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sabato 22 agosto 2009

Incredibile ma vero! E' di nuovo bancarellopoli! di Aldo Natoli

(di Aldo Natoli) Questa mattina mi sono fermato in un noto bar dell’isola, e mentre assaporavo un buon caffè, il collega giornalista Sarpi ci ha raccontato di alcuni interventi compiuti dalla Polizia Municipale. Tra questi lo sgombero di tutte le bancarelle collocate in prossimità del Terminal degli aliscafi nel Porto di Sottomonastero, che non sono soltanto quelle degli extracomunitari.
Il commento di tutti i presenti, tra questi l’Assessore Giannò, l’Assessore China, i Consiglieri comunali Megna e Guarino, l’imprenditore Coppolina, il Dottore Bianchieri, e naturalmente del sottoscritto, è stato unanime: finalmente!!! Ma intorno alle ore 14 mi sono recato Sottomonastero per ammirare il nuovo assetto dato alla zona, che occorre ribadire è il biglietto di visita per tutti i villeggianti, ed ho ritrovato collocate le bancarelle. Tutto era tornato come prima.
Capisco che ormai dal comportamento del Palazzo comunale non bisogna più meravigliarsi di niente, mi è stato raccontato di un’ordinanza di chiusura di un locale fatta la sera e revocata la mattina seguente, ma questa di Sottomonastero, e spero che gli assessori ed i consiglieri comunali presenti siano d’accordo, è veramente grossa. Naturalmente per il rispetto che dobbiamo avere nei confronti dei cittadini extracomunitari, magari anche residenti a Lipari e con famiglia, dobbiamo chiederci chi ha dato l’autorizzazione ad occupare quegli spazi, se bisognava aspettare il 22 di Agosto per rimuovere le mercanzie, e perché soltanto quelle degli extracomunitari. Se non sia più logico reperire un’area da attrezzare a mercato per consentire anche a loro di lavorare, e perchè non vengono rimosse tutte le occupazioni abusive di suolo pubblico che abbondano nelle strade e nei vicoli. Eppure oggi, oltre al Regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche è entrata in vigore una Legge dello Stato.
NDD- La lettera del collega Aldo Natoli precede, di fatto, una analoga constatazione che abbiamo fatto qualche ora fa quando ci siamo ritrovati a transitare a Marina Lunga.
Ma c'è ancora di più. I "diffidati" e "verbalizzati" ambulanti della frutta, tali poichè presenti in giorni non previsti dall'ordinanza sindacale, sono ritornati tranquillamente a vendere la loro mercanzia dopo l'incursione dei vigili urbani. Come dire: Qui facciamo quello che vogliamo! Qualcuno sarà in grado di bloccare (ma non per minuti o ore) l'arroganza, l'illegalità e la prepotenza?
Speriamo e...dubitiamo!

Il culto di San Bartolomeo a Lipari di Giuseppe Iacolino

Si avvicina ormai il 24 agosto una delle date in cui la comunità liparese festeggia il suo Patrono San Bartolomeo. Per certi versi, senza nulla volere togliere alle altre date, quella più partecipata non fosse altro per la presenza di tanti emigrati che tornano a Lipari in questo periodo e per la presenza dei turisti.
Sul culto di San Bartolomeo vi proponiamo uno scritto del professore Iacolino
(Giuseppe Iacolino)La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.
Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.

Estate a Lipari. Soddisfatti per come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Il sondaggio

Abbiamo lanciato su facebook da ieri sera un sondaggio della durata di un giorno (si concluderà stasera alle 21) dal titolo:
Estate a Lipari come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Siete soddisfatti o no?
Tante le risposte che sono arrivate dagli amici di fb. Chiunque volesse prendere parte a questo sondaggio, pur non essendo su fb, può farlo indirizzando una mail a ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it (non si accettano anonimi)
Le risposte saranno pubblicate su questo sito.

Eolie. Urgono corse aggiuntive. Appello di Federalberghi

Una lettera è stata inviata da Christian Del Bono (Presidente Federalberghi delle Eolie)all' ALILAURO SPA, alla SNAV SPA e p.c. all' Assessorato Regionale ai Trasporti On. Nino Strano e Dott.ssa Salvatrice Severino, ai sindaci di Lipari Dott. Mariano Bruno,di Leni Dott. Riccardo Gullo,di Malfa Dott. Salvatore Longhitano e di Santa Marina Salina Dott. Massimo Lo Schiavo.
Ha per oggetto: richiesta di estensione servizio con mezzi veloci Eolie-Napoli
IL TESTO:
Ci pervengono numerose richieste per il collegamento Eolie-Napoli, fortemente penalizzato da una riduzione dei trasporti a mezzo navi Siremar dalla mancata previsione (da noi per altro segnalata) di un collegamento con mezzi veloci integrativi (in passato svolto da Usticalines) a contributo Regionale.
Con la presente si richiede, pertanto, la possibilità di valutare un'estensione del servizio da Voi attualmente reso (SNAV fino al 6 e da ALILAURO fino al 7 settembre) fino alla prima settimana di ottobre, con particolare riferimento ai weekend.
In attesa di un gradito riscontro, occasione mi è gradita per porgere i miei
più cordiali saluti.
Christian De Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE

Lipari: E' cominciato il "grande deflusso"

Alle Eolie è già cominciato il deflusso turistico. Gli aliscafi di linea, in partenza da Lipari, ma anche dalle altre isole, viaggiano a pieno carico. Lunghe file sui moli e nelle biglietterie. Lo stesso dicasi per quanto riguarda i traghetti di linea dove, vedi ad esempio a Lipari, stamani intorno alle undici, la fila delle auto si dipartiva dal distributore Esso con le conseguenti difficoltà per la circolazione nonostante l'impegno e la presenza di ben tre vigili. Continuano, invece, a sbarcare centinaia di turisti "mordi e fuggi" provenienti con le imbarcazioni private dalla costa calabra e sicula.

Lipari. Comunicato del dottor La Greca: "Grazie al fondamentale ruolo del Centro Studi"

Comunicato stampa del 22 agosto 2009
Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente e pubblicamente Barbara Brundu, Clara Raimondi ed Angelo Raffa per la brillante partecipazione alla presentazione dei mie volumi ieri sera al Centro Studi. Un sentito ringraziamento anche al Presidente del Centro Studi, Nino Saltalamacchia, per la collaborazione ed il sostegno costante alle diverse iniziative editoriali già fatte ed in corso di preparazione per il 2010Il ruolo del Centro studi è di anno in anno sempre più fondamentale per la cultura nelle Isole Eolie di fronte alla latitanza di altre istituzioni deputate a questo settore fondamentale del nostro sviluppo turistico e culturale. Con il mio lavoro mi auguro di aver contributo ancor più a rafforzare questo ruolo fondamentale all’interno della nostra comunità.
Informo infine i cittadini, residenti e non, che le opere esposte nel corso della presentazione dell’artista Massimo Liparulo, sono esposte presso l’albergo “Casajanca” di Canneto, per maggiori informazioni ed eventuali acquisto si può contattare l’art consulting . Michele Postiglione, al 3355730081.
Giuseppe La Greca

