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sabato 27 agosto 2011

"Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" "Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" (Gazzetta del Sud Natalia La Rosa)

Sul destino dell'Asp scendono ora in campo le organizzazioni sindacali confederali, a difesa di una gestione ordinaria la cui "avocazione" nelle mani di un commissario "liquidatore" non farebbe che danneggiare la gestione dei servizi sanitari sul territorio messinese. Col serio rischio, in soldoni, che per tagliare i costi si decida di chiudere magari qualche ospedale della provincia ritenuto troppo oneroso.
L'allarme scaturisce dalla normativa regionale che prevede la responsabilità diretta del manager in caso di mancato rispetto dei parametri contabili in materia di dissesto. Nella fattispecie, l'Azienda sanitaria messinese ha registrato nel consuntivo 2010 un disavanzo di 26 milioni, 18 dei quali in più rispetto a quanto concordato con l'assessorato regionale alla Sanità. Tale situazione metterebbe a rischio la poltrona del direttore generale Salvatore Giuffrida, da due anni alla guida dell'azienda, che però potrebbe essere non sostituito da un nuovo manager con pieni poteri, ma da un commissario con mandato limitato alla probabile estinzione del deficit. Con esiti sui quali, come detto, c'è solo da temere.
Cisl e Uil, in una nota esprimono viva preoccupazione e fermo dissenso per l'eventuale commissariamento. «Questa incresciosa soluzione – scrivono il segretario generale della Cisl Calogero Emanuele e quello della Uil Fpl Giuseppe Calapai – potrebbe causare danni enormi per la garanzia dei livelli minimi essenziali di assistenza. Il rapporto dell'azienda con i sindacati avviato con incontri e scontri, talvolta anche molto duri, ha aperto, tuttavia, allo scambio ed al confronto volto ad un reale processo di risanamento. Proprio per il fatto che la sanità del territorio è stata fortemente sacrificata, penalizzata e depotenziata dalla logica univoca del rientro della spesa, si rende necessario uno sforzo di responsabilità che non si risolve con una drastica interruzione del processo avviato, in quanto le logiche di risparmio e di taglio della spesa devono essere supportate da relazioni stabilizzanti che danno inevitabilmente i propri frutti nel tempo. Se la politica vuole una risoluzione, che abbia il coraggio di dare al manager pieni poteri per l'assunzione diretta di responsabilità e non un commissario, il quale avrebbe sicuramente il ruolo di semplice "commissario liquidatore" con il solo scopo di abbattere ancor di più i livelli essenziali di assistenza e smantellare gli ospedali delle zone isolane e montane quali Mistretta e Lipari». Anche la Cgil, poi, interviene con una nota nella quale tra l'altro si stigmatizza la drastica riduzione delle prestazioni sanitarie in provincia, «negando in molti casi l'accesso a tantissimi utenti, soprattutto nelle prestazioni riabilitative dove il budget assegnato alla provincia di Messina è pari a 15 milioni di euro, contro gli 80 milioni della provincia di Catania». «La Cgil e la Funzione Pubblica – dichiarano Clara Crocè e Lillo Oceano – ritengono che la programmazione sanitaria, la riorganizzazione ospedaliera e territoriale, la riduzione dei costi attraverso l'eliminazione di sprechi e clientele, debbano essere posti alla base per la valutazione dei manager. Laddove, secondo gli indirizzi politici, il manager fosse ritenuto inadempiente appare ragionevole la sua sostituzione; non certamente la drastica e penalizzante decisione del commissariamento dell'ASP 5 di Messina».
Intanto, il manager Giuffrida ha nei giorni scorsi incontrato il presidente della Regione Salvatore Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che hanno annunciato una decisione nel giro di pochi giorni. «Nessuno mette in discussione l'abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare», ha dichiarato il governatore. In effetti, va evidenziato come i vertici dell'Azienda sanitaria messinese di sforzi ne abbiano fatti eccome. Basti un solo dato: dagli oltre 60 milioni di deficit ereditati nel 2009 si è passati ai 28 già citati.
Giuffrida ha inoltre sempre ribadito di avere fino ad oggi mantenuti i livelli essenziali di assistenza, pur praticando una cospicua riduzione dei costi complessivi. ll dg ha sottolineato anche che «la facile soluzione di cancellare uno o due ospedali rappresenta una miopia strategica in quanto non adeguata alla complessità del territorio della vasta provincia messinese. In una politica di risanamento non è possibile ignorare la realtà territoriale su cui si interviene. L'obiettivo non può essere centrato solo attraverso soluzioni economiche effettuate a tavolino senza avere presenti situazioni di contesto percorsi e tempi».
L'Azienda, ad esempio, già dai primi mesi del 2010 ha realizzato con grande sforzo un'inversione del trend di crescita della spesa farmaceutica: nei primi sei mesi del 2011, ad esempio, il risparmio è stato di ben 1,7 milioni di euro. Ciò a seguito dell'avvio di incisive azioni gestionali, come l'indicazione ai medici di famiglia di prescrivere i generici. Inoltre, per quanto riguarda la spesa del personale nel corso dell'anno 2010 la direzione strategica ha attivato un'importante manovra che ha previsto una riduzione di oltre 7 milioni di euro rispetto al 2009. Ed ancora sono state realizzate economie di spesa per consulenze e collaborazioni esterne, costi per missioni e manovre di contenimento che daranno i risultati nel triennio 2011-2013.
Hanno inciso poi sul disavanzo una serie di disposizioni regionali, quali i decreti di innalzamento dei budget dell'assistenza riabilitativa, dell'assistenza ospedaliera privata, dell'assistenza specialistica convenzionata esterna, con previsione di extra-budget non del tutto finanziate dalla Regione. Senza contare un credito di 3 milioni non riconosciuto dalla Regione e l'incidenza della mobilità passiva, cioè i viaggi della speranza verso altri ospedali: i dati sui quali gli uffici hanno potuto lavorare erano riferiti a valori ridotti rispetto a quelli finali forniti successivamente dall'assessorato.
«Molte evidenze, quindi – rileva ancora il manager – sono riscontrabili solo nel tempo, ma tuttavia mettono in luce l'avvio di un processo virtuoso cui bisogna accordare fiducia, nella consapevolezza che la crescita dei costi aziendali non sempre è comprimibile vista l'esigenza di assicurare l'erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza. Di fatto, non sempre le politiche di contenimento sono compatibili con la necessità di garantire un servizio sanitario efficiente, che consenta di soddisfare pienamente il diritto alla salute dei cittadini».

