Cerca nel blog

giovedì 5 settembre 2024

Balneari : c'è la proroga delle concessioni fino a settembre 2027

(Adnkronos) Arriva la proroga delle concessioni balneari in Italia fino a settembre 2027. Le gare devono essere avviate entro giugno 2027. Lo prevede il decreto varato dal governo. Tra i punti principali della riforma delle concessioni balneari, con effetti sugli stabilimenti, “sono l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027”, si legge in una nota di palazzo Chigi.
I punti della riforma

Il provvedimento con le norme sui balneari fa parte del decreto legge che introduce disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

Sono possibili deroghe al nuovo termine di scadenza delle concessioni balneari del 30 settembre 2027 in presenza di “ragioni oggettive” ma “non oltre il 31 marzo 2028”, prevede una bozza del decreto.

“Al fine di consentire l’ordinata programmazione delle procedure di affidamento” e “il loro svolgimento nel rispetto del diritto dell’Unione europea e secondo le modalità stabilite dal medesimo”, le concessioni continuano ad avere “efficacia fino al 30 settembre 2027”. In presenza però “di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 30 settembre 2027, connesse, a titolo esemplificativo, alla pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa, l’autorità competente, con atto motivato, può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 marzo 2028”.

Frana a Unci, emessa ordinanza sindacale diretta alla società Sealight. Vigili del fuoco hanno di nuovo interdetto l'accesso al locale.

Dopo la frana che lo scorso 1° settembre ha interessato una porzione di falesia costiera, ai piedi del Monte Rosa di Lipari, in località Unci, è arrivata, una nuova ordinanza del sindaco Riccardo Gullo, diretta alla società cooperativa Sealight, proprietaria di un locale pubblico che sorge sulla montagna. 

Con l' ordinanza, emessa ieri, "vista la segnalazione di potenziale pericolo, a firma del dirigente del III Settore, Mirko Ficarra e del comandante della Polizia municipale, Francesco Cataliotti, nel prendere atto che il legale rappresentante della società, ha comunicato di aver chiuso il locale il 2 settembre e di avere affidato la progettazione per l’esecuzione degli interventi di stabilizzazione della falesia sottostante l’attività, in ottemperanza a quanto previsto nell’ordinanza sindacale n. 48 del 13 agosto 2024" ha ordinato a questi tutta una serie di adempimenti/obblighi. (che qui riportiamo estraendoli dall'ordinanza che può essere visionato integralmente all'Albo pretorio del Comune di Lipari). 

Intanto in mattinata sono di nuovo intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari per interdire l’accesso al locale, apponendo apposita cartellonistica.

Ecco quali sono gli obblighi, che qui riportiamo estraendoli dall'ordinanza sindacale che può essere visionata integralmente all'Albo pretorio del Comune di Lipari). 

IL SINDACO:



I ringraziamenti della famiglia Profilio


 

Festeggiamenti in onore di Maria SS. della Catena: Il programma religioso e quello folclorico


 

Buon Compleanno a...

... Nunzia Cincotta, Mimmo Bellantone, Carmelo Gallo Tony Currò, Mimmo Leto, Mary Cannistrà  


