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martedì 24 marzo 2009

S. Marina Salina confluisce nell'Autorità Portuale di Messina.Accordi in corso tra il sindaco Lo Schiavo e il presidente Lo Bosco

(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Lipari parla e straparla, un appello "pro assorbimento" fu lanciato un paio di anni fa dal sindaco Mariano Bruno, Santa Marina invece concretizza.
È da sempre così. La storia insegna. E si ripete. È dunque tutto sommato clamorosa, ma fino ad un certo punto, la notizia che il porto del piccolo comune salinaro, passerà presto sotto la gestione dell'Autorità portuale di Messina. Organismo che, quindi non si farà mancare proprio nulla: dal consistente traffico merci e passeggeri di Messina e Milazzo alla piccola realtà insulare dell'arcipelago eoliano.
Una procedura avviata al tal punto che il presidente Dario Lo Bosco starebbe per trasmettere o presentare la relativa delibera al Ministero per il via libera definitivo. «Ma come – si commenta già nell'isola dove non è ancora ben chiaro cosa accadrà – tanti anni per costruire un porto per poi farlo gestire ad altri ?».
Alla considerazione risponde direttamente il giovane sindaco, Massimo Lo Schiavo, non nuovo a simili colpi di scena a dimostrazione, piaccia o meno, della credibilità politica di cui gode. «Il nostro Comune – osserva – non può più permettersi di farsi carico degli onerosi costi per le manutenzione delle strutture portuali. Pensate alle mareggiate e alle continue richieste di intervento alla Regione. Non si può perdere tempo sulle lungaggini burocratiche per accedere ai finanziamenti. Abbiamo rischiato la chiusura del porto. Voglio ricordare – evidenzia Lo Schiavo – quanto accaduto con il finanziamento di 900 mila euro per la nostra struttura prima assegnato, poi revocato per la scadenza del Por e il parere mancante della Soprintendenza del mare, e poi nuovamente tornato nelle nostre casse. Insomma – conclude il primo cittadino – dobbiamo superare l'emergenza e guardare al porto come ad una risorsa che deve generare sviluppo». Il ragionamento non fa una piega.
Del resto, se si guarda quanto avvenuto per tutto l'inverno a Lipari, cioè nulla, per la ricostruzione della banchina delle navi del porto di Sottomonastero distrutta ad ottobre da una nave della Siremar e i cui lavori, iniziati solo da pochi giorni sono in fase di ultimazione, si può ben comprendere l'utilità dell'operazione.
Il sindaco Lo Schiavo, ovviamente farà parte del comitato portuale in rappresentanza della sua comunità e sarà interpellato prima di ogni decisione da parte dell'Authority che, fino ad oggi, si è distinta sia a Messina che a Milazzo per l'avvio di importanti interventi nelle aree portuali di competenza

lunedì 23 marzo 2009

Stromboli. Sospese le escursioni sul cratere su input della Protezione civile a causa dello "stato di criticità" del vulcano

