Il Real Mendolita si è aggiudicato il trofeo del torneo di calcetto invernale, disputatosi al Freeland di Bartolo Giunta.
Seconda classificata la formazione Argentin… muchachos
Seconda classificata la formazione Argentin… muchachos
S. Pietro Nolasco nacque da nobile famiglia a Recaud presso Carcassone in Francia l'anno 1189 e, fin da fanciullo si distinse per la singolare carità che aveva verso il prossimo. Si ebbe un presagio di queste virtù allorchè, piangendo ancor bambino nella culla, uno sciame d'api volò sopra di lui e costruì un favo di miele nella sua destra. Fu allevato nella casa paterna con molte cure, avendo perduto il padre in età di quindici anni, continuò a vivere sotto la direzione di sua madre, che non potè mai risolversi a rimaritarsi, decisa come era di consacrarsi alla cura del figliuolo ed al servizio di Dio.
Pietro rimase per qualche tempo al servizio di Simone Conte di Montefort della Crociata contro gli Albigesi. Dopo la celebre battaglia di Muret, nella quale Pietro Re d'Aragona perdette la vita, il Conte, impietosito della sventura e della debolezza del giovane Jacopo rimasto suo prigioniero in età di sette anni, credette di non potergli prestare servizio migliore che dargli Pietro Nolasco per suo precettore. Santo soddisfece all'impegno nella maniera più perfetta. Il giovane re gli diede tutta la sua stima e confidenza, e Pietro se ne servì per riformare la Corte con la santità dei suoi costumi. La devozione alla Vergine e la carità verso i Cristiani fatti prigionieri sotto i Mori furono le due virtù caratteristiche del nostro Santo.COMUNICATO - Ieri, 4 maggio 2024, personale del dipendente distaccamento dei Vigili del fuoco di Lipari, poco prima di mezzogiorno, sono intervenuti per domare un incendio sviluppatosi al piano interrato di una struttura alberghiera in località Canneto, a Lipari (Me).
Le fiamme, divampate nel locale lavanderia, hanno sviluppato molto calore e denso fumo pertanto si è reso necessario l’utilizzo di autorespiratori.
La squadra VVF, intervenuta tempestivamente, ha contrastato le fiamme ed evitato la propagazione delle stesse ad altri locali.
Dopo aver estinto l'incendio, mediante l’uso di moto-ventilatore, si è provveduto ad espellere dai locali il fumo residuo; successivamente, dopo aver ispezionato le strutture, si è reso necessario rendere inagibili, temporaneamente e cautelativamente, i locali interessati dall’incendio nelle more dell’esecuzione dei lavori di ripristino necessari.
Tre i mezzi intervenuti: l’autopompaserbatoio (APS) il pick-up con modulo antincendio e l’autobotte pompa (ABP). I Vigili del fuoco hanno fatto rientro nella sede di via bagnamare intorno alle ore 22.00.
Sempre la squadra del Distaccamento di Lipari, nella stessa nottata, è stata impegnata in altri due interventi nella cittadina eoliana, uno per dissesto statico e l'altro per danni d’acqua.
COMUNICATO CARONTE&TOURIST ISOLE MINORI - Lipari, 4 maggio 2024 - Con grande soddisfazione C&T Isole Minori ha annunciato l'arrivo della nave Nerea, questo pomeriggio, al porto di Lipari, alla presenza delle maggiori autorità locali. Presenti per il Gruppo C&T, il consigliere d’amministrazione di Caronte & Tourist Isole Minori, Sergio La Cava, e il responsabile operativo, Bartolo Santamaria.
Dopo un periodo di messa a punto nella linea Trapani-Pantelleria e a seguito del suo primo bunkeraggio a LNG (eseguito per la prima volta in Sicilia), Nerea, la nuova nave specializzata della flotta C&T Isole Minori, è già un nuovo capitolo per il mondo dei trasporti delle isole minori della Sicilia.
“Nerea è un gioiello di innovazione e sostenibilità, ed è stata progettata per navigare proprio in queste isole, anche con venti fino a 45 nodi, grazie alla sua straordinaria manovrabilità e alle sue caratteristiche idrodinamiche”, si legge in una nota diffusa da C&T IM a seguito della presentazione.
“Siamo
felici della sua entrata in linea in vista dell’alta stagione alle isole Eolie,
arcipelago le cui comunità residenti nei mesi precedenti hanno vissuto
difficoltà e disagi a cui nessuno può e deve rimanere indifferente.
“Tuttavia, non possiamo considerare questo evento come una soluzione definitiva alle limitazioni infrastrutturali dei porti delle isole minori. Resta tuttavia irrisolto il nodo del rinnovamento della portualità e delle infrastrutture nelle isole minori condizione senza la quale i collegamenti non potranno essere sempre garantiti. Serve con urgenza intervenire sugli scali eoliani per garantire i collegamenti e un sistema di trasporto efficiente e affidabile per gli abitanti e i visitatori dell'arcipelago eoliano, anche in condizioni meteo non stabili”.
Dal 2016 – anno in cui il Gruppo rilevò Siremar, NGI e Traghetti delle Isole – sono 170 milioni gli investimenti della società per il ringiovanimento della flotta ereditata e per la manutenzione ordinaria. Nonostante questo, le avverse condizioni meteorologiche continuano a rappresentare, di fatto, la principale causa delle corse che Caronte & Tourist Isole Minori è costretta a omettere, poiché molti porti nelle isole minori – che spesso sono semplici moli - non garantiscono la possibilità di ormeggiare in sicurezza in condizioni meteomarine avverse.
