(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Lipari parla e straparla, un appello "pro assorbimento" fu lanciato un paio di anni fa dal sindaco Mariano Bruno, Santa Marina invece concretizza.
È da sempre così. La storia insegna. E si ripete. È dunque tutto sommato clamorosa, ma fino ad un certo punto, la notizia che il porto del piccolo comune salinaro, passerà presto sotto la gestione dell'Autorità portuale di Messina. Organismo che, quindi non si farà mancare proprio nulla: dal consistente traffico merci e passeggeri di Messina e Milazzo alla piccola realtà insulare dell'arcipelago eoliano.
Una procedura avviata al tal punto che il presidente Dario Lo Bosco starebbe per trasmettere o presentare la relativa delibera al Ministero per il via libera definitivo. «Ma come – si commenta già nell'isola dove non è ancora ben chiaro cosa accadrà – tanti anni per costruire un porto per poi farlo gestire ad altri ?».
Alla considerazione risponde direttamente il giovane sindaco, Massimo Lo Schiavo, non nuovo a simili colpi di scena a dimostrazione, piaccia o meno, della credibilità politica di cui gode. «Il nostro Comune – osserva – non può più permettersi di farsi carico degli onerosi costi per le manutenzione delle strutture portuali. Pensate alle mareggiate e alle continue richieste di intervento alla Regione. Non si può perdere tempo sulle lungaggini burocratiche per accedere ai finanziamenti. Abbiamo rischiato la chiusura del porto. Voglio ricordare – evidenzia Lo Schiavo – quanto accaduto con il finanziamento di 900 mila euro per la nostra struttura prima assegnato, poi revocato per la scadenza del Por e il parere mancante della Soprintendenza del mare, e poi nuovamente tornato nelle nostre casse. Insomma – conclude il primo cittadino – dobbiamo superare l'emergenza e guardare al porto come ad una risorsa che deve generare sviluppo». Il ragionamento non fa una piega.
Del resto, se si guarda quanto avvenuto per tutto l'inverno a Lipari, cioè nulla, per la ricostruzione della banchina delle navi del porto di Sottomonastero distrutta ad ottobre da una nave della Siremar e i cui lavori, iniziati solo da pochi giorni sono in fase di ultimazione, si può ben comprendere l'utilità dell'operazione.
Il sindaco Lo Schiavo, ovviamente farà parte del comitato portuale in rappresentanza della sua comunità e sarà interpellato prima di ogni decisione da parte dell'Authority che, fino ad oggi, si è distinta sia a Messina che a Milazzo per l'avvio di importanti interventi nelle aree portuali di competenza