CALA IL SIPARIO SULLA XXIII RASSEGNA TEATRALE DEL PICCOLO BORGO ANTICO: LE MASCHERE DI DIONISO CONTINUANO AD INCANTARE

COMUNICATO - Anche quest' anno, al caldo termico del sole di Luglio e Agosto si unisce un calore similmente forte e totalizzante che ha segnato e pervaso l' estate liparota: IL FUOCO SACRO DELL' ARTE SCENICA. Eh già, perché con l' ennesima Rassegna Teatrale, la XXIII, nell' immancabile magica cornice del Castello, sospesi tra Storia e Mito, Tindara Falanga e la "scuderia" del suo Piccolo Borgo Antico ha riconfermato l' amato appuntamento con la cultura e le emozioni. E lo ha fatto con una macchina organizzativa i cui ingranaggi muovono interpreti, tecnici, collaboratori esterni, ragazzi dei laboratori, membri del Direttivo. Una macchina che , dietro le luci della rappresentazione serale, celano immani sforzi e compiti da incastrare, in un periodo in cui - non dimentichiamolo ! - l' Isola è sommersa dal lavoro e dagli impegni apportati dal turismo. Ebbene! Ciononostante, la passione, autentica e inossidabile, degli storici componenti del PICCOLO BORGO ANTICO riesce a sublimare lo stress in condivisione e adrenalina. Formula immutata e di consolidato successo anche per questa ennesima Rassegna: alternare lavori a cura della compagnia locale a spettacoli allestiti da gruppi esterni, all' insegna della varietà, del confronto e di un' apertura al nuovo. Quest' anno i titoli in cartellone hanno accordato ampio sfogo all' intuizione e alla penna di registi e interpreti dall' encomiabile estro, sciorinando una serie di rivisitazioni spumeggianti o di pièce del tutto inedite: Tindara ci ha deliziati con testi liberamente tratti da EMMA DANTE e RAY COONEY e ha riproposto l'esilarante sceneggiatura di Daniele Russo, MORTE APPARENTE. In questa visione laboratoriale di un teatro cucito ad hoc sulla pelle e sull'anima degli specifici interpreti e che poggia sulla centralità di una buona scrittura si sono ritrovati anche gli amici registi Vito Mauro Pinizzotto di Vittoria e Gianpiero Garofalo di Corigliano Rossano Calabro, alle prese con commedie di loro pugno che hanno destato attenzione e riscosso notevole successo. Certo...non è mancato il rispetto della tradizione autoriale: dall' esilarante UOMO E GALANTUOMO dell' immenso Edoardo, riportato a una chiave farsesca e volutamente caricaturale dai nostri attori eoliani del Piccolo Borgo Antico, alla firma decisamente più contemporanea di ANTONIO GROSSO, i cui due atti di MINCHIA SIGNOR TENENTE sono stati magnificamente animati da una compagnia di Amantea, sotto la sapiente regia di Giacomo Aversa, a riprova di come anche tematiche scomode e spinose ( delinquenza, illegalità, silenzio omertoso delle Istituzioni) riescano a trovare nell' irriverenza comica una spinta propulsiva verso nuove generazioni. Evviva il teatro, spia di un' evasione che sa fondere divertimento e riflessione.

Oggi, 5 settembre: Santa Teresa di Calcutta

Madre Teresa resterà come l'incarnazione più convincente, nella nostra epoca, del genio della carità evangelica; tutti l'hanno capita, i cristiani delle varie confessioni, i laici di ogni paese, gli indù come i musulmani. Quando, a metà degli anni Settanta, apriva a San Gregorio al Celio la prima casa romana delle sue suore, scelse per loro il pollaio dei monaci camaldolesi, una costruzione bassa, in mattoni bucati e lamiere, con il pavimento in cemento. «Le mie sorelle sono povere e abituate a tutto, vengono dall'India. Il pollaio sarà più che sufficiente», tagliava corto con chi trovava la cosa un po' scomoda. Povere. Come era povera lei, che aveva scelto di condividere in tutto e per tutto la condizione dei più poveri, dei diseredati, di chi dalla vita non aveva avuto altro che miseria, smacchi e sofferenza.

Pier Paolo Pasolini, dopo averla incontrata a Calcutta nel 1961, scrisse: «Dove guarda, vede». All'origine della sua genialità nell'amore c'era il vedere, prima di altri, il fratello che era nel bisogno e di soccorrerlo subito, senza giudicare, senza lasciarsi bloccare dalle frontiere. O anche dalla mancanza di mezzi.


È stata a volte criticata perché nei suoi ospizi non c'erano abbastanza medici e medicine. Ma nelle situazioni disperate nelle quali si è avventurata, non avrebbe concluso granché se avesse dovuto aspettare di avere l'attrezzatura giusta per soccorrere qualcuno.