Sindaci e giunte, funzioni da ridefinire L'associazionismo tra comuni sarà libero

La manifestazione romana degli amministratori dei piccoli comuni italiani, ha sortito l'effetto sperato. Una delegazione, guidata dal presidente nazionale dell'Anpc, di dieci amministratori, è stata ricevuta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dott. Gianni Letta, che si è impegnato a portare all'attenzione del governo che si terrà prima della discussione finale, la modifica dell'art. 16 della manovra finanziaria bis. La modifica, come ha confermato il sindaco di Malvagna, Rita Mungiovino, che ha rappresentato la Sicilia nella riunione, prevede che tutti i comuni saranno considerati allo stesso modo, pertanto sarà abolita la dizione "piccoli"; verranno ridefinite le funzioni di sindaci, giunte e consigli comunali; l'associazionismo tra i comuni non sarà più imposto ma sarà libero; infine saranno ridotti i finanziamenti che in atto vengono erogati.
All'incontro hanno partecipato quasi tutti i comuni italiani. La presenza di quelli siciliani è stata particolarmente apprezzata stante la presa di posizione del presidente della Regione che ha manifestato l'intendimento di non recepire la normativa nazionale, laddove questa dovesse contemplare l'abolizione delle funzioni di Giunta e Consiglio nei comuni con meno di mille abitanti.
La presidente Anpc ha commentato con positività l'incontro e si è detta rinfrancata per la grande disponibilità riscontrata.
I circa 1.100 abitanti dei 1.963 comuni che rischiavano di essere soppressi potranno, così, tirare un sospiro di sollievo. Soddisfazione anche del sindaco di Mandanici, Armando Carpo, per lo scampato pericolo di accorpamento del suo comune. La giornata per la verità era cominciata male perché la Questura di Roma aveva autorizzato l'ingresso dei pullman solo nella tarda mattinata. Poi, una volta giunti in piazza Colonna, luogo dell'incontro, gli amministratori sono stati fermati da transenne che sbarravano il percorso, cosa che li ha irritati al punto tale che le hanno scavalcate di forza. Poi gli animi si sono placati perché è arrivata la convocazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

venerdì 26 agosto 2011

Leni non vuole farsi cancellare dal Governo Berlusconi e protesta a Roma (foto)

Abbiamo resistito alla penuria di 2 guerre mondiali non ci faremo cancellare dal Governo Berlusconi!!!
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...
Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente
Gianluca Galletta

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE
"Accogliamo con soddisfazione la disponibilita' del governo nazionale a ridiscutere la norma della manovra che cancellava i piccoli comuni. Sin dal primo momento, abbiamo sostenuto che non era questa la ricetta per ridurre i costi della politica. L'unico risultato sortito da quella norma, a fronte di un risparmio veramente esiguo, sarebbe stato di cancellare l'identita' di piccole comunita' con secoli di storia e che sono, al contrario, un patrimonio culturale da difendere".
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: "la Regione siciliana sta lavorando a un disegno di legge per la razionalizzazione dell'assetto degli enti locali che valorizzi i consorzi di comuni. Sotto questo profilo, forse sarebbe il caso che la manovra del governo nazionale seguisse la stessa strada, per quanto riguarda il ruolo delle province. Un vero decentramento e un concreto risparmio dei costi delle amministrazioni si possono realizzare proprio attraverso i consorzi tra comuni, come noi, in Sicilia, vogliamo fare".








Un liparese in manette per resistenza a pubblico ufficiale

Un arresto è stato eseguito oggi dai carabinieri di Lipari. A finire in manette un liparese (del quale siamo a conoscenza delle generalità ma che non divulghiamo in attesa del comunicato ufficiale).
Il reato sarebbe quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la "tappa" in caserma è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma a Milazzo e da qui al carcere di Messina Gazzi.

Pontile ex Italpomice. Al via i defintivi lavori di rimozione...con un imprevisto

Hanno preso il via stamani ad Acquacalda i lavori per la definitiva demolizione del pontile ex Italpomice, la cui rimozione era stata sollecitata a più riprese dagli stessi abitanti e che ha visto fortemente impegnati nell'ottenere le necessarie autorizzazione la Guardia Costiera-Circomare Lipari.
Al lavoro l'impresa di Angelino Biviano che si avvale della collaborazione del pontone Adriatico.
Nel pomeriggio si è verificato un imprevisto, prontamente risolto.
Nel corso dei lavori per sdissaldare con la fiamma ossidrica le relle, ha preso fuoco una porzione del nastro trasportatore e si è levato un denso fumo nero.
La situazione è rientrata non appena attivati gli interventi necessari. Sul posto per le verifiche del caso sono intervenuti i vigili del fuoco e la motovedetta della Guardia Costiera.