"Note d'agosto" notevole riscontro per l'iniziativa del comune di Santa Marina Salina. Ospite d'onore il ministro La Russa

(Domenico Arabia) Si è svolto ieri sera, nella caratteristica cornice della piazza di S.Marina, la III edizione dell’evento “Note d’Agosto”,serata dedicata alla musica corale e d’orchestra promossa dal Comune di S.Marina Salina. Il coro diocesano “Laetare”di Locri(RC), diretto dal Maestro Natale Femia si è esibito con musiche di Verdi,Bizet,Mascagni ed ha proposto colonne sonore composte da grandi maestri, come Bacalov e Piovani, senza tralasciare un repertorio più popolare formato daigrandi classici della musica napoletana, da “Marinariello” a “Marechiare”, da “Santa Lucia” a “O’surdato ‘nnamurato, deliziando i numerosi presenti con melodiose sonorità e coinvolgendo tutta la piazza, che ha espresso il proprio gradimento attraverso i numerosi applausi.
Ospite d’onore della serata è stato il Ministro delle Difesa,On. La Russa,presente nel porticciolo turistico del piccolo Comune, che come il suo collega della Giustizia, On. Alfano, qualche giorno addietro ha scelto le Eolie come meta per le proprie vacanze, scegliendo Salina come tappa principale. Presenti anche il Sindaco di Catania, Avv. Stancanelli, che , sentite le interpretazioni musicali del coro e dopo essersi complimentato con il Sindaco Lo Schiavo per le scelte effettuate, si è reso disponibile a fare esibire a Catania tutta l’orchestra, e il Sindaco di Malfa, Dott. Longhitano, oltre ai rappresentanti dei Carabinieri e delle Guardie Provinciali. Si sarebbe potuto assistere,inoltre, ad un’improvvisazione musicale con il musicista Sergio Cammariere, anch’egli presente in porto, che appena riconosciuti i suoi conterranei calabresi del Coro si era proposto a fine serata per suonare qualche pezzo, ma alla fine si è limitato ad ascoltare le melodiose musiche proposte.
Il Sindaco Lo Schiavo nel ringraziare i numerosi presenti e le numerose personalità importanti presenti in piazza, si è detto soddisfatto di come si è sviluppata la terza edizione, nonostante qualche piccolo intoppo tecnico avrebbe potuto comprometterla, e ha ricordato anche in questa occasione,c così come aveva fatto in occasione della festa patronale i 17 luglio, l’importanza per le Isole eolie di continuare a far parte della World Heritage List dell’Unesco, ringraziando pubblicamente il Dott. Alberto La Volpe, cittadino onorario di S.Marina Salina e artefice, ai tempi in cui ricopriva la carica di Sottosegretario ai Beni Culturali, insieme all’Ambasciatore Fulci dell’inserimento delle Isole Eolie nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Operazione anti-baraccopoli dei vigili urbani a Lipari e Canneto ma...

Operazione anti-baraccopoli a Lipari e Canneto messa in atto stamattina, su disposizione del dirigente-comandante Domenico Russo, dagli uomini della polizia municipale supportati dagli operai comunali.
L'operazione è scattata alle 6 e 15 nell'area di Marina Lunga, diventata praticamente invivibile e a forte rischio per la presenza dei numerosi "accampamenti" degli ambulanti extracomunitari. Sono stati rimossi 7 ombrelloni e 4 carrelli.
La squadra, composta dagli ispettori Ficarra, Natoli e Palazzotto e dagli operai Acquaro,Favata, Lo Schiavo e Iacono, si è poi spostata a Canneto dove sono state rimossi 1 ombrellone e 3 strutture per la vendita.
L'intera operazione, effettuata nel rispetto dell'ordinanza dirigenziale del 23 agosto 2006, si è conclusa intorno alle 8,00 con il trasferimento del materiale nel deposito della polizia municipale. Non sappiamo, ma ci è sembrato di capire che ciò accadrà nei prossimi giorni, se il materiale rimosso sarà restituito agli extracomunitari. L'importante è che, una volta effettuato questo intervento di pulizia e di ripristino del decoro, non si ricreino le condizioni per una nuova baraccopoli. Ribadiamo. Nulla contro gli extracomunitari che hanno il diritto di lavorare ma nel rispetto delle regole e senza creare disagi o peggio alla collettività. Un passaggio fondamentale potrebbe essere destinare a tutti coloro che sono in regola un'apposita area.
Farli proliferare di nuovo in maniera "selvaggia" non serve a nessuno, tanto meno a loro. La "repressione" se ci deve essere va preceduta dall'educazione.
I vigili urbani, ancora, sono intervenuti nell'area adiacente il megaparcheggio di Lipari per contravvenzionare gli ambulanti della frutta che stavano operando in violazione di quanto disposto dall'ordinanza sindacale. E' stata contestata a qualcuno la vendita senza licenza.
Anche qui è augurabile una azione costante che non si limiti al verbale.
Nelle foto: "Baraccopoli" prima e dopo l'intervento

Stromboli. Aperitivo strombolano a sorpresa per gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana. Sotto il vulcano è vippoli

(CRISTINA CENNAMO- Il tirreno.it) Aperitivo strombolano a sorpresa per gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana, arrivati nella loro casa eoliana con mega yacht e amici al seguito per una brevissima parentesi all’insegna del divertimento. Toccata e fuga, poche ore, giusto il tempo di un drink e un passaggio in discoteca. Il primo ad avvistarli, stavolta, è stato infatti il dj messinese del Tartana, Leo Lippolis, che per i loro balli scatenati sui muretti, già selezionati tra le dieci località estive più belle d’Italia dalla guida al divertimento di Piccinelli, ha dato il via alla sua selezione con un inno di Mameli che gli aficionados del mattatore del Pashà di Sharm el Sheikh ricorderanno senz’altro come l’apripista più insolito dell’estate. In pista, con l’atletico Dolce, che la mattina invece si dilettava in una corroborante corsa sul lungomare di Ficogrande, c'erano anche tanti altri volti noti che nella «terra di Dio» celebrata da Roberto Rossellini trascorrono lentamente le proprie vacanze tra bouganville e fichi d'india, pescate all'alba, cene a Piscità e rari eventi come l'entusiasmante «vocata» tra gozzi in legno nelle acque di Strombolicchio. È questa del resto la doppia faccia dell'isola che anche quest'anno è tornata ad ospitare Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Luca Zingaretti e Vanessa Incontrada, che qui erano di casa già prima di girare il film «Tutte le donne della mia vita». O dove, ancora, l'attrice Angela Finocchiaro, la scrittrice Lidia Ravera, la gallerista Lia Rumma, il comunicatore Claudio Velardi così come gli eredi Fiorucci e tanti altri volti noti da tempo hanno scelto e arredato la propria residenza estiva e talvolta invernale, personaggi che spesso si incontrano in giro tra gli appuntamenti letterari della libreria dell'isola e l'annuale mostra fotografica di Salvatore Renda, ormai per tutti il fotografo ufficiale dell'isola e dei suoi abitanti. Se infatti oggi pomeriggio tutti si daranno appuntamento tra la boutique di Gioacchino, meta dello shopping radical chic, e la terrazza della «Sirenetta» per la maratona dell'isola, da quest'anno anche il by night ricopre un ruolo di primo piano. Appena pochi giorni fa infatti è stato inaugurato dopo svariati annunci e non meno polemiche il «Megà», la più grande discoteca delle Eolie con quattro terrazze affacciate sullo specchio d'acqua di Scari. E sulle note selezionate dal dj napoletano Luca Pellegrini sono già tanti quelli che ne hanno approfittato. Tra questi anche l'attrice Patrizia Zappa Mulas, ospite spesso anche degli aperitivi del «Barbablù» dove nei giorni scorsi si è affacciata anche la presentatrice Maria Amelia Monti. Partito il presidente Giorgio Napolitano, da trent'anni fedele all'appuntamento con gli amici siciliani, in banchina si sono visti anche il socio di Bill Gates Paul Allen a bordo del suo «Octopus», uno yacht talmente grande da coprire quasi lo Strombolicchio, numerosi esponenti della politica nazionale come Giovanna Melandri e imprenditori come Corrado Ferlaino, arrivato a sua volta a bordo di un bellissimo Riva e, a quanto pare, interessato all'acquisto di una nuova casa alternativa a quella di Capri. La stessa idea del resto è venuta anche allo stilista Giorgio Armani che, già dallo scorso luglio, starebbe cercando una villa degna di nota sull'isola e che, a detta di qualche abitante, potrebbe essere quella in passato è appartenuta all'artista Mimmo Paladino.