ORDINANZA n° 14 del 23 marzo 2009
I L S I N D A C O
RICHIAMATA
la propria ordinanza n. 46 del 06 agosto 2007, con la quale veniva posta una nuova regolamentazione per l’accesso alla sommità del vulcano Stromboli e per le escursioni accompagnate dalle guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate;
CONSIDERATO che, in forza del sopra citato provvedimento sindacale, veniva, segnatamente:
1) consentito il libero accesso dei visitatori escursionisti, al vulcano Stromboli, sino alla quota di 400 mt. s.l.m. ;
2) consentito l’accesso dei visitatori escursionisti al successivo tratto, da quota 400 mt. s.l.m. e sino all’area sommitale del vulcano Stromboli, soltanto se accompagnati da guide alpine e vulcanologiche autorizzate, le quali vorranno consultare il bollettino di vigilanza emesso giornalmente dal Centro Funzionale Centrale - Rischio Vulcanico del Dipartimento della protezione civile ed affisso presso il Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, assumendo informazioni circa le condizioni dello stato di attività del vulcano e uniformandosi alle prescrizioni di cui alla nuova citata regolamentazione;
VISTA la nota prot. n.DPC/VATO/21741 del 23/03/09, a firma del Vice Capo del Dipartimento della Protezione Civile - Area Tecnico-Operativa -, prof. Bernardo De Bernardinis, trasmessa via fax dall’Ufficio Previsione, Valutazione, Prevenzione e Mitigazione dei Rischi Naturali - Servizio Rischio Vulcanico – dello stesso dipartimento nazionale, con la quale si trasmette il bollettino di vigilanza e criticità del vulcano Stromboli;
RAVVISATI i caratteri della necessità e dell’urgenza di pervenire alla emanazione di provvedimento atto ad interdire l’accesso al vulcano Stromboli, interessato dai fenomeni notificati da parte della summenzionata autorità di protezione civile nazionale, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, a salvaguardia della incolumità pubblica e per motivi di protezione civile;
VISTO l’art. n°54 del D. Lg.vo n°267/2000;VISTO il Testo Coordinato delle ll.rr. relative all’ordinamento degli Enti Locali 2008 (GURS 09/05/2008);
O R D I N A
1.E’ fatto divieto immediato ed assoluto di accesso al vulcano Stromboli, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, fino a nuove e diverse comunicazioni da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che rassicurino in ordine al superamento dell’attuale stato di criticità del vulcano medesimo.
2. Il Corpo di Polizia Municipale e tutti gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’esecuzione della presente ordinanza e della sua scrupolosa osservanza, anche attraverso controllo e posti di blocco lungo i sentieri di accesso agli alti versanti, e sono chiamati a darne la massima diffusione, in collaborazione con i responsabili della Circoscrizione di Stromboli.
3. Dal presente provvedimento consegue la sospensione dell’efficacia della precedente ordinanza sindacale di regolamentazione n.46/2007, citata in premessa.
D I S P O N E
Che il Dirigente del 4° Settore e l’Ufficio di Protezione Civile del medesimo Settore, siano incaricati degli adempimenti e degli atti eventualmente nascenti dalla presente ordinanza.
La trasmissione del presente provvedimento al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma, al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana, alla Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo - di Messina, , all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, al Consiglio Circoscrizionale di Stromboli, alle Guide Alpine e/o Vulcanologiche operanti su Stromboli, agli Agenti della Forza Pubblica, al Corpo di Polizia Municipale, al Dirigente del 4° Settore. Il presente provvedimento, che avrà immediata esecutività, sarà affisso all’Albo Pretorio della Casa Comunale ed all’Albo della Sede della Circoscrizione di Stromboli.Dalla Residenza Municipale lì, 23/03/2009
IL SINDACO (Dott. Mariano Bruno)

Convegno sui trasporti. Le "riflessioni" di Sinistra Democratica

A metà strada tra una manifestazione di regime e un’autentica celebrazione di un novello “caro leader” delle isole minori, il convegno sui trasporti marittimi di oggi 23 marzo ha registrato il brillante risultato di non avere prodotto assolutamente nulla, se non la attendibile notizia della nuova nomina a “Commissario straordinario all’emergenza” vulcanica e turistica (quale emergenza? quella del declino del turismo eoliano?) con la quale il governo Berlusconi ha deciso di gratificare il sindaco Mariano Bruno.
Più che in un palcoscenico, la pedana della sala congressi è stata trasformata per qualche ora in una postazione balistica, dalla quale si è sparato senza tregua su una nave che affonda, la Siremar, grazie al contributo di una classe politica che per anni ha ignorato il problema, evitando accuratamente di attuare, in tempo utile, misure concrete per restituirle dignità e autonomia societaria. La tragica conseguenza di questo fuoco “amico” si traduce nell’incertezza attuale che caratterizza le sorti di trasporti marittimi essenziali per le comunità delle isole minori, e delle Eolie in particolare.
La dottoressa Severino, in rappresentanza dell’Assessore regionale ai Trasporti, ha illustrato nel dettaglio tutti i passaggi tecnici e burocratici che hanno permesso alla Regione Siciliana di procedere spedita verso gare di evidenza pubblica, evitando di sopperire ai tagli effettuati dal governo nazionale, e di accreditarsi addirittura oggi come parte lesa in un tranello ordito da quest’ultimo in combutta con l’Unione Europea. Peccato che non abbia speso una parola sul perché la stessa Regione, a dispetto di un magro bilancio, non abbia esitato a raddoppiare lo sforzo economico a favore dei vettori privati (leggasi Usticalines e N.G.I.), in cambio di servizi addirittura inferiori a quelli effettuati nell’ambito delle precedenti convenzioni.
Ma l’apoteosi di questa manifestazione si è raggiunta con l’intervento dell’onorevole Corona, che non ha fatto mistero di essere un grande estimatore del sindaco Bruno, elogiandolo ripetutamente di fronte a studenti che avevano rinunciato a una giornata di lezione per capire qualcosa del futuro dei loro trasporti marittimi. Di questi ultimi, per la verità, non ha detto molto, tranne un breve ma eloquente passaggio, “ai cittadini delle isole non interessa se i trasporti vengono effettuati da servizi pubblici o privati”, affermazione rivelatrice di quella che è – ormai palesemente – la strategia del governo regionale e nazionale a favore della privatizzazione. Tuttavia, questa dichiarazione offende la volontà espressa proprio dai cittadini chiamati in causa e dai loro rappresentanti in consiglio comunale, che hanno votato più di una mozione dove si faceva esplicita richiesta di uno scorporo della Siremar da Tirrenia e, dunque, di una difesa della società pubblica. Così come in tante altre “chicche”, dalle cave di pomice chiuse “dal Ministero dell’Ambiente” anziché per un sequestro disposto dalla magistratura, l’onorevole Corona ha dimostrato come questa classe politica sia incapace di rapportarsi alla realtà dei fatti e alle istanze delle comunità che vorrebbe rappresentare, preferendo ignorarle per definire in altri tavoli il futuro del diritto a vivere dignitosamente in queste isole.
Ci auguriamo, infine, che al termine di tale inutile fatica i convegnisti abbiano almeno gradito la trasferta in aliscafo per Milazzo, magari su un aliscafo della Siremar. Chissà non abbiano versato una lacrima da coccodrillo …
Sinistra Democratica Circolo di Lipari

