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venerdì 6 dicembre 2013

Sicilia. L'elenco dei 76 manager dal quale la giunta individuerà i 18 che guideranno Asp e Ospedali

E' ufficiale l'elenco dei 76 manager che hanno superato anche le prove orali per diventare direttore generale di Asp e ospedali.  L'assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, lo ha consegnato stamani al presidente Rosario Crocetta. Vi figurano molti nomi storici di manager e altri ex dirigenti generali della Regione nominati sia dal governo Lombardo che da quelli precedenti. Da questo elenco la giunta dovrà individuare i 18 manager che guideranno Asp e ospedali.
L'elenco ufficiale dei 76 manager: Alberti Valerio Fabio; Alongi Giuseppe; Amico Gianluigi Maurizio;Arico' Maurizio; Basile Francesco; Bedogni Corrado; Bonaccorsi Giampiero; Brambille Valeria;Brugaletta Salvatore; Bua Antongiulio; Candela Antonino; Cantaro Salvatore Paolo; Capodieci Giuseppe; Caruso Armando; Coiro Ilde; Colimberti Domenico; Dara Andrea: De Almagro Daniele; De Nicola Fabrizio; Di Lorenzo Rosario; Di Rosa Salvatore; Di Vincenzo Ferdinando; D'Urso Antonio; Failla Corrado; Faraoni Daniela; Ferri Roberto; Ficarra Salvatore Lucio; Fidelio Giovanna; Floridia Francesco; Galati Casimiro; Galeazzi Marina Antonietta; Galizia Giuseppe; Garufi Francesco; Giammanco Giuseppe; Giglione Salvatore; Granata Pasquale; Grasso Pietro; Greco Germana; Grossi Ida; Gulizia Michele; Iacolino Salvatore; Iacono Carmelo; Iudica Francesco; Lanza Maurizio Letterio; Lelli Rossella Colomba; Li Donni Renato; Lo Piccolo Francesco; Macaluso Maria Rosaria;  Madeddu Anselmo; Migliore Giovanni; Munafo' Manlio; Muscarnera Calogero; Noto Giuseppe; Olivero Guido; Ombra Salvatore; Parrino Enza; Pecoraro Giuseppe; Pellicano' Angelo; Piergentili Paolo:; Pullara Carmelo; Restuccia Marco; Romano Carlo; Rosso Benedetto; Salina Antonino; Sampieri Giacomo; Santonocito Giorgio Giulio; Scalisi Giuseppe; Sciacca Giuseppe; Sirna Gaetano; Surdi Francesco; Tanese Angelo; Tozzo Ignazio; Tranchida Livio; Venuti Gervasio; Vullo Michele; Zappia Mario

LABORATORI D’ANALISI, TAR SICILIA BOCCIA IL DECRETO RUSSO

Nuovo capitolo nella ‘guerra’  tra i laboratori d’analisi e la Regione siciliana. Mentre va avanti lo scontro sul fronte della restituzione delle somme incassate dai centri con il vecchio tariffario regionale, nonostante l’entrata in vigore  del ”Bindi”, oggi i titolari dei laboratori d’analisi siciliani  incassano una vittoria. Il Tar, infatti, ha cassato il decreto dell’ex assessore alla Salute dell’Isola, Massimo Russo, che prevedeva  l’introduzione di soglie minime per gli esami, ‘costringendo’ i  piccoli centri a fondersi in consorzi. Pena la perdita  dell’accreditamento, ossia l’espulsione dalla lista dei laboratori  convenzionati.
I giudici amministrativi hanno bocciato la norma, pubblicata  nell’agosto del 2012, per due ordini di motivi. Intanto perche’ il  decreto dell’ex assessore Russo e’ stato presentato dopo le dimissioni dell’allora governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e l’articolo 8  dello Statuto siciliano prevede che nel periodo che intercorre tra lo  scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana e la nomina del nuovo  Governo gli assessori possono compiere solo “atti di ordinaria  amministrazione”.
Allora, secondo il Tar il decreto non rientrerebbe nell’ambito della ordinaria amministrazione.“L’introduzione della  soglia minima (100mila prestazioni all’anno, ndr) come criterio per  l’accreditamento e la contrattualizzazione e previsione di mancata  contrattualizzazione per il mancato raggiungimento – si legge nella  sentenza – non presenta le caratteristiche ne’ di un atto di ordinaria amministrazione, ne’ di un atto urgente ed indifferibile:  limitatamente a tale parte, il decreto assessoriale deve, pertanto,  essere annullato”. Inoltre, secondo i giudici amministrativi il  provvedimento l’accorpamento che va fatto non puo’ realizzarsi senza  una maggiore gradualita’.
“Se puo’ convenirsi con la difesa erariale sulla necessita’ di  introdurre una soglia minima – dicono dal Tar -, non puo’, invece,  rimanere esente da censure il tentativo di raggiungere tale obiettivo  senza alcuna seria graduazione temporale per l’applicazione di tale  nuova regolamentazione per le strutture gia’ definitivamente  accreditate”. Soddisfazione per la sentenza viene espressa da Marco  Falcone, vice capogruppo del Pdl – Fi all’Assemblea regionale  siciliana, secondo il quale si trattava di un “odioso decreto che  ledeva il libero esercizio della professione. Finalmente i laboratori  d’analisi siciliani potranno fruire delle convenzioni senza dover  sottostare a condizionamenti e imposizioni da parte della Regione”.
“Il Tar – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino - si e’ espresso sui termini temporali per l’aggregazione dei laboratori e sulla questione dell’obbligo sul processo di aggregazione. Adesso stiamo avviando un percorso virtuoso sulla qualita’ dei servizi e con l’obbligo, quale requisito di accreditamento, della valutazione esterna di qualita’ che portera’ una competizione virtuosa e la possibilita’ di far permanere nella rete le strutture che erogano servizi di qualità’”.
Sull’intenzione di un ricorso, rispetto al provvedimento assunto dal Tribunale Amministrativo, Borsellino ha aggiunto: “Noi stiamo procedendo dando dei termini temporali compatibili ad un processo di verifica dei requisiti di accreditamento e di riqualificazione della medicina di laboratorio che in linea con i nuovi parametri pero’ prevede dei tempi maggiormente ragionevoli”.

