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mercoledì 28 giugno 2023

Memory Box. Nuovo appuntamento stasera con Racconti d'estate - Cinema in piazza

 


Quanto siamo il risultato delle nostre radici e quanto possiamo ritenerci liberi e non condizionati nelle nostre scelte dalla storia dalla quale proveniamo? Il Canada e il Libano, due paesi e due culture all’apparenza lontanissimi. Una madre e una figlia, e una nonna, alle prese con il proprio passato, da rimuovere o da scoprire a seconda di ciò che ci porta in dote.

“Memory box” opera meravigliosamente poetica di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, coppia di autori libanesi, prende spunto dalle esperienze vissute dalla cineasta nella propria adolescenza per poi filtrarle attraverso il linguaggio cinematografico. Ancora una volta come ne “Le otto montagne” un film di due compagni di vita, come a volere sottolineare che per entrare nella stanza dei ricordi è opportuno avere a fianco qualcuno che ti ama e ti protegge.

“Memory box” utilizza il cinema per ricomporre i frammenti dell’esistenza, ci sono tante storie dentro, quelle del nostro presente fatto di immagini veloci di smartphone che non riescono a mettere a fuoco ciò che desideriamo e poi quelle di un passato dove in una terra devastata come il Libano degli anni Ottanta la speranza di un futuro sembra un lusso riservato a pochi. In mezzo ci sono scelte, paure, rimozioni e amici e compagni persi e poi, forse, ritrovati. In mezzo c’è la vita, nonostante tutto.

Auguri di...

Buon Compleanno a Linda Sarpi, Nabyl Ouamiq, Dino Fiannacca, Annamaria Merlino, Laura Strano, Marco Fichera, Gaspar Dumitru, Manlio Cortese, Agata Currò


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Cerca il tuo tesoro

Cercasi capretta per marciapiede "boscato" sulla via Maggiore... in pieno centro a Lipari (3 foto più che eloquenti)



Vulcano: Sinergia tra la Fucina di Efesto e l'Università di Messina


 

Caccia, in Sicilia preapertura dal 2 settembre. Sammartino: «Calendario frutto del confronto con il Comitato faunistico venatorio»

Pubblicato sul sito della Regione il calendario venatorio 2023/24 per la Sicilia. A darne notizia è l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino. «Il calendario - commenta l’esponente del governo Schifani - è stato redatto seguendo il modello della condivisione e dell’ascolto, che è il nostro metodo di lavoro, coinvolgendo quindi i componenti del Comitato faunistico venatorio».

La preapertura, fissata per sabato 2 settembre, riguarderà solo alcune specie di uccelli (tortora e colombaccio) e mammiferi (coniglio selvatico). Sarà possibile cacciare la tortora anche il 3 e il 6 settembre, mentre il colombaccio e il coniglio selvatico il 3, il 6, il 9 e il 10 settembre, nella sola forma dell'appostamento temporaneo.

L'apertura generale della caccia è programmata per la terza domenica di settembre (17 settembre) in tutto il territorio nazionale, con chiusura prevista il 31 gennaio 2024, con periodi diversi in base alle varie specie. Per tutta la durata della stagione (17 settembre 2023-31 gennaio 2024) è, invece, autorizzata la caccia al cinghiale (con alcune prescrizioni in base alla tipologia di attività), alla gazza e alla ghiandaia.

La Sicilia, attraverso il Piano faunistico venatorio, ha previsto il divieto di caccia nei siti Natura 2000, che comprendono Sic (Siti di importanza comunitaria), Zsc (Zona speciale di conservazione) e Zps (Zona di protezione speciale), tranne in pochi casi in cui l'attività è consentita dal mese di ottobre.

Per tutti i dettagli sul calendario, è possibile consultare il sito dell'assessorato regionale dell'Agricoltura a questo link.

La Chiesa venera oggi Sant' Ireneo di Lione

Il nome di S. Ireneo è legato alla schiera numerosa di quegli eroi che col martirio illustrarono la Chiesa di Lione. Nato l'anno 121 nelle vicinanze di. Smirne, ebbe per primo precettore l'illustre vescovo di quella città S. Policarpo. Da questo insigne maestro succhiò lo spirito apostolico ed apprese quella scienza che Io rese uno dei più belli ornamenti della Chiesa, in quei tempi di lotta e di sangue. Ancora giovane, erudito in ogni scienza e dotato di meravigliosa facondia, diede un primo assalto alle vituperose dottrine degli Gnostici e Valentiniani che avevano corrotto la dottrina di Cristo. Ma il desiderio di approfondire negli studi lo spinse a Roma, dove insegnavano i più celebri maestri del suo tempo, e fu tale il progresso che fece in queste scuole, che al fine dei corsi poteva ormai gareggiare con i suoi precettori.

Recatosi nelle Gallie fissò la sua dimora a Lione dove era. vescovo S. Potino. Questi, conosciuti i talenti e le virtù, eminenti del giovane, lo propose agli ordini sacri e al sacerdozio.

Da quell'istante lo zelo del novello levita non ebbe più misura. La sua parola penetrava i cuori e conquistava: cadevano gli idoli e i templi, e la luce della verità illuminava le menti degli idolatri che a schiere chiedevano il S. Battesimo.

Alla predicazione Ireneo aggiunse numerosissimi scritti, fonti inesauribili di dottrina e di sapienza. Scritti che, secondo S. Girolamo, erano una barriera insormontabile contro la quale si infrangevano gli sforzi ed i sofismi dei nemici di Cristo e della Chiesa. Alcuni di essi andarono perduti, ma molti si conservano, tra i quali i cinque libri contro gli eresiarchi, che sono una delle più belle analogie della dottrina cristiana. A questo lavoro egli seppe pure accoppiare una profonda pietà dando i più, ammirabili, esempi di virtù.

Essendo stato martirizzato il, santo. vescovo Potino, il popolo lionese, unanime, .elesse alla sede vescovile.
S. Ireneo, il quale recatosi a Roma per la consacrazione, portò al Papa S. Eleuterio una lettera ridondante del più forte attaccamento al Vicario di Gesù Cristo, e ri tornò alla sua sede confortato dalla benedizione del Sommo Pastore.

