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martedì 27 agosto 2024

I festeggiamenti per San Bartolomeo del 24 agosto nelle foto di Bartolo Ruggiero (2° gruppo da 5 foto)






Oggi per i Pomeriggi culturali eoliani, Lectio Magistralis di Gian Antonio Stella "Parliamo di Ambiente"


 

Oggi, 27 agosto: Santa Monica

S. Monica, sempre grandemente venerata dalla Chiesa e posta a modello delle madri cristiane, nacque a Tagaste, in Africa nel 331, da famiglia cristiana, nella quale fin dall'infanzia imparò a conoscere e ad amare Iddio. Ebbe anch'essa, come tutti i fanciulli, certi difetti propri dell'età giovanile, come la golosità, che si manifestava in lei con una spiccata tendenza verso il vino, ma ammonita in tempo dai parenti e aiutata dalla grazia ben presto si corresse.

Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.

Per questo ella mantenne sempre una condotta irreprensibile, soffrendo pazientemente senza permettersi mai alcun rimprovero. Tanti sacrifici nascosti agli occhi degli uomini, ma manifesti a Dio, Padre di tutti gli uomini, non potevano non essere esauditi e ripagati.

Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita.

Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome.

Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.

Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano.

A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.

Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.

PRATICA. Imparino i genitori a vigilare sull'educazione cristiana dei figli e a prodigare ad essi le loro maggiori cure.

PREGHIERA. Dio, consolatore degli afflitti e salvezza di quelli che sperano in te, che misericordioso riguardasti alle pie lacrime della beata Monica per la conversione del figliuolo suo Agostino, donaci per l'intervento d'ambedue di deplorare i nostri peccati e di ottenere il favore della tua grazia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.

Buongiorno...così

 


lunedì 26 agosto 2024

Al via oggi al Freeland il 1° Multisport Camp 2024 della Ludica Lipari (video)

Nuova esplosione maggiore sullo Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 26 agosto 2024


 

Domani, 27 agosto, disinfestazione a Lipari


 

Lipari omaggia S. Bartolomeo e si affida a lui. Dalla Gazzetta del sud del 26 agosto 2024


 

Venerdì nella chiesa di San Bartolo al monte il settimo per Elio. Il messaggio del fratello Gianluca

Ciao Amici...
 Volevo solo darvi comunicazione che, venerdì giorno 30 agosto, alle ore 19.00 nella piazza, antistante la chiesa di San Bartolo al monte, ricorderemo mio fratello Elio, nella messa di Settimo. 
Prometto che vi ringrazierò tutti uno per uno... Datemi solo qualche giorno di tempo...
Siete stati Calore al mio, al nostro Cuore ..
Vi abbraccio tutti...
Gianlu e famiglia...

CONTROLLO CARABINIERI NELLE EOLIE: 8 PERSONE DENUNCIATE E 11 ASSUNTORI DI DROGHE SEGNALATI.

Nell’ultimo fine settimana, in occasione della festività patronale di San Bartolomeo, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato i controlli su tutto l’arcipelago eoliano, meta della c.d. movida estiva. Sono stati pertanto attuati servizi di pattugliamento con la predisposizione di posti di controllo, anche nelle ore notturne, finalizzati alla prevenzione, al contrasto dell’illegalità diffusa, nonché alla vigilanza delle acque dell’arcipelago eoliano.

Durante le verifiche alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno controllato oltre 380 persone e più di 280 autovetture, elevando 34 contravvenzioni al Codice della Strada, tra cui la mancata copertura assicurativa, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, nonché l’uso del cellulare alla guida, la circolazione con patente scaduta o sospesa o mai conseguita, omesse revisioni dei veicoli a motore ed altre violazioni che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni.

Nell’ambito dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 1 persona per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, 1 per rifiuto dell’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti, altre 3 per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze alcoliche, e 1 persona per violazione degli obblighi derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S., inoltre altre quattro persone sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza, poiché sorprese ad importunare turisti e residenti sulla pubblica via;

Durante il servizio di vigilanza per la sicurezza delle acque dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della motovedetta “Stefanizzi” di Lipari hanno sanzionato amministrativamente 3 conducenti di altrettanti natanti a noleggio per aver trasportato un numero di passeggeri eccessivo rispetto a quello previsto.

Mentre, in relazione all’attività antidroga, 2 persone sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e altre 11, invece, sono state segnalate alla Prefettura di Messina, quali assuntrici di droghe, poiché trovate in possesso di modiche quantità di cocaina, hashish e marijuana detenute per uso personale. Tutta la droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.

Inoltre sono stati effettuati mirati servizi, finalizzati a verificare il rispetto delle diverse ordinanze sindacali che, nel periodo estivo, al fine di consentire a turisti e residenti di trascorrere le vacanze in sicurezza e tranquillità, disciplinano gli orari di chiusura dei locali, le emissioni sonore da parte dei locali autorizzati alla diffusione di musica e la capienza massima degli stessi locali. In tale contesto, per il mancato rispetto di tali norme, sono state contestate 4 sanzioni amministrative ad altrettanti titolari di attività commerciali.

