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domenica 22 settembre 2024

E' deceduto Gaetano Basile, avveduto imprenditore e presidente onorario del Lipari IC

E' morto a 92 anni, Gaetano Basile, noto imprenditore messinese del settore della mobilità e del commercio di prodotti petroliferi e grande amico delle Eolie e degli eoliani. 
Ha operato, con successo, nel settore per oltre 60 anni, guidando società solide e espandendo le sue attività fino a Catania, Siracusa e diverse zone della Calabria.

Nato negli anni ’30, ha vissuto le difficoltà della guerra, la rinascita italiana degli anni ’60 e affrontato con entusiasmo la sfida del cambiamento, ripetendo sempre che “le aziende sane sono quelle capaci di evolvere e diversificare”.

Basile era presidente onorario e grande sostenitore del Lipari IC, al quale ha affidato l'ulivo secolare da lui fatto impiantare nella rotonda ex Esso di Lipari.

Basile con il presidente Tesoriero
alla presentazione di mister Di Bartola
(anno 2019)
Così il presidente del Lipari IC, Andrea Tesoriero ha comunicato agli interisti del gruppo whatsapp il decesso "Con grande dolore comunico che è venuto a mancare il nostro grande Presidente Onorario Dott. Gaetano Basile…

Grande uomo, grande persona e grandissimo interista ⚫️🔵"

Alla famiglia le condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Inno Lipari IC (testo, musica e voce del maestro Carmelo Travia). Montag...

Buon compleanno a...

... Giuseppe Andrea Bertè, Cristina Ruggeri, Fabrizio Greco, Giuseppe (Pippo) D'Angelo, Erina Lo Schiavo, Tony Portelli, Riccardo Cacace, Giulia La Greca, Maria Grazia Maiurana, Marco Mollica   


LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 22 settembre 2024

Oggi, 22 settembre: San Maurizio e compagni

Durante l'impero di Diocleziano e Massimiano, fra le legioni romane ve n'era una chiamata « Legione Tebea ». Era composta di 6600 uomini, tutti cristiani, pieni di tanta fede e tanta pietà che pareva una' comunità religiosa. L'esercito romano non aveva legione migliore di questa, perchè quelli che sono veramente cristiani, sono sempre i più diligenti nel compiere il loro dovere. 
Capo di questa legione era Maurizio. Cresciuto fra le armi, egli univa al coraggio un amore a Gesù Cristo davvero ammirabile, e praticava fedelmente le massime evangeliche. Un giorno Maurizio ricevette ordine dall'imperatore di recarsi in Italia, per unirsi al resto dell'esercito romano e andare nelle Gallie contro i Bagaudi, contadini, pastori e nomadi della Gallia, ancora legati alle loro tradizioni celtiche. Maurizio, come sempre in tutte le cose che non si opponevano alla legge di Dio, prontamente ubbidì: venne in Italia, e s'incamminò verso la Gallia con la sua legione. 
Giunti nella Valesia presso Agauno, l'imperatore ordinò una sosta, durante la quale dispose che tutti i soldati assistessero ai sacrifici e giurassero di far strage di tutti i Cristiani. 
S. Maurizio ed i suoi legionari si rifiutarono, disposti a morire anzichè offendere Dio. Massimiano allora ordinò che la legione fosse decimata; e udendo che gli altri erano rimasti fermi nel loro proposito, ne ordinò una seconda. Ma quegli eroi intrepidi, invidiando la morte dei loro compagni su cui era caduta la sorte, mandarono all'imperatore questa protesta: « Signore, noi siamo vostri soldati, ma nello stesso tempo servi di Dio e gloriandoci di questo, ne facciamo una spontanea confessione. A voi dobbiamo il servizio militare, a Dio l'innocenza; da voi riceviamo lo stipendio, da Dio abbiamo ricevuto la vita. Non possiamo dunque ubbidirvi offendendo Dio, Creatore e Padrone nostro e vostro, ancorchè ricusiate di riconoscerlo per tale. Vi offriamo le nostre persone contro qualsivoglia nemico, ma non contro innocenti. Voi ci comandate di perseguitare i Cristiani; eccoci qui: noi siamo cristiani e confessiamo Iddio Padre, autore di tutte le cose, e Gesù Cristo, suo Figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma non faremo resistenza, perchè amiamo più morire innocenti, che vivere colpevoli ». 
Questa protesta inferocì Massimiano, che comandò ad un'altra legione di circondare la Tebea, e di uccidere tutti quelli che persistevano a confessare il nome di Gesù. Quei prodi, volendo, avrebbero certamente potuto difendersi con le armi, e il cielo stesso sarebbe forse venuto in loro aiuto, ma essi preferirono dare la vita per Gesù Cristo, ed in breve tempo furono tutti trucidati! 
Ad Agaunum, in Raetia, l'attuale Saint Maurice-en-Valais, sorse il più antico luogo di culto dedicato a San Maurizio: Territorialis Abbatia S. Mauritii Agaunensis, l'abbazia svizzera del cantone vallese. 
Qui è da cercare il punto focale del futuro culto vivissimo dedicato a San Maurizio nelle Alpi e altrove, che fece di San Maurizio dapprima il patrono del Sacro Romano Impero, poi, entrato il Vallese occidentale nei possedimenti dei Savoia, il culto dei martiri fu legato strettamente alla loro dinastia Fu istituto l’Ordine Cavalleresco di San Maurizio, unito in seguito con quello di San Lazzaro. Le reliquie di San Maurizio furono traslate a Torino e ora custodite nella cappella della Sindone. 

PRATICA. Preferiamo, ad imitazione della Legione Tebea, la morte al peccato. 

PREGHIERA. 
Concedi, te ne preghiamo, Dio onnipotente, che ci rallegri la festiva solennità dei tuoi santi martiri, Maurizio e suoi compagni, affinché appoggiandoci alle loro preghiere, abbiamo a gloriarci del loro natalizio.

A Lipari, presso: Velardita Giuseppe "Affiliato La Via Lattea Euronics" Centro Tim. TEL. 090.9812418

I sottocosto dal 16 al 23 settembre
(Non si effettuano consegne)




                                           LIPARI SERVICE  di  Salvatore Natoli

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Buongiorno e buona domenica...così!