Convegno sui trasporti. Le "riflessioni" di Saverio Merlino (PD)

Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
Dopo il Convegno di oggi, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Lipari sull’importante questione servizi marittimi nelle isole minori (ero convinto che l’incontro continuasse almeno nel pomeriggio per avere più possibilità di confronto) sono uscito più confuso e preoccupato di prima.
Non si sono assolutamente chiariti gli aspetti normativi che da oltre 3 mesi si dibattono circa la possibilità dello scorporo della SIREMAR o delle altre società regionali.
L’unica cosa certa che si è capita e che possiamo dimenticarci lo “scorporo” e pensare ormai a come sarà fatta la privatizzazione della Tirrenia e come potrebbe finire per i nostri servizi marittimi.
Quello che mi fa rabbia è come si può far finta di niente da parte di alcune autorità governative nazionali e regionali rispetto al dramma che da tempo stanno vivendo le isole minori siciliane e le Eolie in particolare e mi chiedo: dobbiamo ancora civilmente “lottare” (e in che modo?) per richiedere la massima attenzione per avere garantiti i nostri diritti costituzionali e un adeguato futuro del nostro turismo e delle diverse attività imprenditoriali?
Tutti sanno che il settore dei trasporti, in particolare quello marittimo, nelle isole minori, è un valore aggiunto ed è così complesso che ha bisogno di un solido supporto tecnico che si ponga sopra le parti interpretando bisogni oggettivi e proponendo soluzioni coerenti con gli obiettivi unanimemente riconosciuti come fondamentali per lo sviluppo delle stesse isole e spesso per i territori prospicienti.
Le vicende di questi ultimi mesi e i vuoti richiami (penso anche quello consumatosi oggi) legati a quest’importante settore, con tutte le continue incertezze, hanno messo in discussione seria i diritti fondamentali dei cittadini delle isole e le possibilità di sviluppo economico delle stesse.
A che sono valse le iniziative intraprese e adottate dai sindaci e dai consigli comunali di Lipari, Ustica, Favignana, Lampedusa e Pantelleria per rappresentare con forza le esigenze degli abitanti di queste isole per i quali la riduzione, se non anche l’eliminazione, dei collegamenti sinora garantiti dalla compagnia Siremar significherebbe una sensibile compressione dei loro diritti e, tra questi, quello alla salute ed al lavoro, ma il peso del taglio dei collegamenti (che ci sono già stati per alcuni aspetti) avrebbe anche gravissime ripercussioni sul turismo e su tutto il sistema che gravita attorno al comparto e sullo sviluppo del territorio, con danni economici difficilmente sanabili.
Forte è stato il mio disappunto all’intervento dell’On. Roberto Corana, quando ha affermato che tutti e 90 deputati regionali sono attenti e impegnati sui vari problemi delle isole minori (trasporti, pesca, turismo, lavoratori della pomice, etc).
Meno male che sono tutti e 90 attenti e siamo in queste condizioni, figuriamoci, quando sono distratti!
Perché, invece, non avere il coraggio politico di affermare che il Governo regionale non è stato in grado di chiedere le giuste spiegazioni al Governo Nazionale (né ora, né nel 2007) non riuscendo a dimostrare che il collegamento marittimo è l’unica infrastruttura di mobilità per queste isole e anche perché alle difficoltà menzionate si aggiunge quella concernente il futuro occupazionale dei circa 500 marittimi della Siremar.
Anche il Senatore Strano (oggi rappresentante del Ministro Matteoli) come tutto il Governo Nazionale, nonostante le decine d’interrogazioni e d’incontri con sindaci e parti sociali non sono riusciti a fare chiarezza sull’intera materia e dopo promesse su promesse il risultato è stato quel decreto sulla privatizzazione del 100% della Tirrenia, cosa sicuramente già decisa da tempo anche quando il Ministro ha incontrato i sindaci e gli altri rappresentanti nel mese di gennaio prima e di febbraio dopo.