Le Eolie su youtube. Oggi: "Le mie Eolie da sogno" di Salvatore Sarpi

Caccia. In Sicilia al via dal 3 settembre. Zone off limits a Lipari e Vulcano

L'assessorato regionale all'Agricoltura ha varato il calendario faunistico venatorio, suddiviso per specie, con le date di avvio e chiusura della caccia, per la stagione 2011-2012. Oggi verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione. Qualche esempio: dal 3 settembre via libera alle doppiette per cacciare il coniglio, dal 10 per il colombaccio e il merlo. Per tutti gli altri mammiferi e uccelli le date sono suddivise per tipo.
L'Amministrazione l'avrebbe dovuto varare entro il 15 giugno, ma mancava il presupposto a cui agganciarlo: era scaduto il piano faunistico regionale, una sorta di piano regolatore del settore. Per questo motivo a luglio l'Ars ha approvato un disegno di legge che ha permesso di considerare la bozza del nuovo piano. «Questa legge - spiega Rosaria Barresi, dirigente dell'assessorato - ha permesso in via transitoria l'entrata in vigore del Piano faunistico, la cui bozza sottoposta a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) a giugno è stata pubblicata in Gazzetta: in questo modo siamo riusciti a pubblicare il calendario venatorio. Il 3 agosto, poi, scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni, a cui l'assessorato ha risposto».
Calendario che indica le zone in cui si può cacciare, le riserve naturali in cui è vietato, i periodi dell'anno in cui è possibile e le regole da seguire. Il cacciatore deve essere munito di libretto personale di porto fucile, di licenza e polizza assicurativa. Potrà cacciare tre giorni a settimana, eccetto il martedì e il venerdì in cui è vietato e potrà portare a casa massimo 15 capi per ogni giornata. La caccia può essere esercitata al di fuori dei Sic, siti di importanza comunitaria. La legge prevede che si può cacciare nelle province in cui il 25% di territorio è destinato alla protezione della fauna selvatica, in cui è vietato aprire le doppiette. Per il via libera nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa e nelle isole di Lipari e Vulcano sono state individuate delle aree no-limits. Soddisfatto l'assessore: «Non possiamo negare che ci siano state difficoltà, ma l'Amministrazione è riuscita ad emanare il calendario in tempo utile per lo svolgimento dell'attività - spiega Elio D'Antrassi -. Il tavolo tecnico tra Regione, cacciatori e ambientalisti, istituito nello spirito della norma che, secondo un principio di sussidiarietà, prevede la partecipazione di tutti i soggetti interessati, continuerà a lavorare, perché il dialogo è indispensabile per lo svolgimento della caccia nel rispetto dell'ambiente».

Rumeno "pestato" trasferito a Messina. Riferisce di essere stato aggredito da un gruppo di giovani locali. Ma c'è un'altra versione. Si faccia chiarezza

Constantin, un ventenne ragazzo rumeno, dipendente di un noto albergo, è stato trasferito intorno a mezzogiorno con l'elisoccorso a Messina. Il trasferimento si è reso necessario per le critiche condizioni di salute del giovane che, come avrebbe riferito ad alcuni suoi amici, sarebbe stato pestato, anche con l'uso di oggetti contundenti, la notte scorsa in uno dei vicoli del centro storico di Lipari da un gruppetto di giovani liparoti con i quali aveva avuto dei problemi nei giorni scorsi.
Un episodio da stigmatizzare (indipendentemente dalla causa scatenante) e sul quale è indispensabile che i carabinieri, che hanno già avviato le indagini, facciano piena luce. In un senso o nell'altro.
Il condizionale, in questa storia, è però d'obbligo.  Per correttezza dobbiamo, infatti, evidenziare che in paese circola anche la voce che a scatenare il tutto sia stato lo stesso rumeno, unitamente ad un connazionale. E che il "gruppo" di liparoti fosse in realtà di una sola unità.
In ogni caso c'è qualcosa che non va.

Via Serro Don Vittorio. Nuovo intervento di Biviano a proposito del fabbricato pericolante

Mancata messa in sicurezza fabbricato pericolante in Via Serro Don Vittorio in località Pianoconte di Lipari e conseguente chiusura della strada. Il consigliere Giacomo Biviano ha inviato questa nota al sindaco Bruno e al dirigente Blasco
Apprendo della chiusura della strada di Via Serro don Vittorio in località Pianoconte di Lipari a causa di un immobile pericolante a rischio crollo e non posso ancora una volta non costatare l’inefficienza e l’inadeguatezza di questa amministrazione e degli uffici comunali competenti.
Infatti, il sottoscritto, in tempi non sospetti, con interrogazione prot. 35869 del 27/10/2008, chiedeva a proposito dell’immobile pericolante  in questione se era mai stata emanata un ordinanza con il quale diffidare i proprietari dell’edificio e se in caso di inadempimento da parte dei proprietari s’intendeva procedere attraverso una “somma urgenza”  per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi al fine di eliminare possibili e imminenti situazioni di pericolo.
Successivamente, a seguito di relazione tecnica congiunta del 27/11/2008, prot. 35859, da parte del Resp. Tecnico Uff. protezione civile, del Resp, amm. Ufficio protezione civile e del Tecnico ufficio del patrimonio, nella quale si ribadiva ed evidenziava la grave situazione di pericolo riscontrata, l’allora Responsabile del servizio di Protezione Civile, Dott. Domenico Russo, con nota del 12/12/2008, prot. 35869/42183, disponeva ad ognuno per la parte di propria competenza a “PREDISPORRE ED ADOTTARE TUTTI GLI ATTI NECESSARI A SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA’ E NELLO SPECIFICO: INDIVIDUARE I PROPRIETARI DELL’IMMOBILE E PREDISPORRE IMMEDIATA ORDINANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL FABBRICATO METTENDO A CARICO DEI PROPRIETARI I RELATIVI COSTI. NELLE MORE INDIVIDUARE UNA DITTA PER LA RECINZIONE ATTORNO AL FABBRCIATO PER L’INTERDIZIONE ALL’ACCESSO ESTERNO ED INTERNO”.
Ad oggi, ad oltre tre anni e mezzo, a parte la recinzione attorno al fabbricato, nessuna messa in sicurezza è stata mai realizzata, permanendo di fatto una  situazione di grave pericolo per il possibile crollo dell’edifico che ha portato in questi giorni all’inevitabile chiusura della strada di Via Serro Don Vittorio con tutti i disagi derivanti per cittadini e residenti della zona.
Nel sollecitare il ripristino dello stato di sicurezza e la riapertura immediata della strada invito il Sindaco di Lipari e il Dirigente del IV settore a voler individuare i responsabili che non hanno proceduto a quanto disposto dall’allora Dirigente Dott. Domenico Russo e a dare immediata esecuzione alla messa in sicurezza del fabbricato, anche attraverso somma urgenza, mettendo a carico dei proprietari i relativi costi
Il Consigliere Comunale Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Stromboli in intensa attività. Stop alle escursioni sul cratere

Il vulcano più attivo delle Eolie, lo Stromboli, è tornato a eruttare. Dalle bocche principali si registra un lancio di lapilli incandescenti e i vulcanologi dell'Ingv e della Protezione civile hanno consigliato alle guide di sospendere le escursioni con i gruppi di turisti sulla cima della montagna.
Il picco è stato raggiunto tra l'una e le due di notte.
La rete di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano ha rilevato in totale 11 segnali sismici sulla sciara del fuoco
Precedentemente, un'altra forte esplosione si era verificata durante la notte del 13 agosto scorso, producendo una colata di lava lungo la sciara