Fuochi in agricoltura. Il presidente di Legambiente-Circolo delle Eolie- scrive al sindaco

Legambiente Circolo delle Isole Eolie 
Lipari 06 dicembre 2013
  
Al signor sindaco del Comune di Lipari
Marco Giorgianni
 E p.c.
 Al Consigliere Comunale
 Annarita Gugliotta
  
Oggetto: nuove misure per la combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola

Signor sindaco,
abbiamo letto con interesse l’interrogazione dell’attento consigliere Annarita Gugliotta  che evidenzia una necessità molto sentita all’interno della nostra comunità, tuttavia, sentiamo l’esigenza di fare alcune puntualizzazioni:
a)      la norma contenente le nuove misure per la combustione controllata in agricoltura è inserita in un disegno di legge che deve essere trasformato in legge dal Parlamento Nazionale e recepito dalla Regione Siciliana;
b)      in assenza di approvazione della legge non è il caso di operare con una ordinanza sindacale;
c)      qualsiasi intervento va programma per tempo e che nelle more dell’approvazione definitiva della legge le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 sono pienamente operative.
Alla luce di quanto sopra, noi riteniamo che lo strumento appropriato per recepire le “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, sia un apposito regolamento comunale concordato con l’Azienda Demaniale Forestale di Messina, che gestisce le riserve naturali orientate di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli e con il distaccamento della Forestale di Lipari, per le isole di Lipari e Vulcano. Anche la Circolare n. 16924 dell' Assessorato Territorio e Ambiente della Regione - Comando del Corpo Forestale regionale - del 12.05.2011, viene espressamente fatto riferimento ai "Regolamenti" comunali che disciplinano la materia.
Il decreto, infatti, prevede che i Comuni, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio individuino le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di sospendere, differire o vietare la bruciatura dei predetti residui all'aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute.
Riteniamo essenziale che, nelle more dell’approvazione delle norme da parte degli organi nazionali e regionali, l’amministrazione deve attivare per tempo gli uffici competenti per rivedere il regolamento comunale approvato nei primi anni duemila  e adeguarlo alla nuova normativa, programmando in base alle specifiche peculiarità delle singole isole del Comune di Lipari, evitando un ritorno al “tutto come prima”, in cui ognuno faceva quello che voleva.
Cordiali saluti
Il presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca

Ncd. La Via: "grande entusiasmo per progetto con basi europeiste"

"C´è grande entusiasmo intorno al progetto del Nuovo Centro Destra, il cui simbolo presentato quest´oggi conferma le solide basi europeiste su cui si fondano i nostri valori". Così Giovanni La Via, capogruppo del Ncd al Parlamento europeo, commenta la presentazione del simbolo del Nuovo Centro Destra avvenuta ieri sera a Roma, al tempio di Adriano.
"Domani -prosegue La Via- sarà un grande momento democratico e liberale per il lancio di un soggetto politico che mantiene la sua natura politica nell´area del centro destra e nella famiglia politica del Partito Popolare Europeo. Saremo in tanti -sottolinea l´europarlamentare- a portare il nostro consenso per un partito fondato su merito, democrazia e diffusione capillare sul territorio".
Secondo La Via, "il nuovo simbolo richiama i colori della nostra tradizione popolare europea, cosi´ come ha ricordato il vice-premier Alfano e si distingue per una forma innovativa, cosi´ come innovativa vuole essere la nostra proposta politica". Il capogruppo Ncd a Bruxelles conclude affermando che "adesso inizia una fase di radicamento in tutte le regioni ed i comuni italiani volta a premiare i giovani e tutti coloro che vorranno spendersi per il territorio e lavorare proficuamente vicino alla gente".

L'otto Dicembre, si vota per le segreteria nazionale del PD. Io voto perche

L’8 dicembre si vota per eleggere la Segreteria nazionale del Partito Democratico.
Nelle Eolie si vota: a Lipari, sul Corso Vittorio Emanuele (uffici La Cava a fianco Farmacia Internazionale), a Stromboli (in via Marina) e a Leni (in via Libertà).
I seggi resteranno aperti dalle ore 8,00 alle ore 20,00.
Per votare non occorre essere iscritti al Partito Democratico.
Hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno d’età.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché sono convinto che il Partito, che a Lipari rappresento, ha certamente mille difetti e non è il caso di negarlo ma, sicuramente, si sforza da anni di disconoscere una idea della politica che ha seriamente compromesso la nostra realtà. Abbiamo smarrito la strada e perso ogni misura lasciando che l’impulsività e l’autodeterminazione governassero la nostra quotidianità. Niente progetti e programmi di lungo respiro, nessuna prospettiva ideale, niente solidarietà tra uomini.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché sono convinto che questo Partito possa concretamente ridare dignità alla politica e alla sua aspirazione più alta, esaltando la centralità della persona, della sua umanità, delle sue fragilità e dei suoi bisogni.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché è necessario riaffermare che, al di là dei discorsi e delle ambizioni personali, poi arriva sempre la razionalità e la capacità di risolvere i problemi.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché il mio Partito diventi un Partito alternativo al modello culturale che ci hanno imposto negli ultimi 20 anni. Un Partito che sappia mostrarsi molto audace, progressista, riformista, coinvolgente e sorprendentemente coraggioso.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché questo è un Partito che al suo interno tollera il dialogo ed il confronto, anche brusco, ma che rifugge sempre dall’idea del pensiero unico, della espulsione per vilipendio al capo, dell’assenza di spirito critico.
L’8 dicembre alle primarie del Partito Democratico io voto perché Civati, Cuperlo e Renzi hanno saputo, ognuno secondo il proprio talento e capacità, riportarci in una discussione su noi stessi, sul nostro futuro e sul futuro del nostro Paese. A loro va riconosciuto il merito di essersi spesi anche per cercare di far comprendere a tanti di noi che non bisogna fuggire dalla politica ma che anzi alla politica bisogna ritornare, con una idea nuova di noi stessi e del nostro vivere collettivo.
Non perdiamo questa occasione e come segretario del PD di Lipari-Eolie invito tutti a partecipare al voto delle primarie per fare della giornata dell’8 Dicembre la grande festa della democrazia e della libertà.
Saverio Merlino
Segretario del Partito Democratico di Lipari-Eolie

DDL Isole minori in discussione alla IV commissione dell'Ars. Pagoto ( sindaco delle Egadi): necessario molto lavoro

Si è tenuta a Palermo una importante riunione convocata alla IV Commissione – Territorio e Ambiente – all’Assemblea Regionale Siciliana, per discutere dell’Esame del disegno di legge n. 460-294-496 ´Legge quadro sulle Isole di Sicilia´.
All’incontro erano presenti Maria Lo Bello, assessore regionale per il territorio e l´ambiente, Fulvio Bellomo, della segreteria tecnica dell´assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità, Giovanni Arnone, dirigente generale dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti e ancora Attilio Licciardi, sindaco di Ustica, Salvatore Gabriele, sindaco di Pantelleria, Massimo Lo Schiavo, sindaco di Salina, Giuseppe Pagoto, sindaco delle Egadi, Francesco Di Chiara, della segreteria generale Isole minori, Giampiero Trizzino, presidente della Commissione, e i deputati Antonio Malafarina, Giorgio Assenza, Maria Cirone, Girolamo Fazio, Concetta Raia, Giuseppe Sorbello, Valeria Sudano e Girolamo Turano Girolamo.
Il progetto di legge quadro vuole dare risposte certe agli abitanti delle isole, dove ogni problema ordinario si trasforma in un’emergenza. Il ddl mira a cambiare il volto praticamente a tutti i settori della vita isolana, dalla salute, al paesaggio, dal turismo alle altre attività economiche. 
“Abbiamo discusso del disegno di Legge per le Isole Minori della Sicilia – dice Pagoto, il sindaco delle Egadi. Certo non e´ un bel periodo per chiedere risorse o interventi straordinari, pero´ abbiamo accolto disponibilita´ e sensibilita´ verso le nostre istanze da parte di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. Sicuramente saranno necessari molti mesi di lavoro e di approfondimento delle varie tematiche, ma questa legislatura regionale potròà finalmente approvare una Legge organica per le Isole Minori”.