Non riesco a capire come mai la Comunità Europea nel famoso LIBRO BIANCO del 12/09/2001 sulla politica europea dei trasporti fino al 2010, indicava le scelte future per salvaguardare la vita di 3.800 dipendenti e 15 mila lavoratori dell’indotto, che meritano sicuramente un’attenzione particolare, e parlava anche della completa aderenza al Trattato d’Amsterdam per assicurare la continuita’ territoriale alle Isole Minori”, oggi si continua dire che questo è impossibile (la nota d’oggi del Commissario europeo On. Taviani, letta dal sindaco nell’assemblea).
Il senatore Strano ha richiamato tutti a non fraintendere e a non definire ambigue le dichiarazioni del Ministro Matteoli, ma vorrei sapere come interpretare e definire le recenti dichiarazioni del Ministro sulla privatizzazione che, a detta di molti, non tengono assolutamente conto delle direttive dell’Unione Europea e non sono assolutamente in linea con le stesse direttive.
Egli ha dichiarato, in aula:
Nonostante alcuni enti regionali abbiano manifestato il loro interesse per l'acquisizione di parti del gruppo Tirrenia, in questo momento non è possibile procedere in tal senso, perché l'Unione Europea prescrive che la privatizzazione di Tirrenia avvenga con una gara unica e che solo in seguito si possa liberalizzare il settore anche dividendo il gruppo in diverse società”. Sulle dichiarazioni del Ministro qualcosa non quadra, poiché la norma che prevede la privatizzazione della Tirrenia è contenuta nell'articolo 26 “privatizzazione della società Tirrenia” del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, conosciuto come decreto “anticrisi”. Lo stesso articolo 26, quindi, prevede l’abrogazione dell’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112.
Da un’attenta lettura combinata delle due norme appare evidente che, alla data delle sue dichiarazioni (quindi prima del decreto sulla privatizzazione della Tirrenia di marzo 2009) era possibile (e forse lo è ancora) procedere allo scorporo della SIREMAR Spa dalla Tirrenia soltanto attraverso un nuovo decreto legge che “riapriva” i termini e le modalità che il Governo ha stabilito nel giugno dell’anno 2008. Con la cessione gratuita alle singole regioni delle compagnie regionali è evidente che il Governo non vende a queste ultime assolutamente niente e di conseguenza non c’è violazione d’alcuna norma comunitaria, né nazionale in termini di gare d’appalto.
Non si comprende qual è la fonte legislativa comunitaria dalla quale si può evincere il divieto che l’Unione Europea opporrebbe allo scorporo delle società regionali Caremar, Toremar, Siremar e Saremar dalla capogruppo Tirrenia, operazione questa definita, molto impropriamente dal Ministro, come spezzettamento e che è invece esplicitamente prevista dall’articolo 57 comma 3 della Legge 133/08, legge che per altro ribadisce che le funzioni e i compiti in materia di cabotaggio marittimo sono esercitati dalle regioni in cui si svolgono i servizi medesimi.
Lo scorporo della SIREMAR, come richiesto da tutte le amministrazioni comunali delle isole minori, costituisce assicurazione della continuita’ territoriale dello Stato dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione.
I servizi di primario interesse pubblico, come spiegano all’Unione Europea, possono essere derogati dal processo di privatizzazione, cosi’ come stabilito dal Trattato d’Amsterdam, nella parte in cui la normativa “riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularita’ quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni e non penso che possano essere solo quelle isole indicate nel comunicato d’oggi del Commissario Taviani.
La sensazione, a detta di molti, è che i giochi intorno alla privatizzazione della Tirrenia potrebbero essere stati fatti da tempo (tipo Alitalia), puntando ad un monopolio o un duopolio dei privati all’interno del nostro territorio e se si ha la bontà e la voglia di leggere gli articoli giornalistici (da “la Repubblica”) di qualche anno or sono, forse…….si capisce il perché di tutto e quanto inutili sono stati i nostri coraggiosi sforzi.
Lipari, 23/03/2009
Saverio Merlino
Segretario Partito Democratico Lipari
Componente Commissione Regionale Programma