Conscio della nuova missione che il Signore gli aveva affidato, non si concesse un istante di riposo. Predicò con la parola, con l'esempio e con la potenza dei miracoli. Sorta in quel tempo la questione circa la celebrazione della Pasqua, il Papa Vittore minacciò la scomunica ai vescovi dell'Asia che su questo punto dissentivano dai loro fratelli nell'episcopato. S. Ireneo intervenne colla sua autorità e portò la pace. Dopo tutto questo sigillò sotto Settimio Severo, col sangue, quella fede che aveva predicato e per la quale aveva tanto sofferto. Benedetto XV ne estese la festa a tutta la Chiesa, cingendolo dell'aureola di dottore.

PRATICA. Impariamo da S. Ireneo l'attaccamento al Papa e con lui sappiamo combattere da veri soldati per essere degni del nome di cristiani.

PREGHIERA. O Dio, che desti al beato martire e vescovo Ireneo la grazia di espugnare l'eresia e consolidare la pace nella Chiesa, deh! concedi al tuo popolo forza e costanza nella santa religione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ireneo, vescovo, che, come attesta san Girolamo, fu, da piccolo, discepolo di san Policarpo di Smirne e custodì fedelmente la memoria dell’età apostolica; fattosi sacerdote del clero di Lione, succedette al vescovo san Potino e si tramanda che come lui sia stato coronato da glorioso martirio. Molto disputò al riguardo della tradizione apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa della fede cattolica.

Oggi è il 28 Giugno. Buongiorno con questa foto di Marco Giaquinta


White beach e baia di Canneto -


martedì 27 giugno 2023

Tango vietato a Stromboli... nonostante il patrocinio del Comune

Cristina Dante per conto del signor Giuseppe Fulco, organizzatore della manifestazione "Tango IV edizione" a Stromboli, ci gira questa nota dalla quale è ben evidente il rammarico per quanto accaduto, nonostante l'ordinanza sindacale che disciplina le emissioni sonore, non si applica agli eventi aventi il patrocinio del Comune, come in questo caso:

"Abbiamo chiesto al sindaco, in data 22/12/22, quale fosse la via migliore per avere il patrocinio del Comune e le relative autorizzazioni, in gennaio abbiamo inviato pec al Comune, ai primi di giugno (6 mesi dopo) ci hanno chiesto il progetto dell’evento, prontamente trasmesso, e i primi di giugno ci hanno rilasciato il patrocinio (nel progetto era chiaramente indicato che avremmo terminato max all’1, che la musica di tango non ha percussioni, che nessuno beve alcolici, ecc ecc… indicando ovviamente tutte le location coinvolte e le relative date.

Il Comune ci ha onorato ( prima volta) del suo patrocinio, per “l’elevato contenuto culturale e turistico della manifestazione”.
Come noto trattasi di evento privato in locali spero al pubblico o privati, mai su suolo pubblico, e per assistervi non di paga nulla . 

Alle ore 23.25 (!!!) del 25/6 il maresciallo chiamava dicendo di spegnere la musica…

Io portavo poi la documentazione relativa al progetto ed al patrocinio ( che a mio modesto avviso trattiene in se anche i crismi dell’autorizzazione), ma mi veniva detto che ci voleva anche la croce rossa fuori dal locale…
Nell’ordinanza in questione, peraltro, a pagina 6 ,c’è scritto che questa ordinanza non si applica ad eventi patrocinato dal Comune, ma sarà stato un refuso…

Ps ovviamente abbiamo pagato la Siae per tutte le serate.
Pare che se faccio ballare il tango a casa mia dai miei ospiti ( tra cui i maggiori ballerini argentini), lo possa fare, purché non arrechi disturbo alla quiete pubblica…
quindi se riusciamo balleremo dalle 18 alle 23,30 a casa mia.

Certo non è un modo per sviluppare il turismo in un posto che comunque di turismo da 50 anni vive.

Giuseppe Fulco

Il grande abbraccio tra comunità scolastiche. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 27 giugno 2023


Giro di vite alla movida. Nuove regole per i locali. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 giugno 2023

Leni intitola piazza a Favaloro, padre del by pass coronarico. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi

(ANSA) - LENI, 27 GIU - Nel centenario della sua nascita, il prossimo 12 luglio, il Comune di Leni (Salina) intitolerà la piazza principale a Renè Geronimo Favaloro, cardiochirurgo argentino di fama internazionale, padre del bypass coronarico.

I suoi nonni erano originari di Valdichiesa, frazione del Comune di Leni da dove emigrarono alla fine dell'800 in Argentina, mentre nell'isola imperversava la fillossera che distrusse tutte le viti.

    Lo stesso giorno, durante un'iniziativa al Centro culturale, sarà ufficializzata la sottoscrizione del gemellaggio con La Plata, in Argentina, città dove il cardiochirurgo nacque e dove visse insieme con i genitori, i nonni e il fratello Juan José.
    Renè Favaloro era fortemente legato alla terra dei suoi avi e, nel 1999, un anno prima della sua morte, le tre amministrazioni di Salina gli conferirono la cittadinanza onoraria. Nel 2008, invece, un busto bronzeo del cardiochirurgo è stato fatto posizionare dall'amministrazione di Leni dinnanzi all'ambulatorio medico (ANSA)

La tutela del mare passa dalla rotta dei delfini. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 giugno 2023

Protezione civile : il 5 luglio in Sicilia si testa nuovo sistema di allarme

Mercoledì 5 luglio, alle 12, i telefoni cellulari in Sicilia saranno raggiunti da un messaggio di test “IT-alert”, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile nell’Isola suoneranno contemporaneamente, emettendo un segnale distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio. L’invito per tutti, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è quello di andare sul sito www.it-alert.it e rispondere al questionario: le risposte degli utenti, infatti, consentiranno di migliorare lo strumento.

Tra fine giugno e i primi di luglio saranno effettuati, nelle cinque regioni che aderiscono alla sperimentazione (Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, ed Emilia Romagna), ulteriori test per verificare le funzionalità del sistema.

Superata la fase di test, “IT-alert” consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense. È importante sottolineare che “IT-alert” non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

«La Sicilia – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – è tra le cinque regioni italiane che prendono parte a questa iniziativa della Protezione civile nazionale per testare il nuovo sistema di allarme pubblico. Invito tutti i siciliani a partecipare attivamente alla sperimentazione per consentire il miglioramento dello strumento. Speriamo di non dovere mai farne uso, ma dobbiamo essere pronti per evitare di farci trovare impreparati in situazioni di estremo pericolo per la popolazione. Partecipare al test è un dovere civico. Per tutti».

Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-alert”: non è necessario iscriversi, né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi “IT-alert” possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

L’ Argentina e Leni celebreranno il centenario della nascita del grande cardiochirurgo René Favaloro. I nonni emigrarono da Salina alla fine dell’800

Il prossimo 12 luglio l’Argentina celebrerà il centenario della nascita del più grande medico della sua storia, René Geronimo Favaloro, inventore del bypass, amatissimo dai latinoamericani per la sua esistenza ricca di valori e percorsa da ferrei ideali di democrazia e giustizia.

I nonni di René Favaloro emigrarono dall’isola di Salina alla fine dell’800 e per questo il chirurgo rimase profondamente legato all’Italia e alle sue tradizioni, presenziando nel 1999 alla cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria che gli fu concessa proprio dall’isola eoliana dei suoi avi.

Grazie all’impegno del Comune e del sindaco Giacomo Montecristo, il 12 luglio prossimo alle 18 si terrà una manifestazione a Rinella presso la terrazza del Centro Culturale, nella struttura che ospita anche la sala consiliare.

Il giornalista e scrittore Luca Serafini presenterà il suo libro “Il cuore di un uomo” (Rizzoli) – vincitore del premio letterario più prestigioso per la letteratura dedicata alla medicina (“Zanibelli Sanofi”) -, biografia romanzata di René Favaloro.
Seguirà un collegamento audio/video con Julio Garro, sindaco di La Plata (città dove Favaloro crebbe insieme con i genitori, i nonni e il fratello Juan José, grande ortopedico, e dove entrambi conseguirono la laurea) e le autorità di Jacinto Arauz, città dalla Pampa dove René e Juan José impiantarono negli anni Cinquanta un comprensorio medico di eccellenza assoluta, come semplici medici di campagna.
Saranno presenti i sindaci dei Comuni di Leni, Malfa, Santa Marina Salina e Lipari. Sarà ufficializzata l’intitolazione della piazza del centro di Leni a René e Juan José Favaloro e sarà annunciata la sottoscrizione dell’accordo di gemellaggio tra i comuni di Leni e La Plata.

Installato dal Rotary il quarto defibrillatore a Lipari, frutto della donazione al club della signora Sacco

Anche Lipari Centro ora è cardioprotetta. Il Rotary Club di Lipari - Arcipelago Eoliano ha portato a termine un’ulteriore installazione di una postazione DAE, stavolta donata al Club dalla Signora Elisa Sacco ed installata sul Corso Vittorio Emanuele sulla facciata del Circolo Pensionati Lipari - Sala delle Lettere (zona Palma).
Dal Presidente Rotary Giuseppe Biancheri e da tutto il Club va un immenso ringraziamento alla Signora Elisa, che con questa donazione, ha voluto ricordare la Memoria dell’amato marito Piero Salmieri.
Un profondo grazie va anche a Mons. Gaetano Sardella per il prezioso aiuto, ed al Presidente del Circolo Pensionati di Lipari, Nuccio Spinella per aver concesso lo spazio utile all’ installazione.

Il Presidente Biancheri ricorda che le installazioni delle Postazioni Dae, avvenute finora sono possibili anche grazie alla raccolta fondi che continua ad essere attiva, e continuerà ad esserlo anche nei prossimi mesi, attraverso i salvadanai presenti in molti supermercati dell’isola, e sopratutto su una piattaforma on-line all’indirizzo www.gofund.me/f999fef1.
Ed è quindi sempre possibile effettuare una donazione che, anche se minima, può essere fondamentale; più Defibrillatori verrano dislocati sulle Isole e più le percentuali di salvare una vita saliranno.
Entro poco tempo, la Dott.ssa Federica Addamo, che affianca il Club nel progetto “Regala un Battito”, terrà un corso pubblico di Primo Soccorso, gratuito ed aperto a tutti, nella speranza che più persone possibili apprendano come intervenire in queste circostanze.

Ogni anno in Italia, circa 60.000 decessi sono causati da arresto cardiaco, l’unica cura possibile in questi casi è un tempestivo intervento con una scarica elettrica, che è più efficace quanto più è tempestiva, cioè quanto meno tempo è passato dall'insorgenza dell'aritmia all'erogazione della scarica elettrica; il massimo di efficacia si ha nei primi 10 minuti circa dall'inizio dell'arresto. Per questo motivo la presenza di un defibrillatore in zona, oltre che di persone che sappiano come intervenire, può fare la differenza tra la vita e la morte.

Da tutto il Rotary Club: Grazie a tutti coloro che hanno donato, e che continueranno a farlo in futuro.

In questa giornata così importante, il commosso e profondo pensiero del Presidente Biancheri va all’amico Piero.

Auguri di...

Buon Compleanno ad Alessandra Aliberti, Giuseppe Mirabito, Paolo Leonardi, Angelica Raddi, Gaetano Di Giovanni, Cinzia Giampino, Lina Casabona, Corrada Sallustro, Lucrezia Carla Lodi, Bartolo Mandarano


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Il passato resta

Nove atleti paralimpici in canoa da Vulcano a Capo D'Orlando. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi

(ANSA) Lipari, 27 giugno - Nove atletici paralimpici, italiani e stranieri, si cimenteranno, domenica prossima, nella “Traversata NoLimits” in canoa tra l’isola di Vulcano e Capo D’Orlando sulla costa messinese: percorreranno circa 20 miglia marine. Tra di loro vi sarà anche il campione mondiale di paracanoa l’italo – argentino Esteban Farias.

L’iniziativa è delle associazioni “NoLimits-Al di là del muro” di Capo d’Orlando e “Ricominciamo a Volare” di Vigevano e rientra nell’ambito del gemellaggio che è stato sancito lo scorso anno. (ANSA)

Eolie, dal 7 luglio potenziamento del servizio di emergenza-urgenza

Foto: Giornale di Lipari
COMUNICATO
Al via il potenziamento del servizio di emergenza-urgenza nelle isole Eolie. Dal 7 luglio a Panarea e Filicudi saranno operative per la prima volta due ambulanze, mentre la postazione del 118 già esistente a Lipari potrà contare anche su un secondo mezzo di soccorso. Il provvedimento è stato disposto dall'assessorato regionale alla Salute e concertato con la Seus 118 e l'Asp di Messina.