"Spero di essere stata la voce di tanti isolani ! ". Nota della giovane Andaloro all'indirizzo di Sabatini.

Riceviamo dalla giovane Mariangela Andaloro e pubblichiamo:
Carissimo consigliere Sabatini,
colgo l’occasione di questa lettera per trasmetterle la mia stima. Trovo in lei una delle poche, ormai rimaste, persone capaci di dire quello che pensano senza subdoli giri di parole.
Sono contenta che la mia lettera abbia suscitato interesse.
Mi auguro che queste mie parole, non rimangano solo tali… anche se, la vedo alquanto dura!
Ormai conviviamo con questa amministrazione da troppo tempo e, da altrettanto tempo, siamo il riflesso di una società ormai allo sbando.
Sinceramente mi vergogno per alcuni versi di essere “il riflesso” di quest’isola. Viviamo in un paradiso naturale che, a poco a poco, sia per mani dell’uomo che per il gratuito ed inesauribile menefreghismo dell’amministrazione, sta precipitando in un abisso.
Ormai non penso ci sia di peggio… abbiamo TOCCATO IL FONDO!
E non mi capacito di come “il sindaco amico” se ne possa fregare così altamente della sua isola... specchio del suo operato. Che immagine avranno di noi nel mondo se non siamo capaci neppure di garantire un regolare disboscamento delle strade o, meglio, di come non siamo capaci di dare accoglienza ai nostri ospiti. Viviamo di turismo, ma cosa accadrà fra poco?... la risposta è alquanto semplice, fra poco le “Isole Eolie saranno solo un ricordo...”
Vivranno integre nella loro bellezza, solo nelle fotografie e nelle cartoline dei visitatori di un tempo.
Ma lasciamo stare… visto che ormai, a quanto pare, farsi il “sangue amaro” non serve!
Ho letto con molto interesse la sua nota, inviata all'amministrazione comunale e, non mi sono per niente meravigliata nel leggere che non le è pervenuta alcuna risposta.
Mi trovo pienamente d’accordo con lei, su quanto scritto.
Inoltre, come mi ha scritto lei, ho scritto quello che tanta gente pensa ma che, solo pochi, hanno il coraggio di dire. Anche se la mia paura era quella di essere bollata come razzista: cosa che non sono assolutamente. Anzi io sono con loro e per loro. Ma sono sollevata dal fatto che tutto ciò non è accaduto.
La ringrazio ancora per le parole spese… incrociando le dita!
Ringrazio anche tutti coloro che mi hanno contattato congratulandosi con me… e ringrazio sentitamente Salvatore Sarpi per la sua prefazione alla mia lettera aperta, per avermi permesso di pubblicarla, e per le belle parole usate per descrivere la mia voglia di urlare che qualcosa non và!
Spero di essere stata la voce di tanti isolani…
Vi saluto.
Mariangela Andaloro

Protestare contro le cose che non vanno non è un diritto è un dovere

(Michele Giacomantonio) Abbiamo letto la lettera di una ragazza di Lipari, inviata a Eolnet, che esprime le sue critiche, rivolgendosi al Sindaco, e poi si firma col nome e cognome. In un’isola in cui l’emblema sembra essere sempre più quello delle famose tre scimmiette : “non vedo, non sento e non parlo” anche se tutti si lamentano, se tutti hanno qualcosa da dire, ma per carità, nell’anonimato…, fa veramente bene leggere una lettera come quella di Mariangela Andaloro. Non per le cose che dice che sono purtroppo deprimenti, ma per il coraggio civile che dimostra.
Io non so se Lipari ha toccato il fondo. Bisogna sempre rifuggire da assolutizzazioni anche perché poi si scopre che dopo un fondo ne esiste sempre un altro. Ma si può certamente dire che la situazione è divenuta gravissima fra legalità calpestate, abusivismi dilaganti, caos e confusione, degrado disseminato in ogni dove. Ci sono responsabilità nella classe dirigente ma c’è anche la responsabilità dei cittadini. Quella che mi fa più paura è l’acquiescenza: la responsabilità di chi vede e tace perché ha una trasgressione da farsi condonare o rimane in attesa di un favore da farsi fare. C’è tanto bisogno e quindi bisogna chinare la testa.
Poniamo ad esempio il famoso bando per i 5 vigili, se non vado errato, non diceva che la selezione riguardava le isole minori, né tantomeno che erano avvantaggiati i residenti nelle singole isole. Il bando era generico, diceva che i vigili potevano essere utilizzati “in tutte le isole senza alcun onere per la gestione del Funzionario delegato”. Se non vado errato , che dovevano essere inviati ciascuno in un’isola salvo Lipari, lo si seppe qualche giorno prima della prova ma anche allora non si parlò di particolare attenzione per chi risiedeva in un’isola. Ma tutto quello che non viene previsto nel bando e poi lasciato alla discrezionalità dell’esecutivo finisce con inficiare la trasparenza dell’atto stesso. Come è stata una mancanza di trasparenza ed anche di rispetto nei confronti dei cittadini partecipanti, non avere spiegato che fine abbia fatto il primo concorso per cinque vigili trimestrali indetto a giugno e di cui non si è saluto più l’esito.
Problemi piccoli? Forse, ma problemi che qualificano la nostra comunità e creano un rapporto fra cittadini ed amministratori che non è democratico ma piuttosto quello fra il monarca ed il suddito.
“I manovratori - ha scritto Lino Natoli - reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione… Anche se sono diventati particolarmente nervosi e non si controllano più. Il rischio non è che ci portino a sbattere contro qualche muro, ormai lo sfascio è fatto, il vero dramma è che stiamo precipitando tutti nel ridicolo”.
Ebbene io ritengo che bisogna tornare a protestare anche per un piccolo abuso. Ho paura delle società remissive. E bisogna protestare certamente per l’abuso che viene fatto a me ma anche per quello che viene fatto al mio vicino e magari anche a chi non è proprio amico mio e mi è pure antipatico.
Ricordo una poesia di Bertold Brecht, grande drammaturgo tedesco, scrisse riferendosi al periodo nazista:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perchè mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare”.