Madre Teresa, al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu, era nata il 26 agosto 1910 a Skopje nella Macedonia del Nord. Quando il papà, Nikola, morì improvvisamente, la famiglia visse momenti digrandi difficoltà economiche. Fu brava la mamma, Drane, ad allevare Agnes e i suoi quattro fratelli con fermezza e amore, orientando la loro formazione religiosa. Agnes trovò sostegno anche nella vivacità della parrocchia del Sacro Cuore, gestita dai gesuiti, nella quale era attivamente impegnata.

A diciott'anni, desiderosa di fare la missionaria, lasciava la casa e il paese, diretta in Irlanda, dove veniva accolta, con il nome di suor Mary Teresa, nell'istituto delle «Suore di Loreto». Qualche mese dopo venne mandata in India, a Calcutta, dove completò la sua formazione alla vita religiosa, facendo prima i voti temporanei, seguiti da quelli perpetui, e inserendosi nelle attività dell'istituto fino a diventare, nel 1944, direttrice di una scuola per ragazze, il St. Mary.

I primi vent'anni della sua vita religiosa li trascorse così, senza scossoni, insegnando alle ragazze, maturando anche una sua spiritualità forte, che aveva nella preghiera e nell'amore per le consorelle e per le allieve i suoi punti di forza. Ma aveva anche l'occhio attento a ciò che succedeva intorno. E non era granché bello, anzi inquietava non poco.


Intanto il Signore, con illuminazioni interiori, la andava preparando a quella che sarà la sua straordinaria avventura. Al centro delle rivelazioni proprio quello che inquietava madre Teresa: l'indifferenza assoluta della gente verso i poveri, che in gran numero languivano nelle baraccopoli e lungo le vie della città.

Durante un viaggio in treno, nel 1946, le parve di sentire più chiara la voce di Gesù che la invitava ad abbandonare tutto per porsi al servizio di quei poveri. Madre Teresa accolse l'invito e segnò quell'episodio che avrebbe cambiato la sua vita, come «il giorno della decisione».

Le ci volle del tempo per ottenere il permesso di lasciare le Suore di Loreto, ma alla fine, era il 1948, fu libera di seguire la propria vocazione e di entrare nel mondo dei poveri. Indossò il sari, la tunica bianca delle donne indiane, con in più le strisce blu che orlavano il velo, e la croce appuntata sulla spalla. Con il nuovo abito, che segnava anche il cambiamento della sua vita, si recò a Patna dalle Suore mediche missionarie per seguire un breve corso di infermeria. Rientrata a Calcutta, si sistemò provvisoriamente presso le Piccole sorelle dei poveri.

Il 21 dicembre 1948 andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di bambini, si prese cura di un anziano malato che giaceva sulla strada. Si imbatté anche in una donna agonizzante, distesa su un marciapiede: era così debole che topi e formiche le stavano rosicchiando il corpo. Da giorni era lì, in attesa della morte, ma nessuno l'aveva soccorsa. Madre Teresa la raccolse e la portò al vicino ospedale, dove le dissero che era troppo malata e troppo povera per essere curata.

Calcutta era piena di gente che finiva così. Teresa capì che non poteva più restare a guardare, doveva fare qualcosa. Chiese, e le fu concesso, di occupare parte di un ex tempio indù diventato covo di mendicanti e criminali di ogni risma. Madre Teresa lo trasformerà nella prima «Casa dei moribondi».


Le baraccopoli — con i loro poveri ai quali dare speranza, con i bambini abbandonati da curare e amare, con i moribondi da accompagnare nel passo estremo... — divennero la terra di missione, sua e di altre donne che via via decideranno di condividere la sua vita e il suo impegno. Insieme diedero vita alla Congregazione delle Missionarie della Carità, che il 7 ottobre 1950 veniva riconosciuta ufficialmente nell'arcidiocesi di Calcutta, e nel febbraio del 1965 diventava di diritto pontificio.