Come erano le Eolie...e gli eoliani. (XI puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.itSe dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Grazie
Nelle foto di oggi:
1) Cade l'ultimo diaframma della galleria di Canneto (maggio 1958)
2) Il consigliere comunale Mario Cincotta (versione scalatore - primi anni '90)
3 e 4) Gita d'istruzione delle quinte classi del Commerciale di Lipari



NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE

S. Bartolo al Monte: Le foto di Marina Centurrino
















Salvi i piccoli comuni ma funzioni integrate

La Regione non ci sta ad accettare il taglio dei comuni con meno di mille abitanti, previsto dalla manovra di agosto, e rivendica alla sua competenza e quindi dell'Ars una eventuale decisione in merito. La levata di scudi - questo è uno degli altri punti sul quale la Sicilia ventila il ricorso alla Corte Costituzionale per violazione delle sue prerogative di Regione a statuto speciale - è contenuta nella relazione presentata ieri in Commissione Bilancio del Senato dall'assessore Gaetano Armao.
L'intendimento è quello di mantenere in vita tutti i 31 comuni siciliani sotto i mille abitanti, perché cancellandoli alla fine il risparmio sarebbe insignificante. Si pensa però all'integrazione di funzioni con l'accorpamento di alcuni uffici e servizi, per esempio l'ufficio tecnico o il servizio di polizia municipale, quello dei rifiuti e altri che renderebbero più efficiente una gestione unica tra comuni piccoli e vicini.
«Giova ricordare che la Regione ha potestà legislativa primaria in materia di autonomie locali (artt. 14, lett. o) e 15 dello Statuto) - ha fatto presente Armao - sicché ogni determinazione in materia di Comuni e Province non può che spettare alla sua competenza esclusiva legislativa».
«Appare evidentemente apprezzabile lo sforzo del Governo nazionale di contenere il fenomeno della polverizzazione di Comuni, concentrato soprattutto in alcune aree del Paese, e di realizzare l' eliminazione delle province minori. Ma se nel primo caso, in Sicilia si rinvengono solo 31 comuni che hanno meno di 1000 abitanti (si è calcolato che il risparmio, tra il venir meno di Consigli comunali e Giunte si aggirerebbe attorno a 330.000 euro annui), nel secondo caso la Regione ha già manifestato l'intendimento di procedere in sede legislativa alla soppressione di tutte e 9 le Province regionali con il contemporaneo trasferimento delle funzioni di area vasta ai liberi consorzi di comuni, provvedendo altresì a varare definitivamente le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Ebbene, salvo ed impregiudicato restando il condiviso obiettivo del risanamento finanziario e del contenimento dei costi di funzionamento degli apparati istituzionali, non può revocarsi in dubbio - conclude l'assessore - che tali scelte attengano all'autonomia regionale, quando, come nell'ultimo caso ricordato, non siano direttamente previsti dallo Statuto».
E a rincarare la dose ci h apensato il governatore Raffaele Lombardo che sul suo blog scrive: «Sono fermamente contrario all' ipotesi di abolire i piccoli Comuni. Non si può cancellare una identità, una bandiera, un campanile, una passione, una partecipazione, una storia, una cultura che si sono costruiti talvolta nei secoli. Semmai, per i Comuni, pensiamo a ridurre i consiglieri e gli assessori, non le indennità che sono, in quei casi, non riducibili. Abolire i piccoli Comuni non serve a nulla. So che questi manifesteranno a Roma. Se la competenza, come credo, è nostra, io non farò mai passare una cosa del genere – annuncia Lombardo - I Comuni non si toccano: sono una risorsa straordinaria attraverso cui democraticamente i cittadini si ritrovano. La vera riforma è il decentramento di poteri: uomini e risorse da parte della Regione. Sono convinto che l'elefante Regione, cresciuto a dismisura, blocca e paralizza la vita dei cittadini perchè ha centralizzato tutto».

Sanità. Giuffrida sotto esame. Si va verso il commissariamento dell'ASP 5

Sotto esame i manager delle Asp di Messina, Siracusa, Catania, Agrigento ieri mattina da parte dell'assessore regionale Massimo Russo con il quale c'erano i dirigenti Guizzardi, Porcaro, Arcadipane e Sammartano. Hanno dovuto relazionare sulla situazione attuale e sull'insufficiente contenimento delle spese che non ha premesso di raggiungere quel budget concordato al momento dell'incarico, cioè un anno fa. Tempo troppo ridotto in verità per tagliare così in profondità.
Nel caso di Messina, il direttore generale Salvatore Giuffrida ha fatto presente che solo cancellando uno o due ospedali della Provincia si sarebbe potuto ottenere il risultato sperato, ma con un costo doloroso e ripercussioni sui livelli di assistenza che invece è riuscito a mantenere pur riducendo in modo cospicuo i costi complessivi tanto da portare ad un drastico ridimensionamento, rispetto al disavanzo ereditato di circa sessanta milioni.
All'incontro in sede assessoriale ha presenziato lo stesso presidente della Regione Raffaele Lombardo pur senza intervenire.
Alla fine Russo e il suo staff si sono riservati di decidere ma non è escluso che si vada comunque verso una soluzione commissariale che potrebbe però aggravare i problemi, perché in questo caso sarebbe costretto a provvedimenti non tanto impopolari quanto gravi sul piano assistenziale e occupazionale. D'altronde al di là del necessario contenimento della mobilità passiva che dovrà essere l'azione del management qualunque sia, i dati di confronto sono la pianta organica (praticamente intocabile), la pesa farmaceutiva, già ridotta dallo staff di Giuffrida, I livelli minimi da garantire e la medicina del territorio. Sevizi su cui rimane molto poco da ridurre. Anzi da potenziare e migliorare in efficienza.
Il commissariamento è un provvedimento traumatico e forse finirebbe per interrompere un percorso virtuoso iniziato e che ha bisogno di più tempo per essere realizzato.

giovedì 25 agosto 2011

Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° anno- X puntata) (Riproposizione)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi..come non si è più
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
Nelle foto:
1) Gaetano e Bartolo "Tom" Giuffrè
2) Banda "Città di Lipari"- Raduno Bande 2006
3) Lupi di mare: Salvatore Sarpi e Carmelo (Melo) Mangano
4) Venerdì Santo e Pasqua a Lipari (primi anni '90)


NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE

Vigili del fuoco intervengono a Pianoconte

COMUNICATO
In data odierna la squadra di turno del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Lipari, è intervenuta in Via Serro Don Vittorio - Pianoconte - dove una parete di un rudere in stato di evidente degrado, rischiava di crollare sulla precitata strada comunale. La situazione ha richiesto l'immediata chiusura al traffico della via in attesa che, sul posto, giungessero i Vigili Urbani per i provvedimenti di competenza. Il tratto di strada interessato dal pericolo di crollo è stato, dunque, prontamente transennato dagli operai del Comune al fine di tutelare la pubblica incolumità.