Concluso l'incontro sui trasporti. Tutti concordi per i collegamenti indispensabili. A quando però i fatti? Intanto la CE mette i "puntini"

“I sindaci delle isole minori siciliane vogliono avere contezza su quello che sarà il futuro dei trasporti marittimi e continuano il loro percorso comune affinchè si arrivi a fatti concreti ma, principalmente, a determinazioni rispettose dei diritti sanciti dalla Costituzione per tutti i cittadini italiani. Al Governo che ha messo in atto la procedura per la privatizzazione di Tirrenia, così come alla Regione siciliana, chiediamo fatti e non parole e non siamo disposti ad abbassare la guardia”. Lo ha evidenziato Mariano Bruno, sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, in apertura dell'incontro-convegno “Trasporti da e per le isole minori” tenutosi ieri a Lipari e al quale hanno preso parte gli onorevoli Roberto Corona, Vincenzo Garofalo e Pierluigi Mantini, il senatore Antonio Strano (in rappresentanza del ministro Matteoli), il sindaco di Ustica Aldo Messina, il sindaco di Favignana Lucio Antinoro, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, il sindaco di Malfa Salvatore Longhitano, la dottoressa Salvatrice Severino(dirigente regionale del settore trasporti) e il dott. Stefano Denaro (dirigente dell'ufficio isole minori della Regione). Tutti gli intervenuti, in modo bipartisan, hanno sottolineato la necessità di garantire collegamenti efficaci ed efficienti da e verso le isole minori (anche sulle tratte e nei periodi anti-economici), il mantenimento dei servizi essenziali e di tratte storiche e di fondamentale importanza (quale la Napoli-Eolie).
Certo è quanto meno "assurdo" che un così forte impegno e tale determinazione non sia stata messa in campo da subito e che, invece, tra proroghe, controproroghe, annunci e "disannunci" non sia ancora arrivati a nulla di concreto in prospettiva futura

L'on. Strano ha affermato che “non è intenzione del Governo penalizzare le isole minori ed ha anche annunciato la riconvocazione a breve da parte del Ministro Matteoli del tavolo tecnico. Tavolo- ha sostenuto- al quale ha chiesto di poter prendere parte anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, habituè di queste isole”.

Non sono mancate le critiche e le richiesta di passare dalle parole ai fatti. Lo hanno fatto la Federalberghi, il comitato per i trasporti marittimi, esponenti dell'opposizione consiliare liparese, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, che non ha preso posto al tavolo “perchè stanco delle parate”.

Di grande significato la lettera inviata dall'on. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, al sindaco Bruno e che è stata letta ad apertura dei lavori. Una lettera che- a nostro avviso- chiarisce, una volta per tutte, le linee sulle quali si muove Bruxelles su questa tematica. Nell'evidenziare come la Commissione europea abbia grande considerazione per le regioni insulari, ha chiaramente affermato che “non vi è possibilità di deroga alla normativa di aiuti di Stato. La possibilità di tale deroga è prevista eventualmente sole per le zone ultraperiferiche: dipartimenti francesi d'oltremare, arcipelago delle Azzorre, Madera e isole Canarie. Regioni insulari poste a distanza molto maggiore dal continente europeo rispetto alle isole minori della Sicilia. Situazioni- ha sostenuto- che non possono essere assimilate o poste sullo stesso piano”. “Nell'ottica che i trasporti funzionino in modo efficiente in tutta Europa- ha continuato Tajani- il Regolamento CEE n.3577 del 7 dicembre 92, concernente il cabotaggio marittimo, ha previsto una norma che consenta agli Stati membri l'attivazione di collegamenti su rotte in generale non redditizie. L'art. 4 prevede, infatti, che uno Stato membro possa in tal caso erogare un compenso per l'attivazione del collegamento ma detta erogazione deve avvenire in modo non discriminatorio e quindi mettendo in concorrenza tra loro tutti gli imprenditori che siano interessati a concludere la convenzione. Ciò consente di scegliere l'operatore che offre l'erogazione del servizio alle migliori condizioni. Il diritto comunitario- ha concluso l'on. Tajani- vieta quindi le sovvenzioni fini a se stesse, che falsano la concorrenza a danno degli operatori più efficienti, mentre ammette i sussidi diretti a incoraggiare l'attivazione di rotte non commerciali ma necessarie per la popolazione e l'economia delle zone insulari”.