Agli inizi del 1960 cominciò l'emigrazione delle Missionarie della Carità in altre regioni dell'India. Successivamente, incoraggiate in particolare da Paolo VI, aprivano una casa in Venezuela. Ad essa seguirono numerose altre fondazioni in ogni parte del mondo, ovunque ci fossero poveri abbandonati cui portare l'aiuto e il conforto della fraterna solidarietà e la certezza che Dio li amava. Negli anni Ottanta, dopo la caduta delle varie cortine, madre Teresa aprì case di missione anche nei paesi comunisti, inclusa l'ex Unione Sovietica, l'Albania e Cuba. È stata la prima a inserire delle suore negli ospedali sovietici, dopo l'esplosione di Cernobyl, e la prima a mettere piede in Albania, quando il paese era ancora sotto il regime comunista. Persino in Vaticano, nella casa del papa, aprì una mensa per i poveri.

Madre Teresa affiancò alla prima congregazione altre istituzioni, come i Fratelli Missionari della Carità, le Sorelle e i Fratelli contemplativi, i Padri Missionari della Carità e gruppi di collaboratori laici. 11 tutto per rispondere meglio alle esigenze dei poveri.

Tanto impegno e proliferare di iniziative non potevano passare inosservati. Le immagini di questa donna minuta e con il tempo sempre più curva, avvolta nel bianco sani, china a confortare un moribondo o a curare piaghe infette, ad accarezzare bambini lacerati dall'abbandono e dall'indifferenza... fecero il giro del mondo, sollevando l'ammirazione di tanta gente, che cominciò a interessarsi delle sue opere e della sua vita, ad ascoltare i suoi messaggi, resi con parole semplici che esaltavano la vita, che invitavano al suo rispetto in ogni momento, dal concepimento alla morte. Parole semplici e a volte anche forti che scuotevano e dividevano.


L'ammirazione si tradusse anche in riconoscimenti importanti come il Premio indiano Padmashri, assegnatole nel 1962, e il Premio Nobel per la Pace, conferitole nel 1979. Ricevette riconoscimenti e attenzioni «per la gloria di Dio e in nome dei poveri».

Negli ultimi anni, nonostante seri problemi di salute, continuò a guidare la sua congregazione e a rispondere alle necessità dei poveri e della chiesa. Morì a Calcutta il 5 settembre 1997. Il mondo intero, che aveva seguito il suo lento spegnersi, la pianse, mentre il governo indiano le rendeva onore con i funerali di Stato. Sepolta nella Casa Madre delle Missionarie della Carità, la sua tomba fu ben presto luogo di pellegrinaggi e di preghiera. «L'intera vita e l'opera di madre Teresa — ha detto Giovanni Paolo II nel proclamarla beata — offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell'incomparabile valore dell'amicizia con Dio». Questa è madre Teresa: il genio femminile sposato alla carità evangelica, che guida la chiesa verso i poveri.

Il 20 dicembre 2002 il papa Giovanni Paolo II approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui suoi miracoli, è stata beatificata il 19 ottobre 2003 e canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Calcutta in India, beata Teresa (Agnese) Gonhxa Bojaxhiu, vergine, che, nata in Albania, estinse la sete di Cristo abbandonato sulla croce con la sua immensa carità verso i fratelli più poveri e istituì le Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità al pieno servizio dei malati e dei diseredati.

Buongiorno...così!


 

mercoledì 4 settembre 2024

La dottoressa Rando si è insediata da titolare DSGA al Comprensivo "Lipari - Santa Lucia"

Nella giornata di martedì 2 settembre, la dott.ssa Susanna Rando ha preso servizio da TITOLARE DSGA presso l'Istituto Comprensivo - LIPARI "S.Lucia" un ritorno, ad appena due anni dallo stesso incarico, allora avuto per assegnazione. 

Va anche ricordato che la stessa DSGA Rando, lo scorso anno scolastico 2023/2024, ha  ricoperto il ruolo di Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, presso il Comprensivo Isole Eolie.


