A metà strada tra una manifestazione di regime e un’autentica celebrazione di un novello “caro leader” delle isole minori, il convegno sui trasporti marittimi di oggi 23 marzo ha registrato il brillante risultato di non avere prodotto assolutamente nulla, se non la attendibile notizia della nuova nomina a “Commissario straordinario all’emergenza” vulcanica e turistica (quale emergenza? quella del declino del turismo eoliano?) con la quale il governo Berlusconi ha deciso di gratificare il sindaco Mariano Bruno.
Più che in un palcoscenico, la pedana della sala congressi è stata trasformata per qualche ora in una postazione balistica, dalla quale si è sparato senza tregua su una nave che affonda, la Siremar, grazie al contributo di una classe politica che per anni ha ignorato il problema, evitando accuratamente di attuare, in tempo utile, misure concrete per restituirle dignità e autonomia societaria. La tragica conseguenza di questo fuoco “amico” si traduce nell’incertezza attuale che caratterizza le sorti di trasporti marittimi essenziali per le comunità delle isole minori, e delle Eolie in particolare.
La dottoressa Severino, in rappresentanza dell’Assessore regionale ai Trasporti, ha illustrato nel dettaglio tutti i passaggi tecnici e burocratici che hanno permesso alla Regione Siciliana di procedere spedita verso gare di evidenza pubblica, evitando di sopperire ai tagli effettuati dal governo nazionale, e di accreditarsi addirittura oggi come parte lesa in un tranello ordito da quest’ultimo in combutta con l’Unione Europea. Peccato che non abbia speso una parola sul perché la stessa Regione, a dispetto di un magro bilancio, non abbia esitato a raddoppiare lo sforzo economico a favore dei vettori privati (leggasi Usticalines e N.G.I.), in cambio di servizi addirittura inferiori a quelli effettuati nell’ambito delle precedenti convenzioni.
Ma l’apoteosi di questa manifestazione si è raggiunta con l’intervento dell’onorevole Corona, che non ha fatto mistero di essere un grande estimatore del sindaco Bruno, elogiandolo ripetutamente di fronte a studenti che avevano rinunciato a una giornata di lezione per capire qualcosa del futuro dei loro trasporti marittimi. Di questi ultimi, per la verità, non ha detto molto, tranne un breve ma eloquente passaggio, “ai cittadini delle isole non interessa se i trasporti vengono effettuati da servizi pubblici o privati”, affermazione rivelatrice di quella che è – ormai palesemente – la strategia del governo regionale e nazionale a favore della privatizzazione. Tuttavia, questa dichiarazione offende la volontà espressa proprio dai cittadini chiamati in causa e dai loro rappresentanti in consiglio comunale, che hanno votato più di una mozione dove si faceva esplicita richiesta di uno scorporo della Siremar da Tirrenia e, dunque, di una difesa della società pubblica. Così come in tante altre “chicche”, dalle cave di pomice chiuse “dal Ministero dell’Ambiente” anziché per un sequestro disposto dalla magistratura, l’onorevole Corona ha dimostrato come questa classe politica sia incapace di rapportarsi alla realtà dei fatti e alle istanze delle comunità che vorrebbe rappresentare, preferendo ignorarle per definire in altri tavoli il futuro del diritto a vivere dignitosamente in queste isole.
Ci auguriamo, infine, che al termine di tale inutile fatica i convegnisti abbiano almeno gradito la trasferta in aliscafo per Milazzo, magari su un aliscafo della Siremar. Chissà non abbiano versato una lacrima da coccodrillo …
Sinistra Democratica Circolo di Lipari