Un messaggio chiaro e preciso che chiude la porta agli aiuti di Stato dati sino ad oggi a Tirrenia e alla sue società regionali e che lascia chiaramente intendere che le linee non commerciali dovranno essere poste in gara e destinate a chi offrirà l'espletamento del servizio alle condizioni migliori, anche finanziarie.

Abbassamento costi bunker mezzi navali per i cittadini eoliani. Zitelli scrive a Maggiore

Un sollecito per l'abbassamento dei costi bunker mezzi navali(con contestuale riduzione del prezzo del biglietto) per i cittadini eoliani è stato inoltrato all'assessore Giovanni Maggiore da Edoardo Zitelli della Federalberghi delle Eolie. Il testo:
Gent. Avv. Maggiore,
nonostante negli ultimi 4 mesi Le abbia ripetutamente segnalato la possibilità della riduzione dei costi per il trasporto marittimo che gravano sui cittadini eoliani, come già dichiarato dal ministro Scajola e dall'Autotrità garante per la concorrenza, a tutt'oggi non ci risulta una presa di posizione da parte dell'Amministrazione del Comune di Lipari.
L'addizionale bunker , introdotta a suo tempo in modo sperequativo in quanto unatantum e causa di aumenti anche del 70% su alcune tratte (vedi la Lipari-Vulcano senza sconti per i bambini e differenze tra nave ed aliscafo), é stata eliminata nella maggior parte del territorio nazionale e non ha più ragione di esistere in quanto i carburanti sono diminuiti di oltre il 50%.
Speriamo in un Suo deciso intervento in merito soprattutto in considerazione degli elevati costi che tutti dobbiamo affrontare ogni giorno, unitamente a quelli dei trasporti della merce ed in considerazione delle gravi difficoltà economiche che attanagliano tutto il comparto turistico mondiale.
In attesa di ricevere un Suo urgente cenno di risposta, porgo cordiali ossequi.
Edoardo Zitelli
Federalberghi Isole Eolie

Il sindaco Bruno funzionario per il ticket nell'emergenza turistica e vulcanica

Il sindaco di Lipari Mariano Bruno è stato nominato funzionario per il ticket nel contesto dell'emergenza turistica e vulcanica nelle isole del comune di Lipari. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino, circa mezz'ora fa, al momento dell'apertura dell'incontro-convegno sui trasporti nelle isole minori. L'incarico gli è stato conferito dal presidente Berlusconi sentito il Dipartimento della Protezione civile.
Bruno subentra nella gestione del ticket al prefetto Francesco Alecci che aveva ricoperto questo incarico lo scorso anno nell'ambito delle funzioni di commissario che gli erano state conferite dal Governo Prodi.
Per Bruno, per certi versi, si tratta di un "ritorno al passato". Egli, infatti, aveva gestito l'applicazione del ticket di accesso alle sei isole del comune e di scalata dei vulcani all'indomani dell'emergenza Stromboli, ricoprendo il ruolo di commissario per l'emergenza dal 2002 sino al 2007.
Come si ricorderà per l'emergenza idrica, e quindi per il ciclo dell'acqua, il Governo Berlusconi ha nominato nei mesi scorsi quale commissario il dottor Luigi Pelaggi.

domenica 22 marzo 2009

Sabato e domenica si raccolgono i rifiuti a Lipari? Le foto e la constatazione di Roberto Piemonte

Ha per oggetto "raccolta rifiuti" la nota fatta pervenire alla nostra redazione dal signor Roberto Piemonte e che giriamo agli amministratori e all'ATO affinchè diano le risposte del caso(e cioè l'unica possibile l'effettuazione del servizio).
"Ad oggi, mi pare, nonostante sia stato più volte anche pubblicamente richiesto, non sappiamo se
il Sabato e la Domenica la raccolta dei rifiuti deve essere effettuata.-
Le immagini, credo abbstanza eloquenti, mostrano la situazione odierna, Domenica 22 marzo 2009, alle ore 16,00 nella Via Cesare Battisti di Canneto, in piento centro abitato.
Evito, per il momento, di fare commenti lasciando a chi di competenza di fare le considerazioni del caso.
Mi auguro che il "vulcanico" Giulio China, Assessore al ramo, intervenga tempestivamente e concretamente per definire la problematica in quanto, fra l'altro, si avvicina la stagione
turistica e non ci vuole molto a prevedere cosà accadrà se tale situazione non muterà.
Intanto, le stelle continuano a guardare ed i cittadini continuano a pagare.-
Roberto Piemonte