Il nodo piano paesistico "modificare l'art.38". Dalla Gazzetta del sud del 4 settembre 2024


 

Barca spiaggiata a Canneto. Il ringraziamento del signor Argiroffi ai tanti che hanno "dato una mano"

 Caro Direttore,

vorrei approfittare, se mi è consentito, della Sua apprezzata testata giornalistica per ringraziare tutte quelle persone, che in buona parte non ho il piacere di conoscere, che ieri a Canneto si sono prodigati aiutandomi fattivamente a recuperare la barca già spiaggiata a seguito della rottura degli ormeggi.
Ringrazio tutti per lo spirito di solidarietà, che caratterizza questa splendida località, e soprattutto chi, con spirito di abnegazione, non ha esitato a tuffarsi in acqua per il completo recupero dell'imbarcazione.

Francesco Argiroffi

Terminal di Milazzo: ADOC contesta licenziamenti e tassa per i passeggeri

“Abbiamo appreso dagli organi di informazione che l’amministratore della Comet Ivo Blandina, in merito alla difficile vertenza relativa al licenziamento di 8 lavoratori deciso dalla medesima Comet a seguito della mancata partecipazione alla gara per la gestione del Terminal Milazzo indetta dall’Autorità di sistema portuale dello stretto, ha proposto, sempre per lo stesso terminal, un appalto di fornitura di servizi generali con l’istituzione di una “fee” a carico di tutti i passeggeri, vale a dire: un ulteriore inaccettabile tassa che, secondo Blandina, i lavoratori, gli studenti e i pendolari, nonché i turisti e gli isolani dovrebbero pagare“. Lo scrive il Presidente di ADOC, Associazione Difesa Orientamento Consumatori, Claudio Cardile.

“Premesso che è indispensabile e assolutamente fuori da ogni discussione salvaguardare il posto di lavoro agli 8 lavoratori licenziati dalla Comet di Blandina e che, come giustamente chiesto dalle organizzazioni sindacali, è necessario prevedere, da parte dell’Autorità di sistema portuale dello stretto, la cosiddetta “clausola sociale” nel bando di gara per la gestione del Terminal Milazzo, è altresì evidente l’assoluta irricevibilità dell’idea di Blandina relativa alla istituzione di un “obolo” a carico dei soliti utenti e a favore di chi gestisce il Terminal Milazzo.

Si tratta di un balzello odioso ed inaccettabile che respingiamo in maniera netta ed inequivocabile.

Pertanto, annunciamo sin da subito che, ove dovesse trovare accoglimento la previsione della nuova tassa proposta dall’amministratore della Comet Blandina, la scrivente associazione dei consumatori si opporrà in tutte le sedi e con tutti i mezzi a propria disposizione per tutelare tutti gli utenti del servizio di trasporto verso le Isole Eolie”.

I ringraziamenti delle famiglie Portelli e Costanzo


 

La "Casa di Frank" nel plesso di Lipari centro del IC "Isole Eolie" è realtà. A Maria Grazia Rizzo verrà intitolato il parco giochi


COMUNICATO - L'ISTITUTO COMPRENSIVO ISOLE EOLIE ha finalmente concluso e collaudato il nuovo padiglione LUDOTECA per la Scuola dell'Infanzia dedicato al compianto collaboratore scolastico Francesco Mollica "LA CASA DI FRANK". La nuova struttura è stata realizzata nel cortile posteriore  della Scuola di Lipari centro accanto al Parco Giochi che verrà intitolato a Maria Grazia Rizzo ricordata con una targa commemorativa.

I nostri cari angeli continuano a vivere per i bambini, insieme ai bambini, nel ricordo gioioso di noi tutti.

E' con grande allegria che vogliamo inaugurare questo nuovo spazio fortemente voluto dal Consiglio di Istituto di cui Massimo Taranto  è stato Presidente capace e lungimirante. La nostra Scuola ha avuto la fortuna di avere in Grazia Verduci una eccezionale DSGA  che ha seguito personalmente tutte le fasi  del lavoro, dalla ideazione-progettazione alla realizzazione e collaudo, condividendo con la DS un Progetto ambizioso finanziato dalla Regione Siciliana e realizzato dalla Ditta Fonti di Lipari. Dal sogno alla realtà.