Servizi Socio-Sanitari. 27 deputati a Governo "Attivare Fondo Unico. Oggi maggiore spesa per peggiori servizi"

Per colpa della mancata attuazione del Piano sulla salute mentale approvato a luglio del 2012 e dell'attuazione del Fondo Unico per le attività socio-sanitarie, la Regione siciliana spende ogni giorno fra i 300 e i 500 euro per ognuno dei pazienti psichiatrici costretti neireparti di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e trattati per lo più farmacologicamente, quando esiste già dal 2011 la normativa regionale che permetterebbe un radicale abbattimento di questa spesa.
A questa già assurda situazione si aggiunge il fatto che a pagare le conseguenze sono anche le strutture residenziali che oggi ricevono compensi inadeguati, con tariffe vecchie quasi vent'anni pur in presenza di una richiesta di prestazioni altamente professionali sempre maggiori.
E' questa la denuncia di un nutrito gruppo di 27 parlamentari regionali di diversi schieramenti, che hanno sottoscritto la mozione preparata da Toti Lombardo del Partito dei Siciliani, finalizzata ad impegnare il Governo a dare immediata attuazione alla normativa vigente in materia di servizi socio-sanitari per i pazienti psichiatrici e ad attuare la previsione del Fondo Unico per le Attività socio-sanitarie.
In sostanza, si legge nel documento, già a partire dal 2001 a livello nazionale e dal 2009 a livello regionale, il ricorso a strutture residenziali di tipo non ospedaliero per i pazienti psichiatrici è individuato a livello normativo come la modalità di trattamento principale, in una ottica di integrazione socio-sanitaria. Si tratta di strutture che come le case-appartamento o le comunità-alloggio che secondo quanto riconosciuto dallo stesso Assessorato regionale per la sanità "rappresentano un modello di integrazione socio-sanitaria altamente efficace."
Con il Piano sanitario regionale e il relativo Protocollo d'Intesa approvati a fine del 2011 dalla Presidenza della Regione, si è spianata la strada al "Piano strategico per la salute mentale" approvato a luglio del 2012 nel quale le strutture residenziali vengono individuate come punto cardine di un sistema "che provvede a percorsi terapeutici individualizzati" necessari per evitare che si determinino inserimenti dei pazienti a tempo indeterminato nelle strutture ospedaliere "con nuove forme di istituzionalizzazione."
Ad aggravare la situazione e a creare un vero paradosso per cui si pagano di più i servizi terapeuticamente meno efficaci, è, secondo i firmatari della mozione, la mancata emanazione dei criteri attuativi del Piano Sanitario da parte del Governo per quanto riguarda l'accreditamento delle strutture residenziali, la revisione delle tariffe e la mancata attuazione del Fondo Unico per le attività Socio-sanitarie che permetterebbe di svincolare la gestione di molti pagamenti dalla contabilità degli enti locali, oggi notoriamente gravati da problemi di finanziari e di liquidità non indifferenti. Una situazione che mette a rischio la stessa sopravvivenza delle comunità (circa 200, con 2.000 pazienti e 1.800 dipendenti).
Da qui quindi la proposta dei firmatari del documento che impegna il Governo: a mettere in atto tutto quanto necessario per dare attuazione al Piano Sanitario, ed in particolare al sistema regionale integrato socio-sanitario per le comunità alloggio per disagio psichico; ad adottare i provvedimenti per la creazione del Fondo Unico  per tutte le attività socio–sanitarie e a definire le procedure di accreditamento delle strutture private, con criteri imparziali e coinvolgendo l’Assemblea Regionale Siciliana.
"Non possiamo più permettere per la salute e la dignità dei pazienti psichiatrici, così come per la professionalità degli operatori impegnati nelle strutture residenziali - afferma Toti Lombardo - che continui una situazione davvero paradossale dove la Regione paga di più per offrire i servizi meno efficaci dal punto di vista terapeutico."
La mozione è stata firmata dai parlamentari Toti Lombardo, Roberto Di Mauro, Vincenzo Figuccia, Giovanni Greco, Giuseppe Federico, Cataldo Fiorenza, Giovanni Lo Sciuto, Luisa Lantieri, Bernadette Grasso, Carmelo Currenti, Michele Cimino, Giuseppe Sorbello, Margherita La Rocca Ruvolo, Marco Falcone, Nello Musumeci, Vincenzo Vinciullo, Gianfranco Vullo, Giuseppe Milazzo, Bruno Marziano, Salvatore Pogliese, Alice Anselmo, Gianluca Micciché, Valeria Sudano, Edy Tamajo, Santi Formica, Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Arancio

SANITÀ, BORSELLINO: “MANAGER ENTRO LA FINE DELL’ANNO

“Entro fine anno potremo avere la nomina dei manager delle aziende sanitarie, la commissione ha ultimato il suo lavoro ed in queste ore si sta pubblicando l’elenco dei selezionati, si tratta di 76 profili che sono stati ritenuti maggiormente meritevoli nella platea di tutti coloro che hanno fatto istanza”. Cosi’ l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, a margine del convegno organizzato dal gruppo Pd “Sanita’ si cura”, in merito alle nomine dei manager delle aziende sanitarie siciliane.
“E’ innegabile che il percorso articolato – ha detto Lucia Borsellino - abbia determinato anche a livello personale dei momenti di disagio mio personale, visto che era prevedibile che si sarebbe creato un dibattito acceso”.