Canneto: Incendiati due cassonetti dei rifiuti

Tornano in azione a Lipari i piromani dei cassonetti dei rifiuti. Durante la notte sono stati dati alle fiamme due cassonetti ubicati nella frazione liparese di Canneto.
Sul posto per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco
I due cassonetti, posizionati nella piazza di San Cristoforo e nella zona di Calandra, sono stati praticamente distrutti dalle fiamme

Lipari: Pesca con ferrettare addio Ma c'è un nuovo metodo. La marineria isolana si attrezza per la nuova stagione

(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Sta per iniziare la stagione della pesca ai grandi pelagici. Pesce spada, Alalunga, specie non protette, oltre ai tonni la cui cattura prevede il rispetto di certi limiti, da sempre rappresentano la garanzia di un certo reddito. In mare si tornerà ad aprile ma senza le ferrettare, reti da posta derivanti a tutti gli effetti, lasciate in balia delle correnti. E quindi pericolose per i delfini. La questione preoccupa, e non poco i pescatori eoliani e di tutta la costa sicula del basso Tirreno. Alla Direzione generale della Pesca, a Roma, del resto sono stati chiari con il Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, con il consigliere comunale Antonio Gugliotta e con il consulente di diverse cooperative, rag. Pinuccio Spinella che stanno cercando di salvare il futuro di centinaia di addetti e di un settore che solo alle Eolie conta 150 anni di storia. L'impiego delle ferrettare non è più ammesso altrimenti, come confermato anche in una recente riunione a Lipari alla presenza dei pescatori, dai rappresentanti del Circomare Lipari, saranno vere e proprie stangate, soprattutto di carattere penale. La trasmissione Report sulla triste realtà calabrese ha fatto scattare l'allarme definitivo. E le statistiche in mano al direttore generale della pesca, Saverio Abate, presentano numeri che vanno contro i professionisti del mare, alla luce dei fatti, poco professionali: Il pericolo delle reti spadare è stato tutt'altro che debellato. Anzi il loro impiego, camuffato da spadare, è più che raddoppiato. " Nel giro di qualche anno- ha detto ieri il sindaco Mariano Bruno dopo le notizie fornite dalla Direzione generale della Pesca - si è passati da 1500 reti di questo tipo a 4000, nonostante il fermo divieto sul loro utilizzo". Per i pescatori, abituati ai sistemi tradizionali, insomma, si impone un taglio con il passato e non è detto che non torni presto il sereno. All'incontro di Roma è stato, infatti, presentato quello che è stato ribattezzato il " Metodo Spinella". Prende il nome proprio dal rag. Pinuccio Spinella che è anche componente del cda del Consorzio Ittico Eoliano e punta, dopo aver impressionato favorevolmente i vertici ministeriali del comparto, ad esporne i contenuti direttamente al commissario europeo Joe Borg, nel convegno di Agrigento del prossimo 28 marzo. " Non ho fatto altro – ha detto Spinella- che mettere insieme tanti pezzi di regolamenti per tirare fuori nello specifico una rete da posta di 5 km, ma, in uso, di appena 2,5 km, ancorata alla barca". La rete , di maglia larga 18 cm, verrebbe posta e fissata in mare a zig zag o a fisarmonica. " Ovviamente – ha spiegato Spinella- il sistema prevede oltre alla professionalità degli addetti ai lavori, preliminarmente i controlli a bordo della Capitaneria per il sigillo sull'attrezzo, l'indicazione di un posto e di un orario ove scaricare il pescato per i controlli dell'Asl e la tracciabilità di esso per sapere dove andrà a finire". Un'idea rigorosamente " Made in Lipari" rivolta, per iniziare, ad una microarea e da attuare, si spera, con un decreto di rapida emanazione.