Tutta l'area - arricchita dal campo basket - risulta ora un insieme armoniosamente strutturato per i nostri alunni - dai più piccoli ai più grandi, per stare insieme, per giocare, per fare sport.

VI ASPETTIAMO SABATO 7 SETTEMBRE ALLE ORE 18,00 PER L'INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA DEL SINDACO E DELLE AUTORITA'  

CON UN RINFRESCO ED UN SORRISO.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Buon Compleanno a...

...Felice Vermiglio, Tiziana Cincotta, Aurelio D'Ambra, Rosanna Rampulla, Dario Giardina, Rosa Taranto

Si imbarca per Vulcano e lascia il cane per tutto il viaggio nel bagagliaio dell'auto: Denunciato

(Comunicato Comando Provinciale Carabinieri ) Un uomo di 51anni del catanese è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Vulcano (ME) in quanto ritenuto responsabile del reato di “maltrattamenti di animali”.

Tutto è accaduto nella serata di domenica scorsa, quando l’individuo, a bordo della propria autovettura, imbarcatosi sul traghetto in partenza dal porto di Milazzo in direzione Vulcano, avrebbe lasciato il suo cane all’interno del bagagliaio dell’auto per tutto il tragitto.

È stata una telefonata di un cittadino, pervenuta al numero di pronto intervento 112, ad allertare i Carabinieri che si sono fatti trovare nell’area portuale dell’isola, laddove hanno individuato e fermato l’autovettura segnalata.

Nel bagagliaio del veicolo, i militari dell’Arma hanno trovato un cane, poi risultato di razza lupo cecoslovacco”, che versava in un evidente stato di sofferenza dovuto verosimilmente all’elevata temperatura, nonché alla mancanza di ricircolo dell’aria.

L’animale è stato visitato e medicato da un veterinario della zona, mentre l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e dovrà ora rispondere del reato a lui contestato.

I bambini/ragazzi della "Zizzi" ospiti della Ludica Lipari

 La Ludica Lipari ha organizzato, per venerdì, un pomeriggio, presso il Franchino Monteleone, con i ragazzi/ bambini, che in questo momento si trovano a Lipari, grazie ad "Amici della Zizzi", associazione che si occupa di bambini in difficoltà. Per loro non solo calcio ma anche un momento di convivialità.

Nei giorni successivi, durante il periodo di permanenza a Lipari, i bambini potranno frequentare, a titolo assolutamente gratuito, le varie lezioni in programma con gli istruttori della Ludica. 

Il #pensiero del giorno di Don Bernardino Giordano: L'amore che cerca noi

TGCOM24. Lipari, crolla in mare un pezzo del costone: bagnanti increduli (notizia e video)

Per visualizzare il video diffuso dal TgCOM24 cliccare sulla foto, andrà in onda dopo la pubblicità.

In questo link la notizia e il video su la 7 

https://www.la7.it/intanto/video/lipari-crolla-un-pezzo-del-costone-in-mare-la-reazione-dei-bagnanti-03-09-2024-556615

Oggi, 4 settembre: Santa Rosalia

Nacque da Sinibaldo, signore di Quisquina e discendente del re Carlo Magno. I genitori si preoccuparono di educare la fanciulla nei principi cristiani. E la piccola Rosalia corrispose alle cure dei genitori. Devotamente attendeva alle pratiche di pietà, amava teneramente la Madonna, e per la sua innocenza e bontà di cuore divenne l'idolo dei genitori.

Conoscendo il pregio della verginità, generosamente si consacrò tutta al suo sposo Gesù, mantenendosi illibata per tutta la sua vita. Crescendo negli anni e venendo a conoscere quanto perfido sia il mondo e quanto difficilmente un giglio possa conservarsi intatto tra il fango, fuggì dalla casa paterna e si ritirò in una grotta nei crepacci del monte Quisquina presso Palermo, per darsi all'unione perfetta col suo Sposo Celeste.