venerdì 21 agosto 2009

TRASPORTI: STRANO, “SU TIRRENIA CONDIVIDIAMO LINEA MINISTRO MATTEOLI”

“Apprendo con soddisfazione della dichiarazione del ministro Matteoli che il bando su Tirrenia sarebbe in via di definizione. Condividiamo la linea del ministro perchè la garanzia di una cessione di Tirrenia in mani sicure, sia sotto l'aspetto finanziario che della solidità, coincide con la volontà di recuperare la Siremar per garantire la continuità territoriale e i collegamenti con gli arcipelaghi di Sicilia. Decideremo poi come Regione se gestirla in proprio o cederla, con tutte le garanzie del caso, a privati, come ritengo auspicabile. La prima settimana di settembre è già fissato un incontro a Roma al ministero delle infrastrutture, sulla scia della volontà espressa dal presidente Lombardo”.
Lo ha dichiarato l'assessore ai Trasporti della Regione siciliana, Nino Strano.

Tirrenia, Matteoli assicura: "Avviata procedura di vendita, alle Regioni le collegate"

"La procedura di vendita di Tirrenia é stata avviata e prevede che le società regionali collegate siano cedute alle Regioni di riferimento, alle quali lo Stato garantirà, tramite apposite convenzioni, un contributo annuale per i collegamenti essenziali con le isole minori". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, a proposito della gara per la privatizzazione delle società di navigazione.
"Un contributo sarà devoluto anche a chi rileverà Tirrenia per i collegamenti da effettuare obbligatoriamente per garantire la continuità territoriale". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli annunciando a breve il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia. Tramite convenzioni, lo Stato garantirà anche alle Regioni - cui verranno trasferite le controllate - un contributo del valore complessivo di oltre 170 milioni. "Essere riusciti a confermare per tutto il 2009 i collegamenti e sostanzialmente la situazione del 2008 è frutto di uno sforzo finanziario encomiabile del Governo. Adesso bisognerà procedere speditamente- conclude il ministro-per mettere in atto un nuovo assetto di Tirrenia come l'Europa ci chiede, garantendo il servizio pubblico e i livelli occupazionali".

"Hai scritto quello che tanta gente pensa...". Lettera aperta del consigliere Sabatini alla giovane Mariangela Andaloro

Dopo la "lettera aperta" che la signorina Mariangela Andaloro ha inviato tramite il nostro sito al sindaco di Lipari dobbiamo registrare una nota che il consigliere Adolfo Sabatini, invia alla giovane, tramite nostro.
IL TESTO:
Gentile Mariangela,
scusa se mi rivolgo a te chiamandoti per nome.-
Ho molto apprezzato la tua lettera perché hai scritto quello che pensa tanta gente Eoliana e tanti villeggianti che solo per grazia di Dio che ha creato le isole Eolie meravigliose, hanno trascorso qui le loro vacanze(non certo per competenze/programmazione di questa Amministrazione).
Tu hai avuto il coraggio di evidenziare la questione degli immigrati senza il timore che in modo demagogico venissi tacciata per razzista.
Io come te ho evidenziato la vergogna con cui questa Amministrazione specula politicamente sugli immigrati.
Ti prego di leggere una nota che ho inviato poco tempo fa, ma niente è stato fatto e nessuno dell’Amministrazione ha preso iniziative.-
Con stima.
Adolfo Sabatini

AGLI AMICI “CUGINI” BASTA UN’AREA COMUNALE….…..
So che non è facile affrontare la questione degli immigrati che svolgono l’attività di ambulanti e so che è più facile fare populismo che essere propositivi.-
Per paura di essere tacciati per intolleranti, non affrontiamo la diversità di pensiero, di religione e di razza.-
Certo, è più facile e politicamente più conveniente.-
Ma è proprio a chi non condividerà la mia presa di posizione che mi rivolgo ed a cui chiedo che siano i primi ad insistere affinché l’Amministrazione si attivi per imporre regole chiare e inderogabili, al fine di dare al più presto possibile il rispetto umano ed a mio avviso anche professionale ai cosiddetti “cugini”.-
Molta demagogia si è fatta su di essi e su chi cercava di porre attenzione al problema, ma molto poco si è fatto per dare loro la possibilità di diventare commercianti regolari, magari ambulanti a posto fisso con la possibilità di emettere scontrino fiscale, non essere sballottati da un posto all’altro, evitare che qualcuno approfitti delle loro “generosità” e, non per ultimo, avere così la possibilità di chiamarli per nome e non “cugino”.-
Ieri sera mi è stato riferito di una rissa con feriti e il conseguente intervento dei Carabinieri.-
Mi dicono che la rissa è nata perché qualche immigrato intende imporre delle regole o delle prelazioni sui posti migliori che, vivendo a Lipari da oltre 20 anni, gli stessi conoscono bene.-
Adesso basta, a mio avviso proprio perché da moltissimi anni vivono a Lipari e sono regolarmente residenti, e proprio perché la Legge riconosce l’attività di ambulante a posto fisso (cosa che adesso svolgono del tutto abusivamente), suggerisco di individuare un’area Comunale e assegnargli ufficialmente un posto.-
Infatti il Comune, individuato l’area, in qualità di proprietario dell’area potrebbe assegnarla in comodato e rilasciare una licenza, regolarizzando di fatto il commercio svolto.-
Eviteremmo le liti, pagherebbero le tasse, non sarebbero sempre sballottati e, ancor di più, potremmo rivolgerci a loro con più rispetto e chiamandoli per nome e non più “cugino”.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno

"Il sindaco amico" (il fotomontaggio di Piero Roux)