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Nicoletta Favaloro, Joseph Lello Merlino

giovedì 5 dicembre 2013

Funzionalità uffici giudiziari: arriva il parere favorevole in Commissione Giustizia, tra le condizioni il mantenimento della sezione distaccata del tribunale a Lipari

Riceviamo dall'avvocato Intilisano, che ringraziamo, quanto pubblicato oggi in una rivista giuridica
La Commissione Giustizia, martedì 3 dicembre, ha espresso parere favorevole con condizioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi n. 155/2012 e n. 156/2012, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari.
Si chiede ripristino dei Tribunali in 10 comuni. La Commissione, nello specifico, ha espresso parere favorevole condizionato al ripristino dei Tribunali di Rossano, Lucera, Vigevano, Nicosia (con accorpamento ad esso del Tribunale di Mistretta), Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Sanremo e Sala Consilina, esprimendosi affinché quest'ultimo sia inserito nel distretto di Corte d'Appello di Salerno, con accorpamento di alcuni Comuni limitrofi facenti parte attualmente della Sezione distaccata di Eboli.
Istituire Sezioni distaccate.
 Inoltre, «la Commissione» – ha chiarito il presidente della Commissione Giustizia, Nitto Francesco Palma - «ha condizionato il proprio parere favorevole a che siano istituite Sezioni distaccate o appositi uffici giudiziari dei Tribunali accorpanti nelle sedi dei Tribunali soppressi nonché che siano mantenute le sezioni distaccate di Ischia, Lipari e Portoferraio».

Buona serata ai lettori di Eolienews con questa foto di Katia Merlino

Riceviamo e pubblichiamo questo articolo apparso sul settimanale Centonove


METROMARE IN SCADENZA, LA FIT CISL PRONTA A DENUNCIARE LA SITUAZIONE DI STALLO ALL’AUTORITA’ NAZIONALE DEI TRASPORTI

“Denunceremo all'Autorità Nazionale dei Trasporti la situazione di stallo dell'attraversamento dello Stretto di Messina. Una situazione paradossale”. E’ l’intenzione manifestata questa mattina dal segretario generale Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno e dal segretario provinciale della Fit Cisl, Enzo Testa, stanchi dei “fiumi di parole spese un po' da tutti. Con la situazione attuale – affermano Benigno e Testa - al 31 di dicembre il servizio dovrebbe essere sospeso. Nasce, quindi, l'esigenza di prendere in mano la situazione e andare oltre, perché il servizio di attraversamento deve continuare oltre quella data”.
“Pertanto – affermano - considerato che la vigilanza e la garanzia della mobilità rientrano  tra i compiti istituzionali dell’Autority dei Trasporti, che trova origine all'interno del Decreto Legge  201/2011(Salva Italia), è ad essa che ci rivolgeremo”.
Nelle more e vista la ristrettezza dei tempi, per la Fit Cisl si dovrà passare all'affidamento diretto del servizio all'attuale gestore, in attesa del nuovo bando di gara che dovrà prevedere più corse rispetto alle attuali per far fronte alle esigenze di mobilità.
“La possibilità di attraversare lo Stretto per persone e cose – concludono Benigno e Testa - non è un regalo, come vorrebbero farci intendere, ma è un diritto riconosciuto dalla nostra costituzione e dai trattati europei”.

Crocetta si riduce lo stipendio

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha dato disposizioni affinchè a partire dal 2014 gli venga ridotto lo stipendio e gli siano sospese ulteriori indennità spettanti per il pagamento dei portaborse in applicazione di quanto previsto dal decreto Monti.
Il Governatore ha inviato una lettera, in tal senso, al Presidente dell’Ars, al Segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana ed al Ragioniere generale.
Nella missiva Crocetta scrive: “In coerenza con le iniziative gia’ adottate da questo Governo regionale in materia di riduzione della spesa pubblica e, nel caso di specie, di costi della politica, nelle more della definizione dei procedimenti di adozione da parte della Regione siciliana dei provvedimenti di competenza in materia, finalizzati ad uniformare le indennità spettanti ai deputati regionali alle prescrizioni dettate dal legislatore statale con diverse normative, lo scrivente chiede che gli Uffici in indirizzo provvedano ad assicurare che, a far data dall’1 gennaio 2014, siano applicate le riduzioni alle indennita’ spettanti nella qualita’ di Presidente della Regione siciliana e deputato regionale, nelle misure come in atto determinate per effetto del Decreto Monti”.
“Inoltre, sempre nelle more dell’adozione del provvedimento da parte dell’Ars, lo scrivente chiede che venga sospesa dall’1 gennaio 2014 la corresponsione di ogni ulteriore indennità spettante e afferente la copertura degli oneri inerenti la retribuzione di propri collaboratori parlamentari esterni (portaborse) ritenendo, in ogni caso, che tali compensi non debbano assolutamente transitare sul mio conto corrente personale, ma dovrebbero piuttosto essere erogati direttamente ai dipendenti del singolo deputato, su delega del parlamentare che dovesse ricorrere all’assunzione di collaboratori esterni”.

I volti di "A'nciuria". Mostra di Emilie Di Paola del Maggio 2010

"Ruderi d'oro" alle Eolie. Le dinamiche della truffa e i responsabili (dalla G. del sud di oggi)