«Questa implementazione del servizio di emergenza-urgenza è il risultato di una efficace collaborazione interistituzionale volta alla tutela del diritto dei cittadini all’assistenza medica e alla salute - dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo -. Il nostro obiettivo, come governo regionale, è sempre quello di dare risposte concrete ai cittadini e, in questo caso specifico, anche alle necessità peculiari di territori che nella stagione estiva sono meta di centinaia di migliaia di turisti».


In particolare, a Panarea il servizio sarà attivato h24 con due autisti-soccorritori e un'ambulanza che stazionerà nei locali attigui la Guardia medica messi a disposizione dall'Azienda sanitaria provinciale. Il mezzo utilizzato, di proprietà della Protezione Civile del Comune di Lipari, è concesso in comodato d'uso gratuito all'Asp e lasciato in consegna alla Seus, che si occuperà anche della manutenzione.


A Filicudi il servizio di emergenza-urgenza verrà svolto dai Volontari della Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia, presenti presso la sede della stessa, come da convenzione con l'Asp messinese. L'operatività anche in questo caso sarà h24, stavolta con un'ambulanza elettrica, sempre consegnata dall'Asp alla Seus.


A Lipari, infine, il servizio di emergenza-urgenza già esistente sarà potenziato con una seconda ambulanza elettrica- anche in questo caso di proprietà dell'Asp- messa a disposizione della Seus in affiancamento all'ambulanza attuale.


«Grazie agli input dell'assessorato alla Salute e alla sinergia operativa con l'Asp di Messina, guidata dal commissario Dino Alagna - sottolinea il presidente della Seus Riccardo Castro -, garantiremo con le nostre professionalità un significativo potenziamento dell'emergenza-urgenza nelle Eolie, con un occhio di riguardo anche sul versante ambientale e del risparmio energetico che sarà assicurato dall'impiego anche di ambulanze elettriche. Un particolare ringraziamento va al responsabile dell'Area operativa regionale Nico Le Mura e a tutti gli altri dipendenti della Seus che hanno collaborato per l'avvio di questo atteso servizio».

Vota "Le perle eoliane": Le modalità


“ Le perle eoliane” è il nome premio che sarà attribuito da Brand Eolie a sette eccellenze dell’arcipelago che si sono distinte nei campi artistico , artigianale, imprenditoriale, promozionale, della solidarietà, dell’ incoming, e della buona cucina.

Sarà il popolo della rete a decretare i vincitori della prima edizione che si svolgerà, in occasione della finale regionale di Miss Italia – elezione di Miss Isole Eolie in programma il 22 luglio, dalle 20,30, al teatro del castello di Lipari.
Potrete segnalare le eccellenze delle Eolie attraverso il seguente link :

La Chiesa venera oggi San Cirillo d'Alessandria

Cirillo fu l'intrepido difensore della divina maternità di Maria, il trionfatore di quel concilio di Efeso che mise fine a un'insidiosa controversia teologica che aveva contrapposto per anni le due sedi più prestigiose dell'oriente: quella di Alessandria, in Egitto, della quale era vescovo Cirillo, e quella patriarcale di Costantinopoli, retta da Nestorio. Il patriarca Nestorio, intelligente e astuto la sua parte, si era fatto portavoce di un'idea che, di primo acchito, poteva apparire una sottigliezza bizantina, ma che in realtà smantellava uno dei dogmi chiave del cristianesimo: l'incarnazione.

Nestorio si era messo a contestare il titolo di Theotokos, cioè «madre di Dio», con il quale veniva onorata la Vergine Maria. «Tutt'al più affermava Nestorio la potremmo chiamare madre di Cristo, cioè Christotókos». Gli pareva assurdo che una donna potesse essere madre di Dio.

La realtà era che quel Gesù che Maria aveva dato alla luce nella grotta di Betlemme, era lo stesso Verbo vivente, generato dalla stessa sostanza del Padre e che nel tempo si era fatto carne. Era insomma Figlio di Dio. L'incarnazione non era una pura unità di relazione di due persone in Cristo, quella divina e quella umana, ma un'unione sostanziale, ipostatica come dicono i teologi. Quindi Maria è madre di Dio: questo insegnava da sempre la chiesa universale. Proclamando queste tesi, Cirillo si oppose alle novità di Nestorio: prendeva il via così una contesa aspra e serrata, nella quale si intromise anche l'imperatore di Costantinopoli, minacciando prima di esilio il vescovo di Alessandria e passando poi alle vie di fatto, che per Cirillo vollero dire qualche mese di duro carcere.

Ma il grande vescovo non si lasciò intimorire; per la difesa dell'integrità della fede cristiana egli era disposto a tutto: «Noi per la fede di Cristo fece sapere a Nestorio siamo disposti a subire tutto: le catene, il carcere, tutti gli incomodi della vita, e la stessa morte».

Battagliero più che mai, Cirillo diede fondo a tutto il suo coraggio, controbattendo con acume e con dovizia di motivi tutti i sofismi di Nestorio, il quale, a corto di argomenti, non trovò di meglio che aizzargli contro i suoi seguaci i quali gli affibbiarono per spregio l'appellativo di «faraone».

Allora Cirillo si appellò all'autorità del vescovo di Roma. «Degnateci di dirci scriveva a Celestino I se dobbiamo restare in comunione con Nestorio o se dobbiamo cessare ogni relazione».

Il papa gli rispose affidandogli la difesa dell'ortodossia. Intanto l'imperatore di Costantinopoli, sperando nella vittoria di Nestorio, decideva di convocare a Efeso un concilio per porre fine alle diatribe teologiche che minacciavano di esplodere cruentemente in altre sedi. Ma le cose non andarono come l'imperatore sperava e, nonostante il suo appoggio, il patriarca Nestorio uscì da Efeso sconfitto. Cirillo, dotato di profonda cultura teologica, fu abilissimo nel confutare le posizioni eretiche del suo avversario e nel far brillare in tutta la sua chiarezza la dottrina della chiesa cattolica, così come appariva dalla rivelazione.