Eolian tax: La truffa dei "ticket del turista" aperto il processo. Sono armatori locali e calabresi. Raffica di eccezioni della difesa

(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud) Approda dinanzi al Gup Marisa Salvo, l'inchiesta "Eolian tax" della Guardia di finanza, sui falsi ticket d'ingresso e su presunti raggiri di armatori calabresi e siciliani che non avrebbero versato nelle casse del comune di Lipari il contributo di un euro fissato con decreto del Governo nazionale per ogni visitatore che durante la stagione estiva sbarca come crocerista nelle isole Eolie. Ieri la prima udienza. Sono imputate 25 persone, tutti armatori siciliani e calabresi accusati di truffa in concorso, ai danni dello Stato. La prima udienza è stata dedicata interamente alla costituzione di parte civile nel procedimento, da parte del sindaco di Lipari, Mariano Bruno che in forza di una delibera della Giunta municipale e nella qualità di Commissario straordinario per l'emergenza Lipari, ha chiesto di costituirsi in giudizio con l'avv. Giuseppe Di Pietro. Sulla richiesta si è registrata una raffica di eccezioni preliminari fondate soprattutto sulla "illegittimità della richiesta" stessa in quanto il sindaco di Lipari non rivestirebbe più l'incarico di "Commissario per l'emergenza" del Comune Lipari, decretato dal Governo nazionale soprattutto in funzione delle problematiche causate dal notevole afflusso di visitatori e con lo scopo primario di rendere servizi appropriati, anche con l'imposizione di nuove forme di tassazione, per i residenti e per i turisti. Tale incarico, secondo il collegio di difesa degli imputati costituito dagli avv. Fabrizio Formica, Piero Emanuele, Giuseppe Bagnato, Giacomo Franzoni, Carla Carrozza, Giuseppe Zanghì, inoltre la Giunta municipale non avrebbe avuto alcuna legittimazione a conferire il mandato di costituzione di parte civile. Il giudice si è riservata ogni decisione in merito e ha rinviato all'udienza al prossimo 10 luglio. Nell'inchiesta portata a termine dal sostituto procuratore Olindo Canali, sono imputate 25 persone tra armatori e comandanti di motonavi. Si tratta di Salvatore Taranto 47 anni, Francesco Salamone 48 anni, Davide Taranto 33 anni, tutti di Milazzo; Bartolo Taranto 57 anni di Leni, Maurizio Sciacchitano 42 anni, Domenico Giardina 26 anni, tutti di Lipari, Luigi Antonio Genovese 46 anni, Mariano Genovese 41 anni, entrambi di Falcone; Costantino Paviolo 50 anni di Brolo, Samuele Giardina 38 anni di Gioiosa Marea; Giovanni Frisone 37 anni contrada Acqualadroni Messina; Mirco Savadori 31 anni di Cervia, prov. di Ravenna. Del gruppo degli indagati calabresi, accusati di truffa e alcuni di falso in scrittura privata, fanno parte: Filippo Niglia 49 anni, Francesco Zungri 49 anni, Vincenzo Accorinti 48 anni, Costantino Comerci 47 anni, Antonio Comerci 55 anni, tutti di Briatico; Pasquale Vallone 55, Severino Serrao 62 anni, Gregorio Pisano 31 anni, tutti di Pizzo, Salvatore La Rosa 49 anni di Tropea, Antonio Sposaro 52 anni di Amantea, Vincenzo Barresi 33 anni di Villa San Giovanni, Giovanbattista Foderaro 73 anni di Lamezia Terme.

sabato 21 marzo 2009

Centro di riabilitazione di Canneto. Lauria scrive al Prefetto

Al Signor Prefetto di Messina è indirizzata la lettera del consigliere comunale Bartolo Lauria(UDC) avente per oggetto: centro di riabilitazione di Canneto
Signor Prefetto,
a distanza di circa un anno dall’incontro promosso in Prefettura dallo scrivente unitamente ad altri consiglieri di minoranza del Comune di Lipari Le torno a scrivere per chiederLe un suo autorevole intervento presso i dirigenti dell’'Azienda USL n. 5 di Messina, in merito al Centro di riabilitazione di Canneto, recentemente sguarnito di alcune figure professionali indispensabili per le azioni di riabilitazione proprie della suddetta struttura, tra le quali il logopedista.
Non è dato conoscere i motivi e le giustificazioni di tali carenze tuttavia, quello che chiede, Signor Prefetto, è un intervento affinché il servizio venga ripreso al più presto possibile senza che, eventuali carenze dell’apparato burocratico, vengano a pesare sulla comunità eoliana.
Certi del Suo autorevole intervento Le invio distinti Ossequi.
Lipari, 20 marzo 2009
Il consiglieri Comunale
Bartolo Lauria