"Critiche inopportune. Non disturbate i manovratori" di Lino Natoli

(Lino Natoli) Non disturbate i manovratori. Anche se sono diventati particolarmente nervosi e non si controllano più. Il rischio non è che ci portino a sbattere contro qualche muro, ormai lo sfascio è fatto, il vero dramma è che stiamo precipitando tutti nel ridicolo.
I manovratori reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione.
Uno dice, magari in buona fede, e comunque tra tante altre cose più gravi ed interessanti, che l'assessore sarebbe proprietario di un pallone gonfiato? Attento! Si profila il ricorso nelle sedi opportune. Opportune? Si, opportune, perchè lamentarsi è sempre inopportuno.
Fischi al sindaco durante uno spettacolo di comici? Inopportuni, ovviamente. Lagnanze di ragazzotti intemperanti e inconsapevoli.
Annunci ad effetto di clamorose iniziative culturali che si risolvono nell'esibizione di cartoni stampati? Giudizi ingenerosi, evidentemente inopportuni.
Pubblica preoccupazione per la possibilità che certi atti amministrativi possano essere non proprio impermeabili se non dal punto di vista della legittimità almeno dell'opportunità? Critiche ingiuste ed inopportune, appunto, perchè manifestate in consessi che non ammettono il contraddittorio ma solo il consenso. Insomma, si dice, è proprio necessario farci riconoscere da tutti?
I manovratori, inquieti, si autocelebrano, rivendicano meriti, indicano progressi ed iniziative, talvolta si giustificano individuando perfidi nemici. Fatto sta che ormai non ci crede più nessuno.
Ricordo, quasi a memoria, tutti quei cari concittadini che il giorno della rielezione dell'attuale sindaco, sfilarono ammassati su un camion per le vie del paese. Molti di loro oggi sibilano fischi e critiche feroci. Per pudore, verrebbe da dire per oppurtunità, farebbero meglio a criticare prima che gli altri se stessi. Perchè il pentimento è lecito ed apprezzabile, ma tutti - dico tutti - sapevamo già da allora come sarebbe andata a finire.
Ora tocca assistere allo spettacolo di manovratori che si agitano smanettano sulle leve di un potere inesistente, urlano a chiunque di sgombrare le rotaie ma non si accorgono che il tram è ormai fermo da tempo su un binario morto.
Qualcuno dovrebbe pur dirglielo, se non fosse inopportuno.

Come si combatte veramente la mafia (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) La presentazione del libro “Per non morire di mafia” ha visto al Centro Studi il pieno delle grandi occasioni. Ogni posto occupato, gente in piedi, arrampicate sulle scale. Molta attesa ed anche molta tensione. E dobbiamo dire che le attese non sono andate deluse.
Pietro Grasso oltre ad illustrare alcuni punti più stimolanti del libro-intervista ha risposto puntualmente alle varie domande che gli ha posto il pubblico. Alberto La Volpe ha incentrato il suo intervento sul fatto sorprendente che l’opinione pubblica ha “digerito” la macroevasione degli Agnelli senza grandi scandali e sorprese. E come l’opinione pubblica hanno fatto i politici ed anche i magistrati.
Ma forse per molti aspetti inaspettata ed inedita è stata la dialettica che si è innescata, a margine, fra il Sindaco di Lipari e il sottoscritto.
Certo, io ho parlato dopo il Sindaco, che non si è limitato ad un indirizzo di saluto ma ha fatto un vero e proprio intervento di presentazione: dimostrando di avere letto con buona attenzione il libro e cercando di far vedere come tutta la sua opera di amministratore sia in linea col proposito di lotta alla mafia.
Ma se il Sindaco ha indubbiamente letto il libro , a mio avviso, non ne ha colto lo spirito profondo. Perché proprio il suo intervento era centrato sul sostenere che si fa a Lipari opera di prevenzione verso rischi di infiltrazioni mafiose dall’esterno. E dall’interno? Se proprio la tesi di fondo del libro di Grasso è quella che la mafia non è una realtà esterna ma cresce nella società civile e si rafforza grazie ai comportamenti proprio delle amministrazioni locali: soprattutto comuni e regioni, il Sindaco non ha proprio niente da rimproverarsi per quello che sta avvenendo nella nostra comunità? E se il procuratore fra i rischi di alimentazione di una cultura mafiosa pone la mancanza di trasparenza negli appalti e nelle assunzioni del personale e il diffondersi del metodo clientelare che divide la comunità fra cittadini comuni ed cittadini “amici”, non abbiamo da dire proprio niente rispetto a quello che sta accadendo a Lipari? O, visto che c’è il Procuratore, bisogna essere omertosi e fare finta che trasparenza voglia dire pubblicare i bandi sul sito internet del Comune?
Così quando è stato il mio turno io ho espresso questo mio pensiero, con calma e con determinazione. Naturalmente al Sindaco il mio intervento, che è invece è parso essere apprezzato ampiamente dall’assemblea, non è piaciuto. E lo ha detto chiaramente prendendo la parola alla fine e sostenendo che quello che avevo detto era sbagliato ed inopportuno. Sbagliato perché ho detto che a proposito dell’approvazione dell’opera più importante del nostro comune degli ultimi dieci anni, il megaporto, non c’era stata trasparenza nella proposta e nel voto del consiglio comunale? Sbagliato perché ho detto che nella vicenda dell’assunzione dei cinque vigile urbani trimestrali realizzata attraverso due ordinanze che si contraddicevano a vicenda ( tanto è vero che non si conoscono ancora gli esiti del primo bando) non c’è stata trasparenza? Sbagliato perché ho detto che in questi dieci anni il clientelismo ha dilagato nelle nostre isole ed è ormai diventato un luogo comune che gli “amici” sono tutelati e i cittadini comuni vengono lasciati allo sbaraglio? Bene, è la mia opinione. Si dia, se la si ha, una versione diversa. Ma non si può cercare di chiudere la bocca alla gente con la favola “del non è il momento opportuno”. E quando sarebbe questo momento? Nelle campagne elettorali, una volta ogni cinque anni? Nelle sedi politiche che non esistono se non per poche persone ( i consiglieri comunali). Ogni dibattito pubblico è la sede opportuna per discutere dei problemi della nostra comunità. Soprattutto dei suoi mali.

