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domenica 7 maggio 2017

Olio da cucina. Più facile smaltirlo così che correttamente? Mettendo anche a rischio la pubblica incolumità?

 
Non ci stancheremo mai di stupirci delle "sorprese" che questo paese, una parte dei suoi concittadini, "regala" giornalmente.
L'ultimo episodio stamane quando due grossi contenitori pieni d'olio da cucina sono gettati in un cassonetto dei rifiuti ad Unci. Gettati, tra l'altro, in modo che il liquido finisse, così come è avvenuto, sulla sede stradale con grave pericolo per gli scooteristi e motociclisti, in particolare.
Il tutto sarebbe avvenuto nel giro di 10 - 15 minuti. Cioè da quando è passato il camion che ha svuotato i cassonetti a quando l'operatore ecologico in servizio si è accorto della fuoriuscita dell'olio, ha tolto i fusti dai cassonetti "per salvare il salvabile", allertando chi di competenza per un intervento. 
Intervento poi effettuato dagli operatori ecologici, sotto il coordinamento del responsabile locale della Loveral, Giovanni Profilio, che hanno cosparso la grossa macchia d'olio con la calce e transennato lo spazio in attesa che l'olio venga assorbito. Sul posto anche l'assessore Ersilia Pajno.
Non sta a noi individuare il responsabile ne da dove proviene l'olio, ma una cosa è certa, visti i fusti e la quantità "smaltita", non sembra certo provenire da una abitazione. Non si potrebbe evitare questa "vergogna" smaltendolo come da normativa, ovvero attraverso una ditta specializzata che ci risulta opera già nell'isola attraverso un puntuale prelievo nelle varie attività?
O è più facile così...visto che smaltendolo nei cassonetti non costa nulla? 
Forse bisognerebbe però ricordare anche un vecchio detto: "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino". Ne vale la pena?

PS. Come si nota dalle foto i cassonetti di Unci sono in "buona compagnia"

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