Ruotava principalmente su due società, con sede legale nel Lazio, la maxi-truffa che ha portato ai "domiciliari" Stefano Triolo, 59 anni, originario delle Isole Eolie ma domiciliato a Roma, e la compagna Samira Nathlouthi, 42 anni di origini tunisine, ultimo domicilio a Napoli, alla quale è stato imposto l'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Ad entrambi la Guardia di finanza della Compagnia di Milazzo ha notificato i provvedimenti emessi dal Gip di Messina, Maria Teresa Arena, a Roma.
Gli altri indagati, invece, risiedono a Messina, Malfa e San Filippo del Mela.
Tutti - secondo l'accusa - avrebbero creato una vera e propria associazione a delinquere attraverso al compravendita di case degli emigrati dell'arcipelago eoliano, acquisite in modo illecito.
La Guarda di finanza di Milazzo sotto le direttive del capitano Antonio Ranaudo, ha anche sequestrato 13 immobili a Filicudi, Alicudi e Salina.
Gli inquirenti hanno accertato che tutto ruotava attorno a due società di Albano Laziale, la Cogedil srl e la Grotta Azzurra srl, società delle quali Triolo era amministratore unico.
L'uomo, approfittando del fatto che la maggior parte degli immobili versava in stato di abbandono o erano disabitati da molti anni, si avvaleva della collaborazione di tecnici ai quali di volta in volta conferiva l'incarico di eseguire ricerche e visure catastali, pratiche di successione, perizie di stima di immobili. In tal modo - secondo l'accusa - variando dolosamente i dati catastali del fabbricato e dei terreni oggetto delle future compravendite, ne attribuiva fittiziamente la titolarità in capo ai soggetti da lui rappresentati e a discapito dei legittimi proprietari e degli stessi acquirenti, in buona fede. Quindi, con l'ausilio di una sorta di "sensali" che operavano nelle varie isole, avvicinava i probabili compratori e per avvalorare la paternità del bene scriveva sui muri di ruderi abbandonati persino con una bomboletta spray il proprio nome o quello di chi lo rappresentava nell'azione fraudolenta.
A far saltare il "tappo" ad un'operazione così accuratamente congegnata è stata la proprietaria di un immobile di Filicudi che, nel Giugno del 2010, ha chiesto l'intervento dei carabinieri della locale stazione in quanto una vicina di casa l'aveva avvisata che, sul rudere di sua proprietà, erano stati apposti cartelli con la scritta "Proprietà privata" ed era stato sostituito il lucchetto posto alla porta d'ingresso. Ciò ad opera di quattro persone che non sono state identificate. Sono scattate le verifiche ed è venuto fuori che l'immobile risultava intestato a Samira Nathlouthi alla quale era stato venduto da Stefano Triolo, persona nota alla signora di Filicudi in quanto, originario come lei, delle Isole Eolie.
A quel punto sono scattate le indagini ed è venuto fuori che Triolo, il quale disponeva di procure generali e speciali conferitegli da soggetti immigrati all'estero, ottenute con il pretesto di curare i loro affari, individuava i terreni e gli immobili e poi, dopo averli fatti rientrare nel patrimonio di coloro che gli avevano conferito la procura, li alienava a terze persone all'insaputa dei "rappresentati" il cui nome veniva, dunque, falsamente utilizzato per incassare i ricavati delle vendite.
Per chiudere il cerchio gli inquirenti hanno dovuto avviare un'attività di collaborazione internazionale con l'Australia e lì i reali proprietari dei beni hanno confermato di essere all'oscuro di qualsiasi compravendita e di aver firmato procure in favore del Triolo. Ma dalle indagini sono venute fuori anche trattative di vendita saltate quando un acquirente ha chiesto approfondimenti al Triolo dopo aver versato una caparra che non gli è stata restituita.
Le indagini hanno altresì dimostrato che il Triolo, avuta la certezza dell'avvio del procedimento a suo carico, dopo una perquisizione subita a Messina, si è attivato per continuare a porre in essere una serie di trasferimenti di proprietà, con l'intento di ostacolarne l'illecita provenienza. In questo contesto scaturisce il coinvolgimento di Samira Nathlouthi, convivente dell'uomo, la quale - sostengono gli inquirenti - pur non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi - è diventata in un breve lasso di tempo intestataria di numerosi immobili che ha rivenduto alle società Cogedil e Grotta Azzurra delle quali Triolo è amministratore. Ciò consentiva al compagno di rivendere i beni a terzi.
Dagli accertamenti è emerso che, in meno di due anni, Triolo avrebbe incassato assegni per circa 600mila euro.
La verifica dei conti correnti da parte delle Fiamme Gialle ha però portato a rilevare un saldo pari a 0. L'ordinanza del gip Arena, che ha portato Triolo agli arresti domiciliari e la sua compagna all'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, fa parte di un più ampio e articolato procedimento che vedeva originariamente indagati anche notai, avvocati e tecnici la cui posizione è stata stralciata e definita con decreto di archiviazione.

Il maestro Giovanni Giardina ha rielaborato, adeguandolo ad oggi, il testo di "Volare" che diventa "Tassare ! ‘un si nni po cchiù"

                            Tassare ! ( ‘un si nni po cchiù )
                           Pienzu ca un ghiuornu accussì ‘un’aggira mai cchiù
                           stava uardannu i programmi davanti a Ti Vù ,
                           poi all’improvvisu o Senatu cuminciàru a vutàri….
                          pi graziàri on latrùni, o pi u cunnannàri…..
                          
                         Votàre, oh ! oh !
                         Votàre, oh ! oh ! oh !
                         Vutàru, pi n’ura e cchiù
                         Finu a quannu u teatrinu finù !
                         Ma un latrùni, ca cumanna da anni,
                         nun supporta cunnanni, currù ‘npiazza e spiegò:
                      “ Quannu unu è potenti o innoccenti , cunnannàri ‘un si po”,
                         mentri a genti ca l’avia supra e balli da gioia gridò !…..  
                         ‘Ngalera , oh ! oh !
                         ‘Ngalera , oh ! oh ! oh !
                         Dda intra,‘un po trasiri cchiù ,
                         Finalmenti u burdellu ti finù !
                          Mentri ddu falcu reali avìa spisa i jttàri,
                         a tanti falchi e palummi ci vinni a mancàri,
                         poi un bellu juornu i palummi unni ièru a vulàri ?
                       ‘Nto jad..dinàru di polli, pi putilli spinnàri….

                       Spinnàri ! oh ! oh !
                       Spinnàri ! oh ! oh ! oh !
                       Manciàri ! sempri di cchiù,
                         Di cca , cu si nni va cchiù ?…
                         E manciàri, manciàri, manciàri,
                         cchiù du puorcu i ‘nta stadda e ancòra di cchiù,
                         mentri a spisa, ca scusa da crisi, pi l’autri finù…
                         tantu a vriògna e u russùri ‘nta facci, oramai si pirdù…
                         Tassàre ! oh ! oh !
                         Tassàre ! oh ! oh ! oh !
                         Ormai ‘un si nni po cchiù,
                         du nord, finu a quaggiù,
                          o sud , ancora di cchiù…
                         Latrùni, ma va iti a ffa ‘ncul….
                         ffa …’ncul !

Cimitero a Pianoconte. L'interrogazione del consigliere D'Alia

Eolie nel circuito “Sicilia km zero”. Adesione al costituendo network Aziende del “Sicilia km zero”. Il comunicato UNSIC di Lipari