"Per non morire di mafia". Il comunicato post-evento del Centro Studi

COMUNICATO STAMPA
“Ho trascorso delle giornate davvero felici qui alle Eolie”. Queste le parole di commiato del Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che ieri alle h. 16,00 ha lasciato l'isola(assieme ai suoi “angeli custodi”) sull'elicottero della polizia, salutato dai soci fondatori del Centro Studi Nino Saltalamacchia, Nino Paino e Nino Allegrino. Il procuratore Grasso, dopo due giornate intense trascorse a Lipari, parlando con i soci, ha ribadito il suo impegno verso le Eolie e l'impegno di tornare a Lipari, ha detto inoltre di essere stato molto contento ed ammirato dell'accoglienza ricevuta e che grazie a questa visita, che non resterà isolata, ha passato due giorni sereni e un po' spensierati (visto la vita blindata che deve condurre, ricordiamo che vive sotto scorta da 24 anni). Grande la soddisfazione per la serata della presentazione del libro “Per non morire di mafia”, scritto a quattro mani dal Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e dal giornalista Rai Alberto La Volpe, impegnato giornalisticamente e politicamente in difesa della legalità che da anni collabora col Centro Studi e che ricordiamo essere stato l'ultimo giornalista ad avere avuto contatti con il giudice Falcone. Il libro, edito dalla Sperling & Kupfer, è un testo biografico in cui il Procuratore Grasso parla delle sue esperienze di giovane e di magistrato, del suo arrivo a Palermo, dell'incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra, della nomina come consulente della Commissione antimafia, dei suoi rapporti con Giovanni Falcone, dalla nomina di consigliere al Ministero di Grazia e Giustizia a quella a procuratore capo di Palermo e della nomina, nel 2005 a Roma, di Procuratore Nazionale Antimafia. Alla fine del libro, che oltre ad essere di grande interesse è anche molto avvincente, dopo aver ripercorso le stagioni della guerra alla mafia, troviamo le riflessioni del Procuratore Grasso.
La serata è stata di certo l'appuntamento più significativo della stagione dei pomeriggi culturali del Centro Studi, la presentazione è stata aperta dall'intervento del Presidente Nino Saltalamacchia, che ha sottolineato l'importanza della serata sia per la presentazione di un libro di notevole interesse ed attualità sia per la presenza di un uomo che, rispondendo alla legge, ci dice che esistono strade e strumenti per far si che si possa “non morire di mafia”.
Il presidente del Centro Studi, nel suo discorso di apertura, ha inoltre detto che << la mafia non è qualcosa di ineluttabile, di insito nella cultura dei siciliani e quindi da subire, ma qualcosa di molto pericoloso, forte e capace di adattarsi alle situazioni ed ai tempi. Le Eolie sembrano un paradiso lontano da queste problematiche ma anch’esse risentono di scelte politiche condizionate, di latitanza delle istituzioni, di assenza di impegno a livello locale e centrale. Queste denuncie gli eoliani devono farle e devono altresì adoperarsi anche a livello singolo per non farsi schiacciare da poteri paralleli allo stato>>.
Hanno presieduto la serata oltre a Pietro Grasso ed Alberto La Volpe, Michele Giacomantonio e Giuseppe Costa. L'incontro è stato molto appassionante, ricco di partecipazione, non sono di certo mancate le discussioni, parecchi gli interventi del pubblico. Inutile dire di come la gente abbia ascoltato rapita la voce ed i racconti del procuratore Grasso.
E' stato emozionante, ieri, per i soci fondatori del Centro Studi, trascorrere una giornata con lui, avere avuto l'onore di conoscere una persona di tanto spessore, di tanta umanità ed umiltà. Quando si ha il piacere di incontrare gente come quest'uomo, si viene ripagati dalle fatiche a cui si va incontro ogni anno nel cercare di portare avanti da soli le proprie iniziative. L'essere riusciti a coinvolgere nel proprio paese gente come lui ci da speranza e stimolo a portare avanti sempre al meglio, con impegno e soprattutto passione, la nostra attività.
Lipari, 21 Agosto 2009
Paola Centurrino
A. S. Centro Studi

Povera Lipari: Siamo nelle mani di nessuno. Tra illegalità, arroganza e permessivismo

Abbiamo titolato "Povera Lipari....." perchè ormai è un dato di fatto, una constatazione, un accavallarsi di situazioni e di eventi che dimostrano come ognuno in quest'isola fa quello che vuole senza che nessuno controlli, verifichi o reprima.
Oggi abbiamo raccolto altre "perle da aggiungere alla collezione "vergognosa" di questa estate. "Perle" ma ne avremmo potuto raccogliere ben altre ancora ma, credeteci, a volte ci viene il "voltastomaco" a vedere, a segnalare, quello che altri come noi vedono e ignorano.
Ma andiamo per ordine.
Prima Perla: Area antistante l'ex ufficio di collocamento e l'ex sip. Quindi in pieno centro, a pochi passi dall'ufficio postale. Area diventata rifugio-dormitorio di venditori ambulanti di colore. A terra cartoni che fanno da giaciglio, accanto alla fontana qualcuno impegnato a lavarsi(vedi foto). Ci chiediamo è possibile tutto ciò. Dove espletano i loro bisogni. Forse nell'ex edificio sip? Invitiamo gli amministratori a provare ad entrarci noi ci abbiamo rinunciato. Non c'è un pericolo per la pubblica incolumità, per la salute pubblica.

Seconda perla: Canneto ore 10 e 15 una bella e mastodontica imbarcazione da diporto posteggiata in pieno centro, davanti alla chiesa di San Cristoforo, ad ostruire un traffico di già caotico. Dopo circa un quarto d'ora di sosta viene poi messa in mare. Domanda? Ma è una operazione che si deve fare a quell'ora?

Gianmarco, Andrea e Cristina del GF 9 ....stretti... stretti

Pubblichiamo per gentile concessione di Gianmarco Merlino tre foto che lo immortalano, in una unitamente ad Andrea Pavone, con Cristina Del Basso durante la serata tenutasi al Sealight di Canneto

Filicudi l'isola dei reperti nascosti. Nuovi ritrovamenti davanti ai turisti. E proliferano i vip

(stralcio dalla Gazzetta del sud) Il mare di Filicudi è una miniera di reperti storici. Le correnti marine lo hanno disseppellito dalla sabbia, che continua a coprire fortunatamente anfore e il resto dei carichi dei relitti che giacciono fino a 75 metri, nei fondali di Capo Graziano. Si tratta di un particolare piattino di ceramica a vernice nera risalente alla metà del II secolo a.C.. È stato rinvenuto, perfettamente integro, da Gaetano Giuffrè, sub e custode del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari. Giuffrè porterà stamane il reperto al museo di Lipari per l'avvio di tutte quelle procedure che, come da prassi, serviranno nel prossimo futuro ad arricchire la già corposa collezione del primo piano del museo archeologico di Filicudi. Il piattino faceva parte del carico del relitto "Roghi" che ha già "donato" alla fruizione pubblica ceppi d'ancora in piombo, decorati con delfini, astragali ed altri motivi a rilievo. Il"Roghi" era una delle navi naufragate in cerca di rifugio dal maltempo, dopo l'impatto con la secca "trappola" di Capo Graziano. Sono passati, ovviamente, millenni ma l'isola quella caratteristica di rifugio in un certo senso non ha smesso di perderla.
Ora è un'oasi che affascina i suoi visitatori per la tranquillità e per la bellezza del suo mare e dei suoi paesaggi. Un rifugio soprattutto per vip che non amano i riflettori anche perché li avranno materialmente puntati contro tutto l'anno. Come nel caso di Alessio Vinci. Il conduttore di "Matrix" di Canale 5 si sta godendo le meritate vacanze con la figlioletta e la moglie prima di rituffarsi, a partire da settembre, nel pieno dei dibattiti giornalistici offerti in seconda serata dall'ammiraglia delle reti Mediaset. Abbronzatissimo, trascorre le sue giornate in barca tra Pecorini, la Canna e l'incantevole grotta del bue marino. Un pò lo stesso itinerario che quasi giornalmente compie l'attore Massimo D'Apporto che comunque sull'isola ha casa, e che quest'anno ha ammaliato anche il cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi. Vacanze che continuano per l'on. Luca Barbareschi, anch'egli un semiresidente. Finita, invece, per Francesco Rutelli e Barbara Palombelli da ieri tornati a Roma.

"Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…! " Lettera aperta al sindaco Bruno di una giovane eoliana!

"Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…! " Lettera aperta al sindaco Bruno di una giovane eoliana! - Questo il titolo che abbiamo scelto ma avremmo anche potuto titolare "Il disinteresse, l'abbandono, il permessivismo.... sotto la lente d'ingrandimento di una giovanissima e attenta eoliana".
Prima di questa lettera aperta consentiteci però una considerazione e un plauso. La considerazione è "Ci vorrebbero tanti cittadini attenti come questa ragazza per sperare di invertire la rotta".
Il plauso, ovviamente, va a Mariangela "per avere avuto il coraggio civile di segnalare lo stato di anarchia e di abbandono che regna in quest'isola e di non nascondersi dietro una mail o uno pseudonimo come purtroppo fanno in molti quando scrivono in redazione".
Una lettera aperta che, dopo averla letta, ci fa sentire un pò meno soli nell'affrontare i tanti troppi problemi di quest'isola!
Questo il testo della lettera aperta:
Alla cortese attenzione del sindaco di Lipari.

“Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.” Così scrive Alessandro Morandotti storico d’arte italiano.
Ed è proprio con questa sua citazione, che intendo presentare uno degli innumerevoli problemi, presenti ahimè… da ormai troppo tempo!
Precisando che tutti devono lavorare, senza arrecare danno all’ordine pubblico e/o alla vivibilità sull’isola.
Trovo alquanto oltraggioso e non molto decoroso, per noi eoliani, ma anche per i nostri ospiti, non poter riuscire a percorrere una delle principali strade di Lipari, in totale serenità. Siamo in piena stagione turistica e come ogni anno, sulla nostra isola sbarcano centinaia di auto oltre ai mezzi pubblici presenti. Bene, ora mi chiedo come un autobus possa riuscire in tutta tranquillità a percorrere Via Francesco Crispi ( Marina Lunga) senza "scontrarsi" con le, ormai, decine di ambulanti che, oltre a creare un enorme disagio ai passanti motorizzati, hanno impropriamente occupato metri e metri di strada… aprendo un vero e proprio “mercato” a cielo aperto.
Come mai la nostra amministrazione non fa nulla per scongiurare questo problema? Come mai i controlli vengono applicati solo saltuariamente e in alcune zone?
Come mai permettiamo e permettete senza indugio questo fenomeno ormai divenuto routine?... e perché non si riesce a trovare un luogo dove far spostare gli ambulanti in modo che con “ il loro lavoro” non creino disordine?
Anche se il caldo estivo offusca le vostre menti bisognerebbe fare un piccolo sforzo da parte vostra e, soprattutto, da parte sua Sindaco. Trovare una soluzione non è tanto difficile!
Si deve solo farli spostare anche di qualche metro indietro… facendoli lavorare lo stesso, perché quello è il loro modo di guadagnarsi da vivere. Questa mia lettera non è una denuncia agli ambulanti, ma è un modo per informarla, visto che evidentemente nessuno ci fa caso…
Sono persone come me e lei, come noi, che esercitano nel loro piccolo e che purtroppo non riescono a trovare il luogo adatto dove esercitare.
Mi trovo qui a scrivere anche per difendere la loro (degli ambulanti s’intende) persona. Persona, che a volte proprio per la scomoda posizione del loro mercatino, sono soggetti ad insulti da parte di qualche, a mio parere, insulso individuo che non riesce a transitare con la propria auto o con un mezzo più grande e già ingombrante di suo.
Anche se, c’è da dire, gli ambulanti non sono l’unico problema. Anzi, forse sono il più piccolo dei problemi… visto che stiamo assistendo al deprimente degrado dell’isola.
Parola d’ordine di questa estate: “SPAZZATURA E SUDICIUME” o più comunemente chiamata “Munnizza”.
Bhe! non ci sarebbe neppure da aprire l’argomento. Basterebbe un po’ di buon senso soltanto per capire in che condizioni versano alcuni angoli dell’isola.
I nostri visitatori, che aggiungerei sono quelli che permettono a molti di noi di vivere, possono, facendo un breve tour turistico, ammirare le montagne di spazzatura presenti in molti angoli delle strade e non solo in prossimità dei cassonetti… poi il tour continua per le “piscine” o meglio “acquitrini maleodoranti” presenti vicino ai cassonetti della chiesetta del Purgatorio di Marina Corta. Si rimane estasiati da quella fragranza… e poi ci chiediamo come mai i turisti stanno diminuendo?!! C’è da farsi una risata….
Tappa successiva del nostro tour è la zona di San Nicola, dove da innumerevoli anni, la strada presenta un rilevante dorso discosceso e peraltro pericoloso, visto che è una strada soggetta al transito di mezzi pesanti.
E per ultimo.. ma non di minore importanza, le nuove montagne russe liparote!!!
E si.. perché di questo si tratta… ormai. Le strade non sono più piene di semplici buche. Queste ultime si sono evolute, camminare per strada a piedi o in auto non ha più importanza, basta inciampare in un fosso per rompersi una gamba o per andare a sbattere contro un muro. E volgendo lo sguardo all’ormai prossimo inverno, non oso immaginare le immense pozzanghere che si verranno a creare.
Ma come fa una donna con il proprio pargolo a percorrere queste strade? E se il bimbo è ancora troppo piccolo e ha bisogno del passeggino?... sarà un impresa anche solo uscire a fare la spesa!
Prendiamo per esempio Vico Barone, (più precisamente in prossimità dell’hotel Bouganville fino a giungere all’hotel Aktea) dove gli abitanti si sono già in precedenza mobilitati firmando una petizione inviata all’amministrazione comunale, dove espongono con chiarezza il problema.
La risposta?... Semplicemente inesistente!
Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…!
Sarcasticamente la saluto.
Mariangela Andaloro

Lipari: I festeggiamenti per San Bartolo. Da Frassica agli emergenti Alcool Etilico (dalla Gazzetta del sud di oggi)

Festa del patrono, San Bartolomeo, a Lipari sino al 24. Sono state presentate le manifestazioni in programma. Erano presenti il sindaco Mariano Bruno; l'assessore allo Spettacolo Ivan Ferlazzo; il dott. Armando Casetti, responsabile Enti della Direzione Sicilia Orientale del Banco di Sicilia e il dott. Antonio Torre. direttore della locale filiale. Il sindaco ha espresso notevole apprezzamento per l'intesa raggiunta col Banco di Sicilia, che ha sponsorizzato buona parte degli eventi. «Un istituto – ha detto il Sindaco – che rappresenta sicuramente un punto di riferimento per l'economia eoliana, e che darà sicuramente modo di sviluppare nel futuro tutta una serie di idee che insieme Comune ed istituto di credito porteranno avanti. La collaborazione ha permesso di arricchire il programma delle manifestazioni». Alla conferenza stampa è intervenuto fra gli altri Armando Casetti, sottolineando il ruolo svolto ancora una volta nel territorio dalla banca retail del gruppo UniCredit. Il Banco di Sicilia – ha detto Casetti – vuole condividere insieme alla gente anche momenti così importanti e sentiti dalla collettività quali sono i festeggiamenti per San Bartolomeo. Per quanto riguarda poi i nostri compiti più strettamente operativi a breve saranno avviate ulteriori iniziative insieme con il Comune di Lipari per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria eoliana».
E da ieri sera le manifestazioni in onore del Patrono San Bartolomeo hanno preso il via. Tra gli appuntamenti sicuramente più attesi vi è l'esibizione di Nino Frassica e della Los Plaggers Band (21 agosto). Tra i giovani grande attesa per l'esibizione (23 agosto) della emergente band rock liparese degli Alcool Etilico che, tra l'altro, ad ottobre immetteranno sul mercato il primo lavoro musicale. Di rilievo anche lo spettacolo dei Cantori popolari delle Eolie (24 agosto). Il clou della cinque giorni dedicata al Patrono si avrà ovviamente giorno 24 con la processione del simulacro del Santo e del Vascelluzzo e con i sempre spettacolari giochi pirotecnici che, per certi versi, chiudono il grosso della stagione estiva.

giovedì 20 agosto 2009

Benvenuti a Bancarellopoli !!!!!