«L'Emmanuele consta con certezza di due persone aveva spiegato all'assemblea attenta e desiderosa di essere illuminata: di quella divina e di quella umana. Tuttavia il Signore Gesù è uno, unico vero figlio naturale di Dio, insieme Dio e uomo; non un uomo deificato, simile a quelli che per grazia sono resi partecipi della natura divina, ma Dio vero che per la nostra salvezza apparve nella forma umana». Con questa illuminante sintesi di pensiero riuscì a convincere la quasi totalità dei padri conciliari a proclamare Maria madre di Dio, Theotokos. Ai legati, inviati del papa, non restò che sanzionare, e con grande gioia, i decreti dell'assemblea. Il concilio di Efeso si narra finì con una grande fiaccolata in nome di Maria, la vera trionfatrice dell'assise, e alla cui esaltazione Cirillo dedicò alcuni dei suoi più straordinari e appassionati sermoni.

Cirillo, teologo acuto e polemista indomito, fu anche un valido pastore d'anime. Usò infatti gran parte della sua intelligenza nello sminuzzare a uso dei semplici fedeli i concetti, non sempre accessibili, della dottrina cristiana. Accanto alle opere esclusivamente di speculazione teologica, ci sono state tramandate centocinquantasei Omelie sul Vangelo di Luca e le Lettere pastorali. I meriti del battagliero vescovo stanno comunque nella sua tenace fermezza posta alla difesa dell'ortodossia e nella santità di vita. Tali meriti, almeno in occidente, gli vennero però riconosciuti piuttosto tardi. Il suo culto venne infatti esteso a tutta la chiesa latina soltanto sotto il pontificato di Leone XIII (1882) e in tale data gli venne anche conferito il meritatissimo titolo di dottore della chiesa.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d’Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l’integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell’unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.

Al via giovedì prossimo a Vulcano "Strad - Arte Vulcanara". Il programma della quattro giorni


 

Oggi è il 27 Giugno. Buongiorno con questa foto di Luisa Foti

Veduta sulle Eolie - 

lunedì 26 giugno 2023

Controlli dei carabinieri. Denunce e sanzioni. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 26 giugno 2023

A Milazzo nel fine settimana eventi dal vivo e gran pienone nei vari siti... come a Lipari... o forse no!

 

Fidapa Eolie: Rinnovato il Consiglio di presidenza di sezione. Neo presidente l'avvocato Biviano


COMUNICATO STAMPA

Domenica 25 giugno alla presenza della Vice Presidente del Distretto Sicilia Letizia Bonanno si sono svolte le elezioni per il rinnovo del CPS della sezione FIDAPA Isole eolie" Le Sette Sorelle". L' Avvocato Nunziella Biviano è la neo Presidente, guiderà la sezione  per il biennio 2023/2025 dal 01/10/23.

Il nuovo Consiglio direttivo, composto dalla socia Lucia Bonfante (Vice Presidente), dalla socia Cinzia Taranto (Segretaria) dalla socia Marianna Triolo (Tesoriera), dalla socia Alessandra Lo Ricco (socia Young) e dalla socia Eliana Mollica (Past Presidente)

 affiancherà la Presidente Biviano nella promozione di attività ed iniziative culturali e sociali per affermare i valori associativi e sostenere gli obiettivi che la FIDAPA persegue in Italia da oltre 95 anni.

Consiglieri eletti sono  la socia Nunziata D'Alia , la socia Domenica Monte e la socia Chiara Giorgianni.

Revisori dei conti eletti la socia Eugenia Bernardi, la socia Lucy Iacono e la socia Daniela Iannuzzi.

“La FIDAPA BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) è un movimento di opinione femminile rappresentato in Italia da circa 12.000 Socie ed appartiene alla Federazione Internazionale IFBPW ( International Federation of Business and Professional Women)” – afferma la Presidente Nunziella Biviano – “ E’ per me un grande onore guidare  la sezione delle Isole Eolie nel prossimo biennio . Ringrazio tutte le Presidenti che mi hanno preceduta e ogni singola socia per la fiducia. Lavoreremo tutte assieme al programma promosso dalla Federazione e daremo il nostro contributo in assoluta sinergia con le sezioni del Distretto Sicilia."

Ossidiana del Mediterraneo, esposizione al museo di Lipari. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi

(ANSA) - LIPARI, 26 GIU - La presenza nell'isola di Lipari di uno dei più importanti giacimenti di ossidiana, materia prima largamente utilizzata nella preistoria per la fabbricazione di utensili di vario tipo e che ha inciso sul popolamento dell'isola, ha suggerito l'idea di realizzare, all'interno del museo "Bernabò Brea" la mostra "Ossidiana del Mediterraneo" che sarà inaugurata dopodomani per concludersi il 31 ottobre.

L'esposizione rientra nelle attività di promozione del Parco Archeologico delle Isole Eolie, diretto da Rosario Vilardo, ed è curata dall'archeologa Maria Clara Martinelli che si è avvalsa del contributo di esperti studiosi a livello internazionale.
L'iniziativa ha l'obiettivo di fornire al visitatore un quadro generale sulla presenza di giacimenti di ossidiana nell'area del Mediterraneo e oltre, che sono stati frequentati dalle popolazioni in età preistorica, dal Neolitico all'età del metalli. Si sviluppa su un percorso geologico che comprende campioni di roccia ossidiana dei giacimenti di Lipari, Palmarola, Pantelleria, Sardegna; Milos e Gialì (Grecia), Armenia e Georgia e Turchia, Etiopia (Africa).
Il percorso archeologico attraversa il Neolitico e l'età del Bronzo ricostruendo la catena operativa della scheggiatura e offrendo una selezione di manufatti di Lipari e di Pantelleria.
Introducono e chiudono la mostra quattro opere dell'artista Luigi Radici sul tema dei vulcani mentre una scultura di ossidiana dell'artista Salvatore De Pasquale invita alla visita.
Pannelli, un monitor touch screen e due filmati raccontano questa importante materia prima.
Già nel 2016 il museo "Bernabò Brea" di Lipari è stato la sede della "International Obsidian Conference" alla quale hanno partecipato studiosi da tutto il mondo. (ANSA).