L’art. 8 della Legge regionale n. 25/2011 che attribuisce all’Assessore regionale per le risorse agricole e alimentari il compito di disciplinare i criteri e le modalità per l’istituzione e la diffusione del logo “chilometro zero”, dall’emanazione del D.A. n. 53 del 18 ottobre 2012, pubblicato nella GURS n.5 del 25-01-2013 parte prima, che ha istituito il logo “Sicilia km 0 (chilometro zero)” con l’obiettivo di promuovere la valorizzazione delle produzioni regionali agricole, zootecniche e alimentari di qualità, favorendone il consumo e la commercializzazione, garantendo ai consumatori una maggiore trasparenza dei prezzi e assicurando una adeguata informazione sull’origine e le specificità di tali prodotti. I servizi connessi al logo “Sicilia km 0” e al relativo circuito promozionale sono rivolti agli esercenti le attività di ristorazione e alloggio, ai commercianti, agli artigiani agroalimentari e alle imprese del settore turistico e agroalimentare che intendano qualificare la propria attività, valorizzando i prodotti agricoli di origine regionale e favorendo una migliore conoscenza delle produzioni di qualità e delle tradizioni alimentari regionali da parte dei consumatori.
Le imprese di servizi esercenti attività di ristorazione, ospitalità e vendita al pubblico che operano nel territorio regionale, con sede nella regione Sicilia e iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, per accedere al circuito regionale e fregiarsi del relativo logo “Sicilia km 0” devono presentare la documentazione prevista.
Si intendono prodotti regionali a km zero le produzioni agricole e agroalimentari coltivate e trasformate nel territorio della regione Sicilia afferenti alle seguenti categorie:
a) Denominazione d’origine protetta (DOP), ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012;
b) Indicazione geografica protetta (IGP), ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012;
c) Specialità tradizionale garantita (STG), ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012;
d) Biologico, ai sensi del Regolamento (CE) n. 834/2007;
e) Prodotti a sistema di qualità nazionale e/o regionale;
f) Agricoltura integrata, ai sensi del Disciplinare di Produzione Integrata (DPI) della Regione
Sicilia;
g) Prodotti agroalimentari tradizionali in conformità del disposto dell’art.3, comma 3, del decreto ministeriale 8 settembre 1999, n.350. Questi prodotti devono avere almeno per i componenti/ingredienti principali un origine regionale documentata (Fatture di acquisto che devono riportare l’indicazione dell’origine, natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati e altra documentazione che permetta di attestare l’origine regionale).
L’U.N.S.I.C. sede zonale di Lipari in sinergia al C.C.N. Isola di Lipari vuole sostenere il circuito e promuovere intese, accordi e partnership finalizzate a manifestare l’interesse all’iniziativa regionale.
Per fare ciò si invitano le Aziende Eoliane a manifestare il proprio interesse inviando una email all’indirizzo di posta elettronica unsiclipari@gmai.com oppure ccnisoladilipari@email.it.
Sarete contattati per partecipare alla riunione operativa nella quale verrà predisposto un piano di adesione e verranno raccolte le manifestazioni di interesse da inviare agli uffici preposti.
UNSIC sede zonale di Lipari
Il referente sindacale
Antonio Casilli

Sulla segnaletica della Via Filippo Maggiore (di Aldo Natoli)

Prendo atto di quanto comunicato dal Sig. Taranto in merito ad un immediato provvedimento da parte dell'Amministrazione Comunale per rimodulare la segnaletica esistente nella via Filippo Maggiore, rispondendo così ad un'interrogazione del Consigliere Pietro Lo Cascio.
Debbo ricordare che già in data 22 novembre 2012 ( prot. n° 39624 )il sottoscritto ha segnalato all'Amministrazione Comunale la situazione esistente, chiedendo l'eliminazione degli stalli inutili, perchè non utilizzati, a vantaggio di stalli per sosta di auto, oltre l'eliminazione dei cassonetti della spazzatura dinanzi alla Scuola per evitare un ovvio inconveniente igienico-sanitario. 

In data 5 dicembre 2012 (prot. n° 41624)ho
ricevuto dall'Assessore Bartolo Lauria copia della disposizione inviata al Dirigente del IV Settore. Ma dopo un anno la situazione è sempre la stessa. Anzi è peggiorata. Mi auguro che dopo l'intervento del Consiglio d'Istituto, che bene farebbe ad aprire il parcheggio posto all'interno dell'area scolastica,  e del Consigliere Comunale, al quale dovrebbe rispondere  l'Amministrazione Comunale, non dobbiamo riparlarne alla fine del 2014. 

Aldo Natoli

PROVINCE, LA SICILIA PARTE PRIMA, ARRIVA ULTIMA. ROMA INCALZA

Finanziaria, spending review, province. Un’agenda severa per Sala D’Ercole. La vigilia di Natale è un collo di bottiglia. Da sempre. Non solo per l’attività parlamentare. In Sicilia, tuttavia, le giornate di fine anno si caricano di dilemmi insoluti, contraddizioni irrisolte, questioni appena sfiorate. Non è la conclusione di un percorso. Si ricomincia da capo, uno start up stanco, talvolta rabbioso, che induce ai compromessi peggiori piuttosto che alle soluzioni ragionevoli. A meno che non finisca con il “tu mi dai una cosa a me ed io ti do una cosa a te…”, come avviene nelle migliori famiglie.
La spending review ha impegnato l’Assemblea per mesi, in Commissione. Le resistenze sono state molto forti, ma anche le volontà sono apparse altrettanto irriducibili. Va dato atto che su questo tema il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, abbandonando l’arcinota duttilità democristiana, è apparso irriducibile: il “fascicolo” bisogna chiuderlo, ha detto e ripetuto, la Sicilia deve attraversare il guado e rispettare il tetto di spesa imposto dai parametri “suggeriti” da Roma. Dal primo gennaio, dunque, nuove buste paga. Vedremo che cosa partorirà la montagna e quanta attenzione verrà data alla trasparenza, ben più importante di qualunque riduzione di spesa.
In questo ambito, va anche affrontata l’ormai annosa questione delle province: abolite senza abolirle. La Sicilia era partita per prima, ora arranca nelle ultime posizioni fra le regioni italiane, perché nell’Isola prevalgono i “provinciali”, coloro che di riffa o di raffa vorrebbero resuscitare le province, che ancora “respirano”, e non sono affatto morte. Il ministro Del Rio promette premi alle Regioni che ridurranno gli enti intermedi e renderanno operative le città metropolitane entro il 30 settembre del 2014
Il governo nazionale considera la riforma di importanza strategica e sta adottando misure che saltano l’ostacolo della Corte costituzionale (il decreto svuota province). Ormai si delinea in modo chiaro il modello di riforma: le funzioni delle province verranno trasferite ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane e alle Regioni.
Le province, inoltre, non disporranno di personale politico (abolite le elezioni), ma manterranno la pianificazione territoriale, del trasporto e della rete scolastica, ma “al servizio dei comuni”. Saranno guidate dai sindaci, che diverranno consiglieri, componenti dell’assemblea provinciale o presidenti. Il governo calcola un risparmio iniziale di 110 milioni di euro, 700-800 a regime.
A Palazzo dei Normanni il nuovo assetto degli enti intermedi ha vissuto alterne fortune, dalla prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars è uscita addirittura una “direttiva” che ripropone, di fatto, le province, o quasi. Una scelta che ha mandato in bestia una delle componenti della maggioranza, l’Udc, anche per le modalità del percorso (nessun confronto preliminare).
Al ritorno delle province si è risposto con la loro definitiva abolizione e la rinuncia alle simil-province, i consorzi dei comuni, “vagheggiati” dallo Statuto speciale della Regione siciliana. Le funzioni delle amministrazioni provinciali passerebbero dunque alla Regione ed ai comuni, ma verrebbe lascato un varco alle “unioni dei comuni” sul modello romano.