L’intensificazione dei servizi di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo, in concomitanza con il maggior esodo di turisti che annualmente, in particolare nel periodo estivo, affolla l’area mamertina e l’arcipelago eoliano, con maggiore presenza di persone nelle zone della c.d. movida e nei locali notturni, proseguirà per tutta l’estate. I servizi saranno svolti con pattugliamenti e posti di controllo, anche nel corso della notte, con l’ausilio di militari assegnati in rinforzo e con la collaborazione di altri reparti dell’Arma, al fine di contrastare i reati in genere e a tutela dei cittadini.

I festeggiamenti per San Bartolomeo del 24 agosto nelle foto di Bartolo Ruggiero (1° gruppo da 5 foto)





Lipari piange un giovane strappato da un infarto: resta urgente la necessità di una seconda ambulanza

 

COMUNICATO DEL COORDINAMENTO "EOLIE SANITA" - Il 23 agosto, Lipari è stata colpita da una tragedia che ha strappato la vita a un giovane isolano a causa di un infarto improvviso e fatale. L'ambulanza è arrivata dopo 25 minuti, con a bordo un altro paziente, fortunatamente non in codice rosso. Purtroppo, al suo arrivo, non è stato possibile fare nulla per salvare il giovane, che era già deceduto.

Questo tragico evento riaccende l’annoso problema della carenza di mezzi di soccorso sull’isola, ulteriormente amplificato dall’aumento della popolazione dovuto all'afflusso turistico. È evidente che una sola ambulanza non sia sufficiente per gestire adeguatamente le emergenze in queste condizioni. Il 24 agosto, giorno di commemorazione del Santo Patrono San Bartolomeo, è stato esposto uno striscione su un balcone della piazza di Marina Corta con il messaggio: “Balcone chiuso per lutto, Sanità eoliana vittima dei tagli!! San Bartolomeo aiuto”.

Il Coordinamento Eolie Sanità, mentre esprime la propria vicinanza ai familiari del defunto, ha deciso di intraprendere un’azione formale per verificare se l’emergenza sia stata gestita secondo le procedure previste e per rinnovare con urgenza la richiesta di una seconda ambulanza medicalizzata. Questa è fondamentale per garantire una risposta adeguata alle esigenze di un territorio così vasto e complesso.

Buon compleanno a...

... Alexiana Costanzo Joly, Maria Sciacchitano, Giulia Ventrice, Riccardo Lo Surdo, Mario Corongiu, Alessandro Barretta, Giacomo Bartolo Beninati, Alessandro Lopes, Rosalinda Saltalamacchia, Anna Vaccarino

Eolienews si ferma per qualche ora in coincidenza con i funerali di Elio Zanca

Comunichiamo ai nostri lettori che, oggi, lunedì, in coincidenza con i funerali, Eolienews si ferma per qualche ora, nel ricordo del caro Elio e nella vicinanza all'immane dolore dei suoi cari

Oggi, 26 agosto: Sant'Alessandro di Bergamo

Ai primi giorni d'autunno, l'esercito di Massimiano Cesare si trovava nelle valli svizzere, non lontano dalla conca del lago Lemano. Più che una guerra guerreggiata, lo aspettava una insidiosa guerriglia contro i fieri montanari del paese, sempre ribelli e costantemente inquieti.

Le Alpi, tutt'intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.

I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.

Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.

Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.

Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.

A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.

I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.

Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.

Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.

Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.

A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.

Buongiorno, così


 

domenica 25 agosto 2024

Buon Compleanno a...

...Tommasa Basile, Dana Petrut, Frank Raffaele


Catamarano in difficoltà. Salvati nove diportisti. Dalla Gazzetta del sud del 25 agosto 2024


 

Lipari, in Cattedrale l'ultimo saluto a Elio. Dalla Gazzetta del sud del 25 agosto 2024


 

Scrive Gaetano Di Giovanni (fotografo professionista) sul suo profilo fb "Come da tradizione, la mia foto dei fuochi di ieri"


 

San Bartolomeo: La Processione di ieri, 24 agosto 2024 nelle foto di Gaetano Di Giovanni (secondo gruppo da 4 foto)


 



Stromboli: Nuova "esplosione maggiore" non avvertita sull'isola

 Una esplosione di quelle definite “maggiori” " ovvero con un rilascio di energia superiore alla norma, è stata registrata, oggi, alle 11 e 40, sullo Stromboli, dalla rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale (LGS) -  Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, uno dei Centri di competenza che monitorano il vulcano eoliano. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione civile regionale. 

L’esplosione si è verificata nel settore craterico di nord - est ma, stando a quanto abbiamo appurato, non è stata avvertita dalla popolazione, su entrambi i versanti dell’isola. Chi, in quel momento, si trovava ad osservare il vulcano ha notato l’innalzarsi di una colonna nera di fumo, più bassa e meno consistente, rispetto ad altre verificatisi nel passato, anche recente.