Grande partecipazione per i festeggiamenti di San Bartolomeo al Monte. Ampio servizio fotografico

Grande ed intensa partecipazione stasera a Monte Gallina (Lipari) dove nella piccola chiesetta, risalente al 1791 , vi è stata una solenne concelebrazione in onore di San Bartolomeo Apostolo.
Tantissime le persone presenti che hanno gremito il piccolo terrazzo della chiesa e le pertinenze.
Dopo la Santa Messa dolci e pietanze, preparati dai residenti nella zona, per tutti.
L'ultima volta che si era festeggiato S.Bartolomeo al Monte era stato il 22 settembre del 1994. Data che coincise con l'ultimazione dei lavori della chiesa effettuati con il contributo di alcuni volontari e che vide la presenza di Mons. Francesco Miccichè








Dimissioni da consigliere comunale. Il comunicato della signora Corda

Per comunicarvi che ho presentato le mie dimissioni da consigliere comunale, rassegnandole direttamente nelle mani del Presidente del consiglio, durante la seduta odierna, secondo quanto previsto dall'art. 38 comma 8 Dlgs n. 267/2000 TUEL.
Le dimissioni sono immediatamente esecutive e motivate da esigenze d carattere personale. 
Grazie. Cordialità Rosaria Corda

Consiglio comunale. Si è dimessa Rosaria Corda

La signora Rosaria Corda, presentatasi alle amministrative del 2007 nelle liste di AN e nel contesto della coalizione di centro-destra che sosteneva il sindaco Mariano Bruno, si è dimessa da consigliere comunale. Lo ha annunciato in aula oggi pomeriggio nel corso del consiglio comunale che aveva all'ordine del giorno la realizzazione di 140 appartamenti in cambio di due caserme dei carabinieri. Le dimissionui di Corda hanno reso praticamente impossibile la prosecuzione del consiglio che, comunque, sull'argomento ha continuato ad arrancare.
Corda, ufficialmente, lascia per motivi personali ma un notevole peso nella decisione potrebbe averla avuta la delicata situazione politica comunale.
Lo scranno di Corda dovrebbe essere occupato da Rosy Mollica, che nella lista di AN occupa per numero di voti riportati il posto successivo al consigliere dimissionario, ma ci potrebbe essere un problema di incompatibilità.

"Complimenti all'amministrazione per i giochi pirotecnici....ma dopo le 20 il nostro paese è fuori controllo". Ci scrive Massimiliano Taranto

Anche se gli spettacoli in piazza durante i festeggiamenti di San Bartolomeo non sono piu' quelli di una volta,voglio fare i complimenti all'amministrazione comunale per averci regalato credo il piu' grande spettacolo pirotecnico che vi sia mai stato alle Eolie.
Mi fa inoltre piacere che finalmente anche gli abitanti del Corso si siano resi conto di cosa vuol dire avere i venditori ambulanti che da sempre hanno sporcato Marina Corta,solo che prima per loro andava bene,nessuno ascoltava il nostro urlo di rabbia,adesso si lamentano.
Ancora una volta pero' vedendo tutto cio' mi rendo conto come il nostro paese dalle 20,00 in poi sia fuori da ogni controllo,ognuno è libero di occupare lo spazio che vuole,perchè non vi sono controlli,perchè sicuramente nessuno ha autorizzati i venditori a metersi per le vie del centro in quelle condizioni.
Taranto Massimiliano

Anche l'arcivescovo tuona contro i tagli della Regione (Peppe Paino - Gazzetta del sud)

Soppressione del punto nascita dell'ospedale di Lipari e tagli del 20 per cento sui fondi per i trasporti marittimi aggiuntivi come effetto della manovra del governo nazionale sulle decisioni di quello regionale. Appello alle istituzioni, ieri sera, nel tradizionale messaggio lanciato nell'affollatissimo corso Vittorio Emanuele, per la festa del patrono San Bartolomeo, dall'arcivescovo Calogero La Piana. «Si tratta di provvedimenti inaccettabili – ha detto, senza mezzi termini, l'arcivescovo. – San Bartolo interceda affinché questo territorio ritrovi serenità». Sulla questione trasporti è intervenuto anche il presidente dell'Ancim Sicilia, Massimo Lo Schiavo, sindaco di Santa Marina Salina. In una nota inviata al presidente Raffaele Lombardo ha evidenziato che «scelte di questo tipo, pensate certamente in un'ottica di risparmio e razionalizzazione delle spese della Regione, non possono però penalizzare i territori e le comunità delle idi Sicilia, visto che i mezzi marittimi sono i soli che permettono la mobilità tra le isole e con la terraferma». Il sindaco Lo Schiavo, nel richiedere un intervento diretto del presidente Lombardo, ha aggiunto che «tutte le scelte che vengono effettuate in termini di contenimento della spesa pubblica non devono essere pensate per tutto il territorio regionale, ma devono tener conto necessariamente delle peculiarità delle isole: sono ben altri i tagli che la Regione deve giustamente fare ma certamente non devono riguardare le isole minori».
E intanto, per tutta risposta ai tagli palermitani, il sindaco di Lipari Mariano Bruno è intenzionato a istituire la «tassa di soggiorno». Ma la maggioranza dei consiglieri di centro destra non è d'accordo, così come le associazioni degli albergatori che nel corso di una riunione al Comune hanno espresso la loro contrarietà sostenendo invece l'ipotesi di una «tassa di sbarco». Il sindaco, infatti, è anche intenzionato a richiedere alla presidenza del Consiglio e al governo regionale il via libera per istituire un ticket di 5 euro sui cosiddetti turisti «mordi e fuggi».

Il paese si diverte, io, sinceramente, non capisco... Il post festa di Luca Chiofalo

Basta la festa, con il suo strabiliante spettacolo pirotecnico e tutto diventa più bello.
Una moltitudine giuliva è tornata a casa ieri notte alleggerita dalle fatiche della vita.
Poco importa se ha dovuto scansare macchine che occupavano ogni marciapiede, bancarelle piazzate davanti al portone di casa e ragazzotti allegramente impegnati in risse "folkloristiche".
E' festa, diamine!
Eoliani e turisti sono disposti ad accettare qualche "piccolo" disagio, accettano di buon grado la sospensione della legalità; si strattonano in corteo per vedere il Santo e il suo codazzo profano di impettiti "devoti" istituzionali , sudano e sgomitano per piazzarsi nella posizione migliore per vedere i "fuochi", che restituiranno loro la gioia perduta.
"Panem et circenses" ed il popolo è domato. Adula il sindaco per il magnifico spettacolo pirotecnico, ne dimentica (almeno per un po') le clamorose mancanze e rinnova, sul nulla, credito e fiducia a chi riesce a sollazzarlo.
Il paese accetta: con animo sereno e speranzoso abbraccia il caos della festa, una sorta (salva la sacralità religiosa sempre più marginale) di rito tribale con funzione catartica, una "liberazione" di istinto e spirito.
Il paese si diverte, io, sinceramente, non capisco...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Lipari: 27enne arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale.

Comunicato Comando Provinciale Carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato negli ultimi giorni i servizi di prevenzione dei reati, incrementando nel territorio dell’arcipelago eoliano con ulteriori pattuglie l’attività di controllo al fine di garantire sicurezza per cittadini e turisti presenti in quel territorio.
In tale contesto, si inquadra l’intervento che i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno effettuato ieri sera e che ha consentito di trarre in arresto un giovane di 27 anni, responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il 27enne barcellonese, elettricista, è stato fermato dai Carabinieri della pattuglia della Stazione di Lipari, il cui intervento era stato richiesto poco prima dal personale di bordo dell’aliscafo operante sulla tratta Lipari – Reggio Calabria, poiché un giovane in evidente stato di alterazione psicofisica ne aveva costretto il rientro in porto.
In particolare, secondo quanto preliminarmente accertato dai Carabinieri, il 27enne, dopo essersi imbarcato nel tardo pomeriggio di ieri, a bordo del citato mezzo di navigazione della compagnia Ustica Lines, per cause in corso di accertamento arrecava disturbo ai passeggeri, turbando la regolarità della navigazione, tanto da costringere il comandante dell’aliscafo a rientrare al porto di Lipari e richiedere l’intervento dei Carabinieri.
Nella circostanza, i Carabinieri, dopo essere saliti a bordo del mezzo di trasporto marittimo, invitavano il prevenuto a seguirli in Caserma per gli accertamenti del caso, ma per tutta risposta il giovane, tentava di darsi alla fuga divincolandosi con spintoni e pugni. Immediatamente bloccato, BEVACQUA  Loris, nato a Milazzo (ME) cl. 1983, ma residente a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), incensurato, veniva tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale ed altresì denunciato in stato di libertà per interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.
Stante il particolare stato di alterazione psicofisica, il prevenuto è stato trasferito presso una struttura sanitaria di Milazzo dove è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio, in attesa di giudizio.

LIPARACCOPOLI.........immagini che si commentano da sole.... abbiamo toccato il fondo... (Di Anna Porretti)





Dolce e Gabbana a Lipari. Tappa Al Gabbiano prima di assistere alla processione di San Bartolo

Tappa liparese ieri pomeriggio per gli stilisti Dolce e Gabbana.
Sono stati al bar Al Gabbiano di Marina Corta insieme ad un gruppo di amici, gustato le granite e bevuto un buon bicchiere di vino in attesa di assistere alla processione di San Bartolo.
Le foto sono di Giancarlo D'Ambra che ringraziamo

mercoledì 24 agosto 2011

Panarea : Casini e le granite di Carola

Vacanze eoliane per il leader dell'UDC,Pierferdinando Casini. Tappa obbligata Panarea e il bar "Da Carola" dove giornalmente si consuma il "rito" della ormai famosissima e prelibata granita pesca e malvasia.
Nella foto: Casini con la signora Carola

Giovane va in escandenza su un aliscafo

Momenti di apprensione su un aliscafo dell'Ustica Lines che da Vulcano avrebbe dovuto raggiungere Messina e Reggio. Un giovane turista è andato in escandescenza al punto che il comandante del mezzo, dopo aver avvisato i carabinieri, ha puntato la prua su Lipari. Il giovane, prelevato a bordo dai militari dell'Arma, è stato accompagnato in caserma. Anche qui ha continuato nel suo atteggiamento al punto che è stato trasportato in ospedale con l'ambulanza del 118 per essere sedato. Probabile per il giovane il TSO.

Trasporti marittimi Isole di Sicilia. ll sindaco Lo Schiavo scrive al Presidente della Regione

Questo la lettera che il sindaco di S. Marina Salina e coordinatore Ancim Sicilia ha inviato al Presidente della Regione. Oggetto: Trasporti marittimi Isole di Sicilia.  
 Apprendiamo con grande preoccupazione alcune notizie circa un taglio del 20% dei fondi per servizi marittimi aggiuntivi che la Regione Siciliana si appresta ad effettuare in virtù di un riassetto economico.
Scelte di questo tipo, pensate certamente in un’ottica di risparmio e razionalizzazione delle spese della Regione, non possono però penalizzare i territori e le comunità delle Isole di Sicilia, visto che i mezzi marittimi sono i soli che permettono la mobilità tra le isole e con la terra ferma.
L’ennesima riduzione che investe i nostri territori non è pensabile: le Isole minori devono essere tutelate e salvaguardate con speciali legislazioni regionali e nazionali che, anzi, ne migliorino le condizioni di vivibilità arginando il triste fenomeno di spopolamento che, purtroppo, da diversi anni si sta attuando.
La principale fonte di reddito per queste isole è il turismo, a cui è strettamente legato un grande indotto, che sviluppa un offerta tale da permette ogni anno di ospitare migliaia di vacanzieri e quindi contribuire alla “ricchezza” della regione. Ma il turismo non può esistere se non esistono collegamenti certi,sicuri e di qualità che garantiscano la mobilità, in modo del tutto diverso da quelli attuali che fanno registrare quotidianamente disservizi pagati a caro prezzo dall’utenza.
Tutte le scelte che vengono effettuate in termini di contenimento della spesa pubblica non devono essere pensate per tutto il territorio regionale, ma devono tener conto necessariamente delle peculiarità delle isole: sono ben altri i tagli che la Regione deve giustamente fare ma certamente non devono riguardare le isole minori.
Pertanto, visto anche l’incontro tenutosi presso l’Assessorato delle Autonomie Locali tra i Sindaci delle Isole di Sicilia e l’Assessore Chinnici a luglio u.s., durante il quale l’Assessore ha dato la disponibilità ad analizzare e risolvere le problematiche comuni alle Isole di Sicilia, con la presente si chiede un Suo personale ed autorevole intervento affinché tali paventati tagli non siano effettuati, e ciò al fine di scongiurare un tracollo economico e sociale dei nostri territori.
Si chiede alla S.S. Ill.ma di avviare definitivamente un percorso legislativo che permetta la nascita di una legislazione ad hoc per le Isole di Sicilia che ne protegga le peculiarità.
Certi di un Suo celere e fattivo interessamento, si porgono cordiali saluti.
Il Sindaco di Santa Marina Salina- Coordinatore Ancim Sicilia
Massimo Lo Schiavo

Pagare tutti per pagare di meno (di Giuseppe La Greca)

Con la festa di San Bartolomeo, quest’anno, arrivano le tasse per gli eoliani. Ho letto con molta attenzione le osservazioni del presidente delle Federalberghi delle Isole Eolie e sono d’accordo con lui che la tassa di soggiorno finirebbe per penalizzare ulteriormente le imprese ufficiali e non colpirebbe in alcun modo il sommerso.
Da diversi anni si cerca di avviare all’interno del consiglio comunale un dibattito sulle reale situazione economico-finanziaria del nostro comune, diversi gli allarmi del ragioniere capo e diverse le richieste di auto convocazione da parte delle forze di minoranza presenti in consiglio, sia l’uno che gli altri, inascoltati dalla maggioranza e dall’amministrazione Bruno. Ancora una volta la scelta è “tutto o niente” come nella migliore tradizione del nostro sindaco, quando arriva con l’acqua alla gola ed annaspa, cerca le soluzioni più disparate e dettate dall’urgenza mai dalla programmazione e dalla previsione, ma anche questo, è un deja vù.
Cosa fare?
Come trasformare il motto “pagare tutti per pagare meno” in un provvedimento amministrativo fattibile ed approvabile in tempi brevi dal consiglio comunale, senza dover chiedere alla Regione Siciliana una norma, una legge, come propone il sindaco Bruno con la “tassa di sbarco” (con il rischio che anche Milazzo chieda ai nostri concittadini il medesimo balzello e così a cascata come già fanno per gli immigrati ospitati) o il "ticket" di 5 euro sui "turisti mordi e fuggi". Il sindaco conosce bene la materia avendo, per anni, imposto tale tributo attraverso delle ordinanze di protezione civile e non attraverso un provvedimento legislativo, con tutti i problemi che sono sorti, non ultime alcune cause perse dal nostro comune con spese ed oneri a carico della comunità.
Una amministrazione che sia in grado di programmare, a mio modesto parere, doveva e deve: 
Avviare una seria lotta all’evasione. Se tutti paghiamo le tasse, tutti pagheremo di meno, senza creare disparità tra chi lavora alla luce del sole (dipendenti, imprese) e chi lavora in nero. Il problema dell’evasione non è soltanto quello delle tasse, ma incide negativamente sulla tassa sui rifiuti solidi urbani, sul consumo idrico. Occorre potenziare il servizio tributi perché individui le fasce di evasione all’interno del nostro territorio, sia attraverso l’incrocio dei dati sia attraverso la verifica sul campo delle situazioni. 
Stimolare l’istituzione sia del Parco Nazionale sia dell’area marina protetta, per trasformare quelli che il sindaco dichiara "Ormai  con tutti i vincoli che ci sono stati calati, siamo divenuti un "museo a cielo aperto". Le nostre isole rappresentano un piccolo territorio e non sono in grado ogni giorno di "ospitare" 10 mila pendolari che sbarcano nelle viuzze di Panarea o Stromboli con tutti i servizi (principalmente quello dei rifiuti) che scoppiano.
Soltanto attraverso questi strumenti legislativi siamo in grado, non solo di regolamentare l’afflusso dei barconi e del turismo mordi e fuggi nelle nostre isole, ma possiamo programmare un biglietto di ingresso sia nel parco sia nell’area marina protetta (penso alle centinaia e centinaia di imbarcazioni che stazionano nei nostri mari all’ancora, ma che “consumano” il nostro territorio e lasciano tonnellate di rifiuti), senza dover attendere provvedimenti legislativi che non arriveranno mai per evitare l’effetto imitazione da parte di tanti altri comuni siciliani che attraversano i nostri stessi problemi economici.
Comprendo che la proposta irriterà più di un’associazione a Lipari, ma se loro hanno alternative le propongano, senza semplicemente dire no a questi strumenti di programmazione e di controllo del nostro territorio in grado di garantire entrate finanziarie all’ente comune. 
Lotta agli sprechi. Da diversi anni chiediamo un serio confronto sulle società partecipare del Comune di Lipari, sulle indennità riconosciute a presidenti e consiglieri di amministrazione, per poter confrontare il lavoro fatto con i benefici apportati al Comune di Lipari. Non intendo puntare il dito su qualche società in particolare ma le perdite alla lunga dovranno essere ripianate. Lo stesso dicasi per i costi della raccolta dei rifiuti, del deposito in discarica degli stessi e i costi di trasferimento via mare. Se produciamo meno rifiuti, avremo meno costi, sia in termini di deposito sia in termini di trasferimento quotidiani in terraferma.
Infine, visti i tempi medio lunghi delle tre proposte, ritengo che l’amministrazione non possa rinviare oltre l’istituzione dell’addizionale IRPEF, mi auguro che lo faccia in modo tale da non colpire ulteriormente i redditi dei lavoratori dipendenti e delle famiglie.
Da tre anni si parla, nel nostro comune, di crisi finanziaria, di problemi economici, ma questa amministrazione e questa maggioranza hanno evitato scientificamente ogni confronto, ogni discussione, le proposte che ho fatto, si potevano discutere per tempo per non arrivare, come sempre con il sindaco Bruno, all’ultimo momento, all’ultimo istante, quando non c’è quasi più nulla da fare, se non bere o affogare.
Giuseppe La Greca

Tassa di soggiorno. Il comune vuole istituirla. Federalberghi la boccia

Egregio Sig. Sindaco,
a seguito della riunione tenutasi questa mattina presso il Comune di Lipari – nel corso della quale, a causa degli ultimi tagli imposti dalla Regione e dallo Stato, ci ha manifestato la sua inversione di marcia rispetto alla possibilità di applicare la tassa di soggiorno - riteniamo opportuno con la presente ribadire le preoccupazioni e le motivazioni che ci spingono a bocciare senza appello l’eventuale proposta di applicazione della tassa di soggiorno.
1. La tassa finirebbe col penalizzare esclusivamente la ricettività ufficiale alberghiera ed extralberghiera, già abbondantemente vessata da tasse e tributi che gravano tutto l’anno su attività ricettive che di fatto hanno carattere meramente stagionale. Come diretta conseguenza di ciò, aumenterebbe ulteriormente il vantaggio di quanti agiscono nel sommerso rispetto a chi invece opera nel rispetto delle regole e della la legge, acuendo pertanto la
concorrenza sleale a danno di quest’ultimi ed “incentivando” la mancata registrazione delle presenze.
2. La tassa aumenterebbe lo svantaggio competitivo di queste isole - il cui turismo è purtroppo ancora legato in larga parte al sole e al mare - rispetto ad altre località balneari straniere del mediterraneo, in cui la tassa non viene applicata e i cui costi di erogazione dei servizi sono di gran lunga inferiori.
3. La tassa graverebbe direttamente su un'unica categoria ma finirebbe per impattare negativamente sull’intero settore turistico, considerato che la capacità di spesa del turista (per altri servizi extra quali quelli erogati da ristoranti, bar, noleggi, taxi ed esercizi commerciali in genere) verrebbe di conseguenza ridotta.
4. La tassa promuoverebbe ancora di più il turismo mordi e fuggi – più volte stigmatizzato da questa stessa amministrazione - considerato che il tributo in questione, per definizione, andrebbe a gravare esclusivamente sugli alloggiati.
5. La tassa porrebbe in serie difficoltà le strutture ricettive che hanno di fatto già trasmesso le proprie tariffe per il 2012 agli intermediari del settore.
Nella consapevolezza che una destinazione turistica debba, comunque, essere attrezzata e mantenuta quotidianamente
con interventi strutturali ed infrastrutturali pianificati e realizzati con costanza nel tempo, proponiamo, in luogo dell’applicazione della tassa di soggiorno, l’adozione della tassa di sbarco così come già proposto dall’ANCIM in sede nazionale.
Riteniamo, infatti, che tale soluzione da una parte consentirebbe sia di evitare i dissesti di bilancio dell’ente, sia di compiere gli investimenti necessari al rilancio e allo sviluppo delle Eolie, sia di ottenere un’imposizione fiscale più equa e distribuita su una base ben più ampia e collaudata (da circa otto anni attraverso l’adozione del ticket di ingresso) di contribuenti.
 Cordiali saluti
 Christian Del Bono (Federalberghi Eolie)

In ricordo di Calogero Petrusa (di Gianni Iacolino)

(Gianni Iacolino) Quando mi capitava d'incontrarlo a Lipari , seduto al tavolo di un bar, o sul Corso Vittorio Emanuele, col suo passo veloce , agenda sottobraccio e l'immancabile sigaretta in bocca, era per me un momento felice, perché sapevo di incontrare una persona per bene, un uomo di altri tempi; certamente con i suoi difetti, ma col grande pregio e del senso dell'amicizia e del sorriso  e dell'accoglienza : di quelli che una volta venivano chiamati "doveri".
Ma cosa si intendeva per doveri ?
Proprio tutte quelle qualita' che distinguono una persona educata " all'antica" dagli atteggiamenti distratti e spesso arroganti di molti nostri concittadini o dal perbenismo ipocrita ,purtroppo sempre di moda.
Calogero, in questo suo essere all'antica, somigliava molto al suo caro , attivissimo papa' ed alla mamma che ha seguito con amore e trepidazione, con un' assistenza amorevole ed attenta, nonostante le sue precarie e difficili condizioni di salute che lo hanno si tormentato , ma mai fiaccato,in tutti questi anni.
Con un nodo in gola, devo dirti che mi mancherai.
Ciao Calogero

martedì 23 agosto 2011

Eolie, "disatteso il divieto di volo" (Gazzetta del Sud)

L'associazione ecologista "Gruppo d'Intervento Giuridico onlus", raccogliendo varie segnalazioni ha inoltrato nella giornata di ieri una specifica richiesta di «informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti avverso i reiterati voli a scopo turistico con elicotteri che vengono svolti sulle Isole Eolie - facenti parte dei Comuni di Lipari, Leni, Malfa, S. Marina e che – si legge nel documento – pongono in grave pericolo la sopravvivenza delle colonie del Falco della Regina (Falco eleonorae), della Berta maggiore (Calonectris diomedea) e della Berta minore (Puffinus yelkouan). «Al riguardo – afferma Stefano Deliperi – sono stati interessati la Commissione europea, il Ministero dell'ambiente, il Presidente della Regione, la Prefettura il Corpo forestale della Regione, i Carabinieri del Noe e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, evidenziando che l'intero arcipelago rientra nella Z.P.S. "Arcipelago delle Eolie" e che esistono diversi vincoli Sic».
Nei giorni scorsi un provvedimento di divieto a sorvolare le Eolie era stato emanato dall'assessorato regionale al Territorio. «Ciò nonostante – afferma l'associazione – gli elicotteri continuano a volare indisturbati ed i sorvoli che continuamente si verificano soprattutto nel periodo estivo costituiscono oltre che violazione dei divieti dei regolamenti delle riserve, anche documentato fattore di disturbo e minaccia per le specie animali che le direttive comunitarie tutelano».