Al via a Lipari l'esposizione "Ossidiana nel Mediterraneo"

OSTRUZIONISMO O DISCRIMINAZIONE (oggi giorno pane quotidiano). Riflessione di Bartolino Ferlazzo

KAPPERIS, CAPPARE(m), SALE

Beh a prima vista, qualcuno potrebbe obiettare che ci sono pazzi in giro liberi e incontrollati, non è così, si tratta semplicemente di far conoscere e comprendere l'etimologia dei termini < capperi e sale > che derivano dal greco “Kapparis e dal latino Cappare(m), un modo per far capire ai tanti che magari, per la prima volta si imbattono in questo prodotto, come sia essenziale da disporre in cucina.-

Questo prodotto era già noto nell'antichità, apprezzato e valutato, prodotto che nobilitavano e nobilitano il sapore, la bellezza dei piatti e li condivano con (sale), rendendoli più che mai prelibati e gustosi, fatto questo che anche ai giorni nostri possiamo apprezzare.-

E' una pianta, mediterranea per antonomasia, si coltiva da tempo immemorabile, troviamo riferimenti nella Bibbia, negli scritti di Ippocrate, Aristotele e Plinio Il Vecchio sia per uso alimentare che per uso medicamentoso; già nel 200 a.C, durante le Guerre Puniche, i romani coltivavano questa meravigliosa pianta.-

Perchè questo preambolo, con cenni storici, perché qualche giorno fa – passeggiando – su internet, mi sono imbattuto nel sito denominato – cibotoday – con il titolo “eccellenze italiane. Il cappero delle Isole Eolie, il territorio vulcanico regala un prodotto versatile come il cappero; un rigido disciplinare ne sottolinea i passaggi di produzione fino alla messa in commercio; ottimo nei dolci e, c'è anche una birra“. E fino a questo punto diciamo che tutto procede secondo una direttrice, che ti fa comprendere come si effettua la coltivazione, quando e come avviene la raccolta, come si deve rispettare il protocollo – ufficiale -, per una giusta e corretta produzione, che dia gusto ed onore ad un prodotto unico nel suo genere.-

Continuando a scorrere, l'articolo, mi rendo conto che non tutta la verità, viene riportata e per sintesi si fa riferimento, ad una fantomatica “guerra del cappero”, di cui nessuno si intesta la dichiarazione bellicosa e parecchi invece, dopo, salgono sul carro del vincitore; ma di tutto questo nelle righe non si trova notizia.-

Precisiamo che non si è mai trattato di una guerra, non ci sono state dichiarazioni belligeranti da Piazza Venezia, non ci sono state bottiglie di ricino e quant'altro, ma semplicemente, una disputa tra due correnti che vedevano il tutto da angolazioni diverse, da diverse prospettive, con risultati diversi naturalmente e con prospettive contrastanti.-

Il prodotto – cappero – è tutelato dal D.L.vo 1308/2013 che, “ obbliga di inserire in etichetta una particolare sigla, i, cui significato però spesso non è del tutto chiaro al consumatore, vuoi per non esere addentro a tali cose, vuoi per la poca disponibilità di chi dovrebbe invece illustrare esattamente tale significato “-

La sigla è composta da tre lettere < D.O.P. > ovvero Denominazione di Origine Protetta, si tratta di un marchio a valenza giuridica, utile ad attestare che le caratteristiche di quel prodotto sono uniche e tipiche di quella determinata zona, dovute a variabili ambientali e ai suoi fattori naturali e umani, le cui fasi di produzioni si svolgono in una zona geografica “delimitata”; forse quest'ultimo termine ha scatenato quella bagarre di qualche anno addietro; dobbiamo far sapere a chi ignora le fasi di coltivazione che, l'ambiente DOP è caratterizzato da fattori naturali come il clima e le risorse del luogo, oppure da fattori umani, come le tecniche di produzione e trasformazione, tramandate nel tempo e si fa riferimento anche ad artigianalità tipica di una determinata area, che consente di ottenere un prodotto – inimitabile – al di fuori della stessa.-

Il riconoscimento della sigla DOP, è una vittoria perchè da garanzia del prodotto, della sua coltivazione, dell'impiego di mezzi e soprattutto tracciabilità ed ancora la possibilità di aumentare la produzione visto che il mercato, ha una domanda che non riesce a soddisfare tutti le annate; il disciplinare prevede, la possibilità, di poter coltivare capperi su tutto il territorio delle sette Eolie che tra l'altro viene anche tutelato dall' UNESCO..-

L'arrivo della denominazione DOP, ha fatto si che sorgessero diatribe, gelosie, diritti divini, titolarità dei boccioli come lascito divino, solo per i produttori dell'isola di Salina, che hanno tentato di rivendicare il lascito divino, non volendo dividere l'etichetta con le altre isole dell'arcipelago, come se < fossero i creatori della pianta e gli unici depositari della verità >, perché non si vuole accettare una protezione assoluta del prodotto a livello europeo ? Chi ha mai dato l'imprimatur ad una titolarità univoca, fuori luogo e senza prove di fatto ? Perché questo arroccamento a difesa di diritti, mai veramente sanciti (non potrebbe essere diversamente) ?

Interessi, inibizioni, boicottaggio, discriminazione verso tutti coloro che hanno ottenuto risultati più che positivi, difesa ed arroccamento strumentale di una titolarità mai veramente esistita, o magari non si vuole prendere in considerazione, un disciplinare di produzione; le vere rivendicazioni, se ce ne fosse la necessità, dovrebbero essere poste in capo ai vari Aristotele, Ippocrate e Plinio Il Vecchio, anche se, loro, ne hanno solo decantato l'essenza “divina”, ma per loro sfortuna sono morti da millenni e per loro fortuna non hanno assistito ad una diatriba, oggi in modo meno cruento ma sempre subdola, dove l'egoismo, l'egocentrismo, l' io, essere il solo ed unico, l'hanno fatta da padrone, cercando di arrogarsi diritti e/o pretese, senza alcuna base e valenza giuridica.-

La DOP ha messo, invece, del sale in testa (si spera) tempi di intelligenza, di conoscenza, di sapere, di correttezza, di progresso e di onestà, tutto questo assieme ai capperi formano un connubio indissolubile, anche tra idee diverse e divergenti, ma che garantiscono il consumatore, da ogni possibile imbroglio.-

I capperi come la  malvasia, prodotti unici, nettare e cibo degli dei, richiamano subito le Eolie e l'Eolianità, di contro troviamo invece i poco famosi < carduni, rafanieddi, scalieri > diciamo erba, erba di basso e poco interesse anche se non disprezzabile, ma che formano, purtroppo, una maggioranza pericolosa, instabile, dannosa, poco affidabile, come la gramigna che dove arriva tutto brucia, tutto distrugge; ma queste considerazioni vanno e debbano inserite certamente in quell'articolo citato prima, non si danno e non si fanno riferimenti a chi ha combattuto per ottenere questo riconoscimento DOP, l'articolo non fa menzione di quanti hanno portato avanti con enormi sacrifici, una richiesta che travalica l'egoismo e la divinità, senza essere blasfemo, quell'articolo è monco, e mi chiedo, se per sbadataggine o mettendo in atto una discriminazione che sa tanto di ostruzionismo; chi scrive ha l'obbligo, sancito legalmente, di riportare la verità, questa è cronaca e non critica, deve riportare i fatti così come accadono senza nulla tacere o celare e che questi “giornalisti” si mettano in testa che i capperi, sono prodotti che crescono spontaneamente, non hanno avuto bisogno di una coltivazione particolare, i semi sono portati dal vento di Eolo, resistenti ad ogni tipo di intemperie naturali e generate dall'uomo, non passano mai di moda e con una simile denominazione saranno ricordati per sempre, sono sempre al passo con i tempi e chi la pensa in modo diverso se ne faccia una ragione di vita, di scelte, di lavoro e di stile; sono conditi con il sale, quel sale che viene dal mare, da dove sempre è arrivata, arriva e arriverà la civiltà, elemento essenziale e vitale, senza un po' di sale non si condisce il quotidiano della vita.-

Il sale, per molti oggi, può avere un sapore amaro, può essere anche “dolce” ed anche delicato, ed allora debbo concludere con una frase, che in molti, giornalmente, dovrebbero farne uso come di una preghiera divina, del sommo poeta Dante, che ebbe modo di scrivere < … tu proverai si come sa di sale lo pane altrui … >

Bartolino Ferlazzo

Dal "Conti" invito agli ex studenti a ritirare il diploma conseguito

Risultano giacenti all'Istituto "Isa Conti" di Lipari un considerevole numero di diplomi di maturità, conseguiti nel tempo dagli studenti.

La segreteria dell' Istituto invita gli ex studenti a ritirarli

Le Eolie nelle stampe d'epoca (285° puntata)


Auguri di...

Buon Compleanno a Mattia Puglisi, Salvo Giunta, Rossana Casamento, Angela Cacace, Giovanni Rando, Ornella Cacace, Francesco Delle Donne, Chiara Giorgianni, Jona Favorito, Ornella Cincotta, Carmen Martelli

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: L'esempio è contagioso

Racconti d'estate - Cinema in piazza. Stasera sarà proiettato "Close"


Ci sono opere di fronte alle quali risulta difficile trovare parole adeguate. Come se si rischiasse di fare un giro a vuoto rispetto a ciò che si è visto e che tocca sentimenti così profondi. Come se si fosse sicuri di lasciare qualcosa di inespresso, come nel racconto di un primo bacio o di quando si scopre improvvisamente di essere innamorati. "Close", opera seconda di Lukas Dhont, regista belga di soli trentadue anni, è una di quelle opere.
"Close" ci parla della nascita si un sentimento, dei condizionamenti sociali che subiamo. Forse anche della paura di diventare adulti e di come, inevitabilmente lo si diventa. Un film che non si può non amare, con due interpreti adolescenti che riescono a penetrare a fondo dell’anima con i loro sguardi, i loro silenzi. Con tutto il non detto che diventa vita. "Close" è il cinema come dovrebbe essere ed è probabilmente uno dei titoli più belli e intensi degli ultimi anni.

La Chiesa venera oggi San Vigilio

Patrono del Trentino e dell'Alto Adige, Vigilio fu colui che maggiormente operò, con successo, per la conversione al cristianesimo di quelle popolazioni.

Nato a Trento da una famiglia romana, vissuta nell'Urbe a sufficienza per acquistare i diritti della cittadinanza, fu mandato a studiare ad Atene; ritornato a Trento fu consacrato vescovo in età così precoce da risultare inusuale anche per quei tempi. Costruì una chiesa che dedicò ai SS. Gervasio e Protasio (19 giu.), ricevendo da S. Ambrogio le reliquie.

È tuttora conservata una lettera di Ambrogio, metropolita della regione, a Vigilia, dove il vescovo di Milano invita quello di Trento a opporsi all'usura, a scoraggiare i matrimoni tra cristiani e pagani, a dare ospitalità agli stranieri, specialmente ai pellegrini. Nelle vallate trentine e dell'Alto Adige c'erano ancora molti pagani cui Vigilie predicava di persona; Ambrogio gli mandò in aiuto tre missionari — Sisinnio, Martirio e Alessandro (29 mag.) — che subirono il martirio nel 395. Dopo questo fatto Vigilie inviò una breve lettera a S. Simpliciano (16 ago.), vescovo di Milano succeduto ad Ambrogio, e una più dettagliata a S. Giovanni Crisostomo (13 set.), che forse aveva conosciuto ad Atene, in cui descriveva l'accaduto. In queste lettere diceva quanto egli invidiasse questi martiri e lamentava che la sua indegnità gli precludesse la condivisione di una simile sorte. Subì il martirio dieci anni più tardi: nel 405 stava predicando nella remota Val Rendena, quando abbatté una statua di Saturno, il dio dell'agricoltura; i contadini infuriati, timorosi di perdere il raccolto, lo lapidarono. Trento rivendica il possesso delle sue reliquie insieme a quelle di sua madre e dei suoi fratelli, ma è probabile che siano state traslate a Milano nel xv secolo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Trento, san Vigilio, vescovo, che, ricevute da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel suo territorio l’opera di evangelizzazione ed estirpare a fondo i residui di idolatria; si tramanda poi che abbia subito il martirio per la fede in Cristo, colpito a morte da rozzi pagani.

Kickboxing : Il liparese Andrea Saltalamacchia campione italiano in tre categorie


Alle finali italiane di Kickboxing, tenutesi a Rimini, grande protagonista l'atleta liparese Andrea Saltalamacchia del team Aeolian Gym del maestro Gianluigi Martinucci, accompagnato dall’ istruttore, nonché fratello, Giuseppe Saltalamacchia.
Il giovanissimo atleta liparese è diventato campione italiano in ben 3 categorie: -55 kg kick light; 55 k1 light; boxe light - 60 kg.  . 
Il titolo in boxe light è stato conquistato, dopo un incontro non programmato, con un non programmato incontro contro il finalista nazionale. 
Andrea, che in brevissimo tempo ha messo in mostra le sue qualità, centrando importanti traguardi, è ora attesa da altre sfide e, certamente, ne sentiremo parlare ancora. 

Al giovane atleta, che in precedenza aveva già conquistato un titolo regionale, così come alla società e al fratello istruttore, le nostre congratulazioni e l'augurio di centrare sempre, nuovi, importanti, successi.  

Oggi è il 26 Giugno. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli - La Sciara del fuoco 

domenica 25 giugno 2023

"Teatro Eco Logico". La festa dell'ambiente, L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

I collegamenti con le Eolie tornano alla normalità. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

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Processione del CORPUS DOMINI per le vie di Canneto (video)

Si è tenuta domenica scorsa 18 giugno, presieduta dal parroco mons. Letterio Maiorana, coadiuvano nell’organizzazione da don Sergio Trifiletti, la tradizionale processione del CORUS DOMINI per le vie di Canneto, interessando la parte sud (Unci) della frazione. 
 Numerosi gli “altarini” allestiti per le vie del borgo in occasione del passaggio dell’ “Ostia Divina”, tradizione che ha radici molto profonde nel tempo e che rappresenta la particolare devozione dei fedeli, attraverso proprio l’allestimento degli altari lungo le vie interessate dalla processione.

Concluso a Stromboli il campo scuola "Anch'io sono la Protezione civile" organizzato dall'associazione VIS


Scrive su fb Carolina Barnao, delegata municipale per Stromboli:

"Si è concluso a Stromboli, il campo scuola “Anch’io sono la Protezione civile” organizzato dall’associazione VIS - Volontari Isola Stromboli Odv . Cinque intense giornate di formazione, per i ragazzi dell’isola, sui temi della protezione civile: i rischi ai quali l’isola è esposta, le migliori norme di comportamento, i piani di protezione civile per fronteggiare le emergenze, i sistemi di allerta, il ruolo dei volontari e di tutte le forze del sistema.
Nel corso della cerimonia finale, l’associazione VIS ha donato un defibrillatore per la comunità, che è stato posizionato al porto, vicino la biglietteria degli aliscafi.
Un finale, quello di oggi, che per Stromboli segna un nuovo inizio, una ulteriore tappa nel percorso di unione e collaborazione della nostra piccola comunità.
Un cammino, i cui attori principali sono i giovani, i ragazzi, i bambini e tutti i volontari che, con grande generosità e passione, si impegnano ogni giorno a servizio della collettività!"

"Violata la privacy dei residenti eoliani?". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Vita donata

MALFA: CANTIERE CONTROLLATO DAI CARABINIERI. ATTIVITÀ SOSPESA PER GRAVI CARENZE IN MATERIA DI SICUREZZA. DENUNCIATI TITOLARE E COORDINATORE DI CANTIERE. AMMENDE E SANZIONI PER OLTRE 35.000 EURO.

LA PAROLA Commento al Vangelo di domenica 25 giugno 2023

Auguri di...

Buon Compleanno a Mariangela De Mariano, Alessandro Merlino, Marco Basile, Vanessa Giuffrè, Tommaso Riggi, Giovanni Capone, Alessandra Garippa, Catia Fichera, Eva Lombardo. Maria De Salvo, Simone Patti, Giusi Contraffatto, Orazio Morabito, Vittoria Falanga, Fatima Sabihi, Giacomo Macchione, Angela Biviano, Roberta Mollica



La Chiesa venera oggi San Guglielmo

Nel secolo XI nasceva a Vercelli, da nobili genitori, un fanciullo destinato dal Signore a fondare un numeroso ordine religioso. Al fonte battesimale ricevette il nome di Guglielmo.

Ancora fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni pratica di pietà. All'età di 14 anni, spinto dal fervore, iniziò un pellegrinaggio. A piedi, vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Il freddo, la fame, la pioggia, le privazioni e perfino il pericolo della vita non riuscirono a smuoverlo dalla sua santa impresa. Aveva progettato anche un viaggio in Palestina, al S. Sepolcro di Cristo, ma gravissimi ostacoli non gli permisero di adempiere il suo desiderio.

Pertanto, assecondando la sua tendenza alla vita religiosa ed eremitica, salì sul Monte Solicchio. Quivi passò due anni in continua preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.

Avendo ridata la vista ad un cieco, si sparse la fama della sua santità, e gran numero di persone andava a trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e tutto contento si mise in viaggio; ma Dio che aveva su di lui altri disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto voleva da lui. Permatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono, e di ritorno alle loro abitazioni, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi accorsero per vederlo e per udirlo.

Importunato da quelle visite, si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine. Anche qui fu di nuovo scoperto e fra i visitatori vi furono anche numerosi giovani, desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità, dovette pensare a dar ricovero a tanti postulanti e si pose a tracciar linee, a scavar fondamenta e a portare il materiale. Aiutato da coloro che volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine. Aumentando sempre più il numero dei postulanti, diede loro mi genere di vita secondo i consigli evangelici, con regole tratte in gran parte da quelle di S. Benedetto. Quindi, con la parola e con gli esempi di una vita santissima, attirò altri giovani, fondando nuovi monasteri.

Numerosi furono i miracoli da lui operati. Per sua intercessione i muti parlavano, i ciechi vedevano, i sordi sentivano e gli ammalati che a lui ricorrevano si vedevano liberati da ogni genere di malattie. Cambiò anche l'acqua in vino, e un giorno che una perfida persona volle tentarlo sulla castità, per vincere la tentazione si ravvoltolò nudo su carboni ardenti. Ruggero, re di Napoli, all'udire le meraviglie operate per mezzo di Guglielmo, concepì una grande venerazione per il Santo e raccomandò se stesso, la sua famiglia e tutto il regno alle sue preghiere.

Dopo aver predetto al re e ad altri il giorno della loro morte, e benedetti i suoi religiosi, si addormentò nel Signore, illustre per virtù e miracoli, il 25 giugno dell'anno 1142.

PRATICA. Fare sempre con giubilo la volontà del Signore, ricorrendo a lui nei pericoli.

PREGHIERA. O Signore, concedi, per intercessione del tuo servo S. Guglielmo, di compiere nella nostra vita la tua santissima e amabilissima volontà, affinchè possiamo riportare vittoria sui nemici della nostra salvezza.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale.

Oggi è il 25 giugno. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina da Strombolicchio.