Registro elettronico, password per i genitori. Nuovi indirizzi. Il "Conti" guarda avanti. Intervista con il dirigente scolastico, Tommasa Basile

Mutuo da un miliardo di Euro. MpA lascia lavori della Commissione

Lasciando l'Aula della Commissione Bilancio dove ieri sera si è discusso il disegno di legge presentato dal Governo per l'assunzione di un mutuo trentennale da quasi un miliardo di euro, finalizzato al pagamento di alcuni creditori delle ASP e dei Comuni Siciliani, Toti Lombardo che partecipava ai lavori in rappresentanza del Partito dei Siciliani MPA ha dichiarato che "Stiamo assistendo ad una manovra oscura da parte del Governo, che nonostante i richiami formali del Presidente Ardizzone e nonostante le nostre ripetute richieste di fornire informazioni trasparenti su quali saranno le imprese beneficiarie del mutuo e su quali siano i criteri di scelta, continua ad andare avanti fornendo documenti a dir poco ridicoli come i due foglietti portati oggi in Commissione Bilancio."
"Invece di dare risposte chiare - afferma Lombardo - oggi il Governo ha portato un foglietto con la lista di alcuni comuni che saranno beneficiari del provvedimenti (senza però spiegare per quali importi e per quali dei rispettivi creditori) ed una lista altrettanto ridicola di debiti "approssimativi" delle ASP, ancora una volta senza dare informazioni certe e senza chiarire quali e quanti di tali debiti saranno coperti col mutuo."
"In questa situazione a noi non resta che lasciare i lavori della Commissione dove è evidente che non si tiene conto dei diritti dell'opposizione e degli obblighi di trasparenza. Proseguiremo la nostra battaglia al momento del voto della legge in Aula, se il Governo non dovesse rinsavire prima."

Santa Barbara al Circomare Lipari. Dopo la S. Messa marinai in campo (foto e servizio)

'In occasione della festa di Santa Barbara, dopo la Santa Messa, celebrata nella Chiesa di Portosalvo a Marina Lunga da Mons. Gaetano Sardella, i ragazzi della capitaneria di Porto di Lipari si sono trasferiti nel campetto Freeland Club di Bartolo Giunta per disputare un triangolare di calcetto.
Triangolare triangolare vinto dalla squadra del maresciallo Roberto Mangione.
Le foto sono di Laura Lo Ricco

Buon Compleanno Immacolata !

Auguri di Buon Compleanno a te che, con tanto amore, ci sei sempre vicina. 
Melania e Salvo, Liliana e Salvatore e i nipotini
Ad Immacolata vanno anche i più affettuosi auguri di Buon Compleanno da Silvia e Salvatore Sarpi.

Auguri a..

Eolienews augura Buon Compleanno ad Immacolata Lo Presti, Caterina Busetta, Ezio Giunta, Bartola Merlino, Manuela Licciardo e Simone Portelli

mercoledì 4 dicembre 2013

Due ginecologi in forza all'ospedale di Lipari nel 2009 condannati al tribunale di Barcellona

I ginecologi Pietro Bongiovanni, 58 anni, e Ferdinando Gallo, 44 anni, di Messina sono stati condannati, entrambi, al tribunale di Barcellona a sei mesi di reclusione (pena sospesa), 500 euro di multa e al pagamento di una provvisionale di 50 mila euro ciascuno da corrispondere ai genitori di M.F., un bambino che oggi ha sei anni ed è affetto da “ insulto ipossico ischemico encefalico”. Praticamente una delle maggiori cause, se non di morte, di disabilità neurologica nel bambino. 
I due ex medici dell’ospedale di Lipari erano accusati di lesioni colpose punite dall’art. 590 del codice penale per un parto avvenuto nel 2007 nel nosocomio eoliano. 
I medici, comunque due seri professionisti, che hanno fatto nascere altri bambini nell'isola 
" omettevano- come si legge dagli atti- con un comportamento imperito, negligente ed imprudente di diagnosticare la condizione di sofferenza fetale e quindi di eseguire l’intervento di taglio cesareo per una rapida estrazione del feto". 
La famiglia del bimbo è stata assistita dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino.

Consegnata stasera da Don Gaetano e dal direttore Sarpi la piccola somma raccolta per una famiglia in difficoltà. Grazie per averci aiutato..ad aiutare

Nei locali attigui alla chiesa di San Pietro a Lipari stasera, prima dell'inizio della Santa Messa delle 18, il nostro direttore Salvatore Sarpi, alla presenza di Mons. Gaetano Sardella, ha proceduto a consegnare ad una famiglia in difficoltà il provento della raccolta fondi "Aiutaci...ad aiutare"
Come già anticipato il riscontro non è stato dei migliori e speravamo in qualcosa di più. Ma il momento è difficile per tutti. D'altronde- come sentirete nell'intervento video di Don Gaetano Sardella- anche una "goccia d'acqua" può essere d'aiuto, un segno di solidarietà.
A tutti coloro che hanno dato il loro aiuto va il nostro Grazie !
Questi nel dettaglio i fondi raccolti: La Matassa € 31,50; Supermercato D'Anieri Canneto € 31,50;
Versamenti € 105; Manhattan Bar € 67,50;  Supermercato D'Anieri Lipari € 28,00
Per un totale di € 263,50
L'INTERVENTO DI MONS. GAETANO SARDELLA:

Il consigliere Gugliotta scrive al sindaco a proposito delle "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"

Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
Oggetto: Approvazione Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"
Con la presente si rappresenta che in data 15.11.2013 il Consiglio dei Ministri ha provveduto ad approvare un Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità, con il quale vengono introdotte nuove disposizioni in materia di combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola. Tale Disegno di Legge, modifica le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, le quali stabilivano che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi...”, se non utilizzati in agricoltura, mettendo in pericolo la salute umana, dovevano essere considerati rifiuti e come tali dovevano essere trattati, vietando la combustione sul campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale che si configurava come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente. Il suddetto Disegno di Legge prevede, infatti, fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell'ambito della Pac, che i Comuni , con propria ordinanza, tenendo conto delle specifiche peculiarità del territorio, individuino le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri stero per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di regolamentare la succitata attività sospendendo o vietando la bruciatura in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana.
Senza dubbio, tale Disegno di Legge pone fine ad un’annosa questione che limita, e non poco, l’azione degli operatori nel settore dell’agricoltura e di tutti i proprietari di fondi terrieri.
Difatti, il divieto assoluto di bruciare sfalci, potature e paglia appare non essere compatibile con la realtà della nostra Regione, né tanto meno con le esigenze di un territorio insulare come le Eolie, ove parecchi sono i proprietari di appezzamenti terrieri.
Tutto ciò premesso, si invita l’Amministrazione Comunale a farsi parte diligente, al fine di emettere l’ordinanza regolativa.
Dott.ssa Annarita Gugliotta(Cons. Com. Vento Eoliano)