“Mentre osserviamo navi
gemelle alle nostre operare regolarmente a poche miglia da noi - come in
Campania e in Toscana - è chiaro che la nostra regione si confronta con seri
problemi operativi, che impattano sulla sfera economica oltre che sulla qualità
della vita di chi vive alle isole.”
Le fiamme si sarebbero sviluppate per un corto circuito e i danni potrebbero essere di una certa consistenza
La prima assemblea pubblica si è svolta stamattina al Palacongressi di Lipari; nel pomeriggio, si prosegue con l'incontro dei cittadini a Vulcano.
E da sabato prossimo, ogni settimana, si svolgeranno assemblee pubbliche in ciascuna isola, dando la possibilità a tutti i cittadini del territorio di partecipare attivamente alla definizione del documento apportando il proprio contributo in termini di riflessioni, indicazioni, segnalazioni e stimoli.
Un incendio è in corso a Canneto in una nota attività ricettiva. Le fiamme si sarebbero sviluppate, presumibilmente per un corto circuito, in uno scantinato della struttura. Sul posto i vigili del fuoco che si stanno adoperando per fronteggiare le fiamme. Presenti anche i carabinieri.
Apprendiamo dalla stampa che nella giornata di oggi, finalmente, le isole Eolie avranno l'onore di avere in servizio una nave che rispetta la sostenibilità ambientale e tiene conto anche delle esigenze degli utenti malati e disabili. Siamo, comunque, ben lontani da un servizio dei trasporti adeguato sia per mezzi che tariffe in grado di assicurare e rispettare le esigenze dell'utenza tutta . I disagi, le disdette di prenotazione da parte dei potenziali turisti stanno mettendo a dura prova l'economia fragile della isola di Stromboli, già duramente provata da un incendio ed alluvione. Ci auguriamo ed auspichiamo che questo sia l'inizio di una fase nuova.
Pro Loco Amo Stromboli APS
La Presidente
Oliva Rosa
Il nome di San Ciriaco è noto anche a chi ignora tutto sul conto di questo personaggio, grazie alla bellissima chiesa romanica che domina la città adriatica di Ancona dall'alto del colle roccioso del Guasco.
Si può anzi dire che la chiesa di San Ciriaco, larga di fianchi e acuta di facciata, con il portale denso d'ombra nello sfascio della luce marina, non soltanto è il monumento più insigne di Ancona, ma anche l'inconfondibile punto di riferimento della città a forma di ancora.
Di quell'ancora, San Ciriaco costituisce il simbolico anello, che unisce mare, terra e cielo. La chiesa alta sul colle, è sempre stata, infatti, il visibile fulcro della vita spirituale e anche civile della città. L'immagine di San Ciriaco, poi è stata impressa sulle monete anconetane e ripetuta nelle opere degli artisti, così come il nome di San Ciriaco è stato incluso nei pubblici decreti cittadini e ripetuto nelle preghiere dei fedeli.
Ciriaco fu Vescovo di Ancona sulla metà del IV secolo: il suo episcopato coincise con il più fortunato affermarsi dei Cristianesimo in quella regione, dopo la stretta della persecuzione e nel clima della pace costantiniana.
Le notizie sul conto dei Vescovo di Ancona sono quasi tutte leggendarie, ma secondo la tradizione la gloria di San Ciriaco sarebbe cominciata ancor prima della sua esaltazione alla cattedra anconetana. Egli infatti avrebbe fornito a Sant'Elena le indicazioni necessarie per rintracciare, sul Calvario, nel fon-do di una cisterna, i resti delle tre croci innalzate il Venerdì della Passione. Anzi, secondo un antico storico, il nome stesso di Ciriaco che invece è di origine greca e significa « signorile » deriverebbe dalle parole latine quaerenda crux, cioè « ricerca della Croce ».
Con il ritrovamento della Croce, il giovane palestinese si sarebbe convertito al Cristianesimo, e spinto dal fuoco della vocazione apostolica si sarebbe messo a predicare tra i connazionali. Il suo zelo e i molti successi lo costrinsero ad abbandonare la Palestina. Così il convertito di Gerusalemme sarebbe approdato, dal mare, nella città guardata dal Cònero.
Ad Ancona, Ciriaco fu Vescovo carico di meriti, e nel suo lungo episcopato la fede cristiana mutò profondamente il volto della città adriatica e la vita di quella popolazione pacifica, attiva e devota.
Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe ritornato, da vecchio, a Gerusalemme, pellegrino nei luoghi della sua gioventù e della vita dei Signore. Qui, la spada dei giustizieri di Giuliano l'Apostata avrebbe interrotto il suo viaggio, facendolo rinascere alla Grazia dove era nato al mondo.
Le sue reliquie tornarono però ad Ancona, e furono poste al sicuro, sul Guasco, nell'aereo anello dell'ancora formata dalla città adagiata tra mare e monte. E qui ancora riposano, in un'urna d'argento, sotto le volte della bellissima cattedrale che dal Patrono della città ha preso il nome, rendendolo illustre anche nell'arte e nella storia.
COMUNICATO
S. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore atteso da tutte le genti. Un giorno andò a lui Natanaele, e Filippo disse lui: « Abbiamo visto il Messia ».