamente ai danni di bambini e bambine.


Monsignor Accolla in visita alla Casa di riposo di Valdichiesa (articolo e foto di Francesca Falconieri)




 In occasione della festività del 1° Maggio l’Arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, Monsignor Giovanni Accolla si è recato in visita alla Casa di riposo “Maria S.S del Terzito” di Valdichiesa (Salina), diretta da Padre Alessandro Lo Nardo. 

Ad accoglierlo una parte dello staff della struttura. 
Monsignor Accolla, che non ha lesinato una parola ed una carezza ai 23 ospiti della Casa di Riposo, incontrati singolarmente, si è mostrato piacevolmente sorpreso della “qualità” dei servizi forniti agli anziani e ha incoraggiato il personale a “spendersi”, così come d’altronde già fanno, nel loro importante servizio a favore agli anziani. 
Proseguendo nel sopralluogo, accompagnato dal direttore, Padre Lo Nardo e dagli infermieri, ha preso visione di quella che è l’organizzazione all’interno della Casa: dalle stanze alla cucina, dall’infermeria agli spazi adibiti per lo svago, alle strutture per il recupero fisico. 
Monsignor Accolla, che si è complimentato con Padre Lo Nardo, le suore, gli infermieri, il personale sanitario e con quanti operano nella Casa di riposo, per la qualità della vita data agli anziani ospiti, ha donato, quale segno della sua prima visita, un defibrillatore, un’apparecchiatura fondamentale per il primo soccorso specie in una struttura dove sono ospitati delle persone in avanti negli anni e afflitti da patologie. 
In precedenza l’Arcivescovo era stato a Leni per i festeggiamenti in onore di San Giuseppe lavoratore.
(Articolo e foto di Francesca Falconieri)

Eoliani che non ci sono più (XIV° parte) durata del video 4 minuti

Nuova pubblicazione di foto in "Eoliani che non ci sono più".
Come già scritto intendiamo, attraverso queste foto (siamo alla quattordicesima pubblicazione) mantenere vivo il loro ricordo.
Perchè "Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro"

Pesca, tre punti di sbarco a S. Marina Salina. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi