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sabato 14 settembre 2024

Ginostra ancora senza energia elettrica, mentre lo Stromboli intensifica la sua attività

Riceviamo da Gianluca Giuffrè e pubblichiamo:
Da oltre 32 ore buona parte del villaggio di Ginostra, nell’isola di Stromboli, è senza energia elettrica a causa di un guasto alla centrale Enel. Da ieri, abitanti e turisti attendono l’arrivo dei tecnici per ripristinare l’energia elettrica. 
Tra l'altro vi è anche la Guardia medica senza energia elettrica con difficoltà ad operare in caso di emergenza e farmaci che si stanno perdendo senza refrigerazione.
Il borgo si trova isolato a causa del mare in tempesta e l’unico modo per raggiungere Ginostra al momento è l’elicottero. 
Ieri, nella parte centrale del borgo è tornata l’elettricità dopo oltre 14 ore, troppo tardi per salvare le derrate alimentari in refrigerazione. Sempre più spesso, negli ultimi tempi, avvengono interruzioni dell’energia elettrica e la centrale, che inizialmente doveva essere fotovoltaica, va a gasolio ed è obsoleta. Doveva essere riconvertita in energia pulita con un progetto innovativo da svariati milioni di euro, annunciato in pompa magna, nel 2019, da Enel. Da allora si son perse le tracce sia dei finanziamenti che dei successivi lavori. Parrebbe che vi sia un rimpallo di responsabilità tra Comune di Lipari, che è proprietario dei terreni della centrale, ed Enel che impedisce la soluzione del problema. Nessuno però è abbastanza chiaro sul punto. Intanto la centrale di Ginostra continua ad andare a gasolio e spesso salta la corrente con enormi danni per gli utenti. Inoltre, proprio ieri sera, si è intensificata l’attività vulcanica dello Stromboli mentre a Ginostra si dovevano accendere le candele per illuminare le abitazioni.

Gianluca Giuffrè

IL COMUNICATO INGV
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 12:30 UTC* di ieri, l'attività stromboliana dalle bocche dell'area craterica Nord è diventata progressivamente più frequente ed energetica, come mostrato dalle telecamere di videosorveglianza. Nelle ultime ore si è osservato uno spattering quasi continuo che ha alimentato un trabocco lavico visibile a partire dalle ore 20:15 UTC di ieri, quando la copertura nuvolosa si è diradata. Il flusso lavico attualmente scorre sulla parte alta della Sciara del Fuoco, attestandosi ad una quota di circa 450 m. Questa attività si associa a franamenti di materiale caldo lungo il pendio e fino alla linea di costa. Dal punto di vista sismico, dalle 12:30 UTC circa di ieri, l'ampiezza media del tremore ha subito un rapido incremento fino a valori molto alti. Successivamente, dopo ampie oscillazioni, dalle 21:40 UTC circa l'ampiezza si è riportata su valori alti. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative

*All'orario UTC bisogna aggiungere 2 ore

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