Sant'Anna la Vergine e il Bambino
autore Antoon van Dyck anno 1624
titolo Santa Rosalia incoronata dagli angeli

Solo una pastorella conosceva il luogo del rifugio di Rosalia ed ogni giorno le portava pane e latte. P difficile esporre a quali aspre penitenze e digiuni si sottopose Rosalia. Si vede ancora la grotta in cui dimorava. Vi si scende per una scala come in un sepolcro: umida, oscura. Si conserva tutt'ora la pietra su cui riposava la Santa e sul muro si vedono scolpite queste parole: Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta ».
Non vi restò però molto tempo perché avvisata dal suo Angelo che se ivi fosse restata presto sarebbe stata trovata dai suoi genitori, si diresse verso il monte Pellegrino. Sulla sommità del monte gli Angeli le indicarono una grotta che aveva un'apertura appena sufficiente per entrarvi. La luce, penetrando in essa, ne rischiarava le nere pareti; il suolo era talmente bagnato che a stento Rosalia trovò un angolo dove riposarsi senza sprofondare nel fango.

Condusse quel genere di vita per vari anni, finché lo Sposo Divino la chiamò a sò. Una viva luce in quella notte illuminò tutto il monte Pellegrino. A tale improvviso prodigio tutta Palermo si scosse, non conoscendone la ragione. Allora quell'umile pastorella che era stata a parte dei segreti della Santa, corse in città ad annunziare la sua morte. Fu trovata morta dai pellegrini il 4 settembre del 1165. Il giorno seguente si radunò tutto il popolo ed in processione salirono a prendere il prezioso corpo di S. Rosalia, trasportandolo trionfalmente nella cattedrale.

D'allora in poi il Signore si degnò di glorificare la Santa con ripetuti miracoli e il culto di lei andò sempre più crescendo nella città di Palermo e fuori, tanto che quando la Sicilia nel 1625 fu desolata dalla peste, con voce unanime quel popolo si volse a S. Rosalia, trasse le sue reliquie dalla cattedrale, le portò processionalmente per la città ed il terribile morbo parve.

PRATICA. Facciamo oggi una mortificazione per amor di Dio.

PREGHIERA. Esaudiscici o Dio, nostro Salvatore affinché come ci rallegriamo per la festa della beata vergine Rosalia, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Palèrmo il natale di santa Rosalia, Vergine Palermitana, discendente dal sangue regale di Carlo Magno, la quale, per amore di Cristo, fuggì il principato paterno e la reggia, e, solitaria nei monti e nelle spelonche, menò una vita celeste.

(LA) « Ego Rosàlia Sinibaldi Quisquinae Et Rosarum Domini Filia Amore D.ni Mei Iesu Christi In Hoc Antro Habitari Decrevi »

(IT) « Io Rosalia di Sinibaldo, figlia del Signore della Quisquina e del Monte delle Rose, per amore del mio Signore Gesù Cristo, ho deciso di abitare in questa grotta »

Buongiorno...così!


 

martedì 3 settembre 2024

Lipari, frana il costone. Bagnanti a pochi metri. Dalla Gazzetta del sud del 3 settembre 2024


 

A settembre ritorna la "Festa degli eoliani nel mondo". Dalla Gazzetta del sud del 3 settembre 2024


 

I carabinieri mettono in guardia gli anziani. Dalla Gazzetta del sud del 3 settembre 2024


 

Sangue e farmaci alle isole Eolie con i droni. Dalla Gazzetta del sud del 3 settembre 2024


 

Grazie!

Grazie a tutti! A nome mio, della mia famiglia e della famiglia del mio caro Fratello....💙

Grazie per il Sincero Affetto....

Gianluca

Trimarchi è il nuovo direttore sanitario dell'ASP 5 Messina

All'Asp 5 Messina dove era già stato nominato alla direzione amministrativa Giancarlo Niutta, ieri sera è stato nominato direttore sanitario, Giuseppe Trimarchi.

Buon Compleanno a...