Chi ha qualche anno in più sulle spalle ricorderà che sul vecchio molo delle navi a Lipari, a Punta Scaliddi per la precisione, vi era un cartello posto in alto con la scritta: BENVENUTI A LIPARI Si sa i tempi cambiano, a Sottomonastero approdano anche gli aliscafi e, per certi versi, l'area più centrale per i turisti è quella limitrofa agli aliscafi. Giusto, quindi, che il messaggio di benvenuto (lato mare e lato monte) venga posto qui. Solo che invece che benvenuti a Lipari bisognerebbe scrivere: Il minimo viste le tante bancarelle (sempre in aumento); vista l'anarchia che regna sovrana; visto il rischio che corrono pedoni e automobilisti ad attraversare una strada diventata un budello; vista la sosta incontrollata a destra e manca; visto il transito di mezzi pesanti che proprio da li non dovrebbero passare (vedi auto-cisterne dei carburanti). L'alternativa potrebbe essere "Benvenuti a Babilonia". Ma sarebbe offensivo....per Babilonia..ovviamente!
Sottolineiamo, comunque, che gli extracomunitari hanno il diritto di vivere e lavorare per rispetto delle regole e non certo in quell'area e con quella espansione.

Conferimento rifiuti. L'ATO invita il comune di Lipari ad attivare i necessari controlli e ad identificare i trasgressori.

A seguito del nostro dettagliato foto-video servizio di stamani relativo all'area portuale di Marina e che evidenziava, fra l'altro, la presenza di olio esausto e batterie, una nota è stata inviata dall'amministratore delegato dell'Ato Me 5 - Eolie per l'ambiente Mimmo Fonti al sig. Sindaco del Comune di Lipari Dr. Mariano Bruno e al Dirigente del 4° Settore Dr. Domenico Russo. Oggetto: Segnalazioni e controllo.
Il testo:
In data odierna riscontriamo l’ennesima segnalazione riguardo il dissennato conferimento dei rifiuti ed in particolare, anche attraverso Eolnet, il posizionamento di rifiuti pericolosi ed inquinanti (olio esausto e batterie) nella postazione di marina corta (zona portuale).
Ci siamo attivati per contattare la ditta autorizzata al prelievo e trasporto degli oli esausti, ma temiamo che il servizio non verrà effettuato prima di una settimana.
Ribadiamo che è necessario che codesto Ente attivi un controllo sul modo di conferire, in particolare quando si tratta di rifiuti pericolosi è indispensabile che vengano identificati i trasgressori e severamente puniti.
Nelle more che venga attivato il predetto servizio di raccolta, da parte delle ditte abilitate, chiediamo che venga emessa ordinanza per poterci consentire il prelievo ed il posizionamento in altro sito del materiale pericoloso.
Tanto per dovere d’ufficio
L’Amministratore Delegato
D. Fonti

Mafia e antimafia. "Le domande sulle Eolie rimaste senza risposta" di Pino La Greca

Comunicato stampa del dottor Pino La Greca
Si è chiusa con una serie di interventi l’ottima serata di ieri al Centro Studi a seguito della presentazione del Libro del Dottore Grasso.
Subito dopo la conclusione dell’intervento del Dottore Grasso si è aperto un breve dibattito con alcuni interventi significativi.
Un turista ha chiesto al Capo della Direzione Antimafia come valuta l’azione del Governo sulla complessiva lotta alla Mafia.
Una turista-residente con casa a Lipari ha posto l’accesso sul ruolo fondamentale della scuola nel fare cultura antimafia ed ha avanzato forti critiche nei confronti dell’amministrazione comunale di Lipari sui metodi di gestione relativi al mantenimento delle Isole Eolie nella prestigiosa Heritage List dell’Unesco, oggetto di un passaggio da parte del sindaco Bruno nel suo intervento di apertura.
L’intervento del Dott. Giuseppe La Greca si è incentrato su due domande, la prima legata alla vicenda che lo ha visto coinvolgo, unitamente al consigliere Sabatini, con l’incendio dello studio della moglie e dell’abitazione del consigliere e sulla mancanza di strumento normativi e finanziari in grado di dare un aiuto economico in questi casi e l’altra domanda sul mandato scioglimento, da parte del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del consiglio comunale e dell’amministrazione di Fondi, in provincia di Latina, per infiltrazioni mafiose richieste dal Prefetto e dal Ministero dell’Interno.
L’ultima domanda, infine, da parte di un giovane eoliano, sulle ultime vicende relative ad alcune dichiarazioni di Riina e sul famoso “papello” oggetto di un contratto fra apparati dello Stato ed i vertici di “Cosa Nostra”.
Il Dottore Grasso ha risposta a tutte le domande, anche quelle più spinose, con grande serenità e tranquillità.
Nessuna risposta, invece, è venuta da parte del Sindaco Bruno, né alle domande poste nell’intervento introduttivo del Dott. Giacomantonio, sulla trasparenza nelle assunzioni, degli appalti e nei rapporti con Condotte d’Acqua. Nessuna risposta, inoltre, è giunta in merito ai problemi sollevati dall’essere nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco e le iniziative poste in campo dall’amministrazione, principalmente legate alla realizzazione della mega-portualità e di altre iniziative che si stanno concretizzando nelle altre isole del nostro territorio.
Il Dott. Bruno, invece, di dare delle risposte serene e tranquille, ha preferito lasciare il giardino per andare a festeggiare il suo onomastico, trovando il tempo per aggredire verbalmente, prima, il Dott. Giacomantonio e successivamente il Dott. La Greca, reo, quest’ultimo, di aver scritto una riflessione su di una possibile “claque” in occasione delle prossime festività di San Bartolomeo.
Lasciamo ad ognuno la responsabilità di quello che dice o scrive, tuttavia, restano in piedi le domande che non hanno trovato risposta:
1)riusciranno le Isole Eolie, o almeno le isole che fanno capo a Lipari, a rimanere nella Heritage List dell’Unesco alla luce dei progetti faraonici e già definiti “eco-mostri” legati alla mega portualità dell’Isola di Lipari?
2)Trasparenza: riuscirà l’amministrazione a chiarire i criteri di scelta nelle assunzioni del personale addetto alle varie emergenze sul territorio;
3)Perché il sindaco, che un anno fa si è posto alla testa di un corteo di solidarietà nei confronti delle persone colpite da intimidazione mafiosa, La Greca e Sabatini, non ha sentito l’esigenza di rievocare di fronte al procuratore Grasso gli eventi e chiedere una indagine ampia sull’intero territorio delle Isole Eolie?
Dott. Giuseppe La Greca