Funerali Elio Zanca: Proclamato lutto cittadino



 

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 25 AGOSTO 2024

Santa Messa stamane a Ginostra. Celebrata all'esterno in attesa si completino i lavori nella chiesa (foto e video)


Dopo circa un anno si è, di nuovo, celebrata, stamane, la Santa Messa nel piccolo borgo di Ginostra. Si è celebrata all'esterno, in quanto i lavori che interessano la chiesa non sono stati completati ed interessano i magazzini (dove sarà posizionato, dopo la battaglia portata avanti da Riccardo Lo Schiavo, il gruppo elettrogeno che era rimasto "all'acqua e al vento") e la cisterna.






San Bartolomeo: La Processione di ieri, 24 agosto 2024 nelle foto di Gaetano Di Giovanni (primo gruppo di 5 foto)





S.Bartolo:(2° parte) IL CULTO (di Giuseppe Iacolino)

(Di Giuseppe Iacolino) - Domani la terza parte - 
La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.

Oggi, 25 agosto: San Luigi IX

S. Luigi IX re di Francia, nacque nell'anno 1214 in Poissy, ove ricevette anche il santo battesimo. Ebbe per genitori Luigi VIII e la regina Bianca di Castiglia, donna di grande pietà e virtù.

La mamma procurò di inspirargli fin dalla prima infanzia un singolare amore alla virtù e un grande orrore al peccato, ripetendogli spesso quelle celebri parole: « Figliuol mio, vorrei piuttosto vederti morto, anziché macchiato di un sol peccato mortale ». Questa frase fece sì grande impressione sul cuore di Luigi che se ne ricordò per tutta la sua vita.

Quando fu maggiorenne, venne consacrato e coronato re di Francia, e Luigi riguardò poi sempre la sua consacrazione non come una semplice cerimonia, ma come un impegno ed un obbligo che egli assumeva davanti a Dio ed agli uomini di far regnare Gesù Cristo in tutti i suoi stati.

Nel 1230 quasi tutta la feudalità del Regno si radunò al cospetto del giovane sovrano, in segno di omaggio e di subordinazione. Nel 1234 Luigi sposò Margherita di Provenza, figlia del conte Raimondo Beringhieri V.

Guidato da maestri dotati di pietà e di scienza, Luigi crebbe così serio e dedito ai suoi doveri, così pio e virtuoso, che pareva immune da ogni passione. Semplice e modesto, curava di conciliarsi il rispetto del popolo non tanto con il fasto esteriore, quanto colle opere buone e con un buon governo, che riorganizzò amministrativamente e moralizzò nei costumi. Attenta anche la sua politica estera, sempre intesa all'equilibrio e alla pace europea.
Per riempirsi la mente e il cuore di massime sante e di pii sentimenti, egli leggeva continuamente la Sacra Scrittura e le opere dei Ss. Padri e ne consigliava la lettura anche ai suoi cortigiani.

Ma Luigi non fu solo un sovrano di notevole intelligenza di governo, oltre che di alto profilo morale. In lui il valore si congiungeva alla pietà, senza nulla perdere del suo splendore.

Nell'anno 1244 fu sorpreso da un'ardentissima febbre, per cui tutto il popolo, dolente, offrì a Dio fervide preghiere, ottenendogli la guarigione. Guarito, volle guidare una crociata per la liberazione della Terra Santa.

Sbarcato in Egitto presso la città di Damietta, attaccò i Saraceni e li vinse: ma iniziata la marcia verso l'interno, una terribile pestilenza decimò l'esercito crociato e colpì lo stesso sovrano. Assalito nuovamente dai Turchi, venne facilmente sconfitto e fatto prigioniero.

Venuto a patti col vincitore, poté liberare gran parte dei suoi soldati, soccorrere i feriti e proseguire come pellegrino per la Terra Santa. Qui mise mano ad opere di cristiana e regale pietà, che però dovette interrompere per far ritorno in Francia, essendogli in questo frattempo morta la pia madre. Quivi giunto, attese al riordinamento del regno, e governò con somma giustizia e cristiana pietà. Abolì il duello giudiziario, fondò la Sorbona, la Santa Cappella, e si preparò ad una nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito, e lo stesso re, sentendosi morire, chiese gli ultimi Sacramenti, che ricevette con sentimenti di grande pietà. Fattosi indi adagiare sopra un letto, coperto di cenere e cilicio, con le braccia incrociate sul petto, spirò pronunziando le parole: « Entrerò nella tua casa, o Signore, ti adorerò nel tuo tempio santo e glorificherò il tuo nome ». Era il 25 agosto del 1270.



Fu santificato da papa Bonifacio VIII nel 1297 con il nome di San Ludovico e San Luigi dei francesi, le sue spoglie sono conservate in Sicilia, nella cattedrale di Monreale, e in Francia, nella basilica di Saint-Denis.

PRATICA. Impariamo da questo re a condurre una vita veramente cristiana.

PREGHIERA. O Dio, che trasportasti il tuo beato confessore Luigi IX dal regno terreno alla gloria del regno celeste, deh! per i meriti e le preghiere di lui, fa' che possiamo essere anche noi compagni del Re dei re, Gesù Cristo, tuo Figliuolo.

Buongiorno...così!