...Domenico Arabia, Giovanni Deidda, Carlotta Bisio, Maria Castelli


Il #pensiero del giorno di Don Bernardino Giordano: Sorridere

Oggi, 3 settembre: San Gregorio Magno

La Chiesa con molta ragione ha decorato questo santo Pontefice con il titolo di Grande, titolo che egli ha meritato con lo splendore delle sue azioni, con l'eccellenza delle sue virtù e dei suoi scritti. La sua vita segna una delle più belle pagine della storia sia ecclesiastica che civile.

Nacque in Roma verso la metà del secolo sesto. Ebbe mente vasta e profonda, energia veramente romana, attività instancabile e grande amore per il vero e per il giusto: prerogative che egli affinò e soprannaturalizzò nella meditazione e nell'esercizio di una perfetta vita claustrale.
Nelle Gallie i nuovi stati dei Franchi si andavano formando; nella Spagna il regno dei Goti non era ancora ben fermo; in Italia i Longobardi nel pieno disordine della loro immigrazione; in Inghilterra i valorosi Anglosassoni non ancora guadagnati al Vangelo: insomma la Chiesa vedeva che la Divina Provvidenza k affidava questi popoli perché li educasse alla verità de Vangelo, perché li avviasse sulla via della vera civiltà del vero progresso.

S. Gregorio, uomo tutto di Dio, per mezzo dei suo scritti e dei suoi apostoli conquistò alla fede e alla morale cristiana questi nuovi popoli, mentre la sede d Roma era circondata dalle spade nemiche.


Le ordinazioni, le prescrizioni, i moniti e le sentenze in materia di diritto, e le sue innumerevoli lettera recarono vera luce nella educazione dei popoli e furorn guida sicura anche negli affari più complicati e difficili.

I suoi scritti andavano a ruba tra il popolo, sia per l'argomento sempre di attualità e magistralmente trattato, sia per l'unzione celeste che spirava da ogni pagina, sia per lo stile semplice e confidente, proprio d un padre, che parla ai suoi figli ancora bambini.

Ma l'attività di S. Gregorio si estese anche largamente ai bisogni della Chiesa di Oriente. Prima di tutto combatté il bizantinismo del regime di Costantino poli, poi ne rintuzzò la smoderata vanità dei suoi patriarchi. Con invitta pazienza ed umile carità, ma con pari forza, dileguò le tendenze di separazione dalla Chiesa di Roma, e ritardò cosi per più secoli lo scisma greco.


Per opera di questo Pontefice scomparvero i funesti residui di superstizione e di culto idolatrico, si dileguarono le eresie che, sebbene più volte sconfitte, tentavano tuttavia di infiltrarsi nella nuova vita dei popoli.

Per le esperienze che S. Gregorio aveva delle cose di mondo, intervenne egli stesso alla difesa di Roma assalita dai nemici, protesse le regioni d'Italia minacciate dalla guerra e mandò istruzioni agli ufficiali sprovvisti di direttive e abbandonati a se stessi dal governo centrale.

In questo modo S. Gregorio pose i primi fondamenti dell'autorità temporale dei Papi.

S. Gregorio si addormentò nel Signore, ricco di meriti, il 12 marzo dell'anno 604.

PRATICA. Il Papa è il dolce Cristo in terra: a lui dobbiamo amore, fedeltà, ubbidienza, preghiera.

PREGHIERA. O Dio, che hai concesso i premi dell'eterna beatitudine al tuo servo Gregorio, concedi propizio a noi, che giacciamo sotto l'incubo delle nostre colpe, la grazia di essere da te sollevati per le sue preghiere.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa: dopo avere intrapreso la vita monastica, svolse l’incarico di legato apostolico a Costantinopoli; eletto poi in questo giorno alla Sede Romana, sistemò le questioni terrene e come servo dei servi si prese cura di quelle sacre. Si mostrò vero pastore nel governare la Chiesa, nel soccorrere in ogni modo i bisognosi, nel favorire la vita monastica e nel consolidare e propagare ovunque la fede, scrivendo a tal fine celebri libri di morale e di pastorale. Morì il 12 marzo.

Buongiorno...così!