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venerdì 6 dicembre 2013

LABORATORI D’ANALISI, TAR SICILIA BOCCIA IL DECRETO RUSSO

Nuovo capitolo nella ‘guerra’  tra i laboratori d’analisi e la Regione siciliana. Mentre va avanti lo scontro sul fronte della restituzione delle somme incassate dai centri con il vecchio tariffario regionale, nonostante l’entrata in vigore  del ”Bindi”, oggi i titolari dei laboratori d’analisi siciliani  incassano una vittoria. Il Tar, infatti, ha cassato il decreto dell’ex assessore alla Salute dell’Isola, Massimo Russo, che prevedeva  l’introduzione di soglie minime per gli esami, ‘costringendo’ i  piccoli centri a fondersi in consorzi. Pena la perdita  dell’accreditamento, ossia l’espulsione dalla lista dei laboratori  convenzionati.
I giudici amministrativi hanno bocciato la norma, pubblicata  nell’agosto del 2012, per due ordini di motivi. Intanto perche’ il  decreto dell’ex assessore Russo e’ stato presentato dopo le dimissioni dell’allora governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e l’articolo 8  dello Statuto siciliano prevede che nel periodo che intercorre tra lo  scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana e la nomina del nuovo  Governo gli assessori possono compiere solo “atti di ordinaria  amministrazione”.
Allora, secondo il Tar il decreto non rientrerebbe nell’ambito della ordinaria amministrazione.“L’introduzione della  soglia minima (100mila prestazioni all’anno, ndr) come criterio per  l’accreditamento e la contrattualizzazione e previsione di mancata  contrattualizzazione per il mancato raggiungimento – si legge nella  sentenza – non presenta le caratteristiche ne’ di un atto di ordinaria amministrazione, ne’ di un atto urgente ed indifferibile:  limitatamente a tale parte, il decreto assessoriale deve, pertanto,  essere annullato”. Inoltre, secondo i giudici amministrativi il  provvedimento l’accorpamento che va fatto non puo’ realizzarsi senza  una maggiore gradualita’.
“Se puo’ convenirsi con la difesa erariale sulla necessita’ di  introdurre una soglia minima – dicono dal Tar -, non puo’, invece,  rimanere esente da censure il tentativo di raggiungere tale obiettivo  senza alcuna seria graduazione temporale per l’applicazione di tale  nuova regolamentazione per le strutture gia’ definitivamente  accreditate”. Soddisfazione per la sentenza viene espressa da Marco  Falcone, vice capogruppo del Pdl – Fi all’Assemblea regionale  siciliana, secondo il quale si trattava di un “odioso decreto che  ledeva il libero esercizio della professione. Finalmente i laboratori  d’analisi siciliani potranno fruire delle convenzioni senza dover  sottostare a condizionamenti e imposizioni da parte della Regione”.
“Il Tar – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino - si e’ espresso sui termini temporali per l’aggregazione dei laboratori e sulla questione dell’obbligo sul processo di aggregazione. Adesso stiamo avviando un percorso virtuoso sulla qualita’ dei servizi e con l’obbligo, quale requisito di accreditamento, della valutazione esterna di qualita’ che portera’ una competizione virtuosa e la possibilita’ di far permanere nella rete le strutture che erogano servizi di qualità’”.
Sull’intenzione di un ricorso, rispetto al provvedimento assunto dal Tribunale Amministrativo, Borsellino ha aggiunto: “Noi stiamo procedendo dando dei termini temporali compatibili ad un processo di verifica dei requisiti di accreditamento e di riqualificazione della medicina di laboratorio che in linea con i nuovi parametri pero’ prevede dei tempi maggiormente ragionevoli”.

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