Celebrata la ricorrenza nazionale di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano,  accolto dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Alberto Di Pace e dal Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Alfio Pini, ha partecipato oggi nella sede centrale di Roma, alla ricorrenza  della festa di Santa Barbara, Patrona del Corpo Nazionale.
Una cerimonia in linea con le direttive del Governo per garantire la massima sobrietà in occasione delle ricorrenze delle Forze Armate, Corpi Armati e Corpi non Armati dello Stato.
Presenti alla celebrazione i Sottosegretari all’Interno Gianpiero Bocci e Domenico Manzione, il Capo di Gabinetto, Luciana Lamorgese, il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, il Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Umberto Postiglione, il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e tutti i vertici del Ministero dell’Interno.
Nel suo intervento il Ministro Alfano ha evidenziato quanto forte sia la fiducia che la gente ha nel Corpo Nazionale: «Che ci sia un Corpo efficiente, che funziona nel soccorso come nella prevenzione» - ha detto il Ministro - «rende più forte nei cittadini l'idea della Patria.  È l’apprezzamento dei cittadini, unito al riconoscimento delle Istituzioni, che Vi auguro di continuare a ricevere a fronte dello straordinario impegno che, sono certo» - ha aggiunto Alfano - «non mancherete di mettere in campo con il sostegno, che oggi desidero ribadire, del Governo e mio personale».
Il Capo Dipartimento Alberto Di Pace ha ricordato come dietro ad ognuno dei 700.000 interventi di soccorso che i Vigili del Fuoco effettuano ogni anno ci siano fatica, impegno, professionalità e competenza di una struttura altamente specializzata che ha dimostrato di saper funzionare, anche nelle difficoltà dovute ad un quadro finanziario di eccezionale severità. «Auspichiamo» - ha concluso il suo discorso il Prefetto Di Pace - «un sempre maggiore allineamento di tutte le componenti del Ministero dell'Interno».

Come si vota per le primarie del PD dell'8 dicembre

L’8 dicembre, come sappiamo, in tutti i comuni si vota per eleggere la Segreteria nazionale del PD
                                                           Come si vota.
Hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto.
Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013.
Ricordati che prima di prendere la scheda elettorale ti sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.
Recati al tuo seggio munito di un documento d’identità e della tua Tessera Elettorale, nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al PD non hanno quest’obbligo) e ti sarà consegnata la scheda elettorale per esercitare il tuo diritto di voto.
Barra sulla scheda il nome della lista del candidato (Renzi - Cuperlo - Civati) a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere  
 Saverio Merlino (Segretario PD Lipari-Eolie)

Lipari, Naomi Campbell denunciata da fotografo: assente in tribunale

(da giornaledisicilia.it) Naomi Campbell non si è presentata in tribunale, a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove era prevista l'udienza del Gip sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Francesco Massara, dopo la denuncia di un fotografo di Lipari, Gaetano Di Giovanni, rappresentato dall'avvocato Angelo Pajno, per lesioni personali e violenza: il reporter sarebbe stato aggredito dalla top model, in vacanza nelle Eolie, nell'estate 2009.
Il giudice Ennio Fiocco ha rinviato la prossima udienza al 20 febbraio. La Campbell è difesa dall'avvocato Guido Alleva. Il rinvio è stato determinato da un difetto nella citazione, fatta presso la sezione distaccata del tribunale di Lipari, ora soppressa, e non notificata in lingua inglese. 
Naomi Campbell, fotografata a Lipari da Di Giovanni mentre si trovava a Marina Corta, non avrebbe gradito gli scatti e si sarebbe scagliata contro il fotografo, che si è recato al pronto soccorso: il referto dei medici parla di tre giorni di prognosi per dei graffi a un occhio.

La risposta dell'on.Vigna alla richiesta di Merlino (PD) di apertura di una indagine amministrativa per quanto accaduto a Peluso.

Gentile Signor Merlino,
da isolano come lei, ma anche da medico e da politico, purtroppo conosco bene le difficoltà nel garantire prestazioni di qualità nei territori che presentano maggiori criticità oggettive per l’organizzazione dei servizi.
I problemi si moltiplicano nell’attuale contesto economico recessivo che tende a ridurre la disponibilità delle risorse.
Basterebbero queste elementari e forse grossolane osservazioni per indicare alla politica l’indifferibilità della riforma del nostro SSN che – dopo 35 anni – è chiamato a confermare la propria sostenibilità, sia economica che – soprattutto – di qualità!
Cordialmente,
Pierpaolo Vargiu
Presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati

Stamina. Tar del Lazio sospende bocciatura del «metodo» da parte del pool di esperti Accolto il ricorso di Vannoni: il tribunale blocca il decreto di nomina del comitato da parte del Ministero della Salute

Il Tar del Lazio dà ragione a Davide Vannoni, presidente di Stamina: i giudici hanno sospesoil decreto di nomina della commissione scelta dal Ministero della Salute che ha bocciato il «metodo Stamina». Di conseguenza è sospeso ancheil parere contrario alla sperimentazione. È stato dunque accoltoil ricorso del presidente di Stamina, Davide Vannoni.
«AVVIARE ISTRUTTORIA» - Nell’ordinanza, i giudici amministrativi hanno anche invitato il Ministero della Salute ad avviare un’istruttoria approfondita sul «metodo Stamina». Vannoni ha contestato davanti al Tar la composizione della commissione scientifica del Ministero che ha bocciato la sperimentazione, sostenendo che gli esperti non sono stati imparziali e che alcuni membri si sono espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati. Questi i componenti del comitato: Fabrizio Oleari, Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Vincenzo Silani, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Stefano Di Donato, Antonio Federico, Maurizio Scarpa, Giulio Cossu, Luigi Pagliaro, Amedeo Santossuoro, Patrizia Popoli, Maria Cristina Galli. Nessuno di loro ha voluto commentare la sentenza del Tar.
ESPERTI FAVOREVOLI - Secondo i giudici, è necessario che ai lavori del comitato scientifico che deve valutare l’opportunità di avviare una sperimentazione (per la quale erano stati stanziati tre milioni di euro) «partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo». «Non è stata garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale» scrivono i giudici, aggiungendo che «il requisito dell’indipendenza dei componenti del comitato scientifico è stato ritenuto essenziale anche dal Ministero della Salute» e che «tale indipendenza va intesa primariamente in senso ideologico (e dunque non necessariamente economico, come sembra affermare il Ministero nella memoria difensiva) e deve quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Foundation».
CARTELLE CLINICHE - Infine, i giudici ritengono che, «prima di esprimere il parere negativo all’inizio della sperimentazione, il comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia. Pazienti che, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali».